Tanto nella vita di tutti i giorni quanto nel calcio, l’incontro con un vecchia fiamma riserva raramente sorprese gradite. A farne le spese, stavolta, è stata la Sampdoria Women dopo aver affrontato ben quattro ex: Federica Rizza, Debora Novellino, Ana Lucía Martínez e Veronica Battelani. Proprio quest’ultima, infatti, ha condannato le blucerchiate ad un’altra sconfitta battendo Amanda Tampieri dagli undici metri all’84’. Il suo rigore è stato l’unico modo per spezzare una partita decisamente equilibrata, nonostante la sentenza ben più netta dell’Indice di valutazione squadra (IVS), pari a 67 a 33 a favore delle padroni di casa.

sia dal punto di vista del possesso palla (54% e 53% del Pomigliano tra un tempo e l’altro a fronte rispettivamente del 46% e 47% delle genovesi) sia analizzando le due percentuali della supremazia territoriale complessiva (48% per le campane e 52% per le blucerchiate) al termine della quale è doveroso concedere l’onore delle armi alle liguri. Le ragazze di mister Cincotta, alle prese con numerosi e pesanti infortuni, hanno infatti tenuto botta per l’intera durata del match, sacrificandosi per la squadra e adattandosi a giocare in ogni posizione del campo.

Certo, la necessità di dover ottemperare ad assenze eccellenti soprattutto in attacco hanno limitato, come nelle scorse partite, la notevole capacità delle blucerchiate in fase di costruzione, spezzando i flussi di gioco in due direttrici orizzontali e riducendo così la quantità di verticalizzazioni. Come emerso dai dati forniti dai match analysts della Panini Digital, la manovra delle liguri si è sviluppata, da un lato, sulla direttrice Giordano (27 passaggi riusciti, di cui 9 verso la numero 10 colombiana)  Rincón (47 riusciti, di cui 6 in direzione Giordano e 6 verso Bianca Fallico) → Fallico (29 riusciti, di cui 10 verso la Rincón).

Dall’altra parte, invece, la palla ha viaggiato sulla direttrice formata da Re (ben 49 passaggi a buon fine, di cui 9 indirizzati alla Spinelli e 8 a Pisani)  Spinelli (45 riusciti, di cui 14 verso Cecilia Re)  Pisani (49 come la Re, di cui 10 verso Spinelli e 14 verso la Regazzoli) → Regazzoli (48 riusciti, di cui 13 verso la Pisani e 10 in direzione De Rita)→ De Rita (26 riusciti, tra cui 5 verso Rincón, Regazzoli e Pisani). Discorso diverso per il Pomigliano che, potendo contare su un organico decisamente meno intaccato dalle assenze, è riuscito a distendersi su entrambe le fasce, pescando frequentemente la propria numero 10 in profondità.

A tal fine si è dimostrato fondamentale l’apporto dell’intero reparto difensivo, con Passeri e Apicella che hanno rispettivamente effettuato 57, il numero più alto della squadra, e 42 passaggi riusciti, di cui 16 (Passeri) verso il terzino Fusini e 14 (Apicella) verso l’esterno difensivo Rizza. Questa distensione sui lati ha poi permesso alla palla di viaggiare velocemente e di raggiungere con successo Taty (28 volte) e Martínez (ben 36 passaggi ricevuti). Nonostante questa chiara differenza, la percentuale di passaggi riusciti di entrambe le formazioni risultano particolarmente simili: 50% e 52% per il Pomigliano nel corso del primo e del secondo tempo, a fronte del 50% e del 48% delle blucerchiate, mostrando, ancora una volta, il grande equilibrio di un match deciso dal più classico dei colpi dell’ex.

Alessandro Gargiulo
Anacaprese atipico, ho lasciato l’isola alla volta di Udine per seguire il corso di laurea triennale in Mediazione Culturale. Durante gli anni in Friuli ho avuto modo di conoscere ed amare la cultura slovena inizando a seguire la Slovenska Ženska Nogometna Liga. Laureato in Informazione ed Editoria presso l'Università di Genova, coltivo la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio femminile. Essendo stato, in passato, responsabile della rubrica sportiva presso LiguriaToday, ho avuto inoltre la fortuna di assistere dal vivo e raccontare gli incontri di alcune squadre della provincia di Genova. Nutro infine un forte interesse anche per gli eSports ed ho avuto modo di seguirne i match più importanti, intervistando alcuni dei suoi principali protagonisti.