Nei giorni in cui tutti devono rimanere a casa per far fronte all’emergenza legata al Coronavirus-COVID-19, Hellas Verona Women è andata a conoscere meglio non solo le giocatrici gialloblù della prima squadra, ma anche tutte coloro per le quali sono degli idoli: le calciatrici del Settore Giovanile. Per l’appuntamento di venerdì 24 aprile ci siamo virtualmente incontrati con Giulia Mancuso, mediano della formazione Primavera.

Come stai e come trascorri il tempo?
“Sono un po’ annoiata, ma come tutti. In questi giorni comunque faccio le video lezioni, mi alleno, guardo serie tv, adesso fra l’altro ho appena iniziato Lucifer, e trascorro un po’ di tempo con la mia famiglia”.

Le domande delle compagne, più che sul calcio, sono su Call of Duty…
“La sera passiamo molto tempo a giocare, abbiamo iniziato due settimane fa e adesso, quasi a ogni serata, ci troviamo sul videogame e giochiamo. Le compagne chiedono se nel gioco mi muovo molto? In realtà no! Faccio come in campo: guardo le altre che si muovono e per poi fare la mossa giusta”.

Il gol più bello quest’anno?
“Ne ho fatti due, una doppietta contro il Cittadella, e penso che il più bello sia stato il primo. Fu un bello scambio con Sofia Zoppi e poi, una volta in area, ho piazzato il pallone. Era un recupero infrasettimanale, di sera, e c’era moltissima nebbia”.

Quanto ti manca giocare a calcio?
“Moltissimo. Anche tutto l’aspetto di condivisione con le mie compagne, loro mi mancano un sacco. Ero abituata a vederle ogni giorno. Noi siamo un gruppo molto affiatato, ci troviamo bene sia in campo che fuori e questo ci rende una grande squadra. La partita più bella della Primavera quest’anno? Senza dubbio la prima: eravamo sotto 2-0 in casa del Tavagnacco, ma siamo riuscite a rimontare e vincere 3-2. Eravamo un gruppo ancora nuovo, non ci conoscevamo bene e, se devo essere sincera, non avrei mai pensato che alla fine riuscissimo ad unirci così tanto. È stata una vittoria che ci ha aiutate a compattarci e a farci capire la nostra forza, credo sia un gruppo ancora migliore rispetto a quello dello scorso anno. Con De Pellegrini compagna di reparto? Giochiamo entrambe a centrocampo e devo dire che è stato un po’ lo stesso, all’inizio è stata un dura ma pian piano ci siamo adeguate, ma sicuramente eravamo avvantaggiate dal fatto che già ci conoscevamo perché avevamo giocato insieme in alcune rappresentative regionali”. 

Torniamo al calcio giocato: che calciatrice sei?
“Sono una classe 2003 e gioco centrocampista. In campo mi piace impostare, far girare la palla, cambi campo e mi piace anche fare qualche recupero. Se è un ruolo che si è formato negli anni? In realtà io ho iniziato difensore, ho provato a fare anche il portiere, poi sono passata attaccante e alla fine sono arrivata a fare il centrocampista. Giocatrice a cui mi sono ispirata? Negli anni, per il ruolo che ho, mi sono ispirata ad Andrea Pirlo e a Manuela Giugliano, viste la caratteristiche, la tecnica, la visione di gioco e la capacità di metterti la palla sui piedi. Il centrocampista gialloblù che più di piace? Tra Solow, Sardu e Bardin devo dire che tutte e tre mi piacciono. Ho cercato di imparare e prendere qualcosa di loro da ognuna, visto che hanno caratteristiche diverse. Quando ho la possibilità di allenarmi con la Prima Squadra è un’occasione per mettermi alla prova con giocatrici con molta più esperienza di me, da cui posso sempre imparare. Ho anche avuto la fortuna di essere stata convocata due volte in Serie A, all’ultima giornata dello scorso anno contro la Juventus e quest’anno contro la Roma: un’emozione”. 

Sei all’Hellas da diversi anni: si è formato un club con tantissime ragazze!
“Credo sia un traguardo importante per l’Hellas Verona: si è partiti da ‘poco’, da piccoli numeri, e si è arrivati a così tanto. Noi eravamo piccole quando abbiamo iniziato, ma negli anni si è formato un gruppo importantissimo alle spalle e, le bambine che iniziano oggi a giocare a calcio, vedono un club molto più grande di quello che abbiamo visto noi all’inizio. Credo sia molto incoraggiante. Io poi, ormai, mi sono affezionata a questa maglia. Dopo tanti anni è bello vedere la maglia dell’Hellas e indossarla”.

Attaccanti della Primavera?
“A me piace fare assist, vedo una compagna che parte e cerco di passarle la palla, molto semplicemente. Eleonora Franco la servo in profondità perché è molto veloce e anche molto brava coi piedi: diciamo che basta servirla bene e lei può fare gol con questo mancino impressionante. Chiara Micheli la posso servire anche da vicino, protegge palla ed è molto alta, ma se parte in profondità anche lei può essere molto veloce. Giorgia Marchiori è invece molto potente, può tirare anche dalla distanza e spacca la rete. Sofia Zoppi pure è molto brava, ha una buona tattica. Gli attaccanti in Prima Squadra? Sono tutte forti, non ho preferenze, ognuna va servita a suo modo.”.

La sospensione del campionato?
“Ci siamo rimaste un po’ male, perché comunque avremmo voluto partecipare alle fasi finali e vedere fino a che punto saremmo potute arrivare. C’era anche un po’ di voglia di rivalsa rispetto all’anno scorso, quando siamo state eliminate dall’Inter ai quarti”.

Credit Photo: Hellas Verona Women