Ti prego, dammi del tu”.
L’umiltà mette quasi soggezione, la disponibilità lascia a bocca aperta. Risulta difficile pensare che dall’altra parte del telefono c’è un monumento del calcio femminile italiano come Patrizia Panico. Campionessa con una lista di record e di trofei lunga quanto i km percorsi in giro per la Penisola con gli scarpini al piede.
La passione per il calcio e subito dopo quella per la Lazio. La sua squadra del cuore, con cui ha festeggiato uno Scudetto e ben 2 Coppe Italia. Una carriera ricca di soddisfazioni. Di primati.
L’ultimo? Prima donna, nella storia della FIGC, ad entrare nello staff di una selezione maschile: “Che emozione è essere nello staff dell’unser 16? Sono contenta perché mi rendo conto che anche la FIGC sta cambiando gli scenari, contribuendo ad un cambiamento nella cultura sportiva – racconta in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it -. Vedo questa esperienza come un punto di partenza e non un traguardo raggiunto. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente Tavecchio e il direttore Uva per questo nuovo incarico”.
I giovani azzurrini avranno tanto da imparare da una grandissima calciatrice come la Panico. Che, però, non vuole solamente ‘insegnare’: “Credo che siano più loro a trasmettere a me che il contrario, io farò ciò che il mister Zoratto mi chiederà, lasciando intatti quei valori che lo sport mi ha insegnato, quali la lealtà e la solidarietà”.