Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women

Nessuno pensava che il Como Women, nella prima stagione della Serie A a livello professionistico, potesse restare nel massimo campionato, ma la società, lo staff tecnico e la squadra ci ha creduto sin dall’inizio, centrando la permanenza addirittura con tre turni d’anticipo, grazie al 2-1 arrivato in casa contro la Sampdoria nel settimo turno della Poule Salvezza.

La squadra di Sebastian de la Fuente ha effettuato quel cambio di passo che, se voleva centrare la salvezza, doveva fare, e le lariane lo hanno fatto, sfruttando ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e ogni secondo che hanno avuto a disposizione tra la fine della prima fase del torneo, finito col 4-0 subìto in casa contro il Milan, e l’inizio della seconda parte del campionato (cominciata al secondo turno), dove è arrivato un punto proprio in casa della Samp che, da lì in poi, ha dato il via alla cavalcata culminata dal successo di ieri contro le blucerchiate.

In una gara dove un risultato è stato deciso da tre calci di rigore (cosa molto rara nel calcio di oggi) il Como ha saputo cogliere le occasioni al momento giusto e, per la seconda volta consecutiva, sono state Camilla Linberg e Julia Karlernas a dare il successo al gruppo biancazzurro, entrambe su rigore, segno che la dirigenza lariana ha fatto centro in tema di mercato, ma ovviamente non vogliamo sminuire le altre, come Joyce Borini, colei che ha procurato il penalty della vittoria, Maria Korenciova, autrice di numerose parate, e ovviamente anche le veterane di questo Como, vedi la capitana Giulia Rizzon Emma Lipman, o Miriam Picchi (che l’abbiamo intervistata qualche giorno prima della partita).

Ma soprattutto, il merito di questa salvezza va a coach de la Fuente, capace di far rialzare la squadra al momento giusto, non a caso prima ha portato il Como in Serie A, sfruttando gli inciampi creati dal Brescia, poi ha portato il club di Stefano Verga alla permanenza nel massimo campionato che, ricordiamo, è professionistico. E per una società interamente femminile e senza l’apporto di una squadra maschile vale ancora di più la salvezza del Como in A.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.