Una vita da mediano, a recuperar palloni… e poi un bel giorno un mister coraggioso ti prende e fa di necessità virtù, scoprendo così uno dei più prolifici attaccanti mai passati dalle parti di Mozzanica. E’ iniziata così la seconda giovinezza di Daniela Stracchi, il capitano nerazzurro, una che per una vita ha corso dietro il pallone posizionata davanti alla difesa, vincendo coppe e scudetti vari e mai avrebbe pensato un giorno che sarebbe diventata il capocannoniere della propria squadra. Il calcio però è strano e lei abituata a scandire i tempi come il rumore della locomotiva (da qui il suo soprannome Locomotive Breath) si è trovata a dover avanzare il suo gioco. Bottino all’attivo: quattro reti in sette parite (sì 4, perché l’autorete di Salvai a Torino nasce da una sua punizione). Mister Ardito aveva bisogno di qualcuno che sapesse inventare e finalizzare e perché quindi non pensare a lei che quanto a tecnica non ha nulla da invidiare alle migliori calciatrici italiane in circolazione. La gioia per un goal da attaccante vero che consegna tre punti fondamentali all’Atalanta Mozzanica, nel derby con l’Orobica, ci permette così di scherzare un po’davanti al microfono con l’eroina nerazzurra:

Daniela se avessimo saputo che eri un infallibile centravanti forse sarebbe stato meglio farti giocare prima in quella posizione non credi?

“E’andata bene, per esigenze di squadra sai che sono sempre disponibile a far tutto…”

Questo è verissimo, manca orami solo che ti facciano pulire gli spogliatoi a fine gara..

“Beh non è un problema, sono a fine carriera posso fare anche quello.”

Di solito i centrocampisti a fine carriera diventano difensori centrali, tu invece sei andata in attacco, spiegaci che cosa è avvenuto.

“Che non ci abbiamo mai capito niente prima, solo mister Ardito ci ha visto giusto! Scherzi a parte, sono contenta, mi sto adattando a questo ruolo per esigenza e se come oggi posso aiutare la squadra ad ottenere i tre punti va benissimo così”

Quella di oggi era una gara fondamentale. La classifica non ci sorrideva e non fare punti avrebbe complicato non poco le cose:

“Oggi dovevamo vincere assolutamente, inutile nasconderlo, avevamo bisogno dei tre punti per risollevare il morale e soprattutto la classifica. Inoltre sabato abbiamo già una partita molto tosta con la Roma e  quindi meglio affrontarla dopo una vittoria.”

Sabato affronteremo la Roma sul nostro campo. Una delle maggiori pecche di questo inizio di campionato  è proprio quello di non aver ottenuto ancora nessun punto tra le mura amiche.

“E’ una grande pecca secondo me. Non si capisce perché in casa non riusciamo a far punti, speriamo sabato prossimo di sfatare anche questo tabù.”

Credit photo: Atalanta Mozzanica