Photo Credit: Mohamed Rahma - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Alla vigilia della gara contro il Diavolo, il tecnico della Juventus Women Massimiliano Canzi ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza pre-partita per introdurre quello che sarà il match in trasferta al “Vismara”, una partita il cui risultato non può ancora essere espresso. La Serie A è arrivata a un momento molto delicato della stagione, e ogni singolo punto può fare la differenza per la classifica e gli scontri diretti.

«Nel momento in cui sono stato chiamato, gli obiettivi stagionali erano quelli di cercare di arrivare in fondo in più competizioni possibili, e siamo dove dobbiamo essere. Anche in Champions League abbiamo raggiunto la fase a gironi, che era quanto il Club ci chiedeva. Adesso dobbiamo concretizzare», ha incominciato il tecnico. Dal suo approdo alla Juventus, Mister Canzi ha collezionato una serie di risultati soddisfacenti e ha aiutato il gruppo di calciatrici a diventare ancora più coeso e accogliente per le nuove arrivate. L’unico neo che può essere “recriminato” è l’eliminazione prematura dalla Women’s Champions League, un’eliminazione che brucia ancora e che, visti i risultati collezionato subito dopo, è servita da lezione alla squadra, che è ripartita con ancora più determinazione.

Prima quella contro la Roma e poi quella contro la Fiorentina sono state due gare di spessore, rispettivamente contro una diretta inseguitrice a caccia dello scudetto e contro una formazione alla ricerca della Coppa Italia per salvare la stagione, e quindi entrambe pronte a mettere in campo tutta l’artiglieria pesante per uscire vincitrici dall’incontro. In tutti e due i casi ha però trionfato la squadra bianconera, che ha dunque messo in campo, oltre alla voglia di vincere, tutta la sua compattezza e coesione: «Abbiamo vinto due partite contro squadre che si giocavano il tutto per tutto, entrambe, perché la Roma aveva forse l’ultima possibilità di poter lottare ancora per lo Scudetto, quindi ha giocato al massimo di quello che poteva giocare e ne è venuta fuori una partita bellissima. Mi è piaciuta la voglia delle ragazze di dare tutto fino alla fine, perché poi alla fine tutti noi siamo giudicati dai risultati.»

L’atteggiamento delle bianconere è stato quello giusto, nella seconda semifinale di Coppa Italia. Le piemontesi hanno calpestato il terreno di gioco forti della vittoria dell’andata, ma non hanno controllato il match giocando per il pareggio. Solo dopo aver trovato il vantaggio, hanno dunque preferito conservare le energie tenendo in considerazione anche la sfida imminente di Serie A contro il Milan: «Contro la Fiorentina sono state brave a non amministrare la vittoria dell’andata: mi è piaciuto come hanno cercato di passare in vantaggio e solo dopo hanno dosato un po’ le energie, consapevoli anche del fatto che sarebbero scese in campo 48 ore dopo.»

«Siamo molto contenti di come hanno giocato e stanno giocando le ragazze arrivate a inizio 2025: il nostro è un gruppo molto accogliente quindi si sono subito sentite a casa. Noi abbiamo una proposta tattica e tecnica molto precisa, che una volta compresa permette alle ragazze di integrarsi al meglio», ha poi aggiunto a proposito dei nuovi innesti e del loro immediato coinvolgimento nel gioco. Da Brighton a Stølen Godø passando per Harviken, tutte le calciatrici arrivate nella sessione invernale di mercato hanno già potuto misurarsi con il campionato di Serie A e, soprattutto Brighton e Harviken (per via del minutaggio delle gambe e della condizione fisica ottimale, che stanno pian piano raggiungendo) sono ormai diventate pedine essenziali del gioco proposto dalle bianconere. Anche Stølen Godø, in gol al suo esordio, promette bene, e solo il tempo potrà confermare l’ottima prestazione maturata contro la Fiorentina.

La Juventus Women parte da favorita sulla carta ma, come il tecnico ha ribadito spesso nelle precedenti conferenze stampa, non bisogna mai prendere sottogamba l’avversaria, qualsiasi essa sia. Nel caso del Milan, le bianconere dovranno fare i conti con una squadra giovane e che darà il tutto e per tutto per portarsi a casa il risultato contro quella che è, al momento, la squadra da battere, un motivo in più per scendere in campo facendo attenzione a non farsi influenzare dal 6 a 0 conquistato nell’ultimo testa a testa: «Giochiamo contro una squadra giovane, che fa un buon calcio e non ha nulla da perdere, quindi giocherà a mente sgombra. Inoltre ricorderanno bene come è finita l’ultima volta, quindi avranno il dente avvelenato e vorranno fare una gara al massimo. Un match difficile, insomma, in cui dobbiamo stare molto attenti. Mancano poche partite, e a questo punto il nostro obiettivo è chiaro, e dobbiamo arrivarci nel miglior modo possibile».

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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