(Mauro Munno, inviato a Vinovo) – Rita Guarino ha parlato nel post gara di Juventus Women-Inter. Le sue dichiarazioni.

EMOZIONI
«Sono tantissime e profonde, è chiaro che l’ultimo giorno è sempre quello più emozionante, ti tocca riavvolgere il nastro e ripercorrere tutta la strada intrapresa. Non ci lasciamo indietro nessuna cosa intentata, ci siamo sempre impegnate al massimo per dar lustro al calcio femminile, siamo felici del percorso che abbiamo fatto». 

PROFESSIONISMO
«Un passo necessario affinchè il calcio femminile potesse essere una spinta per il movimento sportivo femminile. Il calcio può fare da apripista affinchè le donne possano vedere realizzate nel loro futuro un diritto sacrosanto». 

PROGETTO
«Quattro anni fa si partiva con una costruzione, un’idea di riuscire nel breve tempo a diventare leader nel calcio italiano e migliorarsi sempre di più in Champions. Non mi aspettavo tutto questo».

MERITI
«Non è che non ci siano i meriti di un allenatore, il merito è di aver sempre dato me stessa anche nei momenti che non si vedono durante allenamenti e partite, ma al particolare, alla comunicazione e alla relazione, al far rendere al massimo le calciatrici, di farle esprimere. Momenti significativi che appartengono ad un dietro le quinte. Se non hai disponibilità di chi ti sta attorno, nulla può funzionare. Io do meriti agli altri perché senza gli altri non si può esprimere il proprio valore».

MOMENTI DURI E MOMENTI FELICI
«Ci sono stati diversi momenti duri, quando le cose non giravano bene, il secondo anno ad esempio. Il primo anno, dopo 17 vittorie consecutive, infortuni e un calo ci hanno portato a giocare lo spareggio e noi eravamo sopra. Il secondo anno siamo partite perdendo la Supercoppa Italiana e non riuscendo a superare il primo turno in Champions. Lì è nata la vera rivoluzione, abbiamo fatto il salto di qualità grandissimo. Quelle sconfitte sono state lo schiaffo che ci ha risvegliato».

AGNELLI
«Il presidente è una persona lungimirante, che ha sempre accolto il calcio femminile come una sfida. Non ha solo aperto una sezione femminile ma ci ha creduto dal primo giorno. Si chiude un ciclo con me per volontà loro ma per aprirne un altro. Si parte con tutto il percorso fatto in questi anni con continuità per il ciclo che verrà. Si lavorerà in parallelo per questo amato sport».

FUTURO
«Spero che il ciclo Guarino si riapra assolutamente, c’è la voglia di continuare a contribuire a far qualcosa per il calcio femminile».

Credit Photo: Domenico Cippitelli