Il Como Women ha battuto il Cortefranca per 3-1 e, grazie al pari del Brescia in casa del Cesena, balza al primo posto della Serie B ad un turno dal termine del campionato. Nella gara vinta dalle lariane contro le cortefranchesi è andata in rete Greta Di Luzio, attaccante classe ’99 e, al suo secondo anno con la maglia comasca, ha totalizzato 14 gol in 22 partite. La nostra Redazione ha raggiunto nuovamente Greta per risponderci ad alcune domande.

Come ti stai trovando al Como ad un anno di distanza?
«Mi sto trovano molto bene. Quest’anno sono cambiate tante figure societarie, creando un ambiente che ha permesso di metterci a nostro agio, e di creare un gruppo importante».

Dopo una rincorsa il Como ha ripreso il primo posto: pensavi di centrare questo percorso?
«Non è ancora finita, perché ci sono ancora novanta minuti, ma penso che ci meritassimo il primo posto. Quando abbiamo perso all’andata col Cortefranca, ed eravamo a meno otto dal Brescia, ci siamo guardate negli occhi e ci siamo dette che l’unica possibilità era quella di vincere tutte le partite, e ci abbiamo creduto e messo tutto il cuore che avevamo, e alla fine abbiamo centrato quest’impresa».

Quanto vale il 3-1 rifilato domenica al Cortefranca?
«Ci aspettavamo una partita difficile, siamo state brave ad aprirla e a chiuderla, il vero Como è quello entrato in campo domenica, non quello che ha perso all’andata».

Tra due giorni ci sarà la Roma Calcio Femminile: sulla carta gara alla portata, ma può nascondere insidie.
«Mancano ancora novanta minuti, e noi non dobbiamo dare per scontato: non ci siamo date per vinte quando eravamo sotto di otto punti, non possiamo darci per promosse proprio adesso. Scenderemo in campo con la stessa mentalità che ci ha portato a vincere nove partite di fila, affrontando la partita con la massima serietà e rispetto»

Tu sei sul podio con 14 gol. Sei contenta del tuo score?
«Sono un’attaccante che non vive per il gol, ma una giocatrice che vuole aiutare la squadra. Sono contenta di essere nelle prime posizioni e se sono qui lo devo tanto al gruppo».

Come giudichi questa Serie B?
«Il livello si è alzato sempre più, anche alla luce del fatto che a salire in A quest’anno ci va una soal squadra, e ciò ha reso più complicato, ma allo stesso tempo competitivo».

Parliamo del San Marino Academy, la tua ex squadra, che in questa Serie B ha svolto un campionato difficile…
«So che il San Marino era una squadra che potesse puntare al ritorno in Serie A, e il mercato estivo ne dava la conferma, poi ho saputo del cambio dirigenziale e tecnico all’interno delle sanmarinesi, e secondo me ha influito il suo percorso. Alla fine, ha parlato il campo e questo ha detto questo».

Tra le squadre presenti quest’anno in cadetteria c’è qualcuna che ti ha sorpreso di più?
«Secondo me il Chievo, perché ha un’idea gioco più simile alla nostra, che parte dal basso e fa un calcio ragionato, e il Cittadella, che si è rivelato ostico e compatto, infatti ci ha messo in difficoltà battendolo di misura».

Quanto inciderà il professionismo nel calcio femminile italiano?
«Sono contenta che ciò avvenga, perché è un premio per tutte le calciatrici, sia per chi sarà in Serie A e chi invece non lo sarà, ma ciò darà speranza, perché verrà presa in considerazione la nostra passione, dedizione e impegno. Credo che il professionismo possa dare una mano al calcio femminile italiano».

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
«Mi piacerebbe essere un giocatrice professionista ed essere parte integrante di questo cambiamento e, perché no, magari con la maglia del Como».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women e Greta Di Luzio per la disponibilità.

Photo Credit: Fabrizio Cusa

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.