Continuiamo il nostro viaggio all’interno del calcio femminile e questa volta abbiamo avuto la possibilità di intervistare Marilyn Antolini, attaccante classe 1998 in forza all’Orobica dopo una stagione al Riccione. Ne è nata una chiacchierata schietta con una ragazza dalle idee molto chiare.

Buongiorno Marylin, come ormai di prassi ti chiedo di presentarti brevemente ai nostri lettori.
Sono Marilyn Antolini, ho 22 anni e sono un’attaccante dell’Orobica Calcio Bergamo.

Come è nata la tua passione per il calcio?
Ho sempre avuto la passione per il calcio fin da bambina, ricordo che andavo spesso a giocare al parco con mio fratello e i suoi amici. Ho iniziato in una squadra di calcio a 5, poi all’età di 7 anni son passata al Boca Pegaso dove sono rimasta fino ai 13. Dopo una breve pausa, a 15 anni è arrivata la prima chiamata da una squadra femminile: il Bologna. Qui ho militato per ben 6 anni per poi passare, la scorsa stagione, al Riccione. 

Parlando del Riccione, come è stata la tua ultima stagione a livello calcistico?
La scorsa stagione ho scelto Riccione principalmente perché avevo bisogno di nuovi stimoli, è una società che punta molto sulle giovani e mi sono subito sentita coinvolta. Mi sono trovata veramente bene sia con le compagne che con la dirigenza, e non posso che ringraziarli per la fiducia dimostrata e soprattutto per avermi fatta ricredere in me stessa.

Quali sono i tuoi progetti per questa stagione con l’Orobica? Non sembra tu abbia mai mostrato paura per il salto di categoria che hai fatto…
Era tanto che aspettavo questo salto di categoria. Essendo la prima esperienza in serie B e lontana da casa non è semplice, mi auguro però di fare bene e di crescere molto sotto tutti i punti di vista. Non è un campionato semplice, tutte le squadre puntano a fare bene e ad arrivare in alta classifica, noi faremo del nostro meglio e son convinta che ci toglieremo le nostre soddisfazioni. 

La stagione di calcio femminile è ripartita: come è stato il lockdown visto con gli occhi di una calciatrice?
Sono state settimane molto difficili, durante il lockdown il campo mi è mancato davvero tanto. Mi sono allenata fin da subito in casa, spesso anche in videochiamata con delle compagne di squadra. 

Dall’anno prossimo si comincerà a parlare anche di professionismo femminile: pensi che i tempi siano maturi per un passo del genere? Ti stai preparando in qualche modo in tal senso?
Siamo sulla buona strada, negli ultimi anni ci sono stati miglioramenti grazie soprattutto ai successi della nostra Nazionale Femminile. Dopo diversi anni di attesa e di meriti penso sia giunta l’ora di passare al professionismo.

L’ultima domanda: cosa vede nel suo futuro Marylin Antolini?
Nel mio futuro spero tanto di arrivare a giocare in Serie A e magari un giorno poter indossare anche la maglia della Nazionale.

Credit Photo: Marco Montrone