La Res Roma, storica formazione capitolina, è reduce da una discreta stagione disputata nel gruppo C di terza serie. La squadra capitanata da Vanessa Nagni giocherà il campionato alle porte, invece, nel girone D di Serie C. Abbiamo raggiunto l’estrosa Manuela Coluccini, centrocampista classe ’88, per conoscere meglio gli uomori in casa giallorossa. La calciatrice originaria di Roma, zona Primavalle, sarà quest’anno, infatti, alle dipendenze del tecnico Roberto Amore.

Manuela, hai dalla tua una carriera di tutto rispetto. Come è nato però il tuo amore verso questo sport?
“La mia passione per questo sport è nata sin da piccola. Ricordo gli inizi e i primi calci dati già in tenera età, ho cominciato a 5 anni senza mai smettere più di giocare. Sin da bambina cercavo di colpire qualsiasi cosa mi passasse tra i piedi, seguirono, cosi, le prime esperienze vere e proprie che mi hanno portato a diventare una calciatrice”.

Sei arrivata molto giovane nelle massime serie. Ti aspettavi di riuscirci in cosi poco tempo? Che ricordi hai di quegli anni?
“Ci speravo di sicuro, vista la grande voglia messa per migliorarmi già da ragazzina. All’età di 15 anni, nel campionato di Serie A 2003-2004, ho esordito con la Lazio femminile in prima squadra, al Flaminio. Fu davvero una grande emozione che non scorderò mai, ad essere onesta di quei mesi ricordo tutto con grande gioia visto il passaggio molto giovane in prima squadra”.

Hai maturato anche qualche convocazione con le varie rappresentative azzurre? Cosa hai provato a vestire la maglia della Nazionale?
“Sono entrata in Under 19 a solo 16 anni, ed ero una delle piccole a vestire la maglia azzurra. Penso sia il sogno di ogni calciatrice, un traguardo che ogni atleta in genere vorrebbe provare. Ovviamente è stata una sensazione unica, rafforzata da diversi stage effettutati con la squadra maggiore”.

Sei una nuova calciatorice della Res Roma, dove avevi già giocato per diversi anni in passato. Avete ripreso da poco ad allenarvi, che ambiente hai trovato e cosa ti ha spinto a vestire la maglia di questa società?
“Per me si tratta di un piacevole ritorno con la Res, dove ero stata ben 7 anni, vincendo un campionato di A2. Alla ripresa ho trovato un bel gruppo molto unito, che in questo sport spesso può essere l’arma in più. Sono tornata perché ero sicura di ritrovare lo spirito e la passione che avevo lasciato”.

Nel prossimo torneo giocherete nel gruppo D di Serie C. Che insidie può nascondere questo girone e le vostre ambizioni quali saranno, quanta voglia avete di tornare a giocare dopo uno stop cosi lungo?
“Il campionato di Serie C è sempre stato ostico e non va sottovalutato, l’obiettivo è vincerlo ma sappiamo che nel nostro girone troveremo squadre agguerite. Molti club sono ben strutturati e con esperienze in queste categorie, ci sarà da divertirci”.

Quali sono i momenti più belli e che ti hanno regalato più emozioni che leghi alla tua carriera?
“Primo fra tutti l’esordio in Nazionale e successivamente il primo gol in carriera. Queste due su tutte mi hanno regalato in emozione unica. Non posso non citare la vittoria del campionato di A2 con la Res Roma, altro di quei momenti magici che non puoi descrive ma solo provare insieme alle tue compagne. Indossare la maglia della AS Roma da romana e romanista è stato, poi, un grande orgoglio che non posso non mettere tra i miei ricordi più belli”.