Hello derby, my old friend… Il sincopatissimo beat downtempo di una sfida “stracittadina”, nella fattispecie dilatando oltremodo i normali confini semiotico-geografici del termine stesso, è un ritmo ormai ben conosciuto e collaudato nella playlist sportiva della Tose, in questa intensa, vivace stagione nella Terza Serie del calcio femminile italiano. Dal triplo confronto – tra Campionato e Coppa Italia, con alterne fortune – contro le rivali di sempre Padova e Venezia, al secondo atto stagionale contro il Vicenza – valido per la 16a Giornata, quinta del girone di ritorno, del Gruppo B – le rossoblù di mister Fabio Toffolo hanno acquisito la consapevolezza di come le mere dinamiche di classifica contino ben poco, al cospetto di avversarie sospinte da quel coefficiente di extra garra che spesso solo le singolar tenzoni tra realtà limitrofe sanno regalare.

Anche e soprattutto per domare al meglio un’avversaria insidiosa – nonostante il terzultimo posto sancito dalla graduatoria del girone – il manager friulano al comando della legion d’onor rossoblù conferma, nella terza domenica consecutiva al Barison tra regular season e trofeo di categoria, il classico 4-2-3-1 operando una singola variazione rispetto allo Starting XI del vittorioso quarto di finale d’andata contro il Campomorone di sette giorni prima. Davanti a Her Undefeatness Giulia Reginato, con la starlette difensiva Michela Martinelli ancora costretta ai box le responsabilità al centro della retroguardia sono tutte per il duopolio Giada Tomasi-Capitan Francesca Da Ros, supportate da Karin Mantoani e Monica Furlan sui rispettivi, tradizionali out difensivi di competenza. In mezzo al campo, accanto all’indomabile Laura Tommasella, non può mancare una Valentina Foltran in evidente stato di grazia nelle ultime uscite, con Vanessa Stefanello – al rientro dal 1′ – a giostrare tra i reparti e Natasha Piai e Giovanna Coghetto a premere sulle fasce in supporto dell’ariete – di natura e di zodiaco – Adriana De Martin. Disposte in campo in maniera pressoché speculare alle padrone di casa, le biancorosse beriche guidate da mister Cristian Dori possono contare dal canto loro su un interessante mix old&young, tra la new entry del mercato di riparazione Elena Perobello – ex Cittadella in Serie B – le jolly della mediana Sofia Fortuna e Stella Maddalena e il giovanissimo terminale offensivo, classe 2003, Asia Gobbato.

Agli ordini del signor Luca Valsecchi di Lecco, la contesa della domenica di carnevale si sviluppa senza troppe chiacchiere – per i crostoli ci sarà spazio nel terzo tempo – con entrambe le compagini impegnate a rodare i propri plot offensivi nelle primissime fasi del match. Il primo tiro verso lo specchio, per gli amanti delle statistiche da Goalshouter, è di marca vittoriese dopo circa 240 secondi di gioco: Foltran cerca l’esecuzione dal limite, De Martin intercetta il pallone della compagna e, girandosi, tenta di concludere al volo, senza però trovare potenza e precisione necessarie a creare scompiglio al portiere ospite Bianchi. 4 minuti dopo il primo sussulto vicentino arriva su palla da fermo, con la botta di Maddalena su free kick da 30 metri alta non di moltissimo rispetto al montante della porta presidiata da Ciuki Reginato. Il Permac prova a far valere la propria maggior caratura tecnica e fisica, al quarto d’ora la sgroppata palla al piede per oltre 40 metri di Karin Mantoani lascia il pubblico del Barison con il fiato sospeso: la conclusione della numero 28 rossoblù, per poco, non disegna l’happy ending di un break personale in ogni caso da incorniciare. La prima frazione scorre abbondantemente su ritmi non particolarmente elevati, con le Tose piuttosto a loro agio nella gestione dell’incontro ma per lunghi tratti poco pericolose nel pericardio dell’area di rigore biancorossa. Dal canto loro, le ospiti dimostrano la loro crescita difensiva rispetto alla singolar tenzone del girone d’andata, non disdegnando qualche insidiosa pungolatura nelle zone bollenti della retroguardia vittoriese. Alla mezz’ora esatta, le rossoblù provano a tornare a farsi sentire dalle parti della numero 1 vicentina Bianchi, attenta con un buon riflesso a disinnescare il tentativo in scivolata di Coghetto, dopo l’ottimo lavoro di Adri De Martin sul lato destro dell’area di rigore ospite. Al minuto 33 le beriche perdono per infortunio la punta Gobbato, costretta a lasciar il campo dopo aver appoggiato male la caviglia a seguito di un normale contrasto di gioco. L’highlight finale del primo tempo è il primo vero sussulto costruito nel match dalla bomber di casa Permac Nata Piai, un coraggioso pallonetto tentato dalla lunghissima distanza nel tentativo di sorprendere Bianchi destinato a spegnersi oltre un paio di metri alla sinistra dello specchio della porta vicentina. All’intervallo il risultato conferma dunque la più classica delle “parità ad occhiali” di inizio contesa.

La ripresa si apre con un’immediata novità in casa rossoblù: Margherita Zanon eredita la mattonella sull’ala destra di Giovanna Coghetto, per tentare di decriptare con maggiore dinamismo il lock code imposto dall’attenta retroguardia agli ordini di Cristian Dori. Già nei primissimi giri d’orologio, in effetti, la manovra vittoriese appare più avvolgente, con MZ11sollecitata spesso e volentieri dalle compagne nei duelli uno contro uno contro l’arcigna Elena Perobello. Proprio da un corner, conquistato con veemenza dall’ala padovana dopo un contrasto con la più diretta avversaria, nasce il punto del vantaggio Permac al minuto 54: Stefanello, da destra, disegna una parabola arcuata verso il centro dell’area su cui, rapacissima, si avventa Giada Tomasi, la cui deviazione carambola sul corpo del capitano biancorosso Aurora Missiaggia prima di terminare la propria corsa alle spalle dell’incolpevole Paola Bianchi. Con la benedizione della buena suerte, le Tose sbloccano una partita insidiosa, seppur ancor temporalmente ben lontana dal suo regolare epilogo. Anche perché il Vicenza, pur senza troppe armi con palla in movimento, su calcio da fermo si conferma squadra dal notevole pedigree e al 64′ solo un miracolo – da stropicciarsi gli occhi e leccarsi le vibrisse – di Giulia Reginato impedisce alla velenosissima esecuzione centrale di Sofia Fortuna dai 20 metri di infilarsi in rete sotto la traversa della porta di casa. Assorbito il brivido, le Tose provano a spingersi con più profitto in avanti nel tentativo di corroborare le dimensioni del punteggio. Nata Piai, a digiuno da tre incontri, prova a procacciarsi la gioia personale a cavallo tra il 70′ e il 75′, ma il doppio tentativo veleggia in entrambi i casi – seppur non di molto – alla sinistra dell’estremo difensore vicentino. La numero 9 rossoblù, servita da un interessante traversone di Stefanello da destra, potrebbe convertire in oro il “buona alla terza” al 78′, ma l’imperfetta coordinazione volante non porta i frutti sperati, nonostante la breve distanza dallo specchio di porta ospite. Con le squadre ormai stanche, le ultime azioni salienti della domenica sono sussulti vicentini dalla foggia solo apparentemente interessante: il destro di Pomi al limite all’85′ è ben costruito ma non altrettanto perfezionato, l’esecuzione di Fortuna all’87′ dalla stessa mattonella dell’occasione di metà tempo questa volta non accende i riflessi di Reginato, che può controllare agevolmente la sfera in meno di due tempi.

Finisce così, con un Permac capace di smaltire anche le tossine di Coppa Italia e di proseguire la propria striscia di imbattibilità a cavallo delle due competizioni, nonostante una partita non particolarmente incisiva in fase di concretizzazione offensiva. Il tour de force continua, con alle porte la sfida da brividi e cuori alpini sul campo dell’Unterland Damen, su un campo tradizionalmente ostico contro una squadra dalle notevoli qualità fisiche e tecniche. Alles zusammen: ora più che mai le fondamenta di un sogno di costruiscono alle pendici della montagna.

VITTORIO VENETO: Reginato, Piai, Foltran, De Martin, Tomasi, Furlan, Da Ros, Tommasella, Stefanello (88’ Zanella), Mantoani, Coghetto (46’ Zanon) (A disp: Da Ronch, Gava, Mella, Padovan, Modolo). All: Toffolo

VICENZA: Bianchi, Lazzari (70’ Balestro), Perobello, Missiaggia, Frighetto, Rigon, Fortuna, Maddalena, Stocchero (70’ Pegoraro), Dal Bianco, Gobbato (37’ Pomi) (81’ Carino). (A disp: Dalla Via). All: Dori

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto