Intervista virtuale ad un esponente della società viola (avvocato del diavolo) e considerazioni (oggettive) del nostro cronista: Prego? Sia più preciso, per favore
Così risponde il nostro avvocato del diavolo e non ha tutti i torti perché la domanda è troppo generica…

Come è stato possibile, in pochi mesi, portare la squadra dall’altare alla polvere?
Esagerato! E’ stata una stagione sfortunata…bla bla bla… ma non è ancora finita

In effetti dobbiamo riconoscere che qualcosa di buono c’è stato: Spezzoni (pochi) di gare disputate a buon livello si sono intravisti, alcune maestose giocate delle singole calciatrici ci hanno deliziato e, poi, la commozione e l’orgoglio che ci hanno regalato le ragazze nelle partite di Champions League… ed è altrettanto vero che la stagione agonistica non è ancora finita e ci sarebbe ancora un trofeo da difendere (la Coppa Italia) che, grazie alla solita benevole e assurda compilazione del tabellone, ci potrebbe portare direttamente a giocare la finalissima. Comunque niente a che vedere con quello che abbiamo visto e ammirato fino a poco tempo fa…anni luce di differenza!

I simpatizzanti e tutti i sostenitori delle ragazze si lamentano dell’”assordante” silenzio comunicativo che avete nei loro confronti, ci può spiegare il perché?
E’ falso, abbiamo sempre prestato la massima attenzione ai nostri tifosi…bla bla bla…

Sarà…ma dal momento della conquista della coppa nazionale 2017 e i festeggiamenti, le interviste e i video dei giorni successivi, soltanto dopo 2 (due) mesi, sul sito ufficiale della società, viene pubblicata la lista delle convocate e soltanto in quella circostanza avremmo saputo, se non ci fossero state altre fonti di informazione più attente e tempestive, delle nuove calciatrici acquistate e quelle confermate. Non dimentichiamo, poi, anche quella sfortunata atleta che ha fatto una comparsata ed è stata abilmente nascosta a tutti (Goransson) o quelle, più recenti, come le due norvegesi (Schjlderup e Spord) che per motivi “imprecisati”, dopo aver goduto, chi più chi meno, delle bellezze della città, hanno fatto ritorno dopo poche settimane nei luoghi di origine…ecco, in questi casi il comunicato ufficiale (molto scarno e in ritardo) è stato fatto perché, lo sospettiamo, la cosa non poteva più passare sotto silenzio dato che era diventata di dominio pubblico. Beh, fermiamoci qui…ma ci sarebbe ancora tanto da dire.

Ultima domanda, carissimo avvocato del diavolo:
Sappiamo che l’accordo FIGC-Rai sui diritti televisivi non impedisce alla Fiorentina Women’s la possibilità di trasmettere, in streaming e in diretta, le partite delle ragazze… Perché le riprese non vengono più effettuate e, soprattutto, perché vengono regolarmente disattese le richieste di chiarimento fatte dagli appassionati viola?
…Nessuna risposta…

Il tifoso viola può essere polemico e, talvolta, anche offensivo nei confronti della propria squadra e della società che li rappresenta ma amerà sempre le proprie ragazze e i loro tecnici e si stringerà a loro nei momenti di gioia come in quelli di difficoltà, soltanto una cosa non tollera… essere preso per i “giro”.

Credit Photo: Pagina Facebook Fiorentina Women’s FC

Pietro Maruzzi
Pietro Maruzzi nasce a Palermo il 06/03/1954 ma fin dalla più tenera età si trasferisce e vive a Firenze per poi giungere nel 2009 ad Agrate Brianza (MB) dove tuttora risiede. Ha lavorato per più di 35 anni nel settore farmaceutico ricoprendo varie mansioni. Sportivo da sempre, si è cimentato in varie discipline ed attualmente prepara e segue, come tecnico di 1.o livello, giovanissime leve del tennistavolo. E’ stato nel mondo del calcio per tantissimo tempo, prima come atleta, facendo la trafila in tutte le categorie giovanili per poi concludere con attività amatoriali in varie società dilettantistiche della provincia fiorentina. Successivamente ha svolto per alcuni anni il ruolo di preparatore e coach di esordienti e giovanissimi per la società Laurenziana, sempre di Firenze. Dal 2014 segue con interesse, sempre maggiore, il calcio femminile nel nostro paese ed è certo che, in brevissimo tempo, ci sarà una “esplosione” vera e propria per seguito di simpatizzanti e media perché le donne praticano un calcio tecnicamente e tatticamente piacevolissimo unendolo a valori di etica sportiva non più riscontrabili, purtroppo, in campo maschile.