Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La As Roma batte per la seconda volta in stagione la Juventus, con lo stesso punteggio dell’andata, ed attraverso i dati della Panini Digital proviamo ad estrapolare  i dati statistici di questo risultato.

Al “Tre Fontane” si conteranno 95’ di match, tra Spugna e Montemurro, per una sfida che oramai tra i due tecnici non ha più segreti ma quello che c’è di sempre nuovo è l’individualità che emergono, tre le due squadre, per questa super sfida.

Partendo dal gruppo, le capitoline sono risultate più “squadra” con un INDICE di VALTAZIONE pari a 56 contro il solo 44 delle ospiti. La Juventus è stata brava, nel primo tempo, a recuperare palla in fase difensiva con il 50.9% delle sfere effettive, contro il 41.5% della Roma, ma nella difesa della porta non è stata altrettanto attenta: concedendo alle avversarie il gioco di 52 palloni giocati in zona d’area. Anche la protezione della porta, in fase difensiva, ha concesso molto alla Capolista: 52.3 per la Roma, contro il 46.6% della Juve. Questo ha influito sulla pericolosità delle padrone di casa che hanno attaccato la porta di Pauline Peyraud-Magnin per il 53.4% del gioco, tirando dentro lo specchio dei pali ben 14 volte (di cui 10 nello specchio della porta) ed andando a segno in 3 occasioni. Le bianconere, solo 7 i tiri dentro con poche occasioni in area piccola e le vere occasioni sono nate solo sui calci piazzati.

Infatti andando ad analizzare le finalizzazioni delle undici di Montemurro notiamo che dentro l’area di porta i tiri sono stati solo 4, 9 dentro l’area di rigore e ben 8 da fuori area. Palloni che a livello di efficacia in zona d’attacco non hanno influito alla squadra avversaria.

La ragazze di Alessandro Spugna nei flussi di gioco hanno dato a Minami il controllo del campo: 53 sfere transitate tra i suoi piedi, per il 74% dell’intero match, hanno spinto il gruppo alla vittoria. I suoi lanci per Linari (13 palloni) e Di Guglielmo (11) evidenziano il giro palla che ha tenuto basse le avversarie.

La Juventus nella costruzione del gioco ha dato ancora una volta a Lisa Boattin le redini dello scontro, a volte lasciandola troppo sola a portare su il gruppo, con Grosso, Caruso e Beerensteyn (arretrata e chiusa nella metà campo) a cercare le diagonali. Nonostante 63 palloni girate alle sue compagne il gioco bianco nero è sembrato poco efficacie in zona d’attacco: poche conclusioni.

La Roma ha provato il tiro ben 3 volte con Giugliano ed Haavi, ed 2 con Glionna e Viens. Anche Valentina Giacinti, entrata nel finale, ho trovato il suo spazio al tiro. La Juve in fase d’attacco ha visto 2 tiri di Caruso e Gunnarsdottir, ed 1 soltanto delle sue punte Cantore e Beerenstayn.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.