Photo Credit: Nicolò Ottina - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Dopo la sosta per le nazionali torna in campo la Lazio, seconda in Serie a Women a -3 dal primo posto. Le biancocelesti per il quarto turno di campionato faranno visita al Milan, oggi alle ore 15:00. Nelle ore scorse a parlare in casa biancoceleste è stata Francesca Durante che tramite i canali del club ha affermato: “Il Milan è una squadra che gioca molto bene, preparata e organizzata. Sarà una sfida difficile, loro hanno grandi individualità e noi dovremmo dare il nostro massimo per portarla a casa”.
L’estremo difensore, parlando del suo arrivo in estate alla Lazio, poi ha continuato aggiunto: “Stiamo lavorando tanto e l’obiettivo è quello di continuare a crescere e migliorarsi, vorrei fare meglio nelle letture dei momenti della partita. A Roma mi trovo bene, mi piace la città e Formello. Sto cercando di godermi quando posso anche l’extra campo e le mie passioni”.
Parlando di Nazionale, invece, la calciatrice ex Inter e Fiorentina ha concluso: “Ogni calciatrice sente la responsabilità, una responsabilità collettiva. In Nazionale è stata un’esperienza davvero emozionante. Sono contenta di quello che ha portato anche perchè si tratta di un impego non semplice dal punto di vista fisico e mentale, abbiamo avuto poco tempo per preparare la gara dopo una sfida impegnativa”.
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Tutto pronto per il ritorno in campo: pausa Nazionali conclusa, la Juventus si appresta ad affrontare la Ternana. Una sfida da non perdere quella fissata per le ore 15:00 del 2 novembre, tra due formazioni di livello papabile e risultati momentaneamente discordanti. Perché?
Per le Ferelle, quello contro le sei volte campionesse d’Italia sarà un vero e proprio banco di prova; la squadra umbra sta misurandosi con formazioni di grande intensità in una categoria tutta nuova. Dopo il salto in serie A, infatti, quest’ultima ha iniziato un cammino di grandi obiettivi durante il quale, però, non sta raccogliendo i frutti sperati: a confermarlo? Uno spazio punteggio vuoto (sono zero, infatti, quelli raccolti fino ad ora in campionato) ed una posizione in classifica da “fanalino di coda”.
Se “dall’angolo Terni” arriva una voglia di riscatto e di riprendere in mano il proprio percorso, dall’altra la parola “riscatto” si affianca a “continuità”. Si, perché proprio la Juventus (che parte pressoché da favorita in ogni pre campionato) è reduce da una vittoria in casa Lazio, l’unica arrivata dopo la caduta tra le mura domestiche contro il Como e la parità a reti bianche di fronte al Sassuolo. Solo 4, quindi, i punti a favore raccolti fino ad ora dalla rosa accompagnata dal tecnico Massimiliano Canzi, con un sesto posto in classifica, a sole cinque lunghezze dalla capolista Roma.
Che partita ci si aspetta? I fuochi d’artificio potrebbero essere assicurati per quella che potrebbe essere una delle gare più divertenti e tutt’altro che scontate della stagione. Un altro caso di ricerca di punti estremamente preziosi che potranno dare una svolta importante a questa prima fase di campionato.
Alla vigilia della quarta giornata di Serie A Women Athora, che vedrà il Como Women affrontare il Genoa sabato 1 novembre alle ore 18 allo stadio “Ferruccio” di Seregno, l’allenatore Stefano Sottili ha presentato la sfida, soffermandosi sui temi tecnici e mentali che accompagneranno le lariane verso il match.
“Sono passati quasi due mesi dalla partita di Serie A Women’s Cup contro il Genoa: siamo cambiate noi e anche loro. Il Genoa arriva da una vittoria importante contro la Ternana, perdendo solo nel finale di gara contro il Milan. Stanno facendo molto bene, mettendo in difficoltà tutti gli avversari affrontati fino ad ora. Sappiamo che sarà una gara complicata e tutt’altro che scontata. Ma, d’altronde, in questo campionato nessuna partita lo è”.
“L’atteggiamento e l’approccio alle partite? A me piacerebbe che fossero sempre gli stessi. Ho a che fare con calciatrici e ragazze intelligenti, consapevoli dell’importanza di avere un certo tipo di approccio in ogni gara. Arriviamo da due settimane particolari, in cui alcune giocatrici sono state impegnate con le rispettive nazionali: abbiamo ritrovato il gruppo al completo solo da un paio di giorni, ma le ragazze stanno bene. Ora vedremo se saremo state brave a far sì che atteggiamento e prestazione siano adeguati a ciò che questa partita richiede”.
“Dare continuità al percorso intrapreso? Fa parte del processo di crescita del gruppo e del lavoro settimanale. Io sono convinto che quando si fa la prestazione, spesso arriva anche il risultato. A Biella contro la Juventus abbiamo disputato una prova importante, che ci ha portato a un risultato storico. Anche con la Lazio la prestazione è stata positiva, purtroppo senza punti. A Sassuolo, invece, siamo andate un po’ al di sotto delle nostre potenzialità: per le occasioni create e concesse non abbiamo meritato un risultato positivo, nonostante l’episodio finale che avrebbe potuto portarci al pareggio. Ma l’analisi sarebbe stata la stessa. Dobbiamo dare continuità al nostro lavoro, perché è quella che costruisce consapevolezza e fiducia nel percorso che stiamo portando avanti”.
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L’Associazione Svizzera di Football (SFV) ha reso noto di aver presentato alla UEFA una manifestazione di interesse per ospitare la finale della Women’s Champions League nel 2028 o nel 2029. La decisione della UEFA, a tal riguardo, è attesa per il settembre 2026. Dopo il successo del campionato europeo, infatti, con la partita inaugurale di Women’s EURO 2025, due partite della fase a gironi, un quarto di finale e la finalissima il St. Jakob-Park di Basilea è pronto a diventare ancora una volta il palcoscenico del massimo calcio femminile europeo.
Entro il 10 giugno 2026 la SFV dovrà presentare la documentazione finale della domanda insieme alla Città di Basilea e all’FC Basel 1893. Il Comitato Esecutivo UEFA deciderà, poi, l’assegnazione della finale nel settembre 2026. Oltre a Basilea per ospitare la più importante competizione per club del calcio femminile nel 2028 sono candidate Lione (Parc Olympique Lyonnais), Bilbao (Stadio San Mamés) e Istanbul (Stadio Ali Sami Yen). Per il 2029, al momento, oltre alla città sul Reno si sono candidate Lione, Dublino (Dublin Arena) e Cardiff (Stadio Nazionale del Galles).
Il presidente della SFV Peter Knäbel ha dichiarato: “Con la nuova candidatura, la SFV vuole dare l’esempio per la visibilità e lo sviluppo sostenibile del calcio femminile in Svizzera”.
Marion Daube, direttrice del calcio femminile della SFV, sottolinea invece l’importanza della candidatura: “Basilea è un simbolo di passione, apertura ed entusiasmo. Insieme alla città di Basilea e all’FC Basel 1893, vogliamo riportare il calcio femminile nel cuore dell’Europa e dare l’esempio per la forza e la crescita del calcio femminile in Svizzera”. Infine Laura Spring, responsabile di progetto presso la SFV, aggiunge: “Sappiamo cosa è importante nel processo di candidatura. Ora si tratta di presentare un dossier forte e convincente insieme ai nostri partner di Basilea entro l’estate del 2026″.
Credit Photo: Alberto Cavallaro - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Tre giorni per costruire insieme una cultura sportiva più incisiva e partecipata. Dal 17 al 19 ottobre, al Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa ‘Giulio Onesti’ di Roma, si è svolto il workshop nazionale del Settore Giovanile e Scolastico, appuntamento rivolto ai delegati regionali dell’attività scolastica e ai referenti regionali del social football.L’evento, parte integrante del percorso formativo di 3° livello della SGS Academy, ha rappresentato un momento di crescita, confronto e condivisione, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza e potenziare le competenze operative della rete territoriale. Il workshop si è sviluppato tra sessioni plenarie e laboratori tematici, in un’alternanza di riflessione a attività pratiche che hanno coinvolto, tra gli altri, Vito Di Gioia, Josefa Idem, Daniela Sepio, Sara Landi, Massimo Tell, Roberto Basso, Mario Del Verme, Olga Feshchenko, Alessandro Pietravalle e Gianluca Salvatori.
La giornata di sabato ha ospitato la sessione ‘Costruiamo insieme: scuola e social fooball’, dedicata ai progetti ‘Valori in rete’ a alla collaborazione tra scuole e club giovanili. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare la nuova struttura organizzativa dell’Area Grassroots SGS, che includerà le attività scolastiche coordinate finora da Elisabetta Lauri, pronta ora ad un nuovo ruolo in FIGC. Parallelamente, i referenti del social football hanno approfondito i programmi sociali promossi dall’SGS, come ‘Refugee Team’, ‘Unity Cup’, ‘BeLong’, ‘Zona Luce’, ‘Play for the Future’ e ‘Calcio Intergrato’, valorizzando esperienze e buone pratiche territoriali.
La sessione ‘Storie in movimento’, curata da Massimo Schena e dallo staff tecnico dell’attività scolastica, ha messo in luce il linguaggio del corpo come strumento educativo. Domenica, invece, spazio alla progettazione operativa con focus su iniziative come ‘Ragazze in gioco’, ‘Giococalciando’, ‘Unity Cup’, ‘Giornata internazionale delle persone con disabilità’ e ‘Grassroots Festival’.
Il workshop si è chiuso con una riflessione sulle strategie di sostenibilità e formazione territoriale, confermando l’impegno del Settore Giovanile e Scolastico nel promuovere un calcio che educa e include. Attraverso momenti di formazione, dialogo e progettazione, la FIGC rinnova così la propria missione: fare del calcio un veicolo di valori, partecipazione e sviluppo umano, in cui ogni campo diventi un luogo di crescita per le nuove generazioni.
Credit: Sezione AIA (Marta Masu al centro della terna arbitrale)
Ogni stagione sportiva nello sconfinato universo del calcio dilettantistico sessantamila squadre scendono in campo per giocare più di 500.000 partite. Non potrebbero farlo se non ci fossero gli arbitri a garantire il regolare svolgimento delle gare. Sulla scorta di questo assunto è determinante la partecipazione del Presidente dell’AIA Antonio Zappi all’evento “Quarto Tempo”. “Fare sistema” tra le componenti e, in particolare per dimensioni quantitative e comuni prospettive, con la LND è per l’AIA un obiettivo strategico della nostra azione quotidiana” – ha sottolineato Zappi.
“Avviare progetti di comune interesse e linee di azione coordinate tra La Lega Nazionale Dilettanti e l’Associazione Italiana Arbitri, condivise con la FIGC, devono portarci a concretizzare presto opportunità, superare criticità e realizzare insieme importanti risultati”. Il Presidente dell’AIA anticipa i temi di stringente attualità che affronterà con tutte le altre componenti del calcio italiano all’evento Quarto Tempo.
“Rafforzare e promuovere l’immagine di un calcio dilettantistico e giovanile che rispetta gli arbitri e che disapprova ogni forma di violenza. Questa per noi una priorità assoluta, quale volano saldo e sicuro di crescita dell’intero movimento. Dobbiamo allora saper mettere in campo tutti insieme progetti culturali, rispetto e senso di responsabilità affinché nessun episodio di violenza possa più turbare il nostro sport ed il nostro meraviglioso mondo composto da tanta passione e volontariato”.
Le parole di Antonio Zappi delineano chiaramente i percorsi dell’AIA per centrare gli obiettivi condivisi nell’interesse di tutto il calcio italiano.
“È da queste premesse che orizzonti nuovi nei nostri rapporti possono nascere ed essere tracciati: rapporti sempre migliori e più avanzati fra i Comitati Regionali L.N.D., i C.R.A. e le Sezioni dell’A.I.A., progetti sul doppio tesseramento calciatore/calciatrice e arbitro, formazione di dirigenti arbitri, definizione di tariffazioni sperimentali ad hoc per i Tornei a rapido svolgimento, possibilità di utilizzo di arbitri federali nella categoria Esordienti, vissuti anche dall’AIA quale opportunità e stage di inserimento per i giovanissimi arbitri alle prime armi, iniziative formative congiunte e di rafforzamento dei rapporti e tanto altro, per costruire una sempre maggiore e solida collaborazione in un mondo meraviglioso animato da valori comuni, passione e spirito di servizio”.
Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
La Squadra della Settimana viene selezionata dal Gruppo di Osservatori Tecnici UEFA, composto da esperti che analizzano attentamente ogni partita. Le loro valutazioni sono supportate dall’unità di analisi UEFA con sede a Nyon, in Svizzera, che contribuisce a garantire coerenza e qualità nelle scelte finali.
Phallon Tullis-Joyce, Manchester United
Si è classificata prima tra le portiere per il parametro dei “gol evitati” (1,58) e la sua parata su Luany nel secondo tempo è stata decisiva per il secondo clean sheet consecutivo.
Flo Hermans, OH Leuven
La 17enne ha lasciato il segno contro il Twente, entrando al 57’ e spingendosi in avanti per fornire l’assist del gol vittoria al 96’ firmato da Sára Pusztai.
Maya Le Tissier, Manchester United
La capitana è stata il punto di riferimento della difesa dello United contro l’Atleti, come dimostrano i vari interventi decisivi in area di rigore.
Maëlle Lakrar, Real Madri7d
Il contributo della centrale di difesa del Madrid è stato fondamentale per aiutare la sua squadra a resistere contro il Paris Saint-Germain e ottenere una grande vittoria.
Esmee Brugts, Barcelona
La terzino olandese del Barcelona è andata a segno per la seconda settimana consecutiva, segnando il gol dell’1-0 al 2′ nella vittoria per 4-0 contro la Roma.
Aitana Bonmatí, Barcelona
La centrocampista è stata determinante nel gioco offensivo del Barcelona, completando più passaggi nella trequarti avversaria di qualsiasi altra giocatrice e creando cinque occasioni da gol.
Lily Yohannes, OL Lyonnes
Oltre a segnare, ha dimostrato grande visione di gioco, posizionandosi bene tra le linee e catturando l’attenzione con i suoi dribbling.
Erin Cuthbert, Chelsea
Ha segnato un gol ed è stata fondamentale nel far arrivare il pallone in area, sia durante le azioni di gioco che dai calci piazzati, creando sette occasioni da gol.
Naomie Feller, Real Madrid
Unendo velocità, intensità e qualità tecnica, ha avuto un ruolo fondamentale nella vittoria del Madrid a Parigi, segnando il primo gol e contribuendo al secondo con un pericoloso passaggio in area, il cosiddetto ‘pre-assist’ per la rete di Alba Redondo.
Lineth Beerensteyn, Wolfsburg
Ha mostrato grande freddezza nella sua corsa e nella conclusione per il gol d’apertura contro il Vålerenga ed è stata eccellente nella scelta dei passaggi nella metà campo avversaria.
Pernille Harder, Bayern München
I suoi inserimenti hanno aperto spazi per le sue compagne di squadra, mentre in area ha mostrato le sue capacità da grande attaccante; la grinta e l’ottimo tempismo l’hanno aiutata a segnare il gol del vantaggio contro la Juventus.
Photo Credit: Simone Potenza - Acf Brescia Calcio Femminile
Dopo la pausa e la sfida intensa contro il Como, il Brescia è pronto a tornare in campo. Sabato 1 novembre, alle 15:30, le Leonesse affronteranno il Cesena al Centro Sportivo Martorano in una partita che profuma di riscatto.
La sconfitta con il Como ha lasciato qualche rimpianto, ma anche la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Il Brescia ha giocato alla pari per lunghi tratti del match, creando occasioni e mettendo in difficoltà una delle squadre più forti del campionato. Ora l’obiettivo è trasformare le buone sensazioni in punti concreti e confermare il proprio percorso di crescita.
A raccontare le sensazioni della vigilia è Ilaria Capitanelli, difensore biancazzurra: “Dopo una settimana di pausa abbiamo ripreso gli allenamenti con grande entusiasmo. La partita contro il Como, al di là del risultato, ci ha dato ancora più consapevolezza del nostro valore. C’è rammarico per la sconfitta, ma la testa è già rivolta a sabato”.
Capitanelli conosce bene l’avversario, già affrontato in Coppa, e non nasconde la voglia di rivincita: “Ci aspetta una partita molto combattuta contro una squadra che conosciamo bene e contro cui avevamo perso. Per questo siamo ancora più motivate a riscattarci e a dimostrare quanto siamo cresciute. Siamo pronte a dare tutto in campo e a continuare il nostro percorso”.
La sfida a Cesena sarà un test importante per misurare la maturità del gruppo. Battere le Bianconere significherebbe superare le avversarie e agguantare il secondo posto in classifica, restando a un passo dalla vetta.
Photo Credit: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Nonostante l’ultima sconfitta contro la Roma, il Napoli Women si appresta a scendere in campo con il Parma (domani alle ore 12.30, in diretta su Dazn). Alessia Carcassi presenta il match, sottolineando la consapevolezza del lavoro fin qui fatto e la voglia di provare a portare a casa non solo una buona prestazione ma – soprattutto – punti pesanti contro una squadra neopromossa ma senza dubbio ostica e ben costruita. “Abbiamo avuto due settimane per preparare al meglio questa partita, analizzando anche gli errori commessi in precedenza e cercando di limare ogni dettaglio. Ci sentiamo pronte e cariche: dobbiamo ripartire dalle prestazioni positive delle ultime gare. Sarà una partita difficile, ma seguendo le indicazioni del mister e restando tranquille, sono certa che faremo una grande prestazione.”
“Il Parma, pur essendo una neopromossa, è una squadra costruita bene e molto ostica. L’abbiamo già affrontata in Women’s Cup, quindi abbiamo rivisto quella gara per capire dove migliorare e dove poter colpire. È una partita importante per noi: andiamo lì per ottenere punti e dare continuità al nostro percorso.”
Esterno di centrocampo classe 2004, Carcassi arriva a titolo definitivo dall’ACF Arezzo, con cui ha disputato le ultime due stagioni in Serie B.
Nel 2023/24 ha collezionato 16 presenze e 3 gol, mentre nella stagione appena conclusa ha aumentato il suo contributo con 26 presenze e altri 3 gol. “Per me è il primo anno in Serie A dopo la Serie B: ambientarsi in una nuova società e in un campionato così competitivo non è semplice, ma sono felice di come sto crescendo. So che posso fare sempre meglio, e con l’aiuto del mister e delle compagne cerco ogni giorno di migliorarmi e dare il massimo per la squadra.”
Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
La Serie B, dopo gli impegni delle nazionali, sta per ricominciare e il Lumezzane viene dal 5-3 sullaFreedom di due settimane fa che ha proiettato la squadra di Nicoletta Mazza al quarto posto con 11 punti e a cinque lunghezze dalla capolista Como e domenica sfiderà fuori casa il Trastevere alle 14:30 per la settimagiornata di campionato.
Nell’attesa di questa partita, abbiamointervistato Giada Burbassi, attaccante classe ’01 che, dopo esperienze nel Ravenna, Freedom e Sampdoria, ha scelto d’indossare la maglia del Lume. Inoltre, Giada ha segnato con la divisa rossoblù il suo primo gol stagionale e vanta una convocazione con la nazionale Under 16.
Giada cosa significa per te essere una calciatrice? «Per me essere una calciatrice significa tanto: devi fare sacrifici fuori dalla vita calcistica, spostarti di casa e cambiare ambienti. Il fatto è che, essendo la tua passione, lo fai per essere avere il privilegio di fare quello che mi piace tutti i giorni. È appagante, sempre. È davvero importante e bello, perché io mi diverto a giocare a calcio e questa è la cosa più bella che ci sia».
Qual è la rete che ti ha lasciato ricordi indelebili? «La rete più importante è stata l’anno scorso con la maglia della Sampdoria perché, essendo in un’altra categoria, ci ho dato più peso ed era un obbiettivo importante per me da raggiungere. Tra l’altro è successo nel giorno del mio compleanno, quindi è stata proprio un’emozione unica».
Quest’anno sei al Lumezzane. Cosa ti ha spinto a giocare per questo club? «Mi ha spinto il progetto, perché comunque stanno creando un ambiente professionale e solido, ma soprattutto l’ambizione e la consapevolezza del fatto che sanno quello che vogliono e sono motivati a raggiungerlo».
La prima parte del Lumezzane in B ha avuto un inizio complicato come il pari col Frosinone e il ko col Como, ma poi sono arrivate tre vittorie e un pareggio che hanno portato la squadra al quarto posto in classifica con Res Donna Roma e Bologna… «Purtroppo, l’inizio non è stato dei migliori perché una squadra nuova e dovevamo ancora integrarci, ma dopo abbiamo preso fiducia e siamo riuscite a portare dei buoni risultati, soprattutto col Bologna che non era semplice vincere in casa loro, ma in quella gara abbiamo dimostrato di meritare di essere più in alto di come siamo partite e vogliamo sempre di più alzare il livello».
Anche tu ti stai facendo notare, visto che contro il San Marino Academy avevi segnato il gol stagionale con la maglia del Lume… «Io sono qui per aiutare al massimo questa squadra e per togliermi tanti obbiettivi personali. Certo, è arrivato il primo gol, ma ne farò tanti altri».
Parlando della partita di una settimana fa contro la Freedom, quanto vale dal tuo punto di vista questo successo? «Sapevamo che la Freedom era squadra molto difficile da affrontare e riconfermare una vittoria dopo Bologna era importantissimo per la fiducia e per fare capire che noi vogliamo di più, quindi siamo state molto contente di questa vittoria».
6 presenze e 1 gol per Giada Burbassi al suo primo anno con la maglia del Lume (Photo Credit: FC Lumezzane)
La Serie B tra poco ripartirà e il Lumezzane andrà in casa del Trastevere ultimo in classifica. Sebbene sulla carta sia una partita alla portata, l’insidia è sempre dietro l’angolo… «Per quanto mi riguardo mi aspetto una partita molto difficile, perché è una squadra che ha preso pochi gol e in casa loro non è mai semplice: anche se è l’ultima in classifica non dobbiamo assolutamente pensarci, ma andare lì per fare il massimo e portare a casa i tre punti».
Che impressioni hai sulla Serie B di quest’anno? «Illivello si è alzato: sono tutte squadre che ognuna ha i suoi punti forti, il che lo rende un campionato molto competitivo. Poi ci sono realtà che stanno investendo molto con progetti importanti e questo è solo un bene per il calcio femminile».
Quali possono essere le possibili favorite all’unica promozione in A? «Sicuramente il Como, che ha fatto una squadra davvero forte, Bologna e Lumezzane: io sono molto convinta della nostra squadra, quindi daremo il massimo per raggiungere quest’obiettivo».
Tu, in passato, hai fatto parte del Ravenna, della Freedom che hai affrontato quindici giorni fa e della Sampdoria. Cosa ti hanno lasciato queste tre squadre? «ARavenna ci ho giocato tanti anni e mi ha cresciuto davvero tanto sotto tutti i punti di vista, ma giocare per la squadra della mia città è sempre stato un onore e motivo di orgoglio per me. Poi nella Freedom ho vissuto una tappa importante della mia carriera. Infine, alla Sampdoria ho appreso molto in tutto e sono tanto felice di avere fatto questa esperienza e di averci giocato, perché si sente proprio l’appartenenza alla maglia e il calore della città».
Nel tuo percorso hai fatto parte della nazionale Under 16. Che sensazioni ti hanno dato vestire la casacca delle Azzurre?
«Sicuramente è motivo di orgoglio e mi ha reso molto felice. Non nego che sarebbe una bella soddisfazione ritornare ad indossare la maglia Azzurra».
Restando in tema Italia, le Azzurre hanno giocato due amichevoli contro Giappone e Brasile ed hanno ottenuto un pari ed una sconfitta. Che cosa hai notato nella squadra di Soncin in vista delle qualificazioni al prossimo Mondiale?
«Sicuramente si è notato un grande miglioramento rispetto agli anni precedenti e sono sicura che la Nazionale può puntare in alto, perché abbiamo anche giocatrici di alto livello che giocano in campionati esteri. Inoltre, penso che finalmente sia più seguito anche a livello mediatico e questo rappresenta un punto importante anche per le bambine che si possono ispirare alle nostre Azzurre».
Com’è la tua vita fuori dal campo? «La mia vita fuori dal calcio è molto tranquilla: io penso che il fatto di avere una stabilità fuori aiuti molto in campo e fare una vita sana ti permette di sfruttare al meglio il tuo corpo. Per il resto sono una persona che li piace molto uscire e svagarsi».
Che obiettivi ti sei posta per i prossimi anni? «Mi piacerebbe ritornare in Serie A e fare sempre il possibile per migliorare ogni anno, sia come Giada calciatrice che dare il massimo in ogni squadra che crederà in me».
La Redazione di CalcioFemminileItaliano ringrazia il Football Club Lumezzane e Giada Burbassi per la disponibilità.