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Serena Accoliti, Pavia Academy: “La traversa presa, avrebbe potuto riaprire la partita”

Non la domenica migliore per il Pavia Academy, battuto 4-1 dal Cesena. Se non altro, giornata più positiva per l’azzurra Serena Accoliti, a segno (7a rete stagionale) e che si vede negare un gol dalla traversa. Ecco le sue dichiarazioni post-gara ai microfoni di Be.Pi TV.

Mi dispiace che sia finita così perché stiamo lavorando duro, ci stiamo impegnando sempre di più, soprattutto dopo tutte le vicende che sono successe ultimamente qui. È un peccato perché, anche un po’ di sfortuna per la traversa presa, avrebbe potuto riaprire la partita. Poi ovviamente quando sei sbilanciato in avanti perché cerchi di recuperare, il 4-1 alla fine purtroppo è arrivato. Però non ci dobbiamo scoraggiare, martedì dobbiamo assolutamente pensare a domenica e andare avanti“.

Anche domenica contro il Chievo sarà un’altra battaglia, 90 minuti. Quindi anche questa settimana dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare. Speriamo che i risultati possano arrivare, però noi non dobbiamo buttarci giù, e bisogna lottare fino alla fine“.

Mi sta piacendo molto questa stagione, è un campionato molto sfidante. Per me è la seconda volta in Serie B, quindi voglio sempre fare meglio. Non mi aspettavo, devo essere sincera, questi 7 gol. Ci speravo, e vorrei arrivare almeno alla doppia cifra. Speriamo di arrivarci“.

Una doppia cifra per salvare il Pavia? Magari [ride]“.

Prosegue il tour di Nazzarena Grilli nei club di Serie B: il tecnico a Bologna. “Ci sono le potenzialità per fare bene”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Prosegue il ciclo di incontri dell’allenatrice della Nazionale Under 23 Femminile Nazzarena Grilli nei centri sportivi che ospitano i club di Serie B. Nella mattinata di ieri, Grilli e l’assistente tecnico Nicola Matteucci hanno fatto visita al Bologna, incontrando lo staff tecnico guidato da Simone Bragantini e le calciatrici rossoblù.

“D’accordo con il c.t. della Nazionale Andrea Soncin, abbiamo iniziato a visitare le società di Serie B, il Bologna è già la quinta – le sue parole –. Oggi siamo stati benissimo, al club auguro di ambire ad obiettivi più alti perché ci sono tutte le potenzialità. Ho visto un gruppo di ragazze attente e volenterose, ci sono profili molto interessanti e spero che, in un futuro prossimo, anche il Bologna possa fornire qualche giocatrice alla nostra causa”.

Mauro Perina, Trento Calcio Femminile: “Ripartiamo dal secondo tempo, con l’idea che quando si ha l’occasione il gol va fatto”.

La ventunesima giornata di campionato di serie C girone B del Trento è terminata con una sconfitta di misura in trasferta contro il Villorba (2-1).

La partita, difficile per entrambe le squadre in campo, ha però visto prevalere sin dalla prima frazione di gioco le padrone di casa nonostante le tante occasioni, non concretizzate a dovere, delle Aquilotte.
Baldo è stata la protagonista del primo tempo nello schieramento gialloblu: al 33′ (dopo due tentativi nei minuti precedenti) ha insaccato in rete ma il suo gol è stato giudicato dall’arbitro non valido.
Cinque minuti dopo la partita è stata ufficialmente aperta dal gol di Cifferi del Villorba.
Sul finire dei primi 45 minuti De Pellegrini ha cercato il pareggio, ma senza successo.

Nel secondo tempo il Trento si è presentato sul rettangolo verde con uno stato d’animo diverso, intenzionato a risolvere in proprio favore la gara. La squadra di casa, galvanizzata dal vantaggio ottenuto, approfittando di un contropiede ha trovato il raddoppio.
Il gol che ha dimezzato il vantaggio del Villorba è arrivato a due minuti dal triplice fischio finale. Mascanzoni ha servito Bonfanti che è stata travolta dall’estremo difensore avversario. Rosa, poi, dal dischetto non ha sprecato l’occasione di dare alla sua squadra il gol della bandiera.

Terminata, sul 2-1 la partita, Mauro Perina, allenatore del Trento Calcio Femminile si è espresso in merito ad essa. Si è detto dispiaciuto non tanto per aver perso, ma perché è successo in una partita che seppur priva della consueta grinta, non è stata giocata male.
Questa sconfitta arriva dopo diciassette partite terminate con esito positivo.
Le buone occasioni del Trento non sono state finalizzate a dovere ma nonostante questo la squadra ha dimostrato di saper soffrire cercando di ribaltare anche una partita persa:

“Dopo diciassette partite una sconfitta? Dispiace che sia avvenuta così. Il dispiacere è stato dato dal fatto che non abbiamo giocato una brutta partita, di certo non con la grinta che sarebbe servita. Abbiamo creato occasioni che non sono state sfruttate, le reti su due inconvenienti: rimane di buono la forza di volontà di vincere una partita persa senza quasi subire tiri in porta. 
Ripartiamo dal secondo tempo, con l’idea che quando si ha l’occasione il gol va fatto.”

Andrea Soncin a Roma per seguire l’allenamento della squadra giallorossa

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Prosegue a ritmo spedito il tour di Andrea Soncin nei centri sportivi dei club di Serie A. Dopo la visita della scorsa settimana alla Fiorentina, mercoledì mattina il Ct – accompagnato dalla vice Viviana Schiavi e dall’assistente Alessandro Turone – ha fatto tappa nella capitale per seguire l’allenamento della Roma, che nel Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’, sul campo intitolato a Gianluca Vialli, sta lavorando in vista dell’esordio nella poule scudetto, in programma sabato al Tre Fontane con il Sassuolo.

Lo staff della Nazionale – che a febbraio aveva già completato il primo giro dei quartier generali delle dieci protagoniste del massimo campionato – è stato accolto dal responsabile del settore femminile giallorosso Carlo Maria Stigliano e il Commissario tecnico si è poi intrattenuto a lungo con Betty Bavagnoli, head of women’s football della società. Questa mattina la delegazione azzurra, a cui si è aggiunto anche il preparatore Atletico Mattia Toffolutti, si è trasferita a Vinovo per incontrare le calciatrici bianconere, il neo tecnico Giuseppe Zappella e i suoi collaboratori. La visita allo Juventus Training Center è stata l’ultima prima dell’inizio del secondo raduno dell’anno, che prenderà il via il giorno di Pasqua.

Le Azzurre si ritroveranno a Coverciano per preparare le prime due partite delle qualificazioni a Euro 2025: l’Italia farà il suo debutto nel Gruppo 1 della Lega A venerdì 5 aprile (ore 18.15) a Cosenza con i Paesi Bassi, mentre martedì 9 aprile (ore 18.15 italiane) sarà di scena a Helsinki per la gara con le padrone di casa della Finlandia.

Teresa Maddalo e Domenico La Marca: “Nel libro abbiamo notato gioia ed emozione delle protagoniste”

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di “Storie di calcio femminile. Napoli e Pomigliano: dal dilettantismo al professionismo“, un libro che raccontava le storie del Pomigliano e del Napoli Femminile e a farlo sono stati Teresa Maddalo e Domenico La Marca. Ebbene, la nostra Redazione è riuscita a raggiungere i due autori dove hanno accettato di rispondere alle nostre domande.

Teresa e Domenico presentatevi ai nostri lettori.
«Da diversi anni, ormai quasi un decennio, ci occupiamo di giornalismo sportivo, in particolar modo di calcio. Abbiamo realizzato diversi programmi radiofonici e televisivi e abbiamo avuto il piacere di intervistare tanti protagonisti di questo sport. Al calcio femminile ci siamo avvicinati più recentemente, soprattutto durante la pandemia, quando abbiamo avuto l’opportunità di ospitare nelle dirette Instagram di “Taca La Marca”, il programma Radio TV di allora, numerose calciatrici di Serie A e della serie cadetta. Il calcio femminile è stata una scoperta bellissima; tutti i giornalisti, soprattutto coloro che si dedicano al maschile, dovrebbero aprire i propri orizzonti in tal senso».

In che modo avete deciso di scrivere un libro in cui si parla di Napoli Femminile e Pomigliano?
«È stata una scelta conseguente all’esperienza citata delle dirette: volevamo saperne di più su queste due squadre a noi territorialmente vicine e le notizie trovate erano poche, seppur puntuali e pregevolmente riportate. Grazie alla collaborazione, preziosissima, di Italo Palmieri, già dirigente del Napoli, e delle aree comunicazione delle due società, abbiamo potuto reperire il necessario per mettere insieme questo libro… è stato un percorso naturale».

Che percezione avete notato una volta pubblicato il libro?
«Abbiamo notato e “sentito” tutta la gioia e l’emozione di molte delle protagoniste, le quali forse non si erano ancora rese conto di quanto avessero “dato” al calcio e al movimento, di come avessero spianato la strada per chi sarebbe arrivata dopo».

Tra i numerosi capitoli che avete scritto c’è uno che vi ha suscitato più emozioni?
«Difficile sceglierne uno, lo diciamo senza piaggeria, sono veramente tutte storie meritevoli di essere lette, non dimenticando i limiti della carta che avrebbe dovuto contarne un’infinità, considerati tutti i tacchetti che sono passati su quei campi. Sicuramente Valentina Esposito ed Emanuela Schioppo sono per noi due riferimenti importanti, due storie che rappresentano lo spirito di entrambe le squadre e, per certi versi, anche di tante calciatrici, sono il filo diretto tra passato e presente, incarnano benissimo quell’amore per la maglia che prescinde dal gioco e dai risultati».

Quanto è fondamentale, dal vostro punto di vista, per il movimento avere questo libro?
«La premessa è che siamo e saremo sempre estimatori del successo “naturale”, veritiero, di un contenuto editoriale, che si tratti di un libro o di una trasmissione radiofonica. Possiamo solo dire che da parte di tante calciatrici e di addetti ai lavori abbiamo ricevuto attestati di stima impensabili. Questo ci ha fatto capire che un libro del genere, evidentemente, serviva. Fosse anche una sola calciatrice a sentirsi rappresentata e a ritrovarsi nel racconto di queste vite e di questi sentimenti, ne saremmo comunque felici».

Parlando un po’ di calcio giocato, quest’anno Pomigliano e Napoli Femminile stanno faticando e non poco in Serie A. Cosa non sta andando, sino a questo momento, nella stagione di queste due squadre?
«Nel calcio a parlare è sempre e solo il campo ed i risultati della prima fase del campionato, come hai detto giustamente, hanno rivelato tutta la “fatica” impiegata da queste due squadre per restare aggrappate alla dimensione Serie A. È importante sottolineare come la massima serie, per squadre che non hanno il supporto maschile, risulti ancora più difficile da affrontare. Senza voler giustificare le ingenuità evitabili di inizio anno, dobbiamo dare atto al Napoli di Biagio Seno di aver cambiato atteggiamento nelle ultime gare e questo pareggio con il Como è un segnale eloquente della modifica di rotta. Le azzurre lotteranno su ogni palla, da qui sino all’ultimo minuto dell’ultima gara, ne siamo certi. Discorso diverso per il Pomigliano, i cui tratti distintivi sono sempre stati resistenza e mindset, quindi dobbiamo capire quanto e come influirà ora questa brutta sconfitta con le blucerchiate sulla mente delle Pantere, ma ormai per esperienza, nel libro lo facciamo capire, vi invitiamo a non dare mai per scontato il Pomigliano. Da qui alla fine davvero tutto può succedere».

Secondo voi il calcio femminile nel Sud Italia sta avendo la crescita giusta oppure deve ancora fare qualche passo in più?
«Una piccola crescita sicuramente c’è e la presenza in A di queste due squadre, seppur presenza “ad orologeria”, è indicativa dello sforzo che nelle nostre zone si vuole compiere. Molte bambine ora si iscrivono a scuola calcio: sono poche rispetto ad altre zone d’Italia, ma sono un miracolo rispetto a quelle che ai tempi della nostra infanzia non riuscivano proprio a farlo. Quanto fatto da Napoli e Pomigliano deve essere da esempio: è vero, è ancora una lotta Davide contro Golia, ma non è detto che nel percorso Davide non possa prendersi le sue soddisfazioni».

Il professionismo sta aiutando o no il movimento pallonaro in rosa?
«Il professionismo è oggi la base da cui partire, è la dignità a cui hanno aspirato tante persone per troppi anni. Sarebbe stato inconcepibile non compiere questo passo, quindi è un vero “minimo sindacale” per mantenere in vita la passione e l’impegno di tante ragazze. Oltre al rispetto del trattamento economico, che dà sicuramente un aiuto, come lo stanno fornendo marketing e partnership su cui la Federazione sta lavorando benissimo, a dare una svolta possono essere però soltanto  strutture e mezzi veramente adeguati. Le calciatrici e le aspiranti tali hanno il diritto di giocare in sicurezza, in campi che si avvicinino almeno un minimo agli standard europei e invoglino l’affluenza del pubblico. Questo discorso riguarda anche il privilegiato calcio maschile: salvo casi noti, sulle strutture siamo ancora troppo indietro rispetto al resto d’Europa e restiamo ancora bloccati ai proclami».

Che sogni vorreste realizzare nei prossimi anni?
«Siamo ancora fermi al presente e ai desideri legati a questo piccolo, per noi, grande libro: ci piacerebbe proporne una lettura alle nuove generazioni, sarebbe bellissimo veder trasmessa la passione di queste calciatrici ai più piccoli attraverso le parole. Per il futuro speriamo di poter scrivere nuove storie e raccontarne altre nei programmi radiofonici e televisivi che sono un grande divertimento, se fatti con le persone giuste. A proposito di passato e futuro, ci teniamo a ringraziare Te, Elia, tutta la redazione d Calcio Femminile Italiano e tutti coloro che ci sono stati ben prima di noi, che hanno raccontato questo sport quando ancora era nella sua ingiusta “riserva”. Senza il passato il futuro non esiste e il senso di questo libro è proprio questo. I passi sul campo sono stati compiuti, le emozioni sono state vissute, a prescindere dai risultati».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Teresa Maddalo e Domenico La Marca per la disponibilità.

Juventus, chi sarà il tecnico della nuova stagione delle Women?

Credit Photo: Bruno Fontanarosa Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Bocche cucite in casa Juventus Women, dopo la separazione con la squadra di Joe Montemurro dopo l’ultima gara al Viola Park di Firenze, anche durante la conferenza stampa del numero uno, a Vinovo, Stefano Braghin che non ha espresso nessuna identificazione sul nuovo tecnico che guiderà le ragazze nella prossima stagione.

Il sostituto pro-tempore Giuseppe Zappella dopo l’amaro esordio in Coppa Italia contro la Fiorentina (con la sconfitta e l’eliminazione dalla competizione) ha prodotto ad oggi un pareggio contro l’ Inter nella prima giornata della seconda fase e sarà certamente il traghettatore delle piemontesi fino al termine.  E’ stato lo stesso direttore generale, nella citata conferenza stampa, ha dichiarare che il Club starebbe valutando molti profili: sia nazionali che internazionali per dare al suo gruppo la gestione tecnica più appropriata in linea con le esigenze della società.

Ma alcuni nomi trapelano, e la mia fantasia appoggia ed analizza le prime voci di papabili mister che potrebbero portare lustro e tecnica ad una panchina molto ambita, quali Salvatore Colantuono (attuale allenatore del Parma femminile in Serie B, panchina d’argento in carica) a Fabio Melillo (tecnico della Ternana che vanta di un palmares di altissimo livello, tra le file della AS Roma.

Sembrerebbe essere accantonato anche il profilo di Suzanne Bakker, attuale tecnico dell’ Ajax women (che aveva comunicato attraverso il Club Olandese di non voler proseguire il suo contratto dopo la scadenza prevista per il 30 giugno 2024 lascerà il Club) poichè si rivelerebbe troppo in linea con il pensiero straniero : già sviluppato dal mister Australiano.

Le esigenze del Club saranno molteplici, per giungere a risultati sempre più performanti, ma resta il fatto che occorre trovare il giusto bilanciamento tra le capacità tecniche di gestire un gruppo cha ha nel dna la fame di vittoria e la tenacia di poter ricucire un gruppo che esce deluso sia in Champions League che nelle altre competizioni nazionali.

E se il nuovo profilo arrivasse dal settore professionistico maschile?

Staremo a vedere, modalità e tempi, resta il fatto che questa fase di incertezza non giova a mio avviso al gruppo che deve terminare un campionato già scritto per lo scudetto e che porta solo nervosismo per gli obbiettivi già improntati sulla prossima stagione.

Elisa Casellato, Tavagnacco: “Ci dispiace più che altro perché eravamo partite bene”

Il “Comunale” di Tavagnacco ha ospitato il Genoa domenica scorsa, match terminato 4-1 per le Rossoblù. Al termine del match, la MVP della squadra di casa Elisa Casellato, è intervenuta ai microfoni dell’emittente Be.Pi TV per commentare la partita.

Ci dispiace più che altro perché eravamo partite bene. Stavamo bene, e pecchiamo sempre in alcuni episodi. Dobbiamo diventare più forti su quello, e lavorare più duramente“.

Penso che il nostro più grande problema sia la fiducia. Dobbiamo avere più fiducia noi stesse, perché le qualità ci sono per fare bene. Speriamo che la prossima vada molto meglio“.

Sicuramente con il Bologna saremo molto più aggressive, saremo arrabbiate perché noi dobbiamo fare punti. Puntiamo a salvarci, e speriamo di replicare il risultato dell’andata [vittoria per 1-0] portando a casa i tre punti“.

Sassuolo-Fiorentina 1-0: il successo neroverde sulla Viola secondo i dati Panini Digital

Photo Credit: Marco Montrone - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Sassuolo ha sconfitto la Fiorentina nella prima giornata della Poule Scudetto di Serie A, vincendo per 1-0 nei minuti conclusivi della partita. Con l’aiuto di Panini Digital Soccer andiamo ad analizzare l’incontro.

Partiamo dall’IVS dove le ragazze di Gianpiero Piovani hanno ottenuto il 57%, contro il 43% della squadra di Sebastian De La Fuente. Ad appannaggio della Viola, tuttavia, ci sono il possesso palla, dove il pallone l’hanno posseduto per 28′:12″ e il 52%, mentre le sassolesi l’hanno mantenuta per 26′:30″ e il 48%; ma c’è sostanziale equilibrio per il numero di giocate utili, entrambe .

A livello difensivo la Fiorentina è avanti nella percentuale sulle palle recuperate effettive (55,4%-54,3%) e nelle palle recuperate temporanee (28%-25,6%), e anche in quelle giocate in zona area dagli avversari (39-33), mentre il Sassuolo è avanti sul dato per fine azione avversaria (20.1%-16,6%) e nella protezione area (60,2%-49,4%).

Parlando di come hanno giocato le formazioni al “Ricci” di Sassuolo a livello offensivo, le neroverdi hanno avuto più pericolosità rispetto alle biancazzurre sulle palle giocate in zona area (39-33) e sulla percentuale di attacco alla porta (50,7%-39,8%). La squadra di Piovani ha tirato 9 volte, di cui 7 su azione, e tra queste vi è il tiro decisivo di Beccari che è arrivato da fuori area; invece, le ragazze di De La Fuente hanno concluso 9 volte.

Vediamo il flusso di gioco di Sassuolo e Fiorentina. Partiamo dalle neroverdi che hanno giocato 577 volte il pallone (52%), mentre ha effettuato 347 passaggi riusciti (52%): a fare più passaggi spetta a Caroline Pleidrup che ha servito 48 palloni, e 21 li ha consegnati a Maria Luisa Filangeri, d’altro canto Cecilia Prugna ha visto ricevere 43 palloni, e 8 sono arrivate da Kassandra Missipo.

Per quanto riguarda la squadra fiorentina, essa ha usato la sfera 540 volte (48%), e se l’è passata 316 volte (48%): è Marina Georgieva quella che ha fatto di più; infatti, ha passato 44 volte il pallone, di cui 11 a Rachele Baldi, mentre Emma Skou Færge l’ha ricevuta 36 volte, tra questi 9 sono di Laura Agard.

A livello individuale Pleidrup detiene il numero di palle giocate (77) e, insieme ad Agard, in quelle recuperate (25), Skou Færge ha avuto il maggior numero di giocate utili (15) e in quello di assist (2), Benedetta Orsi ha perso 29 palloni, mentre Lana Clelland ha tirato 3 volte. Però quello più importante l’ha messo proprio Chiara Beccari al 91’, segnando il gol che è valso al successo del Sassuolo sulla Fiorentina.

Pomigliano-Sampdoria 0-5: cosa ci dicono i dati Panini Digital?

Sabato speciale per la Sampdoria, vincente 5-0 a Torre del Greco contro il Pomigliano nella prima gara della Poule Salvezza. I dati Panini Digital, come sempre preziosi per la match analysis, ci regalano alcuni dettagli sorprendenti, specialmente se paragonati al risultato.

DATI IN PARITÀ

Il dato che sorprende, guardando il risultato, riguardano volume e qualità di gioco. Il possesso palla, e la quantità di palle giocate, hanno la stessa percentuale, il 50%. Vi sono però, alcune variazioni, seppur poco significative: le Blucerchiate tengono palla per un totale di 25’52” (25’39” per le Campane), ma giocano 4 palle in meno delle avversarie (545 a 549). Poche differenze anche nella qualità di gioco: 50% a testa di passaggi riusciti310 a 306 per la squadra di Mango, e nella percentuale dei passaggi riusciti, 57,7% a 56,7%. Dati leggermente più superiori per la Sampdoria nelle giocate utili: 20,2% contro il 16,4%, 110 a 90 per la precisione. Il Pomigliano ha invece una supremazia territoriale superiore, 9’59”, contro gli 8’21” delle Doriane.

LE FINALIZZAZIONI

La Sampdoria va al tiro in 8 occasioni per altrettante opportunità. 5 di essi vanno in porta, per cui possiamo stabilire sul 100% la percentuale di tiri in porta, ma non quella realizzativa, che considerando l’1-0 arrivato tramite autogol, si assesta sull’80%. Di queste 8 conclusioni, 6 arrivano da azione, e due indirettamente da calcio piazzato, come ad esempio il 4-0 di DellaPeruta. Sei è anche il numero dei tiri che arrivano di piede su palla bassa, e due sono invece i colpi di testa – entrambi di DellaPeruta – per altrettanti gol. Le conclusioni principalmente arrivano da dentro l’area di rigore (4), poi se ne contano due da dentro l’area di porta, e due da fuori area.

TORI DELLAPERUTA: I NUMERI DI UNA PRESTAZIONE SUPER

Tori DellaPeruta con 4 gol è l’indiscussa MVP del match. I numeri Panini Digital parlano di 28 palle giocate, 56″ di possesso palla, 97 minuti di partita, 12 passaggi riusciti, 4 palle recuperate in attacco, 2 su 2 dribbling utili. Non i dati più rilevanti rispetto alle compagne, soprattutto perché Benoît eccelle in palle giocate (81), giocate utili (16), passaggi riusciti (54) e dribbling utili (3 su 3), mentre Tampieri nel possesso palla (4’00”). I dati più clamorosi sono quelli relativi alle conclusioni: 5 su 5 tiri dentro (sono 5 le conclusioni in porta della Sampdoria), dei quali 2 di destro e due di testa – che sono esattamente i quattro gol segnati – e una conclusione di sinistro, quella messa in angolo al 2′ da Buhigas. DellaPeruta è capace di utilizzare ogni parte del corpo con la stessa qualità ed efficacia. Numeri clamorosi, soprattutto in relazione alla giovane età dell’attaccante italo-americana.

Federica De Vivo, Solbiatese: “Dispiace per la sconfitta. Lumezzane? Sarà difficile da affrontare”

Incassa il colpo la Solbiatese, impegnata questa domenica nella ventunesima giornata di campionato. 2-4 al fischio finale, su un tabellone dello Stadio “Atleti Azzurri D’Italia” di Gallarate che ha ospitato il Vittuone.
Nessuna vittoria e nessun salto in classifica, quindi, per la formazione locale, che si ferma, così, al quarto posto a quota 44. Meta lontana, ma avvicinata dagli unici due goal neroblù, siglati da Barbini e Marelli; un risultato che conferma quanto fatto in occasione d’andata contro la stessa.

Quella allenata da mister Marsich è una squadra che ci crede e che dimostra di accettare con obiettività la seconda sconfitta rimediata nella metà stagionale. Indubbiamente non basterà tale caduta ad oscurare il positivo bilancio (fatto anche di una crescita in termini di costruzione e maturità nel gioco non indifferente). La chiave sarà non arrendersi!

È stata Federica De Vivo a commentare la prestazione casalinga recentemente terminata: “La partita con il Vittuone, per quanto sulla carta fosse già scritta, si è rivelata tutt’altro. Abbiamo creato molte occasioni, ma loro sono state brave a chiudere ogni spazio e a sfruttare ogni loro azione offensiva. Dispiace molto per la sconfitta, soprattutto visti i risultati delle dirette concorrenti“.

C’è tempo per rimediare: l’attesa è tutta per il prossimo incontro in casa Lumezzane, altra grande forza di categoria. Su ciò la stessa calciatrice ha continuato, dicendo: “La prossima partita contro il Lumezzane penso sia una delle più difficili che dovremo affrontare (ricordando anche la gara dell’andata) e ci dirà molto sul nostro livello generale e sulle nostre ambizioni future. Speriamo, inoltre, di recuperare la forma fisica migliore per la nostra corsa alle prime posizioni“.

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