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Nazuonale, Parma carica le Azzurre. Grande entusiasmo all’Istituto Toscanini per l’incontro con le calciatrici

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Applausi, il coro ‘Italia, Italia’ e tanta emozione negli sguardi dei piccoli tifosi. Si è aperto così l’incontro andato in scena questa mattina tra alcune calciatrici della Nazionale Femminile, guidate dalla capo delegazione Sara Gama, e gli studenti dell’Istituto Comprensivo Toscanini. Circa 150 bambini di quarta primaria e terza media hanno avuto l’occasione di passare un’ora in compagnia delle Azzurre, attese domani allo stadio ‘Tardini’ (ore 18.15, diretta su Rai 2) dalla prestigiosa amichevole con il Brasile.

Un’accoglienza da star per la capitana del Parma Caterina Ambrosi e per le sue compagne Barbara Bonansea, Francesca Durante, Laura Giuliani, Elena Linari, Beatrice Merlo, Nadine Nischler, Marta Pandini ed Emma Severini, tutte rimaste colpite dall’affetto ricevuto dalla giovane platea. “È bellissimo vedere così tanti bambini entusiasti di vederci”, ha subito dichiarato Bonansea, “ci gasate tanto” ha invece rilanciato Severini, scaldando ulteriormente la folla e invitando i piccoli fan a fare il tifo anche domani direttamente dalle tribune dello stadio.

Dopo le foto di rito, le Azzurre hanno risposto alle domande degli studenti, raccontando di come è nato il loro amore per il calcio, dei sacrifici fatti per inseguire il loro sogno e dei grandi passi in avanti fatti negli ultimi anni dal movimento. Un incontro scandito dalla passione per la maglia della Nazionale: un sentimento che ha unito intervistate e intervistatori, usciti dall’auditorium dell’Istituto con occhi sognanti e con la voglia di continuare a fare il tifo per l’Italia, questa volta direttamente dal ‘Tardini’, pronto tra poco più di 24 ore a colorarsi di azzurro e di bandiere tricolore.

BIGLIETTERIA. I biglietti della partita (martedì ore 18.15, diretta su Rai 2) sono in vendita nelle agenzie Vivaticket abilitate e sui siti figc.vivaticket.it e vivaticket.com; sono previste riduzioni per Under 18, Over 65, studenti universitari iscritti all’anno accademico in corso e per gli abbonati del Parma Calcio.

Martedì, a partire dalle 16.15, sarà possibile acquistare i tagliandi anche presso il botteghino dello stadio (via Pier Maria Rossi).

PREZZI DEI BIGLIETTI ITALIA-BRASILE A PARMA

– TRIBUNA PETITOT Euro 14,00

– TRIBUNA PETITOT RIDOTTO Euro 7,00

– TRIBUNA EST Euro 5,00

– TRIBUNA EST RIDOTTO Euro 1,00

Naz. U17, Italia-Nigeria, ancora una volta agli ottavi del Mondiale. Volpini: “Dobbiamo giocare come sappiamo”

Credit: Figc

Italia-Nigeria, ottavo di finale di un Mondiale. La mente scivola via veloce e rimbalza a un caldo pomeriggio di trentun anni fa, a Boston, quando Baggio fece quello che ci si aspettava e si sperava dal talento di Roberto Baggio: doppietta e passaggio del turno, nonostante l’inferiorità numerica degli Azzurri in quella sfida epica di Usa ‘94. Domani Italia-Nigeria varrà un’altra volta il pass per i quarti di finale della Coppa del Mondo, ma stavolta per la competizione a livello di Under 17 femminile: a Rabat, in Marocco, alle ore 20 (in diretta tv su RaiSport), le ragazze di Viviana Schiavi affronteranno le giovani ‘Super Falcons’ in un match che potrebbe riportare l’Italia tra le prime otto squadre del pianeta undici anni dopo l’ultima – e unica, escludendo quella attuale – partecipazione al Mondiale di categoria.

Selvaggia Rossi (Cesena Primavera): i sogni sono tanti “ma per ora, testa all’obiettivo di questa stagione”

Selvaggia Rossi è una giovanissima difensore del Cesena under 19: essendo infatti nata il 15 febbraio del 2008, ha da non molto compiuto diciassette anni. Un’età in cui si è generalmente più interessati a frequentare i social, che non i campi da pallone: cos’è stato a farle scegliere di giocare a calcio? “Il calcio è uno sport che ha sempre fatto parte della mia quotidianità, sin da piccola. La passione me l’ha trasmessa mio fratello, ma il ruolo più importante è stato del mister Pascucci, allenatore della ‘Cava’, squadra dov’è iniziato il mio percorso insieme ad altri bambini” sottolinea Selvaggia, non senza un profondo sentimento di gratitudine “È grazie a lui che ho compiuto questa scelta, forse la migliore che potessi prendere: nonostante fossi l’unica femmina, la fiducia nei miei confronti è sempre stata tanta ed i valori che ho acquisito lì, me li porterò per sempre dietro”

Sicuramente, il primo mister della ‘signorina Rossi’ ha saputo avere la vista lunga. Quali credi possano essere i tuoi punti di forza e quali quelli su cui dovresti migliorare di più? “Ho sempre giocato in difesa, anche se ultimamente sto familiarizzando anche con il centrocampo. Tra i miei punti di forza citerei sicuramente grinta e determinazione, accompagnate dalla forza fisica, resistenza nella corsa, leadership ed una buona tecnica individuale” sottolinea Selvaggia, che dimostrando di conoscersi molto bene prosegue “Tra i punti in cui dovrei migliorare, troviamo lo sprint, la forza esplosiva e la velocità di pensiero: sicuramente c’è da lavorare tanto, sotto tutti gli aspetti, ma la determinazione nel farlo, c’è!”

D’altra parte, ad una così giovane età, sportivamente parlando è praticamente impossibile essere già formati. Ma c’è un giocatore od una giocatrice a cui ti ispiri? “Sinceramente non ho uno specifico calciatore o calciatrice a cui mi ispiro. Essendo tifosa dell’Inter, ho sempre ammirato calciatori come Icardi, Perisic ed ovviamente il ‘capitano’, Zanetti”

La squadra in cui militi, il Cesena, è una neo promossa in Primavera 1: state trovando una grande differenza rispetto alla categoria inferiore, e sotto quali aspetti? “Indubbiamente la differenza è tanta e la stiamo sentendo. L’anno scorso abbiamo concluso un buon campionato ed il clima in squadra è sempre stato propositivo per l’inizio della nuova stagione. Siamo tutte consapevoli che non sarà una passeggiata, ma staff, Società e soprattutto noi ragazze, cercheremo di dare il massimo” premette la giocatrice romagnola che poi, con grande lucidità, analizza “Le differenze, rispetto all’anno scorso, sono molte: innanzi tutto i ritmi di gioco sono molto più veloci, rispetto alla Primavera 2. Inoltre anche la fisicità è un aspetto che sta venendo fuori, in cui noi come squadra non eccelliamo. Siamo infatti una squadra molto giovane e soprattutto tecnica. Altra differenza è la possibilità di confrontarsi con ragazze già nel panorama della serie A, oppure che hanno vestito o vestono la maglia delle rappresentative italiane, sogno di qualsiasi bambina che si affaccia al mondo del calcio. Infine, affrontare questo campionato credo che sarà un modo per farci crescere e ci insegnerà a lottare fino alla fine”

Scendendo un po’ più nel concreto, a fine stagione cosa vorresti che il campionato avesse regalato: a te stessa ed alla squadra? “Oggettivamente parlando, spero proprio nella salvezza, finalità principale di questa stagione. Alla squadra, lascerà sicuramente tanta esperienza, consapevolezza delle proprie capacità, unità di gruppo e tanto divertimento. Spero che i sacrifici che io e le mie compagne facciamo, vengano ripagati al meglio” afferma la nostra interlocutrice, che evidentemente antepone i desideri ‘di squadra’ ai propri “A me stessa, spero regali tanti momenti da ricordare, sia belli che difficili, affinchè sia grazie a loro che possa essere spinta a dare il meglio di me, sia nel calcio, sia nella vita. Spero anche di arrivare a fine stagione e ammettere di essere orgogliosa di ciò che ho fatto, cercando di essere un punto di riferimento per le mie compagne, soprattutto per le più giovani”

Parole che confermano, fra le caratteristiche di Selvaggia, proprio quella leadership che lei stessa ha sottolineato. In generale, quali obiettivi vorrebbe raggiungere questa ragazza, che sta iniziando ad ‘annusare’ il calcio che conta? “Sicuramente metterei quello di vestire la maglia della nazionale italiana e di portare i colori della mia Romagna nella massima serie nazionale. Il Cesena mi ha cresciuto e giocare per la prima squadra, sarebbe un sogno per la ‘piccola’ me. Cercherò di accompagnare la mia carriera calcistica ad altri obiettivi nella mia vita. Mi piacerebbe anche molto andare a giocare all’estero, sperimentando nuovi ambienti e metodologie: ma per ora, testa all’obiettivo di questa stagione!”

Nemmeno da sottolineare come questa ragazza, sicuramente una giovane promessa del calcio italiano, riesca a ‘sognare’ senza però mai staccare i piedi da terra: una concretezza tipica della sua terra che, ne siamo certi, le consentirà di raggiungere tanti di quelli che per adesso sono, appunto, ancora soltanto sogni.

Marie Detruyer, Inter Women: “Questa squadra per me si può riassumere con tre parole: famiglia, qualità e divertimento”

credit photo: Stefano Petitti - photo agency Calcio Femminile Italiano

Nata a in Belgio il 13 gennaio 2004, Marie è una centrocampista offensiva.
Muove i suoi primi passi nel mondo del calcio giovanissima nel Verbroedering Beersel-Drogenbos e a dieci inizia a giocare con la squadra maschile dell’Eendracht Aalst. In seguito, dopo aver trascorso un anno nelle giovanili del Gent, si trasferisce nel 2020 all’Oud-Heverlee Leuven. Durante la sua prima stagione vince per due volte il premio di migliore giocatrice del mese per la squadra di Lovanio. Nel 2021/22 l’OH Leuven arriva secondo in campionato: Marie viene candidata al premio di giocatrice dell’anno, nomina che otterrà anche alla fine dell’anno successivo. Nell’estate 2024, dopo 105 presenze e 44 gol, lascia l’OH Leuven e arriva in nerazzurro: nella sua prima stagione con l’Inter Women colleziona 25 presenze aiutando la squadra a chiudere al secondo posto ottenendo la prima qualificazione europea.

CHALLENGES:
“Le sfide più grandi che ho affrontato nella mia carriera penso siano state gli Europei che abbiamo giocato quest’estate e anche arrivare qui all’Inter: è stata la mia prima esperienza all’estero in un grande Club e come è giusto che sia ha richiesto un po’ di adattamento.
È stato sicuramente un grande salto per la mia carriera”.

TEAM:
“Questa squadra per me si può riassumere con tre parole: famiglia, qualità e divertimento perché ci sono molte compagne che sanno creare un clima positivo. Se potessi rubare una qualità a qualcuno? Prenderei la velocità di Serturini o di Tessa (Wullaert), sono entrambe molto veloci”.

PROFILE:
“Sono una calciatrice creativa, mi piace seguire sempre il gioco, attaccare e aiutare la squadra anche servendo qualche assist per le mie compagne”.

Alisha Lehmann è stata insignita del Premio Speciale Manlio Scopigno e Felice Pulici

Lunedì 20 ottobre 2025, presso la Sala Conferenze dello Stadio Olimpico di Roma, si è svolta la cerimonia di consegna dei Premi Nazionali ed Internazionali Manlio Scopigno e Felice Pulici 2025.

In questa prestigiosa occasione, la nostra calciatrice Alisha Lehmann è stata insignita del
Premio Speciale Manlio Scopigno e Felice Pulici “per aver contribuito, grazie alla sua straordinaria presenza sui social, alla diffusione del calcio femminile in Italia e nel mondo.”

Un riconoscimento che va oltre il campo da gioco e sottolinea l’importanza del ruolo che le atlete possono avere nel promuovere e valorizzare il calcio femminile a livello globale, ispirando nuove generazioni.

Katja Schroffenegger: “Non riuscivo a respirare, Non era normale, qualcosa non andava…”

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il portiere della nazionale italiana Katja Schroffenegger ha firmato per il Como nel 2024, ma ha trascorso la maggior parte della sua prima stagione a riprendersi da uno strappo al tendine d’Achille. Durante questo periodo, ha subito un collasso polmonare, una condizione che può essere fatale se non trattata. Il 34enne è tornato a giocare e vuole sottolineare l’importanza di parlare di infortuni meno comuni nel calcio. Di Katja Schroffenegger:

Non riuscivo a respirare. Pensavo di avere un infarto. Ero in campo a fare un lavoro di riabilitazione dopo l’intervento al tendine d’Achille e, mentre facevo una pausa tra due esercizi, non riuscivo a respirare. Non era normale; Non facevo nulla di particolarmente faticoso e non riuscivo a far entrare aria nel mio corpo. Ho detto al mio allenatore di riabilitazione che qualcosa non andava. Mi ha portato in ospedale e ricordo di essermi chiesta se potesse essere un infarto, anche se il dolore era sul lato destro del petto. Quando sono arrivato in ospedale, i medici mi hanno immediatamente fatto un ECG per controllare il mio cuore, e quando è emerso chiaramente mi hanno fatto una radiografia e hanno scoperto che il mio polmone destro era collassato. Non c’è stato alcun avvertimento, nessun trauma in anticipo. Tutto quello che so è che un momento stavo bene e quello dopo mi sentivo come se stessi lottando per la mia vita.

Mi hanno detto che la causa potrebbe essere stata delle bolle d’aria che si sono sviluppate e hanno innescato il collasso quando sono scoppiate. I medici hanno operato immediatamente, spiegando che la condizione era estremamente grave e necessitava di un intervento immediato. Mi hanno messo un tubo e mi hanno pompato il polmone, assicurandomi di poter respirare di nuovo normalmente. Tuttavia, avevo bisogno di un’altra operazione. Uno più grande. Senza di esso, la probabilità che accada di nuovo potrebbe raggiungere il 40%. Non erano probabilità che ero disposto a prendere, soprattutto come portiere, dato che non potevo vivere una vita in cui temevo qualsiasi tipo di impatto fisico. Mi sono sottoposto all’intervento chirurgico e sono stato dimesso due settimane dopo. Avevo ancora molto dolore, dovevo dormire seduto e c’era un lungo periodo di riabilitazione davanti. La parte con cui ho davvero lottato è stata la solitudine.

I medici mi hanno dimesso e mi hanno detto che potevo tornare alla vita normale, ma non avevano alcun consiglio per la vita da calciatore. Il club e il mio staff medico non avevano un progetto su cosa fare e abbiamo dovuto crearne uno da zero. Nel primo mese di recupero non mi è stato permesso di fare nulla, poi me la sono presa comoda con un po’ di nuoto leggero, un po’ di bicicletta, molto Pilates – niente oltre i 120 bpm. Abbiamo portato avanti il piano lentamente fino a quando non sono tornato ad allenarmi solo tre mesi dopo. C’erano molti fattori diversi coinvolti ed era piuttosto stressante pensare a tutta la comunicazione. Mentre ero in ospedale, il Como mi ha reso le cose più facili dandomi un canale diretto con il medico del club che mi ha trasmesso le informazioni pertinenti, in modo che potessi concentrarmi solo sul miglioramento. È stata un supporto brillante in tutte le fasi del processo e, insieme all’aiuto del mio medico, del mio fisioterapista e del mio allenatore di riabilitazione, ho giocato la mia prima partita tre mesi e mezzo dopo il collasso.

Sono fortunata perché Como ha un osteopata come parte dell’équipe medica e sto ancora beneficiando di questo supporto mentre continuo a costruire la mia forza. Tuttavia, non tutti i giocatori hanno questo, e c’è un altro supporto, come la fisioterapia respiratoria, che non era possibile con il budget a disposizione di un giocatore della squadra femminile, nemmeno in Serie A. Quando si danneggia il tendine d’Achille è terribile; sai che ti aspetta un lungo periodo di recupero prima di poter giocare di nuovo – nel mio caso non ero sicuro se sarei tornato – ma almeno puoi affrontarlo a testa alta. Non c’era nessuno che parlasse della vita con un polmone collassato, quindi non c’erano casi da cui imparare e nessuno con cui condividere le mie esperienze.  Ho chiesto ai medici se aver avuto questa complicazione e il conseguente intervento chirurgico potesse significare che la mia salute sarebbe stata meno affidabile in futuro, se poteva essere un segnale di avvertimento per i futuri club che guardavano ai giocatori. Hanno risposto che sottopormi al secondo intervento chirurgico significa che non ho più probabilità di soffrire di complicazioni di salute correlate rispetto a chiunque altro. Ho parlato con il mio medico che lavora con una squadra maschile di Serie A, e mi ha detto che un bel po’ di giocatori hanno avuto un tipo di collasso polmonare o altro, ma nessuno di loro ne parla.

Certo, ci sono vari gradi – il mio era piuttosto grave – ma non c’è motivo per noi di tacere su infortuni come questo nel calcio. Dovremmo parlare delle nostre esperienze, di come si sono sviluppate, di come ci siamo ripresi e, infine, di come siamo tornati in gioco. La parte peggiore di questo per me è stata la paura dell’ignoto, e spero che parlandone possa aiutare il prossimo giocatore a cui succederà. Più la gente ne parla, più possiamo essere bravi ad affrontarlo e a sviluppare programmi prestabiliti per la ripresa. I nostri corpi sono così importanti per la nostra carriera e non dovremmo dover indovinare quali passi dobbiamo fare per proteggerli. Non sono senza dolore ora, ma sto diventando più forte ogni giorno con il supporto medico a mia disposizione. Avere un collasso polmonare è una cosa spaventosa e pericolosa, ma non significa la fine della tua carriera, o anche una pausa così lunga come potresti pensare. Rendiamo le cose più facili per il prossimo giocatore, semplicemente parlando.

 

Una squadra brasiliana si qualifica alla Champions Cup femminile FIFA

Il Corinthians si è qualificato per la Champions Cup femminile FIFA 2026. Ha battuto il Deportivo Cali ai rigori, aggiudicandosi la Copa Libertadores Femenina.
La squadra brasiliana affronterà il Gotham FC, vincitore della Concacaf, nella fase finale
Il Corinthians si è qualificato per la fase finale della Champions Cup femminile FIFA dopo aver sconfitto il Deportivo Cali 5-3 ai calci di rigore, in seguito al pareggio per 0-0 nella finale della CONMEBOL Copa Libertadores Femenina.

È stata una partita molto equilibrata, con entrambe le portiere protagoniste assolute. Luisa Agudelo del Deportivo Cali è stata superba, con una parata spettacolare nel primo tempo che ha negato il gol a Duda Sampaio. La sua controparte, Nicole, è stata altrettanto brava e nella seconda frazione di gioco è stata chiamata a compiere una parata con la punta delle dita per mantenere il risultato sullo 0-0.

La partita si è decisa ai calci di rigore e il tentativo di Kelly Ibarguen, che ha colpito la traversa, ha fatto la differenza, poiché il Corinthians ha trasformato tutti i cinque calci di rigore, aggiudicandosi il titolo. La squadra brasiliana accede alla fase finale della Champions Cup femminile, dove affronterà a Londra il Gotham FC, campione della Concacaf.

La vincitrice di quella semifinale affronterà l’Arsenal, campione d’Europa, o la vincitrice del secondo turno tra il Wuhan Jiangda della Repubblica Popolare Cinese e il club campione CAF. La fase finale del torneo si svolgerà dal 28 gennaio al 1° febbraio 2026.

Futsal, Serie A: Women Roma seconda, bis dell’ex Praticò al PalaBadiali, Falconara battuto. TikiTaka col turbo

5 gol per parte (l’ultimo dei quali arrivato a 3” dalla sirena), emozioni e colpi di scena: pareggio pirotecnico sull’isola tra Cagliari e Kick Off. Grande protagonista l’ex Pellegry (tripletta per lei), sul tabellino anche Cokito e Virdis; dall’altra parte doppio Gaby De SouzaBovoCoppari e Borges.
Terza vittoria consecutiva, infine, per il TikiTaka. Tra l’altro la più ampia confezionata fino ad oggi in tutta la Serie A Tesys: 10-0 al Molfetta con tris di Mansueto, doppietta di Getulio e Soldevilla e reti di BalardinBoutimah e Bettioli.

SERIE A TESYS – 6ª GIORNATA
25 OTTOBRE 

LAZIO-SOCCER ALTAMURA 1-5

CMB-MONTESILVANO FUTSAL CLUB 7-3

SERIE A TESYS – 6ª GIORNATA
26 OTTOBRE – ORE 16

AUDACE VERONA-BITONTO 2-5

CAGLIARI-KICK OFF 5-5

OKASA FALCONARA-WOMEN ROMA 1-3

TIKITAKA FRANCAVILLA-FEMMINILE MOLFETTA 10-0

Svizzera: gli incroci di Coppa, agli ottavi presenti due squadre di terza serie e quattro di Serie B

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nei giorni scorsi in Svizzera è andato in scena il sorteggio per gli ottavi di finale dell’AXA Women’s Cup. Presso la Casa del Calcio Svizzero a Muri il sorteggio è stato guidato da Dominique Schaub, capo del servizio giuridico dell’Associazione Svizzera di Football (SFV) assistito da Thaïs Hurni. Tra le 16 squadre qualificate ci sono dieci rappresentanti della AXA Women’s Super League (AWSL), quattro squadre della National League B (NLB) e due della 1st League.

AXA Women’s Super League (AWSL):

  • FC Aarau femminile
  • FC Basilea 1893
  • GC Calcio femminile
  • FC Lucerna
  • FC Rapperswil-Jona
  • Servette FCCF
  • FC San Gallo 1879
  • FC Thun
  • BSC YB Femminile
  • FC Zurigo

Lega nazionale B (NLB):

  • FC Lugano
  • FC Wil 1900
  • FC Oerlikon/Polizia ZH
  • Yverdon Sport FC

1ª Lega:

  • FC Blue Stars ZH Femminile 1968
  • FC Eschenbach

Questi gli incroci delle gare che si giocheranno nel fine settimana dell’8/9 novembre. Intrecci abbordabili per Rapperswil-Jona e Basilea che se la vedranno con squadre di terza serie. Per San Gallo, Zurigo, Servette e Lucerna sfida con squadre di B mentre saranno due gli incroci tra team della massima serie.

FC Aarau Femminile (AWSL) – FC Thun (AWSL)
Yverdon Sport FC (NLB) – FC San Gallo 1879 (AWSL)
FC Lugano (NLB) – FC Zurigo (AWSL)
FC Eschenbach (1°) – FC Rapperswil-Jona (AWSL)
FC Blue Stars ZH Femminile 1968 (1°) – FC Basilea 1893 (AWSL)
BSC YB Femminile (AWSL) – GC Calcio Femminile (AWSL)
FC Wil 1900 (NLB) – Servette FCCF (AWSL)
FC Oerlikon/Polizei ZH (NLB) – FC Luzern (AWSL)

 

Marcello Vinciguerra, Honda Italia: “Quarto Tempo è un momento significativo per consolidare il legame tra il mondo dell’industria e lo sport”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

“Ho scelto di affidare al manager Mario Di Cesare la responsabilità di sostituirmi in questa occasione perché ritengo che la sua esperienza nella gestione delle risorse umane, con una visione attenta alle persone e al valore formativo dei progetti, lo renda particolarmente adatto a rappresentare i nostri valori. Desidero inoltre sottolineare l’importanza del contributo riconosciuto a Honda Motor Europe Italia (HME-IT), parte attiva insieme a Honda Italia e alla Lega Nazionale Dilettanti nel protocollo d’intesa del progetto “Campioni di Responsabilità”. È grazie a questa collaborazione a tre che possiamo diffondere, con maggiore efficacia, una cultura della sicurezza e del rispetto delle regole, educando i giovani dilettanti a viaggiare in modo consapevole e sicuro sulle due ruote”.
Importanza dell’intesa tra Lega Nazionale Dilettanti, HII e HME-IT. Marcello Vinciguerra in vista dell’evento Quarto Tempo ha voluto illustrare le linee guida e gli obiettivi dell’accordo tra LND e Honda.

“L’intesa tra LND, Honda Italia e Honda Motor Europe Italia rappresenta un esempio concreto di collaborazione virtuosa tra mondo industriale e sport. Insieme condividiamo un obiettivo chiaro: educare i giovani alla sicurezza stradale, alla responsabilità e al rispetto delle regole, valori che sono alla base sia del buon cittadino che del buon sportivo”. Saper guidare non significa necessariamente saper andare in moto in modo corretto e sicuro. La consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del mezzo e l’attenzione verso gli altri sono aspetti che si imparano con la formazione e con il giusto spirito. È proprio su questo che il progetto “Campioni di Responsabilità” vuole incidere: offrire ai giovani strumenti, esperienze e modelli positivi che li accompagnino nel diventare motociclisti e cittadini più responsabili”.
A Ferrara durante l’evento ci sarà spazio per un primo test dedicato ai giovani calciatori e calciatrici della LND. “Proprio per valorizzare questi temi, il 24 ottobre saranno presenti alcuni colleghi di Honda Italia che offriranno ai giovani calciatori l’opportunità di partecipare a sessioni della Young Riders School, il nostro modo di avvicinare i ragazzi al mondo delle due ruote” – ha dichiarato Vinciguerra. “Seguiti dal personale specializzato, potranno scoprire in sicurezza le prime nozioni di guida e iniziare a conoscere da vicino il mondo delle 125cc, vivendo un’esperienza formativa e divertente allo stesso tempo”.

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