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Anteprima semifinali Women’s Nations League: Germania-Francia, Spagna-Svezia

Photo Credit: Pagina Instagram ufficiale della nazionale Inglese femminile (lionesses)

Le semifinali di UEFA Women’s Nations League 2025, con gare d’andata e ritorno, inizieranno martedì quando le campionesse in carica della Spagna affronteranno la Svezia, e la Germania giocherà contro la Francia. Vi raccontiamo gli spunti più interessanti delle semifinali, le cui gare di ritorno si giocheranno martedì 28 ottobre. Le finali per il primo e terzo posto si giocheranno il 28 novembre e 2 dicembre. Le quattro squadre qualificate hanno vinto i propri gironi all’inizio di quest’anno.

Tabellone fase finale Women’s Nations League

Semifinali

Andata: venerdì 24 ottore
Germania – Francia (17:45, Düsseldorf)
Spagna – Svezia (20:00, Málaga)

Ritorno: martedì 28 ottobre
Svezia – Spagna (19:00, Gothenburg)
Francia – Germania (21:10, Caen)

Finali primo e terzo posto (28 novembre e 2 dicembre)
Germania / Francia – Spagna / Svezia

Germania – Francia

Non sono mancate le grandi partite tra queste due squadre negli ultimi tempi, basti pensare all’epico quarto di finale di UEFA Women’s EURO 2025 di luglio, in cui una Germania con tante assenze per infortunio ha battuto la Francia ai rigori dopo un pareggio per 1-1 ai supplementari. La Germania ha eliminato la Francia anche nelle semifinali di UEFA Women’s EURO 2022, ma sono state le Bleues ad avere la meglio quando si sono incontrate nel febbraio 2024 in semifinale della prima UEFA Women’s Nations League, quando hanno vinto 2-1 a Décines prima di perdere contro la Spagna in finale.

Le squadre tornano in campo per la prima volta dopo WEURO. La Germania – che già più di una settimana prima della partita ha venduto oltre 33.000 biglietti – riaccoglie in squadra la capitana Giulia Gwinn, esclusa all’inizio della fase finale in Svizzera, e, dopo una lunga assenza, Lena Oberdorf. Il portiere Ann-Katrin Berger (eroe dei quarti di finale di WEURO), i difensori Rebecca Knaak e Sophia Kleinherne e l’attaccante Giovanna Hoffmann sono tutti infortunate, mentre entrano nel giro della nazionale Laura Dick, Camilla Küver e Shekiera Martinez.

La prima edizione della Nations League è stata anche la prima apparizione della Francia in una grande fase finale femminile a livello maggiore. L’allenatrice Laurent Bonadei ha scelto otto giocatrici sotto i 23 anni nella rosa di 26, con le forti centrocampiste Sandie Toletti e Amel Majri che hanno annunciato il loro ritiro dalla nazionale. Wassa Sangaré che ha vinto WEURO U17 del 2023 e ha raggiunto la finale di WEURO U19 nel 2025, è alla prima convocazione, così come Kysha Sylla, mentre Laurina Fazer e Inès Benyahia sono state richiamate dopo lunghe assenze.

Spagna – Svezia

Dopo aver vinto la Coppa del Mondo femminile FIFA 2023, la Spagna si è aggiudicata la prima edizione di UEFA Women’s Nations League, ma non è riuscita a vincere la terza importante competizione avendo perso ai rigori la finale di Women’s EURO 2025 contro l’Inghilterra. Dopo la partenza dell’allenatore Montse Tomé è subentrata l’ex nazionale Sonia Bermúdez, che dopo aver fatto la gavetta nelle giovanili, venerdì sarà alla sua prima partita sulla panchina della nazionale maggiore.

Bermúdez ha richiamato in nazionale Mapi León e la capocannoniera di tutti i tempi Jenni Hermoso. L’infortunio di Patri Guijarro, avvenuto in settimana, ha portato alla convocazione di Clara Serrajordi, una delle tre giocatrici esordienti insieme a Eunate Astralaga e Lucía Corrales. Spicca anche il rientro di Fiamma, mentre a prendere le redini del centrocampo ci sarà Laia Aleixandri.

Finale Women's Nations League 2023/24: Spagna - Francia 2-0

Finale Women’s Nations League 2023/24: Spagna – Francia 2-0

La Svezia è l’unica delle quattro a non aver raggiunto le Finals nel 2023/24, avendo in quell’occasione perso in casa e in trasferta contro la Spagna nel suo girone, non molto tempo dopo aver perso la semifinale del Mondiale femminile FIFA per 2-1 contro le spagnole. Sulla panchina delle svedesi ci sarà Tony Gustavsson, dato che l’ultima partita del regno di otto anni di Peter Gerhardsson è stata ai quarti di finale di Women’s EURO (sconfitta ai rigori contro l’Inghilterra).

Gustavsson ha trascorso i suoi primi mesi da allenatore in giro per l’Europa per valutare possibili calciatrici da convocare. Ha incluso Linda Sembrant e Kosovare Asllani, nonostante entrambe sembrino decise a lasciare la nazionale. Il nuovo allenatore ha riconvocato anche Anna Sandberg, Felicia Schröder, Rosa Kafaji, Monica Jusu Bah ed Evelyn Ijeh, che non hanno partecipato a Women’s EURO, oltre al portiere Moa Ohman e al difensore Elma Junttila Nelhage.

Serie C girone B: dopo la seconda giornata, quattro le squadre a punteggio pieno

Nessun risultato tennistico nel girone B di serie C, come successo anche la scorsa settimana negli altri raggruppamenti, a conferma che si tratta di un campionato piuttosto equilibrato.
Vincono ancora Venezia 1985, Villorba, Garlasco e Orobica, mentre rimangono a zero punti Chievoverona, Dolomiti Bellunesi, Tavagnacco, Azzurra S.Bartolomeo e Real Vicenza.
Partenza amara per le vicentine, che alla prima in casa, perdono per 4-1 contro le bresciane della Pro Palazzolo. Già a fine primo tempo le biancoazzurre sono avanti per 3-0 e forse affrontano la ripresa con troppa calma e non sfruttano l’inferiorità numerica delle biancorosse, rimaste in dieci per il doppio giallo a Bistaffa. A tempo quasi scaduto arriva la doppietta per Lisa Citaristi che ora svetta sola in classifica marcatori. Certo, è ancora presto, ma l’attaccante ex- Polisportiva Monterosso, visti i trascorsi, può puntare in alto.

La nota positiva è che a segnare il gol della bandiera per il Real Vicenza è stata Francisca Yeboaa, rientrata dopo la maternità, abile ad approfittare di una incomprensione della difesa avversaria. La giocatrice biancorossa si è distinta f in dalle giovanili per talento e personalità e milita nelle formazioni vicentine, già da parecchi anni.
Per la Pro Palazzolo, gli altri due gol, sono di Paris e Tengattini e al 38’ del secondo tempo c’è spazio anche per l’esordio della classe 2008, Michelle Bonaccorsi.
Ora le vicentine, dovranno fare un “reset”, per riprendere una stagione, non iniziata al meglio.
Una delle partite più attese era Villorba-Sudtirol e si può proprio dire che non sia mancato lo spettacolo, con il risultato di 3-1 a favore delle trevigiane, che si sono dimostrate in gran forma. I gol sono arrivati da giocatrici molto giovani: Elena Bardahan, difensore classe 2008, Alessandra Menini 2006, ex Venezia, e Sofia Dal Lago 2005, capitano del Villorba, che con una punizione da manuale ha messo in cassaforte il risultato. A fine partita, il neo acquisto Sara Isabel Pisoni ha dichiarato: “Ognuna di noi ha dato il massimo in campo. Questa vittoria fa bene all’umore e alla squadra. Nonostante tutto però, dobbiamo rimanere con i piedi per terra e restare concentrate.”
Ancora una domenica sfortunata per le Dolomiti Bellunesi, che anche sta volta, prendono gol a fine partita. Sembra regnare l’equilibrio per lunghi tratti, con le dolomitiche che resistono al pressing delle lagunari, quando all’81’ arriva il gol dell’intramontabile Elisa Dalla Santa. Con lei in campo non c’è mai da star tranquilli. E’ una giocatrice dotata di rapidità, tenacia ed esperienza e sa sempre dove deve stare. Il Venezia 1985, orchestrato da mister Murru, che vanta una notevole esperienza nella categoria, sa mettere in campo determinazione, attitudine al sacrificio e lavoro di gruppo, come espresso sui propri canali social.
Orobica a punteggio pieno, che vince in casa contro l’Azzurra S. Bartolomeo. In gol le giocatrici Aurora Miglio e Giorgia Tateo. Entrambe hanno giocato in primavere importanti, la prima all’Inter e la seconda al Milan.
Sei punti anche per il Garlasco(PV) che vince per 1-0 a Tavagnacco. Non un buon inizio, per la storica società friulana, che vanta un passato di lunghi anni in serie A e la partecipazione alla UEFA Women’s Champions League. Il gol delle lombarde porta la firma di Irene Martella(2002) ex Chieti e soprannominata “Papu”.
Ancora a secco di punti le gialloblù del Chievoverona, che giocano in trasferta nel bellissimo
stadio in centro a Trento, il “Briamasco”. La partita è stata trasmessa in diretta sul canale ufficiale della Lega Dilettanti. Le trentine passano in vantaggio al 54’ con Carolina Morleo che, a fine partita, manifesta tutta la sua soddisfazione per una vittoria arrivata a coronamento di tanto lavoro svolto in settimana. Per lei due gol in due partite. All’81’ il Chievo, grazie a una perla dalla distanza di Sofia Zoppi, riporta la partita in parità, ma dopo soli 4 minuti, Matilde Fuganti su rigore, regala la prima vittoria alle aquilotte trentine.
Nella terza giornata ci sarà la sfida tutta lombarda Pro Palazzolo-Orobica, entrambe a caccia di conferme, mentre al “Nereo Rocco” si affronteranno Venezia 1985-Trento. Il Villorba dovrà ribadire le sue qualità, affrontando di nuovo in casa, le rosa nere delle Dolomiti Bellunesi, mentre per il Real Vicenza sarà ancora una partita difficile sul campo del Sudtirol. Sarà lotta per i primi punti tra Azzurra S.Bartolomeo e Tavagnacco, mentre il Chievoverona proverà a riscattarsi sul campo del Garlasco (PV).
“Lo sport insegna che per la vittoria non basta il talento, ci vuole il lavoro e il sacrificio quotidiano.Nello sport come nella vita” (Pietro Mennea, atleta).

Melissa Marchetti, femminile AIAC Marche: “Tecnici? Vedo un maggior interesse, stimolato dal progresso del settore”

Photo credit: Melissa Marchetti

La crescita del comparto calcistico femminile è sotto gli occhi di tutti: in tale scenario in continua evoluzione, però, non manca l’intelligente lavoro profuso e curato dall’Associazione italiana allenatori calcio che gioca un ruolo chiave nella formazione continua, nella tutela e nello sviluppo di tecnici competenti ed attenti al dettaglio.

Tra presente, futuro, nuove sfide, concreto è l’impegno di Melissa Marchetti: con estremo piacere la responsabile AIAC settore femminile della regione Marche è oggi protagonista della nostra rubrica. A proposito del piacevole momento offerto dagli ottimi risultati raccolti dalla Nazionale femminile durante gli ultimi campionati europei, Marchetti ha riferito:Quest’ultimo ha avuto un impatto notevole su tutto il territorio. Stiamo assistendo ad una grande crescita tecnico-tattica delle ragazze ed all’ingresso di tecnici sempre più qualificati e preparati.

Nel territorio marchigiano? Abbiamo un buon numero di calciatrici e di squadre femminili partecipanti ai vari tornei e campionati, numero che confidiamo possa aumentare già dalla prossima stagione. Il Professionismo, attraverso la garanzia di contratti, tutele, riconoscimenti, ha dato ancora più forza e spinta al movimento. Oggi una bambina può avere modelli imitativi a cui ispirarsi e                                                      può sognare di diventare una calciatrice professionista”.

Anche il tema degli allenatori è oggetto di dibattito. Il calcio femminile viene spesso visto come un “parcheggio” per coloro che non riescono a sfondare nel maschile e vogliono comunque vivere di calcio. Alla domanda circa lo status in regione in tal senso, il profilo coinvolto ha risposto così:L’interesse non manca. Si parla molto di calcio maschile e un pò meno del calcio giocato dalle ragazze, ma nei tecnici ad oggi vedo un maggior studio e più preparazione per la conoscenza di quest’ultimo, stimolato dalla passione e dal progresso che stiamo assistendo in Italia.

La curiosità in tal senso può aiutare a scoprire le dinamiche femminili in modo più viscerale e ad osservare le squadre estere per alzare ancora di più l’asticella del percorso. Occorrono sempre più tecnici preparati e appassionati che contribuiscano alla crescita del movimento”.

Un programma ben definito quello che l’Associazione intende portare avanti, con obiettivi concreti ed a lungo termine nel mirino:La creazione di iniziative ed eventi volti a far conoscere ancora di più il contesto con il coinvolgimento di ragazze, famiglie, società, per noi è estremamente importante – ha concluso la responsabile -. Questo sport è fondato su una crescita continua, ma bisogna garantire una adeguata formazione non solo alle atlete ma anche agli allenatori che sono spesso e volentieri le figure educative di riferimento; per questo motivo la nostra lista prevede l’attuazione di clinic di perfezionamento ed aggiornamento.

Certamente sarebbe molto bello poter aumentare il numero delle associate e degli associati, e magari, chi lo sa…ospitare una delle Nazionali nella nostra regione!”.

Si ringrazia Melissa Marchetti ed AlAC Marche per la gentile concessione.

Valentina Cristiani: “L’ascesa del calcio femminile è frutto della lotta di chi ha creduto in un futuro diverso”

Photo Credit: Valentina Cristiani

Per la rubrica “A pranzo con l’ospite”, la Redazione di Calcio Femminile Italiano ha avuto modo di intervistare la giornalista e scrittrice Valentina Cristiani, che lo scorso anno ha pubblicato il libro Non chiamateci quote rosa, edito Pathos Edizioni. La classe 1981 bolognese ripercorre, tra le pagine del suo libro, le storie di 40 giornaliste sportive più o meno note, sia della carta stampata, sia impegnate in televisione, ma collegate dallo stesso desiderio: quello di potersi definire “giornaliste sportive” di professione e non una “quota rosa”, un contentino dato al mondo femminile in un ambiente che non dovrebbe vedere nell’uomo o nella donna il fattore discriminante, bensì nella competenza.

«Il titolo del libro, con il suo richiamo alle “quote rosa”, è una provocazione che affonda le radici in una profonda convinzione: il merito non dovrebbe avere genere. In un mondo ideale, non esisterebbero categorie o corsie preferenziali per le donne, ma solo la competenza e il talento», così la Giornalista – volutamente in maiuscolo – ha introdotto le motivazioni circa la scelta del titolo del libro, la prima cosa che qualsiasi lettrice o lettore osserva e che deve per forza catturare la sua attenzione.

Cristiani si focalizza poi sul vero significato di “quota rosa” e sul volere, attraverso le storie delle donne coinvolte, di rompere le convinzioni: «Si vuole mettere in discussione il meccanismo che le “quote rosa” rappresentano, un sistema che, pur nato per tutelare, rischia di cristallizzare un pregiudizio: quello per cui una donna ha bisogno di una “agevolazione” per accedere a posizioni tradizionalmente maschili. L’intento è di sradicare alla base questo sistema per poter un giorno parlare di un mondo in cui le posizioni sono assegnate unicamente in base alla preparazione e al valore, senza distinzione di genere. L’obiettivo è ancora più urgente nell’ambiente giornalistico, dove non dovrebbero più esistere pregiudizi, discriminazioni o violenza di genere. Il libro si propone di essere un passo in quella direzione, sfidando lo status quo e aprendo la strada a un futuro in cui il talento è l’unica moneta di scambio.»

Le 40 giornaliste da lei scelte hanno un fil rouge ben preciso che le accomuna, ovvero «la resilienza. Non mi sono limitata a cercare figure di successo, ma donne che hanno attraversato e superato ostacoli, che hanno dovuto lottare il doppio per raggiungere i loro obiettivi lavorativi. Sono giornaliste che non hanno mai smesso di credere nelle loro capacità, anche quando il sistema provava a ingabbiarle. Ognuna di loro ha mostrato un coraggio e una determinazione che trascendono l’ambito lavorativo. È stata la loro capacità di resistere, superare discriminazioni, pregiudizi e violenza di genere, di cadere e rialzarsi con una forza rinnovata, che mi ha guidato nella scelta. È la storia di un percorso, non solo di un traguardo.»

Scegliere ed estrapolare una sola storia tra tutte quelle proposte è complesso, perché ognuna ha rappresentato una sfumatura dell’essere “giornalista sportiva donna”, ma ce n’è una che riguarda da vicino il calcio femminile e che coinvolge direttamente una giornalista che si è fatta conoscere e continua a essere ferma sostenitrice del movimento in rosa, di cui riporta un estratto: «Sul calcio femminile un esempio di resilienza è legato al capitolo della giornalista torinese Federica Fossi, te ne allego un pezzo esplicativo: “Il mio cammino è stato costellato di momenti bellissimi, ma anche di sfide in cui ho pensato di rinunciare a causa dei pregiudizi legati al mio essere donna. Spesso mi sono ritrovata a dover giustificare le mie richieste di amicizia, le mie interazioni e le mie interviste, come se fossi costretta a dimostrare che la mia presenza nel mondo del calcio non fosse un tentativo di approccio alla persona direttamente interessata. Ricordo un fine settimana particolarmente difficile, in cui ho ricevuto messaggi inappropriati da un profilo fake, e un allenatore ha iniziato ad inviare allusioni sessuali via chat, citando anche la propria famiglia. Queste situazioni, spesso pesanti da sopportare, non hanno mai scalfito la mia determinazione, l’hanno fatta solo vacillare: ho continuato a lavorare perché ho compreso che, indipendentemente da quanto la strada possa sembrare in salita, la vista finale sarà sempre straordinaria. Fortunatamente, ho incontrato anche uomini che, in questo mondo a volte marcio, mi hanno sostenuto e valorizzato per il mio lavoro e le mie capacità, piuttosto che per il mio aspetto fisico o il mio genere. La mia missione è dare voce a tutte quelle ragazze che sognano di calcare i campi da gioco e di far sì che il calcio femminile riceva il riconoscimento e la visibilità che merita. Continuerò a lottare per questo, con passione e determinazione, andando al di sopra di qualsiasi ostacolo.”»

Valentina Cristiani ha poi lasciato un messaggio chiaro e pieno di speranza per tutte le ragazzine che adesso, con un po’ più di orgoglio, vogliono provare a lanciarsi nella carriera calcistica sul rettangolo verde e non dalla tribuna, come mere tifose, lasciando anche perdere tutti i possibili pregiudizi: «Non arrendetevi. A quelle ragazze che sentono il loro sogno minacciato dal pregiudizio, dico che capisco la sensazione di sentirsi ingabbiate, ma che c’è una via d’uscita. Il sistema può sembrare un muro invalicabile, ma ogni crepa che si apre è un passo verso la libertà. L’ascesa del calcio femminile non è stata un miracolo, ma il frutto del sacrificio e della lotta di chi ha creduto in un futuro diverso. Il mio consiglio è di trasformare il pregiudizio in un combustibile, un motore che vi spinga a diventare migliori, a dimostrare che il vostro valore non ha confini. Continuate a lottare per essere semplicemente “calciatrici”, senza distinzione di genere. La vostra battaglia non è solo per voi stesse, ma per tutte le future generazioni. Il cambiamento parte da voi. Cercate alleate, confrontatevi con chi ha già superato le vostre stesse difficoltà e, soprattutto, abbiate fede in voi stesse. La vostra perseveranza è l’arma che farà la differenza e  che, un giorno, vi permetterà di far parte di una realtà in cui si parlerà solo ed esclusivamente di “calcio”, senza distinzioni.»

In chiusura della nostra intervista, Valentina Cristiani ha infine analizzato il calcio femminile contemporaneo, che non è più incagliato sul fondo di un abisso, bensì in un processo che lentamente sta convincendo sempre più persone del proprio valore. Per lei, «Il calcio femminile, oggi, non è più un’utopia, ma una realtà in continua crescita. Ha superato la fase embrionale, ma per raggiungere il suo pieno potenziale, deve ancora affrontare alcune sfide. Ciò che manca è l’ultimo passo, il passaggio da “realtà” a “norma”. Mancano investimenti massicci e un’infrastruttura solida a tutti i livelli, dai vivai alle squadre professionistiche. Manca una cultura calcistica che abbracci il femminile con lo stesso entusiasmo e rispetto del maschile. Manca la piena parità salariale e di diritti. Ma la strada è tracciata. La passione, l’impegno e la crescente visibilità stanno tracciando un percorso irreversibile. E per accelerare questo cammino, c’è bisogno di più “mister Soncin”, figure che con coraggio usino un linguaggio inclusivo, come il plurale sovraesteso, per rendere la normalità di una cultura calcistica senza distinzioni di genere. Il calcio femminile arriverà a un livello inimmaginabile, quando non sarà più necessario specificare il genere, ma si parlerà semplicemente di “calcio”

Si ringrazia moltissimo Valentina Cristiani per il suo tempo, la sua disponibilità e la sua umiltà nel mettersi a nudo con la nostra Redazione, affrontando temi difficili che devono, prima o poi, diventare un ricordo nel cassetto del passato, perché il calcio femminile e il ruolo della donna nel calcio diventino da una “realtà” a una “norma”, per usare le sue parole.

Mondiale U17: pari del Brasile nel girone dell’Italia. Il recap sul gruppo A

Gruppo A

Costa Rica – Brasile 1-1

Gol Costa Rica: Paniagua (32′) Gol Brasile: Iseppe (83′)

Mohammed VI (Campo 1) martedì 21 ottobre alle 17:00 (ora locale).

La portiera del Costa Rica Valeria Fernández è stata la migliore della serata, parando un rigore in pieno recupero alla capitana del Brasile Kaylane e regalando così alla sua squadra il primo punto del torneo. Dopo la sconfitta all’esordio contro l’Italia, il Costa Rica era partito con grande determinazione e sembrava avviato verso la vittoria grazie a un gol opportunista di Lucía Paniagua nel primo tempo. L’azione era nata da un errore difensivo della brasiliana Andreyna, che ha perso palla nella propria metà campo, permettendo a Kiana López di servire Paniagua, autrice di un potente sinistro vincente. Nella ripresa, il Brasile ha spinto con decisione alla ricerca del pareggio e ha colpito un palo con Maria a nove minuti dal termine. Pochi istanti dopo è arrivato il gol del pari: la portiera Fernández è uscita dall’area per chiudere su Giovanna Waksman, che ha crossato al centro per Giovana Iseppe, brava a insaccare di testa nella porta sguarnita. In pieno recupero, il Brasile ha avuto la grande occasione di completare la rimonta con un rigore concesso per un fallo ingenuo di Paniagua su Kaylane, ma Fernández si è superata, respingendo il tiro e salvando un pareggio preziosissimo per il Costa Rica.

Giocatrice della partita: Tiara Ruiz (Costa Rica)


Marocco – Italia 1-3

Gol Marocco: El Mesmoudi (82′) Gol Italia: Galli (5′, 13′), Giudici (23′)

Giulia Galli ha proseguito il suo straordinario momento di forma, guidando l’Italia a un’altra vittoria convincente dopo il successo all’esordio contro il Costa Rica, questa volta ai danni delle padrone di casa del Marocco. La diciassettenne attaccante ha segnato due gol in otto minuti all’inizio del primo tempo, entrambi con il sinistro e da distanza ravvicinata, sfruttando due occasioni da vera opportunista. Con queste reti, Galli sale a quota quattro gol nel torneo, portandosi saldamente in testa alla corsa per la Scarpa d’Oro adidas. L’Italia ha poi allungato il vantaggio quando la portiera marocchina Ahlam Boukhorb non è riuscita a trattenere una punizione profonda di Giulia Guerzoni, permettendo a Rachele Giudici di spingere il pallone in rete sulla linea di porta. Nel recupero del primo tempo non sono mancate le emozioni: la portierina azzurra Matilde Robbioni è stata espulsa per un presunto tocco di mano fuori area, ma la decisione è stata annullata dopo la revisione al video. Il pubblico di casa ha comunque avuto motivo di esultare a otto minuti dal termine, quando la subentrata Dounia-El Yakout El Mesmoudi ha segnato il primo gol del Marocco nel torneo, dopo un recupero palla di Amana Lakradi nei pressi dell’area italiana.

Giocatrice della partita: Rachele Giudici (Italia)

Gruppo A
G V N P F S DR Pti FORMA
1
Italia
2 2 0 0 6 1 5 6
2
Brasile
2 1 1 0 4 1 3 4
3
Costa Rica
2 0 1 1 1 4 -3 1
4
Marocco
2 0 0 2 1 6 -5 0

Sebastian De La Fuente, Genoa: “Passo importante in avanti per noi. Palle da fermo? Per noi possono essere un’arma in più”

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Primo successo in Serie A Women per il Genoa che regola per 3-1 la Ternana, tra le mura amiche. Dopo il match casalingo tra le rossoblù a parlare in mix zone è stato Sebastian De La Fuente che ha dichiarato: “Sapevo che sarebbe stata una partita combattuta nel primo tempo e non abbiamo trovato tante linee di passaggio. La squadra è stata imprecisa, sulla falsa riga del primo tempo con la Lazio. Nella seconda frazione, invece, abbiamo fatto un’ottima gara. Chi è entrato lo ha fatto al meglio, sono molto felice per la prima vittoria e per tre punti che si sarebbero meritate già qualche partita prima”.

L’allenatore ha poi aggiunto: “Sono felice anche per il pubblico, che ha visto una squadra che non molla mai e ha sempre voglia di fare punti per mantenere la categoria. La Ternana davanti ha gente che fa gol e di assoluto valore che ci ha messo in difficoltà. Ringrazio le ragazze che in campo sono scese con coraggio e con la giusta mentalità. Abbiamo gente con buon piede e che attacca l’area con voglia. Abbiamo segnato in queste partite da calcio da fermo, per noi penso che sia un’arma in più”. 

De La Fuente ha quindi concluso: “Questa è una squadra che può giocare in vari modi e con moduli differenti, giochiamo in base alla forza e alle debolezze dell’avversario e tante scelte che faccio sono dettate da questo motivo. Sono contento e soddisfatto, sappiamo reagire e siamo camaleontiche per noi è un passo avanti. Dico brave alle ragazze per come stiamo lavorando. Siamo all’inizio di un campionato lungo, per noi aver fatto questo passo assieme è molto importante”.

Ufficiale il rinnovo di Karen Appiah con il Milan fino al 2029

Photo Credit: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Arriva il rinnovo di un altro prospetto futuro interessante per il Milan. È infatti ufficiale il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2029 di Karen Appiah.
L’attaccante italiano classe 2007 arriva nelle giovanili rossonere nel 2023, dopo le prime esperienze al Lumezzane, e si rende subito protagonista firmando 12 gol nella stagione che consegna alla Primavera del Diavolo lo Scudetto e la Viareggio Women’s Cup.
Dopo essere diventata parte integrante della rosa della Prima Squadra già dal 2024/2025, il suo debutto ufficiale arriva il 6 settembre 2025 nella 2° giornata della nuova Serie A Women’s Cup nella sconfitta per 1-0 contro la Roma. Il suo impatto è assolutamente da ricordare, dato che la settimana successiva, contro la Ternana, subentra al 65’ al posto di Chantè Dompig e 2 minuti dopo trova la sua prima rete tra le professioniste, fissando il punteggio sul 2-1 per il Milan e completando la rimonta iniziata poco meno di 10 minuti prima.

Questo il comunicato ufficiale sul sito milanista: “AC Milan è lieto di comunicare il prolungamento del contratto di Karen Appiah fino al 30 giugno 2029.
Arrivata al Milan nell’estate del 2023, Karen ha già conquistato uno Scudetto Primavera e una Viareggio Women’s Cup nel 2024, andando a segno in entrambe le finali.
L’attaccante classe 2007 ha esordito ufficialmente in Prima Squadra durante Roma-Milan di Serie A Women’s Cup lo scorso 6 settembre, trovando la prima rete tra le professioniste nel fine settimana successivo contro la Ternana.”

Certo, Appiah non ha il posto da titolare fisso nello scacchiere di Suzanne Bakker ma ha già dimostrato di poter essere una giovane di prospettiva capace di poter incidere a gara in corso già adesso. L’obiettivo è fare bene quando chiamata in causa e continuare a crescere con la speranza di poter diventare, in futuro, un punto fisso del Milan.

Women’s Nations League 2025: il profilo delle quattro semifinaliste

Le campionesse in carica della Spagna, le vicecampionesse 2023/24 della Francia, le medaglie di bronzo della Germania, e le esordienti della Svezia, parteciperanno questo autunno alla seconda fase finale della UEFA Women’s Nations League.

Le quattro vincitrici dei gironi della Lega A si affronteranno in sfide a eliminazione diretta (dopo aver partecipato a luglio a UEFA Women’s EURO 2025) con gare d’andata e ritorno.

Accoppiamenti fase finale

Semifinali (24 e 28 ottobre)
Germania – Francia
Spagna – Svezia

Finali primo e terzo posto (28 novembre e 2 dicembre)
Germania/Francia – Spagna/Svezia

Germania – Francia

  • Precedenti: Germania 13 vittorie, Francia 6 vittorie, 4 pareggi.
  • La Francia ha battuto la Germania per 2-1 a Décines nella semifinale 2023/24 (la Francia poi sarebbe arrivata seconda e la Germania terza). La Germania ha sconfitto la Francia per 2-1 nella semifinale di UEFA Women’s EURO 2022 a Milton Keynes.

Germania

Prima Gruppo A1

21/02/2025: Paesi Bassi – Germania 2-2
25/02/2025: Germania – Austria 4-1
04/04/2025: Scozia – Germania 0-4
08/04/2025: Germania – Scozia 6-1
30/05/2025: Germania – Paesi Bassi 4-0
03/06/2025: Austria – Germania 0-6

Classifica marcatici Women’s Nations League 2025

Lea Schüller 5, Selina Cerci 4, Laura Freigang 3, Giovanna Hoffmann 3, Linda Dallmann 2, Sydney Lohmann 2, Klara Bühl 1, Vivien Endemann 1, Sarai Linder 1, Sjoeke Nüsken 1, Elisa Senss 1, Cora Zicai 1

Women’s Nations League 2023/24: terzo posto

Semifinale (Décines): Francia – Germania 2-1
Finale terzo posto (Heerenveen): Paesi Bassi – Germania 0-2

Francia

Prima Gruppo A2

21/02/2025: Francia – Norvegia 1-0
25/02/2025: Francia – Islanda 3-2
04/04/2025: Svizzera – Francia 0-2
08/04/2025: Norvegia – Francia 0-2
30/05/2025: Francia – Svizzera 4-0
03/06/2025: Islanda – Francia 0-2

Classifica marcatici Women’s Nations League 2025

Sandy Baltimore 5, Grace Geyoro 2, Marie-Antoinette Katoto 2, Clara Mateo 2, Selma Bacha 1, Kadidiatou Diani 1, Elisa De Almeida

Women’s Nations League 2023/24: seconda

Semifinale (Décines): Francia – Germania 2-1
Finale (Siviglia): Spagna – Francia 2-0

Finale Women’s Nations League 2023/24: Spagna – Francia 2-0

Spagna – Svezia

  • Precedenti: vittorie Spagna 3, vittorie Svezia 7, pareggi 4
  • La Spagna ha vinto gli ultimi tre incontri, tutti nel 2023. Ha vinto la semifinale della Coppa del Mondo FIFA femminile per 2-1 ad Auckland, poi ha sconfitto la Svezia per 3-2 a Göteborg e per 5-3 a Malaga nel suo girone di UEFA Women’s Nations League, prima di vincere il titolo.

Spagna

Prima Gruppo A3

21/02/2025: Spagna – Belgio 3-2
26/02/2025: Inghilterra – Spagna 1-0
04/04/2025: Portogallo – Spagna 2-4
08/04/2025: Spagna – Portogallo 7-1
30/05/2025: Belgio – Spagna 1-5
03/06/2025: Spagna – Inghilterra 2-1

Classifica marcatici Women’s Nations League 2025

Esther González 4, Clàudia Pina 4, Aitana Bonmatí 2, Athenea del Castillo 2, Alexia Putellas 2, Laia Aleixandri 1, Lucía García 1, Cristina Martin-Prieto 1, Salma Paralluelo 1, Alba Redondo 1

Women’s Nations League 2023/24: vincitore

Semifinale (Siviglia): Spagna – Paesi Bassi 3-0
Finale (Siviglia): Spagna – Francia 2-0

Svezia

Prima Gruppo A3

21/02/2025: Danimarca – Svezia 1-2
26/02/2025: Galles – Svezia 1-1
04/04/2025: Svezia – Italia 3-2
08/04/2025: Svezia – Galles 1-1
30/05/2025: Italia – Svezia 0-0
03/06/2025: Svezia – Danimarca 6-1

Classifica marcatici Women’s Nations League 2025

Filippa Angeldahl 3, Stina Blackstenius 3, Fridolina Rolfö 2, Kosovare Asllani 1, Magdalena Eriksson 1, Lina Hurtig 1, Johanna Rytting Kaneryd 1, Linda Sembrant 1

Women’s Nations League 2023/24: terza del girone

Simone Bragantini, Hellas Verona Women: “Bisogna fare i complimenti alle ragazze e continuare a lavorare nello stesso modo”.

Credit photo: Stefano Petitti - photo agency Calcio Femminile Italiano

La partita di campionato di serie B tra l’Hellas Verona e l’Arezzo è stata vinta dalle gialloblu per 3-0 che tornano, così, ai tre punti dopo settimane non facili.

Intervistato sull’andamento della gara Simone Bragantini, allenatore dell’Hellas, ha espresso la sua soddisfazione per una vittoria arrivata dopo una gara giocata bene dalle sue ragazze con cui ha anche colto l’occasione di complimentarsi. La sosta, dovuta agli impegni con le rispettive Nazionali d’appartenenza delle atlete, sarà fondamentale per recuperare le energie.
E’ stata una vittoria secondo me meritata arrivata in una partita giocata bene. Tutto quello che abbiamo provato in settimana (e nelle ultime settimane) è venuto fuori; Bisogna solo fare i complimenti alle ragazze e continuare a lavorare nello stesso modo. Questa sosta ci permetterà di lavorare per recuperare un po’ l’aspetto atletico di chi, tra le giocatrici, è arrivata stanca”. 

I tre gol contro l’Arezzo portano la firma di Marika Licco, Alice Begal e del capitano Rachele Peretti. Per loro Bragantini non può che esprimere parole di stima dovute non soltanto ai gol, nonostante andare in rete per vincere sia lo scopo fondamentale della partita, ma anche a quanto costruito in settimana.
E’ importantissimo (che le ragazze abbiano concretizzato ndr). Per Marika un po’ lo prevedevo perchè è il gol dell’ex e durante la settimana è una ragazza che segna spesso. Alice è un’attaccante importante, ha sempre fatto abbastanza bene e il suo gol rispetta pienamente le sue caratteristiche da giocatrice.
Rachele, poi, è una calciatrice per me fondamentale e anche oggi ha dimostrato quello che sa fare: quando la palla passa da lei poi è sempre un pallone pulito che viene fuori”. 

Nazionale U17- È grande Italia a Rabat: battuto il Marocco 3-1 davanti a quasi 10.000 spettatori e girone superato

Obiettivo centrato: la Nazionale femminile Under 17 batte 3-1 il Marocco in uno Stadio Olimpico di Rabat riempito da quasi diecimila tifosi di casa e centra il secondo successo su due partite disputate, ottenendo così il pass per la qualificazione agli ottavi di finale. Venerdì la supersfida con il Brasile (alle ore 21 italiane, in diretta su RaiPlay) servirà a stabilire la posizione con cui chiudere il girone. Anche un pareggio basterà per vincere il raggruppamento, il che significherebbe due cose: trovare un’avversaria probabilmente più abbordabile (una terza di un altro gruppo) e tornare subito nell’affascinante cornice dello Stadio Olimpico per la fase a eliminazione diretta.

Le parole di Schiavi. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile contro una squadra organizzata, ben messa in campo e soprattutto con il sostegno del pubblico. Ma le ragazze sono state bravissime a entrare in campo concentratissime, a tutta forza” sottolinea a fine gara il tecnico Viviana Schiavi, che poi analizza anche il secondo tempo dove il Marocco è uscito alla distanza, accorciando le distanze nel finale: “Nella ripresa abbiamo pagato un po’ a livello di atteggiamento, ma siamo stati comunque bravi a uscirne insieme. Adesso approfittiamo di questi due giorni per riposare e poi proveremo a portare a casa anche i tre punti nella partita col Brasile”.

La cronaca della partita. Rispetto all’esordio vincente con la Costa Rica, Schiavi cambia solo una pedina del suo scacchiere iniziale, affidando le chiavi della regia del centrocampo a Robino, facendo così scalare Giudici in una posizione più avanzata. Davanti Volpini è ancora il riferimento offensivo principale, con Galli e Copelli ad agire ai suoi lati. Nel Marocco confermatissima la giovane Baha (classe 2011, quindici anni da compiere il prossimo gennaio) come punta centrale, mentre a centrocampoagisce l’altra giocatrice del Barcellona, la capitana Azraf.

La cornice di pubblico è di quelle da grande appuntamento internazionale, con il pubblico che si scalda nel prepartita sulla musica che risuona nelle casse proiettate sugli spalti, accompagnando con entusiasmo le azioni delle padrone di casa una volta dato il via alla partita. Ma l’euforia dello stadio dura pochissimi minuti, con il silenzio che scende quasi immediatamente, facendo abbassare i decibel del pubblico. È il quinto minuto quando Copelli intercetta un appoggio avversario e la sfera che finisce sui piedi di Volpini; l’attaccante azzurra è brava a verticalizzare e a trovare Galli, devastante come al suo solito in progressione. A tu per tu con Boukhorb la numero sette azzurra deposita in rete il vantaggio italiano e la sua terza rete personale in questo Mondiale.

La rapacità in area di rigore è sicuramente una delle doti di Giulia Galli, che infatti si ripete meno di dieci minuti più tardi, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo è la più rapida di tutte a concretizzare in mischia: 2-0 al 14’.

Le Azzurrine sono implacabili sui calci piazzati e complici anche le non perfette letture dell’estremo difensore marocchino concretizzano al 24’ una punizione da posizione laterale, con Giudici (alla fine eletta mvp del match) che fa 3-0 da due passi.

Non era possibile prevedere un inizio di gara migliore per l’Italia e mentre i minuti scorrono, la sfida sembra scivolare via lentamente, incanalandosi tranquillamente verso l’intervallo. Poi l’episodio improvviso, che scuote la calma: in pieno recupero Robbioni non è perfetta in appoggio ma è puntuale immediatamente dopo nel chiudere lo specchio della porta sul tentativo di Azraf. La direttrice vede un tocco di mano della numero uno azzurra fuori dall’area di rigore ed estrae il cartellino rosso, prontamente tolto una volta che la panchina italiana si affida al Football Video Support per ripristinare la decisione arbitrale (evidente il tocco di petto e non di mano di Robbioni fuori dai sedici metri). È un sospiro di sollievo per tutta la squadra azzurra, che si stringe in un abbraccio liberatorio verso il suo portierone.

La ripresa inizia con il Marocco più propositivo e intenzionato a riaprire il confronto; le Azzurrine faticano più che nel primo tempo a ripartire in velocità, ma continuano a difendersi con ordine. Sulla sponda avversaria Azraf, con le sue giocate nello stretto, mostra più volte come mai militi in un club blasonato come il Barcellona. Quindi, a nove minuti dal termine del match, il Marocco prova a riaprire il confronto con la neontrata El Masmoudi: la panchina azzurra prova a giocarsi il Football Video Support per un presunto fallo su Bedini, ma l’arbitro conferma la validità della rete, così come qualche minuto prima aveva negato un rigore abbastanza netto su Venturelli. È in pratica l’ultima emozione di una gara che consegna all’Italia gli ottavi di finale. Girone superato, adesso inizia il bello, a cominciare da una sfida dal fascino antico che sa di leggenda: Brasile-Italia, venerdì, vale il primato nel girone.

MAROCCO-ITALIA 1-3 (0-3 p.t.)
MAROCCO: Boukhorb; Youssoufi, Diyen, Hamdani, Rahmoune (35’st Boushaba); Bouzman (22’st Lakradi); Redouani, Azraf; Abajiou, Baha (35’st El Mesmoudi), Kahlaoui (14’st Ihssan). A disp.: Assahl, El Mokadem, Ferkous, Chafni, Lgachi, El Hajouti. All.: Mghinia
ITALIA: Robbioni; Venturelli, Verrini, Bressan, Randazzo (29’st Pomati); Giudici (46’st Piermarini), Robino, Guerzoni (18’st Bedini); Copelli (29’st Piccardi), Volpini (18’st Romanelli), Galli. A disp.: Sossai, Martinazzi, Bertero, Iannaccone, Terlizzi. All.: Schiavi
Arbitra: Caban (PUR). Assistenti: Mora (MES) e Prescod (PAN). IV Ufficiale: Garcia (MES)
Reti: 5’pt, 14’pt Galli, 24’pt Giudici, 36’st El Mesmoudi
Note: ammonite: Copelli. Recupero: 2’pt, 5’st . Spettatori: 9.754

Girone A: risultati e calendario

Sabato 18 ottobre
Marocco-Brasile 0-3
Italia-Costa Rica 3-0

Martedì 21 ottobre
Costa Rica-Brasile 1-1
Marocco-Italia 1-3

Venerdì 24 ottobre
Costa Rica-Marocco
Brasile Italia (ore 21 italiane, diretta RaiPlay)

Classifica: Italia 6 punti, Brasile 4, Italia 3, Costa Rica 1, Marocco 0

I raggruppamenti del Mondiale
Girone A: 
Marocco, Brasile, Italia, Costa Rica
Girone B: Corea del Nord, Messico, Camerun, Paesi Bassi
Girone C: USA, Ecuador, Cina, Norvegia
Girone D: Nigeria, Canada, Francia, Samoa
Girone E: Spagna, Colombia, Corea del Sud, Costa D’Avorio
Girone F: Giappone, Nuova Zelanda, Zambia, Paraguay

 

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