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Futsal Canicattì, dimissioni per il tecnico Di Natale squadra a Jack Giardina

Credit: Lib. Gianni Loia C5 Femminile

A seguito dei risultati finora acquisiti, l’ASD FUTSAL CANICATTI  comunica che il Mister Alessandro Di Natale ha deciso di dimettersi dal proprio incarico di tecnico. Anche Alessandro Lo Giudice ha deciso di dimettersi come allenatore in seconda.

La decisione lascia amarezza, per il gruppo creatosi e la voglia continua di fare bene.
Purtroppo nel calcio, come nella vita, non tutto va come previsto, anche se c’è sempre stata la consapevolezza del campionato difficile da affrontare.
La società augura il meglio al mister Di Natale, grata dell’impegno avuto e consapevole che l’allenatore abbia dato il suo meglio.
In bocca al lupo, mister.


⚪️La stessa società è lieta di annunciare il nuovo allenatore, Jack Giardina.
Il mister, da tanti anni all’interno del futsal, si porta dietro un’esperienza unica e importante.
A lui è affidato un gruppo composto soprattutto da ragazze che in passato aveva già allenato e con cui era riuscito ad andare ai playoff nazionali per il salto di categoria. Per l’intero gruppo bisogna ritrovare fiducia e credere nelle proprie potenzialità.
Al mister Jack Giardina auguriamo il meglio per il percorso che intraprenderà, fiduciosi di poter conquistare l’obiettivo salvezza

COMUNICATO CANICATTI

Fabio Puglisi: “Nella crescita di Eleonora Goldoni fondamentale Gianluca Grassadonia”

Credit Photo: Alessandra Marrapese - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nei giorni scorsi Fabio Puglisi, agente di Eleonora Goldoni, è stato intervistato dal portale  l’Interista. Questo un estratto delle parole dello stesso agente della centrocampista della Lazio:

“Eleonora sta disputando un campionato fantastico, sta trovando grossa continuità a dispetto di chi la considerava giocatrice troppo spesso infortunata. Ha già realizzato 4 goal nonostante giochi a centrocampo ed il suo bottino poteva essere ancora più tondo. Ci tengo però a dire che il segreto di questa sua rinascita ha un nome ed un cognome ovvero Gianluca Grassadonia. Un tecnico pazzesco per il calcio femminile con grande esperienza e metodologie precise. Ho visto tantissime calciatrici trasformate che possono solo che giovare alla causa biancoceleste. In Serie B oltre la Lazio ci sono per la promozione anche Parma, Ternana, Genoa e non solo”.

 

Sara Tamborini, Cesena: “Primo posto? Non avevo particolari aspettative, solo di potermi esprimere ad alti livelli…”

Photo Credit: Marco Montrone - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Cesena è, senza dubbio, una delle rivelazioni di questa prima parte di Serie B, dato che le ragazze di Alain Conte occupano il primo posto insieme a Lazio e Cesena dopo nove giornate di campionato.
Le bianconere, passata la pausa delle Nazionali, si preparano a tornare in campo domenica, dove affronteranno l’H&D Chievo Women. Tutte le ragazze del Cesena sono pronte per cercare l’ottava vittoria consecutiva, e tra queste vi è anche Sara Tamborini, attaccante classe ’01 che ha scelto il bianconero romagnolo dopo le esperienze al Milan, Empoli e Napoli Femminile.
La nostra Redazione ha raggiunto Sara, che nel 5-1 del Cesena al Ravenna di due domeniche fa ha segnato la prima rete con la divisa cesenate, per risponderci ad alcune domande.

Sara in che modo hai capito che saresti diventata una calciatrice?
«Quando ero piccola volevo solo giocare a calcio. Sognavo di fare del calcio il mio lavoro. Ho capito di voler diventare davvero una calciatrice perché crescendo le passioni e le abitudini cambiavano, ma l’amore verso il calcio no».

Come hai scoperto di essere un’attaccante?
«Quando giocavo con i maschi da piccola facevo tantissimi goal, e da lì non ho mai cambiato. L’attaccante è, tra l’altro, il ruolo di famiglia».

Quest’anno sei al Cesena. Cosa ti ha portato ad andare in Romagna?
«Ho scelto Cesena perché è una squadra che valorizza le giovani. Inoltre, l’anno scorso quando l’abbiamo incontrata in campionato, mi aveva stupito e impressionato».

La scelta di andare al Cesena sta dando, al momento, risultati importanti, dato che la squadra occupa il primo posto della Serie B dopo nove giornate. Ti aspettavi questa partenza?
«Non avevo particolari aspettative, solo di potermi esprimere giocando ad alti livelli. Dobbiamo concentrarci sulle singole partite ogni settimana. Il campionato è molto lungo».

Il Cesena ha il quarto attacco più prolifico del campionato con 28 gol, ma ha anche la seconda miglior difesa con sette reti subite. Numeri significativi per una squadra che aveva, come obiettivo, la salvezza.
«Stiamo facendo un bel percorso, ognuno si impegna al massimo per ottenere risultati. Più gol facciamo e meno ne prendiamo, meglio è per arrivare al risultato».

Tu, nel match vinto 5-1 contro il Ravenna di due domeniche fa, hai messo la tua prima rete con la maglia del Cesena. Un gol per te non di poco conto, dato che tu non segnavi dal 4-0 del Napoli Femminile sulla Ternana del quinto turno di Serie B dello scorso anno.
«Sono molto felice che sia arrivato il mio primo gol con questa maglia, spero di continuare su questa strada. Sono ancora più felice per la vittoria del derby, si vivono sempre delle emozioni speciali».

Domenica la Serie B si prepara a tornare in campo, e il Cesena andrà in casa dell’H&D Chievo Women con l’obiettivo di prendersi l’ottavo successo di fila. Può essere la gara del salto di qualità della squadra?
«Ogni partita è a sé. Noi andremo in casa del Chievo con la voglia di fare una bella prestazione puntando a migliorare nei risultati e nella classifica».

Restando in tema Serie B, chi può vincere il campionato?
«È difficile fare un pronostico. Il campionato di B è molto competitivo e lungo, sarà difficile per tutti rimanere lì in alto».

E la squadra rivelazione del torneo cadetto?
«Molte squadre sono salite e faranno bene, penso che il Bologna possa tra le neopromosse, essere quella maggiormente attrezzata».

Tu, in passato, hai indossato le maglie del Milan e del Napoli Femminile. Cosa ti hanno dato questi due club?
«Al Milan ho imparato cosa vuol dire fare questo sport come lavoro, osservavo e mettevo in pratica i comportamenti e le giocate di professioniste, e questo mi ha aiutato tanto nella mia crescita personale. Dopo l’anno a Empoli, per me molto difficile, Napoli è stata la città e la squadra della mia rinascita. Vincere un campionato lascia nel cuore tanti ricordi belli ed emozioni indescrivibili».

Attualmente, Milan e Napoli Femminile non se la stanno passando bene in Serie A. Credi che entrambe le formazioni possano riuscire a rialzarsi nelle prossime gare?
«Sono due squadre differenti e costruite anche in modo diverso. I risultati non sono soddisfacenti, ma sono sicura che faranno un’ottima seconda parte di stagione».

Com’è la tua vita al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Al momento mi sto concentrando molto sul calcio e ho messo in pausa l’università. Studiavo psicologia e ho intenzione di riprendere nei prossimi mesi».

Che obiettivi vorresti realizzare nei prossimi anni?
«Ho come obiettivo futuro di tornare a giocare in serie A e nel frattempo riuscire a laurearmi. Sono obiettivi per cui bisogna lavorare tanto e fare tanti sacrifici. Al momento mi concentro sul presente e voglio fare bene con questa maglia».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Cesena in vista della ripresa del campionato?
«Vorrei dire alle mie compagne che stiamo lavorando bene, con serietà e voglia di raggiungere i nostri obiettivi. Siamo un gruppo unito e forte. Dobbiamo continuare così e non mollare mai».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cesena FC Femminile e Sara Tamborini per la disponibilità.

Manuela Tesse, Commissario Tecnico di Malta, vince il girone di Nations League: “Impresa storica!”

Si è appena concluso il girone, del gruppo C di Nation League, e Malta ha terminato in testa con 16 punti, davanti a Lettonia, Andorra e Moldavia. Manuela Tesse, neo Commissario tecnico della Nazionale Maltese: ha scritto la “storia” per questo gruppo, e per la sua Federazione.

La nostra redazione ha intervistato in esclusiva la CT per condividere questa “impresa storica”

Manuela partiamo subito dall’impresa eroica delle tue ragazze in Uefa Nation’s League, era nei tuoi progetti il salto di categoria, ma pensavi di farlo già con così poco tempo a disposizione per preparare il gruppo? Te lo sentivi di avere una formazione di questo calibro e quali sono state le razioni delle ragazze e del tuo staff?
“Quando la federazione Maltese mi ha contattato a Gennaio ho riflettuto molto sulla scelta da prendere, avevo in ballo alcune richieste per la Serie B in Italia e la scelta non è stata semplice, alla fine ha prevalso la voglia di mettermi in gioco in una realtà internazionale dove il progetto iniziale era quello di sviluppare e aiutare il development del calcio femminile in questa nazione”.

“Conoscevo le talentuose giocatrici che hanno militato nel nostro campionato italiano, ma una volta arrivata qui e dopo un attento scouting ho capito fin da subito che Malta aveva un capitale inespresso nel Calcio femminile. Il mio obbiettivo dichiarato fin dalla prima conferenza stampa di presentazione è stato quello di vincere il nostro girone di Nations League sotto gli occhi perplessi di chi già lavorava precedentemente in questo paese nel calcio femminile. Quindi assolutamente si era nei miei programmi quello di raggiungere l obbiettivo così presto e in questi 9 mesi tutti: Federazione, staff e tutte le giocatrici (45) convocate in questi 9 mesi abbiamo intrapreso questo viaggio con questa convinzione”.

Hai rifiutato, credo, a molte altre chiamate in patria perché hai deciso di metterti in gioco in terra straniera (anche se a Malta credo si parli molto l’italiano) e quali difficoltà, oltre alla lingua, hai trovato nell’allenare e vivere sull’isola?
Uno dei tanti aspetti che mi ha portato a intraprendere questo viaggio è stata la lingua .In Italia la rosa di una squadra è composta da giocatrici straniere e la conoscenza dell’inglese è fondamentale, avevo avuto già esperienze in altre Nazionali ma sentivo l’esigenza di migliorare la lingua. Il mio ambientamento qui è stato semplicissimo, sono nata e vivo in una delle più belle isole del mediterraneo la Sardegna molto più grande di Malta ma sempre un isola con le stesse dinamiche e culturalmente simile”.

Adesso che aspettative e quali altri traguardi vuoi raggiungere? La crescita del Malta nel ranking Uefa e Fifa, a tuo parere dove può arrivare?
“A dicembre uscirà la nuova classifica per quanto riguarda il ranking e dal mio avvento 8 Vittore 1 sconfitta e 1 pareggio abbiamo capitalizzato 19 punti che sicuramente ci faranno fare un triplo salto avanti nella classifica rispetto alle Nazioni che erano sopra di noi. L’obbiettivo tecnico e organizzativo dopo questa vittoria è sempre quello del development ma non ti nascondo che Malta è impazzita per questo storico risultato quindi dobbiamo cavalcare questo momento grandioso soprattutto a livello mediatico per espandere e cambiare la cultura rispetto al calcio femminile in questa nazione”.

Hai allargato di molto l’età media delle tue calciatrici, facendo esordire anche molte giovani, pensi che sia questo il valore aggiunto di questo gruppo; oppure è stato un tuo merito l’uso di queste “nuove leve”?
“Ho sempre pensato che per costruire una squadra che possa ottenere risultati ci sia bisogno di un mix di giocatrici mature con esperienza e delle giovani di talento che possano portare imprevedibilità e così è stato. Tutte hanno dato il loro apporto ma la cosa più interessante qui a Malta è che nelle nazionali minori abbiamo tantissimi talenti e il nostro lavoro sarà quello di non disperderli ma di averne cura”.

La Nazionale Italiana, ha fatto il suo, hai avuto modo di vedere il cambiamento (nei tuoi momenti di pausa) del tuo collega Andrea Soncin e deve credi abbia fatto leva per il cambio rotta?
Ho visto tutte le partite e mi sono emozionata nel vedere il secondo tempo contro la Spagna, in ogni squadra quando c è un cambiamento nella conduzione tecnica i giocatori o giocatrici sentono di più la responsabilità della loro prestazione e sentono che per ognuna c è una nuova possibilità per mettersi in mostra. A mio parere al di là dell’ egregio lavoro del mio collega in questa Nations League ha prevalso più l’aspetto mentale e la voglia di tutte le giocatrici italiane di avere una chance e di rifarsi da un europeo e un mondiale sotto tono”.

Tornando a noi, e concludo, oltre al tuo lavoro: cosa è di più bello di vivere su di una isola 365 giorni l’anno, oltre ad allenare e lavorare per un grande obbiettivo, riesci a trovare il tempo di fare altro? Pensi di chiudere la tua carriera, al top, in questa Nazionale, oppure vi sono altri ideali futuri?
Non ero mai stata a Malta prima poiché essendo Sarda doc per noi non esiste altra isola se non la Sardegna, ma la scelta di lavorare qui ha prevalso sulle altre proprio per questo, adoro il mare e tutta la cultura che un isola custodisce gelosamente ,Malta è bellissima e la qualità di vita è molto alta consiglio a tutti di visitarla perché è una piccola gemma in mezzo al mare. Lavorativamente parlando sono ancora giovane e ambiziosa al momento l obbiettivo è quello di aiutare il development del calcio femminile qui in questa Nazione e cercare di mantenere la posizione delle altre grandi Nazioni europee che affronteremo nel gruppo B e nello stesso tempo aiutare il development nella coach education per formare nuove allenatrice donne che spero in futuro possano prendere il mio posto per poi aprirmi a nuove esperienze”.

La redazione di Calcio Femminile Italiano, ringrazia  Manuela Tesse, per la sua grande disponibilità, per il suo impegno nel Movimento femminile e per questo suo fantastico “primo grande traguardo”.

Valentina Bergamaschi: “Con la Spagna abbiamo vissuto emozioni uniche, sensazioni indescrivibili”

Dopo il successo sulla Spagna Valentina Bergamaschi si è raccontata ai microfoni di DAZN. La laterale del Milan e della Nazionale prima della gara contro la Svizzera ha lasciato qualche battuta al microfono di Lucia Anselmi. Questo un estratto delle parole della stessa classe ’97:

“Con la Spagna abbiamo vissuto emozioni uniche, sensazioni indescrivibili. Ci tenevamo a vincere è innegabile, in particolare contro le campionesse del mondo in carica. Speriamo di poter continuare su questa scia positiva, sono partite come queste che ci fanno progredire perché ci fanno confrontare con quello che è il livello del calcio internazionale.
Con le compagne prima della gara ci siamo dette di rimanere unite qualsiasi cosa ci fosse capitata, ci siamo promesse che ci saremo state l’una per l’altra qualsiasi cosa ci fosse successa in campo.
Con il CT Soncin abbiamo cambiato diverse metodologie di allenamento. Lui ha imparato a conoscerci e noi abbiamo fatto lo stesso sia con lui sia con il suo staff creando una bella alchimia. Vestire questa maglia è un grande motivo d’orgoglio e sono sempre molto felice. Alle più piccole dico inseguite e coltivate questo sogno, dovrete fare tanti sacrifici.
Non saranno sempre giorni positivi, ma ci saranno anche quelli negativi e io purtroppo ne so qualcosa, però l’importante è non arrendersi mai e credere sempre in quello che si fa per raggiungere grandi obiettivi. Da piccola mi sono ammalata, ho subito un intervento a un polmone e ho scelto di dire ai miei genitori di voler giocare a calcio”.

Il Venezia FC Femminile annuncia due nuovi innesti

Photo Credit: Pagina Facebook Venezia FC Femminile

Il campionato di calcio di Serie C è attualmente fermo, in quanto ha preso il via la fase a gironi della Coppa Italia di categoria. La competizione occuperà l’intero mese di dicembre, mentre la Terza Divisione ripartirà soltanto a metà gennaio, con lo svolgimento della 13ª giornata.

Pertanto le formazioni del torneo dovranno ampliare la rosa per far fronte ai numerosi impegni, e – in attesa dell’apertura ufficiale del mercato di riparazione -, ecco che le svincolate diventano una risorsa preziosissima.

Il Venezia FC infatti, ha colto l’occasione per anticipare le rivali. Dovendo difendere il titolo in Coppa Italia, conquistato un anno fa contro la Res Roma VIII nell’intensa finale del “Bozzi”, la squadra Lagunare ha annunciato due innesti che andranno a rinforzare la rosa in vista dei numerosi impegni.

Una di esse è probabilmente un gradito ritorno. Si tratta di Ida D’Avino, classe 2001, che peraltro ha deciso la finale di Coppa Italia sopracitata con un tiro-cross al 100′ che ha beffato il portiere. Come si legge nel comunicato delle Venete, ha totalizzato “44 presenze e segnato 8 gol in due stagioni“.

L’altro innesto invece è un volto nuovo. Si tratta di Djeudè, difensore classe 2002, che – sempre citando il comunicato della società – arriva dal Tavagnaccocon cui ha fatto tutta la trafila nelle giovanili fino ad esordire in Prima Squadra. Nella stagione 2021/22 passa al Lugano (Swiss Super League, ndr) per poi fare ritorno al Tavagnacco, in Serie B“.

Dunque due innesti di prospettiva dunque per ringiovanire il roster, e per mantenerlo competitivo in vista di una stagione impegnativa.

Ulderici, Chievo Verona: “Partica complicata contro una squadra pronta per il salto di categoria”

Credit Photo: Pierangelo Gatto - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Chievo Verona di mister Fabio Ulderici, in Serie B, cede con la Lazio. Nel post gara a parlare in casa veneta è stato lo stesso tecnico che ai microfoni di Bepi Tv ha dichiarato:

“Chiaramente, sapevamo che sarebbe stata una partita complicata perché sapevamo di venire a giocare contro una grande squadra che che è stata costruita per per salire e per fare un campionato di altissimo livello. Credo che la Lazio abbia dimostrato di avere giocatrici veramente importanti e quindi faccio i complimenti a loro. Chiaro che noi non possiamo permetterci, come purtroppo è successo al terzo minuto, di regalare poi un gol, perché se poi la partita è già difficile, così lo diventa troppo. Nonostante questo secondo me la squadra ha fatto poi 20 minuti molto buoni fino al moment del del rigore dato e poi tolto. Sul 2-0, poi, la partita è cambiata, gli episodi, soprattutto nella prima parte del primo tempo, sono stati poi determinanti, Noi, comunque, dobbiamo essere molto più bravi a capire che contro queste grandi squadre non ti puoi permettere di concedere e regalare nulla.  Fondamentale capire che da questi momenti devi migliorare e capire cosa non è andato. Probabilmente noi non siamo ancora pronte per queste partite”.

Il video del Webinar Tecnico Arbitrale, Chiara Perona con Gianluca Rocchi e Alessandro Pizzi

Sono stati migliaia gli arbitri collegati da tutt’Italia al Webinar Tecnico Arbitrale trasmesso in diretta dal Centro VAR di Lissone. Molte poi le Sezioni che hanno seguito collegialmente l’evento, organizzando una riunione plenaria nei propri locali, con il coinvolgimento anche degli allievi che stanno frequentando il corso arbitri.

Il Webinar, alla presenza del Vice Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alberto Zaroli, ha visto gli interventi di Gianluca Rocchi (Responsabile CAN), Alessandro Pizzi (Responsabile CAN D) e Chiara Perona (arbitro internazionale Futsal). Ognuno di loro, con il supporto di una serie di video, ha trattato un tema specifico: Rocchi – TECNICA, Pizzi – QUALITA’, Perona – INTUITO.

Numerose le domande inviate dagli associati, tramite un numero whatsapp di servizio, alle quali i relatori hanno risposto in diretta. Il supporto tecnico alla serata è stato fornito dal Servizio Informatico dell’AIA presente con il Responsabile Simone Mancini.

Nel mese di gennaio sarà organizzato il terzo appuntamento stagionale, con un nuovo Webinar Tecnico Arbitrale al quale sono annunciate presenze internazionali.

Enrica Giugliano, Salernitana Femminile 1970: “L’inizio di stagione e la qualificazione alla Coppa Italia gratificano il lavoro di tutti”

Credit: Salernitana Femminile 1970

Terzo posto, nel girone D di Serie B, a -3 dalla vetta con lo scontro diretto in casa domenica. Momento d’oro per la Salernitana Femminile 1970 che, forte della storica qualificazione alla Coppa Italia, si prepara alla gara interna contro la capolista CMB. In casa granata in vista del match contro le fortissime lucane a parlare è stata Enrica Giugliano che apre con la vittoria sul Team Scaletta:

“La gara con lo Scaletta l’avevamo preparata lavorando bene durante tutta la settimana e seguendo le indicazioni di mister Lanteri. E’ stata una gara ad alta intensità fin da subito, sapevamo che potevamo giocarcela e volevamo far bene per conquistare l’accesso alla Coppa Italia. Siamo state sfortunate per i due goal che sono arrivati da due palle inattive, ma non ci siamo demoralizzate perchè sono cose che possono capitare in questo sport, siamo rimaste in partita senza perdere la pazienza. La rete del 2-1 ci ha portato nello spogliatoio con maggiore consapevolezza e tranquillità, infatti nell’intervallo abbiamo sistemato le cose che non andavano e siamo entrate in campo per fare il nostro gioco”.

La classe ’97 sulla parte iniziale di stagione:
“Sono estremamente orgogliosa e felice di questo avvio positivo in campionato. Siamo una squadra giovane, una squadra che ogni settimana si impegna lavorando duramente. Questa qualificazione in Coppa Italia con tre turni di anticipo, è soltanto il riconoscimento di quanto fatto fino ad ora, grazie all’impegno di tutti a partire dallo Staff fino a noi calcettiste, nessuno escluso. Tendo a rimarcare l’importanza del Prof. Picardi che ci sta permettendo di dare il massimo fisicamente in campo; con un’ottima preparazione alle spalle è innegabile raggiungere risultati del genere”.

Domenica big match interno:
“Domenica affronteremo in casa la capolista CMB. Mi aspetto una partita coraggiosa, senza timore, che sicuramente presenterà delle difficoltà per il valore delle calcettiste che ci troviamo di fronte. Sono sicura che scenderemo in campo per dare tutto e giocarci la nostra partita. E’ fondamentale in settimana prepararla nel migliore dei modi per ridurre il margine di errori, per ora pensiamo a fare del nostro meglio concentrate e unite”.

CMB da affrontare dopo le gare con Irpinia e Woman Napoli: 
“Le partite contro Irpinia e Woman Napoli sono state caratterizzate da nostri errori che, ovviamente, con squadre del genere si pagano a caro prezzo. Abbiamo visto più volte entrambe le partite per capire dove migliorare, acquisendo anche quel poco di buono che c’è stato. Questi tipo di match, come quello che andremo ad affrontare domenica, sono sfide dove bisogna mettercela tutta per portare a casa un buon risultato, quindi testa bassa e impegno, sono fiduciosa. Io e le mie compagne abbiamo un unico obbiettivo”.

UEFA: spiegazione del nuovo sistema di calcio per i club femminili

Photo Credit: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ad inizio dicembre, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato un nuovo piano di sviluppo post-2025 per il calcio europeo femminile per club, e con esso un nuovo formato per la UEFA Women’s Champions League e l’introduzione di una seconda competizione europea per club femminili. Entrambe le competizioni sono state sviluppate con l’obiettivo di aumentare la competitività e massimizzare la partecipazione considerando anche i vincoli del calendario e il carico delle giocatrici.

Il nuovo formato della Women’s Champions League verrà lanciato a partire dall’inizio della stagione 2025/26, introducendo una fase a campionato unico con 18 squadre. Permetterà a più club di competere, con una fase di campionato più competitiva e dinamica che garantirà che ogni partita conti.

Per la prima volta, la UEFA organizzerà anche una seconda competizione per club femminile, il che significa che le nuove squadre potranno mettersi alla prova contro squadre europee, e alcune squadre eliminate nei primi turni della Women’s Champions League avranno un secondo tentativo di gloria. Le modifiche alla competizione femminile di punta seguono modifiche simili alle nuove competizioni per club maschili della UEFA, che presenteranno il nuovo sistema a campionato unico dalla stagione 2024/25 in poi.

Aleksander Čeferin, presidente della UEFA:
“Negli ultimi anni la UEFA ha attribuito enorme importanza allo sviluppo del calcio femminile, facendo enormi passi avanti grazie a una strategia dedicata, solidi investimenti e una passione per garantire che il calcio sia aperto a tutti. Il nuovo formato della UEFA Women’s Champions League e l’introduzione di una seconda sono un’ulteriore dimostrazione di questo impegno ed entrambe saranno competizioni emozionanti e competitive che permetteranno a più giocatrici e club in tutto il continente di sognare la gloria europea”.

Nadine Kessler, direttrice generale del calcio femminile UEFA:
“Nonostante la storia di successo della UEFA Women’s Champions League negli ultimi anni, non rimarremo fermi. Oggi attendiamo con impazienza un’altra pietra miliare fondamentale per la professionalizzazione del calcio europeo per club. Il nuovo formato della UEFA Women’s Champions League rafforzerà la posizione della competizione al vertice del calcio per club e combinata con l’introduzione della nuova seconda competizione, stimolerà ulteriormente la crescita a livello nazionale e ci aiuterà a costruire una piramide calcistica europea forte e aperta di cui tutti possano essere orgogliosi”.

Perché la UEFA sta cambiando il formato della Women’s Champions League?
Il lancio del formato esistente è stato uno dei primi risultati della strategia UEFA per il calcio femminile, Time for Action, che dal 2019 si impegna a far crescere lo sport in tutta Europa innalzando gli standard, aumentando la portata e il valore delle competizioni. Dalla riform della competizione per la stagione 2021/22, vi sono state grandi partite, record di presenze negli stadi e di pubblico televisivo e l’interesse è più alto che mai.

Come sarà il formato della UEFA Women’s Champions League dalla stagione 2025/26?
Con il nuovo formato, le squadre non affronteranno più tre avversarie due volte – in casa e in trasferta – ma affronteranno invece partite contro sei squadre diverse nella fase di campionato, giocando metà di quelle partite in casa e metà in trasferta.
Per determinare i sei diversi avversari, le squadre verranno classificate in tre fasce di testa in base al loro ultimo coefficiente di club. Per garantire un livello equilibrato di avversari per tutti e un calendario equilibrato, ciascuna squadra verrà sorteggiata per affrontare due avversari da ciascuna di queste fasce, giocando una partita contro una squadra di ciascuna fascia in casa e una in trasferta.

I risultati di ogni partita decideranno la classifica generale del nuovo campionato, con tre punti per la vittoria, uno per il pareggio e nessuno per la sconfitta. Il nuovo formato, con tutte le squadre classificate insieme in un unico campionato, significherà che ci sarà molto altro da giocare fino alla serata finale della fase di campionato, dove tutte le partite inizieranno contemporaneamente. Le prime quattro squadre del campionato si qualificheranno automaticamente per i quarti di finale, mentre le squadre che finiranno dal 5° al 12° posto si sfideranno in uno spareggio a doppia fase a eliminazione diretta per assicurarsi il passaggio alle semifinali. Le squadre dal 13° al 18° posto verranno eliminate.

Le quattro squadre che prevalgono negli spareggi della fase a eliminazione diretta accederanno poi ai quarti di finale, dove affronteranno ciascuna una delle prime quattro classificate, che sarà testa di serie e giocherà il ritorno dei quarti di finale a casa. Dai quarti di finale in poi, la competizione seguirà il formato esistente degli ottavi di finale che condurranno alla finale in un campo neutro selezionato dalla UEFA.

Nel dettaglio: chi si qualificherà alla nuova UEFA Women’s Champions League e come funzionerà il format?
Dalla stagione 2025/26, 18 squadre si sfideranno nella fase a gironi, due in più rispetto a quelle che partecipano attualmente alla fase a gironi.

Oltre alla vincitrice della Women’s Champions League della stagione precedente e alle campionesse nazionali delle tre principali federazioni nazionali, che si qualificano direttamente nel formato attuale, le campionesse delle federazioni dal 4° al 6° posto e le seconde classificate delle federazioni 1 e 2 accederanno direttamente alla fase di campionato. Altre quattro squadre si uniranno tramite il percorso di qualificazione Champions e cinque dal percorso di qualificazione del campionato, che verrà ampliato per includere due nuove squadre, la seconda classificata della 17a federazione classificata e la terza classificata della federazione settima classificata per la prima volta.

La lista d’accesso riformata, oltre a garantire la partecipazione alla fase a campionato per un numero maggiore di squadre, significherà anche che otto squadre giocheranno due partite di qualificazione in meno.

Perché la UEFA introduce una seconda competizione e come funzionerà?
Un obiettivo chiave di tutte le parti interessate era quello di costruire una seconda competizione che consentisse a più club di competere in Europa e fornire ulteriori incentivi per gli investimenti a livello nazionale.

Tredici squadre, le terze classificate nel campionato nazionale delle federazioni classificate dall’8 al 13 e le seconde classificate dalle federazioni classificate dal 18 al 24, parteciperanno direttamente alla competizione, mentre un sistema di alimentazione della UEFA Women’s Champions League vedrà la nuova competizione.

La seconda competizione sarà ad eliminazione diretta, giocata parallelamente alla Women’s Champions League. Si disputerà un totale di sei turni, gironi 1, 2 e ottavi, quarti di finale, semifinali e finale, che si giocheranno su due gare (in casa e fuori). Le vincitrici si qualificheranno automaticamente al secondo turno del percorso Campioni della UEFA Women’s Champions League della prossima stagione, con un turno per negoziare un posto nella fase a gironi.

Come si è evoluta la UEFA Women’s Champions League nel tempo?
La competizione è iniziata come Coppa UEFA femminile nella stagione 2001/02, con 33 squadre in competizione durante la stagione inaugurale. Il Frankfurt ha vinto una finale in gara unica contro l’Umeå della Svezia. Dal 2002/03 al 2008/09 la finale si è giocata su due gare.

Per la sua nona stagione, la competizione è stata rilanciata come UEFA Women’s Champions League, che ha visto la partecipazione delle seconde classificate delle otto federazioni con il ranking più alto, nonché dei campioni nazionali di tutta Europa. Un turno di qualificazione ha preceduto una partita a eliminazione diretta a 32 squadre con una finale unica.

La stagione 2021/22 ha portato l’arrivo della riformattazione più radicale mai vista finora nella competizione. Una fase a gironi a 16 squadre, con marketing centralizzato e copertura televisiva, ha sostituito il precedente turno a 16. Le prime due di ciascuno dei quattro gironi accedono ai quarti di finale.

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