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Il video del Webinar Tecnico Arbitrale, Chiara Perona con Gianluca Rocchi e Alessandro Pizzi

Sono stati migliaia gli arbitri collegati da tutt’Italia al Webinar Tecnico Arbitrale trasmesso in diretta dal Centro VAR di Lissone. Molte poi le Sezioni che hanno seguito collegialmente l’evento, organizzando una riunione plenaria nei propri locali, con il coinvolgimento anche degli allievi che stanno frequentando il corso arbitri.

Il Webinar, alla presenza del Vice Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alberto Zaroli, ha visto gli interventi di Gianluca Rocchi (Responsabile CAN), Alessandro Pizzi (Responsabile CAN D) e Chiara Perona (arbitro internazionale Futsal). Ognuno di loro, con il supporto di una serie di video, ha trattato un tema specifico: Rocchi – TECNICA, Pizzi – QUALITA’, Perona – INTUITO.

Numerose le domande inviate dagli associati, tramite un numero whatsapp di servizio, alle quali i relatori hanno risposto in diretta. Il supporto tecnico alla serata è stato fornito dal Servizio Informatico dell’AIA presente con il Responsabile Simone Mancini.

Nel mese di gennaio sarà organizzato il terzo appuntamento stagionale, con un nuovo Webinar Tecnico Arbitrale al quale sono annunciate presenze internazionali.

Enrica Giugliano, Salernitana Femminile 1970: “L’inizio di stagione e la qualificazione alla Coppa Italia gratificano il lavoro di tutti”

Credit: Salernitana Femminile 1970

Terzo posto, nel girone D di Serie B, a -3 dalla vetta con lo scontro diretto in casa domenica. Momento d’oro per la Salernitana Femminile 1970 che, forte della storica qualificazione alla Coppa Italia, si prepara alla gara interna contro la capolista CMB. In casa granata in vista del match contro le fortissime lucane a parlare è stata Enrica Giugliano che apre con la vittoria sul Team Scaletta:

“La gara con lo Scaletta l’avevamo preparata lavorando bene durante tutta la settimana e seguendo le indicazioni di mister Lanteri. E’ stata una gara ad alta intensità fin da subito, sapevamo che potevamo giocarcela e volevamo far bene per conquistare l’accesso alla Coppa Italia. Siamo state sfortunate per i due goal che sono arrivati da due palle inattive, ma non ci siamo demoralizzate perchè sono cose che possono capitare in questo sport, siamo rimaste in partita senza perdere la pazienza. La rete del 2-1 ci ha portato nello spogliatoio con maggiore consapevolezza e tranquillità, infatti nell’intervallo abbiamo sistemato le cose che non andavano e siamo entrate in campo per fare il nostro gioco”.

La classe ’97 sulla parte iniziale di stagione:
“Sono estremamente orgogliosa e felice di questo avvio positivo in campionato. Siamo una squadra giovane, una squadra che ogni settimana si impegna lavorando duramente. Questa qualificazione in Coppa Italia con tre turni di anticipo, è soltanto il riconoscimento di quanto fatto fino ad ora, grazie all’impegno di tutti a partire dallo Staff fino a noi calcettiste, nessuno escluso. Tendo a rimarcare l’importanza del Prof. Picardi che ci sta permettendo di dare il massimo fisicamente in campo; con un’ottima preparazione alle spalle è innegabile raggiungere risultati del genere”.

Domenica big match interno:
“Domenica affronteremo in casa la capolista CMB. Mi aspetto una partita coraggiosa, senza timore, che sicuramente presenterà delle difficoltà per il valore delle calcettiste che ci troviamo di fronte. Sono sicura che scenderemo in campo per dare tutto e giocarci la nostra partita. E’ fondamentale in settimana prepararla nel migliore dei modi per ridurre il margine di errori, per ora pensiamo a fare del nostro meglio concentrate e unite”.

CMB da affrontare dopo le gare con Irpinia e Woman Napoli: 
“Le partite contro Irpinia e Woman Napoli sono state caratterizzate da nostri errori che, ovviamente, con squadre del genere si pagano a caro prezzo. Abbiamo visto più volte entrambe le partite per capire dove migliorare, acquisendo anche quel poco di buono che c’è stato. Questi tipo di match, come quello che andremo ad affrontare domenica, sono sfide dove bisogna mettercela tutta per portare a casa un buon risultato, quindi testa bassa e impegno, sono fiduciosa. Io e le mie compagne abbiamo un unico obbiettivo”.

UEFA: spiegazione del nuovo sistema di calcio per i club femminili

Photo Credit: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ad inizio dicembre, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato un nuovo piano di sviluppo post-2025 per il calcio europeo femminile per club, e con esso un nuovo formato per la UEFA Women’s Champions League e l’introduzione di una seconda competizione europea per club femminili. Entrambe le competizioni sono state sviluppate con l’obiettivo di aumentare la competitività e massimizzare la partecipazione considerando anche i vincoli del calendario e il carico delle giocatrici.

Il nuovo formato della Women’s Champions League verrà lanciato a partire dall’inizio della stagione 2025/26, introducendo una fase a campionato unico con 18 squadre. Permetterà a più club di competere, con una fase di campionato più competitiva e dinamica che garantirà che ogni partita conti.

Per la prima volta, la UEFA organizzerà anche una seconda competizione per club femminile, il che significa che le nuove squadre potranno mettersi alla prova contro squadre europee, e alcune squadre eliminate nei primi turni della Women’s Champions League avranno un secondo tentativo di gloria. Le modifiche alla competizione femminile di punta seguono modifiche simili alle nuove competizioni per club maschili della UEFA, che presenteranno il nuovo sistema a campionato unico dalla stagione 2024/25 in poi.

Aleksander Čeferin, presidente della UEFA:
“Negli ultimi anni la UEFA ha attribuito enorme importanza allo sviluppo del calcio femminile, facendo enormi passi avanti grazie a una strategia dedicata, solidi investimenti e una passione per garantire che il calcio sia aperto a tutti. Il nuovo formato della UEFA Women’s Champions League e l’introduzione di una seconda sono un’ulteriore dimostrazione di questo impegno ed entrambe saranno competizioni emozionanti e competitive che permetteranno a più giocatrici e club in tutto il continente di sognare la gloria europea”.

Nadine Kessler, direttrice generale del calcio femminile UEFA:
“Nonostante la storia di successo della UEFA Women’s Champions League negli ultimi anni, non rimarremo fermi. Oggi attendiamo con impazienza un’altra pietra miliare fondamentale per la professionalizzazione del calcio europeo per club. Il nuovo formato della UEFA Women’s Champions League rafforzerà la posizione della competizione al vertice del calcio per club e combinata con l’introduzione della nuova seconda competizione, stimolerà ulteriormente la crescita a livello nazionale e ci aiuterà a costruire una piramide calcistica europea forte e aperta di cui tutti possano essere orgogliosi”.

Perché la UEFA sta cambiando il formato della Women’s Champions League?
Il lancio del formato esistente è stato uno dei primi risultati della strategia UEFA per il calcio femminile, Time for Action, che dal 2019 si impegna a far crescere lo sport in tutta Europa innalzando gli standard, aumentando la portata e il valore delle competizioni. Dalla riform della competizione per la stagione 2021/22, vi sono state grandi partite, record di presenze negli stadi e di pubblico televisivo e l’interesse è più alto che mai.

Come sarà il formato della UEFA Women’s Champions League dalla stagione 2025/26?
Con il nuovo formato, le squadre non affronteranno più tre avversarie due volte – in casa e in trasferta – ma affronteranno invece partite contro sei squadre diverse nella fase di campionato, giocando metà di quelle partite in casa e metà in trasferta.
Per determinare i sei diversi avversari, le squadre verranno classificate in tre fasce di testa in base al loro ultimo coefficiente di club. Per garantire un livello equilibrato di avversari per tutti e un calendario equilibrato, ciascuna squadra verrà sorteggiata per affrontare due avversari da ciascuna di queste fasce, giocando una partita contro una squadra di ciascuna fascia in casa e una in trasferta.

I risultati di ogni partita decideranno la classifica generale del nuovo campionato, con tre punti per la vittoria, uno per il pareggio e nessuno per la sconfitta. Il nuovo formato, con tutte le squadre classificate insieme in un unico campionato, significherà che ci sarà molto altro da giocare fino alla serata finale della fase di campionato, dove tutte le partite inizieranno contemporaneamente. Le prime quattro squadre del campionato si qualificheranno automaticamente per i quarti di finale, mentre le squadre che finiranno dal 5° al 12° posto si sfideranno in uno spareggio a doppia fase a eliminazione diretta per assicurarsi il passaggio alle semifinali. Le squadre dal 13° al 18° posto verranno eliminate.

Le quattro squadre che prevalgono negli spareggi della fase a eliminazione diretta accederanno poi ai quarti di finale, dove affronteranno ciascuna una delle prime quattro classificate, che sarà testa di serie e giocherà il ritorno dei quarti di finale a casa. Dai quarti di finale in poi, la competizione seguirà il formato esistente degli ottavi di finale che condurranno alla finale in un campo neutro selezionato dalla UEFA.

Nel dettaglio: chi si qualificherà alla nuova UEFA Women’s Champions League e come funzionerà il format?
Dalla stagione 2025/26, 18 squadre si sfideranno nella fase a gironi, due in più rispetto a quelle che partecipano attualmente alla fase a gironi.

Oltre alla vincitrice della Women’s Champions League della stagione precedente e alle campionesse nazionali delle tre principali federazioni nazionali, che si qualificano direttamente nel formato attuale, le campionesse delle federazioni dal 4° al 6° posto e le seconde classificate delle federazioni 1 e 2 accederanno direttamente alla fase di campionato. Altre quattro squadre si uniranno tramite il percorso di qualificazione Champions e cinque dal percorso di qualificazione del campionato, che verrà ampliato per includere due nuove squadre, la seconda classificata della 17a federazione classificata e la terza classificata della federazione settima classificata per la prima volta.

La lista d’accesso riformata, oltre a garantire la partecipazione alla fase a campionato per un numero maggiore di squadre, significherà anche che otto squadre giocheranno due partite di qualificazione in meno.

Perché la UEFA introduce una seconda competizione e come funzionerà?
Un obiettivo chiave di tutte le parti interessate era quello di costruire una seconda competizione che consentisse a più club di competere in Europa e fornire ulteriori incentivi per gli investimenti a livello nazionale.

Tredici squadre, le terze classificate nel campionato nazionale delle federazioni classificate dall’8 al 13 e le seconde classificate dalle federazioni classificate dal 18 al 24, parteciperanno direttamente alla competizione, mentre un sistema di alimentazione della UEFA Women’s Champions League vedrà la nuova competizione.

La seconda competizione sarà ad eliminazione diretta, giocata parallelamente alla Women’s Champions League. Si disputerà un totale di sei turni, gironi 1, 2 e ottavi, quarti di finale, semifinali e finale, che si giocheranno su due gare (in casa e fuori). Le vincitrici si qualificheranno automaticamente al secondo turno del percorso Campioni della UEFA Women’s Champions League della prossima stagione, con un turno per negoziare un posto nella fase a gironi.

Come si è evoluta la UEFA Women’s Champions League nel tempo?
La competizione è iniziata come Coppa UEFA femminile nella stagione 2001/02, con 33 squadre in competizione durante la stagione inaugurale. Il Frankfurt ha vinto una finale in gara unica contro l’Umeå della Svezia. Dal 2002/03 al 2008/09 la finale si è giocata su due gare.

Per la sua nona stagione, la competizione è stata rilanciata come UEFA Women’s Champions League, che ha visto la partecipazione delle seconde classificate delle otto federazioni con il ranking più alto, nonché dei campioni nazionali di tutta Europa. Un turno di qualificazione ha preceduto una partita a eliminazione diretta a 32 squadre con una finale unica.

La stagione 2021/22 ha portato l’arrivo della riformattazione più radicale mai vista finora nella competizione. Una fase a gironi a 16 squadre, con marketing centralizzato e copertura televisiva, ha sostituito il precedente turno a 16. Le prime due di ciascuno dei quattro gironi accedono ai quarti di finale.

Sandy Iannella: “Spero che tra qualche anno non faccia più notizia il fatto che una donna alleni una squadra maschile”

Nei giorni scorsi il portale Sprint e Sport ha raggiunto Sandy Iannella, che da qualche mese ha definitivamente svestito la maglia di calciatrice per cominciare il percorso da guida tecnica. La livornese classe ’87, infatti, attualmente siede sulla panchina della Primavera del Pontedera, risultando cosi essere l’unica donna ad allenare una squadra maschile di una società professionistica. Questo un estratto dell’intervista rilasciata dall’ex calciatrice della Nazionale alla testata piemontese: 

“Spero che tra qualche anno non faccia più notizia il fatto che una donna alleni una squadra maschile. Voglio che le mie squadre vadano sempre a mille all’ora, cercando di arrivare il prima possibile in porta. Quest’estate non vedevo l’ora che iniziasse la stagione per poter lavorare sulla squadra partita per partita. Penso che come un uomo possa dare il suo contributo significativo in uno spogliatoio di sole donne, valga anche il contrario. La figura femminile può dare un plus al calcio maschile, con le peculiarità che sono insite nel suo genere. Credo che soprattutto uno dei fattori principali sia trovare la sinergia con ogni membro dello staff, sempre con passione e mettendo la competenza al primo posto”.

Vip C5: interrotto il rapporto di collaborazione con il vice allenatore Maurizio Campana

Credit: Villa Imperiale Planet
La società comunica l’interruzione del rapporto di collaborazione con il vice allenatore Maurizio Campana, che ha deciso di intraprendere nuove strade per motivi e scelte personali. La società rispetta e comprende la sua decisione, riconoscendo il suo impegno e la dedizione dimostrati nel corso del suo periodo con noi.
Desideriamo altresì augurargli il massimo successo nei suoi futuri progetti personali e professionali.
COMUNICATO VIP C5

Laura Perin, Parma: “Serie B combattutissima in cui conteranno i dettagli, avrà la meglio chi dimostrerà più fame di vincere”

Tra le squadre di vertice della Serie B, dopo 9 turni, c’è il Parma, guidato da mister Colantuono, candidata a rimanere nei primi posti della classifica sino al termine del campionato.

Ad approdare in gialloblù, dopo l’esperienza con il Brescia, è stata Laura Perin, che abbiamo raggiunto per qualche battuta, che sul passaggio con le emiliane sottolinea: “Sono stata molto felice della chiamata del Parma, sicuramente a convincermi a sposare il progetto è stata l’ambizione della società e la mia voglia di mettermi in gioco. Siamo un gruppo unito verso lo stesso obiettivo ed è fondamentale”.

Per il Parma dieci giorni fa il successo nel derby contro il Bologna a cui ha fatto seguito il periodo di sosta del campionato: “Sicuramente il Bologna si è rivelata un’ottima avversaria. Noi siamo state brave a portare a casa il risultato per continuare il nostro percorso. Abbiamo sfruttato questo periodo per lavorare ancora meglio sui nostri limiti e per recuperare le energie”.

Cinque squadre in tre punti dopo 9 partite nel torneo cadetto che la classe ’97 commenta cosi: “Mi aspettavo sicuramente un campionato molto combattuto. Il livello si è alzato molto e la differenza sul lungo periodo la faranno i dettagli. A mio avviso avrà la meglio chi dimostrerà più fame di vincere. Per quanto ci riguarda mi piace molto la possibilità di lavorare a 360 gradi come atlete sia a livello psicofisico che alimentare”.

Alle porte per le ducali la sfida con il Ravenna sulla quale l’ex di Tavagnacco ed Hellas Verona predica calma: “Il Ravenna è una squadra che ha fame di punti, gioca in un campo ostico e non sarà certo semplice portare a casa la vittoria. Sarà una partita per niente scontata”.

La chiacchierata con la laterale nata a Pordenone si conclude con un augurio per il 2024 personale e di squadra: “Spero di poter raggiungere i miei obiettivi personali e di squadra. Sicuramente l’aspetto fondamentale sarà non abbassare l’attenzione nonostante le vittorie”.

Andrea Burruto, Polisportiva Airoldi: “Il calcio femminile lo seguo grazie a mia figlia Martina. Sogno vedere in futuro una Prima Squadra”

Photo Credit: Andrea Burruto - Polisportiva Airoldi

La Polisportiva Airoldi è una società presente ad Origgio, in provincia di Varese, e avevamo fatto due chiacchiere con Carlo Ambrogio, il quale ci aveva raccontato il percorso che stava facendo la società per il calcio femminile grazie alle squadre Under 10, Under 12, Under 15 e Under 17.
Ebbene, in quest’ultima formazione, che partecipa al Girone A del campionato Allieve Regionali Lombardia, vi è anche la figura di Andrea Burruto che, oltre a ricoprire il ruolo di Dirigente, è Vice-Responsabile femminile dell’Airoldi, e che ha due figli, un maschio che fa il pugile e una femmina che fa la calciatrice.
La nostra Redazione ha raggiunto Andrea per risponderci ad alcune domande.

Andrea cosa le ha portato ad entrare nell’Airoldi?
«Perché prima di tutto per la vicinanza, non a caso sono di Origgio, e poi perché ho una figlia che si chiama Martina che gioca proprio nell’Airoldi, ma soprattutto perché mi piace molto il calcio».

Come mai ha deciso di seguire il femminile?
«Lo seguo grazie a Martina che voleva seguire le orme di suo fratello che gioca anche lui a calcio. Da lì ho iniziato a seguirla vedendo le sue partite, finché non sono entrato in società come Dirigente dell’Under 17 e la seguo ancora più da vicino. Mi piace molto il calcio femminile, perché vedo tanto impegno da parte delle ragazze».

Com’è il rapporto, dal punto di vista calcistico, tra lei e sua figlia Martina?
«Con Martina ho un ottimo rapporto, dove commentiamo insieme le partite. Certo, in certi casi sono critico con lei su come ha giocato durante la gara, ma cerchiamo di capire gli errori che ha fatto sia la squadra che mia figlia nel corso dell’incontro».

L’Airoldi Under 17 è inserito nel Girone A delle Allieve Regionali. Come sta affrontando la stagione?
«Siamo una squadra abbastanza nuova, dove ci vorrà un po’ di tempo per amalgamarsi tra di loro. Certo, manca ancora la vittoria, ma stiamo migliorando di gara in gara».

Quanto è importante per una società come l’Airoldi disputare questo campionato?
«Per noi è importante, perché possiamo competere in squadre importanti, e ciò permette di far crescere, grazie alla nostra presenza, il movimento stesso».

Come sta, dal suo punto di vista, il calcio femminile lombardo? E nel Varesino?
«Il calcio femminile lombardo sta crescendo sempre di più, dove si stanno organizzando iniziative e campionato dedicati al movimento. Per quanto riguarda la provincia di Varese noto un certo aumento d’interesse in questi ultimi anni, dove ci sono molte più squadre femminili».

Che sogni vorrebbe realizzare per l’Airoldi?
«Riuscire a creare nel giro di qualche anno tutte le squadre giovanili e una Prima Squadra. Sarebbe il coronamento per l’impegno che la Polisportiva Airoldi ha verso il calcio femminile».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Polisportiva Airoldi e Andrea Burruto per la disponibilità.

Trento Calcio Femminile: le parole di Sergio Gadda e Maya Antolini dopo la prima partita di Coppa Italia

Domenica 3 dicembre, nella partita valida per la prima giornata della fase giorni di Coppa Italia di Serie C, il Trento Calcio Femminile ha giocato in trasferta contro il Sudtirol, unica sconfitta delle gialloblu in Campionato. La partita si è svolta presso il Centro Sportivo Maso Ronco con calcio d’inizio alle 14:30, arbitrata dal Signor Garofalo di Torre del Greco.
Prima del fischio d’inizio, per celebrare la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, è stato letto un breve testo con questa dicitura:
“La Lega Nazionale Dilettanti e la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC celebrano insieme la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre”.

La partita tra le due corazzate che si è conclusa a reti inviolate per entrambi gli schieramenti, certamente non è stata semplice per le ragazze del mister Mauro Perina e ha dato vita ad una prestazione generale molto al di sotto delle reali capacità delle Aquilotte.
La squadra di casa, d’altra parte, ha avuto delle buone occasioni per portarsi in vantaggio ma non è mai riuscita a finalizzarle anche grazie ai diversi legni presi e all’estremo difensore classe 2005 del Trento, Nikol Rubinaccio.

Nel secondo tempo la squadra ospite ha provato l’impresa, cercando di imporsi in campo in termini di possesso palla e copertura del campo ma non è stato sufficiente per portarsi in vantaggio.
Il portiere del Sudtirol ha neutralizzato i tiri di Michela Chemotti (15′) e Giulia Rosa (30′), unici episodi realmente pericolosi per la squadra di casa.

Alla fine della partita Sergio Gadda e Maya Antolini, rispettivamente secondo allenatore e attaccante classe 2002 del Trento Calcio Femminile, si sono espressi sull’andamento della partita. Entrambi hanno sostenuto che la prestazione non è stata al pari di quelle a cui hanno abituato i tifosi (in campionato hanno tenuto testa anche alla capolista Meran Women).
Nella seconda frazione di gioco l’andamento della gara è migliorato, l’attenzione e la precisione maggiore nel rettangolo verde ha portato la squadra a dimostrare qualcosa in più. La tensione di entrambe le parti ha sicuramente giocato a sfavore facendo perdere alle atlete la lucidità necessaria per vincere.

Di seguito rispettivamente le parole di Sergio Gadda e Maya Antolini:
Partita non bellissima? L’approccio non è stato dei migliori. Nel secondo tempo meglio, con più attenzione e precisione si è creato di più“.

“Partita molto combattuta sia fisicamente che mentalmente tra due squadre di ottimo livello. Non siamo partite benissimo ma siamo andate in crescendo, nel secondo tempo siamo riuscite ad esprimere meglio quello che il mister ci chiede in settimana. La tensione era percepibile da entrambe le parti, una prestazione che servirà per il futuro.”

Il Trento, che fa parte del girone 14 di Coppa Italia, avendo pareggiato contro il Sudtirol domenica 10 giocherà in casa contro il Meran Women.

San Marino: svelato il nome del successo di Massimo Ricci sulla panchina delle Titane

Credit Photo: Youtube

La San Marino Academy ha scelto: la Prima Squadra femminile sarà guidata da Giacomo Venturi. Il tecnico ex Chievo – con un passato anche nel calcio professionistico maschile e come match analyst per il Celta Vigo – siederà sulla panchina dalle Titane a partire dalla gara di domenica prossima contro il Pavia Academy, con l’obiettivo di scalare posizioni all’interno di una classifica che, negli ultimi tempi, si è fatta abbastanza problematica per Menin e compagne. L’allenatore veneto condurrà oggi la prima seduta di allenamento con il gruppo. La scelta di sposare la causa della San Marino Academy nasce sì dalla grande voglia di ritrovare il campo dopo un breve periodo di inattività, ma non solo. “Quando stai fermo cinque mesi un po’ soffri – ammette il nuovo tecnico biancoazzurro – e non vedi l’ora di tornare in azione. Io ho comunque sfruttato questo intervallo per visionare più partite possibili di Serie A e di Serie B e per mantenermi sul pezzo ed aggiornato. Sono molto carico per l’inizio di questa avventura. Quando il DS mi ha contattato ha subito manifestato la sua stima nei miei riguardi sotto il profilo tecnico e questo mi ha fatto molto piacere. Sono inoltre convinto che la San Marino Academy abbia una classifica bugiarda rispetto alle qualità del gruppo. La situazione non è delle più semplici, è vero, ma sono convinto che ci siano tutte le possibilità per risalire la china.”

Domenica c’è un altro scontro diretto ed il poco tempo a disposizione per preparare questa partita consiglia un approccio fatto di passi progressivi. “Sono molto realista – prosegue Venturi – Avendo a disposizione una sola settimana per lavorare a questa partita, non avrebbe senso imporre alle ragazze degli stravolgimenti di natura tattica e tecnica. Sfrutterò questi primi allenamenti per qualche piccolo accorgimento, senza però appesantire troppo la squadra dal punto di vista dei concetti. Lavoreremo per priorità, ad iniziare dall’atteggiamento da tenere in campo. Sarà mio compito trasmettere energie positiva, che il gruppo dovrà recepire e restituire sotto forma di prestazioni. Per fare una buona partita, domenica, servirà soprattutto questo. Invece, per lavorare dettagliatamente sulla tattica, servirà tempo.”

Sono agrodolci i ricordi di Giacomo Venturi da avversario delle Titane: Nei due anni al Chievo, gli incroci con la San Marino Academy sono stati sempre molto complicati. Anzi, è stata proprio la squadra sammarinese ad infliggermi la prima sconfitta stagionale dopo un lungo periodo da imbattuto. Si può dire anche che sia stata la squadra che mi ha dato il primo dispiacere da quando ho iniziato la mia avventura nel mondo del calcio femminile. Successivamente le cose sono andate meglio per noi, ma si è trattato sempre di partite molto combattute. In quelle occasioni ho avuto la percezione di avere di fronte un gruppo solido a 360° e, come ospite, ho avuto un’impressione molto positiva delle strutture e delle possibilità che ci sono a San Marino. Tutto questo mi è stato confermato durante il tour che il Direttore mi ha fatto fare di recente. Credo che ci siano grandi potenzialità nella San Marino Academy, sia dal punto di vista interno che strutturale: anche questi sono stati fattori determinanti per far sì che fra me e la dirigenza scattasse subito la scintilla.”

Leif Gunnar Smerud, CT Norvegia: “Contro l’Austria non siamo riuscite a mettere la palla in rete”

Karina Sævik ha segnato il gol della Norvegia, mentre l’Austria ha vinto per 2-1 l’ultima partita della fase a gironi della Nations League. La Francia ha vinto il gruppo davanti all’Austria. La Norvegia si è classificata al terzo posto, mentre il Portogallo è retrocesso in Lega B.

Abbiamo giocato un buon secondo tempo in cui abbiamo creato diverse grandi occasioni, ma purtroppo non siamo riuscite a mettere la palla in rete. È un po’ incredibile aver fatto un solo punto in due partite contro l’Austria, ma questo è il calcio“, ha dichiarato il CT della nazionale Leif Gunnar Smerud.

Il terzo posto implica che la Norvegia dovrà disputare uno spareggio per mantenere il proprio posto nella Lega A. Le quattro squadre di Lega A che si sono classificate terze nei rispettivi gironi incontreranno le squadre che si sono classificate seconde nei quattro gironi della Lega B.

Le squadre giocheranno in casa e in trasferta, con la Norvegia che finirà in casa. Le partite saranno sorteggiate l’11 dicembre e si giocheranno tra il 21 e il 28 febbraio del prossimo anno.

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