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Real Statte: annunciate Alessia D’Aniello, Francesca Ruggieri, Rebecca Fuggiano, Valeria Fischetti

Credit: Italcave Real Statte

A grandi passi verso l’inizio della nuova stagione. Altri due ingressi nel Real Statte per la stagione 23/24 sono state ratificate nelle ultime ore. Si tratta del pivot Alessia D’Aniello,  e della laterale Francesca Ruggieri. Per quanto riguarda D’Aniello l’emozione nel vestire la maglia rossoblù trasuda dalle sue parole, dopo l’esperienza della passata stagione col settore giovanile. “È un onore per me continuare a indossare questi colori e poter lavorare con il mister e con tutto lo staff, mi auguro di poter apprendere più cose possibili dalla loro esperienza e di poter crescere a livello individuale. Il campionato sarà competitivo ma stiamo lavorando per non farci trovare impreparate. Faremo il massimo per ottenere il miglior risultato possibile e riportare il Real Statte nelle categorie che più competono al club, dove merita di essere. Personalmente ritengo questa stagione un’importante opportunità di crescita personale che voglio sfruttare al meglio. Voglio dare il massimo supporto e mettermi a disposizione di tutta la squadra. Siamo un gruppo affiatato, abbiamo già giocato insieme gli scorsi anni per cui continueremo ad aiutarci l’una con l’altra sia in campo che fuori. Ai tifosi chiediamo di supportarci sempre, con voi sarà ancora più bello sentirsi a casa. Vi aspettiamo al palazzetto per divertirci insieme.” Molto pratica Ruggieri che giorno dopo giorno sta valutando il lavoro svolto, in particolare apprezzando la “nuova esperienza e le nuove tattiche di gioco. Disputeremo sicuramente un campionato impegnativo ma l’obbiettivo è quello di crescere come squadra, contando su un gruppo e staff solido, presente e affidabile. Il messaggio per i tifosi è quello di esserci sempre e sostenere la squadra.”


 

Verso l’inizio della nuova stagione, ormai alle porte, il Real Statte sta completando il suo organico. Molte le giocatrici che sono state tesserate dal club rossoblu, per poter far fronte al doppio impegno campionato e coppa Puglia. Nelle scorse ore sono state ufficializzate altre due giocatrici: l’ala destra, Rebecca Fuggiano, e il laterale-difensore, Valeria Fischetti.

Per Rebecca Fuggiano questa è “Un’opportunità per crescere e dimostrare ciò chi sono in campo. Da questo campionato mi aspetto di crescere e raggiungere nuovi obbiettivi, personali e di squadra. Proprio per questo darò il massimo per arrivare più in alto in classifica. Questo gruppo ha tanta voglia di vincere e da parte dello staff notiamo che c’è molta carica e unione d’intenti. I tifosi sono una parte fondamentale della squadra, spero di sentire tutto il loro calore in questa stagione e noi calciatrici vi ringrazieremo in campo con delle belle prestazioni.”

Soddisfatta della nuova avventura anche Valeria Fischetti. “Giocare nel Real Statte è emozionante, questo club ha scritto e vuol continuare a scrivere la storia del futsal femminile. Mi immagino una stagione esaltante, bellissima. Lo staff è fantastico, ci divertiremo assieme a tutte le ragazze che, in ogni allenamento, stanno dimostrando l’unione fondamentale in uno sport di squadra. Farò il massimo per aiutare questo club a risalire  nei campionato che più competono. Ai tifosi chiedo, quindi, di riempire il palazzetto per sostenerci in ogni momento delle gare.”

COMUNICATO REAL STATTE

Sofia Kongouli, Parma: “Contenta per il gol, ancora più contenta che la squadra abbia vinto”

Il Parma domenica scorsa ha piegato in trasferta la Freedom. Nel post gara a parlare è stata Sofia Kongouli, attaccante delle gialloblù andata in rete nel finale che ai microfoni del club ha commentato:

“Sono contenta per il gol, sono ancora più contenta che la squadra abbia vinto. Abbiamo preso i tre punti, questo è molto importante più ti del mio gol.  Abbiamo giocatrici che sono molto brave e sono giovani, abbiamo tanto da dare ancora. In occasione del gol non mi sono accorta del fatto che il portiere fosse a terra, avrei buttato la palla fuori. Ho scelto di di fare questo pallonetto e segnare per la mia squadra e così siamo prime in classifica dopo due giornate a punteggio pieno. Per noi è molto importante, abbassiamo la testa e lavoriamo meglio possibile”.

La UEFA ha introdotto un framework di standard minimi per le nazionali femminili europee

Photo Credit: Marco Montrone

La UEFA ha compiuto un significativo passo in avanti verso il livellamento delle condizioni di gioco per le calciatrici di tutta Europa, introducendo per la prima volta degli standard minimi dei quadri normativi per le nazionali femminili.

Il framework, approvato all’unanimità a giugno dal Comitato Esecutivo UEFA, stabilisce una serie di standard che comprendono disposizioni in materia di sport, governance, coaching, assistenza medica, formazione, welfare delle calciatrici, alloggio e retribuzione. Tale aggiornamento ha richiesto ampie consultazioni con giocatrici, allenatori e FIFPRO Europe.

“L’annuncio di oggi segna il culmine della nostra strategia quinquennale per il calcio femminile: Time for Action, ha spiegato il presidente UEFA, Aleksander Čeferin. “Sebbene si tratti di un traguardo significativo, stiamo già guardando ai prossimi passi. Mentre andiamo avanti, la UEFA rimane pienamente impegnata a sostenere le nostre federazioni affiliate e rafforzare le calciatrici”.

Supporto alle federazioni nazionali
L’organo di governo europeo assisterà i suoi membri nella stesura di progetti personalizzati che aiutino a realizzare l’obiettivo degli standard minimi. Il framework inoltre sarà supportato dal Programma di Incentivi UEFA HatTrick, con un fondo totale di 22 milioni di euro a disposizione delle federazioni nazionali fino al 2028 (100.000 euro all’anno per federazione nazionale).

Marissa Callaghan, calciatrice della nazionale dell’Irlanda del Nord, ovvero una delle 35 capitane consultate per la progettazione di questa iniziativa, ha detto: “Definire standard minimi farà una differenza significativa per le calciatrici di tutta Europa in ogni aspetto delle nazionali. Avere una piattaforma per discutere con le colleghe giocatrici e con gli allenatori, è stata un’esperienza positiva e arricchente. Mi auguro che le calciatrici continuino a essere strettamente coinvolte in questo percorso”.

Condizioni migliori per giocare
“Questo progetto è importante e rappresenta un punto di partenza per innalzare il livello di tutte le squadre nazionali femminili”, ha detto Nadine Kessler, responsabile UEFA per il calcio femminile. “Avere le migliori condizioni possibili dentro e fuori dal campo è fondamentale per le calciatrici affinché possano dare il meglio di sé e, di conseguenza, portare al successo le loro nazionali. Oggi il panorama è altamente competitivo, quindi gli standard devono crescere di pari passo. Solo così le squadre potranno scatenare tutto il loro potenziale e noi potremo salvaguardare la longevità delle carriere delle calciatrici“.

Sarah Gregorius, Direttore FIFPro Europa per le politiche globali e le relazioni strategiche per il calcio femminile, ha detto: “Accogliamo con favore questo passo importante per le nazionali femminili che è il risultato di un approccio consultivo e inclusivo che coinvolge le giocatrici e la FIFPro Europa. Il framework promuove e incentiva standard che mettono al centro la protezione e le esigenze delle giocatrici, che lo meritano ampiamente. Restiamo pienamente impegnati affinché si possano raggiungere ulteriori sviluppi positivi”.

Gli standard minimi UEFA per le nazionali femminili comprendono:

• Allenatore a tempo pieno con licenza UEFA Pro (o qualifica equivalente) disponibile presso la federazione nazionale.

• Almeno un medico di squadra/due fisioterapisti in tutte le partite e gli allenamenti.

• Il viaggio verso gli stadi deve essere il più diretto possibile.

• Alloggi di alta qualità vicino alle sedi degli allenamenti e delle partite.

• Massimo utilizzo delle finestre internazionali.

• Accesso alle strutture di allenamento delle nazionali, comprese le attrezzature d’élite e i campi da gioco professionali.

• Accordo tra giocatrici e federazione su retribuzione, politiche parentali, di gravidanza e antidiscriminazione.

Questo programma è l’ultimo di una serie di iniziative strategiche della UEFA volte a far crescere, sviluppare e sostenere le nazionali femminili. Tra queste l’introduzione di un nuovo sistema di competizioni, ovvero UEFA Nations League e qualificazioni europee.

Ternana, Melillo: “Giusta mentalità offensiva, ma all’inizio non abbiamo applicato i concetti giusti”

Photo Credit: Federico Fenzi

Dieci gol fatti e uno subito, non c’era inizio migliore per la Ternana, che nella seconda giornata di B ha superato senza grossi problemi il Ravenna a domicilio. Nello 0-5 finale certamente da segnalare la tripletta di Pirone, ma anche le reti di Petrara e Tarantino. Nonostante l’ampio successo, mister Fabio Melillo si sofferma su un aspetto su cui migliorare in vista dei prossimi impegni:

“Le ragazze stanno lavorando molto bene, fin dai primi giorni di ritiro e abbiamo sempre la giusta mentalità offensiva, ripagata dai risultati. Eppure nei primi venti minuti secondo me non abbiamo interpretato bene la gara, su un campo piccolo come questo del Ravenna, serviva meno bellezza e qualche palla lunga in più. Poi dopo il vantaggio la gara è stata in discesa e ciò ci ha permesso di esaltare le nostre attaccanti, come Pirone e Tarantino che sono molto forti fisicamente”.

“Abbiamo giocato bene anche in fase difensiva, abbiamo Di Criscio che è una giocatrice di comprovata esperienza, Pacioni e Massimino che, pur giovani, hanno già fatto vedere l’anno scorso le loro qualità e le stanno confermando. Siamo una squadra completa, a livello fisico e non solo”.

“Giocare la Coppa Italia per noi è una vetrina importante, proveremo a dire la nostra anche se i valori in campo saranno diversi. Ci proveremo. In campionato con il Tavagnacco sarà una partita un po’ come questa: applicando i concetti giusti siamo superiori, non applicandoli si va in difficoltà. Sarà un tema di questi giorni”.

Centro Storico Lebowski: “Sarebbe stato assurdo continuare a dissipare una quantità enorme di risorse per inseguire a tutti i costi un modello sbagliato”

 Sta per ricominciare la stagione ufficiale delle ragazze, e come sapete non sarà più in Serie C nonostante la salvezza ottenuta sul campo, ma in Eccellenza.
Allargando un po’ lo sguardo al calcio femminile in Italia, è fresca di queste settimane la triste vicenda dei diritti tv della Serie A femminile, la cui asta è in un primo momento andata deserta, per poi veder aggiudicare una partita in chiaro alla Rai e il resto a Dazn a cifre irrisorie. Un fallimento grave, l’ennesimo, del disegno che abbiamo visto in questi anni, che pretendeva di “lanciare” il calcio femminile in Italia partendo esclusivamente dall’alto, dal vertice, anziché coltivare dalla base e con pazienza un movimento sportivo che avesse radici solide.
Di esempi se ne possono fare molti. La corsa di qualche anno fa delle grandi società del calcio maschile a comprare i titoli sportivi del calcio femminile, come se bastasse mettere le magliette delle squadre famose alle giocatrici per accendere la passione del pubblico e generare introiti. Ci viene in mente l’esempio della Florentia San Gimignano, una società che faceva calcio femminile in Serie A in un modo che ci piaceva, coinvolgendo il territorio e riempiendo le tribune, che qualche anno fa fu “convinta” con una certa insistenza a cedere il titolo sportivo alla Sampdoria, la quale poi l’estate scorsa di fronte alle note difficoltà societarie ha seriamente rischiato di dover chiudere la squadra femminile e gettare definitivamente alle ortiche tutta quella storia sportiva.
Allo stesso modo il professionismo, principio in sé giusto, è stato introdotto in fretta e in modo prematuro, senza dargli alcun tipo di base né di sostenibilità. Di nuovo, possono permetterselo solo i grandi club del calcio maschile, destinando al femminile le briciole dei loro stratosferici bilanci, che ci sembra proprio il contrario della parità e della dignità.
Anche la Serie C che abbiamo conosciuto noi è un salto nel buio per le società medio-piccole: vinci un campionato regionale e quello che ti succede l’anno dopo è dover girare mezza Italia decuplicando (letteralmente, non è un’esagerazione) le spese e senza che nessuno si domandi nemmeno come si potrebbe provare a rendere la cosa più sostenibile. “Cavoli vostri, se ce la fate bene, altrimenti amen”.
Noi pensiamo che non si possano forzare i passaggi. Non si può pretendere che milioni di persone si appassionino al calcio femminile, allo stadio e in tv, solo perché alle ragazze sono state messe le magliette del Milan e della Juve e ora sono professioniste. E non è un caso che non stia funzionando. Servono investimenti sull’attività di base, servono generazioni di bambine e ragazze (e bambini e ragazzi) che giocano e che poi vanno a veder giocare quelle più forti. Che si identificano in dei colori, in delle storie, in dei miti e dei modelli. Va incoraggiato questo.
Nel nostro piccolo, pensiamo che sarebbe stato assurdo continuare a dissipare una quantità enorme di risorse per inseguire a tutti i costi un modello sbagliato. Abbiamo fatto un passo indietro per provare a fare quello che sosteniamo dovrebbero fare tutte: costruire la base necessaria perché il calcio femminile possa diventare una potenza autosufficiente e autodeterminata, e non una macchietta del calcio maschile. Creare un settore giovanile, provare a far nascere un seguito di pubblico, costruire negli anni una storia sempre più bella da raccontare, in cui ci si identifica e che ci fa sognare. E che possa camminare con le proprie gambe.
Molte ragazze della prima squadra, quasi tutte, sono rimaste al Lebowski nonostante la delusione della mancata iscrizione in C. Questa è una cosa fantastica, che ci riempie di orgoglio e ci aiuta a mantenere la barra dritta. È il protagonismo femminile a essere decisivo: quello che negli anni si è costruito in Curva, nelle cariche societarie e in tante attività della Cooperativa. Quello che vede ormai in maglia grigionera oltre 100 atlete, dalla scuola calcio alle Mele Toste. E la strada da fare è ancora tanta.
Proprio guardando alle difficoltà del calcio di vertice, quella che appare fondamentale ora è la progettualità, cioè piantare i semi giusti.
Vogliamo tornare a vincere e a scalare le categorie certo, ma non ci interessa farlo in un deserto. Lunga vita al calcio femminile.
COMUNICATO LEBOWSKI

Falconara: al via la campagna abbonamenti per il campionato di Serie A

Credit: Falconara
Al via la campagna abbonamenti valida per le gare casalinghe di regular season del campionato di serie A femminile 2023-24 del Città di Falconara.
La campagna, aperte oggi mercoledì 4, si chiuderà domenica 15 ottobre.
Qui sotto tutte le info.
 Prezzo
 60 euro per gli over 14
 5 euro per gli under 14
 Dove comprarlo
 On line al link https://www.vivaticket.com/…/abbonamento-asd…/219643
nei centri Vivaticket Italia. A Falconara c’è la T18 Tabaccheria dell’Auditorium. Chi lo acquistasse secondo queste due modalità dovrà mostrare la ricevuta al botteghino del Palasport Badiali per avere il ticket dell’abbonamento. Al botteghino del Palasport Badiali. Gli orari di apertura per questa settimana sono: mercoledì-giovedì-venerdì dalle 18.00 alle 20.00, domenica dalle 10.30 alle 12.30 e poi dalle 16.00 all’inizio della gara.
COMUNICATO FALCONARA

Roberta Picchi, Chievo: “Felice per il gol e della reazione della squadra

Credit: Chievo

Il Chievo domenica, nel campionato di Serie B, ha battuto l’Arezzo per 3-1. Queste le parole di capitan Picchi, ai canali ufficiali del club, dopo il primo successo stagionale delle venete.

“Sono molto contenta della reazione di tutte le mie compagne. Abbiamo parlato tanto in settimana, abbiamo detto di non mollare un centimetro, secondo me questo è stato davvero il frutto di tutti gli allenamenti e devo fare veramente i complimenti a tutti. Era la prima partita in casa, ci tenevamo a fare un bel risultato. Sono molto contenta del gol perché ovviamente da punta si cerca quello. Felice del collettivo, secondo me non abbiamo concesso molto, siamo state soprattutto aggressive, cose che magari ci è mancata a Genova. Siamo un gruppo molto giovane, una rosa tutta nuova e siamo riusciti in un mese e mezzo comunque a costruire un gruppo importante sia fuori che dentro”.

Tavagnacco, Campi: “Contro la San Marino mi aspettavo di più nella fase di possesso, quando abbiamo preso gol ci siamo un po’ sciolte”

Credit Photo: UPC Tavagnacco

Sconfitta di misura per l’UPC Tavagnacco, che per la seconda gara consecutiva perde con il risultato di 2-1, questa volta contro la San Marino Academy, in cui brilla la stella della bomber Raffaella Barbieri. Alessandro Campi, tecnico della squadra friulana, ha così analizzato la sconfitta ai microfoni di San Marino RTV. Queste le sue dichiarazioni:

“Dalla mia squadra mi aspettavo molto di più nella fase di possesso palla, il che richiede una certa presenza di personalità che abbiamo a tratti avuto, raccogliendo qualcosa. Quando abbiamo preso gol ci siamo un po’ sciolte, abbiamo perso quella sicurezza che si richiedono per fare un certo tipo di gioco. Sotto il profilo dell’impegno non posso dire niente, le ragazze hanno dato tutto e questa è un’ottima base. Forse abbiamo dato tutto troppo tardi, abbiamo tentato di dare il tutto per tutto quando poi siamo riuscite a farlo. Abbiamo preso 2 gol che hanno minato in modo particolare le nostre certezze. Poi abbiamo fatto fatica a ritrovare certezze e quel piglio e quella voglia di rischiare ad incidere nel risultato. Ho visto le ragazze darci dentro e ripartiamo dalle cose buone fatte dalle ragazze in questa gara, come nella partita precedente.”

San Marino, Barbieri: “Una vittoria che ci dà gioia e che allontana i malumori”

©SMAcademy

La San Marino Academy ha trovato in quel di Tavagnacco la prima vittoria in stagione, vincendo 1-2 sul campo delle avversarie. A fare la parte della leonessa è stata la solita Raffaella Barbieri, capitana e anima di questa squadra, che con la sua doppietta ha ribaltato il vantaggio friulano. Inevitabile quindi il suo commento sull’incontro andato in archivio:

“Questa è una vittoria che cercavamo da due partite e che ancora ci mancava, per cui la gioia è tanta. Sono molto contenta anche di essere andata in rete, ma era fondamentale vincere per avere qualche certezza in più ed allontanare i malumori legati alla mancanza di punti”.

“Il gruppo è molto giovane, ma è formato da persone umili, che hanno voglia di lavorare e di mettersi a disposizione dello staff. Quando c’è un cambiamento serve sempre un po’ di pazienza. Penso che comunque qualcosa in più rispetto alle scorse uscite l’abbiamo vista. Per me è una responsabilità essere il capitano, non è facile a volte, ma sono sei anni che gioco per questa maglia ed è giusto così. Dobbiamo imparare a mantenere un attimo di costanza in più e avere meno cali di attenzione, c’è ancora da migliorarsi”.

È la volta poi dell’esordiente Martina Carlini“Ero molto emozionante per il debutto, ho cercato di dare il massimo. Abbiamo vinto, c’è da migliorare ma spero di aver dato il mio contributo. La partita era da chiudere prima, ma abbiamo tenuto duro fino alla fine, lottando e tenendo il risultato. Rispetto alle altre uscite, dove il gol ci ha tagliato le gambe, siamo cresciute mentalmente e lo abbiamo dimostrato”.

“Idee per scardinare un blocco difensivo basso”: disponibile la tesi del Ct Andrea Soncin

Venerdì scorso ha debuttato sulla panchina azzurra con un successo per 1-0 in Svizzera: il neo commissario tecnico Andrea Soncin ha intrapreso il suo viaggio da guida e figura di riferimento per il movimento calcistico femminile italiano come meglio non avrebbe potuto. Domani, martedì 26 settembre, lo attende un nuovo impegno tutt’altro che semplice in Nations League, contro la Svezia (calcio d’inizio ore 17,45, diretta tv su Rai 2) giunta terza ai recenti Mondiali di Australia e Nuova Zelanda.

Soncin ha completato il proprio iter di formazione da allenatore nella stagione 2020/2021, quando ha seguito a Coverciano il corso UEFA Pro. E a chiusura del Master ha esposto davanti alla commissione d’esame la sua tesi dal titolo ‘Attacco alla difesa – Idee per scardinare un blocco difensivo basso’.

Si tratta di un lavoro che, come spiega bene il titolo stesso, vuole dare delle indicazioni su come eludere sistemi difensivi chiusi nella propria metà campo. Partendo proprio dall’analisi delle varie tipologie di strutture difensive che si possono affrontare, nella tesi Soncin prova a elaborare idee e strategie offensive, ribadendo nelle conclusioni come “non ci sia un’idea di gioco che a priori possa prevalere sulle altre. Non esiste un blocco difensivo impossibile da scardinare. Così come non esiste una tattica offensiva sempre valida”. In questo concetto ‘di calcio liquido’, Soncin comunque sottolinea: “Sono altrettanto convinto che noi allenatori possiamo creare i contesti ottimali durante le sedute di allenamento, per creare una squadra capace di adattarsi, di cambiare e di variare scelte offensive”.

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