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Lucia Di Guglielmo: “Le affronteremo con umiltà, ma sicuramente senza paura!”

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La vittoria contro il Parma per 4 reti a 0 nella prima giornata di Serie A è arrivata in concomitanza dell’inizio della Champions League. Le giallorosse allenate da Mister Luca Rossettini dovranno scendere in campo contro la corazzata del Real Madrid, dando inizio al loro percorso in trasferta.
Lontane dalle mura amiche del “Tre Fontane”, le Lupe saranno impegnate in un match difficilissimo. Alla vigilia, Lucia Di Guglielmo ha rilasciato alcune dichiarazioni per dare la carica alle compagne e alla tifoseria.

«Credo il debutto in Champions sia solo il prossimo step del nostro percorso di crescita. Abbiamo tanta voglia di lavorare e di migliorarci come abbiamo fatto in quest’inizio di stagione. Non vediamo l’ora di confrontarci con il livello della Champions League», ha affermato il difensore della Roma. La strada delle giallorosse è cominciata in salita, per quel che riguarda l’Europa che conta, ma le ha già messe di fronte a uno scoglio brillantemente superato. Per provare a creare ancora maggior coesione, la squadra calpesterà il rettangolo verde provando a portarsi a casa i tre punti.

La momentanea posizione in classifica nella Liga del Real Madrid non dev’essere uno specchietto per l’allodole. Le spagnole sono infatti agguerrite e possono vantare di un cospicuo numero di giocatrici di calibro internazionale che la Champions la conoscono molto bene – una su tutte, Athenea Del Castillo. Nonostante sulla carta la Roma parta da sfavorita guardando la rosa, non si farà mettere i piedi in testa dai pronostici, né prenderà sottogamba l’avversaria: «Penso che le partite di Champions siano una storia a sé, quindi probabilmente non ha molto senso guardare al campionato. Sicuramente il Real Madrid, come altre squadre a inizio stagione, come anche noi, starà ancora cercando equilibrio. Sappiamo che stiamo per affrontare una squadra forte con delle individualità importanti e con esperienza in Champions League. Le affronteremo con la massima umiltà, ma sicuramente nessuna paura.»

In chiusura, la giocatrice ha dichiarato che un fattore che inciderà molto sul match che proveranno a disputare sarà la combinazione tra calciatrici più esperte e calciatrici meno esperte: «Credo che sarà determinante il mix che abbiamo in squadra fra calciatrici di maggiore esperienza e giocatrici con minore. Da parte nostra sarà importante aiutare la squadra soprattutto a leggere i momenti della partita e cercare di guidarla nei momenti di difficoltà in modo da mettere in condizioni le giocatrici con minore esperienza di poter esprimere il loro massimo potenziale e aiutare la squadra.»

Rossettini carica la squadra: “Serviranno coraggio, qualità e personalità”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

«Le condizioni sono positive, veniamo da una alla prima di campionato in casa nostra, e quindi quello era un tassello fondamentale per poi cominciare bene anche il nostro cammino in Champions League in questa fase», ha dichiarato Mister Luca Rossettini in apertura di conferenza stampa. Alla vigilia del match d’esordio nell’Europa che conta contro il Real Madrid, il tecnico della Roma ha analizzato il match che le sue ragazze proveranno a disputare contro una corazzata come quella spagnola. In primis, come detto poc’anzi, la squadra è in fiducia dopo il poker rifilato al Parma alla prima di campionato al “Tre Fontane” di Roma, un esordio coi fiocchi che sicuramente ha dato alle ragazze la carica giusta per provare a proseguire su questa strada.

I match che le Lupe dovranno giocare nell’Europa che conta, che hanno conquistato dopo un percorso fitto di insidie (ultima, ma non meno importante, quella rappresentata dallo Sporting Lisbona) sarà soltanto il primo di una lunga serie. Rossettini, alla sua prima esperienza a questi livelli per una formazione al femminile, ha affermato che le partite contro le avversarie del girone sono «tutti importanti e contro grandi squadre, e cercheremo di fare il nostro dovere in tutte le partite. Le ragazze lo sanno, e hanno voglia di provare a vincere tutte le gare che affrontano. Sono tutte partite importanti e decisive, perché poi faranno classifica per poi andare alla seconda fase della Champions. Le affronteremo come una finale.»

In chiusura, il Mister giallorosso ha tentato di enumerare quelle caratteristiche positive che le sue ragazze dovranno avere prima e durante il match per provare a dare filo da torcere al Real Madrid e rientrare da un campo difficile come il loro con un bottino capace di dare loro speranze per il futuro nel torneo: «Serviranno coraggio, qualità, personalità, e poi grande compattezza in tutte e due le fasi, sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Il vantaggio che stiamo trovando nel portare tante giocatrici in zona gol dobbiamo trovarlo anche nella fase difensiva, quando c’è bisogno di tutta la squadra per difendere. Compattezza con distanze corte, perché il Real è una grande squadra che è molto forte nella fase offensiva e fa di quello la sua arma più importante.»

Gianpiero Piovani, Inter Women: “Contro il Vllaznia dovremo essere brave a non dare punti di riferimento”

credit photo: Francesco Passaretta - photo agency calcio femminile italiano

Assieme alla UEFA Women’s Champions League, che ha preso il via nella giornata di ieri, riprende anche il cammino delle squadre coinvolte in Europa League. L’Inter, nello specifico, giocherà quest’oggi la partita d’andata contro il Vllaznia (settimana prossima ci sarà la gara di ritorno), squadra che fa parte della massima divisione del campionato Albanese (con sede a Scutari).
Gianpiero Piovani, intervistato nel pre-partita, ha esposto, non senza dovizia di particolari, sia la situazione della sua squadra che le peculiarità delle avversarie, note per essere una formazione insidiosa e con un buon gioco sia in fase di possesso che in assenza di palla.
Le nerazzurre, d’altra parte, scenderanno in campo forti delle prestazioni da dieci in pagella avute sinora e di un esordio in campionato in cui ha vinto in maniera convincente contro la Ternana.

Il Vllaznia è una squadra molto tosta, tignosa, organizzata. Utilizza un 4-3-3 in fase offensiva che diventa un 4-5-1 in fase di non possesso e quindi è difficile da superare. Dovremo essere brave noi, come abbiamo fatto sabato con la Ternana, a non dare punti di riferimento. L’atteggiamento, deve essere propositivo, aggressivo, e sopratutto volto verso l’area avversaria. Questo è un nostro modo di procedere che stiamo utilizzando dall’anno scorso e cerchiamo di portare avanti anche quest’anno. (Io e la squadra ndr) Proviamo sensazioni molto positive perché veniamo da una bellissima prestazione fatta sabato contro la Ternana. Oltre ad aver vinto abbiamo anche convinto, questa è la cosa importante: le ragazze sono molto cariche. Questo è positivo perché potrebbe essere un’arma importante da poter sfruttare contro questa squadra che è un po’ da scoprire e che avremo modo di conoscere durante la partita odierna, in modo particolare“.

In queste gare un dato molto positivo è anche l’atteggiamento tenuto in campo da tutte le calciatrici coinvolte: ognuna di loro (sia ella titolare sia entrata in corso d’opera) è pronta a ricoprire il proprio ruolo e fare il necessario per portare a casa il risultato. Questo, anche in una situazione in cui si gioca ogni tre giorni e vengono a mancare delle ragazze per infortunio (nell’Inter saranno assenti quest’oggi Magull, Serturini e Vilhjamsdottir) permette alla squadra di alternarsi e di avvertire meno quella fatica che è fisiologica in casi del genere. Sono ragionamenti che dicono tanto sulla crescita di una squadra che è maturata e che sta vivendo un primo anno in Europa come se fosse già una big e che, certamente, ha ancora grandi margini di crescita.

A convincere sono state tanto le prestazioni. Alternando anche tante ragazze in queste partite non è mai cambiato niente: abbiamo sempre visto le ragazze motivate, cercare di fare il nostro gioco: Questo è importante. Sabato si sono fatte trovare pronte anche coloro che sono subentrate dalla panchina e questo è un ottimo segnale che potrebbe essere, per il proseguo del campionato, una freccia in più nel nostro arco. Io e lo staff eravamo un po’ preoccupati perché giocare ogni tre giorni non è facile ma, come ho detto prima, abbiamo la fortuna di avere tante giocatrici. Purtroppo tre di loro non sono ancora disponibili: Lina Magull, Annamaria Serturini, assente per la rottura del crociato, e Karolina Lea Vilhjamsdottir che non ci sarà. Abbiamo tre ragazze fuori però stiamo alternando le altre, ribadisco, come esce una, entra l’altra. Questo va molto bene“.

Nazzarena Grilli, femminile AIAC Lombardia: “Il futuro del calcio femminile? Dipende molto dal territorio”

Dietro ogni “salto” del contesto calcistico femminile vi è chi costruisce continuamente programmi e visioni volti a strutturare percorsi, creare opportunità, contribuire alla crescita di un intero movimento.

Dalle parole alle azioni, dalle intenzioni ai veri risultati: lo sa bene Nazzarena Grilli, attuale responsabile calcio femminile AIAC per la regione Lombardia, nonché corpo docente dei corsi di licenza D e UEFA C per futuri allenatori. Un inizio da calciatrice (più di 600 le partite disputate in serie A), un seguito da allenatrice poi che, dopo quel lontano ‘94 (anno d’avvio della professione tecnica) è sfociato nella guida della under 23 (ora sotto la supervisione di Zorri).

Coinvolta nella nostra rubrica, ecco cosa ci ha raccontato.

Dopo gli Europei disputati dalla Nazionale, l’Italia è stata testimone di una crescita verticale del movimento. In che modo questo tipo di competizioni fungono da catalizzatore di sviluppo per l’intero contesto femminile?

Indubbiamente la Nazionale fa sempre un po’ da traino e quando le performance sono positive il messaggio viene mandato a tutto il movimento. A livello di club, però, c’è poco riscontro rispetto alle altre realtà europee ed in Italia la fatica è ancora evidente nel riuscire ad attirare il giusto pubblico.

Il professionismo introdotto nel 2022 ha inglobato solo la serie A ma credo che anche in serie B ci sia un buon livello di semi professionismo. Le professioniste di oggi sono un punto di riferimento per le giovani che sognano di vivere di calcio: questo è un bel salto di qualità perché fino a poco tempo fa i modelli di riferimento erano solo calciatori. Attualmente, poi, vi è poca predisposizione alla fatica e più all’ottenere tutto e subito, ma in alto si arriva col tempo, lavorando duramente e facendo anche delle rinunce”.

La visibilità tende a generare entusiasmo ed un incremento del numero di tesserate e praticanti. Da questo punto di vista, quale è la situazione in regione ed in che modo, poi, si articola il lavoro tra livello nazionale e regionale all’interno della Associazione?

Abbiamo la fortuna di vivere in una regione dove le possibilità del calcio femminile sono tante. Qui in Lombardia stiamo operando per prestare attenzione anche a tutte quelle realtà di promozione che hanno necessità di dare voce alle loro problematiche.

Il lavoro sul territorio è il futuro e con il Presidente Diego Fabbri e la responsabile nazionale Valentina de Risi vogliamo condividere un percorso concreto e che sia gratificante per le società stesse, sopratutto per quelle che solitamente stanno in penombra e che, in fin dei conti, sono la base della piramide”.

La fotografia che si può scattare, quindi, non è del tutto limpida…

Dalla nostra parte intendiamo, infatti, incoraggiare le società sofferenti sul territorio ad andare avanti. Ancora oggi vediamo quante realtà si sciolgono dopo poco tempo poiché gli strumenti e le  fondamenta risultano non solidi, ma nei campionati di eccellenza e di serie C le difficoltà ci saranno sempre. Certo è che se ognuno di noi, come contesto regionale, continua a fare il suo, con un lavoro in simbiosi prima o poi la svolta interessante arriva”.

Lo stato di salute della “fetta” allenatori sul territorio, invece, quale è?

L’allenatore non ha genere e a fare la differenza in realtà sono le competenze, sia umane che calcistiche. In regione siamo tante, ma a livello di serie A non ci sono allenatrici donne se non Bakker (Milan), in serie B troviamo due allenatrici (Como e Lumezzane) e qualcuna in serie C.

Possiamo e vogliamo migliorare anche sotto il punto di vista dell’organizzazione staff dove spesso il genere femminile non trova spazio; noi, come Associazione allenatori, desideriamo vedere colleghe collaboratrici tecniche o allenatrici in seconda anche in squadre maschili, ad esempio, cosa che in Europa già avviene tranquillamente”.

Ci salutiamo con gli obiettivi posti, come organigramma AIAC, per una buona promozione sia nell’immediato che guardando al futuro.

La storia non va mai dimenticata, questo è molto importante per chi l’ha conosciuta anni prima e dà valore al contemporaneo. Per chi, come me, ha partecipato a quegli anni e ne ha visto l’evoluzione diretta, l’obiettivo è quello di mettere al servizio del territorio la propria esperienza, conoscenza e comprensione; credo fermamente che il futuro del calcio femminile dipenda molto dal territorio e, insieme alle altre responsabili di tutto lo stivale, continueremo su questa scia, stando vicino agli allenatori che hanno costantemente bisogno di mezzi per esercitare la propria professione al meglio”.

Si ringrazia Nazzarena Grilli e AIAC Lombardia per la gentile concessione.

Le immagini della 1 giornata della Serie A: Napoli Women vs Fiorentina terminata 1 a 0

Credit Photo: Bruno Fontanarosa- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

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PRIMAVERA 1 – Il sorprendente Arezzo regge alla pari della Juventus (Roma ko). Goleade per le milanesi

Credit Photo: Ilaria Corongiu- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dopo la disputa della terza giornata, il quartetto che comandava la classifica del campionato di Primavera uno s’è… dimezzato. Complice il confronto diretto fra Juventus e Roma, che ha visto il successo bianconero, ed un Genoa ‘corsaro’ che è andato a conquistarsi i primi tre punti stagionali, sul terreno del Sassuolo, in vetta alla graduatoria sono rimaste, a punteggio pieno, le campionesse in carica juventine ed il sorprendente Arezzo, capace di centrare anche il terzo successo consecutivo. Alle loro spalle, oltre alle sconfitte giallorosse e neroverdi, le due milanesi raggiungono quota sei (travolgendo le cenerentole Brescia e Cesena). Sul fondo, la Fiorentina è riuscita a muovere finalmente il proprio punteggio, imponendo il pareggio all’ospitato Parma.

Come detto, il big-match di questo turno è andato in scena a Torino, dove la Juventus ha ospitato la rivale di sempre: la Roma. Le ragazze di casa hanno subito indirizzato la sfida, grazie alle segnature della coppia Valentina PiccardiViola Volpini, mentre il terzo centro di Costanza Santarella è servito a non far nascere idee di rimonta nella testa delle “lupacchiotte”, andate a bersaglio con l’ex sampdoriana Lexine Farrugia. Ad Arezzo, invece, le ragazze in divisa amaranto hanno avuto la meglio sulle veronesi dell’Hellas, al termine di una gara combattuta, come certificato anche dal punteggio conclusivo di 2-1 (Giulia Balducci e Carlotta Sena a segno per le aretine, Beatrice Djesse Abla per le gialloblù).

Il risultato più sorprendente della domenica, è però senza dubbio il successo delle “grifoncine” in casa del quotato Sassuolo: una rete di Asia Rota ha sancito l’esito della sfida, con le rossoblù ospiti che hanno così confermato non solo le buone prestazioni mostrate nelle due gare iniziali, ma anche di non voler interpretare un ruolo da comparse in questo torneo. L’unico pareggio del programma, è invece arrivato dal Viola Park fiorentino, dove la squadra di Simone Gori è finalmente riuscita a smuovere la propria classifica, dopo i due ko iniziali: contro il Parma, è stata Elisa Boldriini ha centrare la marcatura del pareggio, dopo che Marta Sicuri aveva portato in vantaggio le emiliane.

Infine, per completare il rendiconto del week end, mancano solo le goleade delle due formazioni milanesi che, in quest’occasione, sono sembrate dedicarsi maggiormente al tennis che non al calcio: entrambe le compagini, infatti, hanno rifilato alle rispettive avversarie, ben sei reti a testa. Ad aprire per prima questa sorta di sfida, è stata l’Inter di Marco Mandelli, che ha piegato per 6-1 il Brescia: le nerazzurre, hanno sbloccato il match con la doppia segnatura della coppia Elisa CiurleoAlessia Crippa, mentre Martina Romanelli ha poi aumentato il divario grazie ad una doppietta e un’altra coppia, composta da Francesca Palmeri e Sofia Bersani, ha quindi completato il tabellino. Tabellino nel quale, da parte bresciana, è riuscita a iscrivere il proprio nome Micaela Galbusera, autrice della rete della bandiera ospite.

Il Milan di Matteo Zago, ha poi invece risposto nel corso del pomeriggio domenicale, liquidando l’ospitato Cesena senza consentirgli di replicare: il 6-0 finale, infatti, è stato firmato dalle “diavoline” Louis Bro Strauss, Laura Cortinovis, Bianca Artioli, Gaia Tomaselli e Domenica Arboleda, con quest’ultima che ha messo a segno la sua personale doppietta.

Lo sguardo degli appassionati, adesso, è già rivolto verso il quarto atto di questa rappresentazione: un atto che prevede tutti incontri molto interessanti, sebbene per motivazioni diverse fra loro. In primis, ci sono quegli incontri che, sulla base di classifica e blasone, possono definirsi i match clou: stiamo parlando di Inter-Sassuolo e Milan-Arezzo, ma anche di parma-Juventus, sfida tutt’altro che di secondo piano. Poi c’è la trasferta della Roma a Cesena, sulla carta piuttosto agevole e quindi utile per una compagine capitolina in cerca di riscatto. Ma non si sottovaluti, la voglia romagnola di iniziare finalmente la propria corsa in campionato. Situazione analoga a Verona, dove una Hellas che era partita col ‘botto’ (vittoria in quel di Firenze), deve adesso cercare di ritrovare il feeling con la vittoria: ed ospitare l’altro fanalino di coda, il Brescia, potrebbe essere un’occasione d’oro per riuscirci. Anche in questo caso, voglia e determinazione bresciane non sono da trascurare. Infine, c’è la trasferta della Fiorentina a Genoa: un confronto che, per ora, riguarda posizioni meno nobili della classifica: entrambe, seppur con risultati diversi, in quest’ultimo turno sono riuscite ad abbandonare la quota zero punti, e quindi saranno entrambe intenzionate a dare continuità al loro cammino.

 

RISULTATI PRIMAVERA 1

Inter – Brescia                          6-1

Juventus – Roma                      3-1

Arezzo – Hellas Verona             2-1

Fiorentina – Parma                   1-1

Milan – Cesena                        6-0

Sassuolo – Genoa                    0-1

 

CLASSIFICA PRIMAVERA 1

Juventus ed Arezzo 9 pt; Milan, Inter, Sassuolo e Roma 6; Parma 4; Genoa ed Hellas VR 3; Fiorentina 1; Brescia e Cesena 0

Nicoletta Mazza, Lumezzane: “Rammarico per il risultato, avremmo dovuto fare meglio sottoporta”

Photo Credit: FC Lumezzane

Nicoletta Mazza, un derby combattuto, molto fisico, alla fine la posta in palio è divisa.
C’è un po’ di rammarico e questo fa ben pensare rispetto al futuro. Sicuramente potevamo fare un po’ meglio sottoporta, però è stata una partita sporca, difficile anche da commentare e da vincere per entrambe le squadre“.

Primo tempo con tante occasioni per il Lumezzane, anche una grande parata di Lonni quando si era già in vantaggio. Secondo tempo, meno occasioni a parte quella grande di Licari.
È evidente che le partite così si vincono e si perdono sugli episodi. Poterla chiudere subito nel primo tempo sicuramente ci avrebbe portato a un vantaggio importante di gestione di partita. È chiaro che all’interno di un campionato ci sono 4-5 partite sporche come questa che devi avere la forza di vincere. Evidentemente ancora oggi ci manca qualcosa, ma lo sappiamo e ci lavoreremo“.

È questo lo step che alla fine manca alla squadra in questo momento?
Sì, che non è una cosa ovviamente banale e non si sistema solo dicendocelo. Bisogna lavorare e capire dove sono i punti di forza. Non era facile vincere una partita così, lo sapevamo. Sapevamo quali sarebbero state e quali sarebbero potute essere le nostre difficoltà e questo si è verificato. Detto ciò abbiamo avuto le occasioni anche per chiuderle. In fin dei conti un po’ di rammarico c’è“.

Serve forse anche un po’ più di malizia in certe fasi della partita? La palla lunga, la palla sporca, il fallo tattico per bloccare una ripartenza?
Esatto, anche da questo punto di vista dobbiamo crescere un po’, però credo che siamo sulla strada giusta. Sono contenta del percorso perché io vedo questa giornata come un passo in avanti, sicuramente non uno indietro. Ripeto, c’è il rammarico di lasciare due punti“.

Damiano Zenoni, Brescia Femminile: “Partita positiva, portiamo a casa un punto per muovere la classifica”

Photo Credit: Simone Potenza - Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Le parole dell’allenatore del Brescia Damiano Zenoni, rilasciate sui canali ufficiali del club bresciano, dopo l’1-1 col Lumezzane nella quarta giornata di Serie B.

Partita sicuramente positiva nel complesso: il primo tempo forse è stato migliore per qualità da parte di entrambe le squadre, nel secondo c’è stata un po’ più di confusione e anche un po’ di paura di vincere. Siamo però contenti perché portiamo a casa un punto, il che significa muovere ancora la classifica, e mi fa piacere che le ragazze abbiano interpretato bene la partita, che è un derby e sappiamo bene che valore ha. Con questa prestazione, diamo continuità a quanto sin qui fatto, aspetto questo principale, in campo sono state messe le caratteristiche che ci volevano e lo spirito giusto: le ragazze hanno dimostrato che, se diamo valore a ciò che facciamo in settimana, poi lo riportiamo anche in partita e questo è un motivo in più per essere orgoglioso di loro“.

WSL e calcio italiano: il doppio volto dell’esperienza delle italiane in Inghilterra

credit photo: Stefano Petitti - photo agency calcio femminile italiano

Il campionato inglese femminile non è solo uno degli scenari più competitivi del calcio mondiale, ma rappresenta anche una vetrina importante per le calciatrici italiane che hanno scelto di misurarsi oltremanica. Il weekend appena trascorso ha offerto spunti significativi per analizzare il loro contributo e il processo di adattamento a una lega in continua evoluzione.

Elena Linari e il valore della leadership difensiva

La prestazione di Elena Linari con le London City Lionesses è stata una delle note più importanti di questo fine settimana: il suo gol decisivo contro il Liverpool non è solo una marcatura, ma un segnale di come la giocatrice stia assumendo un ruolo centrale nella squadra. Linari, con una carriera internazionale e importanti esperienze in Serie A, sta consolidando la sua presenza come leader difensiva, portando esperienza e autorevolezza a una squadra neopromossa. Il suo impatto va oltre il gol: organizzazione difensiva, sicurezza nel gioco palla al piede e capacità di guidare la linea difensiva.

Il contributo di altre italiane

Oltre a Linari, la WSL ospita altre atlete italiane che stanno ritagliandosi spazio: da calciatrici già affermate come Arianna Caruso nel Chelsea, Lisa Boattin nel Tottenham e Valentina Giacinti nel Reading, a giovani talenti in crescita. La loro presenza è fondamentale non solo per il valore tecnico, ma anche per il prestigio che portano alla crescita del movimento femminile italiano. Il weekend ha mostrato come queste giocatrici si stiano adattando a ritmi diversi, a stili di gioco fisici e a un ambiente mediatico molto più competitivo rispetto alla Serie A.

Adattamento culturale e professionale

L’esperienza inglese rappresenta anche una sfida extra-campo: lingua, cultura sportiva, mentalità di lavoro. Le italiane in WSL stanno dimostrando che l’adattamento passa non solo attraverso il campo, ma anche tramite una capacità di integrarsi in nuovi contesti, diventando punti di riferimento per compagne di squadra e giovani calciatrici. Questo percorso è cruciale per il loro sviluppo professionale e per consolidare la reputazione internazionale del calcio femminile italiano.

Il futuro delle italiane in WSL: esperienza e impatto sulla Nazionale

L’esperienza delle calciatrici italiane in Women’s Super League non è un capitolo isolato, ma un investimento strategico per il futuro del calcio femminile italiano. Giocare in uno dei campionati più competitivi del mondo significa confrontarsi quotidianamente con ritmi elevati, tattiche sofisticate e avversarie di alto livello: un percorso che arricchisce tecnicamente e mentalmente.

Questa crescita individuale si riflette anche sulla Nazionale italiana, che può beneficiare di giocatrici più esperte, abituate a scenari internazionali e pronte a dare un contributo significativo nelle competizioni di alto livello come i Mondiali e gli Europei. Il gol di Linari ne è un piccolo ma emblematico segnale: la WSL non è solo un palcoscenico per calciatrici straniere, ma una palestra di crescita che può elevare il valore dell’intero movimento femminile italiano.

L’impatto sulla Serie A Women

Tuttavia, il crescente fenomeno delle italiane in WSL comporta anche una conseguenza non trascurabile: il progressivo depauperamento di talenti per la Serie A Women. L’esodo verso l’estero, motivato da salari più alti, infrastrutture migliori e maggiore visibilità, indebolisce il livello competitivo interno. Questo crea una doppia sfida: da un lato, favorire la crescita individuale delle calciatrici; dall’altro, preservare la qualità e l’attrattiva della Serie A, affinché non diventi una lega di “passaggio” ma una realtà forte e competitiva in grado di trattenere e valorizzare i propri talenti.

“Prestazione di alto livello”: l’orgoglio di Canzi, tecnico Juve, post Benfica

È una splendida doppietta di Cecilia Salvai a regalare un debutto europeo sorridente alla Juventus Women: all’Allianz Stadium le bianconere di coach Canzi superano, nella prima giornata della Women’s Champions League, 2-1 in rimonta le portoghesi del Benfica proprio grazie alle due reti, una per tempo, di Salvai.

Il commento di Massimiliano Canzi appena dopo la sfida: «La partenza è stata abbastanza scioccante perchè abbiamo incassato un’occasione dopo pochi secondi e poi dopo pochi minuti siamo andate sotto di una rete. Le ragazze, però, hanno reagito alla grande e abbiamo giocato quasi tutta la prima frazione nella metà campo difensiva del Benfica. Abbiamo segnato una prima rete e anche una seconda, poi annullata per questione di centimetri. Nel finale, poi, abbiamo trovato la marcatura decisiva che ci ha regalato questa bella vittoria.
Ci prendiamo questi tre punti e non solo, anche la prestazione è stata di alto livello, tralasciando i primi minuti. Sappiamo che affronteremo sei squadre diverse in questa League Phase e saranno tutte partite di altissimo livello. Sarà molto motivante e ce la metteremo tutta per proseguire il nostro cammino in questa competizione».

E’ stata la prima volta nella storia che le due formazioni si sono incrociate. Questa sfida, quindi, non solo ha rappresentato il primo confronto diretto tra i due club, ma anche la prima occasione in cui entrambe hanno avuto modo di affrontare una squadra del rispettivo paese avversario. Con quella appena archiviata, inoltre, la Juventus Women detiene il record italiano di presenze in Women’s Champions League (39).

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