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Alia Guagni: “Un grande in bocca al lupo alle ragazze, vestire quella maglia è un sogno che si realizza”

A poche ore dall’esordio al Mondiale dell’Italia Alia Guagni ha postato un messaggio che racchiude tutte le emozioni che si può vivere durante una competizione cosi importante.  La classe ’87 toscana del Milan, fuori per infortunio nella parte finale della stagione, infatti ha scritto una frase rivolta alle tante compagne in Nuova Zelanda: “Ricordi mondiali per augurare un grande in bocca al lupo alle ragazze che stanno per iniziare questa nuova avventura. Godetevela Azzurre”.

A seguire un video che, racchiude i momenti in Nazionale che si riferiscono a Francia 2019, con la voce narrante della calciatrice:
Indossare la maglia azzurra è sicuramente un motivo di orgoglio perché stai rappresentando una nazione nella competizione più bella al mondo, alla pari forse ci sono solo le Olimpiadi. Quindi è un motivo di orgoglio e una soddisfazione incredibile. Quando arrivi con quella maglia addosso a cantare l’inno, in una competizione come un Mondiale, realizzi di aver fatto qualcosa di grande e realizzare un sogno. Un sogno che forse quando eri piccola non riesci nemmeno ad immaginare quanto sia importante” chiude Guagni con una lacrima che gli scorre il viso con un foglio con sopra scritto Sono qui, sogno realizzato.

Mondiali femminili, Italia-Argentina: diretta streaming, orario, notizie e come guardarla

L’Italia fa il suo esordio al Mondiale femminile contro l’Albiceleste: partita in programma lunedì 24 luglio alle 8.00 italiane.

Italia-Argentina

Gruppo G

Lunedì 24 luglio | Eden Park, Auckland

Orario di inizio

18:00 (ora locale) 08:00 (ora italiana)

Come guardarla in diretta

La partita Italia-Argentina sarà visibile in Italia su Rai 1 e sulla piattaforma RaiPlay.

La partita

Questa sarà la quarta partecipazione dell’Italia ad una Coppa del Mondo Femminile della FIFA, la prima da quando la Serie A è diventata un campionato professionistico. Dopo venti anni di assenza, la squadra guidata da Milena Bertolini ha fatto parlare di sé nell’ultima edizione di Francia 2019, nella quale è arrivata fino ai quarti di finale dopo aver battuto la Cina ai quarti.

Che Italia si ritroverà di fronte l’Argentina? Quella sorprendente dell’ultima edizione Mondiale o quella deludente di Euro 2022, competizione nella quale ha conquistato un solo punto? La risposta la daranno le protagoniste stesse sul campo di Eden Park.

Per l’Argentina sarà un appuntamento con la storia. Sarà la quarta partecipazione ad una Coppa del Mondo Femminile della FIFA (2003, 2007 e 2019 le precedenti). La sensazione delle giocatrici sudamericane è che sia arrivato il momento di conseguire il primo successo mondiale della loro storia. E scenderanno in campo esattamente con questo obiettivo.

In un gruppo completato dalla favorita Svezia e dal Sudafrica, questo sembra già essere un duello chiave per le aspirazioni di entrambe le squadre, il cui obiettivo minimo è quello di superare la fase a gironi. Le emozioni di certo non mancheranno ad Auckland.

Notizie sulle squadre

L’allenatore Germán Portanova ha fatto trapelare ben poco prima dell’esordio della sua Argentina in questo Mondiale. Le piogge, inoltre, hanno complicato la preparazione ad Auckland. Tuttavia, ci si aspetta uno schieramento ambizioso, che farà affidamento su Yamila Rodríguez, Mariana Larroquette e Estefanía Banini in fase offensiva.

Per quanto riguarda l’Italia, Bertolini di solito schiera un 4-3-3, con Manuela Giugliano a dirigere il traffico a centrocampo. Le Azzurre stanno attraversando una fase di transizione e il loro obiettivo è quello di trovare il giusto equilibrio tra le calciatrici più esperte e quelle più giovani, senza tradire la filosofia di Bertolini, che si fonda sulla velocità e sul movimento rapido del pallone.

Giocatrici da tenere d’occhio

Cristiana Girelli (Italia)

Uno dei punti fermi delle Azzurre, la punta di diamante della sua squadra. Bertolini confida molto nell’esperienza e nelle qualità tecniche dell’attaccante della Juventus. La sua tripletta contro la Giamaica a Francia 2019 è un ricordo ancora vivido. Con 25 gol a livello di club in questa stagione, la Girelli vorrà confermare le sue qualità anche in questa Coppa del Mondo femminile.

 

Estefanía Banini (Argentina)

Nel paese sudamericano sognano uno splendida ultima Coppa del Mondo di Banini, che nel suo ultimo appuntamento mondiale ha meravigliato tutti con il suo campionario di giocate di qualità tipiche della classe argentina. A 33 anni ha disputato un’ottima stagione nell’Atletico Madrid e ora cercherà di dimostrare che un atteggiamento più offensivo può portare grandi risultati anche alla sua nazionale.

Numeri e curiosità

  • L’Argentina andrà in cerca del suo primo trionfo in una Coppa del Mondo Femminile della FIFA. Finora, il suo score è di sette sconfitte e due pareggi, conseguiti nell’ultima edizione di Francia 2019.

  • Questa sarà la quarta partecipazione dell’Albiceleste. Vanina Correa, portiere, era presente a tutte e tre le precedenti edizioni: 2003, 2007, 2019. Con quella del 2023, sarà l’unica argentina a collezionare la quarta partecipazione in una Coppa del Mondo

  • L’Italia è stata una delle 12 nazionali a partecipare alla prima edizione della Coppa del Mondo Femminile della FIFA nel 1991. Si è ripetuta ad USA 1999. Dopodiché, nessuna presenza fino a Francia 2019. Per la prima volta nella sua storia disputerà due edizioni consecutive.

Dichiarazioni

“Partecipare alla cerimonia d’inaugurazione è stato speciale. Non vediamo l’ora di cominciare a giocare. Sarà una partita dura, perché affronteremo un avversario tecnico e aggressivo. Arriviamo da un momento difficile, però daremo tutto per poter ottenere il massimo. Dobbiamo puntare in alto”. Barbara Bonasea, attaccante dell’Italia

 

“L’Italia è una squadra in crescita e in fiducia. È alla sua seconda qualificazione consecutiva ad un Mondiale. Per noi sarà difficile. Forse potremo giocarcela alla pari, ma affrontare una squadra europea è sempre molto complicato. Il nostro obiettivo è quello disputare al meglio ogni partita per cercare di superare il turno”. Vanina Correa, portiere dell’Argentina.

DAL SITO FIFA

Hall of Talent: Laura Giuliani… Dai suoi riflessi, l’altra metà della luna…

Ai nostri occhi la luna è sempre un cerchio, a volte di luce spenta, come la sera di quell’infausto 5 giugno 2006. Erano le 21:35 ore locali quando in territorio iracheno, nello specifico a Nassiriya, l’esplosione di un ordigno portò in cielo il Caporal Maggiore Scelto dell’Esercito Italiano Alessandro Pibiri mentre era nel pieno esercizio delle sue funzioni, in qualità di scorta e protettore, una sorta di estremo difensore, di un convoglio logistico britannico.
La storia di Alessandro, insignito della croce d’onore alla memoria dal Presidente della Repubblica, continua in Laura Giuliani, classe 1993 nata proprio il 5 giugno, portiere numero uno del Milan e della Nazionale con un trascorso lavorativo e calcistico all’estero, insignita del premio Lady Fair Play per la stagione 2021-2022.
Per diventare Number one, questo il titolo della sua tesi universitaria, non basta avere doti da fenomeno: conta allenarsi con dedizione e porre grande attenzione a tutto ciò che circonda l’attività fisica. Una corretta alimentazione, ad esempio, accompagna lo sport e gioca un ruolo da protagonista nella creazione della campionessa: prende per mano l’atleta, le garantisce equilibrio psico-fisico e le conferisce quella forza fisica e mentale per spingere con le gambe mantenendo lucidità durante una prestazione. La spinta per un portiere è tutto. Il “colpo di reni” è questione di concentrazione mentale e di predisposizione fisica: un tiro improvviso, inaspettato e magari potente, proveniente da dentro l’area di rigore, si para solo così, con l’istinto felino di chi ha intuito, spinta e capacità reattiva, con quell’istinto che Laura ha saputo sfoderare al minuto 16 dell’amichevole contro il Brasile.
Infallibile calcolatrice nelle uscite basse, Laura Giuliani è la perfetta padrona dell’area piccola, conscia di quando è necessario abbandonarla per affrontare vis-à-vis le attaccanti riducendo loro lo specchio della porta, un portiere completo, abile anche sugli spioventi che giungono in area dalle corsie esterne e dalle bandierine, intercettandoli in presa alta o intervenendo sia di pugno che a mano aperta per deviare la traiettoria del pallone e disinnescare il pericolo di un colpo di testa ravvicinato.
Dopo un intervento ben riuscito non perde la concentrazione e mantiene i riflessi pronti per eseguirne altri in successione come nel caso della triplice parata realizzata nel quarto turno di Serie A in trasferta a Parma.
Nella distribuzione del pallone coi piedi mostra e trasmette serenità, è precisa e ordinata sia nei passaggi brevi alle compagne della difesa, sia nei lanci di media lunghezza e a lunga distanza verso i reparti più avanzati con palloni che arrivano puntuali, morbidi e facili da gestire. Anche il rinvio con le mani è pulito e funzionale alla ripartenza in contropiede, servito sulla corsa, su un piatto d’argento, a una compagna in viaggio con biglietto di prima classe lungo il binario laterale.
 
La vita di Alessandro si spense, ma la sua luce cominciò a brillare più che mai. D’un tratto, nel cammino verso il cielo, si fermò e mise la propria luce a servizio della luna, illuminando una delle sue metà.
Chi deve proteggere qualcuno o qualcosa è sempre speciale: un po’ come il portiere di una squadra di calcio, che ha un ruolo totalmente diverso dagli altri interpreti del campo, il solo a poter usare le mani quando la palla è in gioco e l’unico ad indossare la divisa di un colore diverso. Laura si distingue fuori dal campo tra difesa dell’ambiente e promozione di una sana alimentazione, così come sul terreno di gioco si mette in luce tra difesa della propria porta e dominio dell’area di rigore, tra le sue abilità tecniche e i suoi riflessi che accendono l’altra metà della luna, la completano e chiudono il cerchio…

Marta Morreale, Brescia Femminile: “Entusiasta di mettermi a disposizione di questa società”

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Il Brescia Calcio Femminile rinforza la sua linea di centrocampo per la stagione 2023/24 con Marta Morreale in arrivo dall’Arezzo.

Originaria di Firenze, Morreale, 22 anni il prossimo 29 agosto, inizia la sua carriera calcistica nelle Pulcine del Lanciotto e poi passa al Firenze Ovest. Nel 2013, appena dodicenne, approda al Firenze (che di lì a breve prenderà la denominazione di Fiorentina Women’s) dove gioca nelle categorie giovanili.

Nella stagione 2017/2018, la centrocampista entra nella rosa della prima squadra, esordisce in Serie A nel gennaio dello stesso anno e conquista la sua prima Coppa Italia. Dal 2020 al 2022 veste i colori dell’Empoli Ladies, mentre trascorre la stagione 2022/23 nell’Apulia Trani fino a dicembre, per poi concludere il campionato con l’Arezzo.

La calciatrice fiorentina vanta anche un lunga esperienza con la maglia della Nazionale femminile giovanile con la quale partecipa agli Europei Under 17 in Ungheria e Lituania nel 2018.

Sono entusiasta di potermi mettere a disposizione della società – queste le parole di Marta Morreale dopo l’arrivo a Brescia – cercando con serietà ed impegno di arrivare agli obiettivi condivisi dal team“.

Milena Bertolini: 3 campionati vinti da calciatrice e altrettanti da tecnico per il CT delle Azzurre

Milena Bertolini, classe 1966, originaria di Correggio, ex calciatrice, ruolo difensore, ha un ricco palmares, avendo vinto 3 campionati – 1 con la Reggiana e 2 al Modena -, 1 coppa Italia con la Reggiana ed 1 supercoppa italiana con il Modena. Nel corso della carriera, ha indossato le maglie – in ordine cronologico – di Reggiana, Modena, Prato, Sassari, Bologna, Agliana, Monza, Pisa e Foroni Verona. La Bertolini è CT azzurra dal 2017. In precedenza ha sempre allenato club femminili, quali Brescia, Reggiana e Foroni Verona, vincendo 3 titoli tricolori (1 con il Foroni e 2 a Brescia), 3 coppe Italia (1 alla Reggiana e 2 a Brescia), 4 supercoppe nazionali (1 al Foroni e 3 al Brescia). Da anni è anche apprezzata opinionista a Rai Sport, nella trasmissione “storica” 90° Minuto.
Secondo Mondiale consecutivo sulla panchina azzurra per Milena Bertolini. Nel 1991 e 1999 erano CT azzurri due maschi, Sergio Guenza nel primo caso, Carlo Facchin nel secondo.
Quarta partecipazione azzurra ai Mondiali femminili, dopo le edizioni 1991 (out ai quarti di finale), 1999 (fuori ai gironi) e 2019 (ancora approdo ai quarti di finale). E’ dunque la prima volta che l’Italia prende parte al Mondiale femminile per due fasi finali consecutive. Il bilancio è di 6 successi, 1 pareggio e 5 sconfitte in 12 match disputati, 20 reti segnate e 12 subite.
Alla kermesse iridata 2023 azzurre inserite nel girone G con Argentina, Repubblica Sudafricana e Svezia. Italia vittoriosa nel girone G Uefa, 9 vittorie ed 1 sconfitta in 10 match disputati, 40 gol segnati e 2 subiti, precedendo Svizzera (2 punti di margine), Romania, Croazia, Lituania e Moldavia.
Rubrica in collaborazione con il nostro partner Football Data

Mondiali femminili 2023: domani esordio per le Azzurre e non solo, altre due big in campo

La Coppa del Mondo femminile, torneo che ha aperto i battenti il 20 luglio per chiudersi poi il 20 agosto, è ormai nel vivo.
Nuova giornata di gare in programma in Oceania, nella prima manifestazione con 32 squadre partecipanti divise in otto gironi.
Dopo le sfide odierne, con Svezia -Sud Africa, Olanda- Portogallo e Francia- Jamaica, questo il quadro delle squadre che scenderanno in campo, con orario italiano.
 
Lunedì 24 luglio 2023
Fase a gironi – Giornata 1
Gruppo G
Italia- Argentina 08:00 (RAI 1 e Radio 1)
Gruppo H
Germania-Marocco 10:30
Gruppo F
Brasile- Panama 13:00

Italia: la probabile formazione per l’esordio di domani contro l’Argentina

Si avvicina il momento dell’esordio della Nazionale italiana ai Mondiali, in svolgimento tra Australia e Nuova Zelanda: domani, alle ore 8:00, le Azzurre infatti sfideranno l’Argentina, dodici posizioni dopo l’Italia nel Ranking Fifa, in diretta su Rai1, con collegamento dallo studio a partire dalle 7:45, e Radio 1.
Nella seconda gara della prima giornata del gruppo G, dopo quella di oggi che ha visto la Svezia battere per 2-1 il Sudafrica, a fischiare sarà l’honduregna Melissa Borjas, 36 anni, internazionale dal 2013.

La CT Milena Bertolini, dal primo minuto, dovrebbe affidarsi ad un 4-3-3 di partenza con Durante tra i pali, con Giuliani in panchina, Di Guglielmo, in ballottaggio con Bartoli, a destra e Boattin a sinistra nella difesa a 4 con Linari e Salvai nel mezzo.
Mediana a tre con Giugliano ad inventare, in cabina di regia, e Dragoni e Greggi ai lati, con l’acciaccata Caruso destinata inizialmente fuori dall’undici titolare con Cernoia, davanti possibilità di vedere il tridente con Giacinti al centro affiancata da Bonansea e Beccari, con Girelli pronta ad entrare nel corso della ripresa.

In panchina, quindi salutate Merlo e Filangieri, a disposizione dovrebbero esserci Giuliani, Baldi, Bartoli, Lenzini, Orsi, Serturini, Severini, Cernoia, Caruso, Glionna, Girelli e Cantore.
Per la Nazionale vietato sbagliare all’Eden Park di Auckland, in ottica passaggio del turno, visto che il 29, poi, sarà in programma, alle ore 9:30, la partitissima con la Svezia mentre si chiuderà il 2 agosto, alle ore 9:00, contro il Sudafrica.

Reynald Pedros: alla guida del Marocco c’è un calciatore ex Parma

Reynald Pedros, francese, classe 1971, è il CT della nazionale marocchina femminile dal 2021. Ha iniziato la carriera tecnica nel St Jean de la Ruelle, poi al St Pryvè de Hilaire, passando al calcio donne dal 2017, guidando per due stagioni il Lione (dove ha vinto 2 campionati, 2 Champions League ed 1 coppa di Francia). Ex giocatore, ruolo centrocampista, 25 presenze e 4 reti in nazionale maggiore di Francia (di cui 3 alle fasi finali di Euro 1996), ha indossato le maglie di Nantes, Olympique Marsiglia, Parma (dal gennaio al settembre 1997 con 8 presenze ed 1 rete, nei preliminari di Champions, Parma-Widzew Lodz 4-0 ed un ritorno nel 1998/99, senza mai scendere in campo neanche un minuto, ma facendo parte di quella rosa a disposizione di Alberto Malesani che vinse la coppa Italia ed è – ancor oggi – l’ultima formazione italiana ad aver alzato l’Europa League, allora ancora coppa Uefa), Napoli (4 presenze senza reti dal settembre al novembre 1997), Lione, Montpellier, Tolosa, Bastia, Imphy Decize, La Baule, Baulmes. Nel suo palmares da calciatore il titolo di Ligue 1 con il Nantes 1994/95.
Primo Mondiale femminile nella storia della selezione del Marocco, una delle 8 debuttanti assolute nel 2023, accanto a Filippine, Haiti, Panama, Repubblica d’Irlanda, Portogallo, Vietnam e Zambia. Salgono così a 44 le nazionali che, almeno una volta, hanno preso parte alla kermesse iridata femminile.
Alla kermesse iridata 2023 Marocco inserito nel girone H con Corea del Sud, Germania e Colombia. Le africane arrivano in Oceania grazie al secondo posto in coppa d’Africa, dove hanno perduto la finalissima per mano della Repubblica Sudafricana, 1-2.
Rubrica in collaborazione con il nostro partner Football Data

Panama si prepara al grande debutto mondiale: lunedì la prima contro il Brasile

Credit Photo: Alan Lee

La Concacaf (organo calcistico caraibico e del nord e centro America), comunque andrà, può dire di aver fatto la storia di questo mondiale femminile 2023: infatti sono sei le squadre appartenenti che hanno ottenuto per la prima volta in assoluto la qualificazione al grande torneo; tra queste, la nazionale panamense, che si pone al sesto posto come rappresentante della federazione.
Il primo scontro che la aspetta? Quello di lunedì 24 contro l’agguerrito Brasile allo stadio Hinmarsh di Adelaide (Australia).

La conquista del mondiale, però, non è stato per nulla facile per le panamensi, che hanno dovuto lavorare ancora più duramente dopo il terzo posto al campionato appena citato ed avere il faccia a faccia con la Papua Nuova Guinea (vinto 2-0 grazie alle reti di Marta Cox e Riley Tanner) ed il Paraguay (che le ha viste trionfare 1-0 traghettate dal goal di Lineth Cedeno), a proposito dei playoff “strappa biglietto” del mondiale di quest’anno.

La nazionale si era già avvicinata al sogno della Coppa del Mondo nel 2019, sfumato poi dopo il poker dell’Argentina subito nelle fasi di “ripescaggio”.

Mentalmente non eravamo le stesse di adesso” -ha rivelato la centrocampista del Pachuca Marta Cox – “Per assurdo, il fatto di non esserci qualificate non aveva fatto nemmeno così tanto male, non so per quale motivo. Forse perché eravamo così giovani da capire di dover subito girare pagina e non vedere il tutto come un fallimento. Questo è il calcio…abbiamo imparato e alla fine non abbiamo mollato“.

Grazie ad una profonda dedizione, ora il sogno delle Canaleras è diventato realtà e sono pronte a far tremare il popolo nordamericano ed appassionati di tutto il mondo, mostrando la loro passione per questo sport e la gioia di aver avuto questa grande opportunità.
Si ricorda che le atlete guidate dal coach Ignacio Quintana fanno parte del gruppo F insieme a Brasile, Francia e Giamaica.

Martina Voss-Tecklenburg: la CT della Germania vanta tre Mondiali da calciatrice

Classe 1967, Martina Voss-Tecklenburg è commissario tecnico della nazionale tedesca femminile dal 2019, in sostituzione di Horst Hrubesch, icona del calcio teutonico, campione europeo ad Italia ’80 e facente parte dell’undici dell’Amburgo che nel maggio 1983 si aggiudicò la coppa Campioni a spese della Juventus, 1-0 in finale. Ex calciatrice, ruolo centrocampista offensivo, in nazionale ha sommato 125 presenze con 27 reti, vincendo gli Europei 1997 (ha preso parte a 4 fasi finali con 9 presenze totali senza reti tra 1989, 1991, 1995 e 1997 – 13 le partite ai Mondiali fra 1993, 1995 e 1999, con 1 gol) e, come titoli domestici, 6 campionati tedeschi, 4 coppe di Germania ed 1 Champions League, vestendo le maglie di 3 diversi club di Duisburg (Kbc, 55 e 2001) e del Siegen.
Intrapresa la carriera tecnica, è stata dal 2012 al 2018 commissario tecnico della nazionale svizzera, che – sotto la sua guida – ha centrato la prima storica qualificazione ai Mondiali femminili nel 2015 ed ha vinto la Cyprus Cup 2017. L’avvio come allenatrice era stato in squadre di club, sempre di calcio femminile: 2001 Duisburg (vincendo 1 coppa di Germania) e Jena.
Il primo CT della nazionale tedesca ai Mondiali femminili è stato Gero Bisantz, unico maschio nella storia di questa nazionale, con 12 gettoni tra le edizioni 1991 e 1995. Le due CT vincenti il titolo iridato sono stati Tina Theune Meyer nel 2003 (10 presenze totali, inclusa l’edizione 1999) e Silvia Neid (17 partite totali tra 2007, 2011 e 2015). A Francia 2019 presente un’altra CT donna, la Martina Voss Tecklenburg, che farà il bis quest’anno.
La Germania è finora sempre stata presente ai Mondiali femminili, 8 volte su 8, ed è una delle 7 nazionali che vi ha sempre preso parte, accanto a Brasile, Giappone, Nigeria, Norvegia, Stati Uniti e Svezia. Il bilancio delle tedesche è di 30 vittorie, 5 pareggi e 9 sconfitte in 44 match disputati, 121 gol segnati e 39 subiti. Due volte campioni iridate, nelle edizioni 2003 e 2007 (battendo in finale 2-1 la Svezia dopo supplementari nel primo caso e 2-0 il Brasile, nel secondo), le tedesche sono la nazionale europea ad aver vinto più titoli iridati. Nelle altre edizioni dei Mondiali, la Germania ha chiuso al secondo posto nel 1995 (k.o. in finale 0-2 dalla Norvegia), quarta nel 1991 e nel 2015 (perdendo le finali di consolazione rispettivamente da Svezia – 0-4 – ed Inghilterra – 0-1 all’over-time), infine sono uscite ai quarti di finale – peggior risultato per loro di sempre – nel 1999, nel 2011 e nel 2019. La Germania, dunque, ha sempre superato negli 8 precedenti Mondiali cui ha preso parte, la fase a gironi.
Alla kermesse iridata 2023 Germania inserita nel girone H con Corea del Sud, Colombia e Marocco. Tedesche qualificate grazie al primo posto nel girone H Uefa, 9 vittorie ed 1 sconfitta in 10 match disputati, 47-5 la differenza reti, +5 sul Portogallo secondo, a seguire in classifica Serbia, Turchia, Israele e Bulgaria.
Rubrica in collaborazione con il nostro partner Football Data.

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