Salvatore Colantuono: “Serie A? Tre squadre per lo scudetto e salvezza accesa. In B vedo una favorita”
Su DAZN riparte la Serie A Women 2025/26, pronta a regalare emozioni, nuove sfide e grandi rivalità, da vivere partita dopo partita
Austria, Red Bull Salisburgo: “Qualcosa sta cambiando, sentiamo l’aumento dell’interesse”
Con una vittoria iniziale per 2-0 in casa del Blau-Weiß Linz/Kleinmünchen, un pareggio per 1-1 contro l’Altach, una vittoria per 3-0 in trasferta a LASK e una sconfitta di misura per 1-2 contro le campionesse seriali del St. Pölten, le donne del Salisburgo hanno iniziato in modo straordinario la loro stagione d’esordio nella ADMIRAL Women’s Bundesliga. Anche se di recente hanno dovuto ammettere la sconfitta contro il Vienna o lo Sturm Graz, Bernd Winkler, responsabile del calcio femminile della Mozartstadt femminile, è soddisfatto: “Ad essere onesti, siamo rimasti positivamente sorpresi. Certo, si spera sempre in un buon inizio, ma sapevamo che ci aspettavano grandi compiti fin dall’inizio. Siamo soddisfatti, anche perché nessuno dei nostri punti precedenti è stato raggiunto con fortuna, ma con buone prestazioni. Soprattutto la sconfitta tardiva e di misura contro i campioni seriali del St. Pölten ha dimostrato che siamo sulla strada giusta“, Bernd Winkler sa come classificare lo storico inizio di stagione.
I “successori” dell’FC Bergheim sentono già la presenza sperata all’inizio della stagione: “Si legge ancora di più sul club e sulla squadra sui media rispetto a prima. Riceviamo richieste regolari. Il carisma dell’FC Red Bull Salisburgo ha un effetto positivo, soprattutto a livello regionale sentiamo il crescente interesse“, ha detto la 46enne, che ha assunto il suo ruolo alla fine del 2022 e persegue un obiettivo chiaro: “Vogliamo rafforzare il calcio femminile nel suo insieme e portarlo avanti. Penso che le persone qui prendano atto positivamente del fatto che qualcosa sta emergendo nel campo del calcio femminile e femminile”.
Anche Lucia Orkic è convinta del suo carisma. Il 20enne giocatore della squadra croata era già capitano della squadra di Salisburgo ai tempi di Bergheim e conferma la tendenza al rialzo: “È qualcosa di completamente diverso giocare con questa maglia. Questo ti dà una spinta in più. Sappiamo che c’è un po’ di pressione ad esso associata, ma la vedo più come un’opportunità per noi e per affermarci nella lega. Vogliamo convincere le persone, di noi e del calcio femminile stesso“.
Non c’è una posizione concreta come obiettivo stagionale per la stagione in corso, le ambizioni e la visione sono chiaramente rivolte verso l’alto: “Tutti vogliono fare i playoff superiori, mentirei se non volessi raggiungere quello. Ma sappiamo che alcune squadre sono ancora davanti a noi e non abbiamo fretta di nulla, non sarebbe un grosso problema se non ce la facessimo“, ha detto Orkic, che lo sa: “La nostra rosa è più ampia, la qualità è superiore rispetto all’anno scorso. Siamo un gruppo pienamente motivato che vive anche di competizione“.
Winkler & Co. sono riusciti ad attirare giovani e promettenti talenti a Salisburgo nella squadra esistente dell’FC Bergheim dalla stagione precedente. Il grande nome del club e l’ambiente professionale aiutano visibilmente, anche se non sono ancora una panacea: “Ad essere onesti, vedo altre regioni ancora più avvantaggiate perché ci sono più talenti e giocatori in generale che qui, come a Vienna. D’altra parte, la concorrenza tra i club è maggiore lì. Solo una larghezza solida può creare una buona punta e qui c’è sicuramente spazio per di più. L’obiettivo deve essere quello di promuovere più talenti in primo luogo”.
Il Cesena di Mister Rossi centra di nuovo i tre punti contro l’Arezzo
Il Cesena guidato da Roberto Rossi si regala altri tre punti preziosissimi in campionato contro l’Arezzo, dando seguito alle gioie di Coppa Italia e il bel gioco mostrato in campo sinora. Le ragazze del cavalluccio hanno praticamente dominato la gara, subendo due reti esclusivamente per gravi sbavature difensive, un vizio che può rischiare di divenire un malus se non corretto ad inizio stagione, quando alcune dinamiche e organizzazioni tattiche possono essere ancora limate. L’allenatore delle bianconere conferma praticamente tutto l’undici sceso dal primo minuto a Brescia, cercando di mescolare le carte in tavola rispetto alle scorse uscite in Serie B contro RES e Freedom. Il match si dimostra subito abbastanza ruvido, poiché le granata mettono sul piatto parecchia cattiveria agonistica per arginare l’enorme qualità delle romagnole, decisamente favorite sulla carta. Al 6’ e al 7’ arrivano alla conclusione Fadda e Catena, ambedue liberando il mancino sul secondo palo e facendo terminare la sfera fuori di poco, a destra della porta difesa da Di Nallo. Due minuti dopo, invece, ecco il vantaggio delle padrone di casa: in seguito ad un rimpallo in area di rigore, Bison serve al limite la classe 2006 Catena che calcia molto violentemente e trova l’1-0 di prima intenzione, con la palla che termina in rete dopo aver lambito la traversa a Di Nallo battuta. Grandissima rete per la centrocampista del Cesena e gara subito indirizzata sui binari giusti. Chi, al contrario, al 14’ si divora la marcatura personale è la diez Fadda: ottimo filtrante di Nano per la testa di Di Luzio, la quale fa da sponda per la fantasista che, nonostante si fosse liberata del suo uomo con una splendida giocata, conclude sopra il montante da pochi passi. Il copione si ripete successivamente a cinque giri di lancette. Questa volta fallisce l’occasione Di Luzio, rea di non aver sfruttato il cioccolatino servito all’altezza dell’area piccola dall’intraprendente Bison, sparando alle stelle la palla che avrebbe allungato le distanze. Si fanno vedere le aretine solo al minuto 27, grazie ad una girata meravigliosa della bomber Razzolini: quest’ultima è lesta nel recuperare il passaggio sanguinoso di Catena in fase di impostazione ed a calciare di prima intenzione, con la porta alle sue spalle a cavallo dei 25 metri. Bolide a giro che viene smanacciato in angolo da una reattiva Serafino, brava a rovinare la festa alle ospiti. Dopodiché, il corner viene battuto e respinto dalla difesa cesenate, permettendo la ripartenza alla rapida Zamboni che va da Bison, a sua volta per Cocino che disegna un cross per il colpo di testa di Di Luzio in area. Incornata debole e centrale, facile preda per Di Nallo. Il raddoppio è nell’aria e si concretizza con Bison al 36’: cross dalla destra di Milan, colpo di testa strozzato della punta bianconera che, col pallone rimastole tra i piedi, non può sbagliare alla seconda occasione, concludendo sotto alle gambe della portiera avversaria. 2-0 e seconda marcatura consecutiva per l’attaccante di Rossi. La tranquillità del doppio distacco viene annullata dalla solita Razzolini al 41’: calcio d’angolo battuto da Tamburini che trova sul primo palo la numero 97, la quale anticipa tutti e infila Serafino, mettendo a segno la prima chiara occasione da rete delle granata con un imperioso stacco di testa. Da sottolineare la colossale dormita difensiva della retroguardia in questo caso, troppo sulle gambe e in ritardo sulla diretta avversaria. A 120 secondi dal termine Zamboni avrebbe il pallone che riporterebbe il Cesena a +2 sull’Arezzo ma, totalmente sola dinanzi a Di Nallo, sceglie di incrociare sul palo lontano, calciandole addosso e fallendo una clamorosa opportunità, creatasi dal tracciante calibrato al millimetro da Catena. Il coraggio e l’asfissiante pressing del cavalluccio perdura fin oltre i tempi regolamentari, venendo premiato al 47’: lungo cross dalla destra di Cocino per Fadda che prolunga alle sue spalle per Zamboni che, da posizione defilata, conclude tra le braccia di Di Nallo che però non controlla e, malauguratamente, regala la palla del 3-1 a Milan, che a porta sguarnita non sbaglia. Premio più che meritato per la maratoneta con la 20 sulla schiena, sempre pronta a lottare per le sue compagne con la sua capacità di allungo e resilienza negli scontri tra pesi massimi.
La ripresa incomincia con ritmi decisamente più blandi e con varie interruzioni a causa della girandola di cambi pianificata da entrambi gli allenatori, volenterosi sin dall’incipit di cambiare qualcosa per invertire il canovaccio. Benedetti tenta di sbilanciare la sua formazione in avanti, trovando risposte positive dalle sue ragazze: al 18’, in seguito ad un cross pennellato da Lorieri, Tamburini manda di pochissimo a lato, incornando in maniera sporca il pallone da ottima posizione. Un minuto dopo sale in cattedra la subentrante Termentini, la quale incrocia il tiro dal limite dell’area grazie all’assistenza di Razzolini, spedendo vicino al palo la sfera e facendo tirare un sospiro di sollievo a Serafino. Al 22’ Cesena vicina al 4-1: la neo entrata Calegari disegna una traiettoria velenosa dai 15 metri alla destra di Di Nallo, la quale si salva di un nonnulla, guardando il pallone terminare sul fondo di un soffio. Sul cross antecedente la difesa granata stava per combinarla grossa, respingendo praticamente la palla verso la propria porta e salvandola solo con un disperato intervento in scivolata. A circa venti minuti dal fischio finale, ci ripensa la mattatrice Razzolini a dire la sua: imbeccata magistralmente da una imbucata centrale, la bomber si invola verso la porta difesa dalla 40 in maglia gialla, la quale è perfetta nell’opporsi in uscita bassa sulla prima conclusione, ma nulla può sul tap-in vincente della toscana. Risultato che torna in bilico: 3-2 a Martorano e atmosfera che si sta facendo elettrica. Al 32’, ecco la sorpresa che non ti aspetti: a rimettere le cose a posto e firmando il definitivo 4-2 è Ciabini, fenomenale nel trovare una conclusione col mancino che toglie le ragnatele all’incrocio dei pali dove Di Nallo, ovviamente non può nulla. Arco splendido delineato dal piede educato della minuta numero 11, vera eroina di giornata che, nel mentre, si gode gli applausi scroscianti dalla tribuna. L’ultimo e nitido sussulto della gara lo confeziona De Muri al 37’, rapidissima nell’involarsi sull’out destro e concludendo sul montante coperto dalla portiera aretina, chirurgica nel respingere col piede e sventando una seria minaccia. Match che si congela con un esito più che onesto per le padroni di casa, le quali, anche in questo frangente, fanno sognare e divertire i propri tifosi, sempre più desiderosi di rivederle in campo per dimostrare che, anche se si lascia spazio alle nuove leve, si può vincere e convincere. Umiltà, professionalità e duro lavoro. Ora testa al Trastevere, gara da non sbagliare.
Stephanie Breitner, Ternana Women: “Tanta fiducia per questo inizio di campionato”
Si avvicina l’esordio in Serie A della Ternana Women impegnata sabato contro l’Inter. Nell’ultima gara ufficiale le umbre hanno vinto per 3-0 in Coppa Italia contro il Trastevere. Nel post gara contro le laziali in casa rossoverde a parlare è stata Stephanie Breitner che sul match ha ammesso: “Anche se giochi contro una squadra meno attrezzata, perchè affronta il campionato di Serie B, non è mai facile. Noi vogliamo vincere sempre e credo che l’abbiamo dimostrato dal primo minuto del match”.
Sulla propria rete, invece, la giocatrice ha dichiarato: “Allora normalmente batto io il calcio d’angolo, però il mister mi ha detto di andare a saltare a centro area e quindi sono arrivata su una palla battuta molto bene e così ho fatto un gol importante”.
Passaggio del turno in Coppa Italia ora l’Inter. Breitner a riguardo sottolinea: “Non abbiamo vinto un’amichevole ma una gara ufficiale, volevamo passare il turno e questo non è mai facile, abbiamo fatto bene. Sicuramente resta qualcosa su cui lavorare e da migliorare, però c’è molto anche di positivo da riproporre in campionato”.
In conclusione per la centrocampista tedesca, classe ’92 ex Napoli, uno sguardo al futuro tra la gara contro il Como Women a fine 2025 per gli ottavi di Coppa Italia: “Sì giocheremo contro loro tra qualche mese, adesso abbiamo una settimana per poter lavorare bene e da sfruttare al meglio poi penseremo al campionato. Il momento arriverà poi per il Coppa e così penseremo anche a questo scontro”.
Conto alla rovescia per la Serie A Women: la Top 11 della scorsa stagione
La stagione della Serie A Femminile si è chiusa con la grande festa della Juventus campione d’Italia all’Allianz Stadium. Ma sono stati tanti i momenti da ricordare di questo mese di maggio: da ‘Frecciarossa Game On – Women in Sport’, evento a Roma che ha celebrato le MVP della stagione, alla finale della Coppa Italia Femminile Frecciarossa, vinta sabato scorso dalla Juventus sulla Roma. Con la proclamazione della Top 11, la Serie A Femminile chiude la stagione 2024-25: tra le protagoniste, ovviamente, ci sono le MVP premiate a Roma il 5 maggio (Cecilía Rúnarsdóttir, Ivana Andrés, Gina Chmielinski, Sofia Cantore, Cristiana Girelli), ma anche altre sei calciatrici che hanno disputato un grande campionato. Da Emma Kullberg e Martina Lenzini, anche loro protagoniste dello scudetto bianconero, a Lina Magull, pilastro dell’Inter che ha raggiunto la prima storica qualificazione alla UEFA Women’s Champions League. Ma c’è spazio anche per la Roma, con Manuela Giugliano, e per la Lazio, con Clarisse Le Bihan e Martina Piemonte.
Ecco gli Opta Facts relativi alla Top 11 della stagione 2024-25:
- Cecilía Rúnarsdóttir: Il portiere dell’Inter ha registrato in questa Serie A la più alta percentuale di salvataggi (80% – 87 su 109 tiri in porta fronteggiati) tra gli estremi difensori con almeno due presenze nel torneo; inoltre, nessuna pari ruolo ha collezionato più clean sheet rispetto all’islandese (10 come Sara Cetinja).
- Ivana Andrés: La nerazzurra è stata – tra i difensori – la giocatrice con più possessi vinti nel terzo di campo difensivo nella Serie A appena terminata (89) e quella con la più alta percentuale di duelli aerei vinti tra le pari ruolo che ne hanno ingaggiati almeno 50 (69.3% – 43/62).
- Emma Kullberg: La svedese è – tra i difensori – l’unica esordiente nella Serie A 24/25 ad aver preso parte a più di due marcature nel campionato appena concluso (tre assist); in generale, inoltre, solo Tecla Pettenuzzo (23) ha respinto più tiri della bianconera nel campionato appena concluso (22 come Rizzon e Andrés).
- Martina Lenzini: Tra i difensori che hanno effettuato più di 30 cross su azione nella Serie A appena terminata, la giocatrice bianconera ha registrato la più alta percentuale di successo (34.3% – 11/32). Inoltre, considerando le pari ruolo che hanno partecipato a più di due marcature solo Cascarino (791) ha disputato meno minuti nel torneo (tre assist in 1374 minuti per la classe ‘98).
- Lina Magull: Oltre ad essere stata una delle sei centrocampiste con più di cinque gol segnati nel campionato appena concluso (sei per la nerazzurra, a cui si aggiungono tre assist), la tedesca è stata, tra le pari ruolo con almeno 700 passaggi effettuati nella Serie A 24/25, la giocatrice con la più alta percentuale di successo (85% – 762/898).
- Gina Chmielinski: Oltre ad aver registrato il record di gol da fuori area nella Serie A 24/25 (sei su 10 totali, almeno due più di qualsiasi altra giocatrice) e ad essere stata una delle quattro centrocampiste con almeno 10 reti realizzate (con Le Bihan, 11, Nischler, 11, e Giugliano, 12) la tedesca ha effettuato 120 cross (corner inclusi), meno solo di Giugliano tra le pari ruolo.
- Manuela Giugliano: La giallorossa è stata – tra le centrocampiste – la miglior marcatrice della Serie A appena conclusa (12 reti) e – in generale – la giocatrice che ha partecipato a più conclusioni nel torneo (156 – 85 tiri e 71 occasioni create).
- Clarisse Le Bihan: Nella Serie A 2024/25, la francese è stata l’unica centrocampista ad aver partecipato ad almeno 20 marcature (20 – 11 reti e nove assist) e la giocatrice che in generale ha creato più occasioni per le compagne (72).
- Sofia Cantore: Oltre ad essere stata l’unica attaccante con più di 10 gol e più di sei assist nella Serie A 24/25 (11+7), la bianconera ha anche registrato, tra le pari ruolo con almeno 200 passaggi effettuati all’interno dell’ultimo terzo di campo, la più alta percentuale di successo (78% – 213/272).
- Cristiana Girelli: La bianconera è stata la giocatrice che ha realizzato più reti nella Serie A 24/25 (19 – otto delle quali di testa, che rappresentano un ulteriore primato nel torneo) e l’unica ad aver partecipato a più di 20 marcature (21 considerando i due assist oltre ai 19 gol) nel campionato appena concluso.
- Martina Piemonte: Oltre ad aver chiuso la Serie A 24/25 al secondo posto della classifica marcatrici con 17 reti all’attivo, la biancoceleste è stata la giocatrice con più tiri nello specchio (42) e più tocchi in area avversaria (166) nel campionato appena terminato.
Madelen Janogy, Fiorentina Women: “Voglio crescere, essere migliore, ma sopra tutto voglio vincere!”
La Fiorentina Women si appresta ad iniziare una nuova stagione, con un tecnico nuovo e molte giocatrici straniere in rosa, e Janogy attraverso i canali ufficilai del Club viola, carica la squadra: “Sono molto contenta che a breve inizi il Campionato, abbiamo lavorato dure per queste gare di Women’s Cup, afferma la giocatrice, personalmente vorrei vincere ma anche giocare un buon calcio. Siamo pronte e saranno gare avvincenti: il campionato è molto competitivo, in questa nuova formula, noi abbiamo già giocato sei match per conoscersci meglio quindi sono molto carica”.
Madelen Janogy, attaccante Svedese, dal 3 gennaio 2024 è in forza alle gigliate con 35 presenze e 15 reti con la maglia della Fiorentina, con il nuovo tecnico vuole ancora fare meglio: “Sono felice di rincontrare Arcè, che già conosco ed ho lavorato con lui per tre anni, ed ho voglia di lavorare nuovamente con lui”.
“Voglio crescere ed ancora essere migliore della scorsa stagione ma sopra tutto voglio vincere, questa la carica della numero 9, iniziamo a vincere ed ha raccogliere subito punti: questo è l’obbiettivo. Adessiamo diverse giocatrici nordine, ed è molto piacevole, ed essendo io la più veterana cerco di metterle a loro agio, aiutandole a capire i diversi aspetti dell’Italia, all’inizio è difficile ma va bene così; anche io quando sono arrivata ho dovuto fare quello scatto metale che qui il calcio è differente, lo stile di vita è differente, bisogna restare calme e spingere sul lavoro”.
“Alzare un trofeo per la nostra squadra, sarebbe fantastico ammette in chiusura Janogy, e penso che sia realizzabile dobbiamo giocare bene e fare le cose giuste nei dettagli: con coraggio e fiducia possiamo sollevare un trofeo se facciamo tutto bene!”.
Masa Tomasevic, Inter Women: “E’ essenziale l’unità del gruppo. Questa squadra è molto coesa”
Talento precoce e centrocampista dotata di grande senso del gol e qualità tecniche, Maša Tomašević è nata in Montenegro il 25 luglio 2007 e ha esordito giovanissima nel massimo campionato del suo Paese debuttando a soli 14 anni con la maglia del Mladost 2015. Passata anche dal Danilovgrad, nel 2022 si è trasferita al ŽFK Budućnost e in tre stagioni ha realizzato 161 gol, vincendo due volte la classifica cannonieri del campionato montenegrino, torneo vinto con il Budućnost nel 2024/25 prima del suo arrivo all’Inter nell’estate del 2025. Ha esordito nella nazionale maggiore a soli 15 anni e nel 2024 è stata inserita dall’UEFA tra le 10 giovani calciatrici emergenti da tenere d’occhio per il futuro.
CHALLENGES:
“Prima di una partita per me è essenziale essere al massimo e focalizzarmi sull’avversario. Prima di andare in campo cerco di stemperare la tensione ascoltando un po’ di musica”
TEAM:
“Sono una persona positiva e per me è essenziale l’unità del gruppo. Questa squadra è molto coesa e tutte lavoriamo per gli stessi obiettivi”.
PROFILE:
“Cosa mi piace fare in campo? Gestire il pallone, dribblare e muovermi in attacco per trovare soluzioni che possano aiutare la squadra”.
Nazionale U17 Femm. Schiavi convoca 21 Azzurrine per il ritiro di Tirrenia. L’8 ottobre amichevole con il Giappone
Sono ventuno le ragazze convocate da Viviana Schiavi per il raduno di Tirrenia, l’ultimo ritiro prima che la stessa allenatrice dirami – entro il prossimo 10 ottobre – la lista delle calciatrici che prenderanno parte al Mondiale femminile Under 17.
Le giocatrici si ritroveranno la sera di domenica 5 ottobre al Centro di Preparazione Olimpica e poi, dopo due giorni di lavoro sul campo, mercoledì 8 alle ore 14 affronteranno in amichevole, sempre a Tirrenia, le pari età del Giappone, anche loro presenti alla prossima kermesse iridata. Un impegno di livello che preparerà le Azzurrine alla Coppa del Mondo che si disputerà a partire dal 17 ottobre in Marocco. L’Italia, inserita nel Girone A, esordirà nel torneo sabato 18 con il Costa Rica; fanno parte dello stesso raggruppamento anche le padrone di casa marocchine e il Brasile. Passano il turno, accedendo così agli ottavi di finale, le prime due di ogni girone più le quattro migliori terze sui sei gruppi totali.
Le convocate
Portieri: Giulia Martinazzi (Juventus), Matilde Robbioni (Inter), Viola Sossai (Juventus);
Difensori: Elisa Bertero (Juventus), Martina Bressan (Inter), Sofia Pomati (Milan), Francesca Randazzo (Sassuolo), Sara Terlizzi (Roma), Caterina Venturelli (Sassuolo), Sofia Verrini (Inter);
Centrocampiste: Benedetta Bedini (Fiorentina), Giulia Guerzoni (Sassuolo), Rachele Giudici (Inter), Valentina Piccardi (Juventus), Marzia Piermarini (Juventus), Giulia Robino (Roma);
Attaccanti: Anna Copelli (Juventus), Giulia Galli (Roma), Caterina Iannaccone (Roma), Martina Romanelli (Inter), Viola Volpini (Juventus).
Staff – Allenatrice: Viviana Schiavi; metodologo: Fabio Andolfo; assistente allenatore: Mauro Girini; preparatore dei portieri: Stefano Pergolizzi; preparatore atletico: Vincenzo Piermatteo; match analyst: Igor Graziani; medici federali: Gloria Modica e Melissa Mazzola; fisioterapisti: Fabrizio Casati ed Eugenio Zarcone; nutrizionista: Barbara Filosini; segretario: Elena Moretti.
Giulia Dragoni si avvicina al ritorno in campo: possibile il debutto con il Parma
Giulia Dragoni è una giocatrice che ha sempre ceduto la scena al rettangolo verde e alle sue magie con il pallone che non a tutto ciò che vi fa contorno. Mai una parola fuori posto, mai peccato di presunzione pur avendo un talento cristallino capace di far innamorare il Barcellona. La Società blaugrana è così assuefatta da lei che, anche nel corso di una crisi finanziaria senza precedenti come quella che sta attraversando al momento, ha scelto di rinnovare il prestito e di non cederla a titolo definitivo per non perderla.
Il cammino della milanese classe 2006 con la maglia giallorossa non è stato affatto facile: rimasta fuori per un lungo infortunio, la giovane Golden Girl dello scorso anno ha dovuto affrontare un calvario che ha fatto svanire il “sogno Europeo”, dove avrebbe probabilmente indossato una delle undici maglie da titolare a disposizione di Mister Andrea Soncin. Una convocazione che le sarebbe arrivata, la cui mancanza ha frantumato la sua grande occasione di brillare nella “Nazionale delle grandi” dopo il Mondiale, dov’era la più giovane della rosa e già veniva considerata una delle stelle del futuro. A neanche vent’anni, l’Europeo mancato fa male, ma Dragoni può avere la rivincita contro il destino indossando la maglia della Roma per tornare al livello altissimo del Barcellona.
Mister Luca Rossettini ne aveva parlato già prima della finale di Serie A Women’s Cup contro la Juventus, affermando che la sua numero 15 stava progredendo in fretta nel recupero e che il suo debutto pareva essere vicinissimo. Viens è tornata a giocare e a riprendere confidenza con il manto erboso, Giulia Dragoni è stata tenuta ancora una volta in panchina. La decisione del tecnico pare essere frutto di una precauzione nei suoi confronti: considerata la gravità dell’intervento e visti i tempi di recupero, Dragoni potrebbe scendere in campo per qualche scampolo di partita e non di più.
Se non è stata la Juventus, sarà probabilmente il Parma la prima avversaria che Giulia Dragoni ritroverà sul proprio cammino capitolino verso la titolarità, il gol e la gestione del centrocampo e della fase più offensiva delle partite. Tra le varie ex giallorosse, prima tra tutte Camelia Ceasar, potrebbe anche esserci spazio per Giulia Dragoni nel centrocampo giallorosso che, a conti fatti, in questa prima parte della stagione ha saputo colpire con effetti speciali. Giada Greggi è tornata a essere la calciatrice determinante che si era vista prima dell’infortunio e, tempo al tempo, anche la numero 15 tornerà a prendere in mano la situazione, il proprio destino e la mediana della Roma.















