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La Juventus Under 19 saluta il Coach Silvia Piccini

La Juventus ringrazia, di cuore, Coach Silvia Piccini.

L’allenatrice dell’Under 19 femminile decide di salutare la Juventus, dopo cinque anni di collaborazione insieme. Una collaborazione che ha portato a una crescita comune, e ha visto Piccini protagonista di un grande lavoro; prima, con i nostri più giovani talenti, da allenatrice di Under 11 femminile e Under 9 maschile; poi, dal giugno 2020, alla guida delle ragazze della Primavera. E anche qui, è stato un percorso di crescita continuo, culminato con tre Finali Scudetto in altrettante stagioni (cui sommare la Finale con Silvia in panchina nel settembre 2020, poche settimane dopo il suo approdo alla panchina dell’Under 19), tutte contro la Roma.

Non è solo il risultato del campo che parla per lei, ma anche il contributo al movimento femminile bianconero: solo in questa stagione hanno esordito con lei due ragazze classe 2008, Giulia Robino e Michela Mariotti, mentre, a proposito di esordi, non vanno dimenticati quelli in Prima Squadra, in Coppa Italia, di Federica D’Auria (convocazione per lei) e Sofia Bertucci in difesa (Sofia ha anche giocato in Serie A, contro l’Inter), di Jasmine Mounecif ed Eva Schatzer a centrocampo e di Ginevra Moretti in attacco.

Esordi e contratti: proprio Eva, insieme a Elisa Pfattner e Chiara Beccari (in prestito ora al Como) hanno firmato il loro primo contratto da Pro (per Elisa anche la ciliegina sulla torta del primo gol, in Coppa Italia a Brescia). E poi ancora le tante giocatrici portate nelle Nazionali di categoria: segno della qualità di un progetto nel quale Silvia ha indubbiamente lasciato il segno.

IL SALUTO DEL COACH

«Ringrazio la Juventus per questi cinque anni meravigliosi in cui mi ha permesso di crescere e di apprendere tanto, ho iniziato con i bambini dell’Attività di Base e poi Stefano Braghin mi ha concesso il privilegio di allenare per tre anni l’U19 femminile. Grazie anche a Carola Coppo e al mio staff per essere stati sempre al mio fianco in queste tre annate. Per me è stato un percorso importante di vita, oltre che professionale: il vedere crescere, giorno dopo giorno, le giovani calciatrici con questa maglia sino all’arrivo in prima squadra era l’obiettivo primario che con la società ci eravamo prefissati. E di questo ne sono molto orgogliosa. La mia scelta di lasciare il club e la squadra è arrivata dopo alcuni giorni di riflessione, al termine di un’altra stagione importante, perché ho deciso di rimettermi in gioco come feci all’inizio di questa avventura e al momento non so ancora dove mi porterà questa scelta.

Fin da bambina la Juventus è sempre stata il mio sogno, rimarrà sempre nel cuore, ma è ora di viverne un altro. Ringrazio davvero tutte le persone con le quali ho avuto la fortuna di lavorare in tutti questi anni e tutte le bambine, i bambini e le ragazze con cui sono cresciuta sul campo: vederli raggiungere i loro obiettivi è motivo d’orgoglio.

Fino alla fine».

IL RINGRAZIAMENTO DEL CLUB

«Silvia è una persona rara, unisce la visione dell’innovatrice al coraggio dei pionieri, lavorare con lei è stato un privilegio per tutti. Le auguro di non perdere la sua energia nella ricerca di un calcio che concili estetica, mistica collettiva e risultato, il sogno di tutti i visionari del pallone. Saperla felice mi renderà felice». (Stefano Braghin, Women’s Teams Director)

«Ringrazio personalmente e a nome di tutta la società Silvia Piccini per il lavoro svolto in questi ultimi anni con la Primavera femminile e tutto il settore giovanile e per aver avuto l’onestà, la lucidità e tempestività di comunicarci la sua decisione di interrompere le nostre strade dopo un viaggio ricco di emozioni. In questi anni è stata fondamentale per la crescita delle giovani calciatrici, sposando appieno il nostro progetto con l’obiettivo di portare più ragazze possibili all’approdo in Prima Squadra. In tutti questi anni abbiamo visto tanti esordi e, grazie soprattutto al lavoro di Silvia e del suo staff, anche la decisione della società di siglare i primi contratti professionistici con alcune calciatrici: questo certifica il grande percorso fatto con e grazie a Silvia, ed è questa una grande vittoria per tutto il Settore Giovanile. In soli otto anni iniziano a vedersi i primi frutti e questo ci stimola ulteriormente a migliorarci anno dopo anno, non inseguendo solo il risultato sportivo, ma permettendo alle ragazze di crescere attraverso le nostre metodologie e i valori che la Juventus vuole e deve trasmettere. Silvia Piccini in questo è stata una colonna portante del nostro progetto e non ci resta che ringraziarla ed augurarle il meglio per il suo futuro professionale e personale». (Carola Coppo, Head of Women Academy)

Clamoroso Bitonto: rimonta da 2-5, vince all’extra time e va in finale col Francavilla

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

A 1’47” ERA FINITA – La favorita Bitonto è praticamente eliminata, perché le Citizens ripetono la prestazione super di gara-2 e sono avanti 5-2 a 1’47” dal suono della sirena. Match finito? Macché. Il futsal è uno sport senza senso logico, si diceva prima: Accade che Renata in 55” segna tre volte: clamoroso 5-5 e supplementari. Il Città di Falconara non ne ha più all’extra time, crolla anche mentalmente: sulle ali dell’entusiasmo Diana Santos regala un nuovo vantaggio al Bitonto, Renata fa 7-5. Sarà dunque TikiTaka Francavilla-Bitonto la finale scudetto di Serie A Puro Bio, anche se a 1’47” dal suono della sirena di gara-3, nessuno lo avrebbe mai detto.

BITONTO-CITTÀ DI FALCONARA 7-5 d.t.s.

SERIE A PURO BIO – PLAYOFF

QUARTI DI FINALE
1) PESCARA FEMMINILE-PELLETTERIE 8-0 (gara-1 4-0)
2) TIKITAKA FRANCAVILLA-KICK OFF 6-4 (5-2)
3) CITTÀ DI FALCONARA-LAZIO 7-2 (8-3)
4) BITONTO-VIP 4-0 (5-2)

SEMIFINALI – GARA-3
X) PESCARA FEMMINILE-TIKITAKA FRANCAVILLA (gara-1 0-3, 4-6 d.t.r.)
Y) BITONTO-CITTÀ DI FALCONARA 7-5 d.t.s. (3-2, 2-3)

FINALE (gara-1 04/06, gara-2 09/06, ev. gara-3 11/06)
TIKITAKA FRANCAVILLA-BITONTO

Cesena: successo e soprasso sul Chievo Verona

Photo Credit: Cesena FC Femminile

La vittoria conquistata contro il Chievo Verona permette al Cesena di superare in classifica proprio le gialloblù e di terminare il campionato in sesta posizione con 52 punti conquistati, frutto di 16 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte.

Al contrario delle ultime uscite questa volta sono le avversarie a partire meglio: al primo minuto Dallagiacoma impegna Serafino, la quale è attenta e chiude in corner. Il Cesena si fa vedere in avanti intorno al 17′ con Distefano e Sechi ma i loro tiri non sono precisi.

Alla mezz’ora c’è l’evento che potrebbe cambiare gli equilibri della partita: il Chievo conquista un calcio di rigore per fallo di Nano su Mele. Sul dischetto si presenta Salaorni che viene ipnotizzata da Serafino che è bravissima ad indovinare l’angolo giusto è a negarle il gol.

L’intervento della numero 40 fa pendere l’ago della bilancia verso la Romagna e carica le bianconere che pochi minuti prima dell’intervallo vanno a segno due volte. Al 43′ dall’area bianconera Zanni riesce a mettere in moto Distefano che si invola verso la porta avversaria: arrivata sul fondo mette in mezzo per Sechi che da pochi passi non sbaglia. Nell’ultimo dei tre minuti di recupero arriva il raddoppio: Mak arriva al tiro ma viene murato dalla difesa, la palla arriva a Distefano che si coordina e con forza la mette dove Fenzi non può arrivare, trovando il suo tredicesimo gol in stagione.

Nel secondo tempo il Chievo prova a riaprirla ma la difesa bianconera e un’ottima Serafino gestiscono bene tutti gli attacchi. Il Cavalluccio ci prova con qualche conclusione dalla distanza ma Bettineschi non si fa sorprendere.

Se la partita non regala altre emozioni ci pensano l’addio al calcio di Francesca Salaorni (Chievo) e Sara Pastore (Cesena), a scaldare i cuori di tifosi e addetti ai lavori.

Tutta la Società del Cesena Femminile ringrazia Capitan Pastore per la serietà, la passione e la voglia che in questi anni in bianconero non ha mai fatto mancare, diventando un esempio e una guida per tutte le sue compagne.

 

TABELLINO 

Chievo Verona – Cesena: 0-2

Chievo Verona: Fenzi (46′ st. Bettineschi) Mele (90’ Mombelli), Salaorni (74’ Boglioni), Zanoletti, Tunoaia; Tardini, Kiem, Buonamassa (46′ st. Manca); Dallagiacoma (88’ Bianchi), Mascanzoni, Willis

A disp: Scuratti, Caneo, Ferrato All: Venturi

Cesena: Serafino; Nano (46′ st Iriguchi), Mancuso, Costa, Cuciniello (60’ Pastore); Miotto, Mak, Zanni, Casadei; Distefano (78’ Alkhovik), Sechi (60’ Ploner)

A disp: Bardi; Carlini, Kiamou; Gidoni, Bizzocchi All: Ardito

Arbitro: Marco Schmid di Rovereto

Assistenti: Carlo De Luca di Merano, Gianpaolo Giannone di Arco Riva

Ammonizioni: 15’ Mele [CH], 29’ Nano [C], 53’ Cuciniello [C]

Reti: 44’ Sechi [C], 46 Distefano [C]

L’Independent chiude in bellezza: successo sul Chieti

 Ultimo giro di boa delle Pantere partenopee di scena a Lettomanoppello.
Parte subito forte la squadra di Aielli con Bottone e Galluccio che vanno subito vicino al vantaggio ma è attenta Farlocchia.
Spinge sull’acceleratore Russo, che serve al centro Borrelli ma il tiro è troppo debole ed è facile preda del portiere abruzzese.
Arriva finalmente il meritato vantaggio su piazzato, è Esposito che dal limite buca le mani alla malcapitata Farlocchia e porta avanti le pantere.
Il Chieti ci prova con Gissi che servita al centro dell’area spara addosso a Boccia che si immola e salva il risultato.
Ancora Independent, stavolta è Parretta a provarci per ben due volte dal limite.
Passano i minuti e la trama è ancora verdeazzurra, Esposito serve Galluccio in area ma è brava Farlocchia ancora una volta.
Ancora Galluccio che si invola sulla sinistra, palla dentro e Bottone di punta punisce e da 2-0.
Il Chieti prova a reagire ma la retroguardia verdeazzurra è attenta e vigile, termina il primo tempo senza ulteriori sussulti.
Nella ripresa il Chieti sembra accennare una reazione ma è comunque l’Independent ad avere le migliori occasioni.
Bottone ci prova da fuori dopo una grande intuizione di Parretta, soltanto la traversa nega la gioia del gol.
Al 56’ dentro Napolitano per E. Russo che lascia il campo per infortunio.
Ancora pantere in avanti, ancora con Bottone sull’out di sinistra, il n10 partenopeo si libera del difensore e calcia in porta ma Farlocchia respinge, sulla ribattutto prima Galluccio e Napolitano poi non riescono a metterla dentro clamorosamente.
L’Independent è padrona del campo, esce bene con Parretta ed Esposito, servita Marotti sulla corsa ma Chiellini la stende.
Dal piazzato si presenta Esposito che impegna Farlocchia di pugno e mette in angolo.
Ancora cambi per le pantere, dentro Sorriso per Marotti e nel finale Barbato per Parretta.
Spazio per l’esordio di una manciata di minuti anche per le giovanissime Baiano e Limongelli.
Termina la gara con il punteggio di 2-0 in favore delle Pantere che chiudono il campionato con una vittoria meritata.
COMUNICATO INDEPENDENT

Progetto HatTrick V: ultimo incontro stagionale con le Azzurre del Beach Soccer

Credit: Figc

Si è tenuto nei giorni scorsi l’ultimo incontro stagionale nell’ambito del programma educativo antidoping UEFA ‘HatTrick V’. Durante questi primi due anni dei quattro previsti dal progetto, istituito per garantire un’efficace educazione antidoping ai calciatori e al loro personale di supporto (allenatori, manager, agenti, personale di squadra, funzionari, personale medico e paramedico), sono state formate 16 nazionali italiane maschili e femminili di calcio, futsal e beach soccer, oltre ai medici di tutte le società di Serie A, B e C.

La Commissione Federale Antidoping e NADO Italia hanno incontrato oggi a Tirrenia le calciatrici e lo staff della Nazionale Femminile di Beach Soccer femminile, in raduno per preparare i Giochi Olimpici Europei di Cracovia, in programma dal prossimo 27 giugno al 1° luglio. Il segretario della Commissione Federale Antidoping Paolo Nucci ha illustrato il programma educativo e i suoi obiettivi, mentre la dott.ssa Francesca Boscariol per NADO Italia ha trattato i temi del controllo antidoping e dell’RTP (Registered Testing Pool), soffermandosi sulla lista delle sostanze proibite e sulla richiesta di esenzione a fini terapeutici (TUE). Gli incontri riprenderanno in occasione della prossima stagione agonistica.

La T&T Royal Lamezia è in serie A, 3-1 al Pero

Immense le biancoverdi che soffrono le avversarie, ma il risultato non è mai in discussione: si torna in serie A
In un Palasparti gremito in ogni ordine di posto si gioca la finale di serie A2 femminile tra la T&T Royal e il G.S. Pero: chi vince vola nella massima serie.
All’andata la partita era terminata per 2-2. La Royal inizia bene, tiene le redini del gioco ma il Pero è una squadra tecnicamente molto attrezzata e spegne tutte le sortite offensive biancoverdi per poi ripartire in contropiede.
La partita si riscalda, sono tanti i falli da ambo i lati (a fine primo tempo saranno 5 per parte), le due squadre vogliono vincere.
Ma è la Royal ad avere una marcia in più: Julia Ferreira si invola sulla destra ma viene fermata in fallo laterale, è la stessa giocatrice che batte e passa intelligentemente a Sgarbi che si trova sulla linea di porta, leggero il tocco e la palla che finisce alle spalle di Lanza, è l’1-0!
La Royal prova il colpo del ko ma il portiere ospite è insuperabile. Si rientra negli spogliatoi con la Royal avanti.
Le squadre entrano in campo determinate, sono tanti gli attacchi da ambo i lati. Implacabile dopo pochi minuti un contropiede delle biancoverdi: Julia Ferreira serve Masaro che a tu per tu col portiere fa un doppio dribbling e deposita in rete. Il Palasparti è una bolgia.
Il Pero si schiera con il portiere in movimento cercando di riaprire la partita, la Royal punge in contropiede.
Strepitosa in un paio di occasioni il portiere Toledo che nega la rete alle milanesi. La Royal riesce a contenere gli attacchi delle avversarie. La partita sembra inchiodata sul 2-0 ma uno svarione difensivo rimette in carreggiata il Pero, è Moresco a battere Toledo.
Ma la Royal non si sfalda e riprende la sua corsa, lancio lungo del portiere per Sgarbi che controlla e serve Laiana che in corsa batte Lanza: è il sigillo sul match!
Il Pero prova ad attaccare ma in campo c’è solo la Royal che trascinata dal meraviglioso pubblico resiste a tutti gli attacchi e corona un sogno chiamato serie A.
Il Palasparti può esultare, la squadra biancoverde dopo 3 anni ritorna nella massima serie!
La partita di oggi l’avevo preparata nei minimi dettagli, sapevamo che il Pero veniva a fare una partita di attesa e a lavorare sui nostri errori, cercando di sfruttare qualche episodio favorevole. Noi siamo stati molto concentrati, siamo andati in vantaggio e abbiamo fatto molto bene in fase difensiva, anche quando il Pero è venuto su all’inizio del secondo tempo. Abbiamo controllato praticamente tutta la gara vincendo in modo assolutamente meritato.
A fine partita il mister Carnuccio: potevamo anche fare qualche gol in più ma è andata bene. Per quanto riguarda la stagione credo che i meriti vadano alle ragazze, perché tra tante difficoltà, mille contrattempi, hanno trovato quella forza e quello stimolo per potersi regalare delle grandi soddisfazioni. Credo che questa promozione abbia un gusto doppio perché è arrivata veramente partendo dal basso della classifica. Ricordiamo che eravamo ultimi dopo due giornate, abbiamo poi fatto dei numeri impressionanti sia come gol fatti sia come striscia di partite positive, oggi mi pare che la 19ª partita senza subire sconfitte. Dei numeri che rimarranno nella storia di questa società. Un grande merito va dato al pubblico che oggi ci ha sostenuto, è stato veramente determinante nei momenti di difficoltà e quindi un grande plauso va proprio a questi straordinari tifosi. Devo ringraziare tutto lo staff che mi ha supportato quest’anno, Matteo Cristiano e Matteo Mercuri perché sono stati veramente eccezionali e la promozione è veramente qualcosa di bello che per loro che ci credevano tanto. L’ultimo pensiero va alla società, credo che le vadano fatti i complimenti perché ha saputo allestire una squadra molto molto forte e ha saputo dare fiducia nei momenti di difficoltà e quindi questa promozione è ampiamente meritata per la Royal e per la città di Lamezia e direi anche per tutta la Calabria. Sono gioie che devono rimanere, che devono essere festeggiate e che rimarranno nella storia.
ROYAL: Toledo, Calabrese, L. Ferreira, Masaro, Raso, Arzente, Perri, Ferreira, Vezio, Aliotta, Sgarbi, Sorrentino. All. Carnuccio
PERO: Lanza, Pugliese, Attanasio, Moresco, Annese, Ribeiro, Gulli, De Stefano, Piccolo, Salmeri, Marsili, De Oliveira. All. De Oliveira
COMUNICATO LAMEZIA

Como Women, il ko contro il Sassuolo non fa così male…

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women

Il Como Women finisce la sua prima stagione in Serie A con una sconfitta, la seconda di fila in questa Poule Salvezza, anche se il 2-1 subìto contro il Sassuolo non fa così male rispetto a quello di nove giorni fa contro il Pomigliano.

Certo, grida ancora vendetta quel rigore non concretizzato da Kubassova dopo trenta secondi di gioco, e che forse poteva cambiare la storia di questo match, ma di certo le lariane possono uscire a testa alta da questa partita, perché la squadra ha confermato di non mollare di un secondo, anche quando hanno subito prima lo svantaggio giunto verso la fine del primo tempo grazie a Brignoli e poi il secondo gol arrivato con Clelland, perché la squadra voleva in tutti modi regalarsi, comunque, un’ulteriore soddisfazione.

Il gol arrivato nel finale da Stapelfeldt ha riacceso, seppur di pochissimo, l’illusione di un nuova rimonta maturata un paio di settimane fa contro il Parma, ma non è bastato, e quindi il Como chiude il suo campionato sì col secondo ko consecutivo, ma allo stesso tempo ha dimostrato che con una struttura solida e credibile, la società comasca ha saputo costruire, passo dopo passo, quella credibilità necessaria per restare nel massimo campionato, ma soprattutto professionistico, perché il club lariano, va ricordato, non ha al proprio fianco una società professionistica maschile, e questo fa aumentare ancor di più il valore di questa salvezza. Arrivata con cuore e orgoglio. Perché il Como Women non ha mai mollato in questo campionato.

L’Atlético Madrid vince la Coppa della Regina dopo una rimonta incredibile

L’Atlético Madrid batte ai rigori il Real Madrid e si aggiudica la sua seconda Coppa della Regina. Fino all’88° la partita era a favore delle merengues che si avviavano al primo titolo della loro storia. Il 4-2-3-1 di Toril funzionava e la superiorità mostrava in campionato si rifletteva nel 2-0 per le blancas. Sandie Toletti e Ivana Andrés avevano regalato il doppio vantaggio al Real. Ma all’88° ecco che la squadra di Cano si risveglia e segna prima il 2-1 con Lucia Moral e poi il 2-2 al 95° con l’argentina Estefania Banini. Si va ai supplementari che però finiscono senza reti. Nella lotteria dei rigori Carmen Menayo e Caroline Weir segnano entrambe al primo tiro.
Ma poi ecco la qualità delle colchoneras con Irene Guerrero ed Eva Navarro che segnano i successivi rigori mentre nelle merengues Olga Carmona e Teresa Abelleira non riescono a concretizzare il loro rigore. Estefania Banini può chiudere il conto ma sbaglia. Sofie Svava può riaprire la contesa ma anche lei non riesce a riaprire il match che si chiude così sul 3-1 per l’Atlético tra la grande gioia delle tifose accorse allo stadio Butarque di Leganés.

Il San Marino chiude con una sconfitta: invano il pareggio di Barbieri

Credit: ©SMAcademy

L’Academy di Giulia Domenichetti chiude il campionato con una sconfitta: l’ultimo scontro è andato in scena allo stadio Liberati di Terni, casa dell’avversaria Ternana, che è riuscita a conquistare tre punti.
Le sammarinesi, invece, non sono riuscite a portare a casa qualcosina in più, ma ce l’hanno messa tutta in tentativo.

È stato, infatti, il pressing casalingo a padroneggiare nella prima frazione di gioco: Spyridonidou al 25′ scaglia la palla del primo vantaggio umbro. L’Academy ha avuto qualche occasione su calcio d’angolo verso la fine dei primi 45 minuti di gioco ma niente scossoni.

Diversi i cambi in ripresa: Marengoni al posto di Papaleo sulla fascia, con Menin in attacco; dall’altra parte il cambio riguarda la porta.
Intanto la partenza biancoazzurra è decisamente migliorata e più propositiva rispetto al tempo precedente: c’è la combinazione a sinistra Prinzivalli-Marengoni, con la 43 che cerca a centro area Menin, anticipata dall’uscita di Ghioc. La Ternana risponde con la traversa colpita da Di Criscio sugli sviluppi di una punizione battuta da Fusar Poli. Il pericolo corso non destabilizza comunque le titane che anzi, dopo gli ingressi di Tamburini e Bolognini, riescono a pareggiarla con la solita Barbieri, che raggiunge 15 gol in campionato e 16 in stagione.
La Ternana risponde subito con un’azione veloce, bloccata dai guantoni di OlivieriIl sospiro di sollievo si rivela però momentaneo, poiché soli tre minuti dopo le avversarie tornano ad esultare grazie ad una buona giocata su punizione.
Tamburini e Ladu provano ad impressionare su reazione, ma il 3-1, arrivato pochi minuti dopo, sulla battuta di Fusar Poli, evidenzia nuovamente la grande tattica di Spyridonidou: suo anche questo goal.

Mentre avanzano Amaduzzi e Zito, il gioco prosegue senza altri particolari risultati, se non con l’Academy che sceglie di dedicarsi alla difesa per evitare il poker.

In ogni caso, le titane concludono la trentesima giornata di campionato a testa alta: potranno ripartire dalla serie B e dal decimo posto in graduatoria, a quota 32 punti, motivo di salvezza.

Lecce Women: Straripante. D’Amico, Silva e le doppiette di Coluccia e Jaszczyszyn stendono la Salernitana

Credit photo: Facebook-Lecce Women Soccer

Si conclude il campionato e per l’ultima giornata della stagione la Salernitana (4-4-2) si presenta in campo con: Fusco, Iuliano (1′ st Mercede), Apicella, Cammardella, Longo; Sorrentino (26′ st Alfano), Lisanti (38′ st Abate), Olivieri (25′ st Colonnese), Volpe; Falivene (38′ st Amato), Di Martino. In panchina: Giliberti, Apadula, Marino, Ferrentino. Allenatore Mariano Turco.
Il Lecce Women risponde a sua volta con: Prieto (44′ st Garzya); Tomei (38′ st Durante), Bocchieri, Silva (44′ st Polo), Depunzio (28′ st Scardino); Martinez, Felline, Di Staso (31′ st Monno); Coluccia, D’Amico, Jaszczyszyn. In panchina: Crusafio. Allenatrice Vera Indino.
Arbitro: Papagno di Roma 2.
Marcatrici: nel pt 3′ D’Amico (L); 7′ Coluccia (L); 23′ Jaszczyszyn (L); 30′ Falivene (S); 37′ Di Martino; nel st 2′ Volpe (S); 10′ Silva (L); 18′ Jaszczyszyn (L); 22′ Coluccia (L).
Note: spettatori duecento circa. Ammonite: Longo (S), Turco all. (S); Bocchieri (L).

Il Lecce Women chiude la stagione con un risultato tennistico, 6-3 sul campo della Salernitana. Capitan Serena D’Amico e compagne conquistano il quarto posto finale alle spalle delle tre formazioni della Capitale, Res Roma (promossa in serie B), Trastevere e Roma Cf. Va detto che il successo delle salentine condanna la Salernitana alla retrocessione nel campionato di Eccellenza campana in virtù anche della contemporanea vittoria dell’Academy Sant’Agata di Militello sul Pescara. Con questi tre punti le siciliane hanno effettuato il sorpasso in classifica proprio sulle rivali campane. Adesso spazio ai play out utili per stabilire le ultime due squadre destinate a seguire nei tornei regionali Pescara e Salernitana: l’Academy incontrerà il Grifone Gialloverde Roma, l’altra sfida invece sarà tra calabresi, Crotone-Cosenza.
Per il Lecce Women il campionato di serie C 2022-2023 si conclude, come detto, con il quarto posto in classifica conquistato con 57 punti frutto di 17 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte, 82 le reti realizzate (terzo miglior attacco del campionato) e 43 quelle subite.
“Siamo orgogliosi di questa squadra, abbiamo finito il campionato al quarto posto con uno degli organici più giovani del campionato – ha dichiarato al termine della partita, l’allenatrice Vera Indino -. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, volevamo migliorare la posizione dello scorso anno e ci siamo riuscite mandando in gol tante giocatrici della rosa. Festeggiamo questo risultato e ci godiamo le nostre ragazze più giovani che rappresentano il futuro del Lecce Women”.
A proposito di giovani, in casa giallorossa si festeggia pure la meritata qualificazione dell’Under 15 alla finale per il titolo regionale di categoria. Ora le giallorosse, allenate da Gianluca Cosma, sono attese dalla sfida decisiva contro le pari età del Foggia.

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