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Quattro chiacchiere con Chiara, aka Miss Trentino-Alto Adige

Credit: AIA

Oggi parliamo con una ragazza che nell’ultimo mese ha fatto parlare di sé: Chiara Cenci. Neopromossa al Comitato Provinciale, al raduno Precampionato che si è svolto nell’Alta Val di Non qualche settimana fa, è arrivata con le trecce, la faccia acqua e sapone, uno sguardo curioso. E pur essendo una delle associate più giovani e più timide, si è inserita con facilità nel gruppo.

– Chiara, dove ti trovi adesso?

“Sono a Numana, in provincia di Ancona, nelle Marche. Sto partecipando alla fase delle selezioni del concorso di Miss Italia, durante la quale si scelgono le ragazze che parteciperanno alla finale con le diverse fasce degli sponsor, e starò qui fino al 16 settembre”.

– Allora tu che hai vinto la fascia più importante della regione sei in vacanza?

“No, con le ragazze che rappresentano le altre regioni ho partecipato a degli shooting e ad altre esperienze che mi fanno scoprire questo mondo nuovo, dove ci sono tante cose da imparare”.

– Quello dei concorsi di bellezza – si chiamano ancora così?

“Diciamo che si tratta di percorsi con diverse tappe; è riduttivo parlare solo di bellezza o portamento. Nella mia esperienza, ho dovuto anche raccontare qualcosa di me e dei miei interessi e hobby, mostrare il mio carattere”.

– A proposito di te, da bambina volevi già fare la Miss? O l’arbitro?

“Né l’una, né l’altro. Già quando giocavo con le Barbie mi affascinava il mondo della moda, la possibilità di indossare tanti abiti diversi. Però non pensavo davvero che l’avrei provato; è capitato e cerco di godermi l’esperienza. Con Miss Italia ho imparato una cosa importante: provare cose nuove, anche se all’inizio ci fanno paura, ci fa apprezzare di più quello che già ci piace. Quindi, cerco di tenere la mente aperta”.

– Anche l’arbitraggio è capitato?

“A scuola è venuto un gruppetto di arbitri e quando li ho sentiti parlare ho pensato che avrei voluto vedere il calcio da un’altra prospettiva. Anche in quel caso, mi sono buttata. E ho fatto bene, perché mi diverto”.

– Quali sono gli aspetti più belli di Miss Italia?

“Il tempo libero con le altre ragazze, che vengono da ogni parte d’Italia. A me piace ascoltare le persone, quindi le chiacchiere alle selezioni o al raduno mi mettono a mio agio”.

– A proposito, stai imparando dei nuovi stacchetti da insegnare ai colleghi arbitri?

(Ride). “Non possiamo raccontare i retroscena del raduno”.

– Hai ragione, no comment. Allora, mi racconti cosa ti piace di più dell’arbitraggio?

“Mi aiuta a liberarmi. Quando scendo in campo butto fuori tutte le tensioni. Spesso i calciatori mi giudicano come donna prima che come arbitro. Mi piace dimostrare loro che non corrispondo alle loro aspettative. In generale, mi piace pensare che nello sport e nel lavoro posso affermarmi come donna senza stare dentro degli stereotipi”.

– Chiara, mi vuoi dire che sei una Miss femminista?

“Non mi piacciono le etichette, ma credo che la parità tra uomini e donne sia una cosa importante”.

– A proposito di immagini che gli altri hanno di te, com’è stato ritrovarti da un giorno all’altro su tutti i media locali?

“È stato strano, emozionante e anche un po’ travolgente. Vedere il mio volto sui giornali e in TV dopo il 17 agosto è stata una sorpresa incredibile. Non mi sento “famosa”, ma semplicemente grata per le opportunità che sto vivendo”.

– Nella vita arbitrale, segui un modello?

“Sì, ce l’ho “in casa”: Silvia Gasperotti. È anche uno dei tutor che mi hanno seguito nelle mie prime partite; io cerco di imparare dalla sua esperienza”.

– Sul terreno di giuoco o in passerella, come reagisci allo stress?

“Dipende dalle situazioni, ma in generale cerco di dormire bene, bevo acqua con limone, e quando serve faccio un bel respiro, conto fino a tre e dico a me stessa: “L’importante è che ti diverta!””.

Serie A Tesys, 2ª giornata: anticipi stellari con Lazio-Women Roma e TikiTaka-Falconara

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

DOMENICA – Domenica 28 settembre il resto del programma: alle 15 c’è Kick Off-Montesilvano, alle 16 doppio appuntamento con Audace Verona-CMB e Cagliari-Molfetta, mentre a chiudere i giochi sarà il derby tra Soccer-Altamura e Bitonto alle 17.30. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube della Divisione calcio a 5.

LE DIRETTE YOUTUBE

SERIE A TESYS – 2ª GIORNATA 
28 SETTEMBRE – ORE 16

LAZIO-WOMEN ROMA 27 settembre ore 15

TIKITAKA -OKASA FALCONARA 27 settembre ore 18.30

KICK OFF -MONTESILVANO ore 15

AUDACE VERONA-CMB FUTSAL TEAM

CAGLIARI-MOLFETTA

SOCCER ALTAMURA-BITONTO ore 17.30

Campionati Under 19, i numeri degli organici crescono. Castiglia: “Il percorso avviato produce risultati, investiamo sulle nuove generazioni”

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il segno più che ha caratterizzato le iscrizioni ai campionati nazionali maggiori della stagione 2025/2026 è un dato che trova riscontro anche nel percorso di avvicinamento allo start della categoria regina del futsal giovanile italiano: il campionato Under 19, sia nella versione maschile che in quella femminile, fa registrare, infatti, un aumento in termini di organico, confermandosi come la base necessaria per trovare l’altezza di un movimento sempre più attento a costruire il proprio domani.

CASTIGLIA – “I numeri emersi alla chiusura delle iscrizioni per la stagione sportiva 2025/2026 sono decisamente positivi, sia nelle categorie maschili che in ambito femminile, e rappresentano un chiaro segnale di stabilità e di crescita – spiega il Presidente della Divisione Calcio a 5 Stefano Castiglia -. In particolare, si registra un incremento significativo nelle categorie di base dei nostri campionati, a conferma che la riforma avviata sta generando gli effetti desiderati già nel breve periodo, ponendosi come un percorso corretto per la crescita dell’intero movimento”. Il numero uno del futsal italiano entra nel dettaglio: “Sono felice di vedere, tra i tanti, due dati positivi: in Under 19 maschile rileviamo un aumento di 15 unità nell’organico, mentre in Under 19 Femminile abbiamo raggiunto le 20 squadre, un dato di stabilità che incoraggia il movimento giovanile in rosa, il quale sarà oggetto nel breve termine di una riforma spinta dalla grande attenzione che vogliamo riservargli. L’effetto tangibile che viene evidenziato nei nostri campionati è l’abbassamento dell’età media, sintomo concreto del cambiamento culturale in atto: tutto ciò sottolinea come l’investimento sulle nuove generazioni, di fatto il vero termine di successo per le società nazionali – chiosa Castiglia -, rappresenti oggi la strategia più virtuosa per lo sviluppo del futsal del domani”.

Il calcio femminile conquista il lusso: Louis Vuitton e Real Madrid riscrivono strategie globali

Louis Vuitton

Il calcio femminile continua a conquistare spazi e prestigio ben oltre il terreno di gioco. Non è soltanto questione di risultati sportivi, ma anche di immagine, visibilità e linguaggio culturale. In questa direzione va la partnership siglata nel 2025 tra il Real Madrid e Louis Vuitton, che ha disegnato un guardaroba esclusivo per tutte le squadre del club, inclusa chiaramente quella femminile. Una collaborazione che parla di stile, ma anche di ambizione: racconta la crescita di un movimento sempre più centrale nelle strategie globali dei grandi marchi.

Per le calciatrici del Real Madrid, la maison francese ha realizzato completi formali e da viaggio capaci di unire tradizione sartoriale ed estetica contemporanea. Non semplici divise, ma abiti pensati per trasmettere identità ed eleganza, esaltando il legame con i colori storici del club. Gli inserti in bianco e oro, le iniziali “RM” e il celebre monogramma reinterpretato sono diventati simbolo di appartenenza, ma anche un segno di come il calcio femminile stia conquistando dignità e riconoscimento attraverso i canali della moda.

Il coinvolgimento di Pharrell Williams, direttore creativo uomo di Louis Vuitton, ha aggiunto un ulteriore tocco di avanguardia al progetto. Il guardaroba destinato alle Merengues non è destinato al mercato, ma rimane esclusivo per le giocatrici: un privilegio che rafforza la loro immagine di ambasciatrici globali, capaci di rappresentare il club tanto quanto i colleghi uomini.

Questa collaborazione si inserisce in un momento cruciale per il Real Madrid Femenino, che negli ultimi anni ha consolidato la propria presenza in Liga F e in Champions League, attirando pubblico, sponsor e sempre maggiore attenzione mediatica. Se fino a pochi anni fa sembrava impensabile che un brand come Louis Vuitton potesse legarsi a una squadra femminile, oggi l’operazione appare perfettamente coerente con l’evoluzione del calcio delle donne: professionale, seguito e in crescita costante.

Non è soltanto moda, ma comunicazione. Vestire le campionesse blancos significa diffondere un messaggio preciso: il calcio femminile è protagonista, merita visibilità e si muove su palcoscenici internazionali dove sport e lifestyle dialogano alla pari. In un’epoca in cui le calciatrici sono role model per milioni di tifose e tifosi, anche l’abito diventa simbolo di rappresentanza e riconoscimento.

Guardando al futuro, la partnership tra Louis Vuitton e Real Madrid non è solo una parentesi glamour. È piuttosto un segnale che potrebbe aprire la strada ad altre collaborazioni simili, in Spagna e nel resto d’Europa, rafforzando ulteriormente il legame tra sport femminile ed eccellenza del Made in Fashion. Un ponte tra il campo e la passerella, che racconta di un calcio capace di parlare linguaggi nuovi, senza perdere la propria essenza competitiva.

Luca Rossettini, tecnico della Roma: “Non dobbiamo accontentarci: la Juve è la squadra più forte d’Italia”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

«Il percorso che ci vede arrivare fino a qui è fatto di tante partite. Quello che ho chiesto alle ragazze di partita in partita era di resettare quella precedente e di affrontare quella successiva come se fosse una finale. Per noi il derby significava molto, ci tenevamo davvero tanto a fare bene. Il derby è passato: ci aspetta una finale contro la squadra più forte d’Italia», queste le parole con cui Mister Luca Rossettini ha aperto la conferenza stampa a Castellammare di Stabia in vista della finale contro la Juventus. Le giallorosse sono reduci da un trionfo contro la Lazio, ma il match è ormai archiviato e le ragazze pensano soltanto a quello che dovranno dare contro le bianconere.

«Abbiamo dovuto affrontare due turni preliminari di Champions League: due partite a Praga, una a casa contro lo Sporting Lisbona e una in trasferta a Lisbona, giochiamo ogni tre giorni da un mese. Ci prendiamo il piccolo vantaggio di aver giocato un giorno prima della Juventus, ma il percorso leggermente diverso dal nostro all’interno del loro girone non penso ci dia vantaggi. Non mi ha sorpreso che abbia sofferto contro l’Inter portando comunque a casa la vittoria: fa parte del DNA della Juventus a tutti i livelli. L’ho incontrata a livello maschile, ed era la stessa cosa», ha poi proseguito il tecnico. L’identità dell’avversaria delle giallorosse è ben delineata, e le capitoline la terranno di certo a mente al momento di affrontarle una volta sul rettangolo verde.

I due cammini che le hanno condotte in Campania sono stati diversi, ma la finale resetta tutto: «Ci saranno novanta minuti con due squadre che arrivano con due differenti stati di forma, e vogliamo essere consapevoli dei valori che ci sono in campo, contro una squadra che ha vinto Scudetto e Coppa Italia nell’ultima stagione e che ha cambiato poco, e una squadra che invece ha cambiato tanto, è partita con un nuovo progetto e ha avuto un’ultima stagione di grande sofferenza. Mi aspetto sicuramente una partita bella, poi vedremo chi la spunterà.»

«Mi aspetto la Juve che ho visto nelle partite precedenti alla semifinale, una Juve che potrebbe soffrire, ma alla fine porta a casa il bottino pieno. Non mi faccio troppi voli su quello che posso incontrare. Ci siamo concentrati sul preparare una partita sul coraggio, sulla voglia di dimostrare qualcosa. Pochi mesi fa questa squadra ha subito una sconfitta dolorosissima a Como nella finale di Coppa Italia, è ancora dentro la squadra, e penso che questa sarà un’arena fondamentale per noi. Il fatto di poter giocare un’altra finale così importante a poca distanza da quello che è successo sarà una motivazione in più», ha dunque proseguito. Rossettini non si pone limiti, né si mette a ipotizzare congetture sul match contro le bianconere, perché sarà il campo a decretare la vincitrice e a dare il suo verdetto finale, vedendo una delle due alzare al cielo il trofeo.

Qualche parola, poi, è stata dedicata a Viens e a Dragoni, due pedine rimaste fuori per tempi diversi ma che hanno proseguito al meglio il loro percorso verso lo stato di forma, che è arrivato a dare loro un’ipotesi concreta di partenza in campo: «Viens sta mettendo minuti nelle gambe. Adesso ha a disposizione un minutaggio più consistente e sto ancora valutando se poterla fare iniziare o inserirla a partita in corso: è diventata un’opzione a tutti gli effetti. Stessa cosa per Dragoni, che sta completando il suo iter di inserimento nella squadra. Abbiamo avuto buoni riscontri nelle ultime settimane di allenamento, e anche per lei qualche minuto di gara è una possibilità concreta.»

In ultimo, Rossettini ha rimarcato quanto la qualificazione all’Europa che conta abbia permesso alla squadra di trovare fiducia, energie e la volontà di mettere piede in campo con una consapevolezza che è andata via via formandosi nella preseason e che si sta consolidando in questi momenti così cruciali e, al contempo, tutti da vivere. L’errore che non devono commettere le giallorosse è quello di abbassare la guardia: «Centrare l’accesso alla fase a gironi di Champions League lo sentivo il più importante del nostro inizio di stagione, che non è stato facile. Devo dire che il nostro percorso nel raggiungimento di questo obiettivo non è stato lineare, abbiamo avuto delle difficoltà nelle partite di Praga e in quella in casa contro lo Sporting, ma nelle difficoltà le ragazze sono state straordinarie, non hanno mai perso la fiducia e hanno anzi rilanciato sempre qualcosa in più nella partita successiva. Il gruppo, tutta la squadra e le rotazioni ci hanno permesso di vincere tutte le partite che abbiamo affrontato. Per com’è arrivata, la qualificazione, ha dato un’accelerata alla consapevolezza e alla forma d’identità di questo gruppo. L’errore che non dobbiamo fare è di accontentarci e di pensare di essere arrivati.»

Hellas Verona Women, Serie B Femminile 2025/26: Le gialloblù affrontano il Brescia nell’anticipo del sabato

credit photo: Stefano Petitti - photo agency Calcio Femminile Italiano

Verona – Torna la Serie B Femminile, con l’Hellas Verona Women che si prepara ad affrontare la 3a giornata di campionato.

L’avversario che le ragazze di mister Bragantini affronteranno è il Brescia del tecnico Damiano Zenoni. La partita è in programma per oggi, sabato 27 settembre, alle ore 15, allo stadio ‘Olivieri’, e sarà visibile in diretta streaming gratuita su VivoAzzurro TV.

Dopo la sfida della scorsa domenica di Coppa Italia Women giocata contro il Genoa (0-4), un Verona a quota sei punti in campionato si presenta alla sfida contro il Brescia, dopo le vittorie conquistate contro Trastevere (2-0) e San Marino Academy (0-1).
A decidere l’ultimo match giocato contro le Titane è stato il gol al 53′ dalla distanza di Peretti, che ha così firmato la sua seconda rete stagionale, dopo il primo gol siglato allo scadere della sfida contro il Trastevere.

Anche il Brescia si presenta alla gara a punteggio pieno. Le Leonesse sono infatti una delle tre squadre che al momento guidano la classifica a quota 6, insieme al Verona appunto, e alla Res Donna Roma. Per il Brescia sono arrivate finora due vittorie, proprio contro le due formazioni affrontate anche dalle gialloblù: la San Marino Academy e il Trastevere.
Si prospetta dunque una sfida tra la formazione che ha segnato più gol finora in campionato – il Brescia (5) – e quella che ne ha subiti meno – l’Hellas Verona (0).

Queste le parole di mister Simone Bragantini alla vigilia della sfida:
“In settimana abbiamo lavorato per farci trovare pronte alla sfida di questo pomeriggio. Giocheremo il cosiddetto ‘derby del Garda’, una partita tra due città che hanno dato tanto al calcio femminile italiano e che ancora oggi lo danno. Personalmente per me sarà un’altra gara da ex, ma ho già affrontato altre volte ormai il Brescia da avversario, mi fa sempre piacere giocare contro di loro. In Coppa la scorsa domenica abbiamo avuto 10 minuti di ‘black out’ che alla fine ci sono costati il passaggio del turno, ma è una lezione che ci deve servire per imparare a tenere sempre alta la concentrazione. Dobbiamo capire che l’atteggiamento, la fame, una sana cattiveria agonistica non possono mai mancarci, dobbiamo essere concentrate sempre per 90′ a questi livelli, perché la minima distrazione può costare cara. Ci abbiamo lavorato in settimana, dobbiamo imparare a tenere alta l’intensità senza calare di concentrazione. In questo momento non stiamo a guardare la classifica, è molto prematuro e non deve distrarci, pensiamo partita dopo partita. Dal Brescia mi aspetto grande attenzione e verticalità, sono una squadra sempre sul pezzo. Hanno giocatrici di qualità che stanno facendo bene, è una squadra di livello”.

Arbitro dell’incontro sarà Michele Piccolo (Sez. AIA di Pordenone), mentre gli assistenti saranno Francesco Marri (Sez. AIA di Gradisca D’Isonzo) e Matteo Moschion (Sez. AIA di Gradisca D’Isonzo).

Il Cesena batte il Brescia e si regala la Juventus al secondo turno di Coppa Italia

Photo Credit: Andrea Vegliò - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

È il Cesena Femminile ad aggiudicarsi il primo turno di Coppa Italia Femminile! L’esito del match ha giustamente favorito le ragazze del cavalluccio, ospiti in casa di un Brescia Femminile restio nell’imbastire bel gioco, bensì abile nello sfruttare le sbavature difensive delle romagnole. In un clima pressoché estivo, al centro sportivo Mario Rigamonti si è potuto subito intendere il canovaccio della gara: l’undici schierato da Rossi che mantiene saldamente il pallino del gioco, mentre la tattica adottata da mister Benedetti consisteva nel conquistare la sfera nei tantissimi duelli a centrocampo, per poi giocarsela con le proprie individualità offensive. Scoccato il nono minuto, ecco la prima grandissima occasione per le cesenati: ottimo recupero sull’out mancino da parte della corritrice Nano contro la malcapitata Donda, la quale riesce ad involarsi di gran carriera verso l’area avversaria ed a concludere violentemente dai 20 metri, col pallone che termina di poco a lato. Nei sessanta secondi a seguire, invece, è l’estremo difensore Tasselli a dover scaldare i guantoni: erroraccio in uscita bassa delle leonesse con Catena che si impossessa della palla e va dalla numero 10 Fadda, la quale serve Ferin che calcia alla destra della portiera trentacinquenne. Quest’ultima è lesta nel tuffarsi e a rifugiarsi in calcio d’angolo, sventando la minaccia. Aumentano i ritmi di gioco e di conseguenza cresce ancora il cavalluccio: al 14’ e al 18’ arrivano alla conclusione la play Catelli e sempre la numero 9, entrambe molto intelligenti a trarre beneficio dalle indecisioni della retroguardia bresciana, meno fortunate al momento del tiro. Giunti al 33’, Milan ha nei piedi l’occasione più ghiotta della prima frazione per portare in vantaggio le sue compagne: palla scodellata in area di rigore per Di Luzio, la qualeriesce a proteggere la sfera e a scaricare per l’esterno con la 20 sulle spalle che calcia fortissimo verso la porta avversaria, trovando sulla sua strada Tasselli, protagonista di un vero miracolo sulla bordata rasoterra alla sua destra. I primi 45 si concludono con la bella rovesciata di Willis a centottanta secondi dal gong, costituendo l’unico pericolo costruito dalle padrone di casa: incomprensione in fase di disimpegno del Cesena, con Bardi che non riesce a trovare né Zannini e né tantomeno Nano, regalando un cioccolatino a Pedrini, la quale crossa a giro per la numero 90. Stop di petto, girata lampo e tiro alto di poco.

Il cambio azzeccato da mister Benedetti farà svoltare la partita al Brescia: giù Pedrini e dentro Mariani, la quale porta in vantaggio al 3’ le leonesse raccogliendo il cross dalla destra di Poli, facendo esplodere il Rigamonti. Un  1-0 figlio di uno splendido recupero di capitan Magri, sempre pronta a lottare in mezzo al campo. All’undicesimo della seconda frazione è sempre Mariani ad essere protagonista: la numero 26 arriva nuovamente al tiro dopo che il pallone era rimasto in mischia, stavolta però conclude fuori di poco dal limite dell’area. Solo uno spavento per Bardi. Due minuti dopo e altro grande spavento per l’estremo difensore del Cesena, con la conclusione di Magri terminata alta di qualche centimetro dai 25 metri, la quale inganna addirittura il pubblico, festante in seguito alla presunta rete del proprio capitano. Il pareggio delle bianconere arriva al 30’ grazie al capolavoro firmato Marta Zamboni: subentrata da appena nove minuti, l’ex Juventus riceve al limite da Catena e fa partire un bolide che si spegne all’angolino basso, alla destra dell’incolpevole Tasselli, riportando il match giustamente in parità. La rete della 2006 è un’iniezione di fiducia nelle gambe delle ragazze del cavalluccio, le quali ritrovano la voglia di aggredire le avversarie sin da subito e dando il tutto per tutto per cercare la marcatura del sorpasso. Al 37’ stessa dinamica e stesse attrici protagoniste: palla che ruzzola al di fuori della mischia, Zamboni arriva in corsa e calcia verso il medesimo angolo fortunato ma, per questione di un nonnulla, il pallone sfiora il palo, facendo disperare la centrocampista. Chi invece si divora il gol del vantaggio è la neo entrata De Muri, che da dentro l’area piccola non riesce a ribadire di testa in porta, mancando all’appuntamento col 2-1. Durante l’azione successivamente, invece, sembra tutto apparecchiato per il gol che porterebbe avanti le ospiti, grazie alla serpentina innescata dalla brevilinea Ciabini che calcia a giro sul palo lontano, sfiorando l’incrocio dei pali alla sinistra di Tasselli. La meritatissima rete del sorpasso giunge al 45’: cross dalla destra per la testa di Bison, entrata da pochi minuti, la quale si ritrova la sfera tra i piedi in seguito ad un contrasto aereo con la propria marcatrice, riuscendo a ribadire in rete e facendo crollare il castello difensivo eretto dalle bresciane. La ventiquattrenne si lascia andare ad un’esultanza sfrenata, accompagnata sotto la tribuna dopo una corsa furibonda dalle compagne in campo, raggiunte addirittura da tutta la panchina, che ora vedono la possibilità di giocare contro la Juventus sempre più vicina. Chi tenterà di rovinare la festa sul più bello è Poli al secondo di recupero: filtrante rasoterra che trova l’ala davanti a Bardi, che però spreca malamente, spedendo il pallone direttamente fuori e mandando le due contendenti sotto le docce. Vittoria di un Cesena molto coraggioso e gagliardo che ora se la dovrà vedere contro una delle formazioni più forti del pianeta, la Vecchia Signora di Girelli. Bonansea e altre stelle della nostra nazionale.

Christy Grimshaw, Milan: “La maglia è la cosa più importante, vogliamo un trofeo e la qualificazione in Champions League.”

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Durante l’allenamento a porte aperte del 24 settembre è stato intervistato anche il capitano del Milan, Christy Grimshaw, trasferitasi a Milano nel 2020 e diventando un punto fermo e fondamentale del Diavolo. Ha ereditato la fascia dalla stagione 2024/2025 e ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con la maglia rossonera, proprio come Laura Giuliani, diventando la prima straniera a riuscirci.

Queste le sue dichiarazioni riportate da Milan.News.it:

Inizio di stagione con Roma e Juventus: com’è cambiata la preparazione? Cosa volete migliorare?
“In questa preparazione abbiamo giocato già delle partite bellissime, ogni weekend. C’era poi la Women’s Cup: tutte queste partite ci sono servite per imparare e migliorare. Siamo state sfortunate nonostante le prestazioni perché abbiamo avuto tanti infortuni, 9 o 10 giocatrici: non è una scusa ma quando mancano in tante è difficile lavorare come vorresti. Ma queste partite ci sono servite. Ora ci stiamo allenando molto meglio e io sono sicura che faremo una grande stagione: siamo migliorate in tutte le cose in cui dovevamo.”

Da capitano, sono arrivate tante calciatrici nuove: sei contenta del gruppo? Cosa vuoi dare con la tua esperienza?
“Quando arrivano tante ragazze nuove è sempre difficile trovare il modo giusto per comunicare e parlare: però tutte le ragazze sono bravissime. Anche la Coach ne conosceva una o due prima che arrivassero. Sempre difficile all’inizio ma appena ci si allena insieme diventa tutto migliore: nel calcio si parla con il pallone in campo. Abbiamo gli stessi obiettivi: vincere e lavorare bene insieme.”

Cos’è per te il Milan e il milanismo?
“Sono qua da 5 anni e sono una che lotta, metto tantissimo per la maglia. Per me indossare la maglia è la cosa più importante, quindi vorrei tantissimo far capire alle nuove ragazze come ci si sente quando si mettono la divisa del Milan. Ci deve essere passione e determinazione che sono importantissime quando si gioca in un grande club così. Per me sono nel club migliore del mondo, vorrei provare a trasmettere tutte queste cose a loro.”

Qual è l’obiettivo della stagione?
“Abbiamo un obiettivo già da cinque anni ed è quello di vincere un trofeo. Quest’anno lavoreremo per ottenere questo obiettivo e anche quello di arrivare nelle prime tre squadre così possiamo giocare in Champions League. Questo è il livello a cui dovrebbe arrivare questo club.”

Dopo aver saltato quasi totalmente la scorsa stagione a causa della rottura del crociato (rientrata solamente durante la Poule Scudetto), il capitano dal Milan ha tutta l’intenzione di rimettersi a disposizione di Coach Suzanne Bakker e provare a trainare le sue compagne verso quegli obiettivi di cui lei stessa ha parlato.

 

Serie B Femminile – Il campionato torna con due big match: sabato Verona-Brescia, domenica Como 1907-Res Donna Roma

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo la sosta per il primo turno di Coppa Italia, tra sabato e domenica torna il campionato di Serie B. Uno dei due anticipi della terza giornata in programma, quello dell”Olivieri’ di Verona, è un big match, perché Verona e Brescia sono due delle tre squadre ancora a punteggio pieno dopo i primi 180 minuti. L’altra sfida anticipata al sabato è quella del ‘Saleri’ tra Lumezzane (che a dicembre in Coppa Italia ospiterà la Roma) e San Marino Academy. L’altra capolista, la Res Donna Roma, sarà invece di scena domenica – nella partita di cui sarà disponibile un’ampia fotogallery su figc.it e sui canali social della Serie B Femminile – in casa di un Como 1907 in una gara che torna a giocarsi a distanza di una settimana da quella di Coppa Italia che ha visto la squadra di Selena Mazzantini vincere 3-2 nella Capitale, guadagnandosi l’accesso agli ottavi di finale contro l’Inter. Con il Como 1907, le altre due squadre ancora imbattute e a quattro punti sono Bologna e Frosinone, una contro l’altra al ‘Bonarelli’, in una domenica che sarà completata da Cesena-Arezzo, Venezia-Trastevere e Vicenza-Freedom.

VIVO AZZURRO TV Anche per la stagione 25-26, sarà Vivo Azzurro TV – la piattaforma OTT della Federazione disponibile App Store, Google Play e Smart Tv – a trasmettere tutte le partite: basterà scaricare la app e registrarsi gratuitamente, con la possibilità anche di attivare le notifiche push per essere avvisati tempestivamente dell’inizio delle partite. Vivo Azzurro TV è disponibile anche sul web all’indirizzo www.vivoazzurrotv.it e, oltre all’archivio on demand delle partite, dà la possibilità agli utenti di vedere anche gli highlights di tutte le gare. Sul sito figc.it e sui social della Serie B Femminile, ogni settimana, rubriche e approfondimenti sulle calciatrici, le squadre partecipanti e i gol e le parate più belle del weekend.

Antipasto della finale? Presenta Martina Lenzini: “Vogliamo vincere questa coppa!”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo la gioia della semifinale che ha dato modo alla compagine di sognare la finale, la Juventus si prepara al duello (l’ultimo) contro la Roma che ha sempre regalato spettacolo e non pochi colpi di scena. Un crocevia a cui le due avversarie arrivano in maniera pressoché differente, ma con lo stesso obiettivo: conquistare il primo trofeo dell’anno!

A poche ore dal fischio iniziale, ad aprirsi sull’imminente scontro è stata Martina Lenzini che, a colloquio con la stampa, ha dichiarato: “Nonostante i due giorni di distanza tra una partita e l’altra, siamo tranquille poiché abbastanza abituate a giocarne di ravvicinate e capaci di recuperare fisicamente e mentalmente in poco tempo.

Juventus-Roma è una bella sfida, un classico del calcio; potrà rivelarsi una partita aperta per novanta minuti o decidersi all’ultimo, ma noi siamo la Juventus e vogliamo vincere questa coppa per la prima volta! In ogni caso non scenderemo in campo con superficialità, consapevoli che la nostra rosa, poi, inciderà anche dalla panchina”.

La bianconera ha successivamente aperto un confronto tra la preparazione attuale dell’insieme e quella della stagione precedente, ammettendo: “Quest’anno il mercato ci ha portato giocatrici di altrettanto valore, ma non posso dire se siamo più o meno forti rispetto al passato. Posso dire con certezza, invece, che non è l’uscita di Cantore a sottrarre valore alla squadra, anzi, chi è arrivata ha dato uno stimolo in più”.

La felicità interna è realtà anche per via del rientro di Cascarino dopo la parentesi infortunio: “Siamo molto contente, è una giocatrice di grande importanza che ci aiuta tantissimo – ha concluso -. In questo modo il reparto difensivo, poi, è ancora più solido e ci permette di dare il meglio oltre che incrementare la competitività”.

La risposta arriverà oggi dopo le 17:30 (ora d’inizio della gara). Chi si aggiudicherà la prima edizione della serie A Women’s Cup?

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