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Ternana, Fabio Melillo: “Sono orgoglioso, giocherei altre venti partite”

Photo Credit: Ternana Femminile

Dopo il poker rifilato al Chievo Verona Women, la Ternana Femminile, in occasione della 27esima giornata di Serie B Femminile, ha messo a segno altre 3 reti tra le mura casalinghe del Moreno Gubbiotti di Narni contro il Genoa. Al termine della gara l’allenatore della squadra rossoverde, Fabio Melillo, ha dato la propria chiave di lettura del match ai canali ufficiali del club. Di seguito, le sue parole:

“Le ragazze hanno evidentemente recepito il messaggio in settimana, sono veramente fantastiche. Si stanno sacrificando oltre ogni limite, non deludono mai. Oggi in tre non potevano quasi giocare ma hanno chiesto di scendere in campo lo stesso, e sono state determinanti. Vigliucci l’abbiamo recuperata all’ultimo e ha fatto una partita fantastica, Di Criscio è stata impressionante. In panchina ne avevamo due non impiegabili e Capitanelli l’abbiamo dovuta inserire per forza, anche lei senza allenamento e affaticata. Ma sono state brave tutte davvero, io sono orgoglioso di allenare atlete di questa levatura morale. Abbiamo fatto gol subito e poi raddoppiato con azioni bellissime. Sono mesi che giochiamo benissimo, con qualità, poi abbiamo fallito qualche situazione che poteva darci qualche gol in più; in particolare sfortunata Spyridonidou, che ha giocato molto bene. La gara è stata intensa e aperto fino all’ultimo, però credo meritassimo anche un punteggio più largo”.

Sulla prossima gara contro il Cittadella: “Loro hanno fatto molto bene. Sabato si affronteranno il nostro miglior attacco contro la loro miglior difesa. Rispetto a noi sono partiti con il vantaggio di essere stati competitivi già dallo scorso anno, e ciò significa tantissimo. Sapevano che tipo di giocatrici andare a prendere. Noi non siamo distanti dai valori espressi dal campionato e ci stiamo veramente divertendo. Alle ragazze ho detto che vorrei fare ancora 20 partite per come sono stimolato e loro un altro po’ e mi uccidono! (ride, n.d.r.), ma partite come quella che disputeremo domenica sono altamente stimolanti”.

Jasnagora: successo sulla L84 Women, superato il primo turno dei play-off di A2

La Jasnagora supera lo scoglio del primo turno dei playoff di A2 femminile con un bel poker alla L84. A Sestu, la squadra di Argento batte le piemontesi 4-0 e prosegue la sua stagione.

Il primo tempo resta bloccato sullo 0-0, anche se non mancano le occasioni per le rossoblù. Il portiere della L84 in più di un’occasione però si supera per negare la rete del vantaggio alla Jasna. Nella ripresa arriva il meritato gol dell’1-0 firmato da Saraniti su assist di Privitera al termine di una bella azione corale. Il punteggio resta in bilico e le ospiti provano a rientrare col portiere di movimento. La scelta viene però punita da Ledda che trova direttamente dalla propria metà campo la rete del raddoppio. La stessa Ledda firma il 3-0 sul calcio d’angolo battuto da Privitera. Dopo due assist, è Privitera a chiudere i conti nel finale a porta vuota su invito di Saraniti, dopo un ottimo recupero di Orgiu ancora sul tentativo di portiere di movimento della L84.

La Jasna vince così 4-0 e si qualifica al secondo turno dei playoff di A2 femminile. Prossimo avversario la Mediterranea domenica al PalaConi.

JASNAGORA-L84 4-0 (0-0 p.t.)
1º turno playoff A2 femminile (girone A)

RETI:  Saraniti, Ledda, Ledda, Privitera.

COMUNICATO JASNAGORA

Primavera: le parole dei protagonisti. Venerdì a Cologno al Serio le semifinali Milan-Roma e Juventus-Inter, visibili sul sito FIGC

Credit: Figc

È tutto pronto per il calcio d’inizio della Final Four del Campionato Primavera 1, l’appuntamento che prenderà il via venerdì con le semifinali Milan-Roma e Juventus-Inter. Le quattro protagoniste della stagione si contenderanno il titolo nel centro sportivo ‘Giacinto Facchetti’ di Cologno al Serio: si partirà alle ore 11.30 con il match tra le rossonere e le campionesse in carica, alle 17.30 sarà invece la volta della sfida tra bianconere e nerazzurre, con le vincenti che si affronteranno nella finalissima in programma domenica alle 17.30. Le tre partite saranno trasmesse in diretta streaming sul sito della FIGC e sul canale Youtube della Divisione Calcio Femminile.

Dopo una stagione ricca di soddisfazioni, le calciatrici del Milan arriveranno nel comune in provincia di Bergamo con la consapevolezza di poter lottare per la conquista del loro primo scudetto. “Credo che lo straordinario cammino in campionato e la vittoria del Viareggio – ha dichiarato il tecnico Davide Corti – abbiano insegnato alle ragazze due grandi cose: che bisogna lottare sempre fino alla fine per ottenere un risultato e che è necessario giocare per la squadra e di squadra per permettere ai singoli di emergere anche individualmente”. Come avvenuto lo scorso anno, sulla sua strada verso la finale la Primavera rossonera incontrerà la Roma, vincitrice delle ultime tre edizioni del torneo. “Il livello dell’attenzione e della concentrazione dovranno essere massimali – ha aggiunto – conosciamo e rispettiamo le nostre avversarie ma non le temiamo perché siamo consapevoli della forza che possiamo esprimere con il nostro collettivo”.

La società giallorossa, reduce dal ciclo vincente di Fabio Melillo, ha scelto di affidare la squadra a Francesco Viglietta: “Si è abbassata molto l’età della squadra e c’è stato un vero e proprio ricambio generazionale ma abbiamo un’ottima squadra – le parole del tecnico -. Il Campionato Primavera è cambiato e il livello delle partite si è ovviamente alzato. Le ragazze hanno vissuto una stagione importante e hanno sempre risposto con voglia, determinazione e attaccamento alla maglia. Il nostro obiettivo rimane sempre la formazione e la crescita delle nostre calciatrici, un obiettivo che viene prima dei risultati sportivi, comunque importanti”. Il traguardo finalissima è alla portata di Beatrice Bruni e compagne, e contro il Milan sarà grande spettacolo: “Noi dobbiamo vincere per passare il turno, con il pareggio passerebbero loro perché meglio posizionate – ha concluso Viglietta – ci saranno giocatrici forti da entrambe le parti, mi aspetto un bel match e soprattutto mi auguro che sia un’esperienza importante per le nostre ragazze”.

Nel pomeriggio la Juventus si lancerà all’inseguimento della sua quarta finale consecutiva, la quinta in assoluto, nella speranza di poter finalmente alzare al cielo il trofeo che finora ha solo sfiorato. “Affronteremo questa Final Four con il sorriso e cercando di divertirci prima di tutto – ha sottolineato Silvia Piccini – vogliamo rendere questa stagione indimenticabile”. La squadra bianconera, prima davanti al Milan al termine della regular season, nel suo cammino verso la vetta della classifica ha anche incontrato e superato numerose insidie, un fattore che ha permesso alla rosa di crescere. “Abbiamo incontrato avversarie valide e il livello del campionato si è notevolmente alzato – conclude la coach – ci sono stati tanti momenti felici, ma anche settimane più complicate e proprio in questi frangenti le giocatrici hanno dimostrato grande maturità”.

Soddisfatto di quanto fatto finora anche il tecnico dell’Inter Marco Mandelli. Nonostante le tante calciatrici sotto età e il distacco dalle rivali, tagliando il traguardo tra le prime quattro il club nerazzurro ha raggiunto l’obiettivo stagionale: “Si può sempre dare di più ma sono molto contento di quello che abbiamo fatto – queste le sue parole – a volte abbiamo pagato di inesperienza ma anche questo fa parte del gioco. Lavoriamo per mettere le nostre calciatrici nella miglior condizione per crescere e affacciarsi così alla nostra prima squadra”. Dopo aver perso i due incontri disputati in questa stagione, la formazione nerazzurra è comunque pronta alla sfida: “La Juventus ha grande esperienza e ha un ottimo organico. Sono solide dietro e molto brave davanti, con ragazze di grande esperienza. Noi daremo tutto, giocandoci le nostre carte: stiamo lavorando bene e arriveremo preparati a questo grande impegno”.Il regolamento della competizione prevede che in occasione delle semifinali, in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, accederanno alla finale le squadre meglio classificate nella regular season. Discorso diverso per la gara che metterà in palio il titolo, dove in caso di parità al termine dei 90 minuti saranno previsti i tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore.

Tris del Venezia Fc in casa del Padova: il derby finisce 3 a 0 per le arancioneroverdi

Il derby è il derby e Via Vermigli ospita la sempre sentita gara fra Padova e Venezia Fc. Il Padova si presenta con una formazione rivoluzionata, pronto a scacciare dalla mente la brutta caduta in trasferta a Riccione. Parte subito forte il Venezia che fin dalle prima battute fa suo il pallino del gioco. Buon giro palla delle ospiti con movimenti sugli esterni volti a creare la superiorità sulle fasce. Nel primo quarto d’ora le ospiti si fanno minacciose con conclusioni da fuori che non trovano lo specchio della porta.

Il Padova si fa vedere al 18esimo con Spinelli che di prima intenzione serve Carli sull’asse centrale. La punta biancoscudata prende bene il tempo alla rispettiva marcatrice e trova il tiro ad incrociare su cui fa buona guardia Pinel. Poco dopo ancora Venezia pericoloso con sponda dell’esterno destro per l’inserimento del centrocampista, la conclusione al volo è troppo di esterno piede e la palla scivola fuori porta. Alla mezz’ora Dal Fra ruba palla in fase di impostazione alla difesa veneziana, di prima serve Carli che dall’esterno di sinistra prova ad incrociare ma la conclusione è debole e imprecisa, troppo laterale per lasciare il segno.

Si chiude così la prima frazione con un Padova ben ordinato nella fase di non possesso, focalizzato nel chiudere gli spazi di manovra al Venezia, costretto a cercare le vie laterali. Fra primo e secondo tempo Capitan Fabbruccio prende il posto di Baroldi sulla linea mediana. Bastano però 7 minuti al Venezia per portarsi avanti: su punizione da trequarti campo, svetta l’esterno arancioneroverde che colpisce il palo, la punta ospite arriva prima di tutti sulla respinta è trova il tap in che scardina il fortino biancoscudato. Ancora Venezia al nono che su bella manovra ben orchestrata con costruzione dal basso porta al cross a rimorchio l’esterno, arriva puntuale l’inserimento del centrocampista per il doppio vantaggio ospite.

Il Padova subisce il colpo e Mister Montresor corre ai ripari con un doppio cambio nel giro di pochi minuti, fuori Mele e Spagnolo per Michelon e Costantini. È tuttavia ancora il Venezia minaccioso al 20esimo, su imbucata centrale è brava Polonio a stare in piedi fini all’ultimo salvandosi di piede su uno contro uno con la punta ospite. 5 minuti dopo arriva il definitivo tris del Venezia con pallonetto a scavalcare l’intera retroguardia padovana, l’inserimento della punta è puntuale e non manca l’appuntamento con il gol.

Nei minuti finali il Venezia amministra il risultato, il Padova non molla fino allo scadere ma senza mai trovare spazio per il gol della bandiera. Si chiude così una gara che nella ripresa vede scendere in campo tutta la qualità di un avversario di spessore. Dopo un primo tempo ben giocato, le biancoscudate si arrendono ad un Venezia più in palla.

Starting Padova: Polonio, Lovato, Rizzioli, Balestro, Servetto, Baroldi, Spagnolo (C), Mele, Spinelli, Dal Fra, Carli.

Starting Venezia Fc: Pinel, Risina (C), Lamti, Zuanti, Airola, Barro, Quaglio, Tomasi, Govetto, Mantoani, Da Canal.

La LND aderisce alla campagna “Il pallone contro l’omofobia”: il messaggio da leggere su tutti i campi

Credit Photo: Divisione Calcio a cinque

“Chi ama il pallone batte l’omofobia”. Questo il messaggio sposato dalla Lega Nazionale Dilettanti che – in occasione della giornata contro l’omofobia (17 maggio) – aderirà alla campagna contro il pregiudizio verso chi ama persone dello stesso sesso.

Questo il testo da leggere sui campi, prima di tutte le gare in programma dal 10 al 17 maggio.
“Il 17 maggio ricorre la giornata contro l’omofobia. L’amore per il pallone è ciò che ci unisce, che supera ogni cosa. Vogliamo che superi anche il pregiudizio verso chi ama persone dello stesso sesso. Vi invitiamo a sostenere la campagna “un pallone contro l’omofobia”, con il bacio della sfera che ci sta più a cuore. Chi ama il pallone batte l’omofobia: fatelo anche voi!”.

 

Salvatore Colantuono, coach Cittadella Women: “Questo irripetibile gruppo merita di sognare”

Photo Credit: Pagina Facebook Cittadella Women

Il Cittadella Women si sta rivelando sempre di più una certezza in Serie B, non a caso le cittadellesi hanno ottenuto un altro successo nel campionato cadetto, grazie all’1-0 arrivato in casa dell’Arezzo nella ventisettesima giornata, e ora le granata si ritrovano, a tre turni dalla fine, ad un solo punto dalla vetta detenuta dal Napoli Femminile.

Il coach del Cittadella Salvatore Colantuono ha commentato, davanti ai microfoni del club veneto, il successo conquistato contro le aretine: “È stata una partita molto insidiosa, l’Arezzo doveva sigillare la salvezza, noi dovevano continuare a vincere per restare agganciate in testa alla classifica. Il grande caldo ha condizionato i ritmi di gioco, ma anche stavolta la squadra ha dimostrato maturità nella gestione della gara. Noi dobbiamo solo guardare noi stessi. Sessantasei punti sono un punteggio incredibile. Nelle ultime diciassette partite abbiamo fatto quindici vittorie e due pareggi, nel girone di ritorno abbiamo pareggiato solo con la Lazio vincendo tutte le altre. Questo irripetibile gruppo merita di sognare. Il prossimo impegno con la Ternana sarà quello più duro da qui alla fine: è una squadra veramente forte. Bisogna davvero essere perfetti“.

Salernitana: successo di misura con il Sant’Agata

Credit: Salernitana

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Al termine di una gara giocata sul filo dei nervi la Salernitana batte il Sant’ Agata e si porta ad un solo punto di distacco dai play out a tre giornate dal termine della stagione regolare. Partono subito forte le granata che collezionano tre occasioni da rete limpidissime nei primi quindici minuti. Volpe, Olivieri e Falivene non concretizzano sotto porta, vuoi per imprecisioni e vuoi per un intervento strepitoso di Vitale. Il Sant’Agata si limita a costruire ma non crea occasioni da reti. Il primo tempo termina a reti inviolate. Nella seconda frazione di gara la Salernitana parte all’ arrembaggio , solo una vittoria la terrebbe in vita e si riversa nella metà campo avversaria. Colonnese e Amato entrano al posto di Lisanti e Volpe, le granata guadagnano metri in avanti ed al 25 Di Martino fa esplodere il Volpe con un tiro dalla distanza che non lascia scampo al portiere avversario e si insacca all incrocio dei pali. Reagisce il Sant’Agata, prova a recuperare il risultato ma la Salernitana tiene bene e porta a casa tre punti importantissimi in vista della volata finale per evitare la retrocessione diretta.
COMUNICATO SALERNITANA

Cely Gayardo, Tikitaka: “Abbiamo fatto sicuramente un passo molto importante verso il nostro obiettivo”

Al termine di una partita al cardiopalma, con temperatura-gara davvero alta, il Tikitaka ha battuto la Kick Off nella prima gara dei quarti di finale con un 5-2 a domicilio. Uno step fondamentale per il prosieguo degli spareggi e ora la compagine abruzzese conta di definire la pratica al più presto.

“Abbiamo fatto sicuramente un passo molto importante verso il nostro obiettivo, ovvero le semifinali – commenta l’allenatrice giallorossa Cely Gayardo – vincere Gara 1 è stato molto importante, inoltre siamo riuscite a farlo in trasferta e questo rafforza le nostre convinzioni”.

Prossimo appuntamento venerdì 12 maggio, alle ore 18,15 al Palaroma di Montesilvano, per la seconda gara dei quarti di finale.

Ora dovremo giocare di fronte al nostro caloroso pubblico – prosegue Gayardo – e, ovviamente, l’intento è quello di aggiudicarsi un posto in semifinale direttamente nella prossima partita e di non dare loro modo di arrivare a Gara 3”.

Ottimismo, ma anche prudenza contro un’avversaria da non sottovalutare.

Sappiamo bene – ancora la trainer francavillese – che questi quarti di finale sono molto equilibrati, la Kick Off è una squadra che sa il fatto suo e non possiamo dare mai nulla per scontato. Nella scorsa gara ci hanno messe in difficoltà, soprattutto nella prima frazione. A inizio ripresa la sfida era ancora aperta, ci siamo ritrovate in parità, sul 2-2, dopo il nostro doppio vantaggio iniziale. Poi, grazie ai due gol “lampo” di Tampa e Vanin, ad inizio secondo tempo, ci siamo tranquillizzate un po’, ma questo non esclude che la gara sia stata in bilico per tutti i primi 20 minuti. Conosciamo molto bene la forza del nostro avversario, per cui proviamo un profondo rispetto. Venerdì mi aspetto una partita davvero molto complicata, ma daremo il massimo per vincere e passare alle semifinali”.

KICK OFF: Tardelli, Bortolini, Stegius, Vanelli, Da Costa, Ghilardi, Di Lonardo, Negri, Violi, Bovo, Maite, Brugnoni. All: Russo.

TIKITAKA PLANET: Duda, Vanin, Tampa, Bettioli, Martìn Cortes, De Siena, Bertè, Xhaxho, Papponetti, Prenna, Pezzolla, Merlenghi. All.: Gayardo.

MARCATRICI: pt 7’53” Tampa (T), 13’13” Bettioli (T), 14’34” e 14’51” Da Costa (K); st 0’33” Tampa (T), 1’28” Vanin (T), 18’13” Bettioli (T).

AMMONITE: Bettioli (T), Vanelli (K).

ARBITRI: Gennaro Cefalà (Lamezia Terme), Francesco Saverio Mancuso (Lamezia Terme), Simone Zanfino (Agropoli); crono: Andrea Antonio Basile (Torino).

Susy Fiorillo, 1 Station Radio: “Ferrandi alla conduzione promossa, spero il Napoli torni in A. Nazionale ai Mondiali? Sono fiduciosa”

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Susy Fiorillo. La giornalista, dallo scorso 19 aprile sulle frequenze di 1 Station Radio, conduce 1 Football Club Extra-time, programma dedicato al calcio femminile, con Luca Cerchione e Giulia Ferrandi del Napoli:

“Da circa un mese ho iniziato la trasmissione, in compagnia del giornalista Luca Cerchione e della calciatrice del Napoli Giulia Ferrandi. L’idea è nata proprio da Giulia e dalla sua voglia di parlare del mondo che c’è dietro al calcio femminile, mondo ancora troppo sottovalutato. Le prime puntate sono state incentrate sulle evidenti differenze economiche tra calcio maschile e femminile, sull’omosessualità e le forti difficoltà di far conciliare lavoro e maternità. Perché, non dimentichiamo che al di là della professione queste ragazze sono prima di tutto donne”.

L’inviata di CalcioNapoli1926.it sulla Ferrandi poi aggiunge:
Giulia oltre ad essere un’ottima e simpatica speaker radiofonica è il mio braccio destro
La sua presenza all’interno del programma è fondamentale, chi meglio di lei può parlarci di ciò che succede dentro e fuori dal campo, della forza di cui bisogna avvalersi per realizzare il sogno di diventare calciatrice e per affrontare fin da bambine i pregiudizi delle persone”.

Napoli prima in B, con il Pomigliano alla ricerca della salvezza in massima serie. Biglietto da visita niente male per le giovani che in Campania si avvicinano al femminile, come sottolinea la conduttrice partenopea:
“La piazza è già calorosa di per sé, vi lascio immaginare il clima che si vive in questi giorni dopo che la squadra maschile ha vinto il terzo scudetto della propria storia. Credo sarebbe il momento storico migliore per il Napoli Femminile ritornare in Serie A, e queste ragazze meritano sia la promozione che il salto nel professionismo. Inoltre, avere due squadre napoletane, perché Pomigliano è in provincia di Napoli, in Serie A, sposterebbe un po’ più a sud gli equilibri del massimo campionato calcistico femminile”.

L’ inviata napoletana, che ha avuto diverse esperienze in passato in programmi tra Rai, Mediaset e Sky oltre che ospitate negli studi di Sportitalia, sulla Serie A femminile poi ci racconta:
“Questa stagione ci ha detto che il movimento calcistico femminile italiano non è così scarso come si racconta in giro. È un movimento in forte crescita, ma per fare lo step definitivo ci vorrebbero più investitori e, soprattutto, i grandi club maschili dovrebbero accorpare e gestire le squadre femminili”.

Susy, madre di Thomas e Mattia, poi sposta l’attenzione sulla Nazionale:
“Proprio perché siamo un movimento in forte crescita, sono fiduciosa per il Mondiale. Di certo non siamo all’altezza delle migliori compagini mondiali, ma siamo partiti dopo con il professionismo. Proprio per questo, però, possiamo metterci in mostra e sfruttare l’aspetto emotivo positivo ed il fatto di essere sottovalutate. L’obiettivo non è vincere ma metterci in mostra”.

La chiusura, invece, della voce di 1 Station Radio è sugli approcci con il calcio femminile:
Mi sono avvicinata al calcio femminile durante la sosta del campionato maschile lo scorso inverno. Tra un’intervista e l’altra alle ragazze del Napoli, e Giulia è stata proprio la prima che ho conosciuto, mi sono ritrovata a seguire gli allenamenti del giovedì e ad osservarle in campo. Sono rimasta impressionata immediatamente dalla loro forza di volontà, non le ho mai viste mollare nonostante la stanchezza e nonostante i duri allenamenti. Sono sempre state carine con me e ricordo con simpatia il momento in cui Melissa Nozzi provò ad insegnarmi e a darmi consigli su come palleggiare, ottenendo scarsi risultati. È un mondo ricco di sfaccettature ed è un piacere per me poterne parlare insieme a Giulia Ferrandi”.

Ghoutia Karchouni, Inter: “Il calcio è una cosa che mi dà davvero gioia, non ho bisogno di nient’altro che un pallone”

Photo Credit: Paolo Pizzini

Nei giorni scorsi ai canali ufficiali dell’Inter a parlare è stata Ghoutia Karchouni. La centrocampista francese ha parlato della sua esperienza in nerazzurro dichiarando:
“Siamo una bella famiglia, ed è anche un club ambizioso e sereno. Ho imparato a conoscere le origini di questo club e giocare per l’Inter significa tanto per me perché non è importante da dove vieni ma è importante essere qui e dare tutto. Quando succede qualcosa cerco di spronarmi. Se mi fermo non faccio nulla, quindi vado avanti con un sorriso e penso a prendere coraggio. Credo che nella vita abbiamo tante prove e che possiamo decidere che strada prendiamo, positiva o negativa. Se siamo positivi è più facile andare avanti. Prima regola: credi in te stesso, è fondamentale. Perché se non lo fai per te chi lo farà? Seconda regola: conoscere e rispettare il proprio valore. Quando fai questo vai dove vuoi. “Senza il mio lavoro io probabilmente non sarei stata qui. Il mio talento è dato dal mio lavoro, quando ero sola nessuno mi diceva di credere in me. Quindi adesso credo che il talento ti aiuta per qualcosa, ma il lavoro ti aiuta sempre, è questa la differenza. Il calcio è una cosa che mi dà davvero gioia, non ho bisogno di nient’altro che un pallone. Provo a fare le mie cose con la palla e sono molto grata di essere qui a fare ciò che mi piace”. 

 

 

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