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L’inerzia di una gara: disponibile la tesi con cui Selena Mazzantini si è abilitata al Master UEFA Pro

Credit: Figc

‘Dentro o fuori la partita: l’arte di agire’ è il titolo della tesi con cui Selena Mazzantini si è abilitata a Coverciano all’ultimo corso UEFA Pro, il massimo livello di qualifica per un tecnico. Nella storia del calcio italiano, si tratta dell’ottava allenatrice ad aver raggiunto questo traguardo. Nel ristretto novero delle allenatrici UEFA Pro, insieme a lei, tra le altre, anche la Ct Milena Bertolini e il tecnico della Nazionale femminile Under 23, Nazzarena Grilli. La tesi di Selena Mazzantini parte da alcune domande: “Come cambiare l’inerzia della gara, se è negativa, e come mantenerla se è positiva?”. Domande alle quali l’autrice si dà una ‘semplice’ risposta: “È tutto molto complesso!”. Dalla complessità del gioco e da come districarsi all’interno di esso, parte l’analisi di Mazzantini, in un lavoro che conduce a “lavorare sull’incertezza”, utilizzando le stesse parole dell’allenatrice. Perché “Possiamo decidere di ostinarci a controllare tutto e tutti, oppure accettare, di prendere ciò che arriva, quando arriva. Non prevedere, ma preparare a situazioni che permettano di tirare fuori le proprie risorse”.

L’autrice
Dopo aver indossato da giocatrice le maglie di Torino, Roma e Lazio – vincendo in biancoceleste Scudetto, Italy women’s Cup e Coppa Italia – nel 2007 Selena Mazzantini (classe 1973) ha cominciato la sua carriera da tecnico.
Già vice allenatrice della Nazionale Under 17 Femminile, nel settembre 2020 ha assunto la guida della Nazionale Under 23 Femminile, la selezione che si pone l’obiettivo di far maturare le ragazze nel passaggio dall’attività giovanile a quella senior.
Dopo aver conseguito a Coverciano il diploma da Match Analyst nel 2018, lo scorso settembre Selena Mazzantini ha completato il percorso formativo da allenatrice, ottenendo la qualifica UEFA Pro, il massimo titolo riconosciuto a livello europeo per un tecnico.

Fiorentina: rimonta viola, finisce 3-3 con il Milan

Credit Photo: Andrea Amato
Match pazzo al Vismara questo pomeriggio con Milan e Fiorentina che dopo 96 minuti di emozioni si dividono la posta in palio. Termina 3-3 e le due squadre agganciano l’Inter al terzo posto in classifica.

La sfida inizia in salita per la squadra di Firenze che al 4’ va in svantaggio per mano di Vigilucci. L’ex gigliata prolunga un cross, il pallone si alza con una parabola beffarda che batte Rachele Baldi. 1-0 Milan.
La Fiorentina non si scompone e cerca la porta di Giuliani ma al 21’ arriva il raddoppio delle rossonere con Asllani. La svedese approfitta di un errore sul controllo di Cafferata per rubare il pallone e segnare. Sconforto ma anche reazione, affidata ai piedi di Mijatovic e Kajan. Alla mezz’ora infatti l’ungherese controlla spalle alla porta e si gira, il suo rasoterra si infila tra le gambe di tutta la difesa diretto in porta e il portiere rossonero compie un vero e proprio miracolo con un guizzo improvviso.
Il primo tempo finisce 2-0 e la ripresa si apre nuovamente con note dolenti. Al 51’ infatti Linda Tucceri Cimini appoggia male il ginocchio in un tentativo di intercetto e si infortuna: il difensore sarà costretto ad uscire in barella (le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni ndr).
Falli, cartellini gialli e cambi: la partita si incattivisce e al 68’ arriva la svolta che sblocca la gara. Catena entra in area e viene atterrata, l’arbitro comanda un calcio di rigoreDal dischetto Veronica Boquete è chirurgica: 2-1.
Tocca allora alle padrone di casa rifarsi sotto e poco dopo Dubcova colpisce la traversa, complice una fondamentale deviazione di Tortelli. Il Milan spinge e guadagna un calcio di rigore per atterramento di Thomas in area. Stavolta è Piemonte contro Baldi dagli undici metri e l’attaccante ha la meglio. 3-1.

Le emozioni però proseguono senza sosta. Al 79’ Nouwen trova un’altra traversa da calcio di punizione. La partita sembra indirizzata verso Milano ma la Fiorentina non vuole cedere e tenta il tutto per tutto.
È l’88’ quando Erzen lancia in area, la difesa rossonera non si intende e Giuliani esce senza colpire il pallone. La sfera rimane incustodita e Hammarlund ne approfitta accorciando le distanze per il 3-2Il Milan prova a chiudere tutto, la Fiorentina rifiuta di arrendersi. Al terzo minuto dei cinque di recupero concessi lancio di Agard nel mucchio, il pallone passa e rimbalza sul braccio di Nouwen: è calcio di rigore. Dal dischetto nuovo duello tra Boquete e Giuliani ma anche stavolta la stoccata vincete è della spagnola. Tutta la panchina viola in campo e match che si avvia verso la fine. Al triplice fischio Milan e Fiorentina si dividono la posta in palio con un 3-3 che in classifica permette alle due contendenti di affiancare l’Inter.

Una grinta che le Viola dovranno riproporre anche settimana prossima. Domenica 2 Aprile infatti a Sesto Fiorentino arriva l’Inter, con calcio di inizio alle ore 14.30.

TABELLINO

AC MILAN: Giuliani, Andersen (61’ Soffia), Arnadottir (46’ Thomas), Nouwen, Fusetti, Bergamaschi (C), Adami (46’ Dubcova M), Asslani (74’ Mesjasz), Grimshaw, Vigilucci, Piemonte.
A disposizione: Fedele, Babb, Cesarini, Premoli, Bahlouli.
All.Maurizio Ganz

ACF FIORENTINA:Baldi, Tortelli (C), Agard, Cafferata (66’ Catena), Tucceri Cimini (54’ Jackmon), Johannsdottir, Severini (80’ Breitner), Boquete, Kajan (54’ Hammarlund), Longo, Mijatovic (66’ Erzen)
A disposizione: Schroffenegger, Monnecchi, Vitale, Russo.
All.Patrizia Panico

Ammonite: Asslani M, Agard F, Soffia M, Severini F, Johannsdottir F, Giuliani M, Bergamaschi M
Risultato finale 3-3 (4’ Vigilucci, 21’ Asslani, 69’ RIG e 93’ RIG Boquete, 73’ RIG Piemonte, 88’ Hammarlund)

Antonio Cincotta: “Viva il calcio femminile Italiano, un mattoncino alla volta anche in Europa”

Photo Credit: Fabio Vanzi
Antonio Cincotta nelle ore scorse è tornato sul record di spettatori all’Olimpico tra Roma e Barcellona e sulla prestazione positiva delle giallorosse. L’ex tecnico della Sampdoria tramite i propri social ha infatti postato:
Il meraviglioso record di spettatori dello Stadio Olimpico di ieri sera, la bella figura delle giallorosse e due storie che si intrecciano nei ricordi di notti europee femminili: tra le tante cose belle della serata, la prestazione perfetta di Camelia Ceasar che mi ha portato alla mente un’altra prestazione perfetta , quella di Öhrström che a Londra contro il Chelsea diede spettacolo negli ottavi di 5 anni fa. Anche lei riuscì a tenerci letteralmente aggrappate al ritorno, parando tutto.
Oggi sono compagne di squadra, il destino a volte ha più fantasia di noi. Capita di non sottolineare mai abbastanza le storie dei e delle numero 1, ma questa triangolo tra Barcellona e Chelsea nella strada verso la Champions mi offre proprio lo spunto per farlo. 

Viva il calcio femminile Italiano, un mattoncino alla volta anche in Europa”.

Biraghi diventa Official Partner delle Nazionali Italiane di Calcio: a fianco di Azzurre e Azzurri per quattro anni

Biraghi, azienda di riferimento del settore lattiero caseario, sarà Official Partner delle Nazionali Italiane di calcio per i prossimi 4 anni. L’accordo è stato ufficializzato oggi nel corso di una conferenza FIGC, Giovanni Valentini, del Commissario Tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, e del Consigliere d’Amministrazione di Biraghi, Claudio Testa.  La partnership riguarderà tutte le Squadre Nazionali (maschile, femminile, giovanili, futsal, beach soccer ed e-sport) e farà il suo esordio il 23 marzo in occasione dell’incontro Italia – Inghilterra a Napoli. Il celebre marchio Biraghi accompagnerà le squadre a bordo campo, nei backdrop interviste e conferenze stampa e nell’area hospitality ‘Casa Azzurri’.

Non è la prima volta che Biraghi sceglie di associare il proprio brand ad importanti eventi sportivi, come la recente sponsorizzazione di due edizioni del Giro d’Italia di ciclismo. Questa vicinanza al mondo italiano dello sport nasce da una profonda condivisione di valori, primo fra tutti l’importanza di una sana e corretta alimentazione non solo per gli atleti di livello agonistico, ma per tutte le persone. A ciò si aggiunge il concreto legame al territorio dell’azienda, che produce tutti i prodotti in Italia e per i quali utilizza esclusivamente latte italiano. Dal Gran Biraghi grattugiato alla Gran Ricotta Super Cremosa, fino agli ormai celebri Biraghini Snack, tutti i prodotti dell’azienda piemontese sono oggi sulle tavole degli italiani e contribuiscono ad un’alimentazione sana ed equilibrata.  Inoltre, la Nazionale rappresenta da sempre i valori di identità, passione, coraggio e senso di appartenenza, ai quali Biraghi si sente profondamente legato. Tali valori rivestono un’importanza primaria nella formazione delle giovani generazioni, che costituiscono il futuro del nostro Paese.

“Accogliamo Biraghi – ha dichiarato Giovanni Valentini, Head of Revenues della FIGC – con grande piacere e orgoglio all’interno della nostra famiglia. Siamo felici di condividere il percorso con un’eccellenza italiana come Biraghi, che si fa portatrice di valori che la Federazione condivide: il mantenimento di uno stile di vita sano, la cura dell’alimentazione e la voglia di credere nella crescita dei nostri giovani sia come calciatori e calciatrici che soprattutto come persone”.

“Ci sentiamo onorati – ha affermato Claudio Testa Consigliere d’amministrazione della Biraghi S.p.A. – di poter essere, per i prossimi quattro anni, al fianco delle Nazionali impegnate a tenere alto nel mondo il nome dell’Italia. E siamo molto orgogliosi di condividere i valori della Maglia Azzurra, nei quali ci riconosciamo completamente. I nostri prodotti potranno dare la giusta carica agli atleti”.

Al termine della conferenza stampa l’Head of Revenues della FIGC Giovanni Valentini, insieme al CT Roberto Mancini, ha consegnato a Claudio Testa una maglia della Nazionale con il numero 34, a simboleggiare l’anno della fondazione dell’azienda Biraghi (1934), coinciso con il primo titolo mondiale conquistato dagli Azzurri.

Regina Baresi: “Le più giovani sono fortunate, hanno davanti un futuro che potrà solo essere sempre migliore”

 La scorsa settimana grande sorpresa in casa Pro Sesto e per le pulcine di mister Marco Pierangeli. Le giovanissime calciatrici del team lombardo, infatti si sono allenate al Centro Sportivo Breda insieme a Regina Baresi. L’ex Inter ha postato successivamente qualche battuta sui propri social dichiarando:

“Il calcio femminile sta crescendo tanto, basta guardare in numeri dei tifosi presenti allo stadio per Roma -Barcellona in Champions League e i numeri delle bambine che iniziano a giocare oggi rispetto a qualche anno fa. È bello vedere il senso di libertà con cui si divertono e l’infinita passione che hanno negli occhi. Sono fortunate perchè hanno davanti un futuro che potrà solo essere sempre migliore, ma in questa occasione sono fortunata anche io perché mi sono rimessa la tuta e mi hanno concesso di allenarmi con loro”.

Como Women, contro la Sampdoria è arrivato un punto d’oro

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women

Il Como Women ha fatto il suo esordio ieri nella Poule Salvezza di Serie A, e le lariane sono riuscite a conquistare in casa della Sampdoria un punto che vale oro per la loro classifica.

Un 1-1 cercato, voluto, e arrivato con determinazione di una squadra che aveva bisogno di ottenere un risultato positivo che mancava da più di due mesi, quando Rizzon e socie erano riuscite a bloccare sul pari l’Inter nella quattordicesima giornata della prima fase del torneo. Ma questo pareggio è molto importante anche per il morale, ma soprattutto dedicato all’attaccante biancoblù Greta Di Luzio fuori per infortunio, non a caso sia prima che nel gol del pari arrivato con Matilde Pavan sette minuti dopo l’avvio della ripresa, le ragazze hanno mostrato la maglia numero 19 della bomber ex San Marino Academy.

Tuttavia, se proprio dobbiamo cercare il pelo nell’uovo del Como, sta nel fatto che la squadra continua a subire ancora un gol a partita, e l’ultima volta in cui le comasche sono riuscite a tenere la porta inviolata è stata sempre contro la Samp, ma nel match conclusivo del 2022 al Ferraris, ma almeno la squadra di de la Fuente è tornata a realizzare dopo quattro incontri di fila, ovvero contro Parma, Roma, Sassuolo e Milan, in cui il Como non è riuscito a gonfiare la rete. E questo 1-1 non può che essere di buon auspicio in vista delle prossime gare delle lariane in questa seconda fase di Serie A.

Serie B, la classifica: le prime della classe non sbagliano, in coda colpo del Tavagnacco che riapre la corsa salvezza

Credit Photo: Mario Quartapelle

Nel pomeriggio di oggi si è giocata la ventiduesima giornata di Serie B, la settima del girone di ritorno.
Al comando sempre la Lazio di mister Catini che batte per 0-3 in trasferta la Torres salendo a 56 punti in classifica. Le biancocelesti tengono cosi intatto il vantaggio su Cittadella e Napoli. Le venete, seconde a 53, superano in casa per 1-0 l’Hellas Verona mentre le partenopee, terze a 52, regolano tra le mura amiche per 4-0 il Cesena. In quarta piazza, invece, la Ternana, 45, che nell’anticipo del sabato batte 4-2 l’Arezzo: le umbre conservano le quattro lunghezze di vantaggio sul Chievo, quinti a 41, vittorioso per 2-1 sul Genoa. A seguire le sconfitte Hellas e Cesena, 39 e 36, che vedono avvicinarsi il Brescia, 34, dopo il 3-0 sul Ravenna, nono a 25, raggiunto con il Genoa dal San Marino dopo il blitz per 0-1 sul campo dell’Apulia Trani. In coda si riapre la corsa alla salvezza con Arezzo e Sassari Torres, a 17, raggiunte dal Tavagnacco, che regola 1-2 il Trento, penultimo ad 11, davanti al Trani, fermo a 7.

I risultati:
Trento-Tavagnacco 1-2
Ternana-Arezzo 4-2
Apulia Trani-San Marino 0-1
Brescia-Ravenna 3-0
Cittadella-Verona 1-0
Chievo-Genoa 2-1
Napoli-Cesena 4-0
Sassari Torres-Lazio 0-3

LA CLASSIFICA:
Lazio 57, Cittadella 53, Napoli 52, Ternana 45, Chievo 41, Verona 39, Cesena 36, Brescia 34, Ravenna 25, Genoa 25, San Marino 25, Arezzo 17, Sassari Torres, 17, Tavagnacco 17, Trento 11, Apulia Trani 7.

Il Sassuolo fa il colpo esterno: le neroverdi, con Tomaselli e Kresche, espugnano Parma

Photo Credit: Foto Vignoli - US Sassuolo Calcio

Il Sassuolo conquista altri tre punti nella Poule Salvezza della Serie A, dove le neroverdi hanno vinto in casa del Parma col punteggio di 1-0 nella seconda giornata della seconda fase di campionato.

Eppure, nella prima frazione di gioco, sono le gialloblù ad avere la doppia opportunità di passare in vantaggio. Al 25′ Brignoli tocca con un braccio la palla arrivata da un lancio di Lazaro, Caldera decreta il penalty, e Kresche riesce ad ipnotizzare il tiro battuto dalla stessa Lazaro. Nel primo minuto di recupero Nagy mette a terra Pirone in area: Caldera decreta un nuovo rigore per le padrone di casa e a batterlo c’è Martinovic, ma Kresche intuisce e respinge.

Il gol del successo sassolese arriva al 75′ quando Clelland che mette fuori causa Ciccioli servendo al centro Martina Tomaselli che, da pochi passi a porta vuota, segna la rete che, alla fine, darà i tre punti alla squadra neroverde che ora è al comando di questa Poule Salvezza con ventitré punti. Domenica prossima il Sassuolo tornerà in casa, dove riceverà il Pomigliano che, in questa giornata, ha osservato il turno di riposo.

SASSUOLO: Kresche, Filangeri, Dongus (87′ Nowak), Pleidrup, Orsi, Brignoli (67′ Tomaselli), Bellucci, Jane, Philtjens (41′ Nagy), Sabatino, Clelland (87′ Monterubbiano). A disp: Lauria, Brustia, Goldoni, Pondini, Hashemi. All: Piovani.
PARMA: Ciccioli, Maia, Heroum, Santoro, Cox, Bardin (79′ Arcangeli), Jelencic (87′ Marchao), Benoit, Pirone (65′ Cambiaghi), Martinovic (46′ Corbin), Lazaro. A disp: Farrelly, Joana, Arrigoni, Brscic, Ravanetti, Arnadottir. All: Panico.
ARBITRO: Caldera di Como.
MARCATRICE: 75′ Tomaselli (SAS).
AMMONITI: Panico (PAR, allenatore), Piovani (SAS, allenatore).

Milan due volte avanti con i gol di Vigilucci, Asllani e Piemonte, le viola pareggiano al 95′

Credit Photo: Mario Quartapelle

Finisce in parità, per 3-3, la seconda giornata della Poule Scudetto di Serie A femminile: il Milan di Maurizio Ganz viene raggiunto in extremis dalla Fiorentina e aggancia, con una partita in più, l’Inter terza in classifica a quota 35 punti. Sotto la pioggia battente del pomeriggio del PUMA House of Football, le rossonere vanno due volte in vantaggio di due gol – 2-0 nel primo tempo, 3-1 a metà ripresa – ma questo non basta per ritrovare il successo in campionato, con il pari ospite che arriva su uno sfortunato rigore al quinto minuto di recupero.

Una partita che si è aperta con due gol nei primi 21′, per mano dell’ex viola Vigilucci (terza rete stagionale) e della rientrante Asllani (9° gol in campionato), e che il rigore di Piemonte – in doppia cifra di reti per la prima volta dal 2016/17 – sembrava aver chiuso sul 3-1 al 73′. Oltre al già citato tiro dal dischetto allo scadere, per le rossonere l’esito è reso amaro anche dalle traverse colpite da Dubcová e Nouwen, conclusioni che avrebbero meritato una sorte migliore. Il calendario offre, però, un’immediata chance per cercare il riscatto, dal momento che il Milan sarà di scena sul campo della capolista Roma sabato 1 aprile.  

LA CRONACA
Rossonere subito propositive in avvio, con personalità, e la partita si sblocca al 4′: azione prolungata che termina con un cross di Árnadóttir per Vigilucci, a segno con una girata in controbalzo. Il vantaggio del Milan accende un match che vede le ospiti rispondere con un tiro al volo di Mijatović al 7′ – palla fuori – e l’uscita sicura di Giuliani su Vero all’11’. Sale l’intensità anche della pioggia, ma al 21′ le rossonere (nonostante una temporanea inferiorità numerica) raddoppiano con Asllani, lesta a rubare palla a Cafferata in impostazione e a battere Baldi in uscita. Il 2-0 rallenta i ritmi e tra le poche occasioni che si segnalano nel finale di prima frazione c’è una grande parata di Giuliani su Kaján al 38′ e un tentativo di Piemonte, contenuta due volte in extremis dalla difesa viola al 43′ e al 44′.

La ripresa parte con due cambi – Thomas per Árnadóttir e Dubcová per Adami – e un brutto infortunio per l’ex rossonera Tucceri Cimini, a cui va l’in bocca al lupo di tutto il Club. Ci prova Grimshaw al 59′ e al 62′ si mette in mostra Nouwen con un contropiede aperto da lei in progressione e chiuso con un colpo di testa parato da Baldi. Le due squadre si allungano, e al 69′ la Fiorentina accorcia con un rigore di Vero. Il Milan risponde poco dopo con una clamorosa traversa colpita da Dubcová – tiro deviato da Tortelli – e al 73′ ristabilisce le distanze con un rigore conquistato da Thomas e trasformato da Piemonte. Al 79′ le rossonere sfiorano il poker con un’altra traversa, colpita da Nouwen su punizione. La beffa arriva nel finale: la Fiorentina prima accorcia con Hammarlund all’88′ e poi pareggia con un altro rigore di Vero al quinto minuto di recupero. Finisce 3-3.

 IL TABELLINO

MILAN-FIORENTINA 3-3

MILAN (4-3-3): Giuliani; Árnadóttir (1’st Thomas), Fusetti, Nouwen, Thrige (15’st Soffia); Vigilucci, Adami (1’st K. Dubcová), Grimshaw; Bergamaschi, Piemonte, Asllani (24’st Mesjasz). A disp.: Babb, Fedele; Bahlouli, Cesarini, Premoli. All.: Ganz.

FIORENTINA (4-2-3-1): Baldi; Cafferata (21’st Eržen), Tortelli, Agard, Tucceri Cimini (8’st Jackmon); Jóhannsdóttir, Severini (35’st Breitner); Kaján (9’st Hammarlund), Vero, Mijatović (21’st Catena); Longo. A disp.: Russo, Schfroffenegger; Vitale; Monnecchi. All.: Panico.

Arbitro: Scarpa di Collegno.
Gol: 4′ Vigilucci (M), 21′ Asllani (M), 24’st rig. e 50’st rig. Vero (F), 28’st rig. Piemonte (M), 43’st Hammarlund (F).
Ammonite: 13′ Asllani (M), 4’st Agard (F), 20’st Soffia (M), 31’st Severini (F), 32’st Catena (F), 42’st Giuliani (M), 49’st Bergamaschi (M).

Un rap pieno d’amore per Falconara e le Citizens: emozioni in musica targate Leo Bianchi

Credit: Città di Falconara

“Guarda come volano in alto quei falchi risplendono nel cielo blu, ho il cuore che mi batte più forte se spieghiamo le ali a fianco a me ci sei tu”. È un messaggio d’amore quello che Leo Bianchi, cantante, showman e chef, figlio di Falconara che ha fatto fama e fortuna in Bulgaria, ha inciso in un rap da brividi e regalato a società e tifosi per celebrare le tante vittorie conseguite. “Trema tutto il Badiali. Alzo in cielo le mani ieri, oggi e domani: Falconara” si ascolta nel testo di “Falconara”, il nome della canzone, mentre nel videoclip scorrono i gol che hanno permesso a capitan Luciani prima e a capitan Ferrara poi di alzare al cielo uno Scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiana e, ultima in ordine cronologico, la fantastica Champions dello scorso 22 dicembre. “Ho lavorato due anni a questa canzone e devo dire che sono molto soddisfatto del prodotto finale – spiega Leo da Sofia – Inizialmente nel testo venivano menzionate anche le giocatrici ma poi ho cambiato idea e ho cercato qualcosa che fosse senza tempo. Le giocatrici possono cambiare, la maglia resta ed è quello che conta. Mi sono dato tempo per cercare meglio le parole. Volevo anche un ritornello orecchiabile e un bridge che potesse essere cantato dai tifosi”. Leo, ristoratore, showman (dal Grande Fratello alla giuria di Masterchef), Ambasciatore del Gusto Italiano, segue le Citizens da anni e non disdegna qualche rientro in patria per gustarsi la partita dalle gradinate del PalaBadiali. “Sono molto soddisfatto anche del video – aggiunge Leo – Cercavo un prodotto che fosse professionale al massimo e così ho chiamato al mio fianco uno dei videomaker più famosi della Bulgaria. Siamo entrati subito in sintonia rispetto a ciò che avevo in mente con le immagini delle giocate, dei gol e la voce originale dei cronisti per creare atmosfera. È stato un lavoro complesso e alla fine è venuto fuori un bel risultato”. Un regalo che ha gasato a mille l’ambiente dalle parti di via dello Stadio. La società ha subito rilasciato il video sul proprio canale Youtube, disponibile anche su Apple Music e Spotify. “Leo è amico d’infanzia di tanti di noi – commenta il presidente Marco Bramucci – abbiamo la stessa età e siamo cresciuti insieme. Quante volte abbiamo giocato nelle piazze e nei campetti di Falconara! Lo ricordo come un ottimo portiere. Il fatto che abbia fatto successo ci rende tutti orgogliosi. La prima volta che ho sentito la sua canzone mi sono commosso. Ha unito genialmente i versi della canzone alle frasi dei cronisti nei momenti di giubilo falconarese. Il suo rap rende onore alla città, al palas, a Gianfranco Badiali e a tutta la storia di Falconara. Ha omaggiato noi e tutta la città: un gesto d’amore verso la sua terra”.

COMUNICATO FALCONARA

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