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Mondiale Futsal: il Brasile è campione, battuto il Portogallo in finale. Terza la Spagna delle gemelle Cordoba

Si è concluso, oggi, con il successo del Brasile il primo storico Mondiale femminile di futsal, che si è svolto in queste settimane nelle Filippine con 16 squadre al via. Dopo i gironi iniziali, i quarti e le semifinali nelle ore scorse si sono giocate la finalissima e la finale per il terzo posto.

A Manila il Brasile, che avevano vinto il girone dell’Italia, si è preso il primo posto battendo in finale il Portogallo, che aveva battuto le Azzurre ai quarti, per 0-3. In rete a metà della prima frazione Emilly che ha sbloccato il match mentre ad inizio ripresa Amandinha ha raddoppiato. Nella ripresa il tris è stato firmato da una calcettista che da tanti anni gioca in Italia, ovvero, Debora Vanin, che ha chiuso la gara a due minuti dalla sirena, in favore della  squadra di capitan Taty, altra cara conoscenza del futsal italiano.

Poche ore prima la Spagna aveva fatto suo il terzo posto piegando l’Argentina per 1-5. Vantaggio spagnolo al 5′ con De Paz ma Romero  nella ripresa pareggia al 14′. La Spagna però nel finale mette la freccia con Laura Cordoba che riporta subito avanti le europee e con Perez che al 17′ porta la contesa sul 3-1 mentre un minuto dopo Irene Cordoba sigla il 4-1. A pochi secondi dal gong finale Laura Cordoba mette in rete il definitivo 5-1. Decisive, quindi, le gemelle Cordoba che hanno totalizzato 12 gol.

Festa al Viola Park per le ragazze di Arce: 1 a 0 sulla Ternana che porta la firma di Omarsdottir

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Vittoria di misura della Fiorentina, nel suo ultimo match casalingo dell’anno al “Viola Park”, delle ragazze di Pinones Arce (che ha seguito la sfida in tribuna a causa dell’espulsione subita a Biella), contro la neo promossa Ternana: la rete di Omarsdottir, al 2′ minuto del primo tempo è bastata a portare a case tre importantissimi punti; da segnalare il rigore sbagliato nel recupero di Pirone.

In attesa delle altre sfide di giornata, la Fiorentina anella la sua quarta vittoria e vola nelle zone alte di classifica, per poi terminare questo 2025 con la sfida in esterna (la prossima settimana) a Como.

La partenza per le padrone di casa è fulminante al 1′: affondo di Bredgaard, palla tagliata in diagonale, irrompe la norvegese viola Iris Omarsdottir, che segna il vantaggio della Fiorentina. Ottima pressione delle padrone di casa, che arrivano sempre prima sulle seconde palle, le ospiti posseggono un ottimo giro palla ma soffrono troppo gli affondi sulle fasce da parte della Fiorentina.Ternana che giunge a Firenze con due risultati utili consecutivi (una vittoria ed un pareggio) con un unico obbiettivo: la salvezza in questa massima serie; viola più ambiziose, dopo la sconfitta nei minuti di recupero contro la Juve ed il pari di Parma, ritrovare vittoria ed i tre punti per proseguire ai massimi livelli il campionato. Mezz’ora scorre veloce, tra le giocate tra Hurtig e Janogy sulla fascia sinistra, con una buona marcatura di Lazaro, e le cavalcate di Orsi sulla fascia opposta; però nonostante un 60% di possesso palla per le padrone di casa: il risultato della prima frazione non cambia.

La ripresa vede le due formazioni utilizzare lo stesso modulo del primo tempo: uno 4-3-3 speculare ma con fuori Ciccotti, per le ragazze di Cincotta, e dentro Di Giammarino. Un inizio più dinamico, per le Fere, che porta la prima vera occasione di Pellegrino Cimò verso i pali di Fiskerstrand. Un match più dinamico, nel secondo tempo, con le ospiti più propositive verso la tre quarti avversaria mentre le undici di casa, tengono bene palla ma non affondano abbastanza per variare il parziale, con l’ingresso di Lombardi, dopo l’infortunio Johansen O. Quando sembrava tutto chiuso, il direttore di gara assegna ben 8 minuti di recupero, e la Ternana trova un calcio di rigore (assegnato dopo il chek, per un fallo di Lombardi su Pirone) il destro della stessa Valeria Pirone “vola altissimo sulla rete esterna del Viola Park” ed il risulato non cambia: 1 a 0 per le viola.

Con questo punteggio la Fiorentina si porta a quota 14, in seconda posizione (provvisoria in attesa del match tra Como vs Parma) con la Juventus: a meno 5 dalla capolista Roma, per una stagione molto competitiva.

Turchia: prima sconfitta per il Galatasaray di Giacinti, vittoria e primato per il Fenerbahce

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio femminile Italiano

Dopo la sosta per le nazionali è tornato anche il Turchia il campionato, che ha visto scendere in campo le squadre per il loro undicesimo turno. Gli occhi erano puntati sul derby di Istanbul tra Fenerbahce e Galatasaray, appaiate al primo posto con 30 punti.

Dopo 10 vittorie di fila a testa, quindi, uno dei due filotti era destinato a cadere. Ad avere la peggio, in trasferta, è stata la formazione giallorossa che ha visto tra le undici titolari presenti Valentina Giacinti, mentre a partire dalla panchina è stata Roberta Aprile. Dopo un primo tempo chiuso senza reti la gara si è decisa nella ripresa quando, al Chobani Stadyumu, al 19′ su rigore Marta Cox ha segnato consegnando l’intera posta in palio alla formazione dell’ex Milan Andrea Staskova.

Il Fenerbache vola cosi a 33 punti a +3 sul Galatasaray secondo mentre terzo risulta il Trabzonspor, che ha battuto per 5-0 il Antalyaspor con due reti nel primo tempo e tre nella ripresa. La squadra di Asia Bragonzi, partita dalla panchina, insegue a 27 punti, con 9 vittorie e due sconfitte. Quarte, invece , le campionesse in carica del Fomget che hanno impattato, restando cosi a quota 26, per 1-1, con ambo le reti nella ripresa, con il Besiktas, dell’ex Lazio Popadinova sesta con 17 punti. Tra le due squadre resta quinta con 20 punti l’Amed che ha regolato per 2-0 il Cekmekoy.

Mister Rossettini, Roma, dopo il pareggio con la Juve: “Dobbiamo crescere in cinismo. Primo tempo di altissimo livello”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Al termine di Roma-Juventus, Luca Rossettini è stato intervistato dai media del Club.

Queste sono state le parole del nostro coach.

Sono più due punti persi o un punto guadagnato?

“Penso che sia un punto guadagnato contro una squadra fortissima, che ha elementi di esperienza, di grandissima qualità. Per come è andata la partita, sicuramente abbiamo sofferto nel finale: nel secondo tempo ci hanno messo sotto e ce lo aspettavamo. La nostra è una squadra che deve maturare, ha grandi margini. Ha dimostrato nel primo tempo di avere qualità, principi e si è creata delle grandi opportunità. Dobbiamo crescere nel cinismo, e questa cosa che ci portiamo dietro da diverse partite. Però oggi era importante non perdere: un pareggio ci va bene, in ottica campionato è un buon risultato, ma non cambia il nostro percorso, che è fatto di continuare a lavorare, di continuare a mettere esperienze e in queste partite contro grandi squadre sono step di crescita importanti”.

Qual è stata la cosa più difficile oggi? Soprattutto nel secondo tempo, considerando che nel primo la Roma ha dimostrato di avere la possibilità anche di vincere questa partita.

“Quando la lucidità nel secondo tempo è venuta meno, le energie sono calate: in quei momenti lì, ho cercato di spingere le ragazze a continuare a sforzarsi, ad avere coraggio, a giocare, a muoversi, a creare delle opportunità e a dare disponibilità e aiuto alle compagne, quando le energie non ci sono e la vista un po’ si annebbia. Perché siamo in un periodo effettivamente di grande difficoltà dal punto di vista numerico. Ma chi è entrata ha dato il suo contributo, ha spinto, ha difeso, ha provato ad attaccare. Abbiamo avuto un paio di opportunità in contropiede. Non ci aspettavamo cose diverse. Anzi, sono molto contento di un primo tempo fatto ad altissimo livello e ripartiamo da questo”.

Ci saranno altri impegni tra Champions League, campionato, poi la Coppa Italia. Da cosa deve ripartire la Roma oggi?

“Dalla voglia di saper soffrire, dall’aiuto reciproco che le ragazze si sono date nel secondo tempo, da alcune prestazioni veramente importanti che trascinano il gruppo. Ripartiamo da questo: dal punto di oggi, ma anche dalle esperienze e dalle note liete che ho visto in campo oggi”.

Troppa Inter per il Genoa: le nerazzurre tornano al successo all’Arena Civica, liguri ancora a digiuno in trasferta

credit photo: Francesco Passaretta - photo agency calcio femminile italiano

Secondo successo di fila per l’Inter che dopo la Lazio, in trasferta, vince in casa contro il Genoa. Per le nerazzurre di mister Piovani i tre punti interni mancavano dalla gara d’esordio del 4 ottobre quando ad uscire battuta dall’Arena Civica fu la Ternana Women, neopromossa come il Genoa. Nel mezzo, invece, erano arrivati i pari con Sassuolo e Parma. Per il Genoa, invece, terza sconfitta di fila e quarto passo falso consecutivo lontano dalle mura amiche.

Finisce 5-0 la gara che vede l’Inter partire a razzo le padrone di casa che passano al 9′ con Wullaert che dopo un batti e ribatti in area, con un assist di Merlo, trova il guizzo vincente di testa da pochi centimetri. Passano tre giri di lancette che l’Inter raddoppia: un cross dalla sinistra di Vilhjalmsdottir viene smanacciato da Forcinella con la sfera che termina dalle parti di Csiszar che di testa insacca dal cuore dell’area. I minuti passano l’Inter prova a gestire il match: per il Genoa è timido il tentativo al 19′ Bahr che calcia dalla distanza  mentre al 28′ Bettalli conclude dal limite. In entrambi i casi la palla termina distante dai pali nerazzurri, nel mezzo dall’altra parte Glionna da posizione defilata trova pronta Forcinella. La gara sembra tornare sul parziale di 2-0 negli spogliatoi ma nel recupero arriva il tris con Tomasevic che in area piccola indirizza nell’angolino in basso a destra. a seguito di un calcio da fermo battuto da Vilhjálmsdóttir.

Nella ripresa al 3′  Wullaert di testa da centro area chiama all’intervento Forcinella che può poco al 7′ sulla torsione di Milinkovic sotto l’incrocio per il 4-0. La gara resta viva con una parata per parte: Forcinella sbarra la strada a Schough al 12′ mentre al 16′ Rúnarsdottir devia un tiro da 20 metri di Monterubbiano. Al 20′, però, l’Inter trova la quinta rete con Wullaert, lanciata da Csiszar, che sola davanti al portiere genoano non sbaglia. Alla mezzora, invece, Bugeja serve Schough che calcia centralmente trovando attenta Forcinella. Negli ultimi 10 minuti tentativi per il Genoa con Giacobbo, Vigilucci e a Acuti, ma il parziale non cambia, mentre l’Inter torna viva con Van Dijk. La gara si conclude con il Genoa che cerca il gol della bandiera con Ferrara e Söndergaard: termina però 5-0 per l’Inter.

Lumezzane, apoteosi rossoblù al Saleri: Cesena battuto 2-1

Photo Credit: FC Lumezzane

Imperativo lasciarsi alle spalle la sconfitta prima della sosta contro l’Arezzo, superare in classifica il Cesena avversario di giornata e tornare almeno per una sera a mettere pressione alla capolista Como andando a -2 dalle lariane. Il Lumezzane per questa tripla deve però registrare la prima assenza in due anni e mezzo della capitana Elisa Galbiati fermata da un problema al ginocchio, con Stankova schierata al fianco di Barcella al centro della difesa.

PRIMO TEMPO – Sul campo si vede una sfida equilibrata, con un Lumezzane non brillantissimo e spesso sconfitto nei duelli e in ritardo sulle seconde palle, la prima occasione è comunque di marca rossoblù al 9’ con Pizzolato che prova a sorprendere Serafino trovando però una deviazione della difesa. Il primo squillo del Cesena arriva al 20’, ma Lonni fa buona guardia sul tiro da fuori. Sul ribaltamento di fronte contropiede rossoblù con Merli che non riesce a superare Serafino in uscita bassa. Ancora Merli due minuti dopo centra dalla sinistra per Pinna che al volo non inquadra lo specchio della porta; al 37’ Di Luzio da dentro l’area manda alta un pallone invitante ed al 43’ il Lumezzane passa: Landa riconquista palla quasi sulla linea laterale e dai trentacinque metri scaglia un mancino che supera Serafino sbattendo sulla parte bassa della traversa prima di insaccarsi in rete per l’1-0. Il Cesena non demorde e trova il pareggio al 46’: Stankova perde un contrasto sulla linea laterale, il traversone basso dalla sinistra trova Lonni alla respinta su cui però si avventa Di Luzio per l’1-1.

SECONDO TEMPO – Mazza cambia tatticamente passando alla difesa a tre con Pizzolato spostata sull’esterno destro e Landa larga a sinistra, ma a parte un tiro di Pinna di poco alto dopo pochi minuti, è il Cesena a controllare il gioco rendendosi pericoloso al 12’ quando è Barcella a vanificare l’attacco ospite. Al 18’ Pinna è anticipata da Serafino, ma è il Cesena ad andare vicino al gol al 39’ quando su un tiro da fuori è la traversa a respingere il pallone a Lonni battuta. Pur subendo il Lumezzane non concede occasioni, entrano le contropiediste Licari e Sule insieme a Zappa, ma è l’ingresso di Ghisi al 41’ a cambiare le sorti della gara. È proprio la centrocampista settepolmoni due minuti dopo a fiondarsi sulla respinta di Serafino dopo la conclusione di Pinna calciando quasi dalla linea di fondo e colpendo la base del palo opposto favorendo il tap-in di Pinna che vale i tre punti ed il secondo posto in classifica.

LUMEZZANE (4-2-3-1): Lonni; Viscardi, Stankova, Barcella, Pizzolato; Morreale (42’ st Ghisi), Ketis; Landa (27’ st Sule), Merli (27’ st Zappa), Burbassi (27’ st Licari); Pinna (47’ st Galdini). A disp. Capecchi, Galbiati, Minnei. All. Mazza.
CESENA (3-4-1-2): Serafino; Testa, Zappettini, Zannini; Milan (10’ st Ciabini), Zamboni (29’ st Calegari), Catena, Nano; Fadda; De Muri, Di Luzio. A disp. Battilana, Ciano, Belloli, Groff, Cocino, Bardi, Parnoffi. All. Rossi.
ARBITRO: Cazzavillan di Vicenza.
MARCATRICI: 42’ pt Landa, 47’ pt Di Luzio; 43’ st Pinna.
AMMONITE: Barcella, Testa, Landa.
ESPULSO: Castellani vice allenatore del Lumezzane dalla panchina.

Canzi, Juve: “Venuti a Roma per vincere. Il risultato? Lo accettiamo perché…”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

«Ci abbiamo provato fino alla fine»: parla così Massimiliano Canzi dopo la divisione della posta in palio con la Roma.

La Juventus, impegnata in casa giallorossa, non è riuscita a fare il pieno di punti in uno scontro che, ormai, è divenuto negli anni un superclassico dal tabellino diversamente anticipabile; per la giocata ormai archiviata, la rete di Pinto nel secondo tempo a pareggiare i conti dopo una prima frase di gara traballante.

Rimane una gestione con ordine – secondo lo stesso tecnico -, cui avrebbe potuto sfociare in un finale diverso: «Siamo venuti qui a Roma per vincere, e la dimostrazione è stata che fino all’ultimo minuto siamo riuscite a essere pericolose, rischiando poco o nulla nella ripresa – fa sapere -. Il risultato? Lo accettiamo. È un pareggio che ci tiene all’interno della corsa per il titolo, nonostante sia un campionato profondamente diverso da quello dello scorso anno (per tutti , non solo per noi). Sono comunque contento della prestazione delle ragazze, abbiamo portato a casa un risultato strameritato».

La guida ribadisce, poi, la grande forza tecnica della squadra, importante per un miglior prosieguo del percorso e prescindibile da quanto raccolto: «Sappiamo che fortunatamente ho una rosa a disposizione di grande livello e questo ci permetterà di affrontare già tra qualche giorno il nuovo impegno in trasferta di UEFA Women’s Champions Leaguele bianconere, infatti, sono in procinto di volare in Austria per il confronto tra le mura del St. Pölten (ndr.) -.

Non ci lamentiamo degli incastri del calendario, ma siamo soltanto concentrati per affrontare al meglio una gara che dirà molto del nostro futuro in Europa».

Daniela Sabatino, Sassuolo: “Ai miei inizi facevo allenamento alle 8 di sera su campi in terra senza un massaggiatore, è cambiato tutto”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nelle ore scorse Daniela Sabatino è stata protagonista di un podcast condotto dalla giornalista Alessia Tarquinio, rinominato ‘Casa Tarqui’, pubblicato sui canali ufficiali della Serie A Women. La punta del Sassuolo alla domanda su un suo presunto superpotere risponde: “Sono una capatosta. Lo dice anche mia mamma, se mi metto in testa qualcosa devo farlo a tutti i costi, penso che questa sia stata la mia forza per arrivare in alto e per tutto questo tempo”.

Recente è la rete contro il Milan. Sabatino, 40 anni compiuti, entra e segna nel finale. Sul colpo di testa vincente contro le rossonere la punta delle neroverdi confessa: “Sono rimasta sorpresa dal clamore di questa notizia perché per me è una cosa facile e non mi voglio esaltare per una cosa normale”.
Parlando di Milan uno degli idoli di Daniela Sabatino è Pippo Inzaghi, famoso per ricordare tutti i suoi gol. Sui  propri gol, invece, la classe ’85 confessa di non avere grossa memoria: “Non mi ricordo nemmeno quello che ho mangiato ieri, figurati i miei gol”.

Un passaggio poi sul calcio di oggi, cambiato rispetto a quelli di qualche anno fa. L’ex Milan, Fiorentina, Reggiana e Brescia, tra le altre, infatti ammette: “Ai miei inizi facevo allenamento alle 8 di sera, giocavo su un campo in terra, non avevamo un massaggiatore ne altro. È cambiato tutto radicalmente”.
Sugli inizi poi la punta molisana ricorda: “Ho avuto la fortuna di avere due genitori che mi hanno sempre fatto scegliere di testa mia: lasciare una ragazza di 14 anni andare via di casa non era semplice, ma loro hanno capito il mio sogno e mi hanno sempre sostenuta”.

La chiusura è su suo padre, venuto a mancare qualche anno fa: “Penso spesso a mio papà. Ancora oggi se devo prendere una decisione mi immagino quale consiglio mi avrebbe dato lui. Spesso vorrei raccontargli le cose che mi succedono per sapere cosa ne pensa, mi manca. Io e mio papà litigavamo ogni giorno, siamo entrambi orgogliosi. Quando litigavamo mia mamma mi chiamava per sapere se lo avevo sentito e le dicevo di no, perchè doveva farlo lui”.

Stefano Sottili, Como Women: “Parma? Squadra che gioca molto bene, soprattutto in fase di possesso”

Credit Photo: Niccolò Ottina- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Como Women si prepara alla sfida contro il Parma, valida per l’ottava giornata del campionato di Serie A Women Athora. Ha parlato alla vigilia della gara, in programma domani alle ore 18.00 allo stadio “Il Noce” di Noceto (PR), l’allenatore Stefano Sottili, condividendo le sue sensazioni per il match.

“Arriviamo a questa partita come tutte le squadre dopo una sosta: per tappe. Anche le nostre avversarie hanno avuto diverse giocatrici impegnate con le rispettive nazionali, quindi la situazione è simile per entrambe. Di fatto, abbiamo avuto il gruppo al completo soltanto negli ultimi due o tre giorni della settimana, il tempo necessario per preparare la gara tutte insieme. Alcune ragazze sono rientrate in ottime condizioni, altre un po’ meno, e questo rende più difficile avere certezze sulla disponibilità e sulla forma complessiva della squadra”. 

Sulle insidie della partita contro il Parma: “Questo è un campionato in cui ogni partita nasconde delle insidie. C’è grande equilibrio e per ottenere risultati è necessario offrire sempre una prestazione di livello. Il Parma è una squadra che gioca molto bene, soprattutto in fase di possesso. Hanno una filosofia di gioco quasi “spagnola”, per certi aspetti, e interpretano molto bene ciò che vogliono fare: mi piacciono e propongono soluzioni interessanti. Se non saremo brave a lavorare collettivamente, potranno metterci in difficoltà”. 

Sulla classifica: “In questo momento considero ogni partita uno spartiacque. La classifica non si è ancora delineata: tolta la Roma, che sta provando a creare un distacco, tra la seconda e l’ultima ci sono pochissimi punti. Questo dimostra quanto equilibrio ci sia e quanto sia complicato ottenere risultati con continuità. Credo sia presto per definirla una gara decisiva, ma certamente ogni partita può indirizzare la stagione: in un campionato così equilibrato, dare continuità di risultati permette di rimanere nella parte sinistra della classifica anziché scivolare in quella destra”.

Di Luzio la pareggia, Pinna si prende i tre punti: Cesena KO in casa del Lumezzane

Photo Credit: Andrea Vegliò - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

A Lumezzane per il riscatto dopo due partite “no”, il Cesena ha affrontato una squadra agguerrita e degna dei primi quattro posti in classifica. Il 2 a 1 finale per le padrone di casa targato Landa-Pinna non rende però giustizia al match disputato dal Cavalluccio, soprattutto nel secondo tempo, quasi interamente dominato dalle bianconere e con l’unico neo del mancato gol, complice una prestazione attenta tra i pali da parte di Lonni. Il primo anticipo della serie cadetta, in soldoni, potrebbe essere una grandissima chance per il Como – che non dovrà però mancare l’appuntamento con la vittoria per tentare la fuga.

Match equilibrato tra le due compagini in avvio di gara, che si alternano nelle ripartenze e nella costruzione del gioco; Serafino viene chiamata in causa a difendere la porta del Cesena, che a sua volta in ripartenza sa essere pericoloso. De Muri manca di un soffio il vantaggio bianconero dopo un rocambolesco recupero nei pressi dell’area del Lumezzane, impreciso in uscita, e Di Luzio calcia un destro potente e angolato che esce di poco sopra la traversa. Il Lumezzane passa in vantaggio al 40′ grazie all’eurogol di Landa: la numero 9 insacca il pallone sotto la traversa da fuori area, il sinistro è imparabile per Serafino. Senza colpo ferire, le bianconere non si ritirano nel proprio guscio e vanno invece in avanscoperta per la reazione, acciuffando il pareggio con la Capitana, Di Luzio, al 45’+2, un tap-in facilissimo per l’attaccante, sola davanti all’estremo difensore del Lumezzane.

Pinna cerca il gol numero 10 in campionato subito in avvio di ripresa, non inquadrando lo specchio della porta con il suo destro angolato dal limite. Il Cesena riesce a ripartire in contropiede con il Lumezzane tutto arroccato nella metacampo del Cavalluccio in un momento in cui le bianconere si fanno vedere spesso dalle parti di Lonni. Di Luzio cerca la doppietta personale calciando sul secondo palo, Zamboni prova a mettere il suo sigillo dal limite dell’area: entrambi i tiri non portano però al vantaggio. Serafino salva tutto su Pinna nell’occasione più chiara del secondo tempo, ma la vera chance che fotografa la sfortunata partita del Cesena è di Fadda, che a pochi giri d’orologio dallo scadere manca di un soffio il raddoppio, colpendo una traversa clamorosa. La “dura legge del gol” colpisce ancora il Cesena nei minuti finali: all’88’ Pinna mette a segno la sua rete numero 10 in Serie A e dà modo al Lumezzane di scavalcare le bianconere in classifica, in attesa del Como e del Bologna.

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