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Dentro “Le Azzurre Siamo Noi“: con le veterane, la scintilla Caruso e l’MVP Giuliani è capolavoro

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

“Le Azzurre Siamo Noi“ non è solo il documentario d Vivo Azzurro TV che racconta l’avventura della nazionale di calcio femminile ad Euro 25. Il reportage della FIGC ha il potere delle clip che giri distrattamente quando parti con la tua comitiva e, senza volerlo, nasce un capolavoro. Qui, però, di casuale non c’è nulla. Le telecamere e i mezzi della federazione regalano una narrazione tecnicamente impeccabile ed emotivamente intensa, quasi fino a sentirsi dentro alla storia o sognando di farne parte.

Girelli, Bonansea e Salvai sono le vere radici di una squadra che ha iniziato un percorso molti anni fa, facendosi notare con l’exploit del mondiale 2019. In Francia le azzurre arrivarono ai quarti, battute poi dall’Olanda. In “Le Azzurre Siamo Noi“ le tre senatrici rappresentano un po‘ la memoria storica del team, dirette e concrete nella comunicazione, istituzionali quando serve. Disinvolte quando si tratta di fare gruppo ma ferocemente focalizzate sull’obiettivo europeo. Ed è proprio la loro sacralità, opposta alle altre personalità in squadra, a creare una specie di contrasto armonico e dolcemente complementare che lega perfettamente tutte le calciatrici.

Highlights

Non c’è gioia senza dolore, non c’è rosa senza spine, non c’è giorno senza notte ma, soprattutto, non c’è festa senza Arianna Caruso. Se c’è un viaggio in pullman, sai già che uno dei posti in fondo sarà occupato da lei. Sai che, prima o poi, spunterà una cassa bluetooth con la musica a palla, che ci sarà sempre spazio per una danza e che tutte le andranno dietro, prima tra tutte Bonfantini. E proprio Agnese insieme a Marta Lenzini dà vita ad uno sketch memorabile. Un sorta di confessionale a due in cui al candore della prima si sovrappone la grinta della seconda, sicura, certa della forza del gruppo fino a sognare di andare in finale. Un’impresa per cui vale la pena farsi bionda secondo Agnese, che poi esagera e propone il lancio con paracadute in caso di vittoria. “Ma tu sei fuori“, il riassunto di Marta. Giusto sognare ma con i piedi per terra, come Elena Linari, già affermata ma che, quando sarà il momento, sembra avere quella maturità per raccogliere il testimone dalle veterane che, a loro volta, lo hanno preso da Sara Gama.

C’è poi Cantore, dirompente sul campo e nei giochi da tavolo, pronta al ballo di gruppo ma all’apparenza tranquilla. Forse, con quel sorriso che cela un mondo. C’è Bergamaschi che toglietele tutto ma non la colazione come si deve, Giugliano sempre pronta a regalare un sorriso, Greggi e Oliviero con la loro freschezza che fa bene al cuore, la concentrazione di Severini, Goldoni che non ci crede ma è tutto vero, il rispetto di Boattin per chi aiuta dietro le quinte, la voglia di Beccari e di tutte le altre qui non nominate ma altrettanto essenziali. C’è tanto coraggio, come ripete mister Soncin.

A star is born

E poi, alla fine, c’è lei: Laura Giuliani, l’altro pezzo di storia di un’Italia che è partita da molto lontano. Seria, profonda, mai banale con le parole, dette sempre al momento giusto. Pronta a sciogliersi solo in un caso: quando parte il karaoke. Perché quando in aereo suona Dimentico tutto, Laura c’è, con tutta la voce, la voglia e la passione che ha. Lo stesso succede quando in palestra si canta Unwritten, ufficialmente colonna sonora azzurra.

Con le sue telecamere “Le Azzurre Siamo Noi“ crea una mole immensa di immagini. Tante ma mai troppe, perché alla fine diventano tutte importanti  Alcune un po‘ di più, fino ad emergere e a sovrastare le altre istantanee, perché diventeranno i ricordi più importanti. Tutto troppo bello. Tutto troppo azzurro. Oltre ai risultati, questa nazionale ha lasciato tanto altro a chi l’ha seguita. Anche una discreta voglia di pinsa. Spoiler.

Real Madrid: buona la prima.

Il Real Madrid si impone nella sua prima amichevole pre-campionato. Il Real Madrid ha sconfitto il CFF Madrid nella prima amichevole del precampionato, giocata al Real Madrid City. La squadra di Pau Quesada, al suo debutto in panchina, è andata all’intervallo in vantaggio per 2-1 grazie alle reti di Feller e Eva Navarro. Weir ha siglato la vittoria nel secondo tempo, in una partita che ha visto il debutto di Frohms, Andersson e Holmgaard, arrivate nel mercato estivo per rendere l’organico della rosa il più possibile competitivo. Scopo della squadra madrilena è giocare ad armi pari contro il Barcellona e cercare di strappare il titolo alla corazzata catalana che, mai come in questo momento, pare fragile.

Tornando a quanto accaduto durante l’amichevole, il Real non ci ha messo molto a passare in vantaggio. Al secondo minuto, Feller ha messo a segno un colpo di testa su cross di Shei per l’1-0. Al 25′, Eva Navarro ha realizzato il 2-0 con una conclusione di sinistro dopo una bella azione individuale.
Le avversarie hanno ridotto il divario appena dopo la mezz’ora di gioco: Anita Marcos, sfruttando in maniera intelligente il rimbalzo dopo che Frohms aveva parato il tiro di Sosa, ha portato all CFF quello che, con il senno di poi, sarà il gol della bandiera. Prima dell’intervallo, Holmgaard ha sfiorato il gol, ma il suo tiro è stato respinto dalla difesa avversaria.

Dopo la ripresa, il Real Madrid si porta sul 3-1 dopo aver recuperato il possesso palla nella metà campo avversaria, che Weir finalizza in modo magistrale (49′). Allo scadere dei 90 minuti il punteggio è rimasto invariato dando alle ragazze di Quesada quell’iniezione di adrenalina che solo le vittorie possono dare: la squadra ha iniziato la pre-season 2025/26 in maniera pienamente positiva.

 

Parma/Juve – Mister Canzi positivo alla vigilia: “Miglior modo per iniziare a competere”

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo la vittoria della Women’s Cup la Juventus arriva con positività alla fase a gironi della “Serie A Women’s Cup”; alla vigilia della prima sfida che vedrà la formazione bianconera scontrarsi con il Parma, il tecnico Canzi ha espresso chiaramente pensieri ed intenti dell’intero insieme, pronto a calpestare il verde del Tardini. Ecco quanto riferito ai microfoni del club:Se devo essere onesto, per come ero abituato io precedentemente nel calcio maschile mancava una competizione ufficiale prima del campionato che potesse introdurti al campionato stesso con meno pressione. La Serie A Women’s Cup, in questo senso, possiamo considerarla il migliore modo per iniziare a competere in gare ufficiali, anche perchè si tratta di un torneo al quale teniamo molto e sarà la prima competizione ufficiale della stagione a livello nazionale e chiaramente giocheremo per arrivare fino in fondo.

Sappiamo che non sarà facile il nostro percorso, a partire dalla fase a gironi; il Parma, la nostra prima avversaria, è una neo promossa, ma ha fatto un buon mercato ed è una squadra che dirà la sua in campionato, la Lazio Women è stata la rivelazione della scorsa stagione, è allenata da un tecnico che io reputo molto bravo, è una formazione concreta e tosta da affrontare e, aspetto non secondario, ci ha sempre messo in difficoltà nella passata annata e poi c’è il Napoli Women che ha confermato l’allenatore con il quale ha affrontato il girone di ritorno del campionato 2024/2025 e sono certo che quest’anno farà meglio. Portiamo grande rispetto per le nostre avversarie”.

Una buona forma generale (sono anche le performance viste finora a dirlo) che offre una visione ottimistica per il futuro più imminente che attende la squadra: “Sotto l’aspetto mentale arriviamo bene alla prima gara ufficiale della stagione perchè il fatto di avere vinto le due più recenti partite contro Como Women e Inter nella The Women’s Cup, che sono state un po’ un “cuscinetto” tra le amichevoli e la prima competizione ufficiale che inizieremo domani (22 agosto 2025), ci ha dato grande slancio e fiducia – ha ammesso la stessa guida tecnica -.

Allo stesso tempo, tra i tanti aspetti positivi, abbiamo evidenziato anche qualche situazione da migliorare e siamo contenti di questo aspetto perchè ci offre la possibilità di lavorare per crescere. Venendo all’aspetto fisico, siamo a buon punto, ma non possiamo pensare di essere al 100% perchè una decina di giocatrici non hanno iniziato con noi la preparazione a metà luglio in quanto impegnate all’Europeo. Alcune giocatrici, dunque, hanno iniziato ad allenarsi cinque settimane fa e altre soltanto tre, ma allo stesso tempo queste ultime non sono state troppi giorni a riposo”.

Ultimo (non per importanza) il riferimento alle nuove arrivate che hanno fatto parte del mercato estivo bianconero ancora in corso: “Sicuramente abbiamo fatto degli inserimenti oculati perchè stiamo parlando di una squadra che l’anno scorso ha fatto molto bene. A fronte di un’uscita doveva arrivare un innesto mirato, con caratteristiche precise. Siamo molto contenti delle nuove giocatrici; abbiamo preso profili già affermati come Cambiaghi e Pinto, due giocatrici strutturate come gioco e come personalità che devono soltanto adattarsi al mondo Juventus.

Tatiana è una giocatrice di spessore sia per l’età, perchè si trova all’apice della sua carriera, sia per la sua esperienza a livello internazionale in quanto ha giocato in Portogallo – la sua terra di origine –, in Inghilterra e in Spagna. Con la Nazionale lusitana ha totalizzato più di 100 presenze e questo dato conferma tutto il suo valore. Cercavamo un profilo come il suo e sono sicuro che il suo apporto sarà di fondamentale importanza per tutto il gruppo. Il suo arrivo rinforzerà ulteriormente la nostra rosa e tutti noi siamo molto contenti. In più ha già giocato con alcune nostre giocatrici, di conseguenza anche l’ambientamento sarà più semplice per lei.

Poi sono arrivate anche giocatrici molto giovani, futuribili, come Carbonell e Libran. Si tratta di atlete di grandissima prospettiva. Anche la stessa De Jong, tra i pali, è un portiere giovane, ma di ottimo livello. De Jong è una classe 2003 ed è già il secondo portiere della Nazionale maggiore olandese. Tutte le entrate sono state scelte dal Club e avallate da me, in totale sintonia. Sono molto contento di quello che è stato il nostro mercato”.

L’appuntamento è per domani alle ore 20:30.

Serie A Women’s Cup, si apre la nuova stagione. Cappelletti: “Non vediamo l’ora di tornare a vivere emozioni”

L’attesa è finita. Neanche un mese dopo la splendida avventura della Nazionale all’Europeo, tante delle protagoniste dell’esaltante percorso delle Azzurre in Svizzera sono pronte a tornare in campo per la prima giornata della Serie A Women’s Cup, una delle grandi novità della Serie A Women, che anticipa l’inizio del campionato al via nel weekend tra il 4 e il 5 ottobre. Dodici squadre divise in tre gironi da quattro, con le prime di ciascun raggruppamento e la migliore seconda che accederanno alla semifinale, in programma come la finale in una sede unica a fine settembre.  Si parte col botto: domani alle 20.30 lo stadio Tardini apre le porte alla Juventus campione d’Italia e vincitrice della Coppa Italia. Le bianconere battezzeranno il ritorno in Serie A del Parma, in un match attesissimo e che sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Calcio e in streaming su NOW. Una partita, questa, che arriva a due giorni dal match tra le due squadre maschili.

“Non vediamo l’ora di tornare a vivere emozioni – le parole della presidente della Serie A Women, Federica Cappelletti -. Sarà una stagione entusiasmante, da giocare in grandi stadi come il Tardini, con grandi club come quelli della nostra Serie A e con tante delle calciatrici che ci hanno fatto sognare all’Europeo. Il mondo ci guarda con sempre maggiore attenzione, dimostreremo di essere all’altezza delle aspettative”. Sui canali social della Serie A Women è arrivato l’appello a riempire il Tardini del doppio ex Gigi Buffon, con la giornalista Alessia Tarquinio – volto social della Serie A Women – che ha elencato i cinque motivi per non mancare allo stadio, dove l’ingresso sarà gratuito senza titolo di accesso (l’unico settore aperto sarà la Tribuna Petitot, con ingresso da Piazzale Risorgimento). In tribuna, tra gli altri, ci sarà anche il Ct della Nazionale Andrea Soncin.

LE ALTRE PARTITE Il programma della Serie A Women’s Cup si aprirà alle 18.30 con Genoa-Inter e Ternana Women-Roma, anticipate al venerdì visti gli impegni in UEFA Women’s Champions League di nerazzurre e giallorosse, in campo mercoledì 27 agosto per l’esordio nel secondo turno preliminare. Esordio, quindi, per due delle tre neopromosse e per il nuovo allenatore della Roma Luca Rossettini. A differenza del big match del ‘Tardini’, queste due gare – come le altre tre in programma nel fine settimana – saranno trasmesse live e on demand su Vivo Azzurro TV, la piattaforma OTT della Federazione disponibile su App Store, Google Play e Smart TV e sul web all’indirizzo vivoazzurrotv.it, dove basterà registrarsi gratuitamente per seguire le partite. Sabato alle 18.30 la Fiorentina del neo tecnico Pablo Piñones-Arce ospiterà al ‘Viola Park’ il Como Women, mentre alle 20.30 a Formello sarà la volta di Lazio-Napoli Women, con le azzurre che andranno a caccia della vittoria che lontano da casa manca da quasi un anno. La prima giornata si chiuderà domenica alle 20.30 con la sfida tra il Milan e il Sassuolo guidato dall’ex tecnico della Roma Alessandro Spugna.

DATE E REGOLAMENTO La seconda giornata si giocherà il 6 e il 7 settembre, la terza il 13 e il 14 settembre, con semifinali in sede unica tra il 24 e il 25 settembre e finale nella medesima sede tra il 27 e il 28 dello stesso mese.
PRIMA GIORNATA
Girone A
Parma-Juventus (venerdì 22 agosto, ore 20.30, Sky Sport Calcio e NOW)
Lazio-Napoli Women (sabato 23 agosto, ore 20.30, Vivo Azzurro TV)
Girone B
Genoa-Inter (venerdì 22 agosto, ore 18.30, Vivo Azzurro TV)
Fiorentina-Como Women (sabato 23 agosto, ore 18.30, Vivo Azzurro TV)
Girone C
Ternana Women-Roma (venerdì 22 agosto, ore 18.30, Vivo Azzurro TV)
Milan-Sassuolo (domenica 24 agosto, ore 20.30, Vivo Azzurro TV)

Mister Viviani e Fossato insieme per il Vicenza: “Qualcosa di straordinario”

Gilio Fossato affiancherà mister Viviani nella missione di guidare la Prima squadra vicentina. La notizia è stata diffusa dalla società attraverso i propri canali media, notizia che ha raccolto diversi messaggi di affetto per una figura non nuova al settore femminile biancorosso: il tecnico è stato, infatti, alla guida della categoria under 19. “Ha compiuto un percorso fatto di lavoro silenzioso, dedizione e passione pura. Lo scorso anno ha guidato le nostre giovani con intelligenza tattica e cuore, dimostrando sensibilità e lealtà in ogni scelta”; con queste parole lo stesso club ha voluto dimostrare l’importanza di Fossato all’interno del successo professionale della società, fatto di crescita e lungimiranza.

A qualche settimana dalla prima giornata di campionato (il Vicenza si scontrerà il 7 settembre con l’Arezzo) proprio il tecnico Fabio Viviani ha invitato le appassionate a sposare il progetto, attento alla formazione ed allo sviluppo delle competenze individuali e di gruppo:Iscriversi al Vicenza calcio femminile è una opportunità per stare insieme e raggiungere obiettivi che aiutano ad avere aspirazione – ha detto -; qui sta accadendo qualcosa di straordinario e bisogna farne parte”.

Si ricorda che la squadra ha completato di recente l’organico della serie cadetta per l’annata 2025/26, spinta anche dalla mancata iscrizione di Spezia e Sampdoria. Nell’ormai ex campionato di serie C la stessa ha raggiunto il quarto gradino della graduatoria del girone assegnato a quota 51 punti. Una buona base di partenza per una avventura diversa e tutta da vivere, che vedrà la formazione giocarsela con opposte di grande portata e pronte a conseguire obiettivi da tempo prefissati.

Serie C, i 16 gironi di Coppa Italia per la stagione 2025/26

Credit Photo: Alessandra Mappanese- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nelle ore scorse ha preso forma la Coppa Italia di Serie C, competizione che prenderà il via il 21 settembre 2alle ore 15.30. Alla manifestazione sono iscritte d’ufficio le 48 società che compongono l’organico del campionato nazionale di terza serie organizzato dalla LND. Le squadre sono state divise in accoppiamenti, triangolari e quadrangolari secondo il criterio di vicinorietà geografica. Il 27 agosto, alle ore 11.00, presso la sede del Dipartimento Calcio Femminile, si effettuerà il sorteggio per la determinazione delle Società che giocheranno in casa la prima gara in programma. All’esito del sorteggio si intenderà che la Società prima estratta giocherà in casa.

Nei gironi con accoppiamenti la gara di andata è prevista il 21 settembre mentre quella di ritorno il 5 di ottobre. Per i quadrangolari e triangolari, invece, si scenderà in campo anche il 28 settembre. Per i triangolari nella seconda gara riposerà la squadra che vincerà la prima gara o, in caso di pareggio, quella che ha disputerò la prima gara in trasferta. Le 16 Società vincenti ottengono l’ammissione agli ottavi che si giocheranno in gare secche ad eliminazione diretta., le società che giocheranno gli ottavi di finale in casa verranno determinate tramite sorteggio. Simile il funzionamento per i quarti, semifinali e finalissima. La Coppa Italia verrà assegnata in una gara in campo neutro che sarà individuato e comunicato successivamente dal Dipartimento Calcio Femminile. Questi i gruppi che sono stati resi noti dalla LND per la prima fase della coppa

Raggruppamento 1 Palermo Fc, Catania Fc, Virtus Femminile Marsala
Raggruppamento 2 Cus Cosenza, Sportiva Rende
Raggruppamento 3 Women Matera Citta’ Sassi, Pink Sport Time, Women Lecce
Raggruppamento 4 Salernitana 1919, Academy Abatese, Villaricca Calcio
Raggruppamento 5 Colleferro, Roma Calcio Femminile, Montespaccato, Grifone Gialloverde
Raggruppamento 6 Jesina Aurora, Calcio Femminile Chieti, Ascoli Calcio 1898
Raggruppamento 7 Nuova Alba, Casolese
Raggruppamento 8 Gatteo Mare, Femminile Riccione, Original Celtic Bhoys, Reggiana 1919
Raggruppamento 9 Venezia 1985, Real Vicenza
Raggruppamento 10 Chievoverona, Villorba
Raggruppamento 11 Dolomiti Bellunesi, Comunale Tavagnacco
Raggruppamento 12 Trento Academy, Azzurra S. Bartolomeo, Sudtirol
Raggruppamento 13 Sedriano, Pro Sesto, Azalee Solbiatese, Academy Calcio Pavia
Raggruppamento 14 Tharros, Women Torres, Atletico Uri
Raggruppamento 15 Pro Palazzolo, Orobica, Lesmo, Real Meda
Raggruppamento 16 Angelo Baiardo, Moncalieri Women, Torino, Caronnese Women

Il Pride ha piazzato l’incantesimo da 2 milioni di dollari per avere “la Maga” dalle Tigres

Il Chelsea ha strappato Naomi Girma al San Diego Wave a una cifra che si aggirava attorno al milione di dollari, il valore più alto mai speso per acquistare una calciatrice. Il difensore statunitense è stato superato recentemente da Olivia Smith, sempre in Women’s Soccer League, ma acquistata dall’Arsenal: le Gunners hanno versato nelle casse del Liverpool 1,25 milioni di dollari, cifra ancora più alta.

Gli Stati Uniti hanno piazzato, sulla scia milionaria, un colpo leggendario. Sì, “leggendario” come l’esclamazione di Barney Stinson, perché c’è davvero da rimanere a bocca aperta. A voler abbattere ogni record nella storia del calcio al femminile è l’Orlando Pride. In questa finestra di mercato la formazione seconda in classifica di NWSL ha messo gli occhi su un gioiello delle Tigres, nel campionato messicano, ed e ha fatto follie pur di averla in rosa. Le casse statunitensi del calcio femminile sono molto più che ricche, e la formazione di Orlando parrebbe disposta a farsi sedurre dalla possibilità legata all’azzardo e all’ignoto di avere “la Maga” a disposizione della squadra.

Stando a quanto affermato prima da Soccerdonna e poi dal The Guardian, l’Orlando Pride sarebbe stato pronto a mettere sul piatto i 2 milioni di dollari della clausola per aggiudicarsi a titolo definitivo le prestazioni sportive di Lizbeth Ovalle, classe 1999 messicana che con la maglia delle Tigres nel campionato di casa ha giocato più di 200 partite e segnato 122 gol. L’attaccante ha dei numeri da record, e insieme a Barbra Banda darebbe vita a una delle coppie di attaccanti più letali nel calcio contemporaneo. La voce girava da una settimana, e ha finalmente trovato la sua concretizzazione.

La giocatrice messicana milita nelle Tigres dal 2018, è cresciuta con quella maglia e non ha ancora avuto modo di sperimentare il calcio all’estero. Sarebbe stata, per lei, l’occasione della vita. Sembrano parole esagerate, pregne di un significato quasi esasperato, ma la realtà è così: la National Women’s Soccer League rappresenta un orizzonte a cui ogni calciatrice a caccia della propria crescita personale – e di uno stipendio cospicuo, perché negarlo? – aspira. Indossare i colori dell’Orlando Pride significherebbe, per una calciatrice così letale in campo, sprigionare tutto il proprio essere, tutte le proprie qualità. Se segni 122 gol in sette anni, la qualità c’è eccome.

Ovalle è all’apice della sua carriera, per lei si tratterebbe di un salto di qualità e di un’opportunità inarrivabile in futuro: certi treni passano una sola volta, vanno presi al volo prima che le porte ti si chiudano davanti. Le Tigres, d’altro canto, difficilmente potrebbero resistere a quest’offerta così allettante, malgrado la società valuti la sua gemma più preziosa 1,72 milioni di euro, secondo Soccerdonna. 2 milioni di dollari, appunto. La trattativa si fa sempre più calda e la classe 1999 si avvicina ora dopo ora alla maglia dell’Orlando Pride, e alla coppia letale con Barbra Banda là, davanti.

La Maga, così si fa chiamare Ovalle in Messico, ha stregato l’Orlando Pride con le sue prestazioni. La giocatrice si è fatta stregare a sua volta dall’opportunità di fare un balzo verso le stelle, il cielo, l’Olimpo del calcio femminile. La trattativa è decollata in tempi brevissimi. Un piccolo passo per l’Orlando Pride verso i trofei stagionali, ma un gigantesco balzo in avanti per la storia del calcio femminile, dove si cominciano a vedere trasferimenti importanti: la strada è spianata.

Con 2 milioni di dollari versati nelle casse delle Tigres, Lizbeth Ovalle è ufficialmente la calciatrice dal cartellino più oneroso nella storia del calcio femminile. Lo conferma Soccerdonna, arriverà presto l’ufficialità da parte del Club.

Una portoghese a Torino – Chi è il nuovo rinforzo juventino?

Dopo settimane di trattative e rumors di mercato ecco annunciato un nuovo volto che andrà ad arricchire la Prima squadra juventina: ufficiale l’arrivo di Tatiana Pinto. La calciatrice della Nazionale portoghese ha firmato un contratto che la legherà alla società bianconera fino al 2027.

Quella che riguarda tale profilo internazionale, reduce dalla intensa esperienza in maglia Atletico Madrid, è una operazione a titolo definitivo non di poco conto, espressamente voluta dal Direttore Stefano Braghin, evidentemente reo di volontà di costruzione di una rosa forte e compatta in ogni reparto, in grado di competere mettendo in mostra il massimo potenziale.

Per me il gruppo viene sempre prima dell’individualità”: questa la celebre frase di presentazione della neo bianconera, diffusa fin dagli esordi in maglia Liga. Ora a Torino per un nuovo inizio, per il quale la stessa, al momento della sottoscrizione del legame tutto italiano, ha riferito: “È incredibile. È stato davvero inaspettato, ma appena la Juventus mi ha contattata sono stata felicissima di venire qui. Sono una giocatrice molto ambiziosa, essere la prima giocatrice portoghese della Juventus Women mi fa davvero felice, anche per il mio paese.

Voglio condividere la mia esperienza dentro e fuori dal campo. Sono sicura che potrò imparare molto anche dalle mie compagne; nel calcio e nella vita bisogna sempre imparare, il giorno in cui smetti di farlo sei finito. Penso di poter dare tanto e credo che loro possano insegnare tanto a me. Non vedo l’ora di conoscere bene le nuove compagne, vivere la cultura italiana e portare qui la mia mentalità fatta di disciplina e professionalità”.

Su obiettivi ed ambizioni ha, poi, ammesso: “Penso che la Juventus sia il club perfetto per chi vuole vincere titoli, stare al massimo livello e competere in ogni manifestazione. Credo sia un abbinamento perfetto con quella che è la mia ambizione. Sono appena arrivata, ma ho già capito che questo è un club che vuole vincere tutto. Mi identifico appieno con questi valori. Sono una giocatrice che si mette a disposizione della squadra. Sono a disposizione per giocare in qualsiasi posizione in campo. Sono qui per dare il massimo e aiutare il gruppo il più possibile. Sono una giocatrice aggressiva, aiutare in difesa, fare il lavoro “sporco” da centrocampista box-to-box. Mi piace spingermi in avanti, cercare il gol o l’assist per le mie compagne. Spingerò sempre per ottenere di più!”.

Non resta che osservare le sue performance.

L’Eibar elimina l’Athletic dall’EH Kopa

L’Eibar si è qualificato ieri per la finale dell’Euskal Herria Kopa dopo aver battuto l’Athletic Bilbao ai rigori nella semifinale che si è tenuta ad Amurrio dopo che, al termine dei regolamentari la situazione ha visto il tabellino delle due squadre coinvolte sul 2-2. Le Armeros affronteranno il Real nella finale di questo torneo. La squadra di Arturo Ruiz, infatti, ha battuto l’Alavés ad Alegría-Dulantzi per 1-3 grazie alle reti di Mirari, Intza e Nerea Eizagirre.

Non è stata certamente una partita facile per le leonesse che sin dall’inizio della gara hanno subìto il gioco delle avversarie. Le Armeras sono passate in vantaggio al 3′ con un gol di Sara Martín ma l’Athletic è riuscito a pareggiare al 21′ (Eider Arana).
Dopo i primi 45 minuti l’1-1 pareva il risultato più papabile ma Laura Camino, appena prima del duplice fischio, ha sorpreso di nuovo Nanclares.

L’Athletic è tornato in campo dopo l’intervallo determinato a pareggiare la partita nel secondo tempo. Il proposito si è concretizzato al minuto 87 (Sanadri): questo ha portato le due compagini a decidere il loro destino ai rigori. L’Eibar ha avuto la meglio e si è qualificato per la finale contro con il Real. Il Bilbao, dal canto suo, lotterà con l’Alavés per il terzo posto.

La sconfitta dell’Athletic è stata resa un po’ meno amara dal ritorno in squadra di Bibiane Schulze, ‘Bibi’ come viene chiamata nel club. La tedesca, che la settimana scorsa è stata ritenuta in grado di riprendere l’attività agonistica dopo aver superato un grave infortunio al ginocchio subito nella scorsa stagione, ha giocato gli ultimi dieci minuti del derby contro l’Eibar come subentrata di Landaluze. È stata lei a sbagliare il diciassettesimo calcio di una lotteria di rigori che pareva eterna e a regalare la vittoria alle Armeras.

Genoa Women: scelti i numeri di maglia per la prossima stagione

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Si avvicina l’esordio stagionale del Genoa che domani affronterà l’Inter nella prima giornata della Serie A Women’s Cup: la gara delle ragazze di mister Sebastian De La Fuente, ex tecnico di Como Women e Fiorentina approdato in estate il Liguria, sarà giocata alla stadio Sciorba alle ore 18:30. La formazione ligure, neopromossa dalla Serie B, nelle passate settimane nel proprio precampionato ha giocato contro due squadre cadette battendo il Lumezzane per 3-0 per pareggiare, poi, con la Freedom per 2-2. Dopo il ritiro svolto tra Sondalo, in Valtellina, e Arenzano è arrivato il momento di fare sul serio.

In casa rossoblù nelle ore scorse, in vista dell’esordio stagionale, sono stati resi noti i numeri di maglia per l’annata ormai alle porte. Tra i pali Forcinella ha scelto 21, Korenciova il 33 mentre Marchetti il numero 1. Nel pacchetto arretrato, invece, Curraj vestirà la maglia numero 16, Di Bari la 3 poi a seguire Di Criscio 13, Giles 20, Lipman 2, Lucafò 74, Mele 44, Parolo 28 e Vigilucci la 23. In mediana, poi, capitan Abate ha preso la casacca numero 5, Bettalli la 4, Cinotti l’ambita 10 con a seguire Cuscheri con la 8, Ferrara la 14, Giacobbo la 30 ed Hilaj la 19. Davanti, infine, per Acuti c’è la maglia numero 17 per Bargi la 22 mentre Söndergaard ha preso la 9, Massa la 45, Rigaglia la 11 e Monterubbiano la 27.

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