Valerio Marsico, Roma Calcio Femminile: “Farò sempre del mio meglio per accompagnarvi”
Duda, Tikitaka: “Felice di rinnovare il mio contratto, sarà un’opportunità per raggiungere i nostri obiettivi”
L’estremo difensore brasiliano classe ’99 ai microfoni del club ha dichiarato:
“Sono molto felice di rinnovare il mio contratto con il Tikitaka, un rinnovo di opportunità per raggiungere i nostri obbiettivi.
Francia: aperto il bando per i diritti media della FIFA Women’s World Cup 2023
La FIFA ha aperto il bando di gara per la vendita dei diritti mediatici in Francia per la FIFA Women’s World Cup 2023™.
L’edizione più recente, la FIFA Women’s World Cup France 2019™, ha attirato un pubblico record di oltre 1,1 miliardi di telespettatori e ha infranto le cifre di ascolto nazionali in molti territori, incluso il mercato ospitante della Francia, dove, in media, oltre dieci milioni di telespettatori si sono sintonizzati per le partite della nazionale francese.
Attraverso la vendita dei diritti dei media per i suoi tornei di calcio, la FIFA genera entrate essenziali per supportare e sviluppare il calcio in tutto il mondo, ad esempio attraverso il programma FIFA Forward e FIFA Women’s Development. Inoltre, fornire una copertura completa e di alta qualità della FIFA Women’s World Cup per fornire investimenti finanziari per aiutare a sostenere e accelerare la crescita e sviluppo del calcio femminile.
Sara Gama, Juventus: “Pronte per l’Europeo. E venerdì sarà una giornata storica per il movimento”
Sara Gama è intervenuta ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Di seguito le parole della giocatrice di Juventus Women e Nazionale italiana.
PROFESSIONISMO
«Un percorso pazzesco, un traguardo fortemente voluto ma per nulla scontato. Venerdì dovremo mettere da parte l’emozione perchè giocheremo l’amichevole con la Spagna, ma sarà un giorno storico. Abbiamo ottenuto un diritto che avremmo già dovuto avere, per il quale abbiamo lavorato in campo e fuori. Finalmente saremo riconosciute per quello che facciamo, e sarà un segnale per tutti, quello di dare l’opportunità alle atlete di poter avere benefici che vanno al di là dell’attività sportiva».
TAPPA PIU’ IMPORTANTE DEL PERCORSO
«Ce ne sono tantissime. Il Mondiale del 2019 giocato in Francia, per esempio, ce lo porteremo dentro per sempre, come l’essere ricevute dal presidente Mattarella. Ma ci sono tanti momenti “dietro le quinte” che non si vedono e che sono stati altrettanto significativi per tutte noi. Le calciatrici sono state compatte nel voler raggiungere questo storico risultato».
DESIDERIO
«Vorrei che il calcio femminile ora rimanesse così com’è, senza cambiare la propria essenza, mantenendo i valori dello sport. In questo senso il ruolo dei media è molto importante. Ho visto entusiasmo nel pubblico ma anche nei giornalisti, che del calcio femminile raccontano prima di tutto le cose belle. E sono tante».
EUROPEO
«Abbiamo lavorato molto bene con un gruppo numeroso in cui ovviamente la ct ha dovuto fare delle scelte. Ma vedo tanto coinvolgimento e, come dico spesso, non siamo mai solo quelle che siamo qui».
OBIETTIVI
«Quello che ci ha permesso di arrivare fino ai quarti del Mondiale è stato il pensare partita dopo partita. Sarà un Europeo estremamente competitivo, sin da subito, considerando che sette delle prime otto dal Mondiale del 2019 furono europee».
FUTURO
«A cosa fare dopo ci ho sempre pensato. Non so stare ferma: così come Silvia ha trovato la passione per il vino, io ho quella di occuparmi di calcio. L’importante è continuare a studiare, formarsi e informarmi. Prossimo obiettivo: fare il corso da direttore sportivo».
Credit Photo: Andrea Amato
Raffaele Pipola, Pomigliano: “Ci tenevamo a restare in A, stiamo costruendo una squadra importante”
Ravenna: una salvezza tranquilla
Un numero di vittorie pari a quello delle sconfitte, a cui si aggiungono 6 pareggi: questo il cammino del Ravenna nella stagione di Serie B. Su 10 vittorie, sono 3 quelle arrivate in trasferta. Le romagnole sono sempre riuscite a tenere lontana la zona calda della classifica e a tenersi un buon margine di punti dalla zona retrocessione chiudendo il campionato all’ottavo posto, posizionamento che è perfettamente in linea con l’andamento stagionale.
I 30 gol realizzati, di cui uno solo su rigore, sono stati distribuiti equamente tra partite in casa e partite fuori casa, ma tra le mura amiche le ragazze di mister Ricci sono riuscite a racimolare qualche punto in più.
Al giro di boa le giallorosse sono riuscite ad infilare 3 vittorie consecutive e sembrava potessero prendere il volo, ma a questi 3 risultati utili hanno fatto seguito, una dopo l’altra, altrettante sconfitte che hanno stabilizzato nuovamente il loro percorso e le hanno riportate coi piedi per terra, spegnendo qualsiasi speranza di avvicinarsi alle zone alte.
Burbassi, attaccante classe 2001, è stata la miglior marcatrice interna con 6 reti. L’età media della squadra si attesta a 23 anni.
RAI con le Azzurre: il 10 luglio la docuserie “Azzurro Shocking, come le donne si sono riprese il calcio”
Dieci spot e un documentario sul calcio femminile per comunicare e raccontare la storia e le storie di un movimento sempre più in crescita, le gare delle Azzurre in diretta su Rai 1 e tanti approfondimenti firmati dalla redazione di RaiSport: il programma della Tv di stato per la Nazionale Femminile attesa all’Europeo in Inghilterra, in programma a Luglio, è davvero ricco e permetterà di far conoscere meglio al grande pubblico le protagoniste della spedizione azzurra.
Sono già in onda in questi giorni su tutti i canali dieci ritratti personali di alcune colonne della Nazionale come Sara Gama, Laura Giuliani, Barbara Bonansea e Cristiana Girelli, della Ct Milena Bertolini e del Capo delegazione delle Azzurre Cristiana Capotondi. Inclusione e pregiudizi, sacrificio e pari opportunità, meritocrazia e voglia di vincere: sono queste alcune delle parole chiave che si sentono, insieme alla consapevolezza di rappresentare una generazione che rimarrà nella storia per aver riportato, nel 2019, l’Italia ai Mondiali dopo vent’anni di assenza, e per aver conquistato l’epocale passaggio al professionismo che la Serie A femminile vivrà dalla prossima stagione.
Temi importanti, che la Rai ha deciso di celebrare con un documentario, in onda il 10 luglio alle 18.50 su Rai 2, dal titolo “Azzurro Shocking, come le donne si sono riprese il calcio.” Il racconto, realizzato in collaborazione con la FIGC sull’onda del successo della docuserie “Sogno Azzurro” che ha accompagnato la Nazionale maschile nel trionfale cammino di Euro 2020, tornerà indietro di oltre 100 anni, ai primi tentativi di dare vita a squadre e campionati femminili, per ripercorrere il lungo periodo in cui il calcio femminile è stato negato e osteggiato, e i decenni nei quali è tornato protagonista grazie alle gesta sportive delle calciatrici, e all’intraprendenza di uomini e donne che hanno aperto nuove strade. Il racconto vivrà attraverso le voci delle Azzurre di oggi, e di donne che in qualità di sportive, dirigenti, arbitri, allenatrici e giornaliste hanno permesso loro di “riprendersi il pallone”. Il docu racconterà anche il cammino delle Azzurre in questi ultimi mesi. E avrà, come per “Sogno Azzurro”, un seguito in una puntata speciale dedicata proprio all’Europeo, grazie alla troupe RAI che seguirà giorno per giorno il ritiro della Nazionale.
Infine, la RAI ha deciso di trasmettere tutte le gare della Nazionale Femminile all’Europeo su RAI 1 (telecronaca di Katia Serra, Luca De Capitani e Gianluigi Zamponi) e dall’Inghilterra il team di RaiSport guidato da Donatella Scarnati produrrà ampi approfondimenti quotidiani per tutti i TG RAI oltre che gli speciali su RaiSport.
Ancora una volta la Rai, come recentemente avvenuto nella campagna dell’8 marzo, “Uguali e insieme”, supporta chi in favore della parità di genere “ci mette la faccia”, perché garantire pari opportunità nello sport vuol dire farlo anche nella società in cui viviamo.
Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio
La Fantaformazione della mia Italia, per un giorno mi sono divertito anch’io a fare l’allenatore nel pallone, del resto siamo al bar a prendere un caffè!
Salve a tutti, torniamo anche oggi a prendere un caffè assieme, e visto che siamo in questo comodo bar virtuale mi piacerebbe questa volta parlare con voi della famosa formazione che qualche giorno fa è stata diramata con le componenti ufficiali che partiranno per l’imminente Europeo 2022.
Ricordando che mai ci vorremmo mettere nei panni della ct Bartolini, uno per competenza, se il movimento italiano a livello di nazionale e non solo ha avuto una vera svolta negli scorsi mondiali è stata proprio lei, assieme alle ragazze che ha scelto, ad essere la prima artefice di tale successo che, con tutto il cuore, speriamo si possa replicare anche in questi europei ai quali arriviamo consapevoli che il gap tecnico da colmare non è più quello che ci vedeva partire penalizzate negli scorsi mondiali e, dunque, abbiamo alzato l’asticella delle aspettative.
Tagliando corto, da buon italiano ho fatto una lista di giocatrici che nella mia Fantanazionale avrei sicuramente convocato, tanto si sa che in Italia siamo prima che tifosi un popolo di allenatori…
Una grande esclusa che io però avrei provato a portare nella mia spedizione azzurra è sicuramente Alia Guagni, perché da gennaio, cioè da quando è tornata in Italia, ha fatto sempre vedere delle ottime prestazioni, come ad esempio 3 assist in un sola partita, e non sono robette da poco. Poi non avrei fatto andare in vacanza Erika Santoro del Sassuolo, che ha sempre offerto prestazioni di altissimo livello fino al calo e al crollo della squadra avvenuto nelle ultime giornate, una centrocampista tutto fare che da sicuramente il meglio di sé, sia in copertura che negli affondi offensivi sulle fasce laterali. Sempre dal club emiliano avrei chiamato se non si fosse infortunata, perché nel mioFantacalcio non esistono gli infortuni, sicuramente Sofia Cantore, che da poco ha firmato un contratto che la vede ritornare in pianta stabile nella sua Juventus, dopo tre stagioni in giro per l’Italia a farsi le ossa. La ragazza è davvero cresciuta tanto e fino all’infortunio di Febbraio lo ha ampiamente dimostrato sul terreno di gioco con la maglia emiliana cucita sulla pelle.
Chi non avrei scartato è sicuramente il blocco romano, in primis il motorino Giada Greggi, che ha nel centrocampo, da quando è tornata dal suo stop forzato, quest’anno è stata il motore infaticabile del cammino e dei successi ma, soprattutto, del bel calcio messo in scena dalle lupe romane. Con lei in attacco avrei tenuto sicuramente anche Annamaria Serturini, sempre capace di affondare sia in area che lateralmente con la sua tecnica nel trattare il pallone e mettere gli assist giusti per le compagne di riparto. Della Roma, a questo punto, avrei convocato anche Benedetta Glionna, sarebbe stata sicuramente la mia scommessa, ma di una ragazza così indiavolata sulla fascia non ne avrei mai fatto a meno, visto che poi è anche un discreto tornante difensivo, per rompere sul nascere le trame di gioco che ora molte squadre sviluppano partendo con palla al piede dal basso con il portiere.
A centrocampo, dopo una stagione sugli scudi per la sua visione di gioco, quasi sempre atta ad innescare le sue attaccanti o mettere palla fra i piedi alle sue compagne di riparto, giocando il pallone spesso di prima intenzione, avrei dato, vista l’età, un’ultima chanche anche a Greta Adami, che alla sua prima nel Milan ha giocato una stagione intera mettendosi sempre in luce per il suo calcio pulito e cristallino, una giocatrice che al cambio di maglia sociale è letteralmente rinata, dimostrando quanto aveva fatto nel periodo d’oro a Firenze, che già in passato le aveva portato la gioia della maglia azzurra.
E per finire, in difesa mi sarei assicurato le prestazioni di un’altra milanista, che in questa stagione secondo il mio punto di vista ha dato tanto alla causa, ovvero Linda Tucceri Cimini, sempre attenta alla marcatura, ma brava anche a salire e rimettere in gioco la palla da fallo laterale, trovando sempre le sue compagne, dote non da tutte, visto questo campionato, senza considerare la sua grinta costante nel spingere la squadra.
Ecco questo è tutto, oggi mi sono divertito un pochino a fantasticare, tenendo a precisare che, ovviamente, la squadra che da luglio tiferemo è la migliore che la ct Bartolini, a cui facciamo i nostri migliori in bocca al lupo, ha saputo scegliere con cura e con dinamiche di campo che noi allenatori nel pallone da bar certamente non conosciamo. Dunquenon suoni come una critica o altro, sono semplicemente un giornalista che per un giorno si è tolto i panni di addetto ai lavori e ha fantasticato giocando a fare l’allenatore.
Stefano Braghin, Juventus: “Così ho scelto la Juventus Women. E per il futuro…”
Stefano Braghin ha rilasciato un’intervista a Goal.
Le parole del responsabile della Juventus Women.
L’ARRIVO ALLA JUVE
«Sono arrivato allo Juventus nel 2012. Ho diretto la Primavera maschile fino al 2018, nel frattempo è partito il progetto femminile e poi ho dovuto scegliere tra i due. Ad un certo punto era necessario fare una scelta. Alla fine scelgo la squadra femminile. Sono da parecchio tempo nel club, ma da poco nel campo femminile. Nel 2015 la Federazione ha deciso che ogni club professionistico maschile doveva avere una squadra femminile. Era uno dei requisiti per partecipare alla Serie A al momento dell’iscrizione, quindi era proprio obbligatorio. Così siamo partiti di punto in bianco. Abbiamo organizzato degli open day. Una storia divertente è che al primo open day c’erano tre ragazze, una con le infradito. Si è partiti da qui e poi dopo sette anni abbiamo più o meno 200 giovani. Abbiamo nove squadre dall’under 9 all’under 19. Tutte le categorie sono in coperte. Ciò significa molto in 7 anni. Credo che stiamo offriamo loro un ottimo servizio, ma probabilmente significa anche che il calcio femminile sta crescendo molto velocemente nel nostro paese».
LA SCELTA DEL PROGETTO FEMMINILE
«Era qualcosa di veramente nuovo. Penso che ci fosse più futuro. Idealmente, dopo 25 anni in questo settore, sento davvero di poter essere più d’aiuto sul lato femminile nel trasferire ciò che ho imparato nella mia carriera, più che sul lato maschile. Probabilmente l’aiuto che posso dare ai ragazzi è inferiore a quello che posso fare per le ragazze. È un modo per restituire al calcio ciò che il calcio mi ha dato».
PIANI FUTURI
«Quello che ho chiesto è che nelle categorie inferiori, Under 9, Under 10, Under 11, bisogna fare ancora quantità. Perché in Italia abbiamo solo più o meno 30.000 giocatori iscritti e gli altri paesi ne hanno 300.000. Quindi, dai 9 al 12/13 anni, proviamo davvero a reclutare tutti coloro che vogliono giocare nel club. Poi, a partire dai 14 anni, quello che vorremmo fare – è alzare la qualità e iniziare ad avere dei rapporti con le squadre locali».
PROFESSIONISMO
«Si migliorerà in termini di sviluppo del gioco e, si spera, di sostenibilità, perché ora professionalità significa anche molti costi per i club. Non è stato sviluppato esattamente un piano aziendale su come sostenere tutto ciò. Sono un po’ preoccupato per come potrà funzionare senza l’aiuto degli organi di governo. Siamo un po’ in difficoltà in termini di numeri. Anche se siamo molto felici, ovviamente, per le nostre giocatrici».
ATTRATIVA SULLE BAMBINE
«Iniziano a imparare, a fare paragoni tra la Champions League maschile e quella femminile, a sperare un giorno di giocarci. Possono vedere le diverse fasi. Quando si gioca in certi stadi o con un determinato numero di spettatori. Le giovani calciatrici vogliono iniziare a giocare. I numeri stanno crescendo molto velocemente, a dire il vero. Ora dobbiamo essere bravi come sistema a mantenere alti gli standard e a farle crescere velocemente come giocatrici»
EUROPEO
«Speriamo che l’Italia faccia un buon Europeo. Hanno una squadra molto buona. Hanno un girone difficile perché sono con Islanda, Belgio e Francia. Ma credo che se supereremo almeno la fase a gironi, in una fase a eliminazione diretta la gente sarà molto interessata. Speriamo. La squadra è buona».
L’ESEMPIO DI CARUSO
«La giocatrice che ha più presenze nella Juventus è Arianna Caruso, che ha 22 anni. Ha iniziato a giocare qui a 17 anni e ha disputato 136 partite, quindi non abbiamo paura di dare la possibilità ai giovani. Quello che dico spesso nelle mie interviste è che non capisco davvero questa differenza che si fa tra giocatori vecchi e giovani, perché per me l’unica differenza nel calcio è buona o non buona. Se sei bravo e giovane ancora meglio. Nella prima partita di Champions League contro il Servette a Ginevra avevamo otto giocatori under 23 in campo. Per una squadra molto nuova, non è male».
BIANCONERE ALL’EUROPEO U19
«Ce ne sono sette o otto, perché noi iniziamo da subito a investire sui giovani. Altri club – non dico che sia meglio o peggio – preferiscono andare magari a comprare giocatori stranieri e sono molto concentrati sulla prima squadra. Noi preferiamo pensare a un progetto a lungo termine. Certo, dobbiamo vincere perché quando sei in questo club devi vincere. Ma d’altra parte, lasciamo una parte del budget per giovani e partiamo da calciatrici nati nel 2003, e nel ’04, ’05, ’06, iniziamo a portare qui tutte le migliori calciatrici del Paese. La maggior parte di loro rimane ed è per questo che ne abbiamo molte. Credo che tutti i goal del girone di qualificazione siano stati segnati da giocatori della Juventus. È una buona cosa. Ora dobbiamo essere costanti perché la Juventus, fin dall’inizio, ha sempre fatto cose molto buone. Questa è la nostra prossima sfida».
Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva
Azzurrine ko all’esordio europeo: a Opava passa la Spagna 3-1. Sbardella: “Ora ricarichiamo le energie”
All’esordio nella fase finale degli Europei femminili Under 19, l’Italia di Sbardella esce sconfitta per 3-1 dalla sfida con la Spagna, contro una delle maggiori accreditate per la vittoria finale nel torneo. “C’è amarezza per il risultato – commenta a fine gara il tecnico azzurro – ma non per come abbiamo giocato. Siamo passati in vantaggio e volevamo rimanere in gara per giocarcela fino all’ultimo. Peccato… Adesso dobbiamo ricaricare le energie, mentali e fisiche, per la prossima sfida contro la Francia”. Già, perché tra tre giorni a Ostrava le Azzurrine saranno chiamate ad una partita già decisiva per poter accedere alle semifinali: giovedì 30 giugno, alle ore 15 (diretta tv su RaiSport), la gara contro le pari età transalpine – vittoriose stamattina nell’altra sfida del girone contro la Repubblica Ceca – potrebbe essere determinante per il passaggio del turno.
La partita. Come nelle previsioni della vigilia, Sbardella arretra Pfattner sulla linea delle centrocampiste per sopperire alle assenze di Severini – che in questi giorni si è allenata a parte – e di Alice Giai: la giocatrice della Juventus, pilastro del centrocampo azzurro in tutte le fasi di qualificazione e fuori dalla lista delle venti convocate per l’Europeo per infortunio, ha raggiunto questa mattina in Repubblica Ceca le Azzurrine per vivere con loro questo esordio nella manifestazione. Lo scacchiere italiano vede inoltre la presenza di Battistini sulla linea delle attaccanti ad affiancare Arcangeli e Beccari.
Il sentito abbraccio tra i due allenatori Sbardella e Pedro Lopez – amici da oltre quindici anni in un rapporto non solo professionale, fondato da sempre sul calcio giovanile femminile – apre la sfida. E fin dalle prime battute di gioco le ragazze iberiche cercano di prendere il dominio del gioco con il loro palleggio. Nonostante l’orario di inizio gara a pomeriggio inoltrato (le 17,30), il gran caldo si fa sentire inizialmente sui ritmi di gioco. Diventano così fondamentali le palle inattive e proprio da una di queste, al 14’, Bertucci manca di pochissimo l’appuntamento col vantaggio su una bella punizione calciata dalla destra da Robustellini. L’Italia è più che mai con la testa nella partita, pressando bene le fonti di gioco avversarie e trovando le giuste linee per le ripartenze provate in allenamento. Al 23’ arriva così l’episodio che sblocca il confronto: Beccari se ne va in azione personale e capitan Medina non ha altra soluzione che fermarla con un fallo. Il conseguente rigore è compito di Arcangeli che, dal dischetto, con freddezza, trova il suo undicesimo sigillo stagionale su undici partite con la Nazionale Under 19. Al 29’ la reazione spagnola produce una bella azione personale di Benitez, ma la conclusione della numero undici trova la bella e puntuale risposta di Beretta in due tempi. Il pareggio iberico è però rimandato solo di qualche secondo: questa volta Benitez indovina un bel filtrante per Vignola, abile a saltare la diretta avversaria e a concludere imparabilmente a fil di palo.
Il match è una questione di strappi, con le due squadre un momento a imporre le proprie trame e subito dopo a difendersi, in un alternarsi di emozioni che certamente fa bene al calcio femminile per la qualità del gioco espresso da entrambe le formazioni, ma che è crudele con le Azzurrine nel recupero del primo tempo, quando Alvarez svetta con un tempismo da centravanti navigato trovando di testa il vantaggio spagnolo: una vera beffa per le ragazze di Sbardella, che subiscono la rimonta quando ormai sembrava inevitabile il rientro negli spogliatoi in perfetta parità.
Nei primi minuti della ripresa il contraccolpo psicologico della rete subita proprio sul finire della prima frazione sembra farsi sentire e al 12’ serve il miglior tempismo di Beretta, in uscita, a sventare una nuova minaccia spagnola. Estremo difensore azzurro che si ripete quattro giri di lancette più tardi su Fiamma, ma deve inchinarsi sul seguente calcio d’angolo, quando Uria svetta di testa e la anticipa, firmando il 3-1. Alle Azzurrine serve una scossa e prova a darla la neoentrata classe 2005 Schatzer, il cui tiro di prima intenzione al 23’ chiama Font alla risposta in angolo. Passano i minuti e Sbardella prova a cambiare qualcosa nel proprio scacchiere tattico per impensierire maggiormente la retroguardia avversaria, e al 38’ è Arcangeli ad alzare troppo la mira sugli sviluppi di un calcio piazzato. La risposta spagnola porta la firma di Uria e ancora una volta è brava Beretta, con la punta delle dita, a dire di no al tentativo avversario. È in sostanza l’ultima emozione di un confronto che ha mantenuto le aspettative della vigilia: ottime trame, due squadre che si sono affrontate a viso aperto alla pari, soprattutto nel primo tempo, e la Spagna che ha confermato come non siano un caso le sei finali raggiunte nelle ultime otto edizioni dell’Europeo…
Spagna-Italia 3-1
SPAGNA: Font; Laborde, Valle (1’st Fernandez), Lloris, Medina; Bartel (27’st Elexpuru), Zubleta, Benitez; Uria (41’st Cano), Alvarez (27’st Moral), Vignola (18’st Baradad). A disp.: Henseler, Martinez, Mingueza, Pinedo. All.: Pedro Lopez
ITALIA: Beretta; Bertucci, (18’st Della Peruta) Passeri, Robustellini, Pellinghelli (35’st Corelli); Pavan (18’st Schatzer), Ferrara, Pfattner; Battistini (44’st Massimino), Beccari, Arcangeli (44’st Arrigoni). A disp.: Gilardi, Severini, Berti, Cesarini. All.: Sbardella
ARBITRO: Van der Helm (NED). Assistenti: Pastorekova (SVK)e Demosthenous (CYP). IV Ufficiale: Pejkovic (CRO)
RETI: 24‘pt Arcangeli su rig., 29’pt Vignola, 48’pt Alvarez, 16’st Uria
NOTE – ammonite Medina, Pellinghelli, Beccari
L’elenco delle convocate
Portieri: Beatrice Beretta (Tavagnacco), Astrid Gilardi (Inter);
Difensori: Elena Battistini (Roma), Sofia Bertucci (Juventus), Marika Massimino (Roma), Angela Passeri (Inter), Alice Pellinghelli (Sassuolo), Chiara Robustellini (Inter);
Centrocampiste: Giorgia Arrigoni (Hellas Verona), Erin Maria Patrizia Cerasini (Lazio), Anastasia Ferrara (Roma), Matilde Pavan (Inter), Eva Schatzer (Juventus), Emma Severini (Napoli);
Attaccanti: Nicole Arcangeli (Juventus), Chiara Beccari (Juventus), Alice Ilaria Berti (Sampdoria), Alice Corelli (Roma), Victoria Marie Della Peruta (Pomigliano), Elisa Pfattner (Juventus).
Staff – Tecnico: Enrico Maria Sbardella; capo delegazione: Patrizia Recandio; vice allenatrice: Viviana Schiavi; segretario: Giulia Taccari; preparatore dei portieri: Mattia Volpi; preparatore atletico: Adalberto Zamuner; match analyst: Simone Contran; medici: Andrea Serdoz e Francesco De Carli; fisioterapisti: Matteo Cossa e Giuseppina Miranda; nutrizionista: Giulia Baroncini; psicologa: Paola Regnani.
I raggruppamenti della fase finale
Girone A: Repubblica Ceca, Francia, Italia e Spagna
Girone B: Germania, Inghilterra, Norvegia e Svezia
Risultati, calendario e classifica del Girone A
27 giugno
Repubblica Ceca-Francia 0-3 (21’pt Coquet, 46’pt Benyahia, 47’st Mouchon)
Spagna-Italia
30 giugno
Italia-Francia (ore 15, diretta tv su RaiSport)
Repubblica Ceca-Spagna
3 luglio
Francia-Spagna
Italia-Repubblica Ceca (diretta RaiPlay, differita tv alle 23.15 su RaiSport
Classifica: Francia e Spagna 3 punti, Italia e Repubblica Ceca 0
Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio















