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Flaminia Simonetti, Lazio: “Precampionato positivo. Vogliamo far punti con tutte”

credit photo: Giuseppe Fierro - photo agency Calcio Femminile Italiano

La Lazio dopo i successi su Burnely e Trastevere ha piegato per 1-0 la Fiorentina in amichevole. Le ragazze di Grassadonia dopo il match contro le viola si sono concesse ai microfoni del club per qualche dichiarazione. Tra queste anche l’ex Inter Flaminia Simonetti che sulla sfida contro le toscane ha sottolineato: “Si tratta di un’amichevole per noi positiva dove abbiamo messo minuti nelle gambe. I nuovi acquisti si stanno integrando ed è stato un buon test per vedere a che punto fossimo. Stiamo lavorando da un mese e i riscontri sono stati soddisfacenti”.

La centrocampista romana, classe ’97, ha poi aggiunto sulla partita: “Durante la gara la Fiorentina ha spinto alla ricerca del pari. Noi abbiamo cambiato modulo, faticando un po’ ma ci sta a questo punto del precampionato. Sappiamo di dover lavorare tanto perché la stagione è appena iniziata. Lo scorso anno eravamo una sorpresa, ora vogliamo essere una conferma. Sappiamo che sarà un campionato impegnativo ma vogliamo confermare quello che abbiamo fatto lo scorso anno arrivando ai vertici”.

Simonetti ha quindi concluso: “Vogliamo fare punti con tutte e vedremo partita dopo partita dove arriviamo. Personalmente ho nuove compagne di reparto e di sicuro Martin e Vernis sono forti. Mister Grassadonia è pretenzioso, tutte sappiamo che ci vorrà pazienza e lavoro e le nuove cosi entreranno nei meccanismi di gioco. Si stanno applicando molto e noi le stiamo aiutando”.

Sofia Lepera è una nuova giocatrice dell’Hellas Verona Women

credit photo: Stefano Petitti - photo agency Calcio Femminile Italiano
Verona – Hellas Verona Women rende noto di aver acquisito le prestazioni sportive della calciatrice Sofia Lepera, difensore, che ha sottoscritto un contratto con il Club gialloblù fino al 30 giugno 2026. Nata il 6 maggio 2004, Lepera inizia a giocare a calcio nella stagione 2016/17, all’età di 13 anni, con la Juventus Femminile Torino.

Dopo un anno viene selezionata dalla Juventus, società in cui continua la sua crescita calcistica giocando dall’Under 15 alla Primavera. tra il 2017 e il 2023.

Nel 2023 affronta la sua prima esperienza in Serie B con il Pavia Academy, prima di trasferirsi nel 2024 al Brescia, squadra con cui nella stagione 2024/25 ha avuto modo di consolidare il suo ruolo da difensore centrale. Hellas Verona Women rivolge un caloroso benvenuto a Sofia, augurandole un futuro in maglia gialloblù ricco di soddisfazioni.

Buon compleanno, Manuela Giugliano! La capitana della Roma spegne 28 candeline

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

“Le calciatrici passano, la squadra rimane”, queste le parole che spesso echeggiano da parte di una Società quando viene venduta una calciatrice ritenuta incedibile e sempre al centro del progetto, o da parte di una tifoseria quando deve salutare una calciatrice che sceglie di andarsene. Con Manuela Giugliano, invece, questa frase perde di significato: la numero 10 non sembra mai aver avuto nei piani quello di andarsene, perché per lei la Roma è casa, e lei è casa per la Roma femminile.

La capitana giallorossa, approdata alla Roma nel 2019 dopo una stagione al Milan e una al Brescia, ancora giovanissima e con tanti sogni da realizzare, oggi spegne 28 candeline. 28, due volte il suo numero di maglia – il mitico 10 che tutte le bambine sperano di indossare in carriera – sommato agli otto trofei più importanti da lei conquistati in carriera con le maglie del Brescia e della Roma, la sua Roma, quella squadra che vede in lei una luce.

Prima italiana candidata al Pallone d’Oro nella storia del calcio femminile del nostro Paese, prima calciatrice a vedere il suo nome tra le nomination per il riconoscimento individuale più importante a cui una calciatrice possa aspirare: è stata lei ad aprire le danze, e l’Italia adesso non vuole più mancare l’appuntamento con quella premiazione.
Neanche The Guardian è riuscito a resistere: Giugliano è stata classificata al posto numero 74 tra le 100 calciatrici più forti nel 2023, per poi balzare al 54esimo posto soltanto l’anno dopo.

Non solo Roma: anche la Nazionale, la sua seconda casa, la sua seconda pelle, quella con cui ha vissuto momenti indimenticabili all’ultimo Europeo e con cui ha visto il gruppo crescere, consolidarsi, diventare più forte, un po’ come ha fatto anche lei in giallorosso: tra le poche rimaste dell’Era Spugna, la capitana è già pronta a traghettare le compagne verso la vittoria, verso l’unico risultato possibile.

Giugliano è più di una calciatrice, è una bandiera: 127 presenze con la maglia giallorossa, 39 le reti siglate, alcune di un valore inestimabile e di una bellezza folgorante, soprattutto su punizione, dove quel piede destro sembra tirare fuori dal suo cilindro metaforico il trucco giusto per ingannare la difesa e l’estremo difensore. Quella maschera, quell’esultanza “alla Paulo Dybala” non è semplice imitazione: è voler emulare un calciatore che in giallorosso ha saputo e sa farsi amare, proprio come lei.

Le candeline spente sono 28, 28 piccole luci che al minimo soffio di vento vengono spente. La luce di Manuela Giugliano, quella che brilla e ha i toni rosso e oro della maglia della Roma, è però impossibile da spegnere. Luce, casa, bandiera: tre le parole che possono raccontare la carriera di questa calciatrice in giallorosso. La luce spesso si spegne o tramonta, Giugliano in giallorosso non tramonterà mai, perché è parte della sua storia.

Buon compleanno, Manuela!

Stefano Braghin: “Girelli un esempio. Cantore e Boattin? Dispiace per la loro partenza, ma…”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Mentre il club bianconero inizia a marcare il territorio con importanti traguardi (vedi recentissima vittoria della Women’s Cup), a diffondere una visione strategica articolata del progetto Juventus è Stefano Braghin; il Direttore, attraverso un breve colloquio con Sky sport, ha fornito una ampia panoramica sull’attuale situazione societaria, partendo dalla scorsa stagione che ha portato non pochi risultati: “La chiave è stata avere tutte persone per cui la Juventus fosse la prima scelta – ha ammesso -, questo non ha fatto altro che offrire grandi motivazioni.

La stagione? Nella prima parte abbiamo dato il meglio, nella seconda abbiamo gestito un vantaggio costruito grazie a quella partenza sprint; anche nei momenti di difficoltà, nessuna delle altre squadre sembrava in grado di colmare il gap, e questo ci ha dato la consapevolezza di poter amministrare il vantaggio pur in una fase di flessione.

La vittoria si era solo persa nei corridoi di Vinovo, perché nei cinque anni precedenti avevamo vinto cinque volte di fila. In qualche modo avevamo smarrito la strada, forse anche per dinamiche di gruppo, per ricambio di allenatori e/o di principi generali. Ci è voluto un attimo di adattamento per ritrovare la via”.

Una stagione che sta per tagliare il nastro di partenza dopo varie vicissitudini, dal mercato estivo che ha presentato non poche sorprese, al ritiro dal calcio giocato della storica capitana Sara Gama; Braghin ha commentato così quanto riferito: “Tutto è avvenuto al momento giusto. Sara lascia un’eredità enorme al calcio femminile mondiale, per i suoi principi e per i traguardi raggiunti, soprattutto fuori dal campo. Per noi è stato un onore averla per otto anni”.

Boattin e Cantore? “Vederle partire è stato un dispiacere, ma per loro è stata una scelta anche di vita – ha detto in riferimento all’addio delle due per la firma negli Stati Uniti -. Sono cresciute con noi ed è un orgoglio averle formate ad un livello tale da renderle appetibili per campionati che prima non guardavano all’Italia”.

Una notizia che ha preceduto di poche settimane quella della nomina al Pallone d’oro di Cristiana Girelli e l’ormai ex bianconera, per la quale lo stesso ha fatto sapere: “Cristiana contribuisce a creare uno spogliatoio vincente ed è ormai parte integrante del nostro progetto; da un lato lei, con l’umiltà di mettersi a disposizione e ascoltare, dall’altro le giovani che devono riconoscere in lei un esempio. Sono relazioni che nascono dalla volontà reciproca di riconoscersi, così i ponti si costruiscono facilmente. Le compagne, con i loro punti di vista, la aiutano a vivere meglio questa fase della carriera.

Due storie diverse ma meritano entrambe, anzi, forse arrivano a questo traguardo più tardi di quanto avrebbero dovuto, ed è giusto che ora si godano il momento. Per noi come club è un’occasione per accreditarci ulteriormente a livello internazionale”.

Giulia Rizzon, Como Women: “Questo torneo è stata un’opportunità importante per confrontarci con squadre di altissimo livello”

Photo Credit: Giuseppe Fierro - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

L’edizione speciale di The Women’s Cup, tenutasi a Milano, si è conclusa con la vittoria della Juventus, che ha battuto l’Inter 2-1 nella finale, grazie alle reti bianconere di Emma Stolen Godo e Michela Cambiaghi. Il Como Women, prima squadra del gruppo multi-club Mercury 13, ha conquistato il terzo posto nel torneo nella partita contro l’Atlético Madrid, terminata 1-0 a favore delle Lariane.

La squadra guidata da Stefano Sottili ha ottenuto la vittoria grazie a un tiro a giro di Nischler (MVP della partita) dal limite dell’area al 54° minuto, assicurandosi il terzo posto nell’edizione speciale milanese di The Women’s Cup, disputata all’Arena Civica. Per F.C. Como Women, The Women’s Cup Milano 2025 è stata molto più di una semplice competizione. È stata un’opportunità per vivere momenti significativi dentro e fuori dal campo, e per consolidare ulteriormente l’identità di un club in piena evoluzione.

A rendere l’evento ancora più simbolico è stato il debutto ufficiale delle nuove divise Nike 2025/26, svelate pochi giorni prima attraverso la campagna The Next Wave. Un look che parla di identità, ambizione e visione per il futuro — presentato nella cornice più adatta: una vetrina internazionale di alto profilo. Dal punto di vista sportivo, il bilancio è stato estremamente positivo, come confermato dalla capitana Giulia Rizzon: “Questo torneo è stata un’opportunità importante per confrontarci con squadre di altissimo livello. Conosciamo bene la Juventus dal campionato — una squadra solida con un talento individuale straordinario. L’Atlético Madrid, invece, è stato un vero test internazionale che ci ha messo alla prova in modi diversi. Partecipare a questo evento ci ha permesso di alzare il nostro livello e prepararci al meglio per l’inizio ufficiale della stagione.”

Mercury 13, proprietario di FCCW, ha ospitato questo evento innovativo. Questa edizione di The Women’s Cup si è svolta a porte chiuse, con accesso riservato a ospiti speciali. Tra i presenti, amici e familiari delle giocatrici partecipanti, nonché sponsor invitati dagli organizzatori e da Mercury 13.

Matilde Lundorf tra calcio e popolarità sui social

credit photo: Bruno Fontanarosa - photo agency Calcio Femminile Italiano

Matilde Lundorf è una nuova giocatrice del Valerenga, squadra della massima divisione norvegese. La ventiseienne ha alle spalle un passato calcistico nelle grandi città di Parigi, Torino, Como, e, più recentemente, Napoli. Ora, il suo percorso da calciatrice l’ha portata ad Oslo seguendo le orme della sua migliore amica Janni Thomsen. Chi segue il calcio femminile in Italia si potrebbe ricordare del Valerenga che, nella scorsa stagione, ha giocato in Champions League contro la Juventus di Max Canzi e da cui, a gennaio, è arrivata a Torino Emma Stolen Godo.

Nella sua carriera in giro per l’Europa si è costruita un ampio seguito sui social media. Il suo profilo Instagram conta ben 121 mila followers: più di tutti i migliori club norvegesi, sia femminili che maschili, e più di tutti i club della Toppserien messi insieme. Il difensore ha raccontato di voler utilizzare questa popolarità per essere parte di un cambiamento nella vita delle bambine che si accingono alla disciplina calcistica.
La vita di una sportiva, specie se si intende arrivare ad alti livelli non è certamente semplice e per questo motivo è importante avere modelli femminili da seguire. Oggi il calcio femminile è cresciuto, le calciatrici non sono solo delle sportive ma rappresentano anche delle icone, e quanto successo in Svizzera per gli europei ne è la prova. La fase finale della grande manifestazione di quest’estate ha stabilito un nuovo record di ascolti con oltre 650.000 spettatori e 500 milioni di telespettatori in tutto il mondo, le ragazze hanno ora maggiori opportunità di crescere con modelli calcistici femminili.

Intervistata per il quotidiano norvegese NRK Lundorf Skovsen ha messo l’accento sull’importanza della condivisione:
Voglio essere d’ispirazione per le bambine e mostrare loro che se vogliono possono giocare a calcio: le ragazze che giocano a calcio possono anche essere femminili. Non devi avere un certo aspetto o vivere solo di calcio nella tua vita per essere una calciatrice“.
Allo stesso tempo, però, ha anche ammesso di preferir mostrare solo il lato bello dello sport, in questo i social sono una valida cassa di risonanza: “Non sono così brava a mostrare tutto del mondo del calcio. Trovo difficile far vedere la vita che vivo. Instagram è più una vita perfetta. Quindi pubblico foto quando vinciamo, ci divertiamo o viviamo esperienze folli. Raramente pubblico post in cui sono esausta dopo l’allenamento“.

Parlando di futuro, la sua nuova avventura norvegese prenderà inizio con il campionato della Toppserien. Ciò che è stato richiesto è parecchio affine all’approccio che lei ha sul rettangolo verde durante le settimane con la Nazionale: “Non vedo l’ora di incontrare persone allo stadio e parlare con le ragazze. Penso che sia importante non essere solo una persona in campo o su Instagram, ma voglio essere la persona vera che incontra le persone e parla con loro. Il sistema di gioco del Vålerenga mi si addice molto, perché la nazionale gioca allo stesso modo, con una linea difensiva a tre. Il ruolo che giocherò qui è lo stesso che vogliono gli allenatori della nazionale“.  Il suo obiettivo? tornare a vestire la maglia della Nazionale da cui manca dal 2022. Il Valerenga (che ha terminato l’anno scorso come seconda forza del campionato norvegese dietro il Brann) è un ottimo trampolino di lancio; d’altronde la stessa decisione è stata presa anche da Ballisager Pedersen (altra vecchia conoscenza del calcio italiano) e da Janni Thomsen che quest’anno erano tra le 23 scelte da Andree Jeglertz.
Il mio sogno è tornare in nazionale. Per me, rappresentare il Paese è uno dei traguardi più importanti che possa raggiungere, avere l’opportunità di indossare la maglia della nazionale. Il Vålerenga è un grande club e un club vincente, ma è anche un ottimo trampolino di lancio per traguardi ancora più alti nella tua carriera. Credo che non si sia un vero atleta professionista se non si insegue qualcosa di migliore e più grande“.

 

Fridolina Rolfö lascia la Sagrada Familia: “Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”

Da quando Fridolina Rolfö ha lasciato il Barcellona, di cui era diventata uno dei molteplici volti vestendo per la prima volta la maglia blaugrana nel 2021, il suo nome è stato accostato a diversi club tra cui il Malmo. Ad una prima lettura, poi prontamente smentita sembrava, dunque, che la futura squadra della classe ’93 sarebbe stata svedese, un ritorno in patria. In realtà, e la certezza è arrivata solo nelle ultime ore, sarà la Women’s Super League il prossimo teatro delle prodezze della versatile calciatrice che nei suoi anni di carriera internazionale ha militato anche in Germania per tre anni (Wolfsburg).
Rolfo, infatti, ha firmato con l’Old Trafford un contratto con scadenza al 2027 e, contestualmente alla sua prima esperienza in WSL, sarà una delle giocatrici di punta della squadra che, anche in questa stagione, competerà nella massima serie del calcio inglese.

Dopo quattro stagioni al Barça, la permanenza di Rolfö nel club è terminata quest’estate. La svedese ha perso il posto nella scorsa stagione con l’emergere di Esmee Brugts sulla fascia sinistra della difesa e la sua partenza è avvenuta di comune accordo, desiderosa com’era di calcare in maniera più assidua il manto verde.

Nella sua prima intervista come giocatrice del Manchester United, dopo la firma sul contratto e le necessarie presentazioni, la trentunenne ha spiegato il motivo che l’ha spinta a scegliere la WSL esplicitando, nel frattempo, anche le sue intenzioni per la stagione che verrà. La grande sfida sarà alzare l’asticella del Manchester United, che nella scorsa stagione si è classificato terzo nella Women’s Super League (WSL) e vuole continuare a crescere per competere con Arsenal e Chelsea, le due corazzate che si sono distinte, l’anno scorso, rispettivamente in UEFA Women’s Champions League e in patria:

“È davvero emozionante entrare a far parte del Manchester United, non solo per le dimensioni e la storia del club, ma anche per far parte del viaggio che sta intraprendendo nel calcio femminile. Ho avuto la fortuna di ottenere molti successi al Barcellona e in altri club in cui ho giocato, e ora voglio ottenere lo stesso risultato al Manchester United. La WSL è probabilmente il campionato migliore al mondo al momento, quindi questo è stato un fattore di attrazione per venire qui, oltre all’opportunità di aiutare la squadra ad affermarsi in Champions League. Non vedo l’ora di lavorare con Marc, il suo staff tecnico e i miei nuovi compagni di squadra e di iniziare questa nuova avventura nella mia carriera“.

Sassuolo, successo sul Brescia in amichevole. Spugna: “Bisogna aumentare la fiducia nelle nostre capacità, soprattutto palla al piede”

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

A una settimana dall’esordio in Women’s Cup contro il Milan, la Prima squadra femminile ha disputato la sua ultima amichevole allo Stadio Rovizza di Sirmione, contro il Brescia, terminata 0-5 per le neroverdi.  Alessandro Spugna ha parlato così al termine della gara: “Anche in questa gara non è mancato l’impegno da parte delle ragazze, ci sono stati alcuni errori in costruzione e bisogna lavorare su questo aspetto per alzare l’asticella. Vedo sempre tanta voglia di lottare sui palloni ma serve aumentare la fiducia nelle nostre capacità, soprattutto palla al piede. Oggi siamo riuscite a trovare più spesso la conclusione verso la porta e anche questo è un segnale positivo”.

In vista della sfida con il Milan, il tecnico ha concluso: “Bisogna continuare ad essere sempre più propositive, abbiamo calciatrici che lo possono fare e che hanno le qualità per farlo. Siamo consapevoli del fatto che serva pazienza, cercheremo di sfruttare tutto il tempo disponibile per migliorare sotto questo aspetto”.

Il Tabellino di Brescia – Sassuolo 0-5

Brescia
1° Tempo: 
Tasselli, Toma, Raccagni, Celestini, Nicolini, Micciarelli, De Biasz, Magri, Willis, Mariani, Requirez.

2° Tempo: Tasselli (60′ Scotti), Tunoaia, Meneghini, Manzetti, Pedrini, Magri (57′ Galbusera), Donda, Capitanelli, Cavicchia, Cacciamali (68′ Viviani), Poli. All: Damiano Zenoni

Sassuolo:
De Bona (56’ Benz), Brustia (56’ Hagemann), Venturelli (62’ De Rita), Fercocq (46’ Caiazzo), Philtjens (78’ Pellinghelli), Doms (56’ Filis, 63’ Girotto), Missipo, Poje Mihelic, Fisher (46’ Galabadaarachchi), Clelland  (56’ Sabatino), Skupien (78’ Santoro).

A disposizione: Durand, Dhont, Brignoli, Rossi. All.: Alessandro Spugna

Marcatrici: 31’ Clelland (S), 79’ Galabadaarachchi (S), 80’ Sabatino (S), 84’ Girotto (S), 87’ Missipo (S)

Michela Cambiaghi: “Primo goal con la Juve? Sono molto felice”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ha messo piede a Torino con determinazione e lo ha subito dimostrato. Michela Cambiaghi ha detto definitivamente “ciao” all’Inter (ormai sua ex società) con un goal importantissimo che ha rimesso in sesto le sorti dell’atto finale della “Women’s Cup”, terminata ieri con la grande vittoria juventina.

Un trionfo di gruppo, si, mentre a spiccare è proprio la grande intesa che la lombarda ha trovato dopo poche settimane dal nuovo accordo in bianconero; un vero e proprio segnale positivo per la stessa numero 36 che, a gara conclusa, ai microfoni societari ha riferito: “Sono molto felice, è il primo gol con la Juve e sono felice che sia valso una vittoria. Spero di fare più gol possibili e raggiungere gli obiettivi di squadra che ci siamo prefissati, giocheremo in cinque competizioni diverse e cercheremo di fare il massimo”.

La calciatrice del reparto offensivo ha, poi, aggiunto le proprie considerazioni sul momento che pare offrirle una buonissima forma fisica, spinta da un evidente ambiente “di famiglia” trovato: “Conoscendo già molte compagne per via della nazionale è stato più facile integrarmi – ha ammesso con onestà -. Mi sto trovando bene, ho voglia di lavorare. Quando la Juventus mi ha chiamato ero molto contenta, in Italia è la squadra che sta investendo di più e sin dai primi giorni mi sono accorta di quanto si possa lavorare bene qui. Quest’anno spero di arrivare in doppia cifra, ma l’importante è aiutare la squadra ad andare in gol anche se non lo faccio io in prima persona”.

Ambizioni chiare che la pedina bianconera saprà senz’altro accontentare se portato avanti il medesimo atteggiamento.

Roma, Luca Rossettini: “Mi sto trovando bene. Obiettivi? Aprire un ciclo vincente.”

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’amichevole contro il Napoli Femminile ha chiuso il ciclo della preseason giallorossa. La Roma, con il nuovo tecnico Luca Rossettini alla guida e alla sua terza panchina – seppur non in gare ufficiali – , ha calato una manita alle partenopee, che sembravano essere ritornate in pista nella seconda frazione riuscendo ad accorciare sul 3 a 2 grazie al gol di Sciabica. Il cinismo della Roma ha invece indirizzato la gara verso il risultato finale di 5 a 2 a suo favore. Segnali molto positivi da parte di Viens, in gol due volte, e di Galli, gioiellino della Primavera che potrebbe essere aggregata alla Prima Squadra.

L’allenatore della Roma ha dunque rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita in cui ha commentato la sua avventura in seno alla panchina giallorossa fino a questo momento, analizzando i primi sei mesi da tecnico nel femminile dopo aver accolto la difficile eredità di Alessandro Spugna.

«Mi sto trovando bene, ho trovato un gruppo di giocatrici sia giovani che già presenti nelle scorse stagioni che avevano grande curiosità di trovare un allenatore nuovo. Hanno voglia di capire la mia idea di gioco, stanno provando a mettercela tutta per esaudire le mie richieste», ha dichiarato Rossettini. Incasellarsi in un progetto tutto nuovo per lui e per buona parte delle calciatrici non può essere facile, ma è a questo che servono le amichevoli: vedere a che punto è la preparazione della squadra e dare indicazioni al tecnico.

Rossettini ha dunque raccontato come il ritiro a Dimaro sia stato come essere a casa: «La parte più particolare di questo ritiro è stata aggiungere mano a mano i gruppi che arrivavano dalle varie Nazionali. Questo ci ha costretto a gestire bene il lavoro però vedo che il loro livello è già alto in partenza e sono veloci a recepire le mie richieste», le calciatrici si sono aggiunte di volta in volta al gruppo partito da Roma in prima battuta, proprio come quando in una famiglia tutti i suoi componenti ritornano alla base uno alla volta, ma è come se non ci si fosse mai separati. Il gruppo, dunque, si sta formando nel modo giusto.

Durante il ritiro il tecnico ha dovuto fronteggiare il ricambio quasi totale in difesa, la retroguardia della scorsa stagione è rimasta intatta soltanto nella pedina di Lucia Di Guglielmo, perciò era essenziale capire dove collocare i nuovi innesti e quali moduli provare per trovare quello più congeniale: «Abbiamo cercato di conoscere le giocatrici nuove, soprattutto Van Diemen e Heatley, devo dire che difendere e attaccare con tre difensori può essere una buona soluzione. L’obiettivo è dare grande libertà di interpretazione alle ragazze, e penso che il lavoro ci pagherà.»

«Giugliano aveva un affaticamento, Thogersen aveva un piccolo risentimento al tendine rotuleo. Lukasova ha giocato le precedenti amichevoli, è in gestione carichi. Babajide sta completando i passaggi per il visto. Puntiamo ad averle tutte disponibili per i prossimi impegni», ha poi dichiarato l’allenatore giallorosso riguardo le scelte nella formazione scesa in campo contro le partenopee. L’assenza di Giugliano ha visto la fascia da capitana al braccio di Giada Greggi, un’altra calciatrice ritrovata che tornerà a prendere il suo posto a centrocampo.

In chiusura, il tecnico ha dichiarato che quello della Roma «Sicuramente non è un percorso breve e quindi è un lavoro che ci sta dando dei buoni riscontri. Sugli obiettivi la società mi ha chiesto di aprire un ciclo che possa essere vincente. L’obiettivo ora è quello di arrivare e superare il preliminare di Champions, poi penseremo di partita in partita. Aprire un ciclo non è una cosa dall’oggi al domani ma cercheremo di tirar fuori il meglio possibile», l’obiettivo che le giallorosse proveranno a centrare è la qualificazione alla Champions e aprire un ciclo vincente.

Roma non è stata costruita in un giorno, anche un ciclo vincente non può nascere da un giorno all’altro, specialmente per una squadra quasi del tutto riformata in cui le calciatrici devono inserirsi. Le vittorie in tutte e tre le amichevoli giallorosse, d’altro canto, sono già un importante messaggio alle altre squadre.

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