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Linda Fant, dal sogno al Sassuolo: a 18 anni vola in Serie A

Credit Photo: Alessandra Marrapese - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

“È stato un anno speciale, pieno di emozioni, soddisfazioni e tante novità. Tornare a giocare al Torneo delle Regioni in Sicilia è stato già un grande traguardo, ma vivere i tornei di Viareggio e Perugia con la Rappresentativa Nazionale è stato qualcosa che non dimenticherò mai. Due esperienze che mi hanno fatto crescere tantissimo, dentro e fuori dal campo. Poi sono arrivati i provini con il Sassuolo… e infine quella proposta bellissima, inaspettata, che ho accettato subito, senza nemmeno pensarci – queste le parole di Linda Fant – Ho preso il mio treno. Fra un mese la mia vita cambierà completamente: mi trasferirò, lascerò la mia casa, la mia famiglia, i miei amici. Dovrò cambiare anche scuola per fare la quinta. Non è facile, ma sono felice. Felicissima, in realtà. Perché so che sto inseguendo un sogno. E tutto questo è possibile grazie alla mia famiglia, che mi sostiene, che crede in me e che mi sta permettendo di mettermi in gioco davvero. È solo l’inizio, ma sento che sto andando nella direzione giusta. Ringrazio la mia società sportiva, la Permac Vittorio Veneto e in particolare il mister Alessandro Cipriani che ci ha seguite e sostenuto in queste ultime tre stagioni”

La Res Roma tra tradizione ed innovazione: nasce la Res Donna Roma

credit photo: Alberto Cavallaro - photo agency Calcio Femminile Italiano

La Res Roma cambia nome ma non i valori fondamentali che la legano al territorio capitolino. La squadra, nata nel 2003 con il nome di ‘Res Blu 92’ e successivamente nota come Res Roma si prepara al prossimo campionato (guidata dal North Sixth Group) in una veste tutta nuova e con un nuovo nome, Res Donna Roma, senza mai perdere quella che è la sua identità.
“Da RES a Donna Roma. Dal MMIll al nostro futuro”.

Il connubio tra innovazione e tradizione è esplicato in maniera grafica sia dal nuovo stemma che dai colori rappresentativi del club (bordeaux, rosa tenue e bianco panna). Il simbolo scelto raffigura una donna di profilo, la forza, che porta tra i capelli la corona d’alloro come richiamo ai classici e alla storia della società.
Per quanto riguarda i colori, la Donna Roma sarà bordeaux per simboleggiare l’ambizione, la forza e la voglia di raggiungere nuovi obiettivi; sarà rosa tenue per riportare il pensiero allo stile italiano ma anche all’importanza del progetto e di ognuna delle atlete in questo coinvolte; sarà bianco panna come rimando all’eleganza della pietra di Roma, solida ed eccellente.

Ogni aspetto innovativo del club risponde all’esigenza di diventare una realtà consolidata ai massimi livelli in quanto società esclusivamente al femminile. Per far ciò le atlete saranno incoraggiate a dare il massimo in ogni occasione, con lo scopo ultimo di ripensare il ruolo delle donne nello sport in un ambiente che sia favorevole e di ispirazione, un luogo dove i sogni e le ambizioni possono diventare realtà.

Qui, di seguito, l’organico della rosa della Donna Roma che prenderà parte al campionato di serie B.
PORTIERI: Maurilli Viola, Caporro Serena, Merolla Liliana.

DIFENSORI: Pezzotti Arianna, Liberati Giulia, Giatras Zoi Gloria, Paini Lisa, Simeone Valentina, Clemente Anna, Zanetti Sara, Rosolen Sofia, Maia Giovana.

CENTROCAMPISTE: Montemezzo Martina, De Marco Greta, Boldrini Arianna, Pezzi Sara, Boldrini Sofia, Ikeguchi Kyoko, Petrova Lora.

ATTACCANTI: Massa Azzurra, Palombi Claudia, Iannazzo Morena, Martinovic Melania.

Genoa, Vigilucci e Korenciova: “Qui progetto importante, questa squadra può crescere”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Genoa si prepara per la prossima stagione sotto la guida del nuovo tecnico Sebastian De La Fuente. Le rossoblù, neopromosse dopo il terzo posto nell’ultima Serie B, in vista della prossima annata in massima serie hanno rinforzato la rosa con degli innesti d’esperienza. Tra le nuove arrivate c’è Valery Vigilucci: il jolly difensivo classe 1997 ha rilasciato qualche battuta alla testata Il Secolo XIX-Genova ammettendo: “La dirigente Marta Carissimi mi ha parlato di un progetto a lungo termine ed io avevo bisogno di cambiare per cercare di migliorarmi. Sarà un anno duro perchè siamo una neo promossa, sono dell’idea che anche dagli anni più difficili si possa sempre imparare qualcosa. Lavoreremo con mister De La Fuente che è un allenatore che ha portato le sue squadre a raggiungere i risultati attraverso il gioco”.

A parlare con la testata ligure è stata anche il nuovo portiere Maria Korenciova. La classe ’89 slovacca, ex Milan e Como ed in Italia quasi ininterrottamente dal 2018, ha dichiarato: “L’anno scorso ho giocato in Serie B, poi è arrivata la chiamata del Genoa ed ho accettato subito perché c’è un progetto in cui ho deciso di portare il mio contributo. Sono contenta di aver ritrovato come mister Sebastiana De La Fuente, lo conoscevo già e so che è un buon tecnico. A spingermi a venire a Genova è stato comunque il progetto di una società importante che magari in futuro crescerà ancora di più”.

La leggenda scozzese Pauline Hamill allenerà la squadra femminile afgana di rifugiate

La FIFA ha nominato l’ex nazionale scozzese Pauline Hamill alla guida della nuova squadra femminile afgana di rifugiati. Questa iniziativa senza precedenti riflette il costante impegno della FIFA nell’offrire a ogni ragazza e giovane donna l’opportunità di perseguire i propri sogni calcistici, indipendentemente dalle circostanze. Rappresenta inoltre un significativo passo avanti nel fornire agli attori afghani la piattaforma internazionale a cui aspirano, creando al contempo un ambiente in cui il rischio di danni sia ridotto al minimo e il benessere sia prioritario. “Siamo orgogliosi di avere Pauline Hamill alla guida di questo team in un viaggio così significativo. La sua esperienza, empatia e dedizione saranno una potente fonte di forza e ispirazione per queste coraggiose giocatrici”, ha dichiarato il presidente della FIFA Gianni Infantino. “Porgo un caloroso benvenuto a Pauline in questo importante ruolo e auguro a lei e al team ogni successo. La FIFA è fermamente al fianco delle donne afghane, in patria e in esilio, e rimane impegnata a creare spazi sicuri e inclusivi in cui possano perseguire i loro sogni calcistici ed essere viste, ascoltate e sostenute sulla scena internazionale”.

“Questo è un lavoro unico. È ben oltre i regni di un normale lavoro di allenatore”, ha detto Hamill, un allenatore di grande esperienza che ha collezionato 141 presenze per il suo paese durante la sua illustre carriera da giocatrice. “Ogni giocatore coinvolto ha una storia da raccontare sul proprio percorso personale nel calcio, ed è incredibile far parte di qualcosa che dimostra loro che il loro sogno e le loro ambizioni nel calcio esistono ancora. Hanno dovuto lasciare il loro paese, sono stati sfollati come rifugiati, e ora all’improvviso c’è questa straordinaria opportunità di riunirsi in questo progetto. Sembra più grande e più profondo di qualsiasi cosa abbia fatto prima, e questo mi entusiasma davvero”. Hamill, che è diventata la prima allenatrice donna dei Rangers quando è stata nominata per un ruolo di sviluppo giovanile nel club di Glasgow nel 2003, ha lavorato con le donne scozzesi a livello U-17 e U-19 e più recentemente è stata capo allenatore della nazionale femminile Under 20 dell’Arabia Saudita. È stata una strada ben battuta, ma questa è una novità, e Hamill ha riconosciuto che il momento in cui è stata contattata per dirigere la squadra di donne afghane rifugiate è stato “umiliante”.

“Ero super eccitata, onestamente, non appena mi è stato offerto il ruolo”, ha detto. “Fin dall’inizio, qualcosa nel lavoro mi ha davvero attirato. Quindi, quando ho avuto l’opportunità di guidare il team, per me è stato un gioco da ragazzi. È un privilegio essere invitato a partecipare a questo progetto”. La leggenda scozzese Pauline Hamill allenerà la squadra femminile afgana di rifugiati. In quella che è stata descritta dal presidente della FIFA come un’iniziativa storica, Hamill e il suo team di allenatori supervisioneranno tre campi di identificazione dei talenti per le giocatrici nei prossimi mesi, dopodiché una squadra di rifugiate afgane sarà selezionata per giocare nelle amichevoli internazionali. Ulteriori dettagli sull’esito dei campi, che hanno lo scopo di identificare i giocatori per la squadra femminile afghana rifugiata, e il processo di selezione della squadra saranno annunciati in un secondo momento.
Questi campi, finanziati e organizzati dalla FIFA, forniranno ai giocatori un supporto completo in aree chiave, tra cui la preparazione fisica, la nutrizione, l’assistenza psicologica e la salvaguardia, fornito da professionisti qualificati in ogni campo. Nell’ambito del più ampio impegno della FIFA a sostegno dei giocatori afghani che vivono in esilio, sarà organizzato un sostegno specifico per facilitare la loro integrazione, compresa la fornitura di attrezzature calcistiche e quote di club, oltre all’aiuto per i giocatori a connettersi con una squadra organizzata.

È inoltre in corso una discussione sull’accesso a percorsi educativi, tra cui coaching e arbitraggio, nonché consulenza individuale, se necessario. Questi pacchetti sono progettati per garantire che i giocatori afgani abbiano le risorse e le opportunità per riavvicinarsi al calcio in ambienti sicuri e inclusivi, in cui beneficeranno di un supporto a lungo termine, indipendentemente dal fatto che siano selezionati o meno nella rosa finale.
“Tutti hanno il diritto di giocare a calcio e dovrebbero esserci opportunità per farlo”, ha detto Hamill. “Questa è un’iniziativa unica che offre alle giocatrici che ne hanno passate tante la possibilità di riconnettersi con le loro ambizioni calcistiche.
“Vogliamo creare un ambiente davvero positivo in cui possano sentirsi in grado di imparare, svilupparsi e crescere. Penso che ci siano molte sfaccettature che non saremo in grado di risolvere, ma come gruppo di staff e squadra di prestazioni, ci stiamo concentrando davvero su come possiamo lavorare con le ragazze afghane dentro e fuori dal campo per dare loro tutto il supporto possibile”. Hamill ha spiegato che l’obiettivo era che, entro la fine del progetto, le ragazze fossero integrate nelle loro comunità e meglio attrezzate per continuare il loro viaggio dentro e fuori il calcio. “Questo sarà qualcosa di veramente speciale, e penso che sia qualcosa che ricorderanno per sempre. È più di un semplice viaggio calcistico”, ha sottolineato. “Questo è qualcosa che avrà un effetto duraturo sulle persone”.

Ternana Women: successo per 9-0 in amichevole, a ripetizione in rete Ferraresi

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ultimo test pre–Ferragosto per la Ternana Women, che questa mattina ha svolto un allenamento congiunto allo stadio “Moreno Gubbiotti” di Narni contro il Bridgewater Eagles, college della Virginia (USA) in tour in Italia. Un’occasione utile per mister Antonio Cincotta per vedere applicate in campo alcune soluzioni tattiche provate negli ultimi giorni di lavoro.

Le rossoverdi si sono imposte con un netto 9-0: nel primo tempo a sbloccare il match è stata Pirone, mentre nella ripresa sono arrivati i gol di Di Giammarino, la doppietta di Pellegrino Cimò e la cinquina di Ferraresi. Per la squadra, un’ulteriore tappa di crescita e l’opportunità di chiudere la pre–season con buone sensazioni, prima del breve break di Ferragosto.

Venerdì 22 agosto, invece, alle 18:30 appuntamento imperdibile: la Ternana Women sfida, al “Moreno Gubbiotti” di Narni, la Roma nella prima giornata della Women’s Cup. La partita sarà trasmessa in diretta e disponibile anche on demand su Vivo Azzurro TV, la piattaforma OTT ufficiale della FIGC,

WSL 2025-2026 tra dichiarazioni d’intenti e guanti di sfida

credit photo: Francesco Passaretta - photo agency Calcio Femminile Italiano

Mentre la gioia per la vittoria ad Euro 2025 continua a travolgere la nazione, il pensiero generale comincia a rivolgersi all’inizio della stagione 2025/26 della Super League femminile. L’Arsenal, nello specifico, intende bissare la stagione che si è rivelata tanto vincente da far conquistare alle Gunners la loro seconda UEFA Women’s Champions League (dopo ben 18 anni dalla prima) per cercare di raggiungere anche il titolo di squadra vincitrice del Campionato (nella scorsa stagione è arrivato secondo dietro il Chelsea). Quanto auspicato dalla squadra londinese è ambizioso ma gli altri club del campionato inglese non resteranno certamente a guardare. Potrebbe, dunque, essere utile un memorandum sulle squadre che competeranno nella massima divisione della WSL.

Il Chelsea è, senza dubbio e ormai da anni, la squadra da battere. Le Blues hanno vinto consecutivamente gli ultimi sei campionati e, nella stagione passata, si sono superate conquistando anche Adobe Women’s FA Cup e Subway Women’s League Cup. Il cambio di guardia in panchina, che ha visto avvicendarsi Sonia Bompastor ad Emma Hayes, non ha fatto arretrare la squadra rimasta imbattuta per tutto l’anno calcistico. Uniche défaillance in UEFA Women’s Champions League in cui il Chelsea ha perso contro il Manchester City e Barcellona.

Il Manchester United, terzo in campionato a soli quattro punti di distanza dall’Arsenal, è un’altra squadra da osservare con attenzione. Il club che con l’organizzazione attuale è nata nel 2018, nel 2019 ha ottenuto la promozione in massima serie e da lì non si è più spostato portando a casa anche dei risultati lodevoli. Il suo miglior piazzamento? il secondo posto alle spalle del Chelsea nel 2022/2023 grazie anche ai gol di Alessia Russo (ora in forza proprio tra le Gunners).

Il Manchester City nella scorsa stagione ha chiuso al quarto posto in classifica. E’ stato, il 2024-2025, un anno di cambiamenti culminata con l’avvicendarsi in panchina di Gareth Taylor e Nick Cushing (ad interim). Da settembre in poi a dirigere i lavori in prima squadra sarà Andree Jeglertz, ex CT della Nazionale Danese (che chi ha seguito gli Europei ha potuto vedere all’opera). L’intento della squadra è quello di affermare la sua competitività in WSL e raggiungere la zona Champions. Per far ciò quest’estate hanno ingaggiato Jade Rose, Iman Beney e Sydney Lohmann.

Il Brighton & Hove Albion ha terminato la stagione 2024-2025 al quinto posto in classifica raggiungendo il miglior piazzamento da quando esiste la divisione femminile del club (2018). La stellina dell’Europeo Michelle Agyemang, in prestito nella squadra di Brighton, ha dato il suo valido contributo al raggiungimento di questo storico risultato segnando cinque volte in 22 partite in tutte le competizioni. Le Seagulls, anche dando uno sguardo al mercato, hanno tutta l’intenzione di far parte della fascia alta della classifica (tra i nuovi acquisti: Moeka Minami, Chiamaka Nnadozie, Manuela Vanegas e Carla Camacho).

L’Aston Villa, in WSL dal 2020, ha raggiunto nella scorsa stagione il sesto posto. In panchina ci sarà Natalia Arroyo che ha preso il posto di Shaun Goater (ad interim) e Robert de Pauw. Anche per il Villa l’obiettivo principale sarà quello di raggiungere la parte alta della classifica: gli acquisti estivi di Lynn Wilms, Ellie Roebuck, Jill Baijings, Lucia Kendall e Oceane Deslandes sono mirati a questo.

Il Liverpool, settimo in classifica nella stagione 2024-2025, ha salutato la sua capocannoniera Olivia Smith (che dopo una trattativa durata settimane intere ha firmato con l’Arsenal un contratto talmente oneroso da rendere la giovane la calciatrice più pagata in Europa superando Naomi Girma). Tornata alla ribalta nel 2022 (dopo la retrocessione del 2020), l’intenzione della squadra è di riuscire a dire la propria in WSL e l’arrivo di Kirsty Maclean, Rafaela Borggrafe, Sam Kerr e Lily Woodham ne sono una chiara dichiarazione d’intenti.

L’Everton, arrivato ottavo alla fine del campionato 2024-2025 sotto la guida di Brian Sorensen, ha confermato buona parte del suo organico (tra cui Lucy Hope e la centrocampista italiana Aurora Galli). Nella prossima stagione, l’obiettivo principale è tornare ad occupare un posto alto in classifica (non succede dal 2011-2012 in cui la squadra era la terza forza della WSL).

Il West Ham United ha terminato la scorsa stagione di campionato al nono posto in classifica. Gli Hammers stanno tentando di risalire la china (a fronte del miglior risultato ottenuto dal club che è il sesto posto del 2021-22), con la speranza di poter competere più in alto in classifica ora che si sono affermati come squadra regolare della WSL.
Ffion Morgan, ex Bristol City, ha rinforzato i ranghi per aiutarli a raggiungere questo obiettivo.

Il Leicester City, che ha affrontato per la prima volta la WSL nel 2021, è riuscito a raggiungere il decimo posto in classifica per il terzo anno di seguito (questo è il miglior risultato ottenuto dalla divisione femminile del club). Per il futuro il club auspica un posizionamento migliore in un campionato ricco di agonismo e competitività come quello inglese.

Nella prima stagione con Martin Ho in panchina, lo scopo del Tottenham Hotspur che ha raggiunto solo l’11° posto alla fine dello scorso campionato (peggior posizionamento in classifica della squadra dal 2019, anno in cui hanno approcciato la WSL) è di risollevare le sorti del club. La voglia di riscatto e il bisogno di affermarsi saranno una motivazione importante, se non fondamentale, per la società del nord di Londra.

Ultime, non certamente per importanza, compaiono le London City Lionesses guidate da Jocelyn Precheur al loro primo anno in WSL. Il club si candida a tutti gli effetti come underdog del campionato inglese dopo un mercato ambizioso (tra cui compare anche l’italiana con esperienza internazionale Elena Linari ma anche le ex Gunners Freya Godfrey e Teyah Goldie). La squadra mira a farsi un nome e a competere ad alti livelli, per questo motivo non va sottovalutata.

 

NWSL, nasce il Denver Summit: ecco l’ultimo tassello del prossimo campionato

La prossima stagione di NWSL si espanderà ancora: le squadre passeranno a essere da 14 a 16 e, dopo la nascita del Boston Legacy e dei primi acquisti, è stata ufficializzata anche la nascita del Denver Summit, l’ultimo tassello che va a completare il quadro delle formazioni statunitensi che si contenderanno Championship Shield.

Anche se la stagione in corso è arrivata or ora al giro di boa, le due nuove arrivate non hanno perso tempo e si sono già presentate al mondo. La tifoseria delle due nuove squadre ha atteso con trepidazione l’ufficialità del logo, dei colori, del nome, e soltanto lo scorso 22 luglio è stato reso noto quello del Denver Summit.

Sul gagliardetto del Denver Summit compare un orizzonte che rappresenta il Colorado, lo stato in cui è nata questa nuova realtà. Un bel verde foresta e il bianco danno invece un tocco di colore alle montagne, che hanno sullo sfondo un sole caldo dalle tinte tra il rosso e l’arancione, a riprendere in maniera diretta le famose Red Rocks che si possono trovare su quelle creste montuose, un anfiteatro all’aperto che attrae migliaia di turisti. Il sole, che ha alcune sfumature gialle, è invece un riferimento ai 300 giorni di luce all’anno che vengono chiesti a gran voce ogni anno dai nativi americani come “diritto” in quanto primi abitanti dello stato. Insomma, in un gagliardetto che verrà scambiato in ogni match ci sarà un po’ della storia, delle tradizioni e delle leggende del Colorado.

La presidentessa del Denver Summit Jen Millet, eletta lo scorso 10 aprile, ha commentato la nascita ufficiale della squadra citando la gente del Colorado e tutti i piccoli spunti che si possono trovare sullo scudetto: «Per noi era fondamentale trovare un nome per il nostro Club coinvolgendo la comunità. Il nostro scudetto, i suoi colori e il brand rappresentano Denver e l’intero Colorado. Abbraccia tutte le nostre aspirazioni e il nostro spirito quasi ‘pionieristico’ di fondare il migliore Club calcistico nel mondo», ha ammesso Millet.

Millet ha concluso la conferenza stampa di presentazione ringraziando ancora una volta tutte le cittadine e tutti i cittadini di Denver e del Colorado, che hanno reso possibile la nascita di uno stemma identitario: «Le cittadine e i cittadini del Colorado amano l’aria aperta, perciò è sempre stato nei nostri piani dare vita a un Club che cerchi sempre l’eccellenza dentro e fuori dal campo. Proprio come le pittoresche Rocky Mountains, il nostro compito e di essere sempre al centro per poter raggiungere nuove vette.»

Rinforzo in difesa per l’Hellas Verona Women: benvenuta Alessia!

credit photo: Stefano Petitti - photo agency Calcio Femminile Italiano

Hellas Verona Women rende noto di aver acquisito le prestazioni sportive della calciatrice Alessia Salvi, che ha firmato un contratto con il Club gialloblù fino al 30 giugno 2026.

Nata il 25 giugno 2001, a Crema, Salvi inizia la sua carriera nel 2005, a soli 4 anni, tra i maschi del Castelnuovo Calcio a Crema. Nel 2013 entra nel settore giovanile dell’ASD Mozzanica, dove cresce tra Giovanissime e Primavera, partecipando anche a tornei nazionali e internazionali, tra cui il torneo Beppe Viola di Arco di Trento. Viene convocata per due anni consecutivi nella Rappresentativa Regionale Lombardia.
Nel 2019 debutta in Serie A con l’Orobica Calcio Bergamo, dove gioca per quattro stagioni affrontando campionati di Serie A, B e Serie C. Nel 2022 si trasferisce al Venezia, contribuendo alla vittoria della Coppa Italia di Serie C. Torna poi all’Orobica per le stagioni 2023/24 e 2024/25, diventando un punto fermo della squadra, con 59 presenze complessive in due anni tra campionato e coppa.

Giocatrice dotata di grande duttilità, può ricoprire con efficacia sia il ruolo di centrocampista che di difensore centrale. Vanta un’esperienza consolidata nei massimi campionati nazionali (Serie A, B e C), con circa 150 presenze in prima squadra.

Accanto alla carriera sportiva, Alessia ha intrapreso un solido percorso accademico: è laureata in Amministrazione Aziendale presso l’Università di Torino e attualmente è iscritta al corso magistrale in Management dello Sport all’Università Pegaso.

Hellas Verona Women rivolge un caloroso benvenuto a Alessia, augurandole un futuro in maglia gialloblù ricco di soddisfazioni.

Le prime parole di Alisha Lehmann con la nuova squadra

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

“Sono pronta a dare il massimo per aiutare questa squadra, dentro e fuori dal campo.”
sono queste le prime dichiarazioni rilasciate sul sito ufficiale del Club, Alisha Lehmann apre il suo nuovo capitolo con l’F.C. Como Women.

L’attaccante svizzera arriva a titolo definitivo dalla Juventus, firmando un contratto triennale fino al 30 giugno 2028. Il trasferimento rappresenta un passo strategico tanto per la sua carriera quanto per il percorso del Club, unendo ambizione sportiva e visione a lungo termine. Questo Club vuole costruire qualcosa che duri nel tempo, ha poi proseguito Alisha al suo arrivo.

Parlando della sua scelta, ha spiegato: “Quello che mi ha colpito subito del F.C. Como Women è stata la visione. Non è solo un Club che vuole vincere, è un progetto che vuole cambiare le regole del gioco, dentro e fuori dal campo. Qui, calcio, identità, stile e ambizione si uniscono in un modo che non avevo mai visto prima. Ho sentito che questo era il posto giusto per esprimere davvero chi sono, sia come atleta che come persona.”

La giocatrice Svizzera hai poi voluto parlare dei suoi obiettivi personali e professionali: “Qui posso crescere come calciatrice e come persona. Voglio aiutare la squadra a competere ai massimi livelli, ma anche ispirare una nuova generazione di tifose e atlete, senza dover scegliere fra essere competitiva in campo e me stessa fuori. Qui posso essere tutto ciò che sono — e trasformarlo in qualcosa di positivo, soprattutto per chi mi guarda.”

La sua recente esperienza internazionale, ai Campionati Europei in casa, ha aggiunto: “Gli Europei ti mettono di fronte alle migliori squadre del calcio europeo, e ogni esperienza di questo tipo ti fa crescere. Ho imparato ancora di più sull’importanza della mentalità, della preparazione e del lavoro di squadra. Porto con me questa spinta per continuare a migliorare e per dare il mio contributo con determinazione e passione”.

In chiusura ha voluto esprimere un suo punto di vista sullo sviluppo del calcio femminile in italia: “Il calcio femminile in Italia sta vivendo un momento molto entusiasmante. C’è tanta passione e una visibilità in costante crescita. Penso che l’Italia abbia tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento in Europa — e che l’F.C. Como Women possa avere un ruolo importante in questa trasformazione. Sono felice di essere qui e di farne parte.”

San Marino: la società dà il benvenuto a Sara Tamborini

credit photo: Giuseppe Fierro - photo agency Calcio femminile Italiano

Milan, Empoli, Napoli e le Nazionali giovanili azzurre. C’è un altro curriculum di prestigio ad impreziosire questa campagna estiva della San Marino Academy. Sara Tamborini torna in Romagna (aveva già giocato a Cesena) dopo la parentesi alla Freedom. E ci torna più carica che mai.
“L’anno scorso sono stata ferma per alcuni mesi e non vedevo l’ora di ricominciare.  – fa sapere la nuova Titana – Il campo mi è mancato davvero tanto. Ho bisogno di rientrare completamente nel mood degli allenamenti, delle partite, dello spogliatoio. Non è stato facile stare senza calcio. Per me è una priorità. Penso di avere ancora tanti anni da calciatrice davanti e me li voglio godere in pieno, dimostrando le mie capacità. Quella di San Marino era una opportunità che non mi potevo lasciare sfuggire. È un posto che mi piace moltissimo, e più in generale amo tanto la Romagna. Ho imparato ad apprezzarla fin dai tempi in cui giocavo a Cesena. È stupendo tornare qui.”

Con il Napoli, nella stagione 2022-23, vinse il campionato di Serie B.
“Dovunque io sia andata ho fatto il massimo per lasciare un segno positivo. – prosegue la classe 2001 – Voglio portare a San Marino la mia voglia, la mia determinazione. Il gruppo è un bel mix di giovani ed esperte ed entrarvi non sarà certamente un problema. Conosco già tante ragazze, e poi a San Marino c’è sempre stato un ambiente particolarmente accogliente, da quanto so. Quello di quest’anno è veramente un bel progetto e sono felice di farne parte.”

Tatticamente Sara offre diverse possibilità a mister Piva, anche se ce n’è una che lei predilige in modo particolare: “Il mio ruolo naturale, o per meglio dire quello in cui rendo di più, è quello di trequartista. Ma in carriera ho fatto anche l’attaccante esterna e mi adatto senza problemi. Mi piace di più agire sulla tre quarti, ma deciderà il mister. L’obiettivo primario? Non può che essere la salvezza, chiaramente. Però quest’anno la società è stata molto attiva sul mercato e credo che la San Marino Academy abbia tutte le carte in regola per coltivare delle sane ambizioni.”

Benvenuta, Sara!

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