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Umbria 4 Deaf – la Ternana Women insieme ai ragazzi sordi dell’Umbria

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Ternana Women al fianco di un progetto che si fa sentire. Il 27 novembre 2025 a Trevi, la Ternana Women ha partecipato con entusiasmo a Umbria4Deaf, un progetto dedicato alla comunità dei Sordi dell’Umbria. Fin dal mattino, nel cuore del Complesso museale e della chiesa di San Francesco, Paolo Tagliavento e Deborah Salvatori Rinaldi hanno preso parte alla presentazione del libro Chi vive d’amore – Il cannoniere di Massimo Proietto, un momento che ha riportato alla memoria figure indimenticabili come Paolo Rossi.

Poi tutti ad ascoltare la lettera (scritta a mano, corretta e ricopiata in bella) di Mauro Rosi, l’uomo da cui il progetto è nato insieme a Mario Fucili: la storia di un sordo che vuole farsi sentire, costruire ponti attraverso i gesti e la comunità e soprattutto farci sentire la sua gratitudine verso chi lo ha accompagnato in questo percorso. I saluti istituzionali e le testimonianze si sono trasformati in un flusso continuo di stima reciproca, tra chi il progetto lo ha immaginato e chi lo ha sostenuto. Sportivi, scuole, istituzioni, giornalisti e artisti si sono ritrovati uniti, dedicandosi allo stesso pensiero e alla stessa causa: ascoltare, includere e abbracciare la diversità. La giornata ha visto la partecipazione di tanti campioni, come Irma Testa e Roberto Cammarelle, e di altri volti noti come Claudio Cecchetto e Massimo Proietto. C’è stato spazio anche per un emozionante tuffo nel passato grazie alla storica sigla di Holly e Benji, cantata dalla sua voce originale, Paolo Picutti, oggi ormai adulto.

Il filo conduttore del progetto non poteva che essere la musica. La canzone per rappresentare tutto questo è proprio Gioca Jouer di Claudio Cecchetto, un brano unico perché non si limita a essere ascoltato: si può guardare, interpretare e vivere. I movimenti, i gesti, il ritmo segnato dal corpo lo rendono perfetto per essere vissuto anche da chi non sente. Per questo tutti i protagonisti dell’evento hanno partecipato alla registrazione di una versione speciale del brano che uscirà a breve. In sala registrazione, Paolo Tagliavento – non solo come amministratore delegato della Ternana Women, ma come figura apicale figlio dell’Umbria – e Deborah Salvatori Rinaldi hanno registrato un frammento del videoclip corale.  Dopo l’allenamento mattutino a Narni, le nostre ragazze hanno raggiunto Trevi e si sono immerse nel cuore del progetto: stare insieme, comunicare con gli occhi, con i gesti, con la presenza, vivendo in prima persona lo spirito di Umbria4Deaf.

La registrazione del videoclip, diretta da Luca Scota — titolare di Strani Rumori, agenzia che annovera anche collaborazioni con Andrea Bocelli — è stata organizzata in diverse fasi nell’arco della giornata, per coordinare al meglio i numerosi protagonisti coinvolti. Le nostre giocatrici (Katia Ghioc, Camilla Labate, Lucia Pastrenge e Chiara Ripamonti) hanno girato il video insieme ai ragazzi sordi, alle atlete delle Black Angels e ai ragazzi della Sir Safety, realtà che rappresentano la città di Perugia nella massima serie del volley. A dare asilo a questa meravigliosa unione di ruoli, colori, diversità…il teatro di Trevi, una piccola bomboniera che ieri si è riempita di sorrisi e gioia. Una giornata che ci ha ricordato, ancora una volta, che non si sente bene che con il cuore. Nel giorno del RINGRAZIAMENTO, la Ternana Women ringrazia per l’opportunità ricevuta: più che una collaborazione, è stata un’esperienza preziosa.

I PROTAGONISTI DEL PROGETTO:

Tagliavento Paolo
Salvatori Rinaldi Deborah
Baiocco Davide
Boranga Lamberto
Cammarelle Roberto
Cecchetto Claudio
Colaci Massimo
Cosmi Serse
Di Chiara Alberto
Di Livio Angelo
Galati Giuseppe
Gaucci Riccardo
Grilli Luca
Liverani Fabio
Lucarelli Cristiano
Lucioni Fabio
Novellino Walter Alfredo
Pannacci Giuseppe
Picutti Paolo
Proietto Massimo
Ranocchia Andrea
Ravanelli Fabrizio
Rizzo Claudia
Rosi Gianfranco
Scota Luca
Tacconi Stefano
Testa Irma

SOCIETÀ:

Ternana Women

Ternana Calcio

AC Perugia Calcio

Perugia Women

AS Gubbio

Sir Safety Perugia Volley

Black Angels Perugia Volley

Trevi Volley

USD Trevana

CLUB Clitunno

Il Moncalieri domina, imbattuto, la classifica del girone A di serie C

credit photo: Ilaria Corongiu - photo agency calcio femminile italiano

Il Moncalieri Women continua a vincere (e a convincere): prima in classifica del girone A di serie C con 21 punti, infatti, ha sino a questo momento vinto ogni partita dall’inizio della stagione. Si tratta di un record stagionale, visto che negli altri gironi nessuna delle squadre è riuscita a mantenere una simile scia di risultati positivi.

Il derby piemontese contro il Torino ha visto la squadra di mister Franco Semioli giocare in trasferta e vincere per 2-5 dimostrando, qualora ce ne fosse ancora la necessità, la sua abilità in campo anche contro una squadra come il Toro che, dopo un brutto inizio di stagione, sta facendo tutto ciò che è nelle proprie potenzialità per raggiungere la salvezza e un buon posizionamento ai fini della classifica.
Mentre il Moncalieri si confermava al primo posto, la Pro Sesto, sino a questo momento la principale contendente al titolo e al passaggio di categoria del club piemontese (che è l’obiettivo in comune delle due società), veniva battuta per 1-3 dal Real Meda che, vincendo contro la squadra lombarda, si è posizionato al secondo posto della classifica con 18 punti (alle sue spalle, a pari punti, proprio la Pro Sesto).

l’Ottavo turno di campionato di serie C si svolgerà il 14 di dicembre (questo fine settimana la squadra sarà impegnata geli ottavi di Coppa Italia di serie C contro la Pro Palazzolo) con il Moncalieri che giocherà in casa contro la Caronnese quarta in classifica con 15 punti (5 partite vinte, due perse e nessun pareggio).
Si tratterà di una partita non semplice perché entrambe le squadre saranno mosse da una forte motivazione: le ragazze di Semioli mireranno a mantenere il proprio record di vittorie mentre la Caronnese, a soli tre punti dal terzo posto, ha la chiara intenzione di dare del filo da torcere alle teste di serie del Campionato.

Mondiale Futsal: si torna sul parquet per le semifinali con un pizzico di Italia presente

Credit: Aia Padova

Si avvicina la fase calda del primo storico Mondiale di futsal, in svolgimento nelle Filippine. Tempo di semifinali, infatti, con quattro squadre a contendersi il trono di formazione campione del mondo. Dopo i gironi eliminatori otto formazioni delle sedici inziali hanno continuato la propria corsa a Manila con i quarti di finale a scremare il gruppo a soli quattro quintetti.

Gare interessanti con incroci tra Europa e Sud America con intrecci che vedranno tra poche ore Spagna-Brasile e Portogallo-Argentina contendersi la finale, con le argentine sulla carta un gradino sotto alle altre. Il Mondiale si concluderà, poi, il 7 dicembre quando si giocherà la finale per il terzo posto, tra le due perdenti in semifinale, e la finalissima, tra le due vincenti.

Nella PhilSports Arena di Pasig City, nella metropoli di Manila, ci sarà anche un pizzico di Italia. Nuova importante designazione, infatti, per  l’arbitro internazionale Martina Piccolo impegnata nella semifinale del Campionato del Mondo tra Spagna e Brasile. Il direttore di gara classe ’88, veneto delle sezione di Padova, in precedenza in Asia era stata designata, invece, per la gara inaugurale del Mondiale tra Marocco e Argentina e successivamente per quella tra Brasile e Iran.

WPSL, l’allenatrice Tiffany Weimer racconta in esclusiva l’impresa dello Sporting CT… e come funziona il campionato

Photo Credit: Sporting CT

La Women’s Premier Soccer League si può considerare la seconda divisione statunitense, ma è molto di più: tutti i college che vi prendono parte contribuiscono alla crescita di questo sport al femminile e coinvolgono centinaia e centinaia di ragazzine che vi transitano prima di sperare di arrivare al professionismo o, più semplicemente, perché vogliono continuare a praticare lo sport che amano. Un esempio di questa passione è l’allenatrice dello Sporting CT, Tiffany Weimer, che ha condotto la squadra verso la vittoria del torneo contro la campionessa in carica.
La Redazione di Calcio Femminile Italiano è riuscita a entrare in contatto con lei e a porle alcune domande in esclusiva su un campionato che in Italia è poco conosciuto e che andrebbe invece visto come un ottimo orizzonte d’interesse per le ragazze che vogliono giocare a calcio anche solo per passione in un ambiente che lo trasforma in uno sport totalizzante.

Weimer ha affermato che la stagione disputata dallo Sporting CT è partita fin da subito con la necessità di scendere in campo dando il giusto peso a ogni impegno, senza considerare avversarie “di Serie A” e “di Serie B”, ed è stato questo l’atteggiamento che ha premiato la squadra anche in finale, messa subito in discesa con quattro gol segnati in una ventina di minuti, i frutti del lavoro di tutta la preparazione: «Ci siamo concentrate moltissimo su di noi, in ogni singola partita. Il nostro motto era di non avere aspettative da nessuna partita e contro nessun’avversaria, anche se questa l’avevamo già incontrata o aveva una nomea importante, persino la campionessa in carica a livello nazionale. Questo ci ha aiutato molto a focalizzarci sul nostro percorso per tutta la stagione. Iniziare subito forte in finale ci ha messo in condizione di indirizzarla, e ce l’ha semplificata parecchio. Vorrei riuscire a segnare sempre quattro gol nei primi venti minuti!»

L’allenatrice, che si occupa dello Sporting CT supportata dal collega Matt Cameron, ha descritto che cos’è lo Sporting CT sia dentro, sia fuori dal campo, cioè una Società che crede moltissimo nelle sue calciatrici e che vuole prenderle per mano verso la crescita anche personale. Lo scopo più importante è “fare squadra” in campo e fuori, creando una comunità in ogni senso del termine che ha ben chiaro il percorso da seguire: «Il progetto dello Sporting CT femminile è prima di tutto creare una comunità, poi vengono autonomia, crescita e sviluppo. Le calciatrici possono vedere i primi due aspetti che ho elencato come valori fondanti di ciò che siamo come persone e di ciò che creiamo come ambiente, il terzo viene da sé come risultato, perché fanno la loro parte quando sono con noi, e persino quando non lo sono. Siamo bravi ad aiutare le persone a essere se stesse come calciatrici e come persone, siccome pensiamo che quest’aspetto vada a creare la versione migliore di una squadra. In quanto allenatori, abbiamo standard molto alti che vengono accompagnati da un grandissimo supporto da parte di tutti.»

Lo Sporting CT milita nella Women’s Premier Soccer League, che viene, in maniera del tutto semplificata, valutata come “la seconda divisione statunitense” ma, a onor del vero, si tratta di un campionato peculiare che coinvolge una rosa in continuo divenire il cui unico obiettivo è, a prescindere dalle interpreti, trovare la vittoria: «Il gruppo cambia nel corso di tutta la stagione, visto che le calciatrici arrivano e partono a seconda dei loro college o delle loro stagioni da professioniste. Negli Stati Uniti è estate, ci possono anche essere delle vacanze, delle cerimonie di diploma o di laurea, e via dicendo, ma noi rimaniamo ben fermi sui nostro valori dentro e fuori dal campo, quindi non importa chi c’è e chi non c’è in rosa, non possiamo raggiungere più o meno gli stessi risultati. Nel corso dell’ultima parte di stagione, che dura soltanto tre mesi, si vede abbastanza chiaramente che cominciamo a giocare in modo più coeso e “da squadra”: da quel momento, comunque, la stagione è terminata e le calciatrici sanno che i giochi sono fatti.»

Weimer ha infine svelato l’arcano, descrivendo il funzionamento di questo campionato così importante e rinomato negli Stati Uniti e invece sconosciuto in Italia e che nasconde un messaggio importante, ovvero quello di giocare a calcio divertendosi e continuando a migliorarsi anche lontano dai Club: «La WPSL è, in una parola, “diversa”: è una stagione che dura tre mesi. Le giocatrici che provengono dalle scuole superiori, dai college, chi ha giocato da professionista, donne un po’ più “anziane” (come me), possono competere tutte insieme per alcuni mesi e avere un’opportunità particolare e speciale. A volte le giocatrici non fanno minutaggio giocando nei Club, e quindi hanno l’occasione di giocare di più in estate per migliorare senza pressioni. Avendo l’opportunità di giocare e allenare in questo ambiente, riesco a percepire la gioia dalle calciatrici, che si ricordano il motivo per cui amano questo posto, lo Sporting CT. Siamo anche felici di prepararlo per loro, perché loro si meritano di sentirlo, di mettersi alla prova qui, a prescindere da chi sono.»

In chiusura, l’allenatrice ha affermato che la squadra quest’anno proverà a riconfermarsi la campionessa a livello nazionale, e spera inoltre che il ricambio delle calciatrici possa portarne di sempre più giovani a debuttare con lo Sporting CT, in un certo senso il trampolino di lancio verso la loro consacrazione come atlete. In un circolo virtuoso, le calciatrici che lasciano lo Sporting CT per il professionismo possono cedere il loro posto ad altre giovani, e quindi favorire forze fresche e un grande entusiasmo in campo: «Quest’anno speriamo di avere un maggior numero di calciatrici che riescono a giocare da professioniste e di dover riempire il loro posto con delle calciatrici più giovani e nuove da aggregare al gruppo. Le calciatrici più giovani sanno già che cosa ci si aspetta da loro, quindi significa dare loro una grande opportunità. L’anno scorso abbiamo avuto calciatrici nate nel 2007 a giocare la finale con noi, e vogliamo che la storia si ripeta, vedendo giocatrici di volta in volta più giovani che rispecchino chi siamo e cosa facciamo. In conclusione, il nostro obiettivo è di ripeterci come campionesse e continuare ad aiutare la calciatrici a migliorarsi andando oltre, anche come persone.»

Antonio De Sarno, tecnico Academy Abatese: “Un grande orgoglio guidare questa compagine. I risultati? Frutto dell’impegno profuso”

Photo Credit: Francesco Farina - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un’altra vittoria sigillata, l’entusiasmo di sempre ed una rinnovata consapevolezza: sono valori rafforzati dall’Academy Abatese. La squadra, impegnata recentemente in trasferta, ha rinnovato la propria marcia positiva in un viaggio stagionale tutt’altro che scontato.

Con piacere abbiamo approfondito il tema insieme ad Antonio De Sarno, guida tecnica della realtà campana. Ecco cosa ci ha raccontato.

Benvenuto, mister! Dopo sette giornate si può affermare che la squadra stia giocando bene le sue carte; un quarto posto – quello consolidato – dietro squadre altrettanto ben costruite. Una valutazione complessiva, con luci e ombre, di quella che è stata questa fase iniziale?

«Considerando la neopromozione, il tutto risulta inaspettato. I risultati? Ci fanno molto piacere, sono frutto dell’intenso impegno profuso costantemente; pecchiamo un pò di inesperienza, ma piano piano cercheremo di trovare un equilibrio anche da questo punto di vista.

Il primo obiettivo della società è la salvezza, ma al centro vi è anche la valorizzazione delle giovani: il nostro è un gruppo molto giovane e variegato; lo staff sta cercando di curare ogni dettaglio perché le ragazze prendano il meglio da questo percorso».

Domenica la vittoria in casa Matera che ha consegnato al gruppo altri tre punti importanti per poter arrivare di fronte al Catania con un filo di umore in più. Come valuta quanto andato in scena e cosa, invece, si aspetta dalle siciliane, reduci da un sorpasso statistico notevole?

«Contro le lucane abbiamo sofferto sul finale per via di un pressing notevole; le occasioni, soprattutto nel primo tempo, ci sono state e abbiamo gestito bene la gara. Non rischiare nulla è stata la chiave.

Ad ogni modo la vittoria a Matera e fronte CUS sono state preziose: parliamo di compagini che regalano ben poco, per questo non era affatto semplice riuscire a spuntarla.

Catania? Sulla carta partiamo sfavoriti, ma ce la giocheremo mostrando tutte le carte per far bene. Scenderemo in campo contro una corazzata, ne siamo consapevoli, ma la passione ci darà la certezza di poterla affrontare».

Cosa non dovrà mancare da qui in avanti, su cosa si potrà contare e cosa, invece, è ancora necessario “smussare”?

«Sicuramente la qualità di gioco è uno degli elementi da portare avanti. Il gruppo è molto coeso ed affiatato, ognuna corre per l’altra, e anche questo non dovrà mancare se si vuole ottenere qualcosa di importante.

Qualcosa da rivedere? Dopo le gare contro Catania e Salernitana tireremo le somme e valuteremo, nel caso, alcune modifiche di mercato. In ogni caso abbiamo già una buona squadra per poter pensare di ben figurare!».

Ci salutiamo con il suo augurio personale per l’annata in corso.

«Per me è un grande orgoglio guidare questa compagine, ma sono tanti i sacrifici delle protagoniste e dello staff che portano avanti giornalmente un lavoro eccezionale. Mi auguro di riuscire a raccogliere tutti insieme tante soddisfazioni, senza dimenticare il settore giovanile e la volontà della realtà intera di essere un porto sicuro per la crescita e valorizzazione di queste ragazze.

Si ringrazia il tecnico Antonio De Sarno e la società tutta per la gentile concessione.

Irrefrenabile Inghilterra. Sarina Wiegman: “Vogliamo che le ragazze corrano e arrivino numerose nell’area di rigore”

L’Inghilterra di Sarina Wiegman ha vinto le due amichevoli, rispettivamente contro Cina e Ghana, propedeutiche alla qualificazione, che si terrà a partire da marzo 2026, per i Mondiali del 2027.

Wembley è stato teatro della schiacciante vittoria dell’Inghilterra sulla Cina per 8-0. La squadra di Wiegman ha dato il meglio di sé in attacco, mentre una deludente Cina è stata completamente travolta dall’offensiva inglese. La partita, definita ‘amichevole’ è stata tutt’altro: le ragazze sono state talmente competitive che hanno dato alla Cina pochissime opportunità di divertirsi. Beth Mead ha segnato due gol in pochi minuti all’inizio della gara (12′ e 14′) portando l’Inghilterra in vantaggio. Un minuto dopo il quarto d’ora è arrivato il 3-0 ad opera di Lauren Hemp.
Sono seguiti i tre gol di Stanway (23′) di cui uno dal dischetto (38′) e uno all’inizio del secondo tempo (52′). Anche Ella Toone (71′) e Alessia Russo (78′) hanno segnato, coronando una prestazione impressionante.
Nel complesso, è stata una serata positiva per Wiegman e per la trentenne portiere Anna Moorhouse, al suo debutto in assenza delle infortunate Hannah Hampton e Khiara Keating. Wiegman è stata costretta ad apportare modifiche alla difesa a causa di infortuni, ma Maya Le Tissier ha iniziato la sua terza partita consecutiva, dimostrandosi a proprio agio nel ruolo di difensore centrale, mentre Niamh Charles è tornata sulla sinistra.
La Cina, vincitrice della Coppa d’Asia, è stata molto deludente, tutti i presenti si aspettavano una prova differente.

L’Inghilterra ha chiuso il 2025 con una vittoria contro il Ghana per 2-0. La ventunenne Kendall, cresciuta nell’accademia del Southampton, alla sua seconda partita con le Lionesses ha segnato dopo sei minuti al fischio d’inizio (6′).  Alessia Russo ha, poi, raddoppiato il vantaggio dell’Inghilterra nei minuti di recupero, quando ha ottenuto un rigore per un fallo di mano e lo ha trasformato in gol (90’+5). Per celebrare la fine di un anno di successi l’allenatrice Sarina Wiegman ha dato spazio a diverse giovani giocatrici tra cui, appunto, Kendall ma anche Missy Bo Kearns, Maya Le Tissier e Aggie Beever-Jones.
Kendall è stata una delle sette sostituzioni apportate alla formazione titolare da Wiegman, che aveva schierato una squadra forte per la vittoria per 8-0 contro la Cina. Il terzino dell’Arsenal Taylor Hinds ha offerto un’altra prestazione solida e sicura, mentre l’attaccante del Chelsea Beever-Jones ha colpito la traversa con un colpo di testa.
Il Ghana è stato un avversario più forte della Cina e questo ha reso fiero il mister della squadra africana Kim Bjorkegren: “Come allenatore, ovviamente vuoi sempre vincere, ma allo stesso tempo dobbiamo tenere presente che siamo al 67° posto nella classifica mondiale e che stavamo giocando contro l’Inghilterra, che forse è la migliore squadra al mondo in questo momento. Penso che possiamo essere davvero orgogliosi della nostra prestazione. Nel complesso, sono davvero contenta e sentiamo di stare andando nella direzione giusta. Quasi tutti lo possono vedere. Vogliamo sempre migliorare”.

Wiegman, al contrario, ha espresso con la sua consueta onestà la sua preoccupazione per la mancanza di gol nel mezzo del match:

“Speravo che avremmo segnato di più. Penso che se avessimo sfruttato meglio le occasioni, avremmo potuto farlo quindi ero un po’ frustrata. Certo, avevamo molte giocatrici nuove, ma bisogna trovare l’affinità e penso che se avessimo segnato prima avremmo potuto aggiungere altri gol”.
La partita ha comunque regalato un momento memorabile, quando la ventunenne Kendall ha segnato il suo primo gol con le Lionesses nello stadio dove ha iniziato la sua carriera con il Southampton, dopo essere cresciuta nella vicina Winchester: “È stato un momento fantastico: ha festeggiato come se fosse la finale di Champions League buon per lei. Quando ha giocato contro l’Australia il mese scorso ha quasi segnato un gol e ora quel gol l’ha segnato ed è stato un momento fantastico. Era quello di cui avevamo bisogno oggi. Ci aspettavamo di giocare sempre alte, vogliamo che le ragazze corrano e arrivino numerose nell’area di rigore. Abbiamo avuto alcune grandi occasioni, ma sono finite sul lato sbagliato del palo o sulla traversa”.

Affrontare un avversario con uno stile diverso in una nazione africana ha anche messo l’Inghilterra di fronte a nuove sfide e Wiegman è stata contenta di vedere la sua squadra all’altezza di queste sfide: “Sapevamo che erano organizzate e hanno giocato come ci aspettavamo”, ha aggiunto “Volevano giocare in duello e avevano una certa fisicità, ma quando le abbiamo fatte arretrare hanno iniziato a giocare in modo più aperto e questo è stato positivo”.

 

Nicole Micciarelli, Brescia Femminile: “Una liberazione tornare a segnare dopo tanto tempo. Quinto posto in classifica? Una piacevole sorpresa”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Serie B sta per ricominciare per gli ultimi scampoli del 2025 e il Brescia, attualmente quinto in classifica, è reduce dal 2-2 maturato in casa contro la Freedom nella decima giornata di campionato e in quella partita c’è una calciatrice che, oltre a siglare il suo primo gol con la maglia biancazzurra, è tornata a segnare dopo quasi un biennio: si tratta di Nicole Micciarelli, difensore classe ’99 ex San Marino Academy ed H&D Chievo Women e arrivata quest’anno in terra lombarda.
La nostra Redazione, in vista della sfida del Brescia in casa del Vicenza, ha raggiunto Nicole per risponderci ad alcune domande.

Nicole cosa vuol dire per te giocare a calcio?
«Giocare a calcio ad oggi per me significa avere la possibilità ogni giorno di mettersi alla prova, di vivere un insieme di emozioni contrastanti anche fra loro e di scoprirne alcune nuove, di creare rapporti che durano nel tempo, di apprendere da chi si incontra lungo il cammino ma allo stesso tempo di lasciargli un qualcosa di positivo».

E giocare come difensore?
«Fare il difensore è una continua sfida con sé stesse e con l’avversaria che s’incontra, perché si ha il minimo di rischio per sbagliare. È avere quella cattiveria agonistica da diffondere alle proprie compagne».

Il tuo percorso calcistico è legato al San Marino Academy, dove ci hai giocato per ben dieci stagioni. Che significato ha avuto per te indossare la maglia delle Titane?
«Per me San Marino sarà sempre casa: vivere ciò che ho vissuto in quei dieci anni è un qualcosa di irripetibile, sarò sempre legata a quel piccolo stato che nasconde per me una marea di emozioni e soprattutto ricordi».

Nicole Micciarelli in azione con la maglia del Brescia Femminile (Photo Credit: Stefano Petitti – PhotoAgency Calcio Femminile Italiano)

Quest’anno hai scelto il Brescia. Cosa ti ha portato ad andare in questo club?
«La squadra del Brescia penso non abbia bisogno di presentazioni: è un onore per me indossare questa maglia e far parte nel mio piccolo di un pezzo di questa storia».

Le prime dieci partite del Brescia in B dice quinto posto a sette punti dalla vetta occupata dal Como. Ti aspettavi quest’avvio di stagione della tua squadra?
«Ammetto che è stata una piacevole sorpresa questo avvio, ma allo stesso tempo penso sia stato meritato per quello che abbiamo creato come gruppo squadra, penso sia la nostra forza».

Parliamo del 2-2 maturato poco più di una settimana fa contro la Freedom: secondo te, quanto vale questo punto?
«Ci teniamo stretto questo punto conquistato negli ultimi minuti, ma penso che dovessimo fare di più e soprattutto potevamo evitare i gol presi. Una possibile vittoria era alla nostra portata ma l’andamento della partita è sempre un qualcosa di imprevedibile e le carte possono cambiare da un momento all’altro».

Per te, la partita con la Freedom ha avuto una grande valenza, visto che hai segnato il tuo primo gol con la maglia del Brescia…
«È stato molto liberatorio per me segnare questo primo gol, sia un piacere per aver segnato con questa maglia ma allo stesso tempo una grande emozione personale».

Allo stesso tempo, torni nel tabellino delle marcatrici dopo quasi due anni, quando nel settembre 2023 segnasti la rete della vittoria del Chievo proprio contro il Brescia nei sedicesimi di Coppa Italia…
«Era da tanto che ci riprovavo a tornare nel tabellino delle marcatrici, l’anno scorso ci ho provato più volte ma non è mai andata bene per questo è stato molto liberatorio per me. É curioso che proprio contro il Brescia risale il mio ultimo gol: forse era un segno del destino».

La sosta delle Nazionali può essere d’aiuto a te e alle tue compagne in vista della ripresa delle ostilità?
«Staccare un po’ la spina in questa sosta ci serviva: abbiamo avuto delle partite intese e recuperare qualche energia può far solo che bene. Adesso, abbiamo due partite difficili da affrontare prima dell’anno nuovo e dovremmo dare tutte noi stesse per ottenere risultati».

Domenica si andrà in casa del Vicenza che la due domeniche fa è stata capace di battere il Cesena seconda forza del campionato…
«Vicenza è un ottima squadra, condita da esperienza e giovani interessanti, molto compatta e soprattutto difficile sfidare in casa loro ma, come dicevo prima, dobbiamo pensare a noi e a cercare di fare il meglio possibile per tornare a casa con i tre punti».

Che idea ti sei fatta sulla Serie B di quest’anno dopo un terzo di stagione?
«La definirei imprevedibile, perché ogni giornata può succedere di tutto, non c’è mai nulla di scontato».

Quali sono le squadre che possono ambire all’unica promozione in Serie A?
«Per la tipologia di squadra fatta direi Como: penso sia al di sopra di ogni formazione. Ma al di sotto di loro vedo molto bene il Cesena».

Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Vista la mia passione per i bambini, quest’anno ho intrapreso un percorso come vice allenatrice dell’Under 10 del Brescia Femminile: è molto stimolante per me e mi sta lasciando tante cose positive».

Che obiettivi ti sei posta per i prossimi anni?
«Il mio unico obbiettivo è stare bene e divertirmi, quando mancherà una di queste due cose penso che prenderò altre decisioni per la mia vita. E come dicevo voglio apprendere il più possibile e lasciare un segno nelle persone. E per il futuro mi piacerebbe rimanere in questo ambito ma tutto dipenderà da ciò che succederà nel mio percorso calcistico e non».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Brescia in vista della ripartenza del campionato?
«Semplicemente di continuare insieme come abbiamo sempre fatto e soprattutto ritrovare la vittoria che ci manca da troppo tempo che ci darebbe una spinta per riessere quella squadra tosta e difficile da battere».

E ai tifosi che vengono a seguirvi in ogni vostra partita?
«Di continuare a fare il tifo per noi e a sostenerci ogni singola partita perché abbiamo bisogno di tutte le persone che vengono a vederci che ci danno quella spinta in più».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Nicole Micciarelli per la disponibilità.

Serie A Women: si torna con l’ottavo turno spalmato su tre giorni, la Roma ospita la Juve

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Torna in campo, nel week-end, per il suo ottavo turno la Serie A Women con due gare al sabato e tre alla domenica e una al lunedì. Le sei partite saranno trasmesse tutte in diretta su DAZN con una gara proposta in chiaro anche sulle reti RAI.

Si parte al sabato con la sfida del ‘Piccolo’ di Cercola, in programma alle ore 12:30. Il Napoli Women, reduce da due successi, incrocia il Milan, con un punto conquistato negli ultimi 180′. Le partenopee sono seconde a -5 dalla vetta e con tre punti di vantaggio sulle rossonere. Alle ore 14:30, poi, l’attenzione si sposta sul ‘Tre Fontane’, in diretta su Rai Sport, dove la Roma capolista riceverà la Juventus, seconda alla pari delle campane: entrambe le formazioni nelle ultime cinque gare hanno vinto quattro volte con una sola sconfitta a testa.

La domenica si riparte alle 12:30 con la sfida dell’Arena Civica tra Inter e Genoa: le nerazzurre, a metà classifica, sono reduci da un successo dopo un periodo non semplice, con due punti in quattro gare, mentre le liguri, penultime, da due sconfitte consecutive. Alle 15, invece, al Viola Park intreccio Fiorentina-Ternana Women con le viola, quinte a -2 dalla seconde, che hanno frenato dopo tre successi con un pari ed una sconfitta mentre le umbre, fanalino di coda, si sono rilanciate con un pari ed una vittoria dopo cinque sconfitte di fila.

La domenica si chiude alle 18 con Parma-Como Women a ‘ Il Noce’. Le gialloblù, un punto sopra la penultima posizione, hanno ottenuto quattro pari ed una sconfitta nelle ultime cinque uscite mentre le lariane sono reduci da una sconfitta dopo nove punti ottenuti in tre gare. A chiudere il turno il lunedì saranno alle 12:30, allo stadio ‘Enzo Ricci’, Sassuolo e Lazio. Le ospiti, a metà classifica, proveranno a riscattare un periodo con quattro sconfitte intervallate nel mezzo da una vittoria mentre le padrone di casa, penultime, da due punti arrivati in quattro gare.

Migliori marcatrici Women’s Champions League: un terzetto in testa

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Women’s Champions League top scorer

La corsa per il titolo di capocannoniere della UEFA Women’s Champions League 2025/26 è una lotta a tre fra Lineth Beerensteyn (Wolfsburg), Alessia Russo (Arsenal) e Caroline Weir (Real Madrid), finora autrici di quattro gol. Beerensteyn ha segnato due gol nel 5-2 contro il Manchester United, salendo in vetta alla classifica, ma è stata raggiunta nella serata di mercoledì.

Dopo aver segnato due gol contro la Roma e la rete del pareggio nel finale nell’1-1 contro il Paris FC, Weir è andata a segno con una splendida volée alla quarta giornata, portando in vantaggio il Madrid contro l’Arsenal. Le Gunners, però, hanno rimontato dopo l’intervallo con due gol di testa di Alessia Russo

Classifica marcatrici Women’s Champions League 2025/26 (dalla fase campionato in avanti)

Lineth Beerensteyn (Wolfsburg)
4 Alessia Russo (Arsenal)
4 Caroline Weir (Real Madrid)

Fiamma (Atlético de Madrid)
Ada Hegerberg (OL Lyonnes)
3 Ewa Pajor (Barcelona)
3 Ella Peddemors (Wolfsburg)
Alexia Putellas (Barcelona)
3
 Alba Redondo (Real Madrid)
3 Fridolina Rolfö (Manchester United)

Maggior numero di assist nella Women’s Champions League 2025/26 (dalla fase campionato in avanti)

Klara Bühl (Bayern München)

3 Linda Caicedo (Real Madrid)
3 Fiamma (Atlético de Madrid)
Beth Mead (Arsenal)

Classifica gol+assist nella Women’s Champions League 2025/26 (dalla fase campionato in avanti)

Klara Bühl (Bayern München)
6 Fiamma (Atlético de Madrid)

5 Alexia Putellas (Barcelona)
5 Caroline Weir (Real Madrid)

Lineth Beerensteyn (Wolfsburg)
4 Esmee Brugts (Barcelona)
4 Ada Hegerberg (OL Lyonnes)
4 Beth Mead (Arsenal)
4 Ella Peddemors (Wolfsburg)
4 Alba Redondo (Real Madrid)
4 Alessia Russo (Arsenal)
4 Amaiur Sarriegi (Atlético de Madrid)

Gago annulla il segnale Kafaji: bronzo League negato alle svedesi – Gustavsson: “Dispiace, ma abbiamo qualcosa su cui costruire”

Si ferma al quarto posto il viaggio in Nations League della Svezia. La compagine gialloblù, tornata in campo per disputare il secondo scontro di fronte alla Francia, non è riuscita nell’intento di cambiare le sorti di uno scenario già in mano alle opposte: come mai?

Tutto è stato deciso ai supplementari: seppur le due squadre si siano alternate per quel che riguarda le occasioni da gol, è stata la Francia a sorprendere la Svezia nel secondo quarto dei tempi citati. Subito dopo il calcio d’inizio, Kelly Gago (FFF) ha sfruttato un passaggio filtrante di Cascarino, sorprendendo Jennifer Falk con un 2-2. Le padrone della giornata, poi, non sono riuscite a creare altre chance incisive da replicare, consegnando definitivamente la vittoria alla squadra avversaria.

Una serata ad ogni modo emozionante, sia per lo spirito dimostrato, sia per il saluto a compagne e tifosi di Linda Sembrant, storica maglia numero 3 della rosa; per quest’ultima – simbolo della Nazionale – l’ultima partita disputata.

Non è mancato il consueto commento post gara del commissario tecnico Tony Gustavsson: “Vorrei scusarmi per il rosso – quest’ultimo ha rimediato il cartellino sul finale, dopo aver contestato ripetuti falli francesi non segnalati dall’arbitro -. La partita? Sono diversi i passi in avanti che ho osservato; stiamo gestendo i momenti con più intelligenza e sono davvero impressionato da come le ragazze abbiano assimilato quanto detto in così poco tempo. Dispiace per il risultato, ma abbiamo qualcosa su cui costruire”.

Parola anche a Evelyn Ijeh (subentrata a Schröder al 71’ di gioco), la quale ha dato ha dato una spinta notevole all’attacco svedese: “Abbiamo lottato su ogni pallone – ha riferito -. Mi sono goduta il momento, ma…l’importante era combattere come una vera squadra e perdere esattamente allo stesso modo!”.

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