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Sassuolo: le date del ritiro e le amichevoli del club guidato da Alessandro Spugna

Photo Credit: Simone Potenza - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Sassuolo di mister Alessandro Spugna è pronto a iniziare ufficialmente il cammino verso la stagione 2025/26 di Serie A WomenDa lunedì 28 luglio a sabato 2 agosto la squadra sarà a Carpineti (Reggio Emilia), dove svolgerà il ritiro estivo presso il campo sportivo “Pierluigi Galeotti – Maracanà”Gli allenamenti a porte aperte (mattina 9:30, pomeriggio 17:00 soggetti comunque a possibili variazioni) offriranno ai tifosi l’occasione di vedere da vicino le neroverdi in questi primi giorni di lavoro.

Il ritiro si concluderà con il primo test amichevole: Cesena-Sassuolo, in programma sabato 2 agosto alle ore 18:30 presso il Centro Sportivo di Martorano – Via Calcinaro 1165 di Martorano – Cesena (FC). Seguirà un secondo appuntamento sabato 9 agosto, con Sassuolo-Bologna alle ore 11:30 che si giocherà sul terreno di casa del Mapei Football Center. Entrambe le amichevoli saranno a porte aperte, con ingresso libero fino al raggiungimento della capienza dell’impiantoIl programma della pre-season verrà completato con ulteriori test-match che saranno comunicati nelle prossime settimane, mentre oggi, dopo che il 25 luglio, alle ore 14:00 è stato reso noto il calendario della Serie A Women 2025/26.

L’amore per l’arbitraggio e le emozioni vissute sul campo nel ‘Capolavoro’ di Rebecca

Credit: AIA

L’amore per l’arbitraggio e le emozioni vissute sul campo nel ‘Capolavoro’ di Rebecca

Rebecca, alunna della V D del Liceo Classico di Catanzaro, sta per presentare il suo elaborato agli esami di maturità. In generale il Capolavoro mira a segnalare le competenze maturate dallo studente anche in ambito extrascolastico, come nel caso di questa ragazza arbitro, che con grande orgoglio ha tenuto a raccontare nel testo anche le emozioni vissute il giorno del suo debutto sul campo: “Una data che rimarrà sempre nel mio cuore è quella del mio esordio; il 19 novembre 2024, è stato uno dei giorni più belli della mia vita. La prima partita che ho arbitrato è stata ‘Santa Maria – Real Montepaone’. Cosa ho sentito dentro di me quel giorno? Di aver trovato il mio posto nel mondo, il mio habitat, la mia casa, il mio rifugio”.

Per la studentessa l’AIA non insegna solo ad arbitrare, ma anche a come risolvere i problemi quotidiani: “Ciò che mi ha insegnato l’arbitraggio è come affrontare la vita e a come rapportarmi con le persone che incontro sul mio cammino. Ciò che mi dà la spinta ad arbitrare è la passione che ho dentro. Mi auguro di raggiungere la vetta più alta e di poter arbitrare un giorno in un campo di Serie A, ma senza mai dimenticare da dove sono partita”, ha continuato. Nei ringraziamenti finali significativo questo suo passaggio: “Grazie anche a chi ha cercato di demotivarmi e a farmi mollare, che mi ha insegnato la consapevolezza e la resilienza”.

Il Capolavoro di Rebecca è motivo d’orgoglio per la sua Sezione, come trapela dal commento del suo Presidente, Francesco Zangara: “L’arbitraggio da sempre si dimostra una vera e propria scuola di vita, infonde valori fondamentali quali disciplina, rispetto e responsabilità, principi fondamentali per la crescita personale e nella società. Esempio significativo di questo percorso è la nostra Rebecca, la cui esperienza nell’AIA ha avuto un impatto positivo, non solo sulla sua carriera sportiva, ma anche e soprattutto sulla sua maturità di donna. La nostra Associazione offre un’opportunità unica di crescita, formando giovani pronti ad affrontare le sfide con integrità, abnegazione e risolutezza – ha concluso Zangara – trasformando ogni obiettivo prefisso in un bellissimo Capolavoro”.

Women’s EURO 2025: tutti i record infranti in Svizzera

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

UEFA Women’s EURO 2025 si trovava davanti a un compito quasi impossibile dopo i numeri da record dell’Europeo femminile del 2022 in Inghilterra dal punto di vista dei gol e delle presenze negli stadi. Tuttavia, il torneo in Svizzera sta alzando ulteriormente l’asticella e sta scrivendo nuovi primati da battere per il futuro.

Più gol in una fase finale: 104 (prima della finale)

I gol sono fioccati a Women’s EURO 2022: i 78 della fase a gironi hanno superato il numero di quelli dell’unica precedente fase finale a 16 squadre, quello del 2017, e il torneo si è concluso con 96 gol fatti. Tuttavia, Svizzera 2025 ha superato questo record già dopo il secondo quarto di finale, a cinque partite dalla fine. Il gol di Aitana Bonmatí ai supplementari in Spagna-Germania nella seconda semifinale ha portato il record a 104.

Più gol in una partita: 8 (record eguagliato)

Nella vittoria per 6-2 della Spagna sul Belgio alla seconda giornata, per la quarta volta sono stati segnati otto gol in una singola partita di una fase finale di Women’s EURO dopo la vittoria per 5-3 della Norvegia sull’Italia nella fase a gironi del 2005, del 2-6 della Germania sull’Inghilterra nella finale del 2009, e dell’8-0 dell’Inghilterra sulla Norvegia nella fase a gironi 2022.

Più marcatrici diverse a segno nel torneo: 11 (Inghilterra, prima della finale)

Dieci giocatrici avevano segnato i 21 gol nel vittorioso cammino della Germania a Women’s EURO 2009 in Finlandia, record rimasto imbattuto anche nel 2022 quando l’Inghilterra è arrivata a 22 (con nove giocatrici diverse a segno). Tuttavia, nella corsa delle Lionesses verso la finale in Svizzera, sono andate a segno from Keira Walsh, Lauren James, Georgia Stanway, Ella Toone, Lauren Hemp, Alessia Russo, Beth Mead, Aggie Beever-Jones, Lucy Bronze, Michelle Agyemang e Chloe Kelly. La Spagna è arrivata a 10 dopo la rete di Aitana Bonmatí in semifinale.

Più marcatrici diverse in una singola partita per una singola squadra: 6, Inghilterra-Galles

Nella partita contro il Belgio, la Spagna è stata la terza squadra ad avere cinque marcatrici diverse in una singola partita (Alexia Putellas con due, più Irene Paredes, Esther González, Mariona Caldentey e Clàudia Pina), ma nel 6-1 contro il Galles alla terza giornata, l’Inghilterra ha fatto ancora meglio andando in gol con sei calciatrici: Georgia Stanway, Ella Toone, Lauren Hemp, Alessia Russo, Beth Mead e Aggie Beever-Jones.

Più marcatrici diverse in una singola partita: 7, Spagna – Belgio e Inghilterra – Galles

Mai prima del 2025 più di sei giocatrici avevano segnato in una singola partita di una fase finale di Wornen’s EURO, ma questo primato è stato superato due volte nella fase a gironi di questa edizione. Nella partita tra Spagna e Belgio, Justine Vanhaevermaet e Hannah Eurlings, oltre alle calciatrici già menzionate della Roja, hanno segnato per le Fiamme Rosse, mentre Hannah Cain (gallese di origini inglesi) è andata a segno per il Galles contro le Leonesse.

Più gol un una singola fase a gironi: 89

Il record di 78 del 2022 è stato battuto senza troppe difficoltà. Tutte e 16 le squadre hanno segnato almeno due gol, e tre sono andate in doppia cifra.

Più gol in un singolo girone: 29 (Gruppo D)

Le squadre del Gruppo D – Inghilterra, Francia, Paesi Bassi e Galles – hanno dato un enorme contributo al computo dei gol fatti. Con 29 gol, le partite del girone di Francia, Paesi Bassi e Galles hanno superato di cinque il precedente record che apparteneva al Gruppo C degli Europei femminili del 2022 (in cui vi erano anche in quel caso i Paesi Bassi).

Più gol in un singolo giorno: 14 (terza giornata Gruppo D)

Prima dell’ultima giornata, il Gruppo D era in svantaggio di otto gol rispetto al Gruppo B dove ne erano stati realizzati 23. Ma poi in entrambe le partite della terza giornata sono stati segnati sette gol: Francia-Paesi Bassi 5-2 e Inghilterra-Galles 6-1.

Record per squadra

Più gol nella fase a gironi: 14, Spagna (record eguagliato)

L’Inghilterra aveva battuto di tre gol il precedente record totalizzandone 14 nel proprio girone del 2022 (prima di arrivare al record di 22). La Spagna ha eguagliato questo record, che per la prima volta è stato stabilito congiuntamente da una squadra non ospitante.

Totale di gol fatti e subiti in una fase a gironi: 17, Spagna

L’Inghilterra non ha subito gol nella fase a gironi del 2022, ma la Spagna ne ha subiti tre, e il totale complessivo di 17 gol tra gol fatti e subiti ha superato di uno quelli dell’Italia nelle tre partite del 2005 (GF4 GS12).

Più punti in una fase a gironi: 9, Francia, Norvegia, Spagna, Svezia (record eguagliato)

Prima del 2025 solo nove squadre avevano chiuso il proprio girone a punteggio pieno, ma mai più di due in una singola edizione. Questa volta in tutti e quattro i gironi una squadra ha totalizzato nove punti in tre gare: Francia, Norvegia, Spagna e Svezia – sebbene tutte abbiano vinto in rimonta l’ultima partita.

L’ultimo gol a decidere la qualificazione ai quarti

Mai prima d’ora le squadre si erano scambiate le posizioni tra il raggiungimento della fase a eliminazione diretta e l’eliminazione dopo i 90 minuti della terza giornata. Questo scenario è avvenuto nel Gruppo A, quando le padrone di casa della Svizzera, sotto per 1-0 contro la Finlandia allo scadere dei tempi regolamentari, hanno segnato il gol del pari al secondo minuto di recupero con Riola Xhemaili per la gioia delle compagne e del pubblico di Ginevra che ha festeggiato la prima qualificazione in assoluto ai quarti della propria nazione grazie alla differenza gol.

La più grande rimonta nella fase a eliminazione diretta: Inghilterra, contro la Svezia

Nessuna squadra era mai andata sotto di due gol in una partita a eliminazione diretta di Women’s EURO e poi era riuscita a qualificarsi. Nessuna prima dell’Inghilterra nei quarti di finale, quando sotto di due gol a 11 minuti dalla fine, ha prima pareggiato portando la sfida ai supplementari, e poi vinto ai calci di rigore, dove per due volte la Svezia aveva avuto il match point.

Record per giocatrici

In gol in tutte e tre le partite del girone: Esther González (Spagna, record eguagliato)

Da quando è stata introdotta la fase a gironi nel 1997, molte grandi attaccanti hanno illuminato le fasi finali di Women’s EURO, ma nessuna aveva mai segnato in tutte e tre le partite dei gironi in una singola campagna fino a quando Beth Mead dell’Inghilterra e Alex Popp della Germania ci sono riuscite nel 2022. Tre anni dopo, un terzo nome si è aggiunto alla lista: la spagnola Esther ne ha segnati due contro il Portogallo, e poi è andata in gol anche nelle vittorie contro Belgio e Italia.

Marcatrice più giovane a segnare più di un gol in una singola partita: Signe Gaupset, 20 anni e 22 giorni (Norvegia – Islanda 4-3)

Alla sua prima partita da titolare nel torneo nella terza giornata, Gaupset non solo ha segnato due gol nel primo tempo ribaltando lo svantaggio iniziale di 1-0, ma ha poi fatto due assist nella ripresa per Frida Maanum. Gaupset è diventata la più giovane a segnare più di un gol in una singola partita di Women’s EURO, battendo il record di un anno esatto, stabilito da Vivianne Miedema nella finale del 2017.

Marcatrice più anziana: Jess Fishlock, 38 anni e 176 giorni (Francia – Galles 4-1)

Nel 2022 l’Irlanda del Nord ha fatto il suo esordio nella fase finale e ha segnato il suo primo gol con con Julie Nelson, all’età di 37 anni e 33 giorni, nella sconfitta per 4-1 contro la Norvegia. Nel 2025 ha esordito il Galles che ha segnato il suo primo gol in una fase finale con la leggenda gallese Fishlock all’età di 38 anni e 176 giorni nella sconfitta per 4-1 contro la Francia.

Calciatrice più anziana a segnare più di un gol in una partita: Cristiana Girelli, 35 anni e 84 giorni (Norvegia – Italia 1-2)

Girelli ha portato l’Italia in vantaggio all’inizio del secondo tempo poi, dopo il pareggio di Ada Hegerberg, la capitana delle Azzurre ha segnato di testa al 90° minuto il gol della vittoria, battendo di 67 giorni il precedente record detenuto dalla leggenza azzurra Carolina Morace, quando segnò due gol nella fase a gironi del 1997 anche questa volta, per ironia della sorte, contro la Norvegia.

Record presenze complessivo: 623,088 (prima della finale)

La prevendita dei biglietti lasciava già intendere che il totale di 574.875 spettatori registrato in Inghilterra nel 2022 sarebbe stato superato in Svizzera, e così è stato, con due partite ancora da giocare. Un traguardo tutt’altro che scontato, considerando che il dato del 2022 era stato gonfiato dalla partita inaugurale all’Old Trafford (68.871 spettatori) e dalla finale di Wembley (87.192).

Record complessivo fase a gironi: 461.582

Il precedente record di affluenza complessiva nella fase a gironi, pari a 369.314 spettatori in Inghilterra, è stato superato già alla fine della seconda giornata in questa edizione, con una media di pubblico già superiore ai 18.544 registrati alla conclusione del 2022 (nonostante allora fossero incluse anche le partite all’Old Trafford e a Wembley). In totale, 22 delle 24 partite della fase a gironi hanno registrato il tutto esaurito.

Record presenze (fase a gironi, senza contare le partite della nazione ospitante): 34.165 (Germania – Danimarca 2-1, St. Jakob-Park, Basilea)

Il record stabilito dai 22.596 spettatori di Paesi Bassi – Svizzera a Sheffield nel 2022, è stato inizialmente superato nella seconda giornata del 2025, quando 29.520 persone hanno assistito a Spagna-Portogallo a Berna. Cinque giorni dopo, il record è stato superato nuovamente a Basilea, quando la Germania ha affrontato la Danimarca. Solo in Germania sono stati venduti più di 17.000 biglietti per quella partita, un record per un Paese non ospitante. Il record di Paesi Bassi-Svizzera del 2022 è stato superato sei volte nella fase a gironi con le partite di Basilea, Berna e Ginevra.

Record spettatori (quarti di finale): 34.128 (Francia-Germania, St. Jakob-Park, Basilea)

I 29.734 spettatori della Spagna contro la Svizzera a Berna avevano stabilito un nuovo record prima che Francia e Germania lo superassero 24 ore dopo. In totale 112.535 spettatori hanno assistito ai quattro quarti di finale (primato assoluto).

Altri record

Meno pareggi nella fase a gironi: 2 (record eguagliato)

Solo due partite su 24 della fase a gironi sono terminate con un pareggio, e anche se nel 2001 e 2009 sono stati registrati altrettanti pareggi, in quei casi c’erano due e tre gironi rispettivamente. In questa edizione ci sono stati comunque più pareggi rispetto alla fase a gironi della UEFA Women’s Champions League 2024/25, dove una sola partita su 48 è terminata in pareggio. Quell’unico pareggio è arrivato all’88’ minuto col gol del Vålerenga contro il Bayern München; in Svizzera i pareggi sono stati altrettanto entusiasmanti dato che il primo è arrivato con un gol del Portogallo all’89’ contro l’Italia alla seconda giornata, lasciando alle portoghesi ancora una speranza di qualificazione, mentre il secondo è stato alla terza giornata quando le padrone di casa hanno segnato quel gol-qualificazione nei minuti di recupero contro la Finlandia.

Più partite decise ai calci di rigore in un singolo turno: 2 (quarti di finale)

D’altra parte, due dei quattro quarti di finale sono finiti in parità non solo dopo i 90 minuti, ma anche dopo i tempi supplementari. Per la prima volta nella storia di Women’s EURO, quindi, più di una partita in un turno è andata ai rigori. Per coincidenza, entrambe le partite si sono concluse con sette calci di rigore (non proprio un record): l’Inghilterra ha battuto la Svezia per 3-2 nonostante quattro parate di Jennifer Falk e la Germania ha sconfitto la Francia per 6-5.

Più partite ai tempi supplementari: 4 (dopo le semifinali)

Dopo quei due quarti di finale, entrambe le semifinali sono andate oltre i 90 minuti (era la prima volta che accadeva a Women’s EURO). L’Inghilterra ha evitato un’altra serie di calci di rigore con un gol in extremis contro l’Italia, mentre la Spagna ha battuto la Germania sempre nel secondo tempo supplementare.

Women’s EURO 2025: chi ha fatto più reti ed assist del torneo?

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Con quattro gol, Esther González si aggiudica il titolo di miglior marcatrice di UEFA Women’s EURO 2025. L’attaccante spagnola ha segnato una doppietta nel 5-0 contro il Portogallo, poi è andata in gol nel 6-2 contro il Belgio, prima di segnare nuovamente nella vittoria per 3-1 contro l’Italia alla terza giornata. Tre giocatrici concludono a quota tre gol: la compagna Alexia Putellas, che vince la classifica assist con quattro passaggi vincenti, la capitana dell’Italia Cristiana Girelli e la svedese Stina Blackstenius. Mariona Caldentey (Spagna) Alessia Russo (Inghilterra), entrambe a segno in finale, sono tra le 20 giocatrici che chiudono il torneo con due gol.

Classifica Grifols Top Scorer4 Esther González (Spagna)

3 Stina Blackstenius (Svezia)
3 Cristina Girelli (Italia)
3 Alexia Putellas (Spagna)

2 Michelle Agyemang (Inghilterra)
2 Kosovare Asllani (Svezia)
2 Athenea (Spagna)
2 Jule Brand (Germania)
2 Mariona Caldentey (Spagna)
2 Delphine Cascarino (Francia)
2 Signe Gaupset (Norvegia)
2 Grace Geyoro (France)
2 Ada Hegerberg (Norvegia)
2 Lina Hurtig (Svezia)
2 Lauren James (Inghilterra)
2 Marie-Antoinette Katoto (Francia)
2 Frida Maanum (Norvegia)
2 Sjoeke Nüsken (Germania)
2 Victoria Pelova (Paesi Bassi)
2 Clàudia Pina (Spagna)
2 Alessia Russo (Inghilterra)
2 Lea Schüller (Germania)
2 Georgia Stanway (Inghilterra)
2 Ella Toone (Inghilterra)

Classifica assist a Women’s EURO 2025

4 Alexia Putellas (Spagna)

3 Sofia Cantore (Italia)
3 Kosovare Asllani (Svezia)
Vilde Bøe Risa
3 Alessia Russo (Inghilterra)

2 Jule Brand (Germania)
2 Mariona Caldentey (Spagna)
2 Delphine Cascarino (Francia)
2 Signe Gaupset (Norvegia)
2 Caroline Graham Hansen (Norvegia)
2 Marie-Antoinette Katoto (Francia)
2 Chloe Kelly (Inghilterra)
2 Clàudia Pina (Spagna)
2 Johanna Rytting Kaneryd (Svezia)
2 Ella Toone (Inghilterra)
2 Daniëlle van de Donk (Paesi Bassi)
2 Carlotta Wamser (Germania)
2 Tessa Wullaert (Belgio)

Classifica gol+assist a Women’s EURO 2025

7 Alexia Putellas (Spagna)

5 Kosovare Asllani (Svezia)
5 Alessia Russo (Inghilterra)

4 Jule Brand (Germania)
4 Delphine Cascarino (Francia)
4 Mariona Caldentey (Spagna)4 Signe Gaupset (Norvegia)
4 Esther González (Spagna)
4 Marie-Antoinette Katoto (Francia)
4 Clàudia Pina (Spagna)
4 Ella Toone (Inghilterra)

Roma, è ufficiale l’arrivo di Katrine Veje!

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Roma ha messo a segno un nuovo colpo di mercato. La Società giallorossa ha reso noto attraverso i suoi canali ufficiali l’arrivo nella capitale della calciatrice Katrine Veje, pilastro della Nazionale danese ed ex Crystal Palace che ha lasciato a parametro zero la Women’s Super League ed è approdata alla corte di Mister Luca Rossettini per cominciare un nuovo capitolo della sua carriera calcistica.

Classe 1991, Veje è un difensore centrale di grandissima esperienza che ha firmato con la Roma un contratto fino al 2026. La scorsa stagione ha totalizzato 16 presenze con la maglia del Crystal Palace e nel suo curriculum da calciatrice vanta anche due stagioni all’Everton, sempre in Women’s Premier League, e prima ancora nel campionato norvegese nella retroguardia del Rosengård. Il suo ricco curriculum vede ancor prima l’Arsenal. La sua esperienza è stellare, così com’è stellare una calciatrice così nel proprio organico.

Anche se si tratta di un contratto di solo un anno, fino al 30 giugno 2026, la sua presenza nella retroguardia giallorossa sarà imprescindibile per andare a supporto dei nuovi innesti, che sono giovani e vogliose di imparare e che potranno vedere in lei sicuramente una guida per diventare ancora più forti.

Le sue ben 171 presenze con la maglia danese, con cui ha anche preso parte all’Europeo appena concluso, sono solo uno dei tanti tasselli che compongono il suo puzzle incredibile. Il palmarès della danese, che sulle spalle porterà il numero 2, ha vinto ben sette campionati nazionali vestendo le maglie del Seattle Reign, del Brondby e del già citato Rosengård. Il nome “Seattle Reign” da solo certifica tutta la bravura e la qualità di questa giocatrice, che alla Roma farà di certo bene e aiuterà la formazione giallorossa a tornare allo splendore e al sorriso.

In carriera ha vinto sette campionati nazionali con Seattle Reign, Brondby, FC Rosengaard and Arsenal oltre che diverse coppe nazionali. Dal 2006 inizia a rappresentare la Danimarca a livello giovanile e con la nazionale maggiore raggiunge 171 presenze partecipando anche all’ultimo Europeo in Svizzera.

Benvenuta a Roma, Katrine!

Inghilterra, le pagelle: muro Williamson, Jesse Carter(pillar) e a Chloe… Kelly poi dire?

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

“It has come back home again”, ora è ufficiale. L’Inghilterra, dopo i novanta minuti regolamentari, i supplementari e i tiri dal dischetto si è portata a casa il secondo Europeo consecutivo targato Sarina Wiegman. Ancora una volta i suoi cambi hanno ripagato: l’ingresso di Chloe Kelly ha svoltato la partita e ha chiuso il cerchio con l’ultimo e decisivo tiro dal dischetto.
Ecco le pagelle delle vincitrici a cura della nostra Redazione.

HAMPTON: 7. Frena il gol di Pina appena entrata e già cane sguinzagliato contro Bronze, non può niente sulla rete di Mariona nella prima frazione di gioco. Ancora una volta importante nei tiri dal dischetto, complice una Spagna fuori giri e spenta.

GREENWOOD: 7. Si perde le marcature sulle spagnole nell’azione che porta al gol di Mariona. Lascia sfilare il pallone di Athenea e può solo guardarlo mentre si insacca. Si rinnova il duello con la numero 10 spagnola anche nel secondo tempo, quando Greenwood si aggiunge alla manovra inglese, meno timida e più efficace. Freddissima dal dischetto, contribuisce alla vittoria con una rete indispensabile.

CARTER: 10. La forza di questa calciatrice di focalizzarsi sul gioco e non su ciò che sta fuori dal campo è impressionante ed è da 10 in pagella. Esther è un’avversaria scomoda che non lascia respirare, eppure l’inglese gestisce al meglio il pallone anche quando è sotto pressione. Impressionante l’approccio del secondo tempo, dove Athenea e Aitana faticano a superarla: diventa un muro insormontabile anche per Paralluelo, fresca e subito a caccia del gol. Monumentale in chiusura su Aitana in pieno recupero, non concedendo neanche l’angolo negli ultimi assalti.

WILLIAMSON: 9. Athenea, Mariona ed Esther provano a mettere in difficoltà la capitana inglese, che non si fa sorprendere ed è fredda come un iceberg. Ci vuole ben altro per scioglierla e avere la meglio su di lei, neanche Carmona a rimorchio può scalfirla, o Alexia, che si ferma solo davanti a lei. Fallisce il tiro dal dischetto, ma le compagne compensano perfettamente questa sbavatura su una gara sontuosa. Leader, luce che illumina il gioco inglese, leonessa delle leonesse. Leah Williamson.

BRONZE: 8. Avanza per contribuire in fase di impostazione, attenta anche quando deve coprire una certa Alexia Putellas. Si perde Mariona, che la batte sul tempo sulla rete che porta in vantaggio la Spagna in uno dei suoi pochi errori nel torneo. Nella seconda frazione rimedia un giallo al 58′ dopo aver travolto Carmona in contropiede, ma è l’unico neo di tutta la gara. Anticipa ogni pallone possibile e nega a Vicky un gol fatto a pochi minuti dal termine della gara. Non è necessario il suo intervento nei tiri dal dischetto, ma non si sarebbe tirata indietro. Più forte delle avversità, più forte dell’infortunio.
dal 105′ CHARLES: SV

STANWAY: 7. Cerca la soluzione della distanza per evitare l’ammasso di maglie rosse che occupa l’area ed esce per davvero con tutta la sua qualità solo quando Kelly mette piede in campo. Aumentano le combinazioni con la numero 18 e si trasforma completamente, ma non è tra le calciatrici a spiccare di più.
dal 115′ CLINTON: SV

WALSH: 7. Prova lo squillo da fuori area per reagire allo svantaggio appena incassato, fatica però a trovare i suoi spazi e ad anticipare le vecchie compagne di squadra del Barcellona. Alexia l’anticipa su ogni pallone per tutto il primo tempo, nel secondo il duello con Patri diventa bilanciato e se la gioca di più con lei. Come Stanway, non nelle sue partite migliori.

TOONE: 7,5. Una prima parte di partita difficilissima in cui è evanescente e non trova il tempo giusto per recuperare i palloni a centrocampo. Trovando invece fiducia nella ripresa, si vede più spesso in manovra e serve Kelly con un pallone invitante per la diagonale della remuntada, bloccata dalla punta delle dita di Coll. Fa meno fatica di Walsh e Stanway, ma anche lei non è nelle condizioni migliori per essere determinante. Bene, invece, nei tempi supplementari, quando riesce ad avere la meglio su una Spagna scarica.
dall’87’ MEAD: 6. La sua presenza in campo negli ultimi scampoli di partita si percepisce a malapena, sbaglia il primo rigore dell’Inghilterra ai tiri dal dischetto. Non esattamente la sua serata, ma ci pensano le compagne a rimediare.

JAMES: 6. Fatica a entrare in partita e a essere d’impatto come nelle gare precedenti. Athenea è più veloce e riesce a vincere i duelli, recuperando il pallone. Un fantasma.
dal 41′ KELLY: 9. Se sul dizionario si cerca il significato di “decisivo”, l’aggettivo è accompagnato da una foto corredata da una didascalia con il suo nome. Entra ed è subito pericolosa nella combinazione con Stanway, arrivando in tre passaggi nell’area della Spagna. La più determinante dell’Europeo tenta anche la conclusione da fuori, ma si conferma il talismano delle inglesi con il cross al centro, una pennellata deliziosa sulla testa di Russo. Di nuovo pericolosissima pochi minuti più tardi rinnovando la combinazione con Toone, ha tra i piedi il rigore decisivo e, dopo la sua rincorsa ormai inconfondibile, si va a prendere il trofeo che porta la sua firma, più di tutte.

RUSSO: 8. Ha in avvio di gara un’occasione per sbloccare la partita, la diagonale impegna Coll, ma James non riesce a concludere il tap-in vincente. Fatica a farsi trovare pronta all’affondo, la Spagna gestisce troppo bene il pallone e la isolano in una bolla. Nella ripresa esce un po’ dal guscio e trova il gol al 57′, un’incornata di testa nata dal pallone perfetto di Kelly. Esce tra i meritati applausi, finalmente.
dal 71′ AGYEMANG: 7. Entra e si fa vedere in tutte le fasi di gioco, confermandosi una prospettiva interessantissima per il futuro. Non è incisiva come – nostro malgrado – contro l’Italia, ma la sua fisicità e le sue forze fresche aiutano l’Inghilterra ad arrivare ai rigori senza subire gol sul più bello.

HEMP: 8,5. Vince bene i rimpalli su Aleixandri, forse un po’ timida nei contrasti con la calciatrice del Manchester City, on fire da due partite e presente su ogni pallone, persino sul passaggio sbagliato di Cata Coll. Patri prende bene le misure e non la fa più uscire, fino al secondo tempo, con la crescita in generale di tutta la squadra. Nei supplementari rimedia un giallo per un fallo su Aitana al 95′, ma non basta per andare a macchiare la sua prestazione.

Euro 2025, Inghilterra-Spagna 1-1 (3-1 dcr): le pagelle della Roja tra conferme e delusioni

credit photo: Paolo Comba - photo agency Calcio Femminile Italiano

La Spagna chiude al secondo posto l’Europeo Femminile 2025, sconfitta ai rigori dall’Inghilterra dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e supplementari. A Basilea, nello stadio St. Jakob-Park, la squadra di Montse Tomé si era portata in vantaggio al 25′ con un gol di Mariona Caldentey su cross preciso di Ona Batlle, prima di subire il pareggio al 57′ firmato da Alessia Russo, di testa su assist di Chloe Kelly.

Dagli undici metri, le inglesi sono state più fredde: tre realizzazioni contro una sola delle spagnole. Decisiva Hannah Hampton, che ha parato due rigori, mentre Salma Paralluelo ha colpito il palo. Non sono bastati i riflessi di Cata Coll, che a sua volta aveva neutralizzato due tiri.

La Roja esce dall’Europeo con una prestazione convincente ma non sufficiente per alzare il trofeo. Il dominio territoriale e la qualità tecnica restano evidenti, ma la poca efficacia sotto porta e gli errori ai rigori fanno la differenza. A pesare, oltre alla componente emotiva nella lotteria finale, anche un pizzico di sfortuna: il palo colpito da Paralluelo e due rigori parati hanno spento il sogno europeo di una generazione d’oro. Resta però la conferma di una squadra matura, tra le più complete a livello internazionale.

Le pagelle della Spagna

Cata Coll – 7,5
Due rigori parati su cinque non bastano a scrivere il lieto fine. La sua prestazione resta eccellente: sicura tra i pali, reattiva anche nei supplementari. La più lucida.

Ona Batlle – 7
Prestazione solida e attenta in difesa, con buone incursioni offensive. Sicura nel controllo e nella marcatura.

Irene Paredes – 7
Leader di esperienza della retroguardia, guida la linea difensiva con autorevolezza. Non ha colpe sul gol subito.

Laia Alexandri – 6,5
Partita attenta e concentrata, esce stremata nei supplementari dopo una prova di sostanza.

Olga Carmona – 7
Costante e precisa, fa valere la sua fisicità e il senso tattico. Prestazione lineare e preziosa: poche sbavature, tanta concentrazione.

Patri Guijarro – 6,5
Lavoro oscuro ma efficace a centrocampo, tiene bene il ritmo e trasforma il rigore con freddezza.

Aitana Bonmatí – 6
Molto coinvolta nella manovra, ma pesa l’errore dal dischetto. Meno incisiva rispetto al torneo.

Alexia Putellas – 5,5
Entra con aspettative alte ma fatica a incidere. Troppo poco per una giocatrice del suo calibro.

Mariona Caldentey – 6
Inizia bene segnando il gol del vantaggio, ma cala nel finale e sbaglia il rigore decisivo.

Athenea del Castillo – 6,5
Vivace e propositiva, crea occasioni ma cala con il passare dei minuti.

Esther González – 5,5
Si muove molto ma senza concretezza, poco pericolosa in area avversaria.

Salma Paralluelo – 6
Buon impatto nei supplementari, ma sbaglia un rigore cruciale.

Le delusioni della finale

In una partita così equilibrata e decisiva, poche giocate hanno fatto la differenza e proprio in quei momenti alcune protagoniste spagnole non hanno risposto alle attese.

Aitana Bonmatí, simbolo e fulcro tecnico della Spagna, ha sofferto la pressione e non è riuscita a mantenere la lucidità necessaria sul dischetto, commettendo un errore fatale. Sebbene sia stata spesso al centro delle azioni, è mancata quella capacità di trascinare la squadra nei momenti cruciali.

Mariona Caldentey, autrice del gol che aveva illuso la Roja, ha avuto una prova a due facce: lucida e concreta per gran parte del match, ma in difficoltà sul piano mentale nella lotteria finale, quando ha sbagliato il rigore decisivo.

Alexia Putellas, una delle stelle più attese, non è mai riuscita a entrare davvero nella partita. I pochi tocchi e l’incapacità di incidere in zona offensiva sono stati sorprendenti, soprattutto in una finale così importante.

Infine, Esther González ha offerto un contributo generoso sul piano dell’impegno, ma è rimasta anonima in zona gol, senza creare pericoli concreti alla difesa avversaria. Bilancio complesso, tra lucidità iniziale e un epilogo amaro.

Inghilterra, Bronze: “Europeo giocato e vinto da infortunata”, Hampton: “Rigori? Avevo perso il conto del risultato”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Euro 2025 va all’Inghilterra che supera ai rigori la Spagna. Dopo il vantaggio iberico nel primo tempo il pari delle inglesi arrivato nel corso della seconda frazione, poi i supplementari che hanno lasciato il risultato inchiodato sul parziale di 1-1 fino ai rigori risolutivi che hanno premiato le ragazze di Sarina Wiegman, al suo terzo titolo europeo consecutivo: “Non posso crederci!- ha affermato Wiegman siamo di nuovo campionesse d’Europa. Ora penso quando finirà tutto questo? Mi godo il momento è incredibile. Questa squadra non si arrende mai”.
La coach olandese ha poi aggiunto: “Reputo davvero buona la partita fatta dalle nostre ragazze. Abbiamo giocato molto bene nel secondo tempo meritando il pareggio, quello che conta che alla fine abbiamo vinto. Devo dire grazie al mio staff e alla squadra, è stato un piacere lavorare con loro”.

A parlare nel post gara anche capitan Leah Williamson che sull’affermazione delle inglesi sottolinea: “Sono felicissima per le ragazze che l’hanno appena vinta due volte, per le ragazze che non l’hanno mai vinta, sono così felice. Resterà un grande onore far parte di questa squadra. Siamo state incredibili, non ci siamo mai arrese  Vincere una partita come questa dimostra tutto il nostro valore, sono orgogliosa”.
A lei si è aggiunta Lucy Bronze che ha chiosato: “Non abbiamo mai perso la fiducia in noi stessi. C’era un tifo infernale dall’esterno, ma siamo rimaste unite. Andare ai tempi supplementari ci ha regalato energia a vicenda. Ho giocato l’intero torneo con una tibia fratturata, ma nessuno lo sapeva. Vincere ai rigori è una sensazione incredibile, perdere sarebbe stato frustante. Onore alla Spagna, sono grandi giocatrici che hanno vinto molto. Oggi il destino ha sorriso a noi”.

La palma di miglior giocatrice della finale è toccata, invece, a Hannah Hampton che ai rigori ha disinnescato i tiri di Mariona e Bonmatí: “È stato incredibile. Abbiamo dimostrato durante questo torneo che possiamo rimontare chiunque, di giocare con quella grinta che contraddistingue noi inglesi. Non ci arrendiamo mai, continuiamo ad a guardare avanti con fiducia come abbiamo fatto oggi. Questa è l’Inghilterra, questo è il nostro momento, abbiamo fatto quello che dovevamo fare per tenere testa la Spagna”.
L’estremo difensore ha svelato poi un piccolo retroscena durante la lotteria dei rigori. Ricordando un po’ Donnarumma, nella finale vinta dall’Italia agli Europei maschili, Hampton ad un certo punto ha perso il conto del punteggio ammettendo: “Quando Kelly si è avvicinata per battere l’ultimo rigore mi sono chiesta se in caso di gol avessimo davvero vinto. Avevo completamente perso il conto di quello che stava succedendo. Continuavano a tifare per me e a urlare contro di me e non sapevo quale fosse la risposta. Appena la palle è entrata ho capito dall’esultanza che era finita”.

Lazio, squadra a lavoro, svelati due colpi di mercato: “Hanno scelto noi e portano esperienza”

Photo Credit: Giuseppe Fierro - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nei giorni scorsi la Lazio, dopo l’ottima stagione messa alle spalle conclusa al sesto posto da neopromossa in massina serie, ha iniziato i lavori per la nuova stagione, con il ritiro di San Gregorio Magno, in provincia di Salerno. A fare il punto sul momento delle biancocelesti, guidate dal confermatissimo tecnico Gianluca Grassadonia, è stato il direttore sportivo Fabio Pinzani.

Il dirigente ha lasciato qualche impressione sui nuovi arrivi in biancoceleste, svelando anche qualche nome ancora non annunciato. Su Nicole Vernis, centrocampista classe 2001, proveniente dagli USA e precisamente dal Lexington Sporting Club, che ha già salutato ufficialmente la calciatrice, ha ammesso: “L’abbiamo voluta per inserirla come play, ma può adattarsi anche da mezzala. È stato complicato chiudere questa trattativa perché un club di Serie A si è inserito all’ultimo, ma lei ha scelto noi”.
Annunciata anche Lucy Ashworth, con un passato recente al Celtic, sulle quale il dirigente biancoceleste sottolinea: “Si tratta di un profilo di livello, ha giocato la Champions League e l’abbiamo voluta fortemente”.

Sulla stessa atleta, poi, Pinzani prosegue: “All’inizio ha faticato coi nostri carichi, ci darà tanto in fase offensiva e può fare l’esterno a tutta fascia a sinistra. È una ragazza entusiasta che porta tanta esperienza”.
In conclusione anche una battuta su Martina Zanoli che nel finale di stagione si era infortunata: “Sta recuperando, ma ha voluto essere con noi. Quando si è rotta il crociato, il club mi ha subito detto di rinnovarle il contratto. Questo dimostra che la Lazio è una famiglia: nessuno viene lasciato indietro”.

Montsé Tomé: “Questa squadra meritava di più”

Montsé Tomé, allenatrice della Spagna, conferenza stampa Spagna-Inghilterra
Montsé Tomé, allenatrice della Spagna, conferenza stampa Spagna-Inghilterra

Nella conferenza stampa l’allenatrice Montsé Tomé afferma dopo la sconfitta nella finale contro l’Inghilterra: “Questa squadra meritava di più. Abbiamo lavorato da molto tempo per arrivare a questo punto, per giocare una finale contro una Nazionale di grande livello come l’Inghilterra. In ciò che si è visto durante la partita, la squadra ha fatto di tutto per ottenere di più, almeno non sentire la sensazione che viviamo ora. Questo è sport, nello sport bisogna saper perdere e oggi è toccato a noi ai rigori. Credo che abbiamo fatto una buona prima parte, nella seconda parte quando ci hanno fatto il goal del pareggio, forse ci sentivamo deluse. Nei supplementari di nuovo siamo riuscite a tenere il possesso palla ma non siamo riusciti a vincere.
Per quanto riguarda i calci di rigore: “Sento che siamo state migliori ma non sempre la squadra migliore vince. L’Inghilterra è una grande Nazionale e in tutto il torneo sta mostrando un alto livello competitivo, pareggiano, si accendono. Poi per arrivare ai calci di rigore, abbiamo scelto le calciatrici in base a come ci siamo allenati questi giorni. Ci siamo allenate sui calci di rigore. Abbiamo scelto quelle che pensavamo fossero le più efficaci. Mariona, Patri, Aitana, Salma avevamo visto che erano efficaci. Loro hanno detto che avevano fiducia, io avevo fiducia in loro. Un calcio di rigore chiunque lo può segnare, chiunque lo può sbagliare. Ma tutte le calciatrici hanno fatto un gran campionato.

Le calciatrici stanno male, anche noi. Abbiamo lavorato tanto per tanto tempo, tutto questo sforzo meritava un altro finale. Rimane la sensazione che ce lo avevamo in pugno e ci è scappato via. Ma siamo felici del lavoro svolto. Salma è stata messa nella posizione di attaccante centrale per rendere la manovra più profonda con 2 attaccanti esterne ma non siamo riusciti a generare un vantaggio. Tutte hanno giocato bene.

Per quanto riguarda il futuro: “Ora non pensiamo al futuro. Non decido io ma lo faccio col mio team. Ora nella mia testa c’è la preparazione, la partita, quanto è sueccesso. Non penso in qualcosa che avrei potuto fare diversamente. Anche i calci di rigore non li cambierei. Sicuramente si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio.” Sull’Inghilterra: “L’Inghilterra è capace di riuscire a superarsi, ha giocatrici con esperienza e competitive di alto rendimento. Hanno potuto variare. Avevamo il controllo di palla nella prima parte. Nella seconda parte non siamo riuscite a far circolare bene la palla. Poi di nuovo abbiamo creato nei tempi supplementari ma non siamo state efficaci. Nei calci rigore sono state migliori.”

E’ stata una grande Spagna che ha giocato un grande Europeo, rimane l’amaro in bocca alle tifose perchè alcune calciatrici non hanno sfruttato tutto il loro potenziale. Si pensa a Salma che poteva essere utilizzata come attaccante laterale anzichè centrale magari con un bomber come Alba Redondo, quasi mai in campo in questa competizione e che magari poteva entrare in finale spostando Vicky Lopez a centrocampo. Oppure Lucia Garcia, Cristina Martin-Prieto, altre soluzioni offensive in una partita in cui la Spagna faticava a finalizzare. Si poteva cambiare schema ma magari il finale sarebbe stato lo stesso.
Anche la sostituzione di Alexia e quella di Esther sono sotto l’occhio dei giornalisti che volevano un altro finale. Ma Montsé Tomé è stata fedele alla linea utilizzata dai quarti in poi che aveva sempre garantito successi nelle precedenti sfide.
Fa bene l’allenatrice a vantare l’Europeo della sua squadra e a difenderla, con un contratto che scade il 31 agosto, la RFEF, la Federazione spagnola farà sapere a giorni se sarà rinnovata o se punterà su un altro nome per guidare la squadra al prossimo Mondiale.

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