Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 321

Annamaria Serturini si rivolge ai tifosi: “Non spegnete le vostre attenzioni, continuate a credere che si possono ancora vivere emozioni così”

Credit photo: Paolo Comba - photo agency calcio femminile italiano

L’Europeo dell’Italia è terminato in seguito alla sconfitta rimediata contro l’Inghilterra in una partita in cui le Azzurre hanno impiegato gambe, testa e tanto cuore dando prova di ciò che, per loro, significa vestire la maglia della Nazionale. Le 23 ragazze, lo staff, le compagne accorse a sostenerle, hanno fatto loro le parole di Unwritten (cantata come un inno) e hanno regalato a tutti i tifosi (quelli che c’erano già e chi si è avvicinato in occasione della grande manifestazione sportiva) tutte le loro emozioni, la voglia di far sentire, partita dopo partita, la loro voce.
Arrivate ad un passo dalla finale, il risveglio è tanto brusco quanto doloroso. Ciò che rimane oltre la delusione agonistica, è la consapevolezza dell’impresa compiuta e che ci sono ancora tante pagine da scrivere e tanti traguardi da raggiungere, insieme.

Annamaria Serturini ha raccontato la sua esperienza e spiegato come si sentisse in un post sul suo profilo di Instagram. Attraverso le sue parole, chi legge può ritrovare quel gruppo che è diventato famiglia mentre fa la storia (perchè si, per il calcio femminile italiano trovarsi tra le squadre migliori d’Europa, è un traguardo storico). Al di là della delusione, nel suo scritto c’è un appello ai tifosi, che non devono spegnere la loro attenzione verso il movimento e la promessa che questa non sarà la fine, ma un nuovo punto di partenza per crescere, insieme, con il cuore gonfio, le gambe pronte a correre e gli occhi pieni di sogni.

Il nostro Europeo finisce a pochi infiniti secondi dalla finale. Proprio oggi più di ieri però voglio sottolineare la fortuna che abbiamo avuto di vivere questo viaggio spettacolare. Un gruppo di persone stupende che sono diventate una FAMIGLIA, riuscendo di giorno in giorno a scrivere un pezzo indelebile di storia.

Ora fa male, fa tanto male per com’è andata. Sono certa però che nel cuore degli italiani noi abbiamo vinto. Adesso non spegnete le vostre attenzioni, continuate a credere che si possono ancora vivere emozioni così con questa maglia che ci rappresenta tutti. Continuiamo a lavorare in campo e fuori, per le strade delle nostre città, con le parole lontane dall’ignoranza ed i fatti oggettivi, per credere che quello che è stato oggi un traguardo incredibile possa diventare sempre di più qualcosa di vicino alla “normalità”.
É stato un viaggio stupendo fatto di occhi sognanti e cuori che esplodevano. Noi non ci fermeremo. Quindi non fermatevi.

GRAZIE AZZURRE

GRAZIE NOI

GRAZIE ITALIA

Manuela Giugliano dopo la sfida contro l’Inghilterra: “Il nostro percorso qualcosa di speciale!”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La cocente eliminazione a un soffio dalla finale dell’Europeo femminile brucia, sarebbe difficile ammettere il contrario. La capitana della Roma Manuela Giugliano, nel messaggio scritto a corredare un suo post su Instagram, però, legge il percorso compiuto dalle Azzurre da un punto di vista del tutto positivo che si lascia alle spalle l’amarezza e il vuoto lasciati da quel gol incassato a un minuto dalla fine dei supplementari.

La calciatrice giallorossa ha infatti affermato che quanto fatto dalla Nazionale italiana di calcio femminile è stato speciale e verrà sicuramente ricordato per la forza del gruppo e per l’immancabile sorriso sulle labbra, che è venuto meno soltanto dopo la beffa della partita contro la corazzata delle inglesi, quando si poteva quasi assaporare la finale e si vedeva il coronamento di un sogno ritenuto quasi irrealizzabile all’inizio del torneo.

Il calcio femminile nella sua declinazione italiana ha spesso avuto detrattori ed è ancora troppo sottovalutato, ma l’impresa delle Azzurre guidate da Mister Andrea Soncin, secondo la numero 6, sarà ricordata per sempre, perché la Nazionale italiana è finalmente arrivata sulla cresta dell’onda. Sarà compito delle ragazze e del pubblico sempre più affezionato continuare a tenere alto l’onore della maglia azzurra.

“Anche se non siamo riuscite ad arrivare in finale,il nostro percorso è stato un qualcosa di davvero speciale!
Lo sport a volte può essere crudele…ma è proprio in quei momenti che si vede quanta PASSIONE e UNIONE ci sono in una squadra!
Grazie per tutte le emozioni, i brividi e i momenti intensi che mi avete regalato!
La nostra squadra è molto più di un semplice sport, è un esempio di FORZA e AMORE per ciò che si fa
Il successo non si misura con gli ascolti o il numero di spettatori ma con l’orgoglio sincero di sapere quanto si è dato e quanto si è cresciuti!
A voi che eravate su quella tribuna voglio solo dirvi GRAZIE…sembrava davvero di essere a CASA!
Ora però…CONTINUIAMO A CAVALCARE L’ONDA PERCHÉ QUESTO SPORT LO MERITA!”

Roma, ufficializzato l’arrivo di Samantha Van Diemen per la difesa

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Quanto riportato da Mia Claydon nei giorni scorsi è diventato ufficiale: Samantha Van Diemen è una nuova calciatrice della Roma femminile. Si sta pian piano ricostruendo la retroguardia giallorossa, che vede due giovani innesti per andare a colmare la perdita di Minami e di Kumagai. Con Elena Linari come grosso punto interrogativa e a un passo dalla Women’s Super League inglese, la Società ha dunque provveduto a procurare due sostitute fresche per riempire gli spazi di due grandi calciatrici come le due giapponesi.

Come annunciato dalla Roma attraverso i suoi canali ufficiali, compreso Instagram, van Diemen rimarrà legata alla squadra della Capitale almeno fino al 30 giugno 2028. Si tratta anche per lei di un contratto di tre anni, come per Winonah Heatley. Anche van Diemen è giovanissima, classe 2002, e di ruolo è difensore centrale.

La carriera del nuovo acquisto giallorosso ha preso piede in terra natia della ragazza, ovvero l’Olanda, nella retroguardia dell’Ajax, con cui ha vinto l’Eredivise Cup nel 2020. Il suo passaggio al Feyenoord e poi al Fortuna Sittard le hanno assicurato un maggior minutaggio, un consolidamento delle proprie qualità e, quindi, gli occhi dei Club stranieri, che hanno cominciato a mostrarsi interessati al suo ingaggio.

L’olandese è poi approdata in Scozia e ha vestito la maglia del Glasgow City per tutta la scorsa stagione, con cui ha disputato 29 partite nella Scottish Women’s Premier League. Le sue prodezze non sono passate in sordina e la Roma ha deciso di puntare su di lei. Nel suo curriculum è presente la Nazionale della maglia arancione, diventata la sua seconda pelle già dal 2017, ma nel 2025 ha deciso di fare leva sulla sua doppia cittadinanza per indossare la maglia della Repubblica Dominicana. Con la maglia della formazione d’oltreoceano ha segnato la sua prima rete in Nazionale contro l’Honduras nella partita d’esordio, concludendo in maniera inaspettata un inizio in punta di piedi.

La classe 2002 ha scelto di portare sulle spalle il numero 44, che d’ora in poi la contraddistinguerà e diventerà il suo talismano. Il suo approdo a Roma è avvenuto a pochi giorni prima della partenza per il ritiro, dunque avrà modo di conoscere le compagne e il nuovo tecnico giallorosso e cominciare subito.

Benvenuta a Roma, Samantha!

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella “onora” il Calcio femminile Italiano

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio femminile Italiano

La Nazionale italiana femminile di calcio al Quirinale ha incontrato questa mattina il Capo dello Stato Sergio Mattarella, a due giorni dall’amara sconfitta per 2-1 ai tempi supplementari contro l’Inghilterra nella semifinale dell’Europeo. Presenti il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio e il presidente della Figc Gabriele Gravina.

“Ho seguito la Nazionale dall’inizio alla fine, ha dichiarato il Capo dello Stato, dal Belgio all’Inghilterra. Il percorso è stato magnifico. Non bisogna farsi catturare dagli episodi sfortunati della semifinale, perchè è stata scritta una bellissima pagina di sport e sono state presentate prestazioni di altissimo livello”. Queste le parole di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, nel corso dell’incontro al Quirinale con la Nazionale italiana di calcio femminile, al rientro da Euro Woman 2025, dove si sono arrese in semifinale, sfiorando l’accesso alla finalissima”.

“Ringrazio e faccio i complimenti alle ragazze, a poi proseguito, che hanno svolto uno splendido Europeo e hanno reso onore alla bandiera e all’Italia. Lo sport incoraggia ragazzi, ragazze, bambini e bambine a intraprendere l’attività. Lo sport rafforza e consolida la vita sociale e i risultati. Grazie e auguri per il futuro”.

Questo messaggio, queste parole del nostro Presidente che era già pronto alla trasferta Svizzera (ha confessato) per seguire la finalissima sono un elogio al movimento femminile italiano, allo sviluppo dello stesso, ed al grande lavoro che ogni giorno tutte le calciatrici dal livello più basso fino all Nazionale maggiore eseguono affinchè anche in Italia il calcio porti a questi livelli e risulatati.

Aitana conduce, Coll mantiene, Bühl e Brand si disperano: le migliori della seconda semifinale

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Germania è arrivata a un passo dall’impresa contro le Campionesse del Mondo. Le tedesche sono giunte alla penultima partita dopo un Europeo cominciato in modo difficile, tra infortuni e partite non giocate all’altezza, e hanno perso con dignità – e qualche rimpianto. Le iberiche non hanno messo a segno la goleada che chiunque si sarebbe aspettato: hanno faticato contro una squadra forte e compatta che non si sarebbe mai arresa. Ci ha pensato Aitana a chiudere il capitolo con una delle sue giocate stratosferiche.
Ecco le pagelle delle migliori tre per squadra a cura della Redazione.

AITANA: 8. Anche quando non è in partita o lo è sottotono, si vede che c’è il suo zampino. Le azioni partono dai suoi passaggi, accarezza il pallone con eleganza e prova a servire le compagne. Dove non arrivano le attaccanti, arriva lei: intuizione geniale, la sua, di fingere il cross davanti a Berger, che cade nella sua trappola. La sassata che batte l’estremo difensore tedesco è l’emblema di questa calciatrice: quando la dai per sconfitta, ecco che le fiamme delle sue giocate ti ustionano.

CATA COLL: 8. La Germania fatica a trovare la porta, è vero, ma quando lo fa è molto pericolosa. Il portiere del Barcellona viene chiamato in causa varie volte da Bühl e compagne, ma si supera su una parabola insidiosa di un fuoco amico: la deviazione di Ona è velenosa, il colpo di testa spiove dalle sue parti e riesce, con un colpo di reni, a evitare il pareggio e i tiri di rigore. Niente di più simile al detto “Se non puoi batterli, diventa come loro”: Cata Coll voleva essere come l’avversaria, Ann-Katrin Berger, e c’è riuscita.

ONA BATLLE: 8. Ti giri a destra, a sinistra e alle tue spalle e te la ritrovi. Su quasi tutti i palloni recuperati dalle parti dell’area di rigore e di quelli che innescano le ripartenze c’è il suo tocco, anche se impercettibile, come quello di una farfalla, la stessa il cui battito d’ali causa uno tsunami dall’altra parte del mondo: a differenza del modo di dire, la farfalla Batlle gli tsunami li provoca in campo.

BÜHL: 7. La migliore delle tedesche. I suoi controlli, i suoi passaggi, i suoi inserimenti sono delizie per gli occhi, ma nessuna l’accompagna. Il fraseggio spagnolo è un martello pneumatico, e solo lei riesce a trovare la chiave per ripartire e innescare il meccanismo tedesco. Manca il passaggio decisivo, quello letale. Il palo che sfiora a pochissimi minuti dal triplice fischio dei tempi regolamentari descrive la gara della sua nazionale: vicina, vicinissima alla finale, ad accarezzarla con la punta delle dita, ma troppo spaventata al pensiero di stringerla per davvero.

BRAND: 6,5. Altruista, veloce, creativa. Aggettivi positivi che nel match di Brand assumono una connotazione agrodolce. Troppo altruista con il pallone tra i piedi, anziché andare al tiro cerca le compagne per non regalarlo alle avversarie. Troppo veloce, anticipa di molto le compagne che l’assistono quando prende l’iniziativa e le azioni sfumano per la frettolosità con cui vengono costruite. Troppo creativa palla al piede: le giocate, quelle semplici, a volte ti risolvono la partita, e un colpo di tacco in meno può fare la differenza. Nel complesso, Brand emerge tra le tedesche, che in lei hanno un futuro radioso.

KLEINHERNE: 6,5. Se la Spagna non ha inquadrato lo specchio della porta come nei match precedenti buona parte del merito si deve alla classe 2000. Sfortunata e costretta ad abbandonare il terreno di gioco proprio sul più bello, è imprescindibile nel contenimento delle avversarie, innalza un muro contro cui si schiantano. Le spagnole sono veloci e fastidiose in area come delle zanzare, Kleinherne riesce a essere zanzariera per tutta la partita, e quando esce dal campo per qualcosa più grande di lei i fastidiosi insetti hanno la meglio.

Bruna Vilamala lascia il Barcellona

Bruna Vilamala non è più una calciatrice del Barcellona. Il blasonato club catalano e il Club América (di stanza in Messico) hanno raggiunto un accordo per il trasferimento dell’attaccante classe 2002.

La catalana è tra i fiori all’occhiello de La Masia, dove si è distinta nelle squadre giovanili prima di fare il suo debutto in prima squadra nella stagione 2019/20 all’età di 17 anni.
L’anno seguente, quasi come una sorta di esame di maturità in termini agonistici,  Vilamala ha segnato 12 gol in 15 presenze in campionato in una stagione in cui le blaugrana hanno vinto il campionato, la Copa de la Reina e la Champions League. Nelle tre stagioni seguenti in prima squadra ha portato il suo totale a 26 gol in 72 partite.
Nel 2024/22025, poi, il cambio di prospettiva e il trasferimento in prestito al Brighton & Hove Albion (nella massima serie inglese, la FA WSL). Qui ha giocato solo 13 partite in un’annata sfortunata e non semplice a causa dell’infortunio al quadricipite della coscia sinistra. Nel Club América, scelto per avere un cambio di prospettiva e nuovi stimoli, ritroverà, comunque, un po’ di casa nella persona del portiere ex Barça Sandra Panos.

Vilamala saluta il club che l’ha vista crescere con un lungo post sul suo profilo Instagram. In questo ringrazia tutti coloro che sono stati parte di un lungo viaggio fatto di momenti più e meno felici: lo staff, le compagne di squadra e ultimi, ma non certamente per importanza, i suoi genitori che le sono sempre stati affianco.
A questo, sono seguiti i commenti commossi, pieni di auguri di un buon proseguimento di carriera. Spiccano le parole di Jana Fernandez che con lei ha condiviso il percorso di crescita sin dalle giovanili del Barcellona:
Mi mancherai tantissimo sorellina, ma sono sicura che le nostre strade si incroceranno di nuovo. Ti voglio un mondo di bene e ti auguro sempre il meglio perché te lo meriti“.

Intervista ad Aitana e Montsé Tomé: la Spagna è in finale

Spagna-Germania, Aitana Bonmatì

La Spagna è in finale: Aitana nel secondo tempo supplementare si inventa una magia incredibile. Si fa passare il pallone sotto le gambe e poi si inventa un tiro fortissimo sul primo palo che sorprende il fortissimo portiere tedesco Berger sul primo palo. Prima le due squadre si erano equivalse nei tempi regolamentari con un palo spagnolo a fine primo tempo ed un miracolo di Cata Coll su una doppia occasione tedesca nel recupero del secondo, quello che era stato fatale all’Italia. Ma nei supplementari la Spagna ha una marcia in più e attacca con lucidità creando diverse occasioni fino al goal di Aitana che regala la finale alle spagnole.
Il Pallone d’Oro è stata eletta ancora una volta MVP del match e ha dichiarato a fine partita nella conferenza stampa sull’idea che ha risolto l’incontro ” Quando la palla è entrata ero felicissima, ho iniziato a correre come una pazza, non sapevo dove andare. Tutta la panchina era in piedi, ho festeggiato con tutte. Il goal è di tutte, di tutti, lavoriamo per questi momenti. La cosa più bella è condividerla con il gruppo che è un gruppo bellissimo.”

Aitana spiega che la scelta non è stata casuale: “Sia con il corpo tecnico, con gli analisti e l’allenatore delle portiere, abbiamo visto che a volte [Berger] lasciava libero il primo palo e non ci ho pensato due volte: ho tirato fortissimo, non volevo arrivare ai calci di rigore. Sento che abbiamo nuovamente scritto la storia, per la prima volta siamo in finale all’Europeo. Abbiamo battuto la Germania, non lo avevamo mai fatto. Sentiamo orgoglio per appartenere questa generazione di calciatrici che stanno raggiungendo questi risultati. Nel futuro ci sentiremo grate di ciò che abbiamo ottenuto. Oggi siamo felici ma domani penseremo all’Inghilterra perchè rimangono pochi giorni.

La Spagna non era mai stata in finale all’Europeo, il miglior risultato era la semifinale nel 1997, nelle ultime tre edizioni era arrivata ai quarti di finale. Ma niente era scontato neanche per le campionesse del Mondo in carica: le avversarie erano infatti le tedesche, tra le migliori squadre al mondo, 8 campionati europei, 2 mondiali, 9 volte in finale su 12 partecipazioni alla massima rassegna continentale.
Chiude l’allenatrice Montsé Tomé felicissima per la vittoria del match e la prima finale spagnola in un Europeo femminile: “Sono stato felicissima, è stata una partita impegnativa, una partita che sapevamo che sarebbe stata difficile. C’è stato equilibrio, bisognava resistere alla Germania, una squadra con tanto fisico e potenza. Abbiamo cercato il goal, tenere la palla, abbiamo avuto circa il 60% del possesso palla, abbiamo cercato di dominare la Germania da un altro lato. Abbiamo vinto per la prima volta, è una grande felicità, ti ricordi dello Staff, di tutti quelli che hanno lavorato, delle calciatrici.

Il pensiero dell’allenatrice è sia per Aitana che ha deciso il match sia per tutto il gruppo: Sento che abbiamo dato un salto di livello, questa squadra è più competitiva e forte mentalmente, si è visto nella partita di oggi. Per Aitana non è stato facile come ha iniziato l’Europeo, è una calciatrice con una personalità speciale per stare al massimo livello, ha la capacità per superare la linea di difesa dove genera opportunità come il goal. Ha superato i problemi di salute che aveva all’inizio del torneo, credo che serviva proprio ora in questo momento. Sia lei che tutte le calciatrici sono state importanti, ogni giocatrice ha avuto un ruolo importante nella partita“.

Quanto sono lontani i tempi delle 15 calciatrici contro Vilda, gli ammutinamenti, ora sono tutte unite a favore della Spagna, che proverà a vincere anche l’Europeo contro la fortissima Inghilterra dalla panchina lunghissima. Ma le spagnole hanno i mezzi per poterle contrastare adeguatamente come si è visto nella finale della Coppa del Mondo in cui a trionfare furono proprio le iberiche con un goal di Olga Carmona.

NWPL, Jacksonville Armada è la seconda squadra a distinguersi in campionato

Entrata nel vivo, la National Women’s Premier League continua a regalare spettacolo a tutti i livelli. La seconda squadra che si è distinta nella seconda divisione statunitense è quella della Jacksonville Armada, un grandissimo esempio di resilienza e di lotta per raggiungere gli obiettivi a prescindere dalle avversità che possono sorgere.

Fondata a cavallo tra 2013 e 2014, la Jacksonville Armada è la formazione professionista che va a prendere il posto della prima squadra nata negli anni ’80. Dopo aver cominciato con la controparte maschile, anche quella femminile è riuscita a farsi spazio nella Società statunitense e a debuttare in National Women’s Premier League.

La stagione in corso sta andando a gonfie vele e la squadra si distingue per la sua capacità di mantenere il sangue freddo fino al fischio finale dell’arbitro. Le calciatrici della formazione sanno soffrire e giocare al meglio delle proprie possibilità anche e soprattutto nei minuti finali, come ha dimostrato il match contro il West Florida Flames giocato in casa.

Il sangue freddo della Jacksonville Armada, momentaneamente al quarto posto in classifica, si è visto nei minuti finali, compresi quelli di recupero, contro quella che è invece la posizione numero 21. Sotto 4 a 1, la squadra di casa ha avuto la forza di reagire allo svantaggio e di portarsi a casa un pareggio inaspettato segnando le reti decisive all’86’, all’89’ e al 90’+5, i gol che hanno consegnato alle calciatrici il titolo di Team of the Week.

«Questo match è stato l’esempio perfetto del perché questo sport è amato in tutto il mondo. Sotto 4 a 1 fino all’86’ e poi a trovare il pareggio, la nostra squadra non si arrende mai. Giochiamo per motivazioni più importanti dei tre punti, e questo tipo di spirito è indistruttibile» ha dichiarato l’allenatore dell’Armada David Gough.

L’Armada è entrata nella terza sfida del proprio tabellone in fiducia dopo un 3 a 0 in trasferta contro il Seminole Ice in apertura di stagione. Il West Florida ha però ridimensionato la squadra, segnando ben tre reti nel giro di appena 14 minuti. Sarah Bruner ha regalato all’Armada un barlume di speranza con la rete dell’1 a 3 al minuto 61, che si è vanificato con il poker calato dalle avversarie cinque minuti più tardi. LizAnne Fogarty ha accorciato le distanze e poi Talitha Hines ha portato lo svantaggio ad appena una rete. Jianna Ramires è stata la giocatrice che ha deciso il pareggio in pieno recupero. Le tre eroine del match hanno dato modo alla squadra di casa di non terminare il match con tutte le ossa rotte.

Segretario amministrativo: iscrizioni entro il 25 luglio

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Segretario amministrativo 2025, Iscrizioni entro il 25 luglio. Il ruolo di «Segretario amministrativo» rappresenta una delle funzioni di maggiore interesse e utilità per un Club e per una Istituzione Sportiva. La conoscenza dei regolamenti, delle procedure e delle prassi da parte di un Segretario può rappresentare un concreto vantaggio per un soggetto sportivo, senza contare che il suo ruolo è di centrale importanza nella gestione dei rapporti con i tesserati e il management. Alla luce di queste considerazioni, appare chiaro che il ruolo di «Segretario Amministrativo» può e deve essere preferibilmente ricoperto da chi abbia avuto modo di vivere il campo o lo spogliatoio in prima persona, durante la sua carriera agonistica.

 

Questo ragionamento è applicabile a tanti altri ruoli manageriali e dirigenziali che hanno in comune con questo ruolo un bisogno di aggiornamento e formazione costanti. Su queste basi prosegue il percorso ideato e sviluppato dal Fondo di Fine Carriera con AIC e AIAC. A tutti i partecipanti che superano l’esame viene garantita una Borsa di Studio presso una società di calcio professionistica e/o presso una Istituzione sportiva.

La Spagna raggiunge l’Inghilterra in finale di Euro 2025

credit photo: Paolo Comba - photo agency calcio femminile italiano

La semifinale che ha visto sfidarsi la Germania e la Spagna è terminata con il risultato di 1-0 per le spagnole. Questa vittoria è arrivata al culmine di una partita equilibrata in cui le due squadre in campo hanno dato il massimo consapevoli che in palio c’era un posto in finale contro l’Inghilterra. Secondo i pronostici meramente numerici, le ragazze di Montse Tomè erano favorite dal fatto di non aver mai perso una gara ma le teutoniche proprio in situazioni di pressione erano solite trovare quella spinta risolutiva del match.

L’equilibrio della gara si è riflettuto ampiamente anche dal risultato: la prima frazione, infatti, è terminata a reti inviolate nonostante il tentativo di entrambe le compagini di sbloccare il risultato. Il primo campanello d’allarme è suonato per la Spagna all’8′: Klara Buhl, servita dall’estremo difensore Berger dopo un calcio da fermo, ha tirato di sinistro ma la sua conclusione è terminata a lato. Le Rojas hanno risposto poco dopo, ma anche loro non sono riuscite nemmeno a trovare lo specchio della porta. Le spagnole ancora con il possesso palla hanno impegnato il portiere avversario per due volte nel giro di poco (22′ e 26′) senza però riuscire ad infrangere quella che è un’autentica saracinesca.
Poco prima dell’intervallo la conclusione di Paredes servita da Pina ha scheggiato il palo; approfittando del rimpallo Esther Gonzales ha cercato la rete ma la sfera è terminata alta. Un solo minuto di recupero è stato assegnato dalla direttrice di gara, sessanta secondi in cui le ragazze di mister Tomè hanno provato diverse volte a smuovere il tabellino a proprio favore ma questo è rimasto, impietosamente, sullo 0-0.

Il secondo tempo ha ricalcato il primo in toto: le porte sono rimaste inviolate per entrambe le squadre in campo. Berger e Cata Coll sono ste chiamate in causa diverse volte, ed entrambe (con tutte le precauzioni del caso) sono riuscite a proteggere a dovere dallo svantaggio. E’ questa, l’unica partita che ha messo davvero in difficoltà la Spagna al punto da portarla a concludere i regolamentari senza aver segnato nemmeno un gol. Al tiro respinto di Jule Brand al 49′ ha risposto quello parato di Ona Batlle al 52′. Il gioco, complice la stanchezza e la tensione, si è rivelato meno fluido rispetto alla prima frazione ma con resilienza sia la Spagna che la Germania non sono arretrate di un centimetro nelle loro azioni. Tra occasioni mancate e salvataggi, si è giunti ai minuti di recupero dopo il 90′: sono 4 quelli assegnati dall’arbitra e proprio in quest’occasione le ragazze di Wuck hanno avuto la palla che avrebbe, potenzialmente, dato loro la vittoria. Al 94′ il tiro di Buhl si è trasformato in un pericoloso pallonetto che avrebbe potuto, se mal gestito, dare il vantaggio. Cata Coll ha reagito prontamente, sulla ribattuta ha trovato Wamser ma anche in questa circostanza la spagnola è stata pronta a salvare la situazione.

I tempi supplementari sono stati risolutivi. Dopo una prima parte terminata al 105′ esattamente allo stesso modo dei tempi regolamentari, la Spagna nella persona della due volte pallone d’oro Aitana Bonmatì, ha avuto il guizzo vincente. Servita da Athenea Del Castillo, la numero 6 ha mandato palla all’angolino laddove Berger, nonostante il talento, non ha potuto nulla. Si spezza così la lunga scia di vittorie delle tedesche sulle furie rosse che sinora avevano sempre avuto la meglio nei tornei più importanti.

DA NON PERDERE...