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Francia in testa, Galles ed Olanda out – Pass quarti sicuro per le inglesi

Il gruppo D di EURO 2025 fa sul serio: una giornata ricca di goal quella appena conclusa che ha visto contrapporsi Francia – Olanda ed Inghilterra – Galles.

La classifica? Ci sono novità. È infatti la Nazionale transalpina a spodestare le quotate inglesi grazie ad una cinquina sulle opposte oranje, definitivamente fuori dalla competizione; pass quarti strappato anche dalla squadra di Sarina Wiegman che sembra proseguire sulla scia di EURO 2022, mentre il Galles si ferma alla fase a gironi.

Arena St.Gallen (St. Gallen).

Poco prima del quarto d’ora galeotto un penalty che ha portato subito le inglesi in vantaggio (Stanway incisiva da dischetto). Il raddoppio è arrivato al 21’ per mezzo di un errore dall’estremo difensore gallese; il pallone scivolato dalle mani dello stesso fa gola alla rosa di Wiegman che senza ulteriori ragionamenti insacca su firma di Toone.

La stessa formazione non concede spazio alle opposte e rimarca il proprio obiettivo con un pesante tris ed un successivo 4-0 che archivia la prima parte di gara con immagini ben chiare.

Nel secondo tempo è un altro Galles quello entrato in campo; ottimo possesso palla e azioni che impensieriscono, unica pecca la difesa che si mostra sbilanciata di fronte all’attacco avversario, ancora attivo e rinforzato dal quinto goal a favore.

Avanti di un unico segno la Red che si è dovuta arrendere sul finale al 6-1.

St. Jakob-Park (Basilea).

Transalpine in avanti con Toletti, ma la riposta oranje è rapida: è pari al 26’. Il primo “half” si chiude con il 2-1 a favore dell’Olanda, agevolato da un autogoal ad opera di Bacha.

Rimonta incredibile della Francia di ritorno dall’intervallo: due reti in due minuti seguono la grande conclusione gestita da Katoto che fa solo da intermezzo per il 5-2 definitivo davanti a 34133 sostenitori.

In virtù dei risultati citati, giovedì 17 l’Inghilterra incontrerà la Svezia, attenzione, poi, alla Germania, pronta alla battaglia contro la agguerrita Francia fissata per sabato 19. Nel mirino? Uno spazio in semifinale!

Erica Di Nallo nuovo portiere amaranto: “Ad Arezzo per mettermi in gioco”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Sono venuta qui ad Arezzo per mettermi in gioco in questa bellissima piazza; non vedo l’ora di difendere questa porta con tutta me stessa e scendere in campo!”.

Si è presentata così ai tifosi amaranto il nuovo innesto dell’Arezzo Erica Di Nallo che subentrerà temporaneamente alla rosa gestita dal neo tecnico Benedetti.

La classe 2006 ritaglia ora prospettive di crescita dopo l’esperienza in difesa dei pali delle giovanili del Sassuolo, sfociata nell’ultima stagione archiviata con il lancio in Serie A negli stessi colori.

Quest’ultima arriva in pieno periodo di selezione da parte della società, impegnata nella ricerca e nella conferma di figure che possano mantenere il livello di competitività interno. Affermarsi in categoria non è mai semplice, pertanto la squadra (che ha chiuso al decimo posto in classifica la più recente avventura) si mostra già motivata in vista del prossimo inizio; la acquisizione del giovanissimo contributo citato, inoltre, non fa altro che rimarcare quanto riferito proprio pochi giorni fa dal direttore sportivo del gruppo: “La filosofia dell’Arezzo resta la stessa, vogliamo fare bene puntando sulle giovani” – ha ammesso Rossi -, parole importanti che mettono al primo posto la valorizzazione e la crescita delle calciatrici (vere protagoniste del movimento), con l’intenzione di acciuffare un buon mix di identità.

Si tratterà della quarta partecipazione al campionato di Serie B, la cui ammissione è stata confermata nelle scorse settimane. A disposizione del club aretino saranno Andrea Ciavorella (vice allenatore), Martina Nesci (preparatrice atletica), Marco Sansonetti (preparatore portieri); confermati , inoltre, per un’altra annata, Dirigenza ed organico

Per le Azzurre iniziano le prove del quarto con la Norvegia: “Loro squadra tosta, ci crediamo”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ventiquattro ore di riposo e svago per ricaricare le energie in vista del nuovo appuntamento con la storia. Dopo la seduta di scarico di ieri mattina, questo pomeriggio le Azzurre sono tornate sul campo della Thermoplan Arena di Weggis per iniziare a preparare l’atteso quarto di finale di mercoledì (ore 21, diretta su Rai 1) con la Norvegia. A Ginevra l’Italia, che proprio insieme alla selezione scandinava detiene il record di partecipazioni alla fase finale del torneo, raggiunta 13 volte su 14 edizioni, cercherà di conquistare la sua settima semifinale continentale, un traguardo centrato l’ultima volta nel 1997 proprio grazie al successo con le norvegesi, punite dalla doppietta di Carolina Morace.

Da allora la Nazionale Femminile ha dovuto aspettare nove confronti e ben 25 anni per trovare la seconda vittoria in assoluto con le due volte campionesse d’Europa (nel 1987 e 1993), che si sono imposte in 13 dei 19 precedenti. Il 2-1 dell’Algarve Cup 2022, firmato dalle reti di Arianna Caruso e Valentina Giacinti, è stato poi seguito dal doppio pareggio nelle qualificazioni a EURO 2025. Tre indizi che fanno una prova, come Agatha Christie farebbe dire a Hercule Poirot: il trend è cambiato e ora la squadra di Andrea Soncin dimostra di potersela giocare alla pari contro tutte le big del movimento, comprese Ada Hegerberg e compagne, apparse in gran forma nelle tre gare del girone, chiuso a punteggio pieno con 8 gol fatti e 5 subiti. “La Norvegia è una squadra molto tosta – ha dichiarato Barbara Bonansea in conferenza stampa – hanno un buon mix perché sono forti fisicamente ma anche tecniche, però le conosciamo bene e sappiamo di poterle affrontare a viso aperto. Raggiungere la semifinale sarebbe stupendo, un sogno che ora vediamo a portata di mano. Ci crediamo e daremo tutto per fare un altro passo in avanti. Adesso viene il bello!”.

Con le sue 112 presenze in Nazionale, impreziosite da 31 gol, Bonansea è a tutti gli effetti una delle veterane della rosa e si sta godendo il magic moment della ‘sua’ Italia, che dopo essersi scrollata di dosso la tensione di dover passare il girone – quasi si trattasse di un’auto imposizione dettata dalle deludenti ultime campagne internazionali (vedi EURO 2022 e Mondiale del 2023) – è pronta a tornare a volare alto. “Siamo riuscite a qualificarci per i quarti senza essere la nostra migliore versione – ha aggiunto – ora dobbiamo ritrovare la nostra consueta leggerezza e migliorare sotto porta, un aspetto su cui stiamo lavorando tanto in questi giorni”. Nella testa di ‘Babi’ e dei milioni di italiani che stanno facendo il tifo per le Azzurre, scorrono ancora le immagini delle lacrime di Andrea Soncin e Cristiana Girelli dopo il match con la Spagna. Due istantanee che fanno capire il clima che si respira nello spogliatoio, che l’attaccante della Juventus descrive così: “L’emozione del mister e di Cri è stata una cosa bellissima, sono momenti che rimarranno impressi nella testa di tutti noi per anni. Questo gruppo è speciale e il merito va dato al mister e a tutto lo staff: sono riusciti a darci fiducia, a farci divertire e a creare connessioni che vanno molto oltre il rettangolo di gioco. È questa la ricetta per vincere”.

Girone A dell’Europeo, 5 verità sulle squadre “più nordiche”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
  1. Sorpresa Svizzera, orologio quasi perfetto
    Sembrava scontato il passaggio della Norvegia e della Finlandia, invece la Nazionale padrona di casa ha tirato fuori le unghie e ha giocato partite di ottima fattura. Pia Sundhage ha fatto un ottimo lavoro con una squadra ricca di elementi giovani e ancora un po’ inesperta, ma con il desiderio di vincere sapendo di non aver niente da perdere. Proprio il “non avere niente da perdere” ha dato la carica alle ragazze. Precise come un orologio, dove gli ingranaggi hanno girato in armonia, peccato per alcune circostanze sfavorevoli che li hanno bloccati, come l’autogol alla prima contro la Norvegia. Peccato poi l’errore fatale di Calligaris sul rigore concesso alla Finlandia, una beffa risolta da Xhemaili. Per la prima volta la Svizzera ha ipotecato la fase a eliminazione diretta di una competizione. Comunque vada, le ragazze di Sundhage hanno fatto l’impresa.
  2. Norvegia tutt’altro che strabiliante
    La Norvegia partiva da favorita assoluta sulla carta e si ipotizzava un suo passaggio ai quarti senza alcun tipo di difficoltà. Il campo, invece, ha raccontato una storia diversa. Prima contro la Svizzera e poi contro la Finlandia le sono stati infatti d’aiuto alcuni episodi favorevoli – l’autogol di Stierli nel match contro la Svizzera, per esempio Indiscusse le qualità della formazione scandinava, come la veterana Hegerberg e l’intelligenza tattica di Graham Hansen, ma è mancato il pizzico di forza e di letalità che ci si sarebbe aspettati dalle individualità che costituiscono la rosa. Ingenua nell’ultima giornata contro l’Islanda già eliminata, rimediando un rosso che si sarebbe potuto evitare. Punteggio pieno nel Girone A, come preventivato, ma non senza fatica. Il match a eliminazione diretta sarà la vera cartina tornasole per capire se sia una squadra all’altezza del percorso.
  3. Katariina Kosola da paura, Finlandia eliminata a testa alta
    La Finlandia ha di nuovo messo in campo tutta la propria qualità e ha perso di misura contro la Norvegia, un match combattutissimo che non è mai stato del tutto nelle tasche delle norvegesi. Difficile il primo match contro l’Islanda: esordio assoluto della competizione, tutti gli occhi puntati addosso, qualche indecisione, poi è uscita la squadra biancoblù che ha dato filo da torcere alle Azzurre in Nations League. Katariina Kosola vera sorpresa, Emma Koivisto certezza indiscutibile e sempre tra le migliori. Avrebbero meritato la qualificazione? Sì, forse anche più della Norvegia, ma il calcio è crudele, e basta un episodio per segnare il destino di una squadra, soprattutto se si tratta di partite secche come quelle della fase a gironi dell’Europeo.
  4. Islanda, prime due partite fredde, poi si è rotto il ghiaccio
    Prima eliminata dell’Europeo – in termini temporali – , l’Islanda ha avuto molti palloni decisivi tra i piedi, ma non è riuscita a tirare fuori il proprio gioco e a salire in cattedra fino all’ultima giornata, quando ha finalmente trovato il gol. Equilibrata la prima contro la Finlandia, eccezion fatta per il cartellino rosso, senza storia per buona parte dei novanta minuti la seconda uscita contro la Svizzera. Match contro la Norvegia frutto di cuore e grinta, però il ghiaccio è stato rotto troppo tardi. C’è, quindi, qualche rimpianto.
  5. Girone divertente, pubblico scatenato
    La favola che “il pubblico è importante” ha un fondo di verità, parola della Svizzera. La tifoseria di casa, calorosa, sempre a cantare a squarciagola e a sostenere le proprie ragazze è stata si certo una delle motivazioni per cui le svizzere hanno brillato in tutte e tre le gare. Oltre 27mila tifose e tifosi presenti all’ultima di Ginevra contro la Finlandia, quella decisiva, condita da una gara al cardiopalma che ha scritto la storia del calcio femminile svizzero. Nel complesso, un girone divertente che ha saputo intrattenere e regalare emozioni.

Nuovi arrivi al Parma Calcio: tra novità e conferme

Photo Credit: Andrea Barani - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

ll Parma Calcio Women dà il benvenuto alle nuove calciatrici che si uniranno alla rosa di Giovanni Valenti per la stagione 2025/26. Di seguito l’elenco dei nuovi innesti:

  • Berta Bou Salas – 1999, difensore (Spagna)
  • Sofia Bertucci – 2004, difensore (Italia)
  • Marta Cardona Miguel – 1995, attaccante (Spagna)
  • Camelia Ceasar – 1997, portiere (Italia/Romania)
  • Hawa Cissoko – 1997, difensore (Francia)
  • Laura Domínguez Rojo – 1997, centrocampista (Spagna)
  • Aida Esteve Quintero – 2001, centrocampista (Spagna)
  • Zsanett Bernadett Kaján – 1997, attaccante (Ungheria)
  • Viktoria Pinther – 1998, attaccante (Austria)
  • Manon Uffren – 1997, centrocampista (Francia)

Il Club comunica inoltre che Matilde Copetti Gaia Lonati, già presenti nella rosa della scorsa stagione, proseguiranno il loro percorso con il Parma Calcio Women dopo l’acquisizione a titolo definitivo, rispettivamente da AC Milan (Copetti) e Fc Internazionale Milano (Lonati).

Ternana Women: innesto di qualità sulla fascia: “Una squadra raggiunge i propri obiettivi con cuore e coraggio”

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Ternana Women è felice di annunciare l’arrivo in rossoverde di Laura Peruzzo, difensore esterno mancino, classe 1997. Reduce da due stagioni con il Parma, Laura è stata tra le protagoniste della recente promozione in Serie A, mettendo in campo grinta, qualità e grande spirito di sacrificio. In passato ha vestito anche le maglie di Padova e Cittadella, costruendo un percorso solido e in costante crescita. Laura Peruzzo si è legata alla Ternana Women fino a giugno 2026 con opzione per un altro anno.

Ora è pronta a iniziare una nuova avventura a Terni, con entusiasmo e motivazioni forti: “Ho scelto la Ternana perché quando l’ho affrontata da avversaria ho capito subito che è una squadra che raggiunge i propri obiettivi con cuore e coraggio. Ed è proprio così che piace a me.” Parole che ci piacciono e che raccontano già lo spirito giusto. Benvenuta Laura, insieme per nuove sfide!

Sofia Oranges: “Calcio femminile? Va visto, ascoltato, capito, rispettato. Spesso critica chi non lo guarda, serve visibilità”

‘Ma come mai, secondo te, gli uomini ce l’hanno così tanto col calcio femminile?’ Tramite social Sofia Oranges, giornalista classe ’95, ha risposto dando voce alla scomoda domanda che tocca spesso, purtroppo, il movimento del calcio femminile soprattutto in Italia. La conduttrice, che recentemente ha presentato il Gran Galà del Calcio Adiscop Woman,  alla domanda risponde cosi: “Di solito chi critica il calcio femminile non ne ha mai visto una partita, è da ammettere si tratta di un movimento che spesso fa ancora difficoltà ad essere accettato. Ogni volta che se ne parla i commenti sono sempre gli stessi”. 

La giornalista laziale, poi, conclude: “Si dice che è lento, non è uno sport e non interessa a nessuno. Dobbiamo dire la verità il problema non è tecnico ma culturale, il calcio femminile ancor prima di essere visto viene giudicato. Per anni è stato trattato come uno sport di Serie B, ma se si racconta bene e si gioca in uno stadio pieno, e si alza il livello, la gente cambia idea ed il pregiudizio cade e viene smentito dai fatti. Il calcio femminile non ha b4isogno di sconti ma rispetto, tempo e soprattutto di mezzi e visibilità. Il calcio femminile deve diventare la sua versione migliore e non la copia di quello maschile, bisogna avere il coraggio di guardarlo senza pregiudizi”.

Nella didascalia del post, invece, Sofia Oranges ha pubblicato: “Ma come mai gli uomini ce l’hanno così tanto col calcio femminile? Perché è ancora un tema culturale. Perché il calcio femminile viene guardato con il filtro del confronto, come se dovesse essere “uguale” a quello maschile per essere legittimato. Ma non è così. Il calcio femminile è un’altra cosa. Un altro racconto, un altro ritmo, un altro modo di stare in campo. E ha valore proprio per quello che è. Non va giudicato in confronto a qualcosa: va visto, ascoltato, capito, rispettato”.

Calcio+, il fiore all’occhiello dei progetti di sviluppo allarga i suoi orizzonti: al via il primo stage dedicato all’Under 17 femminile

Credit: Edoardo Covone- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia continua a essere un posto magico, quello delle prime volte. Dopo aver ospitato a marzo 2024 la prima partita internazionale della selezione Calcio+15 femminile (un match che le giovani azzurre vinsero 5-0 con l’Under 16 di San Marino e che diede poi il là alla nascita della Nazionale Sperimentale Under 15), questa volta il CPO sarà il teatro del primo storico stage del Calcio+ dedicato alla categoria Under 17 femminile. Un progetto che, già premiato ad aprile dello scorso anno con il UEFA Grassoroots Award, riconoscimento avuto in qualità di ‘Best Education Initiative 2023/24’, continua a essere in evoluzione, rispondendo alle esigenze del movimento femminile e che vuole continuare a monitorare il territorio e le ragazze che hanno preso parte al percorso all’interno del Settore Giovanile e Scolastico, proprio attraverso il programma Calcio+, le Selezioni Territoriali Under 15 femminili e l’Evolution Programme, oltre che chiaramente nei rispettivi club.

LO SVILUPPO Le 25 giovani calciatrici (tre delle quali parteciparono proprio alla già citata prima partita con San Marino) che arrivano a Tirrenia sono infatti il frutto di raduni organizzati su tutto il territorio nazionale, utili a individuare le giovani calciatrici che attualmente non rientrano nelle convocate delle Nazionali femminili Under 17 e Under 15, senza contare le possibili convocate delle squadre semifinaliste del campionato Under 17 femminile (Juventus, Atalanta, Milan e Roma). Circa 1.200 le ragazze classe 2008 e 2009 visionate e 500 quelle che hanno fatto parte dei raduni territoriali con i Selezionatori del progetto Calcio+ che non è solo campo, ma anche attività educativa integrata con lo sviluppo tecnico, offrendo alle ragazze nuove opportunità di crescita. Oltre agli allenamenti condotti da Francesca Valetto e Marco Dessì (rispettivamente Responsabile Tecnica del progetto Calcio+ e Responsabile Tecnico della Nazionale Under 15 femminile) saranno previsti momenti educativi e di confronto, dedicati anche alla formazione personale grazie agli interventi delle diverse aree coinvolte (Psicologica, Medica, Organizzativa, etc).

NWSL, Welcome, Boston Legacy! Annunciata una delle due new entry della prossima stagione

Photo Credit: Boston Legacy

La famiglia della National Women’s Soccer League si allarga ancora. Dalla prossima stagione verrà aumentato di due il numero di formazioni che vorranno competere per aggiudicarsi tutti i trofei in palio. Un segnale di grande crescita e di interesse nei confronti di un campionato che è di per sé il migliore e il più assortito al mondo.

Il Boston Legacy ha annunciato il suo logo ufficiale, si tratta di una delle due formazioni che cominceranno il loro cammino nella massima serie statunitense. Per la città di Boston è la prima formazione calcistica a militare in questo campionato, nonostante la tradizione sportiva sia molto lunga: Boston Celtics (campione NBA per ben 18 volte), i New England Patriots (che annoverano 6 titoli del Super Bowl), i Boston Red Sox (9 volte campioni della World Series) e il Boston Bruins (vincitore di 6 Stanley Cup), nonché il New England Revolution (vincitore dell’U.S. Open Cup nel 2007). A Boston, versante femminile, c’è un’importante squadra che milita nella massima lega dell’Hockey su ghiaccio, ovvero il Boston Fleet, nonché una squadra di football, il Boston Renegades.

Lo stemma del Boston Legacy è stato disegnato per l’occasione da Matthew Wolff, con il classico scudo con al centro un cigno, un animale simbolo associato da tempo alla città grazie all’attrazione turistica delle Swan Boats, le imbarcazioni a cigno, che si trovano nel Boston Public Garden, così come alla famosa coppia di cigni femmina soprannominata “Romeo e Juliet” che si è stabilita per molti anni proprio a Boston. I cigni, dal punto di vista biologico, sono inoltre animali molto eleganti e, allo stesso tempo, estremamente territoriali e fedeli, a imitazione dell’affetto delle tifose e dei tifosi di Boston.

Il cigno ha otto piume, ciascuna delle quali rende omaggio agli otto Club di NWSL che hanno dato inizio al torneo nel 2013, compreso quello dei Boston Breakers, la Società che prima militava in NWSL con sede proprio a Boston, come se il passato fosse ancora pronto a modellare il presente. Quelle stesse piume richiamano inoltre il design dello Zakim Bridge, uno dei monumenti più importanti della città.

Welcome, Boston Legacy, and chase your dreams!

Barbara Bonansea: “Questo passaggio del turno ha un bellissimo sapore, lo volevamo tutti”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

 Barbara Bonansea non nasconde la sua euforia dopo la gara contro la Spagna. L’esterno classe ’91, entrata in corsa contro il Portogallo e che ha iniziato da titolare contro le ‘furie rosse’ a Berna, sull’approdo della Nazionale Femminile ai quarti di finale dopo 12 anni ammette: “Questo passaggio del turno ha un bellissimo sapore, non era per nulla scontato. Lo volevamo davvero tanto tutti, Ovvio che per il risultato dispiace, abbiamo però raggiunto un obiettivo a cui tenevamo tanto. Sono felice per le ragazze presenti qui e quelle che hanno fatto parte di questo gruppo e per i sacrifici fatti”.

Bonansea, poi, fotografa cosi l’intreccio contro le spagnole campionesse del mondo: “Nel primo tempo abbiamo giocato a viso aperto contro una delle squadre più forti in circolazione, nella ripresa abbiamo avuto meno occasioni e loro ci hanno messo in difficoltà ma ci sta perchè sono una squadra forte. Abbiamo lottato sempre  ci siamo aiutate sempre, questo ci fa sentire parte di un gruppo coeso ed unito”.

In conclusione la calciatrice racconta gli attimi prima dell’esplosione per la qualificazione ai quarti che vale l’accesso tra le migliori otto d’Europa: “Abbiamo atteso la fine di Belgio-Portogallo che si è conclusa dopo il termine del nostro match. Ci tenevamo ad esultare tutte insieme ed esplodere di gioia perchè siamo tra le migliori otto d’Europa”.

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