Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 3398

Elisa Settimi, Lazio Calcio Femminile: “Non vedevo l’ora di scendere in campo e salutare mia madre con un bacio verso il cielo”

lazio-calcio-femminile-elisa-settimi

Nell’ultimo torneo di Eccellenza laziale tra i quindici club ripartiti presente era anche la SS Lazio Calcio Femminile. La società biancoceleste, presieduta da Stefano Tosoni, è stata guidata in stagione da Mirko Petrianni. Tra le ragazze in organico uno degli elementi più validi è stata Elisa Settimi, difensore classe ’88. di Cantalupo in Sabina. Abbiamo raggiunto la calciatrice, che in carriera ha vestito anche la casacca del Perugia, per un botta e risposta sull’ultima annata delle laziali.

Elisa come è stato ripartire in estate dopo lo stop? Quante riconferme ci sono state del gruppo dell’anno precedente?
“Il gruppo del passato campionato è stato più o meno confermato all’inizio della stagione da poco conclusa. Ripartire in estate dopo lo stop è stato più difficile del solito e giocare partite più ravvicinate e con temperature elevate ha complicato un po’ tutto. Io dopo la morte di mia mamma avvenuta a maggio del 2020 non vedevo l’ora di scendere in campo, salutarla con un bacio verso il cielo e il mio solito segno della croce toccando l’erba del campo. Non vedevo l’ora di tornare a segnare, a gonfiare quella maledetta rete, dedicargli ogni goal e renderla orgogliosa di me”.

L’Eccellenza laziale stava per ripartire a novembre. Eravate pronti a scendere di nuovo in campo? Quali erano gli umori all’interno del gruppo?
“Per la ripartenza di novembre eravamo pronte, unite, compatte e felici di tornare a scendere in campo dopo i tanti sacrifici fatti. Non vedevamo tutte l’ora di tornare a giocare. Gli umori all’interno del gruppo erano positivi. Tutte molto entusiaste di ripartire e cariche per dare il proprio meglio”.

Poi però il nuovo stop. Come l’avete vissuta e come sono stati i mesi successivi?
“Sicuramente è stato un periodo non semplice. La cosa che ha maggiormente reso tutto complesso è stato lo svolgimento degli allenamenti in rispetto dei protocolli di sicurezza. Abbiamo vissuto la situazione molto negativamente. Di nuovo il nostro sogno veniva infranto, dopo tanti sacrifici e nel momento migliore dell’anno. Allenarsi senza l’obiettivo della partita alla domenica non era la stessa gioia di sempre “.

Ad aprile finalmente il nuovo start. Quando avete saputo di poter tornare in campo? Quali erano i propositi di squadra e quale i tuoi?
“Siamo tutte rinate e tornate ad essere felici. Dopo mesi di allenamenti, finalmente i nostri sacrifici non erano andati vani. Le speranze di far hanno riacceso i nostri cuori. I propositi della squadra erano quelli di vincere il campionato, creare un bel gruppo, sviluppare il settore giovanile della primavera.  I miravo alla presa della forma sportiva, la conquista del posto da titolare, tenere la difesa migliore del campionato, la costruzione di un buon gioco tecnico e come un sogno la conquista della fascia da capitano”.

Che campionato è stato per voi quello appena concluso? Come ha valutato il livello del torneo?
“Per noi il campionato appena concluso è stato un campionato nuovo e anomalo. Soprattutto per i continui controlli medici, il rispetto delle norme per il contenimento del Covid, lo svolgimento di allenamenti con esercizi svolti per evitare assembramento. Il livello del torneo molto buono. Più elevato del solito, con ragazze scese da serie superiori per tentare di vincere il campionato. Le società poi hanno fatto maggiori investimenti sulle ragazze e sullo staff tecnico”.

Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?
Ho legato molto con la società e con le ragazze. In particolare con Luisiana, Anna, con il presidente e con il mister. Abitando a più di 100 chilometri di distanza, non mi hanno mai fatta sentire sola. Mi hanno sempre ospitato a casa loro e fatta sentire non solo una compagna di squadra, ma un’amica, una sorella e parte delle loro famiglie. Mi hanno mostrato soprattutto tanta vicinanza e tanto affetto nel momento peggiore della mia vita a causa della morte di mia mamma dove mi sentivo molto triste e sola e pensavo di non riuscire a disputare gare”.

Quali saranno gli obiettivi del club?
 “Gli obiettivi sono gli stessi di sempre: portare la squadra a giocare un grande calcio, dare grandi soddisfazioni alla società e rendere orgogliosi di noi mister e presidente. Confidiamo quest’anno nel rinforzo della rosa e nella vittoria del campionato visto che a squadra è stata finalmente riportata a Roma”.

In ottica futura rimarrai ancora con questa maglia?
“Mi vedo solo con questa maglia biancazzurra e con l’aquila sul petto. Ho ricevuto numerose proposte da parte di molte società, anche di calcio a 5. Ma da tifosa e calciatrice laziale non riesco a vedermi con altri colori addosso. Devo dire grazie a mio papà che mi ha trasmesso la passione per questo sport e mia mamma lassù in cielo”.

Speciale Report FIFA “Setting the Pace”: Italia

La Serie A Femminile è il massimo campionato di calcio femminile italiano. Prendono parte al campionato 12 squadre che si affrontano per nove mesi (da agosto a maggio). Tenendo in considerazione le analisi effettuate con il FIFA Benchmarking Report, il 75% delle squadre è affiliato ad un club maschile, il 90% possiede un settore giovanile e il 44% degli allenatori ha una licenza Pro.

Durante la stagione 2018/19, la media stimata del pubblico è stata di circa 500 persone a partita, mentre il match con più spettatori è stato Juvenuts contro Fiorentina (39037 persone).

La Nazionale Femminile di Italiana occupa il 14esimo nel FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking.

L’età media delle giocatrici è di 24 anni, dove l’85% utilizza il calcio come fonte di salario principale. A livello tecnico, vi è una media di 11.2 persone che fanno parte dello staff con un lavoro full/time, mentre a livello amministrativo sono 3.8 le persone per club con un lavoro full-time.

Negli ultimi 5 anni il campionato è stato vinto da ben 2 diverse squadre: Juventus e Fiorentina.

In generale, i dati riguardanti l’aspetto finanziario sono assenti nel FIFA Benchmarking Report.

Luca Zorzutti è il nuovo allenatore dell’Isera

L’Isera femminile ha annunciato il nome del nuovo tecnico per la stagione 2021/22: si tratta di Luca Zorzutti.

Zorzutti, classe 1981, ha conseguito il diploma di allenatore Uefa B e di Calcio a Cinque. Dopo alcuni anni nel futsal a Lizzana, passa agli Allievi Elite dell’Arco e i due anni successivi alla guida dell’Us Marco in prima categoria.
Nelle ultime due stagioni si è dedicato al settore giovanile femminile dell’Usd Isera, fino ad approdare sulla panchina della serie C femminile a partire dalla 23° giornata della complessa stagione 2020/21.

Il presidente Alberto Sordo e i dirigenti Luisa Spagnolli, Federico Manica e Fabio Planchestainer danno il benvenuto a Luca Zorzutti e augurano buon lavoro a lui e al suo staff.

“A scuola di tecnica”: il mondo dei dribbling e delle finte

Quarto appuntamento con “A scuola di tecnica”, la rubrica che analizza i gesti calcistici nata dalla collaborazione con il maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Oggi andremo ad analizzare dribbling e finte.

FOCUS TECNICO
Andando a trattare i dribbling e le finte ci si va a concentrare su quello che è il mondo dell’1vs1, da sempre la parte più spettacolare ed entusiasmante del calcio. Un giocatore o giocatrice in grado di interpretare correttamente il gioco saprà quale finta effettuare e in quale momento farla. Sono gesti fondamentali, utili indipendentemente dal ruolo che si ricopre in campo, anche per chi opera in difesa, in quanto saperle subire, prendere i tempi e captare il movimento è di vitale importanza per evitare il goal. Di finte ce ne sono tantissime e non sono solo quelle classiche con i piedi: ce ne sono di corpo, dorsali, dribbling dorsali con avversari di fianco, ecc. È un mondo molto ampio, però è anche necessario ricordare che “non esistono finte più o meno efficaci. Bisogna essere in grado di eseguire la finta corretta per la situazione in cui mi trovo per renderla efficace, interpretando il gioco”.

ALLENAMENTO
Le finte vengono allenate inizialmente, “a secco” o con il trattamento palla, per captare e assorbire al meglio il gesto. Il maestro di tecnica Matteo Pierleoni spiega che solitamente si parte da quella più comune, la forbice semplice: passo sopra la palla con una gamba e la porto via con l’altra. Se, ad esempio, utilizzo la sinistra per fare la forbice, porterò via con la destra per andare a saltare l’avversario. Qui viene allenata sia la coordinazione sia la forza, in quanto anche la gamba d’appoggio ha un compito ben preciso.

In un momento successivo verrà fatto un lavoro su circuito chiuso dove si entrerà a contatto con una o più finte, massimo 3 per sessione. La modalità è sempre la stessa: impostato un inizio e una fine, si tornerà sempre dal punto di partenza con lo scopo di apprendere la finta svolgendola più volte. “Il circuito può essere impostato come una serie di dribbling largo. Troveremo quindi cinesini larghi e i ragazzi andranno a puntarli, faranno la finta richiesta per poi passare al cinesino successivo”. Una volta completato il circuito chiuso si lavorerà sull’1vs1, che si può fare in tantissime modalità. “Quello più semplice – secondo Matteo Pierleoni – è quello dove il difensore gioca palla sull’attaccante, questo riceve e inizia a puntare il proprio avversario che in quel caso difende ad esempio una porticina. Gli 1vs1 si possono variare in tantissimi modi (di spalle, di fianco, ecc.), le situazioni sono infinite, ed è per questo che i ragazzi devono essere pronti ad affrontare qualsiasi tipo di azione. Sta a loro portare in campo questi gesti, magari io la finta in allenamento gliela insegno frontale, ma poi in partita devono compierla tramite un dribbling dorsale, spalle alla porta e avversario attaccato alla schiena per poter saltare l’avversario, e devono quindi essere in grado di comprendere ciò. Principalmente le finte servono ad ampliare la fantasia del giocatore che si vuole creare e formare”.

CONSIGLI
L’allenamento costante, anche delle situazioni di 1vs1, è molto importante per dare ai giocatori tutti gli strumenti da utilizzare in partita quando, per ogni diversa condizione di gioco, devono saper effettuare la finta più efficace per saltare quell’avversario in quel determinato momento e zona di campo. “Consiglio di lavorare molto presto sulle finte, anche quando non ci sono ancora ruoli stabiliti. Capire bene i movimenti per poi metterli in pratica, da grandi, in qualsiasi ruolo, essendo preparati sia a fare che a subire la finta”.
Tra ragazzi e ragazze non ci sono grosse differenze, tutti sono disposti ad apprenderle e tutti le compiono, ma anche qui Matteo Pierleoni ha notato una maggior testardaggine delle ragazze nell’andare a fondo per assimilare meglio i movimenti: “Alcune ragazze che ho allenato avevano il desiderio di andare a lavorare anche con il piede più debole per essere ugualmente brave anche con quello. Secondo me fino ai 14-15 anni è comunque più efficace lavorare sul piede abile per rafforzarlo il più possibile, anche a livello di finte. Sul piede debole si può sempre migliorare, anche da più grandi”.

____________________________________________________
Calcio Femminile Italiano è sempre attento e sensibile alle richieste e curiosità degli utenti. Per interagire e/o proporre temi da trattare nella nostra rubrica è possibile scrivere una e-mail con oggetto/titolo “A scuola di tecnica” alla casella di posta dedicata: info@calciofemminileitaliano.it

Photo Credit: Matteo Pierleoni

Paris Saint Germain, grave infortunio per Picaud

Il Paris Saint Germain ha annunciato in questa sessione di calciomercato l’acquisto del portiere Constance Picaud, il debutto della giocatrice è però destinato ad essere rimandato di diversi mesi.

L’atleta infatti ha subito una rottura del legamento crociato del ginocchio destro, infortunio dai lunghi tempi di recupero.

È pertanto una scelta obbligata il ritorno sul mercato da parte della formazione francese: voci di corridoio vedono la neomedaglia d’oro olimpica Stephanie Labbé sotto la Tour Eiffel, ma al momento non c’è nessuna ufficialità.

Credit Photo: Account Twitter ufficiale Paris Saint Germain

Promozione Lombardia 2021/22, stabiliti i gironi di campionato e di Coppa

Il Comitato Regionale Lombardo delle Lega Nazionale Dilettanti ha annunciato i raggruppamenti delle squadre che parteciperanno alla Promozione 2021/22. La prima giornata di campionato è stata fissata per domenica 3 ottobre.

Girone A: Città Di Varese, Cus Bicocca, Folgore Pavia, Gorla Minore, Lecco, Milan Ladies, Novedrate, Parabiago, Pontese, Pontevecchio, Vigevano Calcio 1921, Vighignolo, Virtus Cantalupo.

Girone B: Atletico Dor, Casalmartino, Circolo Giovanile Bresso, Città Di Brugherio, Città Di Cornate, Città Di Segrate, Femminile Villa Valle, Gessate, Montorfano Rovato, Riozzese, Varedo, Vibe Ronchese.

Inizialmente avrebbero fatto parte della nuova stagione anche Nerviano e Vighenzi, inseriti rispettivamente nei gruppi A e B, ma nella giornata di martedì hanno comunicato la rinuncia ad iscriversi al campionato.

La LND Lombardia ha altresì annunciato i gironi della Coppa Lombardia Promozione.

Girone 1: Città Di Varese, Lecco, Parabiago e Virtus Cantalupo.

Girone 2: Casalmartino, Città Di Segrate, Riozzese e Vighignolo.

Questo il programma della fase a gironi.

Prima Giornata (domenica 12 settembre): Lecco-Parabiago, Riozzese-Casalmartino, Città Di Varese-Virtus Cantalupo, Vighignolo-Città Di Segrate.

Seconda Giornata (domenica 19 settembre): Virtus Cantalupo-Lecco, Città Di Segrate-Riozzese, Parabiago-Città Di Varese, Casalmartino-Vighignolo.

Terza Giornata (domenica 26 settembre): Città Di Varese-Lecco, Riozzese-Vighignolo, Parabiago-Virtus Cantalupo, Città Di Segrate-Casalmartino.

Le prime due ci ciascun girone accederanno alla semifinale che si svolgeranno nella modalità di andata e ritorno. La finale invece si disputerà in campo neutro, e sarà scelto dal comitato lombardo.

Chiara Abraini, Vis Civitanova: “Volevo mettermi in gioco in una società ambiziosa”

vis-civitanova-Chiara-Abraini
Si muove ancora il mercato in ingresso della Vis Civitanova, team impegnato nel prossimo campionato di Serie C. Il club marchigiano ha tesserato la giovane Chiara Abraini, portiere  classe ’01 con alle spalle esperienze al Caprera in terza serie. Cresciuta nel La Salle Monserrato ha avuto esperienze anche in nazionale Under 16 femminile, prendendo parte ad alcuni raduni.
Le parole di  Chiara Abraini
“La voglia di mettermi in gioco in una società ambiziosa mi ha spinto ad accettare questa proposta e, perché no, riuscire a contribuire al salto di categoria. L’obiettivo per questa stagione è quello di intraprendere un percorso di crescita personale, tecnica e sportiva. Inoltre, giocare con continuità affidandomi al duro allenamento per riuscirci. Mi aspetto anche di trovare una squadra unita che sia pronta ad aiutarti se sei in difficoltà anziché abbatterti”.
Nei giorni scorsi 19 le calciatrici annunciate
Il direttore sportivo Michele Picozzi nei giorni scorsi ha consegnato altre diciannove calciatrici al mister Renzo MorrealeLe marchigiane potranno contare su:  Greta Langiotti, terzino classe ’98, Marina Gòmez Planas, difensore classe ’01 Veronica Alvarez Olmo, attaccante classe ’02, Gabriella Piscitelli difensore classe ’97, Bianca Raicu, portiere classe ’99, Nausica Costantini, centrocampista classe ’92. Monica Silvestrini, centrocampista classe ’01, Chiara Brutti, centrocampista classe ’98, Martina Parmegiani, esterno classe ’98,  Giulia Ciccalè, difensore classe ’02, Cecilia Natalini, centrocampista classe ’88,  Vanessa Monzi, punta classe ’94, Giulia Rendo, difensore classe ’98, Astrid Zorzetto, centrocampista classe ’02, Giulia De Luca, esterno classe ’95, Clarissa Monzi, difensore classe ’97, Aurora Fermani , centrocampista classe ’05, Jessica Spinelli, laterale classe ’00 e Lucrezia Rastelli, classe ’98 capitano delle marchigiane.

Dave Beeche, CEO FIFA Women’s World Cup 2023: “Il potenziale impatto è incredibile”

“Sono enormemente onorato ed entusiasta di essere nominato per il ruolo” ha affermato a FIFA.com il neo eletto CEO della FIFA Women’s World Cup 2023, David Beeche. Ho due figlie che giocano a calcio e ho avuto l’opportunità di vedere in prima persona le lezioni importanti e l’impatto positivo che il calcio può avere sullo sviluppo dei giovani, in particolare delle adolescenti. Ho anche avuto la fortuna di essere CEO per la FIFA Women’s World Cup Under 20 del 2015 in Nuova Zelanda…ha lasciato un’eredità positiva per il calcio neozelandese e ha avuto un impatto duraturo…L’attenzione allo sport femminile in Australia e Nuova Zelanda in questo momento, e anche a livello globale, significa che è un momento davvero emozionante per essere coinvolti e non vedo davvero l’ora di svolgere un ruolo nell’aiutare la crescita esponenziale dello sport femminile.

Oltre ad essere stato CEO per la FIFA World Cup Under 20 nel 2015, Beeche ha anche gestito un’attività in trans-Tasmaniana negli ultimi cinque anni come CEO di Ironman Oceania.

Sul ruolo della FIFA Women’s World Cup nel 2023 ha affermato:
“Anche se il calcio potrebbe non essere lo sport numero uno al momento in Australia e Nuova Zelanda, a differenza di altre parti del globo, l’opportunità di portare un torneo di questo significato in entrambi i paesi rappresenta un’opportunità incredibilmente eccitante per accelerare e far crescere lo sport. Sebbene entrambi i paesi godano di livelli positivi di partecipazione a livello junior, la FIFA Women’s World Cup nel 2023 sarà anche una vera opportunità per contribuire a lasciare un’eredità duratura in tante altre aree del gioco, sia dentro che fuori dal campo. come contro la società. L’impatto potenziale è incredibile. Come abbiamo visto in Francia, la FIFA Women’s World Cup 2023 sarà anche una straordinaria piattaforma per creare una nuova generazione di modelli di ruolo. Le Matildas in particolare sono già una squadra di livello mondiale e avranno una inclinazione per il titolo. La Nuova Zelanda ha anche un’entusiasmante generazione di giocatrici in arrivo per il 2023, tra cui un certo numero di giocatori che facevano parte della squadra che è arrivata terza alla FIFA Women’s World Cup Under 17 nel 2018″.

Quella del 2023 sarà di sicuro un evento con molte novità nel calcio femminile: prima FIFA Women’s World Cup co-ospitata tra due confederazioni, prima edizione con 32 squadre, prima volta una Coppa del Mondo femminile FIFA ospitata tra due confederazioni.

Sulle aspettative di fans, città e confederazioni dice:
“Penso che l’entusiasmo e il sostegno di entrambi i paesi saranno febbrili. Non credo che ci sarebbe stato un tempismo migliore per ospitare questo torneo in Australia e Nuova Zelanda. Il massiccio sostegno e slancio per lo sport femminile in entrambi i paesi è fenomenale. Penso che il pubblico lo supporterà davvero e apprezzerà vedere e supportare il talento di livello mondiale che sarà qui sulle nostre coste. I tifosi possono aspettarsi un’eccezionale dimostrazione di calcio di grande talento e un’esperienza eccezionale negli stadi. Le squadre e le atlete possono aspettarsi la famosa ospitalità, l’ospitalità e la cordialità per cui sono famose le culture australiana e neozelandese, nonché un torneo professionale e gestito in sicurezza“.

Credit Photo: Dave Lintott / lintottphoto.co.nz

Barbara Bonansea, Juventus: “St Polten? sarà una partita bella, sarebbe bello passare il turno”

Barbara Bonansea, ai microfoni di Juventus TV, parla alla vigilia della gara di UWCL contro il St. Polten.

KAMENICA SASA
«Una bella partita, siamo state brave a cercare di imporre sempre il nostro gioco. Un lato positivo è stato quello di provare a fare le nostre giocate, come ci chiede sempre il mister. Dispiace di non aver sempre finalizzato, potevamo fare qualcosa in più, 12-0 come prima vittoria in Champions va bene».

ST POLTEN
«La partita di sabato sarà tosta, ho guardato la loro partita, sarà difficile contro un avversario organizzato che gioca anche un bel calcio. Sabato sera sarà una partita bella e un’altra prova per vedere a che punto siamo. Sarebbe molto bello passare il turno».

CONDIZIONE FISICA
«Dal punto di vista mentale stiamo iniziando a capire bene cosa vuole il mister. Dal punto di vista fisico manca ancora qualcosa ma penso sia normale, dopo cinque settimane di preparazione c’è un po’ di pesantezza ma sono sicura che domani andrà alla grande. Io mi sento abbastanza bene, non ancora brillante come vorrei sentirmi».

VOGLIA DI SEGNARE
«Era importante provare a fare il nostro gioco e rispettare la nostra maglia e la loro maglia. Dimostri rispetto quando continui a giocare il tuo calcio. Cercare quello che ci chiede il mister, arrivare davanti alla porta e fare gol… siamo state brave ma non perfette. Cerchiamo di ripeterci e fare meglio».

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Alessandro Spugna, AS Roma: “Ci prepareremo bene per la prima di campionato”

Roma Femminile sconfitta: la formazione di Spugna ha perso 2-0 contro l’Atletico Madrid nel torneo amichevole Ciudad de Alcala. Le padroni di casa sono passate subito in vantaggio con una rete di Meseguer al terzo minuto, nella ripresa poi l’Atletico ha raddoppiato con un gol di Amanda Sampedro al 65′.


Alessandro Spugna ha parlato al termine di Atletico Madrid-Roma, partita vinta 2-0 dalle spagnole e valida per la prima edizione del Trofeo Ciudad de Alcala.

Ecco le parole del tecnico giallorosso.

“Questo era un impegno difficile – l’analisi di Spugna – una partita contro una squadra top a livello europeo. Siamo venute qui con qualche defezione e una settimana complicata, ma le ragazze hanno lavorato di squadra, hanno lottato, e questa è la cosa più importante. L’esperienza è stata molto bella, finire questa pre season con tre partite di livello internazionale è sicuramente importante per la crescita delle nostre ragazze. Ora ci prepareremo bene per la prima di campionato”.

Il morale del gruppo giallorosso è alto: “L’entusiasmo è la cosa più importante quando riesci a fare partite importanti come abbiamo fatto a Tolosa e a tratti anche qui oggi, seppur un po’ più stanche. Tutto questo ti deve dare esperienza e maturità e ci dovrà servire per il nostro campionato per poter essere una squadra protagonista, da piani alti”.

Dunque, c’è fiducia in vista degli impegni ufficiali: “Da ora contano i tre punti, andremo subito a casa di una squadra che conosco molto bene, giovane e ambiziosa. Recupereremo qualche giocatrice e quindi avremo tutte le carte per iniziare bene questo campionato”.

Credit Photo: Twitter AS Roma

DA NON PERDERE...