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Speciale Calciomercato – Roma, Pomigliano e Fiorentina piazzano colpi stranieri, addio Serie A per Møller Hansen e Hasegawa

Pochi ma forti i colpi di mercato che sono arrivati oggi.

In Serie A tre club pescano dall’estero. La Roma ha annunciato l’arrivo della centrocampista brasiliana ’88 Joyce Borini, ex Torrejon, Rayo Vallecano, Sporting Huelva, Valencia, Granadilla e Madrid CFF. il Pomigliano prende una giocatrice proveniente dall’Australia si assicura a centrocampo le prestazioni di Aivi Luik. La Fiorentina piazza per l’attacco un rinforzo svedese, che si riflette nel nome della ventisettenne ex Örebro Karin Lundin.
Due gli addii ufficiali di questa giornata, e hanno colpito la Milano calcistica. L’attaccante danese ’98 Caroline Møller Hansen rescinde il rapporto con l’Inter e si trasferisce in Spagna al Real Madrid, mentre la centrocampista giapponese ’97 Yui Hasegawa, che aveva fatto bene col Milan, dice addio alle rossonere per andare in Inghilterra a vestire la maglia del West Ham.

Se in Serie B si è visto poco o nulla in Serie C abbiamo un addio importante: stiamo parlando di Chiara Sarain che lascia, dopo tanti anni, la difesa del Padova.

Women, la UWCL comincia con una grande vittoria!

Prima gara ufficiale della nuova stagione per le Juventus Women, prima gara ufficiale per Mister Montemurro, prima gara di UEFA Women’s Champions League. E prima vittoria. Le bianconere dominano la partita e sconfiggono il Kamenica Sasa 12-0, trovando la prima vittoria in Europa della loro storia. Triplette per Caruso e Staskova, di Girelli (doppietta), Rosucci, Zamanian, Bonansea e Bonfantini le altre reti.

LA PARTITA
Sono sufficienti pochissimi minuti per capire con che spirito siano scese in campo le Juventus Women. Pallone sempre tra i piedi, errori ridotti al minimo, fraseggio veloce e tantissimo movimento. Il Kamenica Sasa viene travolto e, di fatto, non riesce mai a entrare in partita. Dopo 2 minuti, la Juve è già in vantaggio: lancio perfetto di Zamanian, tocco al volo di Caruso dopo un ottimo inserimento e primo gol per la numero 21 in UEFA Women’s Champions League.

Dieci minuti più tardi, Caruso concede il bis. Gvozderac si oppone come può ai vari tentativi bianconeri, ma non può nulla sulla conclusione di Caruso da centro area, libera di prendere la mira e raddoppiare. Il 2-0 regge cinque minuti: al 17’ Rosucci segna la terza rete, tornando al gol in bianconero. I tre gol non placano la fame delle ragazze e il resto del primo tempo è una serie di occasioni per il poker, che arriva a ridosso dell’intervallo. Lo sigla Cristiana Girelli, al primo gol europeo con la maglia della Juve.

Il secondo tempo prosegue sulla scia del primo: palla costantemente tra i piedi delle bianconere e occasioni che si accumulano. Passano sei minuti e arriva il quinto gol firmato Bonansea, incontenibile per le macedoni, e bravissima, con il mancino a trovare il giro giusto per battere un’impietrita Gvozderac. Al 56’ trova la doppietta Cristiana Girelli: protagonista ancora Bonansea, assist perfetto e 6-0.

Minuto dopo minuto la resistenza del Kamenica Sasa si fa più blanda e, anche grazie alle energie delle nuove entrate, la Juve dilaga. Zamanian, con una conclusione precisissima, porta il risultato sul 7-0, poi entra in partita Staskova, subentrata a Girelli e autrice dell’ottavo gol della partita. Il 9-0 ha un sapore speciale: tripletta per Arianna Caruso. Ancora protagonista Zamanian con un lancio millimetrico, controllo e terzo gol per la centrocampista bianconera.

Nel finale il risultato si fa ancora più largo. All’84’ e al 90’ segna ancora Staskova, trovando anche lei la tripletta, poi, in pieno recupero, c’è spazio per l’esultanza di Bonfantini, al gol all’esordio ufficiale con la Juve. A proposito di esordi, prime volte anche per Peyraud-Magnin, in campo dal primo minuto, Martina Lenzini e Amanda Nilden.

Un inizio perfetto e sabato in programma la seconda gara del mini-torneo che compone il primo turno, per proseguire il cammino europeo.

IL TABELLINO
Juventus – Kamenica Sasa 12 – 0

UEFA Women’s Champions League – Mini Tournament Round 1 Champions Path – Group 8 – Semifinal
Campo “Ale&Ricky” – Via Stupinigi, 182 – Vinovo (TO)

Marcatori: 2’ pt Caruso (J), 12’ pt Caruso (J), 17’ pt Rosucci (J), 47’ pt Girelli (J), 6’ st Bonansea (J), 11’ st Girelli (J), 13’ st Zamanian (J), 19’ st Staskova (J), 31’ st Caruso (J), 39’ st Staskova (J), 45’ st Staskova (J), 46’ st Bonfantini (J)

 Juventus: Peyraud-Magnin, Gama (Cap) (1’ st Lenzini), Cernoia (22’ st Nilden), Rosucci (14’ st Bonfantini), Girelli (14’ st Staskova), Bonansea, Lundorf, Boattin, Zamanian, Caruso (32’ st Pedersen), Salvai. A disposizione: Aprile, Soggiu, Hyyrynen, Caiazzo, Giai, Beccari, Pfattner. Allenatore: Montemurro Joseph Adrian

Kamenica Sasa: Gvozderac, Dimitrovska, Nikolovska V. (32’ pt Ristovska), Kostova, Ristovska, Nikolovska P., Georgieva (Cap) (9’ st Paneska), Joshevska, Andreevska, Colic (35’ st Marinkovska) , Shopska. A disposizione: Stojanovska, Nikolovska E., Stoimenovska, Marinkovska S. Allenatore: Zlatkovski Zoran

 Ammonite: 7′ st Dimitrovska; 9′ st Andreevska; 12’ st Caruso (J);

Prossimo impegno UWCL:
Juventus – (vincente della gara St. Polten vs Besiktas)
UEFA Women’s Champions League – Mini Tournament Round 1 Champions Path – Group 8 – Final
Sabato 21 agosto 2021 ore 21:00
Campo “Ale&Ricky” – Via Stupinigi, 182 – Vinovo (TO)

Vittoria Gallina, Jesina: il difensore classe 2000 torna in prestito dal Cesena al club marchigiano

jesina-femminile-gallina-vittoria

Domenica 22 riparte la stagione della Jesina in vista della prossima stagione in Serie C. La società marchigiana oggi ha comunicato il ritorno in prestito dal Cesena di Vittoria Gallina, difensore classe ’00 che torna in terra jesina dove è stata protagonista per tre stagioni.
Nei giorni scorsi per lo stesso sodalizio le ufficialità di Francesca Generali, difensore classe ’02, Alessia Fiucci, centrocampista classe ’05, Alessandra e Martina Amaduzzi, gemelle classe ’92, e Michele  Valtolina, attaccante classe ’02.

La Jesina ha reso noto inoltre  che a fine agosto affronterà in amichevole il San Marino mentre il 4 settembre incrocerà una tra Perugia o Pescara. Poi altri due test congiunti con Ancora e Vis Pesaro porteranno ad alzare i giri del motore iin vista della gara di Coppa Italia del 12 e 19 settembre contro il Vis Civitanova.

 

 

La Primera Iberdrola 2021-22: che spettacolo!

Villareal-Levante amichevole
Villareal-Levante amichevole

Il calcio femminile esiste in Spagna dal 1910 ma bisogna aspettare il 2016 per l’ingresso dell’Iberdrola come sponsor e per iniziare a trasmettere le partite in televisione. Nel 2019 è iniziato il processo verso la professionalizzazione, raggiunta nel 2020 e che sarà attuata da questa stagione. Il primo campionato è stato giocato nel 1988 in un gruppo unico ma nel ‘96 ecco il passaggio ai quattro gruppi con le quattro vincitrici che si sfidavano in una final four. Nel 2001 si creò la Superliga ma nel 2009 l’RFEF provò a coinvolgere tutti i team professionisti maschili a creare una squadra femminil. Nel 2011 si tornò al vecchio formato per il poco successo incontrato.
Il Barcellona guida la classifica con 6 titoli, segue l’Athletic con 5, il Levante con 4.
Quest’anno saranno 16 le squadre con 30 partite che vedranno le partecipanti affrontarsi in gare di andata e ritorno. Le ultime due andranno nella Segunda Division, la Reto Iberdrola, le prime 3 in Women’s Champions League. Si giocherà anche la Coppa della Reina a cui parteciperanno tutte le squadre della Primera Iberdrola, tornando al format del 2019 ridotto a causa della pandemia nella passata stagione.

Analizziamo i team nel dettaglio:

La favorita
: Barcellona, l’anno scorso ha fatto triplete. Resta sempre l’avversaria da battere in Europa e in Spagna.

Le avversarie
: Atlético Madrid, con 3 titoli e Real Madrid, alla seconda stagione nella Primera Iberdrola dopo l’acquisto del titolo del Tacon. Entrambe rafforzate.

Lotta per la Women’s Champions League
: Levante, sembra aver perso qualcosa con il calciomercato; Granadilla: fondato nel 2013, punta alla parte alta della classifica come nella passata stagione in cui è stata anche leader per qualche giornata; Athletic Club: si è rafforzata nel calciomercato e punta a migliorare l’undicesimo posto dell’ultimo campionato.

Nobili decadute: Madrid CFF: stesso problema delle granotas, da capire i nuovi innesti; Real Sociedad: vinse la Coppa della Reina nel 2019 ma quest’anno si è indebolita con le cessioni delle sue migliori calciatrici. Un ottavo posto sarebbe ammirevole.

Sprint per le posizioni alte
: Sevilla, può ambire a migliorare la passata stagione; Valencia: terzo nel 2016-17, si è salvata per il blocco della stagione nel 2019-20, ora punta in alto. Sporting Huelva: dal 2006 nella Primera Iberdrola ha fatto un’ottima seconda parte di campionato.

Lotta per non retrocedere: Rayo Vallecano, i problemi societari non la aiutano. Betis: può essere tra le sorprese del campionato. Eibar: buon campionato l’anno scorso, deve lottare per salvarsi.
Le neopromosse: Alavés e Villareal debuttano nella Primera Iberdrola e possono essere le sorprese di questa stagione.

Photocredit: Villareal Femminile

Roma femminile, vittoria per 2-0 contro la Fiorentina: doppietta di Glionna

Vittoria per la Roma Femminile allenata da mister Spugna. La formazione giallorossa ha battuto la Fiorentina per 2-0. Al centro sportivo Giulio Onesti, è andata in scena la sfida decisa grazie alla doppietta di Glionna. Da segnalare anche una prestazione di grande livello del portiere Baldi. Per la formazione giallorossa ora ci sarà la sfida contro l’Atletico Madrid il 19 agosto per proseguire la marcia d’avvicinamento alla prossima Serie A.

Credit Photo: Romanews.eu

Alejandro Dominguez, Presidente CONMEBOL: “Patto con la UEFA per la Coppa Intercontinentale femminile”

Che la federazione sudamericana tenga estremamente al calcio femminile è fuori da ogni dubbio. Con il recente congresso eseguito dall’organizzazione, la prima completamente dedicata a questo sport, sono state messe delle basi importanti per il futuro. Le proposte fondamentali sono state sostanzialmente due: l’esenzione delle allenatrici dal pagamento della licenza PRO per i prossimi tre anni e lo svolgimento della Copa America Femenina ogni due anni. Senza tralasciare ciò che allora era solo una proposta, ovvero la Coppa Intercontinentale femminile 

In una recente intervista ai microfoni di ESPN, Alejandro Dominguez, presidente della CONMEBOL, ha dichiarato di aver fatto dei fondamentali passi avanti. Queste le sue parole: “Abbiamo firmato un accordo con la Uefa per la Coppa Intercontinentale di calcio femminile. Il che significherebbe che la campionessa della Copa Libertadores femminile affronterà la vincente della Champions League europea”. Sarebbe una svolta epocale per tutto il movimento che vedrebbe la prima competizione internazionale ufficiale.  

Il torneo è tutto ancora da decifrare e da scoprire. Il primo punto è quello del format. Le ipotesi al vaglio sostanzialmente sono due: la prima prevederà una gara secca in campo neutro, mentre la seconda con una doppia sfida prima in Europa e poi in Sudamerica. Quest’ultima opzione ricalcherebbe quella che un tempo era la Coppa Intercontinentale maschile. Comunque entrambe le alternative sarebbero ben distanti dalla formula attuale usata per i colleghi.  

Credit Photo: Andrea Amato

USA, si ritira la leggenda Carli Lloyd: “… continuerò a trovare modi per aiutare a far crescere il gioco e ispirare la prossima generazione”

La leggenda del calcio femminile Carli Lloyd ha annunciato il proprio ritiro dal calcio giocato dopo una lunghissima carriera costellata da successi sia con le maglie dei club in cui ha militato sia soprattutto con quella della nazionale USA con cui ha segnato 128 reti in 312 presenze vincendo due Mondiali e due Olimpiadi.

“Quando ho iniziato con la Nazionale nel 2005, i miei due obiettivi principali erano essere il calciatore più completo che potessi essere e aiutare la squadra a vincere i campionati. Ogni giorno sono sceso in campo, ho giocato come se fosse la mia ultima partita. Non ho mai voluto dare nulla per scontato, soprattutto sapendo quanto sia difficile arrivare in cima, ma ancora più difficile restarci per così tanto tempo. Vorrei ringraziare US Soccer per aver contribuito a fornire opportunità e ricordi che dureranno tutta la vita. Sono per sempre grato di aver rappresentato lo stemma e di poter giocare per il mio paese negli ultimi 17 anni. Continuerò a supportare e tifare questa squadra e continuerò a trovare modi per aiutare a far crescere il gioco e ispirare la prossima generazione. – ha spiegato Lloyd come si legge sul sito della Federcalcio statunitense – Terminare la mia carriera sapendo che la mia famiglia potrà essere al mio fianco e condividere con me questo ultimo capitolo non poteva essere più speciale”.

Immacolata Tenore, Pegaso: “Stagione positiva, punteremo a crescere nella prossima annata”

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In questa stagione uno dei team ad essere ripartiti nel torneo di Eccellenza femminile campano è stata l’ASAD Pegaso. La nuova società al primo anno di vita è presieduta da Sonia La Cerra è dal patron Antonio Sguazzo. Le giallonere sono state guidate in campo dal tecnico Michel Dorini e da Teodosio Lioi, allenatore dei portieri. Nella squadra una delle atlete più esperte è Immacolata Tenore, classe ’89 di Siano. Abbiamo raggiunto il terzino per qualche impressione sulla stagione da poco conclusa.

La vostra è una società al primo anno di vita. Quando e chi ha spinto per la nascita di questo club?
La nostra squadra è nata dopo la riapertura della scorsa estate. A portare avanti questo progetto la voglia del nostro allenatore Michel Dorini e del dirigente Teodosio Lioi di comune accordo con la presidentessa Sonia La Cerra e il patron Antonio Sguazzo”.

Tu sei entrata a far parte di questa squadra leggermente dopo i primi passi cosa ti ha spinto a sposare questo progetto?
Ho preso parte al progetto Pegaso con la ripartenza della stagione. In me c’era tanta voglia di rimettermi in gioco visti i precedenti di sette anni nei quali ho giocato nella squadra femminile del Pontecagnano“.

Come era formato il vostro organico? Quali erano gli umori ai primi allenamenti?
“Fin da subito sono stata invasa dal grande entusiasmo e dalla voglia di tutte le mie compagne di reagire a questa situazione pandemica che ci ha fermate per un lungo periodo”. 

Quali erano i vostri obiettivi? Quali quelli di Immacolata Tenore?
“L’obiettivo della squadra, al suo primo anno di vita, era principalmente quello di costruire una rosa affiatata cercando di competere al meglio delle nostre possibilità e poi crescere negli anni a venire. Il mio era quello di mettermi a disposizione della squadra ed aiutare alla cresciuta del gruppo”.

Come è andato il vostro campionato? Soddisfatti?
“Direi di si. Noi essendo un gruppo alle prime armi di calcio ad 11 avevamo una base tecnica discreta da alimentare con costanza ed esperienza. Tatticamente, invece, poiché la maggior parte delle mie compagne provenivano dal mondo del calcio a 5 c’è stato tanto da lavorare”.

A tuo parere come era il livello del campionato?
“Il campionato è stato secondo me di un buon livello generale, con alcune squadre erano attrezzate per il salto di categoria. Speriamo nella ripartenza il numero delle formazioni iscritte possa crescere e tornare a quelli presenti prima della pandemia”.

Quali ricordi porterai di questa stagione?
“La mia è stata una piacevole esperienza. Ho condiviso tanti momenti stupendi con le mie compagne di squadra riuscendo a correre dopo tempo dietro ad un pallone”.

Nella prossima stagione rimarrai con la Pegaso?
“Questa stagione mi porterà sicuramente a rinnovare il contratto per un altro anno con un gruppo col quale son sicura sarà possibile toglierci tante soddisfazioni”.

Davide Bruno, coach Vigevano: “Per me è un piacere lavorare in questa società. Il mio sogno è quello di partire e finire questo campionato”

Il Vigevano Calcio 1921 è una società presente nella città di Vigevano, in provincia di Pavia. Se la squadra maschile parteciperà al campionato di Prima Categoria, quella femminile, nata nel 2019, disputerà la sua terza stagione nel Girone A di Promozione. Ma per spiegare il progetto in rosa della società vigevanese abbiamo rivolto ad alcune domande a Davide Bruno che, oltre ad essere Responsabile, è per il terzo anno allenatore della formazione biancoceleste

Davide cos’è per te far parte di una società come il Vigevano?
«Per me è importante perché quest’anno siamo nel centenario, ed è un piacere lavorare in questa società, perché lavoro bene».

Che risultati avete ottenuto in questi due anni?
«Siamo partiti nel 2019 con una squadra nuova ma con ragazze di esperienza, con l’obiettivo di vincere il campionato, poi, dopo un inizio difficile e una buona ripresa a metà stagione, il Covid ha fermato tutto. La scorsa stagione avevamo un gruppo assemblato e volevamo l’Eccellenza, ma abbiamo svolto una sola gara».

Come sarà il Vigevano Femminile 2021/22?
«Quest’anno vogliamo vincere il campionato per andare in Eccellenza: siamo riusciti a mantenere la squadra dello scorso anno, con alcuni innesti giovani».

Che Girone A di Promozione Lombardia ti aspetti?
«Ho visto che ci sono squadre nuove, come il Vighignolo, Nerviano, poi ci sono alcune incognite come la Pontese».

Come sta andando il Settore Giovanile del Vigevano?
«Al momento abbiamo solamente la Prima Squadra, perché, siccome non abbiamo in gestione alcun Centro Sportivo presente nel paese, purtroppo abbiamo interrotto alcune attività».

Come sta il calcio femminile lombardo?
«In questo momento è complicato, perché due anni fa, partendo dal basso, si era alzato il livello di allenatori e si stava sviluppando un determinato percorso, ma ora è da valutare, perché ci sono tanti fattori che sono mancati, come gli sponsor, i contributi e i fondi comunali. Questo vale per le squadre presenti in Eccellenza e in Serie C. Secondo me il Covid ha rimesso in gioco un settore che si stava modulando, ovviamente bisogna ripartire dalle attività di base, e quindi sulle piccole, con la speranza di avere ancora un settore femminile che ha qualcosa in più rispetto a quello maschile».

Quanto inciderà il professionismo nel calcio femminile italiano?
«Anche qui bisogna vedere come bisogna farlo, perché già in Serie A cominciano a vedersi alcune differenze tra le squadre presenti nel massimo campionato. Vedremo questo professionismo dove arriverà».

Qual è il sogno che vorresti ancora realizzare come allenatore del Vigevano?
«Il mio sogno è quello di iniziare, proseguire e terminare questo campionato, con la speranza di crescere con questo gruppo che è partito due anni fa».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Vigevano 1921 e Davide Bruno per la disponibilità.

Photo Credit: Davide Bruno

“Dual Career” ed i Campioni Laureati: il mondo femminile è il più studioso d’Italia

Gloria Marinelli

Forse non tutti sanno che il campionato femminile di serie A è il più ‘studioso’ d’Italia: tra la serie A e B femminile le laureate risultano essere (dati aggiornati all’anno scorso) il 22,9% del totale delle giocatrici.

Oltre “una su sei” delle atlete riesce a raggiungere la laurea. Sarà che il calcio, dopo la gloriosa carriera riservata ad ogni sua atleta, dura notevolmente poco per garantire una vita agiata; oppure che nonostante gli ingaggi, per quanto congrui, non sono più quelli di una volta, e comunque mai e poi mai paragonabili a quelli di un calciatore maschio di serie A.

Il volley, ha da sempre, una reputazione di sport intelligente da mantenere; sarà che in discipline meno ricche i protagonisti in campo nascono ed evolvono nella consapevolezza che saper fare anche altro, nella vita, una volta appese le scarpette al chiodo non sarà solo utile, ma addirittura necessario. Fatto sta che sottorete, in percentuale decisamente superiore agli altri sport, si moltiplicano i “campioni laureati”.

La percentuale risulta ancora più significativa se paragonata con quella degli atleti laureati in altri sport. Nella pallacanestro maschile gli atleti italiani laureati sono il 5,5% mentre nel calcio maschile, in serie A, la percentuale dei laureati è inferiore all’1%.

E se quel 22,9% s’è trasformato ora in oltre il 23% merito è delle ultime due neo-dottoresse del calcio femminile italiano: due amiche e compagne di squadra dell’Inter (Gloria Marinelli e Marta Pandini), anche approfittando del lockdown, si sono laureate in Scienze Motorie e dello Sport all’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

L’isolamento da pandemia ha (almeno in questo…) agevolata la rincorsa all’alloro accademico anche per altre atlete: si pensi alla bomber della Juventus e della Nazionale Barbara Bonansea, ora laureata in business administration, o alla nuotatrice paraolimpica Monica Boggioni, dottoressa in biotecnologie.

Insomma, il numero di laureate (e laureati) nello sport – o meglio, in alcune discipline – sembra allargarsi, per i motivi già accennati, ma anche per alcuni altri, che vale la pena sottolineare, a partire dalla sempre più crescente, in quantità e qualità, offerta di formazione universitaria online (e, anche in questo, il lockdown è stato certo un catalizzatore), per arrivare all’ormai acquisita consapevolezza che lo sviluppo del pensiero laterale è in larga parte funzionale a migliorare la performance sportiva, soprattutto per quegli atleti che faticano a digerire ritmi e carichi di lavoro troppo standardizzati e ripetitivi.

Senza nulla togliere agli atleti o atlete “Top Level” per l’importante risultato ottenuto, per il conseguimento di una Laurea, ma il vero problema del settore “Dual Career” è alla base, in quanto il numero di atleti/atlete non professionisti è aumentato in maniera vertiginosa e le istituzioni “apicali” del mondo dello Sport non si rendono conto della forza inespressa di queste figure professionali utili per colmare il gap della disoccupazione giovanile.

Il Politecnico di Torino ha da anni sviluppato un progetto di formazione in tal senso.

A questo sarebbe strategico strutturare un programma di livello accademico accessibile ad ogni atleta destinando fondi statali che verrebbero recuperati (per esempio) sotto forma di crediti d’ imposta, anche con il coinvolgimento del privato, che invece di destinare soldi a sponsorizzazioni (molto spesso inutili e sicuramente dispersivi) essi potrebbero essere destinati alla formazione accademica di atleti agonistici (anche se non espressamente professionistici).

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