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Cristiana Girelli, Juventus Women: “Le amichevoli servono a correggere e migliorare ciò che non va”

Cristiana Girelli ha espresso le sue considerazioni dopo la sconfitta in amichevole contro il Pomigliano.  Sul proprio profio Instagram la giocatrice ha considerato il secondo k.o. dopo quello di Barcellona una lezione per preparare al meglio le partite che contano.

Cambiare, provare, sbagliare. Le amichevoli servono anche a questo: correggere e migliorare ciò che non va. Tra una settimana inizieranno le partite che contano veramente e lì non ci saranno più scuse”.
 
Credit Photo: Pagina Instagram Cristiana Girelli

Giorgia Verzulli, Tiki Taka Planet Francavilla: “Serie A arriviamo. Parola d’ordine: lavorare sodo”

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Nel torneo di Serie A  di calcio a 5 femminile sono cinque le new entry rispetto alla scorsa stagione. Tra queste il Tiki Taka Planet Francavilla, presieduta da Marco Tiberio, che ha avuto la meglio nel girone B di Serie A2 grazie ai 54 punti finali. Tra le abruzzesi, guidate da Nello Chicchirichi e capitanata da Fabiana Pastorini, prossima al suo quarta anno in squadra Giorgia Verzulli, laterale classe ’94. Abbiamo raggiunto la calcettista originaria di Pescara, che come compagna di squadra ha anche la sorella Fabrizia, per una breve intervista sull’ultima stagione.

Giorgia il gruppo era cambiato rispetto a quello dell’annata precedente? Quali erano gli obiettivi di squadra per questo campionato?
In questa estate  siamo ripartite in pratica con lo stesso gruppo dell’anno precedente. Si puntava a fare un buon campionato e ad arrivare tra le prime tre della classifica”.

Nel girone d’andata otto vittorie e due pareggi. Come è stato il vostro inizio di campionato? Quali erano gli umori al giro di boa?
“Francamente, il girone di andata non è andato come avevamo sperato e diciamo che a novembre dopo lo scontro diretto perso con il Romagna, l’umore non era dei migliori. A tratti abbiamo mollato, ma siamo state brave a reagire”.

Per voi un ottimo girone di ritorno dove avete staccato una agguerrita concorrenza. Avete sempre pensato di centrare la promozione?
“Penso che l’inversione di rotta ci sia stata proprio a dicembre nell’ultima giornata contro il Perugia, altro scontro diretto, e cosi dopo le vacanze siamo tornate con la giusta motivazione che unita alla costanza e ad un po’ di fortuna ci ha permesso di centrare la promozione. Concretamente penso che abbiamo iniziato ad assaporarla a metà febbraio”.

 Cosa avete provato dopo il successo finale?
“Personalmente, è stato come riprendermi qualcosa che mi toccava di diritto. Nel 2018 avevo raggiunto la Serie A con l’Az Gold futsal, società fallita poi a causa della prematura scomparsa del presidente Alex Zulli. Per quanto riguarda la maggior parte delle mie compagne, hanno vinto un qualcosa che non avevano mai vinto prima”

Come valuti nel complesso il livello del campionato?
“Gruppo non facile. Rispetto agli altri giorni di Serie A2, penso che il nostro sia stato il girone più impegnativo sia sotto il profilo tecnico che tattico”.

Che annata è stata per te?
“É stata un’ottima annata, ho imparato tanto a livello tattico ma anche umano e sono arrivata a siglare 25 goal complessivi”.

Quali sono state le principali difficoltà con le tante restizioni?
“Il campionato 2020/2021 non è stato facile sotto ogni aspetto, a partire dal livello logistico e organizzativo, dove il protocollo dei tamponi è stato inserito forse troppo tardi. Anche sotto il profilo sociale, per l’assenza del pubblico, il torneo è stato complicato”.

Per te rinnovo annunciato con le abruzzesi. Cosa significa per te indossare questa maglia?
“Ormai sono molto legata alla mia terra, ed avere la fortuna di poterla rappresentare a livello nazionale con un’ottima società mi gratifica”.

Come ti immagini il campionato di Serie A alle porte?
“Parola d’ordine: lavorare sodo. Solo così potremo arrivare a toglierci delle soddisfazioni nel nostro primo anno nella massima serie”.

Nei giorni scorsi l’annuncio di una gara a settimana proposta su Sky? Segnale positivo per il movimento giusto?
“Segnale positivo si, anche se penso che questa idea era da sviluppare già da qualche anno fa. Nel femminile tendiamo sempre ad accontentarci delle briciole, mi piacerebbe più solidarietà tra le ragazze e più emancipazione”.

“One Life”, il libro di Megan Rapinoe

La stella del calcio americano Megan Rapinoe continua la sua lotta per la parità di retribuzione per l’USWNT, la lotta per i diritti della comunità LGBT+, forza galvanizzante per il cambiamento sociale, diventando sempre di più un’icona a livello sociale fuori dal rettangolo verde.

Ora ha una storia da raccontare. Intitolato “One Life”, il libro di Rapinoe uscirà il 10 novembre con la collaborazione della casa editrice Penguin Publishing e Emma Brockes. Sarà disponibile su Amazon.com

Sono così entusiasta che il mio libro esca, ha detto Rapinoe su Instagram. “E di condividere qualcosa di più su di me. Questo percorso è stato così speciale, rilasciare ricordi fantastici, il rapporto con la famiglia e capire come sono.”

Cosa aspettarsi dal libro? Vi sarà uno sguardo dietro le quinte della sua vita, in particolare degli ultimi anni, in cui Rapinoe è passata da vincere la FIFA Women’s World Cup per per due volte, alla faida con Donald Trump. Inoltre, sollecitazioni per imparare a prendere il sopravvento con azioni grandi e piccole per continuare la lotta per la giustizia e l’uguaglianza.

Credit Photo: https://www.amazon.com/

Virginia Torrecilla: mi piacerebbe ritirarmi all’Atlético Madrid

Milan-Atlètico Madrid femminile
Milan-Atlètico Madrid femminile

La numero 14 dell’Atlético Madrid, 26 anni, centrocampista della Nazionale spagnola, è riuscita a superare un cancro alla testa tramite radioterapia, chemioterapia senza perdere il sorriso.
Virginia vuole realizzare il sogno della madre: tornare a giocare dopo il cancro.
In un’intervista ad As tocca vari temi: anzitutto il recupero fisico. “Sto recuperando chili, ritmo e toccando la palla che è la cosa più importante. Ho avuto momento critici, non solo per la malattia ma anche per l’incidente di mia madre, ma il calcio mi ha fatto riiniziare a sognare
Mia madre è una lottatrice. Forse non potrà riprendere a camminare ma è stata lei che mi ha spinto a tornare a giocare. Lo farò per lei, giocherò dopo aver superato il cancro. Il calcio è stato tutto. Quando mi hanno diagnosticato il cancro e mi hanno detto che non avrei potuto tornare a giocare, è stato duro, ma in quel momento solo volevo vivere. Dopo il calcio non solo mi ha salvato la vita durante la terapia perché il club e le mie compagne di squadra sono state con me e la mia famiglia. Mi hanno dato vita. L’unico giorno che uscivo di casa era quando la mia squadra giocava. Inoltre mi hanno detto che la chemioterapia era meno aggressiva perché ero una sportiva. Ho avuto paura di perdere qualità in campo. Grazie a Dio, non ho nessuna conseguenza della malattia. Come mi vedo io, credo nella qualità nel tocco di palla e non l’ho ancora persa. Al momento, credo di avere le stesse condizioni con meno muscoli e forza.
Virginia ha raccontato tutta la sua malattia sui social media e ha dovuto anche denunciare alcuni insulti che ha ricevuto. “La gente può scrivere ciò che vuole. Non mi interessa chi pensa male. Io sono la persona che sono e voglio essere. Ci sono cose assurde come la gente che ce l’aveva con me per essere calva. Non mi interessano queste persone, come quelle che non amano il calcio femminile. A queste dico di dedicarsi ad altro e non mancare di rispetto”.
Un messaggio importante quello di Virginia Torrecilla che ha voluto trasmettere tutto con grande naturalezza: “Voglio far vedere che queste cose possono succedere a tutti. Sono molto felice che mia mamma sia viva e che tra poco sarà a casa. Inoltre io ho superato un cancro e posso tornare a giocare. Ne sono felice e devo raccontarlo. Voglio che la gente veda che, si può superare qualunque difficoltà”.
Virginia è molto felice all’Atlético con le compagne che gridavano prima delle partite: “Per te, per Vir”. “Le mie compagne e il club si sono comportate benissimo e mi sono sempre state accanto. A causa del Covid-19 non potevo andare a Mallorca e loro sono state la mia famiglia. Ho sofferto molto di più per le partite da fuori che da dentro il campo. Non avevo mai vissuto niente del genere e mi sono resa conto che da calciatrice è molto diverso. E’ orribile quando non puoi giocare. Ora mi sento ancora più rojiblanca per quello che il club ha fatto sia a me che a mia mamma. Mi piacerebbe ritirarmi qui all’Atlético per ringraziare la società.
Gli obiettivi di quest’anno e per il futuro: “Abbiamo fatto grandi acquisti. Il Real Madrid e il Barça hanno fatto buoni progetti ma il nuovo campionato sarà bello e differente.
Voglio tornare a giocare con la squadra. Mi piacerebbe sollevare trofei con l’Atlético e soprattutto con la Nazionale. Non mi sarei mai immaginata di arrivare fin qui e avere aiutato tanta gente. Mi sento una privilegiata per essere riuscita a vincere il cancro e che la gente mi veda con gli occhi della lottatrice. E’ molto bello. Preferisco che mi vedano con questi occhi e come brava persona piuttosto che una grande calciatrice. E’ stato un grande insegnamento e spero che la gente che abbia sofferto malattie o incidenti simili siano forti e riescano a superarli come ho fatto io.
Un grande messaggio di speranza per una ragazza di soli 26 anni che sa cosa vuole e presto tornerà a giocare. In bocca al lupo Vir 14!

Photocredit: Virginia Torrecilla, Twitter

Azzurra Accettoni, Chieti: l’ex Perugia passa alle abruzzesi che rinnovano con Clarissa Venditti

Nelle ore scorse annuncio di un nuovo arrivo in casa Chieti, in vista della prossima stagione da disputare nel girone C  Serie C. La squadra del tecnico Lello Di Camillo ha chiuso per l’arrivo di Azzurra Accettoni, difensore classe ’00 ex Perugia. In precedenza per le nero-verdi l’ufficialità della permanenza di  Clarissa Venditti, portiere classe ’05.

Nei giorni scorsi poi per le abruzzesi gli annunci delle intese con Francesca Carnevale, centrocampista classe ’00, e  Giulia Colavolpe, attaccante classe ‘00,  Giada Di Camillo, difensore classe ’90,  Lisa Falcocchia, portiere classe ’02, Alessia Cutillo, centrocampista classe ’93,  Alessia Stivaletta, attaccante classe ’97,  Giulia Di Camillo, centrocampista classe ’91, Valentina Esposito, difensore classe ’86,  Maria Rosaria Russo, centrocampista classe ’96, Alisia De Vincentiis difensore classe ’03, e Simona Vizzarri, difensore classe ’94, Lara Seravalli, portiere classe ’00, Ilaria D’Intino, esterno classe ’04, ed Antenisca Di Sebastiano, centrocampista classe ’03.

Flaminia Simonetti, Inter Women: “Sarà un campionato molto competitivo quest’anno”

Intervenuta ai microfoni di Inter TV, la giocatrice dell’Inter Women Flaminia Simonetti ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla nuova stagione che sta per iniziare. Di seguito le sue parole.

RITORNO
«Sono molto felice di essere tornata qui a titolo definitivo perchè oltre ad essere un grande club penso che quest’anno possiamo toglierci tante belle soddisfazioni».

PREPARAZIONE
«Abbiamo ripreso gli allenamenti con grande entusiasmo, soprattutto dopo la settimana in ritiro dove abbiamo lavorato duramente ma bene. Siamo cariche per l’inizio del campionato».

GRUPPO
«Siamo un gruppo nuovo. I primi giorni di ritiro sono stati utili per conoscerci meglio. Rispetto all’anno scorso siamo molto cambiate, ognuna di noi dovrà dare il suo meglio».

ALLENATORE
«La nuova guida tecnica ci sta aiutando molto in questa prima fase: ha esperienza ed è molto preparata».

CAMPIONATO
«Sarà un campionato molto competitivo quest’anno. Tutte le squadre si sono rinforzate: anche noi lo abbiamo fatto e oggi siamo, secondo me, più forti. Sono sicura che potremmo fare bene».

OBIETTIVI
«A livello di squadra possiamo toglierci tante soddisfazioni, a livello personale mi piacerebbe ricevere una chiamata dalla Nazionale in vista dell’Europeo di giugno».

Credit Photo: Vanni Caputo

Emanuela Picano, Sora: “Ripartire è stato utile per mettere qualche mattone in più rispetto allo scorso anno”

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Il Sora è stata una delle società a ripartire nell’ultimo torneo di Eccellenza laziale. La società bianconera, cara al patron Giulio Abbate, è stata allenata da Simone Persichini e capitanata in campo da Serena Cicchini.  Nell’organico della squadra della provincia di Frosinone da 2 anni è presente la classe 2002 Emanuela Picano, difensore centrale originario di Cassino che abbiamo raggiunto per qualche battuta sull’ultima annata delle bianconere.

Emanuela come è andato lo scorso campionato per voi?
“Non male direi. Le sconfitte che abbiamo subito ci hanno rese più determinate. Anche il Covid, che nonostante ci abbia causato complicazioni, non ha fatto altro che aumentare la nostra voglia di giocare”.

In estate eravate ai nastri di partenza del torneo, come eravate arrivate alle soglie dell’esordio in campionato?
“Penso che non ci eravamo mai sentite così pronte. La sensazione era simile a quella di quando ordini il tuo piatto preferito al tuo ristorante preferito e non fai altro che aspettare che arrivi e nel frattempo lo assapori con il pensiero”.

Poi il nuovo stop e la nuova apertura in primavera. Come è stato rifermarsi e quando avete saputo di poter rientrare in campo?
“Fermarsi è stata una pugnalata allo stomaco. Rientrare in campo è stata un’emozione unica, io e tutte le mie compagne eravamo piene di adrenalina anche perché non aspettavamo altro”.

Quali erano gli obiettivi della squadra per il campionato e quali i tuoi?
“Creare gruppo, che per me è la cosa fondamentale, mettere qualche mattone in più rispetto al primo anno, crescere sia tatticamente, tecnicamente che mentalmente”.

Come è andata poi per voi la stagione?
“Siamo partite fra mille difficoltà, tra ragazze che avevano contratto il Covid e quelle alle prime armi. Come una squadra abbiamo affrontato il tutto insieme, crescendo e creando una base importante per la prossima stagione”.

Come hai trovato il livello del vostro girone?
“Girone impressionante, per noi molto stimolante datosi che le altre squadre erano più forti di noi. Abbiamo imparato da loro per questo ritengo importante confrontarsi con gruppi più “forti”. Adesso sappiamo cosa serve per arrivare al loro livello”.

Che ricordi porterai di questa stagione?
“I ricordi positivi sono sicuramente molti, dalla felicità di tornare a giocare a quello di condividere tanti momenti con il gruppo. Tra i negativi, purtroppo, il calcio in faccia ricevuto a Nettuno, esperienza unica”.

La prossima stagione rimarrai con questa maglia? Ripartirete insieme dal campionato d’Eccellenza?
“Certo, non mi sono mai sentita così a mio agio in una squadra. Ripartiamo insieme, come abbiamo sempre fatto”.

Cielo Veizaga: calciatrice 19enne e viceministra alla sport boliviana

Cielo Veizaga è la nuova viceministra alla sport boliviana e al contempo è anche calciatrice della nazionale femminile del paese. Giovanissima, ha solo 19 anni, ma le idee sono chiare. Durante l’accettazione della nomina ha ringraziato per la fiducia nei confronti dei giovani e delle donne, ribadendo il suo impegno a lavorare per la creazione di sempre maggiori tutele per gli atleti di base.

“Lo sport è la migliore ricetta per unificare il paese. Vengo da una famiglia di atleti con risorse economiche limitate ma piena di sogni, di obiettivi, senza limiti.” Queste le sue parole durante la nomina. Il ministro della Salute, Edgar Pozo, ha sottolineato inoltre che Veizaga avrà “il sostegno assoluto dei diversi livelli che costituiscono il Ministero“.

Cielo Veizaga viene da Cochabamba, la madre (scomparsa quando la giovane aveva solo 10 anni) era di Santa Cruz. Il calcio, racconta la neo viceministro, è stato anche un modo per superare il dolore, trasformandolo in forza, talento ed amore. La calciatrice ha partecipato a due edizioni dei Giochi Sudamericani, nel 2018 e nel 2020.

“A scuola di tecnica”: soluzioni per saltare l’avversario con arresti e ripartenze

Terzo appuntamento con “A scuola di tecnica”, la rubrica che analizza i gesti calcistici nata dalla collaborazione con il maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Oggi andremo a vedere gli arresti e le ripartenze.

FOCUS TECNICO
Sono gesti che possono essere fatti in qualsiasi momento e zona di campo, anche se sono maggiormente compiuti nelle fasce. Il movimento infatti tende ad avere una traiettoria sempre rettilinea e i giocatori che padroneggiano questo tipo guida sono soprattutto gli esterni, che vanno al cross o verso l’interno per calciare. Questi movimenti si possono concatenare tra loro servendosi delle diverse parti del piede (esterno, interno, tacco, suola, collo), e si compiono guidando la palla da un punto di partenza a uno di arrivo, dove arresto la sfera e poi riparto cercando di saltare l’avversario. Arresti e ripartenze sono movimenti principalmente impiegati nell’1vs1.

ALLENAMENTO
Si parte sempre dalla base, facendo gesti semplici come il tiro e spingo: fermata la palla con la suola, si tira leggermente indietro verso di sé per poi riaprire con il piede utilizzato per stopparla e si porta avanti con l’interno. Questo il metodo di allenamento del maestro di tecnica Matteo Pierleoni:
Ragazzi e ragazze vengono preparati anticipatamente ad arresti e ripartenze con il trattamento palla: decido quali parti del piede far utilizzare loro, iniziamo con la sensibilità dell’interno, esterno e suola per poi utilizzare questi gesti tecnici in movimenti più complessi. Spesso si lavora su un corridoio dove viene creata una linea di mezzeria. A coppie o terne i giocatori guidano la palla, si arrestano sulla linea e poi ripartono portando la palla al compagno”. Una volta appresi bene i singoli gesti si può allenare il movimento aprendo il circuito, ricreando quindi la sfida davanti alla porta al termine di un percorso dove si effettua il gesto tecnico. “Oppure, se lo vogliamo portare in situazione, si può creare un 1vs1 senza contatto: i due avversari si troveranno di fronte, ci sarà una linea di mezzo che non potranno superare per potersi toccare e quindi fronte a fronte l’attaccante che porterà palla dovrà guidare la palla destra o sinistra oltrepassando una porticina formata da due coni. Il difensore, non potendo cercare il contatto, dovrà buttare giù il cono prima che palla entri in porta”.

CONSIGLI
Sono movimenti più complessi essendo una composizione di più gesti tra loro, ad esempio taglio interno più tocco esterno, oppure taglio esterno più porto via con l’interno dello stesso piede. È molto importante prendere dimestichezza con essi, poiché offrono efficaci soluzioni per poter saltare uno o più avversari. “Consiglio di trattarlo quando i ragazzi sono già abbastanza preparati. Con piccoli si fa più difficoltà, è meglio partire dalle cose più semplici, come fermare la palla con la suola e ripartire con l’interno, con il collo o mezzo collo esterno per la guida. Consiglierei anche e soprattutto di farlo da fermi perché possano apprendere meglio il gesto tecnico. Durante gli allenamenti è importante soffermarsi su questi analizzando il movimento all’interno delle diverse situazioni”. Arresti e ripartenze vanno costantemente allenati, a qualsiasi età, anche se ci sono giocatori e giocatrici, solitamente i brevilinei che sono molto veloci, che hanno questi movimenti innati, mentre chi è più lento usa forza e potenza per avanzare senza soffermarsi troppo sul gesto tecnico. “Visto che le ragazze tendono a sviluppare il gioco in verticale – ha continuato Matteo Pierleoni –, consiglio loro di lavorarci molto per essere più incisive nell’1vs1 visto che fornisce loro più materiale, più attrezzi per poter superare l’avversaria. È utile lavorarci anche come allenamento atletico per poi aumentarne l’utilità utilizzando la palla per creare situazioni di gioco”.

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Calcio Femminile Italiano è sempre attento e sensibile alle richieste e curiosità degli utenti. Per interagire e/o proporre temi da trattare nella nostra rubrica è possibile scrivere una e-mail con oggetto/titolo “A scuola di calcio” alla casella di posta dedicata: info@calciofemminileitaliano.it

Photo Credit: Matteo Pierleoni

Speciale Report FIFA “Setting the Pace”: Inghilterra

La Barclays FA Women’s Super League è la massima serie del calcio femminile in Inghilterra. Nel campionato prendono parte 12 squadre che giocano per 9 mesi da settembre a maggio. Il 100% delle squadre è associato ad una squadra maschile e il 100% possiede un settore giovanile.

Il ricavato medio per un club è di $996000, ma solo il 17% raggiunge un profitto.

A livello tecnico, vi è una media di 9.1 persone che fanno parte della squadra con un lavoro full/time, mentre a livello amministrativo sono 3.1 le persone per club con un lavoro full-time. Il 44% degli allenatori ha una licenza da allenatore Pro. È evidente che dietro un club inglese vi è una solida struttura di staff e manageriale.

Durante la stagione, 2018/19 la media di spettatori nelle partite di campionato è stata di 996 persone, mentre la partita di quell’anno con il maggior numero di fan è stata quella tra, Brighton & Hove Albion contro Arsenal, dove presero parte ben 5265 spettatori.

La Nazionale Femminile del Inghilterra occupa il sesto posto nel FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking.

L’età media delle giocatrici è di 24 anni, dove ben il 91% delle atlete pagate vive con un salario dato dalla prestazione sportiva per il club e ha un contratto scritto con il club. Negli ultimi 5 anni il campionato è stato vinto da solo 2 diverse squadre: Chelsea (2017-FA WSL 1, 2017-2018, 2019-2020, 2020-2021) e Arsenal (2018-2019).

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