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Elisa Pozzi: “Ottenere dei riconoscimenti, per le calciatrici mamme, sarà un ottimo traguardo!”

Capitana del Noviglio Ladies, Elisa Pozzi ha trascorso 22 anni ad inseguire un pallone tra oratorio e campi da calcio. Dopo alcuni anni nella F&A Pastrurago Femminile di Vernate, arrivano i primi successi: vincendo molti campionati giovanili. Poi arriva l’ Eccellenza, senza contare il titolo da capocannoniere. Fu cercata anche da squadre di un certo livello, ma i due allenamenti settimanali e la gara del weekend erano già troppo per chi come Elisa vuole affermarsi nella vita, divertendosi e dedicando sacrifici per il calcio e lo Sport, per mettere su anche una famiglia.

Ed è per questo motivo che Elisa Pozzi entra nella nostra squadra di “Campionesse nella vita”.

Il giocare a calcio ed essere mamma quanto è difficile, e come vedi la figura di “giocatrice mamma”?
Per una mamma è sempre difficile potersi ritagliare del tempo per sé stessa e fare sport, ancor di più lo è quando, facendo parte di una squadra, deve allenarsi in giorni e orari prestabiliti e star lontano dalla famiglia per la mezza giornata della partita.

Come riesci a gestire ed a portare avanti una vita parallela tra le due realtà?
E’ inutile negarlo, sono sacrifici! Oltre al lavoro (che fa parte della vita di tutti i giorni), devi trovare il tempo di allenarti per essere competitiva sia con le compagne ma soprattutto con le avversarie cercando però di non far mancare tempo ed attenzioni a marito e figli.

Quali garanzie, secondo te, hanno le giovani calciatrici (ad oggi ancora dilettanti), e non professioniste, che in Italia intendono avere un figlio?
Purtroppo credo nessuna garanzia! Una donna che decide di diventare mamma, sa che dovrà stare lontana dai campi per almeno 15 mesi (9 di gravidanza + 6 di allattamento). Poi, se lavorerà sodo, ci vorranno altri 3 mesi di SOLI ALLENAMENTI per tornare in forma. Non credo ci siano, attualmente, società disposte a tenere in carico calciatrici (quindi costi) senza poterle utilizzare per 2 stagioni circa.

Sarà soprattutto per questa penalizzazione che molte atlete devono scegliere tra la carriera e la gioia di crearsi una famiglia? Che consiglio daresti, oggi, a loro?
Una calciatrice professionista è consapevole che dal momento in cui decide di diventare mamma è come se avesse deciso di “appendere le scarpette al chiodo” (a meno che non decida di farlo giovanissima, in questo caso forse avrebbe ancora tempo per essere reinserita in squadra). Per quanto io ami giocare a calcio e sia felicissima di continuare a farlo tutt’oggi anche a 38 anni, non sceglierei la carriera calcistica se questa mi impedisse di creare una famiglia (scelta mia personale ovvio)

Se possiamo essere indiscreti: come sono state le prime settimane dopo la “lieta novella” che avresti avuto un figlio? E come hanno preso, della notizia, le compagne di gioco?
Io e mio marito avevamo deciso di cercare un figlio ma mai mi sarei aspettata che la ricerca finisse già il mese successivo! Prima di avere il risultato del test positivo, continuavo ad allenarmi e disputare le partite in modo regolare. Mi ricordo ancora il giorno in cui arrivai ad allenamento in “abiti civili” e senza il borsone, radunai il Mister e le compagne e comunicai loro la bella notizia. Dopo il primo momento di abbracci e congratulazioni iniziarono a realizzare che da quel momento la fascia sinistra doveva essere rimpiazzata. Quell’anno stavamo giocando benissimo, eravamo prime in campionato ed io ero particolarmente in forma. Ma come sempre accade “tutti sono utili e nessuno è indispensabile”, se la cavarono benissimo anche senza di me (rido). Io continuai a seguirle andando a vederle anche con la carrozzina.

Capita molto spesso, aimè, che le Società alla notizia che una sua atleta rimarrà bloccata dal campo, venga non solo messa da parte ma a volte esonerata, che ne pensi?
Anche se ci battiamo per equiparare il mondo calcistico maschile con quello femminile, ciò non sarà mai possibile. Un uomo, che diventa padre, perderà due allenamenti e una partita (forse), pertanto per lui e la Società cambierà poco o niente. Pensiamo che lo stesso accade anche nel mondo del lavoro: le donne devo scegliere tra la carriera o la famiglia, pochissime hanno la fortuna di poter avere entrambe, figuriamoci nello sport! Le società in questione tendono ad esonerare per non avere “pesi economici”… Lo fanno anche con chi subisce gravi infortuni, a maggior ragione per una gravidanza!

Quali consigli potresti dare alle tue colleghe, che vorrebbero affrontare questa stupenda gioia di creare una famiglia, ma forse sono ancora condizionate nella scelta di tali paure e/o preoccupazioni?
Questa è una cosa estremamente personale, io ho scelto con il cuore e ho messo al primo posto la famiglia… Poi sono stata fortunata, ho sempre giocato in squadre che mi hanno aspettata e accolta a braccia aperte al mio ritorno, per cui non ho mai rinunciato completamente al calcio.

L’imminente riconoscimento del calcio femminile italiano allo “status del professionismo” cambierà le visioni o i pensieri della donna calciatrice nel contesto di maternità?
Lo spero per le generazioni future, nell’immediato futuro non credo cambierà molto, ma se si riusciranno ad ottenere dei riconoscimenti per le calciatrici mamme sarà un ottimo traguardo!


Calcio Femminile Italiano  è sempre attento e sensibile alle dinamiche delle calciatrici, mamme ed atlete, e ci piacerebbe fare altre interviste analoghe, pertanto se vuoi metterti in gioco e ci contatti avremmo piacere di condividere con i nostri lettori la tua storia.

Scrivici a: info@calciofemminileitaliano.it
Come oggetto della mail: “Campionesse nella Vita”

 

Lana Clelland, Sassuolo: “Sassuolo Femminile una famiglia. Piovani e i gol: dico tutto”

Lana Clelland è uno dei volti nuovi del Sassuolo Femminile di mister Piovani. L’attaccante neroverde, scozzese, ma da diversi anni in Italia, ha parlato a Sassuolo Channel, presentandosi ai tifosi neroverdi: “Ho 28 anni, sono scozzese. Vengo da Firenze. Ho giocato in Scozia, poi al Tavagnacco e nella Fiorentina. Nel 2016/2017 sono stata capocannoniere con 23 gol. Nell’ultimo periodo ho sofferto un po’ con gli infortuni, spero un po’ di tornare a fare tanti gol. In carriera ne ho fatti più di 100”.

C’è una squadra giovane a Sassuolo.
“C’è un gruppo giovane qui, mi sento un po’ vecchia. Spero di portare un po’ di esperienza. E’ un bellissimo gruppo, è come una famiglia. Non vedo l’ora che inizino le partite. Sono molto contenta”.

Piovani?
“Mi piace come allenatore. Lavora molto con la palla, sono molto soddisfatta”.

Com’è il Sassuolo visto da fuori?
“Il Sassuolo da fuori è vissuta come una famiglia. E’ diversa rispetto a Firenze, un po’ più piccola, ma è molto piacevole. Si conoscono tutti. Giocare contro questa squadra è stata sempre una battaglia, ci sono tante giocatrici di livello”.

Obiettivi?
“Vorrei tornare alla Lana che conosco io e che alcune si ricordano. Spero di trovare i gol, di aiutare la squadra e di tenere il Sassuolo là in alto. Hanno meritato il terzo posto, magari anche qualcosa di più, quindi bisogna ripartire dall’anno scorso”.

Com’è stato il tuo ingresso nel gruppo?
“Conoscevo già alcune giocatrici ed è sempre più facile ambientarsi quando si conosce già qualcuno. Mi trovo bene, è un gruppo giovane ma non c’è questa differenza di gruppi, c’è grande unione. Non vedo l’ora di vedere i nuovi tifosi, non vedo l’ora di tornare a giocare”.

Credit Photo: Facebook Sassuolo Calcio

Melania Pisa, Women Terracina: “Il campionato di beach esperienza incredibile, ora testa al Lugano”

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Dal 22 al 25 luglio a San Benedetto del Tronto è andato in scena l’appuntamento con il campionato italiano di beach socceer femminile. Nel torneo tricolore sei squadre iscritte tra le quali figura il Women Terracina Beach Club. Il club laziale, presieduto da Luigi Cicuto, è stato guidato dal tecnico Alessio Cicerone e capitanato da Veronica Privitera. Nella compagine laziale anche Melania Pisa, ex Aprilia fresca di firma con il Lugano nella Serie A svizzera. Abbiamo raggiunto la classe ’93, originaria di Terracina, per qualche impressione a poche settimane dal campionato di beach soccer.

Si tornava a giocare sulla sabbia dopo la pausa forzata causa Covid. Quanto ti è mancata questo tipo di competizione?
“Per il Covid purtroppo quello che abbiamo affrontato è stato un periodo difficile: tantissime competizioni si sono fermate però sembra che piano piano ne stiamo uscendo e si spera che il prima possibile si torni alla normalità. Mi é mancato tanto perché é uno sport che da spettacolo e che regala tante emozioni in poco tempo. Dell’ultima manifestazione ho sicuramente bei ricordi però non ero al 100% delle mie condizioni fisiche e quindi non ho potuto godermela a pieno”.

La tua passione per il beach soccer quando e come è iniziata?
“La mia passione per il beach soccer è iniziata più o meno sei anni fa grazie alla squadra dove giocavo il Procalcio Terracina, che dopo decise di partecipare al campionato di beach soccer e da lì posso dire di essermi innamorata di questo sport”.

Quando avete iniziato a lavorare in ottica campionato e come è stata la preparazione al campionato?
“Quest’anno abbiamo iniziato ad allenarci il primo di luglio per poi giocare la prima partita di campionato il 22. La preparazione a questo tipo di competizione è sempre bella tosta e pesante perché correre sulla sabbia è molto faticoso. E per affrontare al meglio le partite c’è bisogno di una buona preparazione fisica”.

Come era formato il vostro gruppo? Quali erano gli obiettivi del torneo per voi?
“Quest’anno il gruppo era formato principalmente da ragazze giovani, poiché la società ha deciso di investire su di esse principalmente per un progetto a lungo termine tenendo però anche alcune ragazze di esperienza. Sicuramente l’obiettivo principale era creare un gruppo stabile competitivo e forte per fare bene non solo quest’anno ma anche nei prossimi”.

Nel girone iniziale avete ottenuto il secondo posto. Come è andata la prima fase?
“Diciamo che il nostro girone doveva essere a tre squadre ma essendosi ritirata una di queste ci siamo trovate a giocare andata e ritorno contro lo stesso team a mentre nell’altro girone era a quattro  squadre. La prima partita non é andata bene perché essendo un gruppo nuovo e giovane ci siamo trovate un po’ in difficoltà e abbiamo sbagliato l’approccio alla partita. C’è anche da dire che l’arbitraggio non è stato dei migliori e ciò ha influito parecchio sulla gara”.

Poi la finale per il terzo posto persa di misura. Speravate di finire sul podio?
“La finale terzo e quarto posto è stata sicuramente la più bella partita dove entrambe le squadre hanno giocato al vero beach. C’è da dire anche che noi siamo state un po’ sfortunate perché abbiamo preso due traverse e due pali però non c’è rammarico perché è stata una partita equilibrata e combattuta”.

Come hai trovato il livello di questo campionato?
“Per come vedo io il beach il livello è abbastanza buono e con il fatto che ogni anno si presentano sempre più straniere il livello aumenta di anno in anno”.

Che ricordi porterai dietro da questo torneo? Che atmosfera avete vissuto a San Benedetto del Tronto?
“Sicuramente porto con me la complicità che si era creata con le ragazze, le sensazioni ed emozioni che questo sport ti sa regalare sia positive che negative e la voglia di tornare l’anno prossimo sulla sabbia per fare meglio” . 

In ottica futura con quale maglia ti rivedremo in campo?
“Io penso e spero di restare al Terracina perché ho un rapporto speciale con il presidente che è malato per questo sport come me. Credo fortemente nel progetto e so che tutte le ragazze ci metteranno anima e cuore per raggiungere gli obiettivi della società”.

Credit Foto: Sabrina Rossi

Roma CF: Claudia Silvi rinnova!

Parallelamente agli acquisti il direttore Giulio Casaroli sta provvedendo anche ai rinnovi.  Ovviamente il primo ad essere annunciato è quello del capitano Claudia Silvi che nella difficile stagione scorsa ha guidato con grande grinta la squadra, prendendola per mano nel momento clou della stagione, segnando anche reti determinanti (Orobica, Perugia e soprattutto il gol vittoria col Tavagnacco).
“Quest’anno più che mai avremo bisogno del contributo di tutti, io ci sono!” Queste le sue parole al momento del rinnovo.

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Speciale Report FIFA “Setting the Pace”: Cile

Il Campeonato Femenino Primera División è la massima lega del calcio femminile in Cile. I club che prendono parte al campionato sono 16, dove la stagione dura 8 mesi da maggio a dicembre. Tutti i club femminili sono associati con un club maschile di calcio.

La media del pubblico durante il 2019 alle partite della massima serie è stata di 100 persone. Mentre il match con più fan risale al 2019 con 4000 spettatori nel match tra Definición cupo contro Libertadores Femenina.

A livello di Nazionale, la squadra femminile si trova al 37esimo posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking.

Nelle ultime cinque stagioni, il campionato è stato vinto da due squadre diverse. L’ultima edizione del 2020 ha visto la terza vittoria consecutiva del Santiago Morning.

Il Chievo Women guarda al futuro! Ufficiale la collaborazione con l’ASD Venera

Il ChievoVerona Women F.M. è molto lieto di annunciare di aver stretto un rapporto di collaborazione con l’ASD Venera, che da adesso in poi sarà una società affiliata.

La squadra, che ha sede nella bassa veronese, ha rinnovato la sua dirigenza nel 2019 e da anni investe sul settore giovanile femminile, crescendo e formando ragazze fin dalla giovane età. Grazie a questo accordo, le giocatrici avranno la possibilità di allenarsi con il club del presidente Michele Gobbi, essendo nell’orbita Chievo Women.

Continua così a prendere sempre più piede il progetto di espansione clivense, che con la sapiente guida di Alice Bianchini non lesina sforzi per quanto concerne il vivaio. Prosegue quindi a gonfie vele il percorso di ampliamento del bacino di utenza da cui poter attingere, così da poter scoprire le giovani campionesse del futuro.
L’obiettivo è quello di diventare un modello da seguire, per essere un punto di riferimento nell’ottica di un movimento femminile in rapida espansione. Il Chievo Women è già un’eccellenza nel lavoro di formazione a 360° delle sue giovani ragazze, come riconosciuto dalla FIGC con il prestigioso riconoscimento di Scuola Calcio Élite,

“Siamo veramente contenti di poter annunciare questa importantissima affiliazione. La società ASD Venera investe con forza nel suo settore giovanile, reputandolo, come noi, un veicolo di crescita futura per l’intero movimento dichiara la presidente Bianchini –. Fin dai primi incontri abbiamo notato la serietà delle persone che ci siamo trovate davanti, vogliose di puntare con decisione sul calcio femminile.
Come Chievo Women forniremo tutto il nostro supporto, partendo dallo sviluppo territoriale, con delle iniziative mirate come, ad esempio, degli open day.

Dal punto di vista tecnico invece i nostri allenatori saranno sempre disponibili a fornire le loro competenza, garantendo aiuto e formazione, così da creare un percorso di allenamento mirato per la crescita delle ragazze.

“Siamo molto felici di iniziare quella collaborazione con il Chievo Women – prosegue Gobbi -. Fin dai primi incontri si è creata una buonissima alchimia tra i vari staff, che hanno subito trovato un punto di incontro.
La scelta dell’affiliazione è stata molto semplice e rapida, perché conosciamo la serietà e professionalità che contraddistinguono la società della diga.
Abbiamo in comune la stessa idea di calcio, ovvero quella di puntare con forza sul mondo femminile, con progetti che vanno nella medesima direzione.

Gli obiettivi che ci siamo posti riguardano una crescita mirata sul lungo periodo, creando nel paese di Venera una realtà femminile che ancora non esiste del tutto. Abbiamo già una squadra in eccellenza, oltre a 20 bambine che compongono il nostro vivaio”.

Credit Photo: Chievo Verona Women F.M.

Francesca Spini, Florentia San Gimignano: ufficializzato un nuovo ingresso in casa toscana

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Dopo l’annuncio della cessione del titolo sportivo alla Sampdoria e l’addio conseguente alla Serie A prime buone notizie in casa San Gimignano. Il sodalizio toscano, infatti, nei giorni scorsi aveva  reso noto di aver nominato Marco Corsi come nuovo responsabile del settore giovanile femminile. Lo stesso potrà ripartire dalle formazioni Under17 e Under15 che a fine luglio avevano raggiunto già una trentina di iscritte.
Nella giornata odierna invece le toscane hanno annunciato una figura reputata fondamentale per la crescita di una sportiva di alto livello. Sarà la dottoressa Francesca Spini, nutrizionista e dietista, a seguire infatti le giovane guidate da Marco Corsi. Queste le prime parole  rilasciate dalla stessa Francesca Spini:
“La dieta non è solo questione di perdita di peso, anzi è fondamentale curare la nutrizione nel suo insieme, sempre, durante tutto l’arco della stagione. Il mio ruolo sarà quello di proporre un corretto stile alimentare all’interno di un progetto educativo più ampio sviluppato insieme allo staff tecnico neroverde. Per me è importante far capire che una corretta nutrizione permette prima di tutto di essere un’atleta migliore: alimentarsi e idratarsi nel modo e nei tempi giusti aiuta a migliorare la performance sportiva, a prevenire gli infortuni e favorisce un recupero ottimale anche nel post partita o post allenamento. Seguiremo le ragazze durante tutto l’arco dell’anno, grazie anche a 3 screening programmati di analisi della composizione corporea e valutazione dello stato idrico e nutrizionale di ogni ragazza”.

Speciale FIFA Benchmarking Report Women’s Football: lo sviluppo del calcio giovanile femminile internazionale

Il futuro del calcio femminile sembra sempre più promettente, soprattutto grazie alle forti strutture e programmi dedicati al calcio femminile giovanile internazionale.

Il 37% dei club dispone di un settore giovanile con una media di 75 ragazze iscritte. La maggior parte delle società divide le ragazze in gruppi a seconda dell’età: Under 18, Under 17, Under 16 e poi Under 12 o squadre più giovani.
L’Italia dimostra di avere un forte sviluppo dei settori giovanili, mentre l’Islanda è quella con il maggior numero di ragazze e la Nigeria il minore.

Vi sono correlazioni forti tra avere un settore giovanile sviluppato e il successo della Nazionale Femminile di una nazione. Difatti, dove vi è un settore giovanile, la media nel ranking mondiale della FIFA è intorno al 13esimo posto.

Valentina Giacinti, AC Milan: “Siamo pronte a lottare per lo Scudetto”

Valentina Giacinti, attaccante e capitano del Milan Femminile, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di ‘AS‘. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Giacinti sulla compagna di squadra Veronica Boquete:
“Una rompipalle è la prima espressione che mi viene quando ne parlo. Ci aiuta molto in campo, sto imparando molto da lei, mi dà tanto movimenti, anche il suo modo di studiare il calcio. È una grande atleta, ma soprattutto ha una grande conoscenza del calcio, ci sta insegnando molto. È rimasta per la Champions League. Il suo aiuto e le sue conoscenze possono darci una spinta in più. L’altro giorno in allenamento ho commesso un fallo al limite dell’area e lei mi ha detto: ‘Ora si scherza, ma se questo succede in Champions, fallo o rigore al 90′ in Champions, andiamo fuori per una cosa stupida come quella. Sono consigli che ci dà e che cerchiamo di prendere per metterli in pratica in Champions”.

Giacinti sulla lotta per lo Scudetto nella Serie A Femminile:
“Affronteremo sicuramente un campionato ancora molto competitivo come l’anno scorso. Siamo pronte. Ogni anno ci alleniamo per cercare di migliorare e quest’anno migliorare significa vincere lo scudetto, la Coppa Italia o la Supercoppa. Vogliamo portare un titolo in casa perché questo club lo merita per tutto il lavoro che sta facendo”.

Giacinti sull’allenamento congiunto tra Milan e Milan Femminile:
“È stata una mattinata speciale e allo stesso tempo serena perché ci sentivamo tutti uguali. Ad un certo punto non ci si accorgeva più che stavamo giocando con la prima squadra del Milan, eravamo tutti uniti e sembrava che lo avessimo sempre fatto. È stato un allenamento molto naturale, abbiamo vissuto insieme, erano anche molto felici. Allenarsi con i ragazzi annulla tutti i danni che si possono subire.Anche quando facciamo cose speciali, cose più tecniche o facciamo punti sono rimasti sorpresi, ma dopo cinque minuti eravamo tutti uguali, non giocavamo ragazzi contro ragazze. Né stava cercando di vedere se fosse un maschio o una femmina. Tiravamo i rigori e non pensavamo a chi li tirava, eravamo alla pari”.

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli

Carolina Morace, Lazio: “Partenza difficile, ma vanno affrontate tutte. E sul mercato…”

Carolina Morace, intervenuta ai microfoni di Lazio Style Radio, ha analizzato campionato, calendario e mercato della sua Lazio Women. Queste le sue parole:

CALENDARIO
«La Sampdoria è una squadra abituata a fare la Serie A, quindi non sarà semplice. Poi con Milan e Inter sarà complicato, perché hanno ambizioni. Noi dovremmo capire fin da subito che la Serie A è diversa dalla Serie B. Calendario? Bisogna affrontarle tutte, anche perché non sai come stai durante la stagione. Noi dovremmo essere pronte. Ora noi abbiamo bisogno di fare amichevoli per trovare ritmo».

 OBIETTIVI
«Noi vogliamo fare bene. Abbiamo mantenuto l’ossatura dell’anno scorso con degli innesti di livello. L’obiettivo è la salvezza, ma io punto a ottenere il massimo dalle giocatrici. Mercato? Ci servono ancora due pedine, ma le nuove si stanno inserendo molto bene».

TIFOSI
«Sicuramente ci è mancato la spinta del pubblico, ma anche noi siamo mancate al pubblico. Peccato, perché è stata una cavalcata importante. Vedremo di farci ammirare quest’anno».

AVVERSARIE
«La Roma sta crescendo bene. Loro sono già una squadra da Serie A. Ma non ci faremo trovare pronte e dimostreremo di essere da Serie A. Vedo sempre la Juventus favorita, ma l’anno scorso sono mancate le avversarie: Milan, Inter e Fiorentina».

Credit Photo: Domenico Cippitelli

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