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Alexandra Tunoaia prosegue la sua avventura al Chievo Women

Il ChievoVerona Women F.M. comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive di Alexandra Tunoaia, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2022.
Riscattata quindi la centrale classe 2001, grande protagonista dell’ultima stagione e già colonna della retroguardia.

Sono felice di proseguire questo percorso – ha dichiarato – e continuerò a impegnarmi per aiutare le mie compagne e rappresentare questa squadra nel migliore dei modi. È un onore di vestire ancora questi colori, visto che sento di avere sempre più un cuore matto gialloblù!”

Nonostante la giovanissima età, Alexandra mostra già la personalità di una veterana, visto che in poco più di una partita è riuscita a conquistare tutti: dalla 2^ giornata in poi non ha più saltato un solo incontro. Un segnale questo che fa capire il suo enorme talento, abbinato a una forza mentale fuori dalla norma.
“Il mio segreto è voler sempre di più. Forse è un’arma a doppio taglio, ma non sono una che si accontenta. Ho molto da imparare, sono giovane, ma voglio dimostrare che non è uno svantaggio, ma piuttosto una qualità aggiunta”.

Nominata U23 dell’anno, “Tuno”, come la chiamano tutti, è stata anche fra le migliori giocatrici in assoluto per rendimento e costanza.
Arrivata un anno fa in prestito dall’Hellas, ha sposato il progetto del Chievo Verona Women, a cui si è legata a titolo definitivo. Una scelta arrivata grazie al precoce ambientamento della giocatrice nella rosa e nell’ambiente clivense.
“Questa società mi offre la possibilità di crescere come calciatrice, dal punto di vista tecnico e tattico, ma anche dal punto di vista umano. Infatti, mi sono trovata davvero bene con il gruppo, visto che c’è sempre qualcuno pronto a sostenerti e quando sei in campo senti di non essere mai sola, ma di lottare con tutte e per tutte“.

Determinata, volitiva e sempre positiva, non si tira ovviamente indietro neanche parlando di immediato futuro.
“Il mio obiettivo è sempre quello di riuscire a fare quei piccoli gradini che cerco di salire in ogni stagione. A livello di squadra penso sia quello di riscattare l’anno scorso, perché siamo consapevoli di poter fare di più e personalmente so che abbiamo la determinazione per farlo”.

Credit Photo: Chievo Verona Women F.M.

Macarena Portales è una nuova giocatrice dell’Inter

FC Internazionale Milano comunica l’arrivo in nerazzurro di Macarena Portales Nieto. L’attaccante spagnola, classe 1998, ha firmato con il Club un contratto fino al 30 giugno 2022. #WelcomeMacarena

BIOGRAFIA

Nata a Madrid (Spagna) il 2 agosto 1998, Macarena Portales Nieto è una giocatrice veloce che può ricoprire diversi ruoli in attacco.

Macarena si avvicina al calcio fin da bambina, quando inizia a muoverei primi passi nell’Atletico Madrid, con cui rimane fino alla stagione 2014/15, giocando nella squadra B. Nell’estate del 2015 passa al Madrid CFF con cui debutta in prima squadra a 17 anni. Nelle stagioni successive veste le maglie di Fundación Albacete, Zaragoza CFF e Siviglia. Nell’estate del 2019 torna al Madrid CFF, dove rimane fino a luglio 2021 quando firma con FC Internazionale Milano.

Portales veste per la prima volta la maglia della Nazionale spagnola nel 2013 con l’U16 per passare poi in Under 19 con cui gioca la finale del Campionato europeo nel 2016.

Credit Photo: FC Inter

Tutto il campionato di Serie A in diretta su TIMVISION, La7 trasmetterà in chiaro una gara per ogni giornata

Dopo aver raccontato nelle ultime due stagioni le emozioni della Serie A Femminile, grazie al nuovo accordo TIMVISION continuerà a trasmettere in diretta tutte le partite del massimo campionato. Accanto alla Tv di TIM la novità sarà rappresentata da La7, che dal 28 agosto manderà in onda una gara per ogni giornata di Serie A.

Grazie all’accordo biennale siglato con la FIGC, TIMVISION e La7 hanno anche acquisito i diritti delle due principali competizioni organizzate dalla Divisione Calcio Femminile: la piattaforma on-demand di TIM trasmetterà le fasi finali della Coppa Italia – a partire dai Quarti di finale – e la Final Four della Supercoppa, e così farà anche il Network La7 (La7 e La7d), che porterà in chiaro nelle case degli italiani 22 incontri di campionato, le semifinali e la finale di Coppa Italia e le tre sfide che caratterizzeranno il rinnovato format – già utilizzato la scorsa stagione – della Supercoppa.

“L’assemblea dei Club di Serie A Femminile ci ha dato mandato di trattare le offerte più concrete pervenute per i diritti audiovisivi per le prossime due stagioni sportive – ha dichiarato il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani – oltre a ritrovare tutte le partite su l’OTT di TIMVISION, la grande novità sarà quella di poter vedere una partita per giornata in chiaro su La7, dando così al movimento la possibilità di poter raggiungere sempre più persone e famiglie su tutto il territorio italiano”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Anna Clemente, Ternana: l’ex Lazio è una nuova calciatrice delle umbre

Ancora un nuovo arrivo per la Ternana Calcio. La società rossoverde ha infatti reso noto, nelle ore scorse, di aver ingaggiato Anna Clemente (vedi nella foto), esterno classe ’94 proveniente dalla Lazio fresca vincitrice del campionato di Sere B. Per la Clemente, che ha vestito in precedenza la maglia del Grifone Gialloverde, sono 20 le presenze con le biancocelesti nella passata annata.
Nei giorni scorsi in casa umbra poi erano state sei le riconferme: Lorenza Acini, difensore classe ’88, Rebecca Quirini, centrocampista classe ’02, Leandra Milena Baldassarra, centrocampista classe ’01, Valentina Acquafredda, centrocampista classe ’04,  Michela Conti, attaccante classe ’94 e Cristina Colettaattaccante classe ’85. Due invece i volti nuovi quelli di Veronica Spagnoli, centrocampista offensiva classe ’96. ex Res Roma, e la centrocampista  classe ’91, Elena Proietti, ex Lazio e Roma.
Photo Credit: Facebook Ternana Calcio

Sassari Torres, altre due giovani d’esperienza per Mister Arca: dalla Juventus ecco Lorenza Scarpelli e Beatrice Airola

La Sassari Torres Femminile è orgogliosa di annunciare l’arrivo in rossoblù di due giovani giocatrici provenienti dalla prestigiosa primavera della Juventus. Loro sono Lorenza Scarpelli e Beatrice Airola, entrambe classe 2001.

Scarpelli passa dal Torino al Luserna nel 2013 con cui esordisce in serie A e, visto il talento, la Juventus decide di puntare su di lei per tre anni in primavera. Il primo anno con la maglia bianconera realizza in 19 partite, 23 gol. Con oltre una rete a partita di media, si conquista la fiducia del Cittadella che la vuole per la passata stagione in serie B.
Airola dopo due ottime stagioni al Cuneo Calcio Femminile, nel 2017 viene riconfermata tra atlete meritevoli di indossare la maglia della Juventus dopo l’acquisizione del titolo sportivo da parte di quest’ultima. Vincono insieme la Women’s Viareggio Cup e lo scorso anno va in prestito all’Orobica.

Conoscono il campionato, hanno vestito maglie importanti e hanno saputo riconoscere la grandezza della nostra società. A queste due ragazze, determinate a dare il loro contributo per i colori rossoblù, il nostro migliore in bocca al lupo.

LE PAROLE DEL DIRETTORE SPORTIVO MARCO LANDI:
Ritengo la Scarpelli una giocatrice di grande prospettiva. Ha un forte senso del gol ed è considerata dalla Juventus, che ne detiene il cartellino, una giovane di grande interesse. L’ho incrociata diverse volte quando ero a Empoli, con la Primavera e mi ha sempre creato problemi. La passata stagione ha giocato in serie B con il Cittadella rivelandosi una autentica spina nel fianco di tutte le difese. È una ragazza solare, sono sicuro che si integrerà a meraviglia.
Airola è una giocatrice molto diligente, dai piedi educati. Ragazza eccezionale che ha avuto un po’ di peripezie nel recente passato ed è per questo che confido molto nella sua voglia di riscatto. Credo che abbia tanta rabbia in corpo”.

LE PAROLE DI LORENZA SCARPELLI:
Ho scelto la Torres Femminile perché ho subito abbracciato il progetto che possiede e poi perché la storia è dalla sua parte. È la squadra più conosciuta e vittoriosa a livello femminile anche se in questo momento ovviamente c’è la Juventus. Quello che mi ha colpito quando ho parlato col Direttore Landi è stato il fatto che puntano molto sui giovani e questa cosa mi piace molto, unito al fatto di avere una storia e nomea così importante cattura molto l’attenzione di una ragazza che ha voglia di mettersi in mostra e far bene in una società del genere. Mi aspetto un ambiente sereno, una squadra grintosa per il campionato disputato l’anno scorso e soprattutto tanta fiducia e stima, cose che non tutte le società e allenatori sono in grado di trasmettere alle proprie giocatrici. Credo che, se ci siano queste cose, ci siano allo stesso tempo i buoni presupposti per poter fare bene anche in questo campionato di serie B.

LE PAROLE DI BEATRICE AIROLA:
Sono stata felice della proposta arrivata dalla Sassari Torres Femminile e non ho avuto dubbi nella scelta dal momento che è una società storica con progetti ambiziosi. Mi auguro di potermi rimettere in gioco al più presto, di poter dare il mio contributo e ritornare più forte dopo questa triste parentesi passata” (rottura del crociato durante la passata stagione all’Orobica).

Credit Photo: Sassari Torres

Fiorentina Femminile, Schroffenegger e Baldi: “Sensazioni molto positive. Ripartiamo con nuovi obiettivi”

“Le prime sensazioni sono molto positive. Ci sono molte ragazze giovani che hanno voglia di imparare. Abbiamo uno staff nuovo e questo ci spinge a conoscerci meglio e ad unire ancora di più il gruppo”. Katja Schroffenegger parla dal pre-ritiro in corso a Firenze. Il portiere altoatesino commenta anche l’approdo del nuovo mister Patrizia Panico: “la conosco da calciatrice. Lei era la mia capitana. Ora le cose cambiano perché è il nostro mister e sono curioso di scoprirla. Io penso in grande, mi alleno giorno per giorno per migliorare e pensare sempre più in grande. Sono rimasta a Firenze per raggiungere i miei obiettivi. L’anno scorso li avevamo ma non siamo riusciti a raggiungerli e mi dispiace. Mi piacerebbe realizzare i miei sogni e spero di aiutare la squadra a realizzare i suoi”.

È poi il turno di Sara Baldi, fresca del riscatto dall’Hellas Verona e della firma del rinnovo ino al 2023: “la riconferma da parte di una società così importante mi riempie di felicità e responsabilità. Quest’anno pariamo con nuove consapevolezze e nuovi obiettivi e speriamo di fare meglio. L’anno scorso personalmente ho chiuso in maniera molto buona e spero di continuare su questa linea. È un ambiente che ormai ho imparato a conoscere perciò le sensazioni sono molto positive. Tra noi e la coach Panico si sta creando un’intesa e vediamo come va”, conclude l’attaccante.

Speciale Calciomercato – Milan, altro colpo in arrivo dalla Spagna. Inter, ufficiale Portales. Movimenti nelle serie inferiori

Poco movimento nella giornata odierna in Serie A. C’è solo da segnalare il possibile arrivo di Laia Codina in prestito al Milan dal Barcellona. A riportarlo è il sito Milannews24.

Un colpo dalla Spagna anche per l’Inter Women che ha ufficializzato nella mattinata di oggi l’arrivo di Macarena Portales dal Madrid CFF.

Sfuma Dominica Conc al Napoli Femminile. La slovena ha firmato per il Valencia.

L’Hellas Verona Women ha messo a segno un altro colpo. Si tratta di Aurora De Sanctis proveniente dallo Jesina.

Importante notizia per la Roma che ha confermato in difesa Tecla Pettenuzzo.

Scendiamo in Serie B dove continua l’opera di rafforzamento della Pink Bari. Le pugliesi hanno ufficializzato l’arrivo della greca Anastasia Gkatsou. Il Cesena annuncia l’arrivo di Eveljn Frigotto in prestito dall’Empoli.

Scendiamo in Serie C per annunciare l’arrivo di Anna Clemente alla Ternana dalla Lazio Women. Maria Levis lascia il Torino Women e si accasa al Pinerolo. Doppio colpo in casa Pistoiese CF che annuncia due calciatrici classe 2000, Elena Dimaggio e Marta Persichini. Il Padova comunica che Marianna Fabbruccio resterà anche il prossimo anno. Il Venezia rinnova con Giorgia Vivian. Chiudiamo con la notizia dell’iscrizione del Chieti alla Serie C ed una notizia sull’eccellenza: Il Trastevere ha ufficializzato l’arrivo del terzino Michela Percuoco dalla Roma.

 

Femminile, lo staff di Coach Guarino

Il 28 agosto inizierà ufficialmente l’avventura delle nerazzurre nel prossimo campionato di Serie A, sotto la guida del nuovo tecnico.

Insieme a coach Rita Guarino, lo staff tecnico è composto da Giorgio Schiavini (vice allenatore), Mario Familari (preparatore atletico), Matteo Forlini (assistente preparatore) e Gabriele Zanon (preparatore dei portieri). Il match analyst è Marco Savoca. Lo staff medico invece è composto da Giulia Carimati (coordinatrice dello staff medico), Francesco Toscani (medico della prima squadra), Mattia Sagona e Roberto Bottoni (fisioterapisti) e Natale Gentile (nutrizionista).

Credit Photo: FC Inter

Nica Cucinotta, Junior Sport Lab: “Siamo cresciute partita dopo partita, peccato per la finale persa”

Lo Junior Sport Lab è un club di calcio femminile messinese nato in estate. La squadra isolana è presieduta da Francesco Caruso ed è stata allenata nel massimo torneo dilettantistico regionale siculo da Marco Palmieri. La formazione siciliana capitanata da Valentina Minciullo è arrivata sino alla finalissima per il salto in Serie C, poi vinta dal Catania. Abbiamo raggiunto Nica Cucinotta, difensore classe ’89, che vanta trascorsi anche nell’Orlandia ’97, compagine giunta sino alla Serie A, oltre che nel calcio a 5. Queste le parole della calciatrice messinese nativa di Capo d’Orlando.

Avete disputato il vostro primo campionato? Chi sono stati i promotori della nascita di questa squadra e quando è partito tutto?
“È la prima volta che la Jsl affronta un campionato regionale femminile. Questa è una squadra nata da appena un anno: i mister Marco Palmeri e Giuseppe Scaffidi, insieme al nostro capitano Valentina Minciullo, sono stati i primi a credere in questo progetto. Lo scorso 16 settembre la Jsl ha organizzato un primo open Day, invitando tutte coloro che volessero iniziare a praticare il calcio femminile. Presenti ragazze di tutte l’età, dai 10 ai 30.
Siamo quindi partiti  pian piano creando una squadra nuova con tante ragazze giovani. I primi allenamenti sono stati quasi da scuola calcio, poi grazie al lavoro dei nostri mister siamo cresciute lavorando molto sull’aspetto tecnico e tattico”. 

Come era formato il gruppo squadra? Erano presenti giocatrici con esperienze e qualcuna più giovane? Come vi siete trovate nei primi allenamenti?
“Essendo una squadra nuova siamo partiti da zero. Alcune di noi hanno giocato insieme negli anni passati, ad esempio io con Valentina Minciullo ho giocato nell’Orlandia ’97 e un anno nel futsal. Ci sono tante ragazze molto giovani alle prime esperienze ma anche persone di un certo spessore come Serena Guardino, Diletta Trassari e Alessia Fiocco. Da subito, grazie alla professionalità del mister, siamo riuscite ad allenarci molto bene e con l’arrivo della 2006 Sofia Di Benedetto anche le più piccole hanno iniziato ad acquisire fiducia nelle loro potenzialità”.

In estate una prima riapertura per la ripresa della attività e poi la nuova chiusura a novembre fino ad inizio 2021. Come avete vissuto questo periodo?
“È stata un’annata un po’ strana. Inizialmente ci allenavamo ognuno a casa propria, con degli esercizi mandati dal mister, poi quando è stato possibile siamo tornate ad allenarci al campo mantenendo il distanziamento”.

Ad aprile finalmente il nuovo start. Quali erano gli obiettivi e quali gli umori della squadra?
“Il nostro obiettivo principale era quello di fare bene e crescere partita dopo partita e questo in effetti siamo riuscite a farlo. Abbiamo affrontato squadre con anni di esperienza come il Marsala e il Catania e questo è stato uno stimolo in più per poter fare sempre meglio”.

Nel girone iniziale vi siete piazzate a metà classifica. Come è andata per voi? Soddisfatte della prima parte di stagione?
“Abbiamo avuto una partenza a razzo. Nelle prime due partite abbiamo fatto sei punti, poi purtroppo abbiamo avuto un blackout, dovuto anche alla poca esperienza e a qualche infortunio di troppo. In uno di questi c’è anche quello del nostro capitano rimasta fuori per tutto il resto del campionato, per poi rientrare per la finale”.

Poi nel triangolare successivo avete strappato il pass per la finalissima? Come sono andate le due partite dei play-off?
“Nei playoff abbiamo giocato di cuore, credendoci sempre dal primo all’ultimo minuto. Nel triangolare abbiamo affrontato 2 delle 3 squadre che in campionato hanno vinto contro di noi, quindi avevamo una voglia maggiore di fare bene. Contro il Sant’Agata è stata una partita molto fisica, finita con un gol per parte. La svolta è stata nella partita con il Marsala, personalmente credo sia stata la partita più bella giocata dalla Jsl, una partita giocata soprattutto a centrocampo, in bilico fino alla fine. Segnammo, infatti, all’ultimo minuto con una bellissima punizione di Serena Guardino”.

Poi il passo falso nella finale con il Catania, Rammarico per essere arrivate ad un passo dalla Serie C?
Nella finale abbiamo sbagliato l’approccio mentale pagando a caro prezzo la poca esperienza di gruppo. Le sconfitte aiutano a crescere e questa ci servirà per poter fare sempre meglio nelle partite successive e avere un pizzico di esperienza in più”.

Che campionato è stata per te? Quali saranno i ricordi di questa stagione?
È stato un campionato ricco di emozioni. Partendo dal gol rapidissimo segnato da Valentina Minciullo dopo soli 9 secondi, nella partita contro Santa Lucia, alla finale conquistata e poi purtroppo persa. Porto con me queste emozioni, alcune bellissime altre un po’ meno. Spero anche di essere stata all’altezza nel ruolo da capitano quando ho dovuto sostituire Valentina, fuori per infortunio”.

In ottica futura quali sono i programmi in casa JSL?
“Il progetto della Jsl Women è appena nato, già dalla prossima stagione siamo proiettati a fare un passo in più rispetto a quest’anno, con un bagaglio di esperienze diverso”.

Per te trascorsi anche in Serie A. Ce ne parli brevemente?
“Per me gli anni che vanno dai 14 ai 20 sono stati quelli più belli, calcisticamente parlando. Ai tempi era quasi un tabù giocare a calcio per noi ragazzi, ma fortunatamente ho sempre avuto il sostegno dei miei genitori dove mi hanno sempre incoraggiata a fare lo sport che più mi piacesse. Ho giocato in Serie A con l’Orlandia ’97 e ai tempi la squadra più forte era il Bardolino, con grandi giocatrici come Panico, Gabbiadini, Boni. Belle le sfide anche con e il Firenze, oggi Fiorentina, il Tavagnacco. Spero di trasmettere alle mie compagne di squadra, soprattutto alle più piccole, quel pizzico di esperienza che ho e far capir loro che oggi sono tanto fortunate a giocare in questa splendida società dove credono davvero nel calcio femminile”.

“Il calcio che non ci volevano raccontare”, 16 Paesi, stessa critica ai media

El futbol que no nos quisieron contar, libro
El futbol que no nos quisieron contar, libro

Sara Portillo e Inés Sánchez nel loro libro “Il calcio che non ci volevano raccontare” analizzano l’evoluzione del calcio femminile che viene nascosta o ridotta dai media.
Le autrici hanno lavorato a TimeJust, media digitale dove Sara e Inés diventarono amiche e perciò la Casa Editrice LibroFutbol propose a Inés di scrivere un libro sul calcio femminile. L’autrice perciò decise di parlare con le colleghe di lavoro per raccontare la loro esperienza: “Volevamo che il libro non fosse eurocentrico, nonostante la difficoltà per reperire informazioni in alcuni Paesi. Volevamo descrivere l’evoluzione del calcio femminile a livello globale, spiegare come è stato gestito in ogni posto” ha raccontato Sara, originaria di Siviglia.Non volevamo che fosse un libro noioso, accademico ed esclusivo per un pubblico calcistico ma per ogni lettore, che gli piaccia o no il calcio. Nel libro il lettore si affeziona al calcio femminile, alle giocatrici e alle loro storie”.
Il punto di vista che viene fuori dal libro è di critica alla società e ai media per la mancata visibilità del calcio femminile e delle sue protagoniste. “Il calcio femminile è uno sport che è sempre esistito ma non si conosceva il suo valore perché i media non lo hanno raccontato e lo rendevano invisibile” ha raccontato Sara che ha ideato il titolo (“El fútbol que no nos quisieron contar” in spagnolo).
“É una critica costruttiva. Anche noi non conoscevamo il calcio femminile fino a che qualcuno ce lo mostrò e ci piacque. Sembra uno stereotipo ma ciò che non si vede, sembra che non esista”.
Le calciatrici hanno dovuto subire insulti di tutti i tipi come “Se continui a giocare, nessun uomo vorrà sposarti” sono alcune delle frasi pronunciate da familiari, amici, persone che credevano di fare il loro bene allontanandole dalla loro passione.
L’analisi di Inés, che invece viene da Barcellona, ma che condivide l’età (classe 1977) con l’altra autrice, è speculare a quella di Sara, mostrando che la sua opera sorge dalla necessità di raccontare l’evoluzione del calcio femminile fino all’attuale emergente visibilità: “Siamo cresciute in una società machista e volevamo dare valore alle donne che hanno voluto affrontare tutto quello che non le faceva giocare a uno sport che era considerato per uomini. É anche una critica ai media perché abbiamo una parte della colpa di questa visibilità nulla”. Sara da Siviglia e Inés da Barcellona lavorarono assieme tra il giugno del 2019 e il marzo del 2020 per dar vita ad un’opera che, eccelle per l’intensità delle storie presenti nel libro. “Molte hanno in comune la lotta, il sacrificio e le difficoltà che hanno dovuto passare, lottando contro gli stereotipi, sessismo, omofobia o semplicemente mancanza di risorse o punti di riferimento. Ci sono alcune storie come quelle di Jade Boho, Pamela Tajonar o Maca Sánchez, che mi hanno ispirato.” assicura Sara “Abbiamo parlato con tante calciatrici, allenatori, persone che fanno parte del calcio femminile e ogni volta che chiacchieri con le protagoniste, scopri storie che non ti hanno raccontato o che non volevano raccontarti. Esempi come quello di Asisat Oshoala comunicano ribellione e superamento.
Ogni autrice si è incaricata di 8 Paesi e di scoprire le loro storie: “Volevamo raccontare qualcosa di più, non solo la punta di un iceberg. Volevamo andare in profondità in 8 Paesi e nelle loro storie. Non volevamo mostrarle di sfuggita. Ci sono altri Paesi che non abbiamo toccato e chissà se potremo farlo nel futuro. Volevamo mostrare che non importa il Paese di cui parliamo, più o meno sviluppato, perché le calciatrici condividono le stesse difficoltà, barriere e machismo. É globale il fenomeno per cui noi donne siamo state relegate in un secondo piano nel mondo del calcio”.
Il lavoro di ricerca e testimonianza ricevuto da Sara e Inés illustra una visione globale dell’evoluzione del calcio femminile a livello mondiale. “Credo che il calcio femminile abbia una buona salute e che sia in forte crescita. Ha un futuro promettente perché si sta lavorando molto e bene a partire dalla base. Avevo paura che la pandemia frenasse il progresso che il calcio femminile stava avendo negli ultimi anni ma si è riusciti a fidelizzare il pubblico che già c’era e andare incontro alle esigenze di nuovi appassionati” spiega Sara. “Resta ancora molto lavoro da fare. Qua in Spagna il calcio femminile è professionale per legge ma si devono migliorare certe condizioni delle calciatrici: la maternità nella gravidanza, la copertura previdenziale per infortunio, un miglioramento del salario,  la produzione audiovisiva…”

Complimenti quindi alle autrici che in 309 pagine raccontano la globalità delle disuguaglianze verso il calcio femminile. Il libro è un punto di vista aggiornato e completo per ripercorrere i passi in avanti fatti da questo sport verso un futuro roseo.

Photocredit: Librefutbol, Inés Sanchez Twitter

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