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Giudice Sportivo, le decisioni della ventiduesima giornata

Pubblicati i provvedimenti disciplinari relativi alla ventiduesima giornata di campionato. Tra le disposizioni del Giudice Sportivo figurano l’ammenda di 200 euro al Bologna e la squalifica per una gara alle seguenti calciatrici: Michela Tonon (Venezia), Francesca Belloi (Atletico Oristano), Daniela Quidacciolu(Atletico Oristano) e Sara Perone (Riccione).

A questo link tutti i provvedimenti del GS
pdfCU 89 – Serie C: risultati gare, classifica, decisioni del Giudice Sportivo; eSport Femminile: risultati gare e classifica (159 KB)

Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti

Sara Novelli rinnova con il Cittadella

Altro rinnovo in casa granata. Anche per la prossima stagione 2021-2022
l’S.S.D.a.r.l. CITTADELLA WOMEN comunica di aver raggiunto un accordo per le prestazioni sportive della giocatrice Sara Novelli.
Sara, classe 2001, difensore molto duttile nella scorsa stagione ha disputato 24 gare in maglia granata.
Credit Photo: CittadellaWomen.com

Cortefranca, Chiara Belotti si ritira dal calcio giocato: “Mi restano le risate, gli abbracci e questo gruppo che è spettacolare”

Il Cortefranca ha battuto il Venezia per 7-1 vincendo il Girone B di Serie C senza subire alcuna sconfitta. Una delle artefici di questo obiettivo è Chiara Belotti, portiere classe ’89, e che domenica ha chiuso la sua storia d’amore con il pallone. La nostra Redazione ha raggiunto Chiara coi nostri microfoni.

Chiara cos’è per te essere un portiere?
«Il portiere per me è un ruolo che deve guidare e dare sicurezza alla squadra, e quando è in difficoltà non deve abbassare la guardia».

Com’è iniziata la tua avventura col calcio?
«Ho giocato con i miei cugini, poi ho iniziato a giocare con la squadra del mio paese, poi sono passata al Franciacorta fino a quando la formazione non si è scolta, e cinque anni fa sono approdata al Cortefranca».

Nel 2019 hai centrato con questa squadra il girone lombardo di Eccellenza e la salita in Serie C.
«Per me quella promozione è stata un’emozione indescrivibile, perché qui c’è il gruppo che fa tanto, ed è stato bellissimo».

Avresti mai pensato di vincere quest’anno il campionato?
«I presupposti c’erano, perché ci conscendo le ragazze e i nuovi acquisti si poteva puntare tra le prime tre, ma mai avremmo pensato di vincere».

Dove hai capito che la Serie B era alla portata del Cortefranca?
«Lo abbiamo capito quando abbiamo allungato il vantaggio di otto punti sul Trento. Contro di loro le gialloblù hanno difeso invece di attaccare: lì abbiamo iniziato a crederci nella promozione».

A chi dedichi questa salita in cadetteria?
«Questa salita in cadetteria la dedico alla mia famiglia, alle mie amiche che stanno fuori dal calcio e alla mia nipotina».

Contro il Venezia sono arrivati altri due obiettivi: l’imbattibilità e Roberta Picchi capocannoniere della categoria.
«Rimanere imbattute per tutto il campionato è stata una bella soddisfazione, perché può esserci una caduta, ma il fatto di non aver perso una partita è stato veramente bello. Roberta Picchi è una delle mie più grandi amiche, la seguo da quando giocava nell’Orobica. È una persona di grande cuore che aiuta la squadra: se lo merita il titolo di capocannoniere».

Ora lasci un movimento che sta iniziando a prendere finalmente piede anche nel nostro paese.
«Il calcio femminile italiano sta crescendo tanto, dispiace lasciare proprio ora che sta prendendo piede. Auguro a tutte le ragazzine che iniziano adesso di vivere queste emozioni, che possano trovare delle amiche e far parte di una famiglia, perché far parte di una squadra vuol dire far parte di una famiglia».

Che cosa ti resta del Cortefranca?
«Mi restano le risate, gli abbracci e un gruppo spettacolare che seguirò comunque, anche se ho deciso di smettere. Per me è un impegno grande che non me la sento di portare avanti. Spero di fare con questa squadra qualche allenamento per stare in gruppo e aiutare i portieri, soprattutto Sara Ferrari che è una “piccoletta” da far crescere: con lei si è creato un bel legame».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Chiara Belotti per la disponibilità.

Photo Credit: Elia Soregaroli

Speciale Calciomercato – Philtjens rinnova a Sassuolo. Gomes della Torres contesa in Serie A. Altra conferma al Cittadella

Giornata piuttosto tranquilla quella odierna in Serie A. Il colpo di giornata si può dire lo abbia effettuato il Sassuolo ufficializzando il rinnovo di Davina Phjltiens. Il terzino belga ex Fiorentina si è trovata benissimo con Giampiero Piovani alla guida tecnica ed ha scelto di restare neroverde anche il prossimo anno.

In Serie C la Sassari Torres ha festeggiato la promozione in Serie B e deve moltissimo alla portoghese Adriana Gomes. In totale è andata a segno ben 29 volte, consentendo alla squadra sarda la promozione nella serie cadetta. Inevitabilmente, un ruolino di marcia così trionfale non poteva non attirare qualche attenzione dall’alto. La calciatrice è infatti seguita da Pomigliano e Napoli, secondo quanto riportato da Tuttocalciofemminile. E sempre secondo la stessa fonte, anche l’Inter Women avrebbe fatto un sondaggio.

In Serie B è arrivata un’altra conferma al Cittadella Women. L’attaccante classe 1992 Beatrice Zorzan resterà anche il prossimo anno in maglia granata. Il Como, secondo Tuttocalciofemminile, starebbe chiudendo per la centrocampista albanese Alma Hilaj.

Torniamo in Serie C per annunciare il saluto di mister Andrea Rizzolo alla Monreale (Girone D). Il tecnico non resterà alla guida delle siciliane. C’è poi da annunciare un cambio di società nel Girone A. Le Azalee scompariranno per lasciar posto alla Solbiatese.

Michelangelo Galasso, Bologna: “L’anno zero del Bologna è partito, abbiamo fatto il massimo”

Domenica il Bologna ha terminato il suo campionato con il pareggio per 0-0 contro l’Arezzo. Emiliane e toscane chiudono in coabitazione al secondo posto con 53 punti. Per le rossoblù  17 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte con 64 reti realizzate e 19 subite hanno portato la squadra capitanata da Enrica Bassi a lottare per lunghi tratti per la vittoria del campionato, sfuggita matematicamente solo con la conclusione del torneo. Queste le parole rilasciate dal tecnico delle bolognesi Michelangelo Galasso nel post partita all’ufficio stampa felsineo:
 «Le avversarie erano molto forte tecnicamente e poteva essere attaccato da un punto di vista tattico e dell’intensità. Abbiamo giocato con una formazione Primavera in un campionato importante come la Serie C. L’anno zero del Bologna è partito, e noi abbiamo fatto il massimo possibile con le forze a disposizione».

Antenisca Di Sebastiano, Chieti “Buon secondo posto me il prossimo anno vogliamo vincere”

Nell’ultima giornata di campionato il Chieti ha superato per 2-1 il Monreale. Per le abruzzesi conquistato il secondo posto nel girone D di Serie C. grazie ai 45 punto ottenuti nelle 20 gare giocate. A parlare al termine del match di domenica scorsa contro le siciliane è stata Antenisca Di Sebastiano, centrocampista classe 2003 delle nero-verdi.

“Abbiamo giocato una bella partita girando palla più del solito tenendola spesso a terra. Non era semplice perché faceva molto caldo. C’era tanta grinta e voglia di vincere. Loro hanno segnato su un nostro errore, però non hanno fatto in realtà grandi giocate durante i novanta minuti. Il Mister ci aveva avvertito di stare attente a possibili ripartenze, siamo state brave a farlo portando a casa un bel risultato. A fine campionato ci può stare un po’ di rammarico visti i sei pareggi che abbiamo fatto: avremmo potuto conquistare qualche punto in più e forse lottare per il primo posto fino alla fine. Sono forse costati caro più questi pareggi che la sconfitta a Palermo. Rimane comunque per noi un grande campionato: il nostro è un bilancio decisamente positivo.

Abbiamo creato un gruppo molto unito, ci sono stati momenti di difficoltà, ma con l’unione li abbiamo superati. Dopo la sconfitta a Palermo ci siamo guardate in faccia e ci siamo dette di concludere al meglio il campionato, ci volevamo provare lo stesso a vincere, poi invece ci è riuscito purtroppo il Palermo che non ha sbagliato più un colpo. Di quel match di Palermo cosa cambierei? L’atteggiamento con il quale siamo scese in campo e anche l’attenzione, poi lì c’era un gran caldo che ci ha anche penalizzato. Noi giovani ci siamo fatte sempre trovare pronte quando il Mister ci ha chiamato in causa. Da due o tre anni siamo in Prima Squadra. Quest’anno il Mister ci aveva avvertito che forse avremmo giocato poco, però noi ci siamo sempre allenate bene per farci trovare pronte quando ci avrebbe fatto giocare. Abbiamo capito la situazione: se vuoi giocare ti devi conquistare il posto. In tre anni siamo maturate e questo ci ha regalato belle soddisfazioni. Alla fine di questo campionato portiamo a casa un ottimo secondo posto e vogliamo vincere il prossimo anno”.

Domenico Bonanni, Vicepresidente Tavagnacco: “Vorremmo confermare il 90% della squadra, abbiamo valori importanti”

Il vicepresidente del Tavagnacco a ruota libera tra la stagione passata e quella che verrà. “Per arricchire la rosa, andremo a cercare dei profili che mister Rossi ci ha chiesto”.

Si gira pagina. Pochi giorni fa è terminata la stagione sportiva 2020-2021 e il primo luglio comincerà quella 2021-2022. Il tempo del riposo è ridotto al minimo. E’ già il momento di programmare il futuro anche tenendo in considerazione tutto quello che è stato. Il vicepresidente gialloblù Domenico Bonanni volge lo sguardo al primo campionato di serie B dopo anni di massima categoria. Un anno difficile, che non è culminato con la realizzazione del sogno-promozione, ma che può essere etichettato come ottimo e da archiviare con soddisfazione. La stagione passata ha lasciato più di qualche nota lieta nell’ambiente friulano oltre a un bel piazzamento nella classifica finale (quarto posto assieme alla Riozzese Como). Con l’augurio di essersi lasciati alle spalle il Covid-19, la valorizzazione delle ragazze giovani accanto alle più esperte e la conferma di mister Rossi sono i punti cardine da cui il Tavagnacco ripartirà.

Bonanni, quella terminata qualche settimana fa che stagione è stata?
Complessivamente è stata una ottima annata in cui abbiamo avuto dei periodi esaltanti e altri meno. Abbiamo rischiato di andare in serie A, ma nel momento cruciale siamo venuti meno sotto l’atteggiamento mentale. Siamo stati protagonisti di un bel girone di andata, poi tra marzo e aprile c’è stato un periodo difficile dal punto di vista dei risultati e delle prestazioni, ma nelle ultime uscite  abbiamo terminato in crescendo e anche questo fa ben sperare”.

Con le frequenti interruzioni dovute al Covid è stato difficile trovare continuità?
Sì, con tante gare rinviate abbiamo faticato. E’ stato delicato po’ per tutti, ma noi abbiamo avuto un periodo in cui abbiamo pagato a caro prezzo il ritorno del virus. Non avere la possibilità di giocare una gara dietro l’altra quando sei giovane e stai lottando per la vetta della classifica è penalizzante. L’aspetto mentale ne ha risentito oltre naturalmente alle gambe”.

C’è una gara in cui il Tavagnacco è uscito sconfitto che rigiocherebbe?
Più che una sfida persa, ne rigiocherei una pareggiata. Il rimpianto è non aver vinto la gara in casa contro il Cittadella. Eravamo avanti 2-0, avevamo in pugno il match a dieci minuti dalla fine e poi abbiamo pareggiato 2-2. L’abbiamo buttata via forse per un pizzico di superficialità. Vincendo contro i veneti, avremmo potuto scrivere un finale di campionato diverso. E’ stato il momento in cui sono terminati definitivamente i sogni di aspirare a qualcosa di più di quello che abbiamo ottenuto. Il piazzamento finale è ottimo. Poi ci sono altre gare che rigiocherei, ma la principale è quella lì”.

Capitolo futuro. Per quanto riguarda la squadra, le calciatrici e mister Rossi, cosa accadrà questa estate?
Il mister è arrivato nell’ultimo mese e mezzo e con lui la squadra ha chiuso bene il torneo con ottime prestazioni. Rossi ha avuto la possibilità di testare un gruppo di ragazze che gli è piaciuto. Ci ha chiesto nella sostanza una riconferma del 90% della rosa. Da qui dovremo essere bravi ripartire  e a tenere contrattualmente quasi tutte le giocatrici. Se loro vorranno rimanere, si troverà l’accordo. Naturalmente andremo a cercare altri elementi che l’allenatore ci ha chiesto per arricchire la rosa. Questo gruppo ha valori importanti. Dopo la retrocessione abbiamo inaugurato una politica che continueremo a seguire, quella di una miscela di gioventù ed esperienza in modo da facilitare la crescita delle più giovani. Per molte di loro la stagione scorsa in serie B è stata molto formativa”.

Presto le calciatrici di serie A diventeranno professioniste…
Questa prospettiva rischia di tagliare le ultime possibilità ai team non realmente professionisti. Diventare professioniste è stata una proposta legislativa rivolta a tutto il mondo del pallone femminile. Però c’è da chiedersi e da riflettere sul perché altri sport come basket e pallavolo che hanno più tesserate del calcio non si stiano avventurando su questa strada. Per me il business non è sostenibile. Lo è invece il debito per le società professionistiche per le quali alcuni milioni di euro di perdite, non sposteranno gli equilibri di bilancio su debiti consolidati di decine di milioni di euro”.

Nel format della serie B ci sono quattro retrocessioni su quattordici partecipanti. Non sono troppe?
Sono tante, ma questa modalità dipende dalla struttura della serie C. Le norme organizzative interne della Figc stabiliscono che se una squadra vince il proprio girone non le si può impedire di salire di categoria. Essendoci quattro raggruppamenti e quattro vincitrici, è normale ci siano quattro neopromosse. In queste ore si sta cercando di rivedere questa situazione. In ogni caso l’anno scorso abbiamo visto come in serie B si stia poco a passare dal lottare per le posizioni alte della graduatoria a quelle basse o viceversa. Il margine è molto sottile”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Ecco le nuove quattro promozioni nella Reto Iberdrola

Elche nella Reto Iberdrola
Elche nella Reto Iberdrola

Dalla Primera Iberdrola sono scese quattro squadre di grande qualità: il Deportivo La Coruña che solo l’anno prima era arrivato nelle posizioni alte; il Logroño, finalista della Coppa della Reina 2019-20; l’Espanyol, una squadra storica, tra le lacrime delle calciatrici tra cui Lombi, l’ultima romantica e la neopromossa Santa Teresa, l’unica squadra dell’Extremadura presente nel massimo campionato spagnolo.

Nella Primera Iberdrola invece andrà il Deportivo Alavés a rinforzare le squadre basche dopo avere vinto 0-2 contro l’Atlético Madrid B nell’ultima giornata.
Queste quattro squadre giocheranno nel campionato Reto Iberdrola, la Serie B, divisa in due gruppi, che sta crescendo di livello ed intensità. Un’altra squadra della Comunidad Valenciana arricchisce la presenza nella Reto Iberdrola con il Villareal che giocherà l’anno prossimo nella Liga Ellas. L’Elche ha vinto il gruppo VII della Primera Nacional, la Serie C spagnola e ha vinto il play-off contro il CFS La Garita per 5-0 in casa e 2-0 in trasferta.
La filiale del Betis, il Betis B ha invece vinto i play-off contro il Victoria in virtù dei goal in trasferta con lo 0-0 in casa dopo l’1-1 in trasferta.
La squadra catalana del Levante Las Planas (da non confondere con il Levante di Valencia) ha battuto invece il Getafe per 3-1 all’andata e 1-1 al ritorno. Il Pradejón, squadra del piccolo Comune de la Rioja, ha invece battuto le canarie dell’ Unión Vera che sognavano di emulare le gesta delle corregionali del Granadilla. Dopo la sconfitta per 3-1 all’andata, il 4-1 del ritorno ha regalato la remuntada ed il sogno del campionato Reto Iberdrola alla giovane squadra riojana.

Le squadre a retrocedere nella Primera Nacional sono: per il gruppo Sud Levante UD B, Aldaia CF, Malaga cf e Valencia B; per il gruppo Nord invece sono ben 9 le squadre che cercheranno di salvarsi.
Buona fortuna a tutte le squadre della Reto Iberdrola!

Photocredit: Elche cff

Betty Bavagnoli, AS Roma: “Ho pensato che dovevamo vivercela bene questa finale”

Il dietro le quinte di un trionfo, del primo trionfo. La Roma ha pubblicato “Nothing Compares”, un documentario sull’impresa della Roma Femminile nel successo in Coppa Italia ottenuto contro il Milan. Il 30 maggio al Mapei Stadium le giallorosse hanno vinto il primo titolo della loro storia battendo le rossonere ai rigori. Nel racconto tante immagini dei retroscena e della preparazione che ha portato la squadra al successo e le parole

Bavagnoli
Nel documentario sono presenti le parole di Betty Bavagnoli che con il trofeo vinto al Mapei ha chiuso il suo percorso da allenatrice, prima di diventare responsabile dell’intero settore femminile del Club. La Coppa Italia però l’ha vinta dalla panchina ha raccontato il suo punto di vista sul traguardo raggiunto.

L’approccio alla finale?
“Quindici giorni prima della finale ho pensato che eravamo arrivate alla fine di un percorso intenso. Ho pensato che dovevamo vivercela bene questa finale e la fine della stagione”.

Come la si vive?
“Penso che lo si debba fare alleggerendo, curando i dettagli per non sottovalutare nulla, ma con serenità e con i momenti di divertimento che sono stati assolutamente produttivi”.

L’esperienza alla Roma?
“Questa avventura tre anni fa è partita con tantissima voglia di fare bene, con tantissima gratitudine per l’opportunità che mi è stata data di iniziare un percorso importante e incredibile”.

L’infortunio a Serturini?
“Quando Serturini si è fatta male a Napoli ho vissuto non molto bene quel momento, ma non perché ho pensato di non averla per la finale, ma perché l’ho vista a terra e mi sono preoccupata infinitamente. Mi sono mandata a quel paese da sola, mi sono chiesta perché l’abbia fatta entrare, lo ammetto”.

La preparazione della finale?
“Ci siamo allenate nei calci di rigore, credevo che fosse fondamentale non tralasciare alcun dettaglio. Dal primo giorno di allenamento dell’ultima settimana prima della finale ho chiesto alle ragazze di calciare un rigore a testa, come li avrebbero calciati in finale. Quindi facendo la strada per arrivare dalla metà campo al dischetto e tirando un solo rigore. Dovevano provare la tensione che avrebbero provate se fossimo andate ai rigori”.

Il momento del calcio femminile?
“Il calcio femminile viene visto, è appassionante. Questo perché tutte le giocatrici di oggi e di ieri hanno fatto tanto per fare questi passi in avanti”.

La finale Primavera?
“Noi siamo la Roma, la prima cosa importante quando siamo arrivate al Mapei era la partita con la Primavera. Non poteva togliere niente, ma solo dare emozioni in più alle ragazze della prima squadra”.

Il Mapei Stadium?
“Davvero bello, ringrazio tutti gli organizzatori. Una finale girata in prima serata è stata molto bella, è stato giusto così”.

Pipitone?
“Non potevamo desiderare un portiere migliore per queste tre stagioni. Ci ha accompagnato in ogni momento del nostro percorso, dai più belli ai meno belli. La voglio ringraziare”.

L’intervallo?
“Ho detto che dovevamo essere brave a muoverla più velocemente per avere in mano il pallino del gioco”.

I supplementari?
“Ci siamo ritrovate con qualche giocatrice che era provata, che aveva dato tanto e la cosa più importante è stata la gestione di alcuni momenti, dei cambi. Quello è stato il momento più importante”.

Il rigore di Bernauer?
“Quella camminata è stata bella da vivere. Ho guardato Vanessa andare verso il dischetto e avevo la percezione di grande forza”.

L’emozione della vittoria?
“La fotografia della finale è l’inno della Roma che abbiamo cantato nello spogliatoio a fine gara. È un momento che mi ha emozionato tantissimo, molto più dei momenti in gara o durante i rigori”.

Credit Photo: Andrea Amato

 

 

Federico Casadei, Riccione: “Dispiace aver perso la gara sull’unica occasione avuta dai nostri avversari”

Nell’ultima partita dell’anno nel girone C di terza serie la Roma XIV vince di misura contro il Riccione. Le laziali balzate a 22 punti superano cosi proprio le romagnole in classifica ferme a quota 20. A decidere la partita, molto aperta e accesa sino alle battute finali, una rete di Santacroce giunta al minuto numero 18 del primo tempo.

Queste le parole rilasciate nel post gara della ventiduesima giornata di campionato dal tecnico delle romagnole Federico Casadei all’ufficio stampa del Riccione:
“Dispiace aver perso la gara sull’unica occasione avuta dai nostri avversari, con un tiro deviato in rete da una nostra calciatrice; abbiamo creato tantissime palle goal, ne ho contate almeno 17 ma la palla oggi non voleva proprio entrare; un elogio per tutto il gruppo, chi ha giocato ha dimostrato di valere la maglia, mostrando impegno e determinazione e sicuramente ci saremmo meritati un finale di stagione diverso”.

Il tabellino della gara
Roma XIV-Riccione 1-0
Roma XIV (Quartullo, Loddo, Felici (56’ Carnevali), Angelini, Di Gennaro, De Luca, Fortunati, Dessi (69’ Giulino), Pomponi, Boccardi, Santacroce)
Riccione (Fara, Dalla Chiara, Monetini, Finotello (61’ Giardina), Rodriguez, Dominici, Zazzeroni (46’ Piergallini), Perone, Schipa, Russarollo (54’ Manara), Ricci (54’ Riceci)
Marcatore : 18’ Santacroce
Ammonite : Loddo, Finotello, Perone, Pomponi

 

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