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Preview 21a giornata Serie C Girone B: occhi puntati su Brixen Obi-Cortefranca e Venezia-Trento

In questo fine settimana la Serie C si ferma, tranne per il Girone B che vive la sua ventunesima giornata di campionato.

Vi diciamo subito di prendere bibite e panini, perché sarà un pomeriggio davvero scoppiettante.

Domenica vedranno scontrarsi le prime quattro del girone, e che potrebbe iniziare a delineare le sorti su questa stagione.
La capolista Cortefranca vuole dare un nuova spallata al campionato andando in casa del Brixen Obi, attualmente terzo, una delle due formazioni, insieme alla Triestina, ad aver fermato le franciacortine, perciò aspettiamoci scintille.
Sarà sicuramente di livello il match tra il Trento che è secondo e il Venezia quarto in classifica: in caso di successo delle arancioneroverdi si potrebbe riaprire la corsa per il podio, per le trentine invece i tre punti varrebbe l’aggancio alle cortefranchesi. Un pareggio servirebbe a nulla.
Parlando della lotta alla salvezza il Portogruaro cercherà di battere l’Atletico Oristano per riaprire il discorso, l’Isera che riceverà il Padova ormai fuori da ogni discorso di alta classifica, e poi ci sarà lo scontro diretto tra il fanalino di coda Le Torri che sfiderà una Spal che, se riuscisse a fare il colpo esterno, sarebbe già salvo.
Termina questo turno la gara tra il Permac Vittorio Veneto e l’Unterland Damen.

PROGRAMMA 21ª GIORNATA GIRONE B: Atletico Oristano-Portogruaro, Brixen Obi-Cortefranca, Isera-Padova, Le Torri-Spal, Permac Vittorio Veneto-Unterland Damen, Venezia-Trento. Riposa: Triestina.

CLASSIFICA GIRONE B: Cortefranca 48*, Trento 45, Brixen Obi 43, Venezia* 38, Padova 32*, Triestina 31, Unterland Damen 30, Permac Vittorio Veneto* 26, Atletico Oristano 16*, Spal e Isera 11, Portogruaro* 7, Le Torri 4*. (* una partita in meno)

Al via la stagione 2021 della Women’s Premier Soccer League, la lega di calcio femminile più grande al mondo

La Women’s Premier Soccer League torna finalmente in campo con l’edizione del 2021. Questa 23esima stagione del campionato vede la costituzione di 23 conferenze con un totale di 149 squadre. Inoltre, nonostante il Covid-19, la più grande lega al mondo di calcio femminile è riuscita ad aggiungere ben 16 nuove squadre in questa 23esima edizione che debutteranno nel campionato nei prossimi giorni.

La partita di apertura della stagione vedrà protagoniste Central Independence e Charlotte Eagles nella giornata di venerdì 14 maggio alle ore 16.00 (EST). Le squadre appartengono alla Carolinas Conference – Southern Division. Durante il weekend scenderanno in campo anche Fox Soccer Academy che giocherà contro Rhode Island Rogues (Metropolitan Conference – North Division), Chattanooga Red Wolves SC contro North Alabama SC (Southeast Conference), vicino alla capitale degli Stati Uniti l’Old Dominion Cesena USA ospiterà la debuttante SJEB FC (Colonial Conference) ed infine nella Midwestern Conference ci sarà l’incontro tra Lady Victory FC vs Columbus Eagles (Midwestern Conference).

Le conferenze:

  • Desert Conference
  • Mountain Conference
  • Northwest Conference
  • Pac North Conference
  • So Cal Conference – Coastal Division
  • So Cal Conference – Plymouth Division
  • Lake Michigan Conference
  • Midwestern Conference
  • Northern Conference
  • Red River Conference – Northern Division
  • Red River Conference – Southern Division
  • Carolinas Conference – Atlantic Division
  • Carolinas Conference – Northern Division
  • Carolinas Conference – Southern Division
  • Gulf Conference
  • Southeast Conference
  • Sunshine Conference – Northern Division
  • Sunshine Conference – Southern Division
  • Colonial Conference
  • Metropolitan Conference – North Division
  • Metropolitan Conference – South Division
  • Mid-Atlantic Conference
  • Ohio Valley Conference

The Women’s Premier Soccer League is back on the field with the 2021 edition! This 23rd season of the championship is structured in 23 conferences with 149 teams. Despite of Covid-19, the largest women’s soccer championship in the world has got 16 new club which will debut in championship in the upcoming days.

The Opener Game of the season will see Central Independence vs Charlotte Eagles Friday May 14th at 4.00pm in the Carolinas Conference – Southern Division. On Saturday, Fox Soccer Academy will host the Rhode Island Rogues (Metropolitan Conference – North Division) and Chattanooga Red Wolves SC will face North Alabama SC (Southeast Conference). The last two games of the weekend will see SJEB FC travels to the D.C. metro to face off against Old Dominion Cesena USA in the Colonial Conference and Lady Victory FC will host the Columbus Eagles in the Midwestern Conference.

Conferences:

  • Desert Conference
  • Mountain Conference
  • Northwest Conference
  • Pac North Conference
  • So Cal Conference – Coastal Division
  • So Cal Conference – Plymouth Division
  • Lake Michigan Conference
  • Midwestern Conference
  • Northern Conference
  • Red River Conference – Northern Division
  • Red River Conference – Southern Division
  • Carolinas Conference – Atlantic Division
  • Carolinas Conference – Northern Division
  • Carolinas Conference – Southern Division
  • Gulf Conference
  • Southeast Conference
  • Sunshine Conference – Northern Division
  • Sunshine Conference – Southern Division
  • Colonial Conference
  • Metropolitan Conference – North Division
  • Metropolitan Conference – South Division
  • Mid-Atlantic Conference
  • Ohio Valley Conference

Credit Photo: https://www.wpslsoccer.com/

Martina Gelmetti, Chievo Verona Women: “Segnare è il mio pane quotidiano e senza goal mi sento realizzata a metà”

Il Chievo Verona si è imposto sul Vicenza per 6-2 e vede vicinissima la permanenza in Serie B. Mattatrice dell’incontro è stata l’attaccante Martina Gelmetti, attaccante classe ‘95, tornata a gennaio in terra clivense dopo due anni. La nostra Redazione ha raggiunto Martina, che in questa settimana è stata inserita nella nostra Top 11, coi nostri microfoni.

Martina perché hai deciso di giocare in attacco?
«Fin da piccola, giù in cortile con i miei fratelli, ero sempre quella che segnava, e mi arrabbiavo se mi mettevano in porta o a difendere. Diciamo che non ho deciso di diventare attaccante, nel senso che esserlo rispecchia il mio essere. E quindi sono nata per essere attaccante. Il concludere un’azione in goal è come non lasciare le cose a metà nella vita».

Come mai hai deciso a gennaio di tornare a “casa”?
«Con dispiacere, dopo alcune incomprensioni con la società Como, a gennaio ho deciso di tornare a casa per potermi riprendere fisicamente ma anche mentalmente da un infortunio nel migliore dei modi».

Sempre nel mese di gennaio hai vissuto anche l’avvicendamento in panchina: da Moreno Dalla Pozza a Michele Ardito: che cosa vi ha trasmesso il nuovo allenatore?
«Arrivai a Chievo, ma il primo mese ero ancora in fase riabilitativa, quindi non ho potuto confrontarmi più di tanto con mister Moreno Dalla Pozza. Il cambio di panchina sicuramente ha portato nuovi stimoli, essendo stata una novità. Ed è stato un po’ come ricominciare».

Dopo un periodo difficile ti stai riprendendo e sia col Perugia che col Vicenza hai deciso le sorti di quest’incontri: che sensazioni hai provato?
«Queste due gare sono state una sorta di liberazione. Mi hanno resa consapevole del fatto che finalmente sono tornata, che sto bene e che posso dare ancora tanto. Segnare è il mio pane quotidiano e senza goal mi sento realizzata a metà».

Domenica il Chievo ha vinto il derby veneto contro le vicentine: quanto è stato importante secondo te fare tre punti contro di loro?
«I tre punti contro il Vicenza ci hanno dato ulteriore consapevolezza della forza che siamo. Bisognava vincere e noi lo abbiamo fatto nel migliore dei modi. Queste tre vittorie consecutive dimostrano quanta strada in avanti abbiamo fatto e quanto crediamo in noi».

Tra qualche giorno affronterete la Roma Calcio Femminile, e una vostra eventuale vittoria vi darebbe la certezza di restare in Serie B.
«La partita contro la Roma, in casa loro, sarà molto tosta. Loro come noi stanno facendo un gran ritorno di campionato. Ma noi giorno dopo giorno lavoriamo sempre meglio e sicuramente sarà una di quelle partita che non vedi l’ora di giocare».

La Lazio e il Pomigliano promosse in Serie A: cosa pensi?
«La Lazio finalmente dopo anni è riuscita a salire. E se lo merita dopo tutti i sacrifici e gli investimenti fatti. Per quanto riguarda il Pomigliano, hanno un motivo di orgoglio in più. Ci hanno creduto più di tutti dalla prima gara, nonostante fossero le sfavorite. Un grande merito a loro».

Ti aspettavi una Serie B così difficile?
«Anno dopo anno la Serie B diventa sempre più competitiva. È bello vedere che il livello si stia sempre più alzando e questo significa che il movimento sta crescendo».

Nella tua carriera hai fatto un’esperienza in Svizzera: che cosa ti ha lasciato?
«L’esperienza in Svizzera mi ha tanto segnata come atleta. Mi ha fatto capire che se voglio posso fare la calciatrice come lavoro. Mi ha insegnato l’importanza del lavoro fuori e dentro al campo, di curare i dettagli, l’alimentazione, la prevenzione. Mi ha fatto crescere mentalmente e mi ha trasmesso mentalità vincente».

Secondo te il Napoli, la tua ex squadra, ce la farà a restare in Serie A?
«Il Napoli non ho dubbi che resterà nella massima serie. Il presidente Carlino se lo merita, come tutto lo staff e le giocatrici. Ma anche per la città stessa. Un derby di terra azzurra è il sogno di ogni napoletano».

Parlando del calcio femminile italiano quali possono essere le prossime mosse per farlo diventare ancora più grande?
«L’inserimento continuo di figure preparate all’interno dell’organico staff e un maggior investimento e attenzione nel settore medico: una prevenzione e una cura adatta e preparata per il fisico dell’atleta è un’arma in più. Una giocatrice se sta bene fisicamente in campo rende il doppio».

Che persona sei fuori dal campo?
«Fuori dal campo sono tranquilla, diversamente da come può sembrare. Non amo il caos. Sono solare ma a tratti molto lunatica. Mi piace disegnare quando sto da sola e cimentarmi in qualsiasi sport quando sono in compagnia».

C’è un sogno che vorresti ancora realizzare?
«Il sogno che ancora vorrei realizzare è tornare a giocare in serie A, in modo da poter capire quale categoria mi rispecchia meglio. E chissà un giorno tornare a Napoli o andare in Spagna».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Chievo Verona Women F.M. e Martina Gelmetti per la disponibilità.

Photo Credit: Chievo Verona Women F.M.

Si parte con lo scontro diretto Sassuolo-Milan e con il derby Fiorentina-Empoli. Domenica Roma-Juve

Mancano 180 minuti alla fine del campionato e sono ancora due i verdetti in sospeso. Restano infatti da definire la seconda retrocessione – oltre a quella della Pink Bari – e la squadra che farà compagnia in Champions League alla Juventus campione d’Italia.

Per quanto riguarda la volata per il secondo posto in classifica, domani potrebbe essere la giornata decisiva: alle 12.30 allo stadio ‘Ricci’ si disputerà lo scontro diretto per l’Europa tra Sassuolo e Milan: le rossonere indosseranno in ‘anteprima’ le maglie della prossima stagione (per la prima volta saranno le calciatrici e non i calciatori a inaugurare le nuove divise di gioco) e partiranno da tre punti di vantaggio a cui va aggiunto anche il successo nel match d’andata. Ganz non avrà tra i pali la squalificata Korenciova, mentre Piovani darà continuità alle scelte viste negli ultimi due successi consecutivi, cercando di sfruttare la ritrovata verve di Haley Bugeja.

Il programma proseguirà alle 15 con Fiorentina-Empoli. Cincotta potrebbe dare ancora fiducia alla 19enne Monnecchi, cresciuta nella cantera viola, riproponendo il tridente con Baldi e Sabatino – anche lei tornata in gran forma dopo un periodo di leggero appannamento – che una settimana fa ha steso il Milan. L’obiettivo di Glionna e compagne sarà invece quello di vincere per la prima volta il derby (per le statistiche Opta clicca qui), per conquistare il primato in classifica tra le squadre toscane. Alla stessa ora scenderanno in campo anche Inter e Florentia, costrette a fare i conti con numerose assenze: Attilio Sorbi è infatti alle prese con gli acciacchi di Simonetti e Debever e non avrà Ilaria Mauro, che rientrerà nella prossima stagione dopo l’intervento chirurgico al menisco del ginocchio sinistro. Di fronte gli stimoli di Sofia Cantore che farà di tutto per concludere in doppia cifra la sua stagione a San Gimignano.

Domenica si ripartirà alle 12.30 con Roma-Juventus, di nuovo di fronte dopo la semifinale di Coppa Italia TIMVISION. Conquistato il quarto scudetto consecutivo, Girelli e compagne punteranno a proseguire il percorso netto dopo 20 vittorie in altrettante partite. Betty Bavagnoli, per lo sprint finale, potrà beneficiare del rientro di Greggi dopo il lungo infortunio, e nelle ultime due giornate darà spazio anche alle calciatrici che hanno giocato di meno per permettere alle titolari di rifiatare in vista della finale di coppa del 30 maggio, in cui le giallorosse – così come il Milan – avranno la possibilità di vincere il primo trofeo della loro storia.

Alle 15, rispettando la contemporaneità, sfida a distanza per la salvezza. Il Napoli – con i rientri di Cameron e Huynh – affronterà in trasferta il Verona e dovrà difendere il vantaggio – tre punti e scontro diretto a favore – sulla San Marino Academy: le ragazze di Alain Conte si giocheranno invece le ultime speranze in casa della Pink Bari, che dopo 4 stagioni ha salutato la Serie A TIMVISION.

Per le designazioni clicca qui

Il programma della 21ª giornata

Sabato 15 maggio – ore 12.30

Sassuolo-Milan (diretta su TIMVISION e Sky Sport)
Stadio Comunale Enzo Ricci – Sassuolo (MO)

Sabato 15 maggio – ore 15

Fiorentina-Empoli (diretta su TIMVISION)
Stadio Gino Bozzi – Firenze

Inter-Florentia San Gimignano (diretta su TIMVISION)
Suning Centre – Milano

Domenica 16 maggio – ore 12.30

AS Roma-Juventus (diretta su TIMVISION e Sky Sport)
Stadio Tre Fontane – Roma

Domenica 16 maggio – ore 15

Hellas Verona-Napoli (diretta su TIMVISION)
Sinergy Stadium – Verona

Pink Bari-San Marino Academy (diretta su TIMVISION)
Campo Comunale Antonucci – Bitetto (BA)

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli 

Alice Sacchi, Pontedera Femminile: “… negli USA la visione del calcio è tutt’altra cosa”

Il Pontedera si trova al momento al penultimo posto della serie B, è in programma per oggi la sfida con il Brescia: l’undici che scenderà in campo proverà a dare la scossa per interrompere la serie di 3 partite consecutive senza punti.

Nella settimana che precede la sfida continua però la rubrica portata avanti dalla società, che permette ad ogni calciatrice di presentarsi e raccontare parte della loro esperienza: questa volta è il turno di Alice Sacchi.

Come è condividere la passione per il calcio con tua sorella Francesca?
“Quando eravamo più piccole, anche per la differenza di età, vivevamo il calcio più individualmente. Negli ultimi anni che in campo siamo vicine, dato il mio ruolo di difensore, siamo molto simbiotiche, la condivisione è intensa. I successi, le gioie e i dolori sono moltiplicati per due. Giochiamo entrambe da una ventina di anni: per i primi sette/otto abbiamo giocato insieme, poi io ho cambiato squadra andando alla Fiorentina. Lei tre anni dopo mi ha seguito, ci siamo separate nuovamente, per poi ricongiungerci da più grandi e condividere questa passione in campo insieme. È stata lei la prima ad arrivare al Pontedera.”

Dopo tutti questi anni che sei dentro all’universo del calcio femminile, a che punto pensi sia il movimento?
“Rispetto a quando ho iniziato c’è stata un’evoluzione incredibile. Sono stati fatti passi enormi nell’organizzazione societaria, sono finalmente arrivati allenatori competenti, che sanno come far crescere le ragazze. Questo ha sicuramente contribuito a far avvicinare molte bambine a questo mondo. Penso che si andrà verso un miglioramento continuo, le fondamenta ci sono. Grazie a questi sviluppi oggi tante ragazze sognano in grande, il pensiero di poter diventare professioniste non è più un’utopia.”

A 22 anni sei volata negli Stati Uniti per un’esperienza sportiva, cosa porteresti del modello calcistico femminile americano in Italia?
“È stata un’esperienza meravigliosa, di vita innanzitutto. Partire verso una paese straniero così lontano, una realtà completamente diversa dalla nostra, è stata una sfida. Sono stata ospite per 3/4 mesi presso una famiglia di Seattle, che ovviamente non parlava italiano. Ho preso parte ad un progetto di scambio culturale organizzato da un presidente, di origini italiane, di una squadra americana. Era tutto nuovo per me, non sapevo cosa mi aspettasse, ma ero felice di poter cogliere questa opportunità. Anche a livello calcistico è stata un’esperienza molto formativa: negli USA la visione del calcio è tutt’altra cosa. Il calcio è lo sport più incentivato per le donne, che sono abituate fin da piccole a praticarlo quotidianamente. Mi piacerebbe che anche qui in Italia ci fosse la stessa organizzazione e impostazione mentale verso l’attività sportiva. Sono attentissimi ai dettagli, passano molte ore sul campo. È stata un’avventura incredibile, che mi ha lasciato un grande bagaglio.”

Intervista realizzata da Valentina Ulivieri – Us Città di Pontedera CF

Credit Photo: Pagina Facebook Us Città di Pontedera CF

Il Barça contro la finale della Women’s Champions League senza pubblico

Marta Torrejon e Caroline Graham Hansen, Instagram, Barcellona
Marta Torrejon e Caroline Graham Hansen, Instagram, Barcellona

Alexia Putellas è arrabbiata per la mancanza di pubblico nella finale. Lei stessa, afferma che la finale di Women’s Champions League è la partita più importante che abbia giocato nella sua vita finora. Per la finale di Champions maschile ci saranno ben 6.000 tifosi del Chelsea e 6.000 del Manchester City ed addirittura si è cambiata la sede da Istanbul a Porto per permettere ai tifosi di esserci. Invece nella finale di calcio femminile non si è cambiata la legge in tempo per permettere alle tifoserie del Chelsea e del Barcellona di essere presenti domenica allo stadio di Goteborg, in Svezia.
Si potevano rispettare le distanze e fare uno sforzo in più per le nostre tifoserie. É il momento di fare un passo in avanti, è la partita più importante perché non sappiamo se si ripeterà, è il momento perfetto per vincere la Champions” dichiara Alexia Putellas prima del match.
Anche la compagna di squdra Marta Torrejón è felice per la vittoria nel campionato spagnolo ed evidenzia la differenza tra le calciatrici tecniche della Primera Iberdrola e quelle più rapide e verticali della Champions. “Il lavoro difensivo è di tutta la squadra. Stiamo facendo un gran lavoro”. Sa che sarà difficilissima contro il Chelsea da poco laureatosi campione d’Inghilterra. “Sono grandi squadre, per arrivare alla finale devi eliminare grandi società. Ora abbiamo di fronte un osso duro che verticalizza e riparte bene. Noi ci concentreremo nel nostro gioco che è tenere la palla. Più la terremo, meglio sarà.” conclude la laterale di Matarò, in Catalogna nella conferenza stampa pre-gara.
Vuole vincere per forza la Champions Graham Hansen, già arrivata due volte in finale con il Wolfsburg. Lei sa quale è la faccia di chi perde. “Abbiamo fame di vincere la Champions. Stiamo lavorando duramente. Siamo stati regolari per tutto il campionato. Nella finale prenderò rischi, non avrò paura di continuare a provarci. Sia noi che il Chelsea vogliamo vincere la Coppa. Dobbiamo giocare la partita al massimo fino a lasciarci la pelle se necessario”. La massima assist-woman della Primera Iberdrola con 14 assist è carica, la partita sarà da seguire dall’inizio alla fine dalle 21 di domenica.

Photocredit: Caroline Graham Hansen, Marta Torrejon, Instagram

Juventus Women, il valore di tutte le calciatrici bianconere

Il portale tedesco soccerdonna.de ha attributo un valore di mercato a tutte le calciatrici della Serie A femminile. Ecco quelli stabiliti per le giocatrici della Juventus Women.

Laura Giuliani – 85.000 euro
Doris Bacic – 20.000 euro
Tuija Hyyrynen – 65.000 euro
Sara Gama – 65.000 euro
Matilde Lundorf Skovsen – 70.000 euro
Lisa Boattin – 120.000 euro
Cecilia Salvai – 60.000 euro
Linda Sembrant – 90.000 euro
Michela Giordano – 10.000 euro
Aurora Galli – 95.000 euro
Dalila Ippolito – 20.000 euro
Valentina Cernoia – 80.000 euro
Martina Rosucci – 80.000 euro
Sofie Pedersen – 45.000 euro
Annahita Zamanian – 45.000 euro
Arianna Caruso – 100.000 euro
Andrea Staskova – 140.000 euro
Cristiana Girelli – 225.000 euro
Barbara Bonansea – 160.000 euro
Lina Hurtig – 150.000 euro
Maria Alves – 35.000 euro
Alice Berti – 20.000 euro

Credit Photo: Andrea Amato

“Hic sunt tose”: le rossoblù lottano con orgoglio ma cedono di misura a Trento

Remind me to forget. In bilico tra una radioattiva nuvola di zolfo di cattivi pensieri e il dionisiaco proposito di ristorare al più presto i migliori aneliti del New Deal rossoblù, le Tose si riaffacciano alla finestra sul cortile del campionato di Serie C sette giorni dopo il roboante ed esiziale knock-out nel derby del Barison al cospetto di un (apparentemente) irresistibile Venezia Femminile. Nessuna sutura dell’animo, in ambito calcistico, può prescindere dalla necessaria combinazione tra un epidermico moto di orgogliosa appartenenza e un vivido senso di unità di intenti: in queste situazioni non conta più né l’avversario né tantomeno il gap in classifica, perché il quid risiede nei connotati della prestazione complessiva, al di là del referto nudo e crudo sul piano del punteggio finale. Ecco perché la sfida valida per il 20° turno del Girone B sul sintetico di Mattarello, tana del Trento Calcio Femminile rampante e coriacea seconda forza del campionato, rappresenta prima di tutto una singolar tenzone tra le Tose e i loro stessi limiti, le loro più inconsce paure: c’è una semplice ma profonda differenza, nella vita come nello sport, tra essere vivi e vivere.

Per uno dei sunday match più importanti della propria carriera sulla panchina della Prima Squadra rossoblù, il coach e condottiero pordenonese mister Massimo Zoni torna a estrarre dal proprio cilindro tecnico-tattico il 4-2-3-1 esibito con (per la maggior parte) proficue fortune, soprattutto nella prima parte del dinoccolatissimo percorso stagionale. In difesa, davanti alla responsabile dell’unità di crisi Alice Bonassi, agisce cristallizzato il “quartetto certa” formato dalle forgianti centrali Giada Tomasi e Carlotta Martinis e dalla garra sugli esterni di Carlotta Gava a destra e Monica Furlan sull’out opposto. In mezzo al campo, a portare la croce e cantare Messa con l’immarcescibile verve della più entusiasta delle novizie, agisce il capitano di giornata Laura Tommasella, coadiuvata per l’occasione dalla freschezza di Carlotta Modolo; sulla trequarti si rivede sulla fascia destra, di rientro dal doppio turno di squalifica, la dantesca Elena Govetto, con la sempre ringhiante Silvia Cimarosti preside della ala mancina e Gaia Maria Sovilla richiamata alle operazioni di taglio e cucito più tipiche del diez naturale alle spalle dell’unica punta designata. Che risponde al nome e alle possenti leve dell’Ariete di Carbonera, classe 2003 e numero 17 sulle spalle, Giulia Trevisiol.

Il Trento di mister Massimo Spagnolli, alla prima (e già strabiliante) esperienza sulla panchina di una compagine femminile, si presenta da par proprio all’appuntamento domenicale forte di una sequela di 6 risultati utili consecutivi e di una matematica ancora più che alleata nella caccia alla mattonella promozione stabile occupata dalla capolista Cortefranca. L’indiscutibile qualità delle padrone di casa gialloblù, in maglia bianca, si estrinseca nel plot di giornata a partire dalla primissima occasione a referto dopo poco meno di 180 secondi dal fischio di inizio gara del signor Gallo di Bologna: Battaglioli scappa a sinistra e scodella vero il centro dell’area vittoriese, Rosa (sin troppo indisturbata) impatta la sfera ma coglie il montante dello specchio della porta presidiata da Bonassi, Tomasi perfeziona il disimpegno evitando il peggio. Le Tose si trovano così ben presto a dover tentare di erigere una muraglia, squisitamente di ispirazione orientaleggiante, per respingere le incursioni trentine, spesso di foggia mancina sempre sull’asse Battaglioli-Rosa. Dall’ennesimo dialogo a due voci tra le due protagoniste più pericolose di casa nasce un tentativo di tap-in in area piccola su cui è decisivo l’intervento in salvifica scivolata di Carlotta Martinis, che salva il Permac da svantaggio certo. Le rossoblù provano a macinare gioco soprattutto a centrocampo, ma in questa fase faticano a presentarsi alla conclusione dalle parte del numero 1 trentino Valzolgher. Dall’altra parte Bonassi non può decisamente prendersi momenti sabbatici, sull’onda lunga degli arcuatissimi corner a rientrare della neo-entrata Rovea (al posto dell’infortunata Varrone) che creano un certo scompiglio sulle zolle più delicate dell’area di rigore rossoblù: prima il portiere friulano di casa Permac è costretto a smanacciare in angolo, poi l’incornata in anticipo di testa di Bertamini al centro finisce un paio di metri oltre la traversa della porta ospite. Scosse dalla sequenza di lunghi e tenebrosi sospiri, le Tose reagiscono con improvvisa e pragmatica efficacia, cogliendo al minuto 29 e alla prima conclusione verso la porta l’episodio che sblocca l’oscillante inerzia del pomeriggio: Giulia Trevisiol, generosa e volitiva in estemporanea posizione da playmaker, apre il campo sulla destra allo scatto filtrante di Elena Govetto, chirurgica nell’approfittare della profondità e trafiggere Valzolgher con un diagonale imparabile alla destra dell’estremo difensore di casa. La terza marcatura in campionato, in una stagione costellata di problemi fisici, per la numero 9 di Santa Maria di Sclaunicco permette alle ragazze di mister Zoni di accarezzare scampoli di un pomeriggio da underdog della schedina. L’illusione dura però appena lo spazio di un paio di giri di orologio: il Trento fa 1-1 già al 31′, concretizzando la propria evidente supremazia sulle palle da fermo, con l’affilato colpo di testa di Poli sul secondo palo su punizione mancina dai 25 metri, complice l’aiuto della base del palo a rendere sterile il disperato intervento in tuffo di Bonassi. Quella tra la formazione trentina e i legni della porta vittoriese è una sfida nella sfida: Rovea al 37′ è nuovamente tra le meno fortunate in materia e il suo destro a giro centra in pieno la traversa di Alice Bonassi. Il Permac, stavolta, non rimane però passivo in materia di conclusioni: è ancora Trevisiol, questa sia fase di disegno che di esecuzione finale, ad armare l’azione conclusa con un destro secco verso la porta di Valzolgher, la risposta della numero 1 è un intervento di petto dallo stile opinabile ma dal risultato garantito. Le fiammate dell’ultimo scorcio di prima frazione sono però tutt’altro che esaurite, anzi, da un ulteriore graffio sulla trequarti difensiva rossoblù nasce addirittura il sorpasso trentino a firma Battaglioli al minuto 41: la numero 20 di casa strappa (ai limiti del regolamento) la sfera a Cimarosti, dialoga con Chierchia in triangolo e fulmina in diagonale Bonassi dal vertice destro dell’area piccola. Le Tose tentennano e, prima del duplice fischio a conclusione dei primi 45′, il portiere di casa Permac torna protagonista attiva con una respinta d’istinto sul primo palo a negare il colpo del k.o. firmato Alessandra Tonelli.

La ripresa è un inno all’orgoglio rossoblù, oltre le avversità e la lapalissiana differenza di valori e di classifica. Furlan, dopo pochi secondi, si prende il merito di spedire con posta prioritaria la prima raccomandata a Valzolgher, ma è Laura Tommasella al 49‘ a costringere il portiere trentino a un intervento prodigioso per disinnescare all’incrocio dei pali la sassata affilata del capitano vittoriese da oltre 30 metri. Il Trento capisce che non è il caso di scherzare sul fuoco e si ripresenta alla conclusione con la solita Poli, brava a eludere la sorveglianza delle strette maglie delle centrali ospiti, ma abbondantemente imprecisa nell’inquadrare da buona posizione lo specchio della porta avversario. Mister Zoni prova a giocarsi la carta, dal sapor di talismano, Deborah Zilli al posto della top scorer di giornata Govetto. La manovra vittoriese, con il passare dei minuti, si fa ancora più ariosa, con la neo-entrata rossoblù in maglia 99 da una parte e Cimarosti dall’altra a tentare di scatenare tutto il Left Factor a disposizione nella faretra del mister vittoriese. Una perentoria azione della numero 7 ex Pordenone, conclusa con un destro interessante ma lontano dai pali di casa e il preludio alla seconda mossa dalla panchina Permac, con Sofia Bigaran al posto di Sovilla. La new entry designata per offendere dalla trequarti si presenta subito al tiro appena dentro l’area, un piatto destro bloccato senza troppi patemi dal portiere di casa, ma soprattutto favorisce al minuto 76 la splendida iniziativa personale tutto fisico di Trevisiol, murata alla conclusione da un altro strepitoso intervento dell’estremo difensore trentino Valzolgher. Le ragazze di Spagnolli, nuovamente irretite dal sapore di beffa, cercano di tornare a fare la voce grossa: al minuto 79 ci vuole l’ennesimo salvataggio provvidenziale di Martinis ad arginare la penetrazione, sempre da sinistra, di Alessandra Tonelli. La retroguardia rossoblù si dimostra particolarmente resiliente, ancora sulla più pericolosa delle due Tonelli in campo, con Bonassi a negare nuovamente il terzo gol trentino a meno di 10′ dalla fine. Nel forcing finale, denso di entropia da entrambe le parti, la compagine rossoblù perde Trevisiol per una noia alla caviglia (dentro Luna Da Ros, con Cimarosti dirottata terminale offensivo) e prova l’ultimo jolly con Arianna Cartelli in campo per Modolo. I 5 giri di extratime non premiano però il pur generoso e indomito sforzo della formazione vittoriese di pervenire almeno a un punto del pari, che sarebbe stato quantomeno legittimo, oltre che meritato.

Si conclude dunque con una sconfitta, ma solo nel punteggio, l’esperienza formativa & formativa delle Tose sul campo di una delle più belle realtà sportiva della Terza Divisione del calcio femminile italiano. Con orgoglio e consapevolezza restaurateal centro dell’animo e del villaggio le rossoblù, le vittoriesi si apprestano a riprendere la marcia con il prossimo impegno al Barison contro un Unterland Damen quanto mai limitrofo lungo il path della graduatoria stagionale. Un match che si preannuncia speciale, tanto dentro quanto fuori dal campo, permeato da un unico coefficiente di agonismo ed empatia già sperimentato nella gara d’andata in terra altoatesina, con tanto di omaggio delle padroni di casa alla memoria di “Joe” Bolzan. “Hic Sunt Tose”: perché la maglia viene prima di ogni cosa.P

TRENTO – PERMAC VITTORIO VENETO 2-1 (29’ Govetto, 31’ Poli, 41’ Battaglioli)

TRENTO: Valzolgher, Varrone (12′ Rovea), Poli, Chemotti, Chierchia, Fuganti (64’ Tononi), L. Tonelli, Battaglioli (74’ Pasqualini), Bertamini, A. Tonelli, Rosa (61’ Daprà). (A disp: Callegari, Lenzi, Maurina, Lucin, Antolini). All: Spagnolli

PERMAC: Bonassi, Gava, Furlan, Tomasi, Martinis, Tommasella, Modolo (88’ Cartelli), Sovilla (69’ Bigaran), Govetto (52’ Zilli) Cimarosti, Trevisiol (87’ Da Ros). (A disp: Da Ronch, Fattorel, Canzi, Mella, Mantoani). All: Zoni

Arbitro: Gallo di Bologna
AA1: Parisi di Trento
AA2: Muraviev di Trento

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto

Casey Stoney lascia il Manchester United. Possibile approdo negli Stati Uniti

Nella maggior parte dei casi, dietro ad una grande squadra c’è sempre un grande coach. È sicuramente il caso del Manchester United Women con Casey Stoney alla guida, beneficio di cui potranno godere ancora per poco. Uscita nella giornata di ieri, la notizia dell’addio dell’allenatrice londinese ha scosso tutto l’ambiente. Da molti è considerata come uno dei migliori prospetti del movimento per quanto riguarda la panchina. 

Il suo enorme lavoro con le Red Devils è innegabile. È stata nominata head coach al momento della fondazione della squadra prendendola subito sotto la propria ala. Dopo il campionato vinto nella FA Women’s Championship, ha cercato subito di affermarsi nel grande panorama. Ma sbarazzarsi delle big non è risultato un’impresa così facile. Anche se la prima stagione da neopromossa ha certificato il buon operato con il quarto posto nella FWSL. Stesso posizionamento guadagnato nel campionato appena concluso. Per larghi tratti, il Manchester United ha bazzicato anche tra tutte le prime tre posizioni. Purtroppo nel lungo non hanno avuto la stessa costanza andando ad un passo dalla prima qualificazione in Women’s Champions League. La decisione di puntare sull’ibrido tra veterane, come Christen Press, e nuovi talenti, come Ella Toone, si è rivelata una strada percorribile.  

“È stato un onore guidare la squadra femminile in questo grande club”, afferma l’ormai ex allenatrice. “Quella di lasciare è stata una decisione incredibilmente difficile. Dopo essere saliti a bordo per avviare la squadra da zero vincendo il campionato femminile nella nostra prima stagione, ora abbiamo stabilito con successo la squadra nella Super League femminile. Ho amato guidare questo gruppo e sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme. Tuttavia ora sento che è il momento giusto per prendersi un po’ di tempo”. 

La nuova avventura per l’ex giocatrice di Chelsea ed Arsenal potrebbe essere rappresentata dagli Stati Uniti, più precisamente in quel di San Diego. Secondo i media inglesi, Casey Stoney avrebbe attirato i riflettori della squadra californiana partecipante alla NWSL dal 2022. Il club ha già dalla sua l’ex allenatrice bi campionessa mondiale della nazionale statunitense Jill Ellis nelle vesti di responsabile della compagine. Che sia lei l’arma in più per convincere la classe 82 ad accettare l’offerta? 

Morena Boccagni, Isera: “Portogruaro? Gara fisica, equilibrata e combattuta. Per noi i tre punti contano tanto”

Domenica scorsa nel girone B di Serie C opposte allo stadio “Mecchia” di Portogruaro si sono trovate le padroni di casa care al presidente Giorgio Furlanis e l’Isera. Sono state le ospiti a vincere nel finale con una rete di Flaminia Sartori che ha regalato i tre punti al team guidato dal tecnico Senad Slomic e dal massimo dirigente Alberto Sordo. Una gara molto combattuta ha visto le venete fallire un paio di occasioni invitanti lasciando aperto il match che ha  premiato cosi le ragazze capitanate da Morena Boccagni. Abbiamo raggiunto proprio la centrocampista classe ’88, originaria della Valle di Ledro ad Isera dal 2014, per fare il punto sull’ultimo periodo in casa biancorossa.

Alla fine del girone d’andata per voi sono giunti il pari con il Brixen Obi ed il successo in casa dell’Oristano che vi hanno rilanciato in classifica. Come sono andate quelle gare?
“Sono state due partite diverse tra loro. Con il Brixen eravamo in forma, abbiamo giocato alla pari per 90 minuti, e forse avremmo meritato anche qualcosa di più visto l’andamento della gara. Con l’Oristano la partita è stata più dura. Un primo tempo combattuto dove siamo riuscite a segnare due gol e un secondo tempo in cui abbiamo subito il pressing avversario ma difeso il risultato con caparbietà. Volevamo i tre punti a tutti i costi”.

Poi sei sconfitte di fila. Come avete vissuto questo periodo poco felice dal punto di vista dei risultati? Meritavate qualcosa di più?
Purtroppo abbiamo passato un periodo caratterizzato per lo più da buone prestazioni ma con zero risultati. Soprattutto con Trento, Spal e Le Torri avremmo meritato sicuramente di più per quello visto sul campo. Non era facile gestire la pressione del dover vincere e fare punti”.

Domenica la gara contro il Portogruaro. Come l’avete preparata?
“Da settimane ormai il mister concentra il lavoro sulle posizioni in campo e sulla tattica da una parte, e dall’altra cerca di trasmetterci la giusta concentrazione e motivazione. Eravamo consapevoli di dover ottenere i tre punti per poter continuare la strada verso la salvezza”.

Gara aperta per 90 minuti con occasioni da ambo le parti sino al triplice fischio finale. Che partita è stata dal tuo punto di vista?
“Non una delle nostre migliori prestazioni purtroppo, la definirei una partita molto fisica con Un primo tempo abbastanza equilibrato. Nella prima parte della ripresa abbiamo sofferto le avversarie abbassando il ritmo, forse complici il caldo e la stanchezza. Mentre nella seconda parte abbiamo ripreso coraggio e ricominciato a macinare azioni offensive pericolose. Arrivando finalmente al gol della vittoria grazie a Nicole Pellegrini che ha innescato l’azione del gol, e ovviamente grazie a Flaminia Sartori che ha finalizzato”.

Il Portogruaro ha mancato un paio di occasioni ghiotte voi avete capitalizzato a pochi minuti dal termine un’ingenuità delle padroni di casa. Quanta è stata la gioia nel post gara?
“La gioia è stata davvero tantissima. Dopo tante partite perse, nonostante alcune prestazioni davvero buone, è stata una liberazione da quella che sembrava ormai una maledizione”.

Quanto può contare il successo di domenica in chiave salvezza?
“La vittoria in questo caso era fondamentale per poter continuare il percorso verso la salvezza e lasciare le avversarie dietro di noi. Viste anche le gare, sulla carta, più insidiose che ci aspettano da qui a fine campionato”.

Le prossime gare sono con squadre di alta classifica. Sperate di racimolare altri punti importanti per la permanenza in Serie C?
“Sicuramente non ci diamo per sconfitte in partenza. Mancano ancora molte partite e guadagnare altri punti è l’obiettivo principale”.

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