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Termina senza reti la sfida tra Ternana e Sant’Egidio

Si conclude 0-0 la partita tra la Ternana e il Sant’Egidio, nonostante le rossoverdi hanno tentato in tutti i modi di vincere la partita.

Le ferelle hanno avuto al 52′ l’occasione per portarsi a casa i tre punti: su una punizione di Makulova, Pascale respinge corto, e Paolillo commette fallo su Coletta: Giordano assegna il rigore, ma la capitana si fa parare da Pascale il penalty.

Per le ragazze di Marco Migliorini è un punto fondamentale, perché le consentono di restare seste nel Girone D di Serie C con 18 punti, a otto lunghezze dalla zona retrocessione.

Nel prossimo turno la Ternana andrà a giocare sul campo del Chieti che due giorni fa è stato bloccato dall’Apulia Trani per 1-1.

TERNANA: Money, Fiorella, Mazzieri, Vaccari, Bartolocci, Makulova, Ciccarelli, Quirini, Coletta, Castaneda (72’ Antonini), Cianci. A disp: Marescalchi, Acini, Del Prete, Conti, Acquafredda, Chahid, Fonck. All: Migliorini.
SANT’EGIDIO: Pascale, Calandro, Paolillo, Mazza, Severino, Mariotti, Sabatino, D’Arco, Coccia (64’ Gorrasi, 84’ Di Palma), Olivieri, Cozzolino. A disp.: Boccia, Aprea, Calvanese, Donnarumma, Petrosino, Crovella. All: De Risi.
ARBITRO: Stefano Giordano di Grosseto.
AMMONITA: Mazza (SEG)

Photo Credit: Facebook Ternana Calcio – Alberto Mirimao

Rita Guarino e la Juventus Women alla prossima Women’s Champions League: “Su un campo difficile, tre punti che valgono la qualificazione matematica”

La Juventus Women domenica ha vinto sul campo del Sassuolo e ottiene 3 punti che oltre a consolidare il primo posto in campionato valgono anche la matematica qualificazione alla prossima Women’s in Champions League. Il tecnico bianconero Rita Guarino ha commentato la prova della squadra sul proprio profilo Instagram.

ritaguarino11

«In un campo difficile, conquistiamo tre punti che valgono la qualificazione matematica alla prossima @uwcl ! Well done girls»

👏👏👏 #finoallafine ⚪️⚫️ #juventus 🌪🔥#liveahead

Credit Photo:Pagina Instagram Rita Guarino

Chievo, che carattere! Gialloblù subito sotto, poi tre gol al Tavagnacco

Sette giorni dopo la sconfitta rimediata in trasferta contro la Lazio, il Chievo Women torna in campo. Le gialloblù affrontano il Tavagnacco, in una gara dall’importanza fondamentale per l’obiettivo salvezza. Nella sfida d’andata le clivensi hanno espugnato il campo della squadra friulana compiendo un’impresa, vista la doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Prost e Tardini. 
La notizia più lieta nell’undici iniziale è il ritorno fra i pali di Martina Galloni, in campo a distanza di più di sei mesi dall’infortunio e dall’ultima gara ufficiale.

PRIMO TEMPO – Provano a partire subito forte le ospiti, cercando di imporre il loro gioco. Al 3′ prima occasione per il Tavagnacco, con un tiro di Kongouli che si perde di poco fuori. All’11 arriva la prima grande occasione per le ospiti. Palla persa dal Chievo, che finisce sui piedi di Ferin; la numero 17 si invola verso la porta, ma Galloni con un miracolo riesce a respingere, salvando le sue compagne.
Al 15′ è ancora la squadra friulana a rendersi pericolosa. Contropiede spinto dalla progressione di Toomey, che prova il destro respinto ancora una volta da Galloni. Sulla ribattuta si fionda Kongouli, che da pochissimi passi spedisce clamorosamente fuori. Il Chievo prova a ricomporsi e costruire con calma, cercando di superare la difesa ben schierata delle ospiti. Al 18′ prova il destro dalla distanza Salimbeni, che si perde di poco sul fondo.

Vantaggio Tavagnacco – Al 20′ l’undici di coach Orlando la sblocca. Verticalizzazione su cui si fionda in uscita Galloni. Sulla ribattuta la rimette in mezzo Devoto, ma Salaorni riesce a salvare. La sfera però finisce sui piedi di Ferin, che sigla una sorta di rigore in movimento. Si sblocca quindi la gara, con il Tavagnacco che fin qui merita il vantaggio.

Pareggio Salaorni – Immediata la reazione scaligera: al 26′ arriva il pareggio del Chievo! Punizione conquistata sulla trequarti campo. Alla battuta si presenta Salaorni, che con una conclusione magistrale mette il pallone a giro sotto l’incrocio. Una rete che arriva in un momento delicatissimo non solo della partita, ma anche della stagione.

Dopo il pari clivense si lotta moltissimo a centrocampo, con le due squadre che faticano a creare occasioni. Al 42′ si rifà vedere in avanti il Chievo con Gelmetti, ma il suo destro viene parato da Beretta. Un minuto dopo palla recuperata in pressing da Valentina Boni, che vede e serve coi tempi giusti Peretti. La numero 7 prova ad incrociare il destro, ma si perde pochissimo a lato.

Finisce così il primo tempo, con la formazione di casa che ha mostrato prima una grande reazione di carattere dopo lo svantaggio, poi è andata addirittura vicina al 2-1. Parte forte il Tavagnacco, ma la punizione di Salaorni ha dato subito la scossa a un Chievo che è tornato alla grande in partita.

SECONDO TEMPO – Partenza killer del Chievo nella ripresa, che conquista subito un calcio d’angolo, grazie a un’azione personale di Gaia Distefano, che con grande caparbietà porta a casa il massimo possibile in quella situazione.

Raddoppio Peretti – Proprio dal corner le clivensi la ribaltano. Palla messa in mezzo da Valentina Boni, respinta con fatica da Beretta. La palla arriva sui piedi di Rachele Peretti, che con grande opportunismo è prontissima a spedirla in fondo alla rete. Gara ribaltata quindi subito ad inizio ripresa, quando non è ancora scoccato il 1′ sul cronometro.

Tanta lotta centrocampo dopo il 2 – 1 del Chievo, con le due squadre che fanno fatica a creare occasioni, condizionate anche dall’importanza della posta in palio. Rispetto ai primi 20′ del primo tempo, le gialloblù riescono ad assorbire meglio le ripartenza del Tavagnacco, che si fa vedere in avanti soprattutto con conclusioni dalla lunga distanza.

Tris di Valentina Boni – Al 62′ però il Chievo realizza il suo terzo gol. Cross in mezzo respinto, palla che arriva sui piedi di Valentina Boni. La numero 10 non ci pensa due volte e scaglia un gran destro, che finisce all’incrocio dei pali. Coordinazione magistrale della fantasista benacense, brava ad impattare la sfera che rimbalzava a mezza altezza. Si va sul 3 – 1 quindi, quando mancano circa trenta minuti alla fine contesa.

Traversa Tavagnacco –  Al 77′ ospiti pericolosissime da calcio d’angolo. Stacco imperioso di testa di Ferin, la numero 17 intravede già il gol ma Galloni con l’ennesimo miracolo riesce a respingere sulla traversa.
All’81’ si rifà rivedere in avanti il Chievo con Gelmetti, che servita da Dallagiacoma, spedisce il suo colpo di testa di poco sul fondo. Al 91′ arriva un’occasione colossale per il Chievo. Grande scatto di Martaniche prova il destro respinto da Beretta. Sulla ribattuta si fionda Valentina Boni, che invece di scegliere un comodo tap-in, prova un pallonetto, respinto però sulla linea dalla difesa ospite.

Triplice fischio e tre punti in ghiaccio. Grandissima prestazione del Chievo, che batte ancora una volta un avversario di alto livello come  il Tavagnacco.Terza vittoria consecutiva fra le mura amiche dello stadio Olivieri, sempre più un fortino per le clivensi nella seconda parte della stagione. Ottima prova da parte del collettivo, che con grinta, carattere e personalità conquista un risultato fondamentale per la corsa salvezza. Testa alla sfida di Perugia adesso, in una gara da vincere a tutti i costi, così come tutte e quattro le “finali” che aspettano la compagine gialloblù. Meno uno dal quintultimo posto: ma il destino del Chievo è tutto nelle proprie mani.

Il tabellino della gara

Chievo (3): Galloni; Pecchini, Tunoaia, Salaorni, Mele; Tardini, Salimbeni (77′ Dallagiacoma), Boni; Distefano (51′ Prost), Peretti (77′ Mascanzoni), Gelmetti (90′ Martani).

Tavagnacco (1): Beretta; Toomey, Martinelli (71′ Pozzecco), Veritti, Donda; Grosso, Caneo, Zuliani (90′ Mariani); Devoto (71’Gianisin), Ferin, Koungouli (58′ Abouziane).

Marcatori: 20′ Ferin (T); 26′ Salaorni (C); 46′ Peretti (C); 62′ Boni (C).

Ammoniti: Donda (T); Mele (C)

Credit Photo: Chievo Verona Women F.M.

Quindicesima giornata, i risultati del weekend

La quindicesima giornata di campionato si chiude con 91 gol all’attivo.Nel Girone D il Palermo batte la Res Women (secondo ko consecutivo) e ringrazia l’Apulia Trani che strappa un punto al Chieti, rosanero ora al primo posto in solitaria. Dopo essere riuscite nell’impresa di violare l’imbattibilità della Pro Sesto, al Torino non riesce il bis col Genoa e scivola al terzo posto del Girone A proprio in compagnia delle grifoncine. Nel Girone B continua il duello tra le bomber Della Santa e Picchi entrambe autrici di un poker personale, in vantaggio di una rete l’attaccante arancioneroverde ora a quota 18 centri. Tutto invariato in vetta al Girone C dove vincono tutte le formazioni di testa, Sassari Torres allunga a otto la striscia di vittorie consecutive.

Il prossimo turno è in programma il 2 maggio, mentre domenica 25 aprile scenderà in campo il solo Girone B a tredici squadre.

GIRONE A

Alessandria-Caprera 0-0
Genoa-Torino 4-2
Pinerolo-Speranza Agrate 1-1
Pro Sesto-Campomorone Lady 1-1
Real Meda-Azalee 3-2
Spezia-Independiente Ivrea 3-5

La Pro Sesto rischia la seconda sconfitta consecutiva pareggiando a pochi minuti dal termine col rigore trasformato da Seveso il vantaggio del Campomorone con Poletto. Non ne approfittano le diretti inseguitrici: il Torino, che giusto una settimana fa aveva inflitto il primo ko alla capolista, cade contro un super Genoa (in gol Parodi, Abate, Crivelli e Basso) ora al terzo posto proprio delle granata, mentre il Pinerolo non va oltre il pari in casa con lo Speranza Agrate ma rimane secondo. Al Real Meda va il derby brianzolo contro le Azalee: nel primo tempo la sblocca Badiali di testa, pareggio ospite col rigore di Lettieri, nella ripresa Zorzetto e Ferrario si ricambiano il favore prima che accorci Coppola (13 gol stagionale). In chiave salvezza il Caprera strappa un punto prezioso ad Alessandria, lo Spezia cade invece in casa con l’Independiente Ivrea complicando le possibilità di uscire dalla zona retrocessione.

GIRONE B

Atletico Oristano-Venezia 0-6
Cortefranca–Portogruaro 9-0
Isera-Trento 2-3
Le Torri-Permac Vittorio Veneto 3-7
Brixen Obi-Unterland Damen 3-1
Triestina-Accademia Spal 4-1

Succede di tutto nel derby tra Isera e Trento. Le ospiti sbloccano col tiro da fuori di Battaglioli prima della risposta di Pellegrini su calcio di rigore, nella ripresa la formazione di Slomic passa addirittura in vantaggio con Pasqualini che innesca la reazione delle gialloblu: il rigore sbagliato da Poli e il palo di Rosa sono il preludio alla doppietta di Tonelli con un tiro da fuori e un penalty. L’altro derby di giornata va al Brixen Obi che supera in rimonta l’Unterland Damen e rimane saldo al terzo posto. La capolista Cortefranca ritrova la vena realizzativa dopo gli ultimi successi di misura, quattro gol per in soli 45 minuti per Roberta Picchi dietro di una sola marcatura nella speciale classifica cannonieri guidata da Della Santa, autrice anche lei di un poker nel successo del Venezia in Sardegna. Terza vittoria consecutiva del Permac Vittorio Veneto che, proprio come all’andata, rifila sette reti al Le Torri, tripletta per il capitano Mantoani. La Triestina mette a segno altre quattro reti dopo quelle di una settimana fa, questa volta è la SPAL a farne le spese.

GIRONE C

Bologna-Aprilia 2-0
Pistoiese-Sassari Torres 0-4
Ducato Spoleto-Cella 0-1
Jesina-Vis Civitanova 4-0
Riccione-Arezzo 1-2
Roma XIV Decimoquarto-Filecchio 0-3

Vincono tutte le formazioni di vertice a partire dalla capolista Bologna, Sciarrone e Marcanti mettono ko l’Aprila. Ottavo successo di fila per la Sassari Torres, ancora in gol Adriana Gomes ora a quota 17 centri. Bene anche l’Arezzo in vantaggio con la punizione di Tuteri prima del raddoppio di Orlandi con un perentorio stacco di testa sugli sviluppi di un corner. Il Filecchio torna da Roma con tre punti, sblocca il match Lehmann direttamente da corner. Pur priva della bomber Tamburini, la Jesina aggiorna a tre su tre il conto delle vittorie nel derby marchigiano, Fontana apre la serie di gol che arrivano tutti nella ripresa. Di misura il Cella in Umbria, decide la rete di Bonacini.

GIRONE D
Chieti-Apulia Trani 1-1
Formello-Lecce Women 1-6
Palermo-Res Women 1-0
Pescara-Crotone 1-1
Ternana-Sant’Egidio 0-0

Il Palermo porta a casa il big match di giornata contro la Res Women, un lampo di Dragotto costringe le giallorosse al secondo ko consecutivo. Le ragazze di Antonella Licciardi guidano ora la classifica con un vantaggio di cinque punti sulle romane e due sul Chieti, inaspettatamente bloccato dall’Apulia Trani proprio come nel match di andata: pugliesi avanti con De Almeida, poi Di Camillo riaggiusta la partita su calcio di rigore ma a nulla porta il forcing nel secondo tempo dove Vukcevic timbra una traversa su punizione. Dopo i ko nelle ultime due giornate il Lecce si rialza con una larga vittoria a Roma contro il Formello, da applausi la rovesciata di Cozzato. Il Crotone ottiene il secondo punto stagionale a Pescara, Sesti riscatta la sfortunata autorete di Cardamone. Alla Ternana sfugge il quinto successo di fila, al 7′ del secondo tempo il portiere delle campane Pascale para un rigore a Coletta.

Credit Photo: Facebook Acf Arezzo

Adidas vs Puma: la Nazionale Italiana cambierà lo sponsor tecnico

La Nazionale Italiana ed il suo sponsor tecnico la Puma sono pronte ad una separazione?
La notizia di dominio pubblico, è data per certa, ed è stata riportata da parte di Footyheadlines.com, che ha svelato in esclusiva che il nuovo sponsor tecnico della selezione azzurra che sarà l’Adidas.

La casa tedesca subentrerà e realizzerà le divise della rappresentativa italiana di calcio dal 2022. Il divorzio dalla Puma arriva dopo più di dieci anni: l’azienda fondata da Rudolf Dassler realizza le divise dell’Italia dal 2008 e la partnership era stata rinnovata con un contratto di sette anni firmato nel marzo 2015 . In quell’occasione dalla Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) dissero che la Puma sarebbe stata lo sponsor tecnico azzurro “per il prossimo decennio” ma questo matrimonio si fermerà probabilmente con qualche anno di anticipo. Nei prossimi mesi ne sapremo certamente di più, soprattutto se questo nuovo connubio partirà già dal prossimo anno.

Per l’Adidas non è una prima volta assoluta che veste i nostri colori azzurri: la multinazionale con sede a Herzogenaurach, in Baviera, ha già prodotto le divise e tutto il materiale tecnico dell’Italia per quattro anni a metà degli anni ’70, precisamente dal 1974 al 1978; ma quelle maglie non presentavano né il logo Adidas né le famose “Tre Strisce” che da sempre contraddistinguono l’azienda teutonica.

Con le maglie dell’Adidas la selezione italiana affrontò i Mondiali del 1974 in Germania e quelli in Argentina ma nel 1979 passò a Le Coq portif, che però non apportò modifiche alla maglia che indossata agli Europei del 1980 e per la Coppa del Mondo nel 1982 in Spagna.

Dal 1974 il mondo del calcio entrò in un periodo di grande proliferazione delle sponsorizzazioni tecniche, che ci accompagna tutt’ora, ma per la Nazionale Italiana si trattò di un passaggio molto graduale, visto che le maglie azzurre resteranno inviolate dai loghi dei marchi fino al 1999.

Forse non tutti sanno che Adidas e Puma nascono dalla scissione dei fratelli Rudolf e Adolf Dassler avvenuta durante la Seconda guerra mondiale.

I due fratelli nella vita, ma divisi negli affari, furono i primi a ideare delle scarpe in cuoio adatte agli sportivi, inizialmente cucendole a mano nella lavanderia della madre, poi realizzandole in una fabbrica vicino Norimberga, la Gebrüder Dassler Sportschuhfabrik.

Qui furono prodotte le prime scarpe da calcio con i tacchetti e le prime scarpe da atletica chiodate. Le calzature realizzate dai fratelli Dassler contribuirono al successo di atleti come Jesse Owens, che alle olimpiadi di Berlino del 1936 vinse quattro medaglie d’oro.

Adesso le scelte definitive saranno prese dalla FIGC, l’azzurro che dal 1932 identifica i colori dei nostri sportivi attende il verdetto, ma ciò che conta di più sarà fare onore alla propria Nazione indifferentemente dallo sponsor tecnico prescelto.

Credit Photo:Fabio Vanzi

Matteo Pachera, Hellas Verona: “Salvezza conquistata con merito, le ragazze hanno dimostrato grande maturità”

Le principali dichiarazioni dell’allenatore gialloblù Matteo Pachera al termine di San Marino-Hellas Verona, 18a giornata della Serie A TIMvision 2020/21.

La salvezza con quattro giornate di anticipo? Le ragazze si meritano questo risultato perché hanno fatto un grande lavoro dall’inizio dell’anno, sono sempre state disponibili anche nelle tante situazioni difficili che abbiamo vissuto. Hanno sempre dimostrato grande maturità nel saper gestire i momenti complicati e trarre forza da essi. Se San Marino è stato il crocevia del nostro campionato? Si, la partita di andata è stata molto particolare anche in virtù del momento che stavamo attraversando. Nella gara di oggi invece abbiamo saputo interpretare al meglio la partita, soprattutto nel secondo tempo, meritando questa vittoria. Il nostro cinismo nel concretizzare le occasioni? Sapevamo che tipo di partita ci avrebbe aspettato e le ragazze hanno messo in campo tutti i loro valori e le loro capacità per raggiungere l’obiettivo“.

Credit Photo:  Hellas Verona Women

11° giornata: Inter-Juve, restano al comando appaiate; grande gara dell’ Hellas Verona che supera 5 a 0 il Sassuolo. La Roma sempre più sola in vetta per il Girone 2

Termina in pareggio: 3 a 3 il big match del GIRONE 1 tra le nerazzurre e la bianconere.

Parte subito forte L’Inter che al 3′ con Giulia Dragoni centra il palo pieno; ma a passare in vantaggio sono le Juventine con Beccari. La Juventus trova poi il raddoppio alla mezz’ora con Ippolito, a segno su rigore, intercettato da Gilardi.

Al rientro dagli spogliatoi, le nerazzurre trovano subito il pareggio: Soggiu respinge il tiro di Pavan, ma il rimpallo su un difensore bianconero manda il pallone in rete.

Gara avvincente e piena e molto ritmata con l’Inter che si riporta in vantaggio con un’ottima azione corale che lancia Ronchetti davanti al portiere e non sbaglia.

Ma nel finale la Juventus trova il meritato pareggio, con Ippolito, anche questa volta dagli undici metri.

Gara esemplare quella dell’ Hellas Verona che espugna il “Poli” di Chiozza di Scandiano per 0-5 contro il Sassuolo.

Alla presenza della presidentessa Betty Vignotto e della CT della Nazionale Under 17 Nazarena Grilli.

Il Sassuolo ha un buon approccio alla partita e gioca una buona prima mezz’ora di gara, votata all’attacco: con Marta Maffei con un tiro in velocità deviato in angolo e con la dinamica Monica Spallanzani che reclama un calcio di rigore dopo un’azione personale.

Dopodichè solo Hellas: Plechero segna il primo gol, Casellato ed ancora Plechero portano a 3 le reti per il Verona senza dare spazio alle avversarie di reagire. Chiudono il match Bissoli e De Cao portando lo score sul pesante risultato finale di 0 a 5 per l’ Hellas. Verona che scavalcando così il Sassuolo, e si porta in terza posizione, a 22 punti ed a + 3 dalle rivali Cittadella ed appunto Sassuolo.

Ottima gara del Cittadella che superando, in casa, l’orobica Bergamo per 7 a 3 scala la classifica in attesa della ultima gara in programma il prossimo weekend.

Il Brescia vince in trasferta contro il Como con due belle reti di Raffaella Belli e Giorgia Bonardi.

Si chiude in parità, 1 a 1, la partita tra il Tavagnacco ed il San Marino Academy.

La gara che chiude il girone tra Vicenza e Chievo termina con la seconda vittoria dei padroni di casa, che lasciano la coda della classifica, scavalcando appunto il Chievo.

Nel Girone 2 tutto semplice per la capolista Roma Women, che con 10 gare vinte su dieci disputate è la indiscussa prima forza del campionato, che sconfigge per 4 a 2 le rivali capitoline della Roma Calcio femminile.

Nulla da fare anche per il Ravenna che in casa cede i tre punti ad una Fiorentina in gran giornata. Sette reti ad una il risultato finale, con doppietta di Sara Valvo, tra le migliori in campo.

La Lazio, grazie alla bella vittoria in esterna, contro l’ Empoli mantiene la terza posizione in classifica. Flavia Sgambato e Valentina Della Vecchia, prima, e Greta Felici, poi, chiudono l’ ottima prestazione delle aquilotte bianco-azzurre.

Termina 2 a 2 la partita tra Florentia San Giminiano ed il Pink Bari, quest’ ultima in quinta posizione in cerca un posto per il round finale.

Tutto facile per il Napoli che abbatta il Perugia per 6 reti a zero con la doppietta di Aurora Penna.

Infine il Cesena con Giorgia Felicità chiude la giornata vincendo per 2 reti ad 1 contro il Pomigliano.

Serie A TIMVISION, la Top 11 della 18a giornata: Dompig scatenata

Una giornata piena di sorprese e cascate di goal non poteva che regalare una formazione all’altezza della situazione. Andiamo a vedere la Top 11 di questa settimana: nessuna riconfermata rispetto alla scorsa. 

Modulo: 3-4-3 

Portiere
Katja Schroffenegger: Un’ottima prestazione che la conferma come una delle cose da salvare in questa stagione ambigua. Malgrado l’uscita a vuoto sul secondo goal avversario, salva spesso il risultato e la faccia alle sue. Argina egregiamente le numerose offensive nella prima frazione delle giallorosse. 

Difensori
Debora Novellino: Quando vede nerazzurro si scatena. Conferma la doppietta dello scorso anno e segna un golazo. Riesce a tenere il ritmo di entrambe le fasi dando filo da torcere alle incursori laterali dell’Inter. Peccato per il risultato, ma la tarantina dà l’ennesima prova del suo talento. 

Sofia Meneghini: Il calcio moderno ci ha abituato a costruzione dal basso e passaggio imprescindibile ai centrocampisti. Ma sinceramente parlando a Sofia Meneghini frega poco e tira fuori dal cilindro un lancio millimetrico da 50 metri che manda in rete Elena Nichele. Nella bella stagione per le venete, la classe 2000 è stata una piacevole sorpresa. 

Linda Tucceri Cimini: È impressionante il fatto di come riesca ad essere su qualunque pallone in qualsiasi zona del campo. Si immischia nella metà dei goal rossoneri contro il Napoli, vuoi per cross, vuoi per recuperi importanti. Ha completato un percorso di crescita sostanziale che l’ha portata ad affermarsi anche a livello offensivo.  

Centrocampiste
Sofia Cantore: Nella terribile giornata per il Florentia, l’unica nota positiva è Sofia Cantore. Sta dimostrando tanto nella massima serie. Si prende spesso la squadra sulle spalle risolvendo molte situazioni intricate. Non ci è riuscita contro l’Empoli, ma rimangono le due reti infilate alle spalle di Capelletti. 

Yoreli Rincon: Ancora una volta la trasferta di Bari risulta ostica per chiunque squadra. Ma con un solo passaggio la risolve la colombiana. Dopo il pareggio di Simonetti, la centrocampista esprime tutta la sua splendida visione di gioco e mette Moller a tu per tu con Di Fronzo. Con un filtrante meticoloso risolve una condizione difficile e dimostra la sua importanza nella squadra frequentemente sottovalutata.  

Irene Santi: In quel di Verona, i lanci al bacio sembra esser diventata una pratica più che comune. Dopo Meneghini, non è da meno Irene Santi che la mette sui piedi di Sardu. L’assist è solamente la punta dell’iceberg di una prova più che sufficiente: fondamentale sia in fase di recupero che d’impostazione. 

Valentina Bergamaschi: Nel ruolodi quinta a centrocampo si vede di meno rispetto a come ci aveva abituato. Ma la mole di lavoro sporco con il quale opera sulla fascia è enorme. Non si esime dai suoi compiti sotto porta che sono stati ridotti, ma sono pur sempre efficaci. 

Attaccanti
Valentina Cernoia: Una stagione un po’ sottotono per uno dei mancini più educati del campionato. Le voci che la danno per partente sono sempre più insistenti, ma continua a regalare magie in campo. Rita Guarino la schiera dal primo minuto e e ripaga la fiducia con una doppietta. 

Chantè Dompig: La bella stagione dell’Empoli ha sicuramente aiutato l’olandese ad adattarsi al gioco italiano. Ma il potenziale offensivo dimostrato è devastante: un’altra doppietta in grande stile regala soddisfazioni alla governance toscana ed alla giocatrice. Ha dimostrato di essere duttile nei ruoli d’attacco svolgendo il suo ruolo in maniera impeccabile. 

Agnese Bonfantini: Il weekend non ha portato nessun goal, ma la partita giocata rimane di livello. Si conquista il rigore per il pareggio e mette in mezzo il cross per la seconda rete: messo in referto ciò, le reti sono superflue. Uno dei migliori match giocati dalla 21enne che non a caso coincide con un’importante vittoria della squadra.  

Allenatrice
Elisabetta Bavagnoli: Chi ha detto che un’allenatrice debba avere solo il pugno di ferro? Lo dimostra l’ex stella azzurra che con calma e pazienza ha rimesso in piedi una squadra senza identità. La prossima sarà una settimana fondamentale per la storia del club con la semifinale di Coppa Italia; partire con la rimonta alla Fiorentina dà un vantaggio morale importante.

Ludovica Mantovani rieletta presidente della Divisione Calcio Femminile. Gravina: “Massimo supporto da parte della FIGC”

“Auguro buon lavoro al presidente Mantovani e a tutto il Consiglio Direttivo. Finora è stato fatto un ottimo lavoro, ma i prossimi anni saranno decisivi per lo sviluppo del calcio femminile. Dalla FIGC ci sarà sempre il massimo supporto”. Questo il commento del presidente federale Gabriele Gravina sulla rielezione di Ludovica Mantovani come presidente del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio Femminile. La figlia dello storico patron della Sampdoria, in carica dal 2 settembre 2019, è stata confermata oggi pomeriggio al termine dell’Assemblea che si è svolta in videoconferenza alla presenza dei rappresentanti dei club di Serie A e di B.

Il presidente è stata nominata dai membri del nuovo Consiglio Direttivo della Divisione: ai cinque rappresentanti eletti lo scorso 13 aprile in quota al Consiglio Federale (Ludovica Mantovani, Moris Gasparri, Stefano Braghin, Grazia Trentin e Marta Carissimi), si sono aggiunti oggi i quattro consiglieri scelti dalle società (Carlo Stigliano, Alessandro Terzi e Marco Zwingauer in rappresentanza della Serie A, Samuel Gasperoni per la Serie B).

“Ringrazio il Consiglio Federale per la fiducia, lo staff della Divisione per la sua grande dedizione, i consiglieri Ilaria Pasqui, Katia Serra e Alessandra Signorile che hanno fatto parte del primo Consiglio Direttivo, i componenti che sono stati riconfermati insieme ai nuovi membri che mi hanno votata oggi pomeriggio – ha dichiarato Ludovica Mantovani – E’ sempre un’emozione essere eletta, ancor più l’essere riconfermata in un ruolo di tale responsabilità. L’auspicio per il futuro è di continuare tutti assieme nel percorso di crescita del nostro movimento”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Demetrio Albertini al San Marino Stadium: consegna della Panchina d’argento a mister Conte

Con una salvezza ancora tutta da conquistare, saranno gli impegni dell’immediato futuro a dominare i pensieri di squadra e staff a partire da domani. Sabato 17 aprile, però, per un attimo si è tornati con la mente all’impresa della passata stagione. Impossibile che ciò non avvenisse, dato che nella tarda mattinata, subito dopo l’allenamento di rifinitura, il Presidente del Settore Tecnico della FIGC Demetrio Albertini si è presentato al San Marino Stadium – in compagnia anche del segretario del Settore Tecnico, Paolo Piani – per consegnare a mister Conte la Panchina d’argento come miglior allenatore della passata stagione in Serie B. Ancora fortemente – e visibilmente – emozionato, il mister ha posato con Albertini e poi, subito dopo la consegna del premio, ha parlato delle sue sensazioni a proposito di un riconoscimento che non sente come personale ma che è da condividere con il resto dello staff e con la squadra, senza i quali l’impresa della storica promozione in Serie A non sarebbe stata possibile. Ricevere un premio del genere non è solo merito dell’allenatore e dello staff tecnico, ma di tutta la squadra. – le parole a caldo del mister – Da quando abbiamo ricevuto la notizia abbiamo passato settimane uniche, indimenticabili, di grande emozione e soddisfazione. Vedere il presidente Albertini qui è gratificante e credo che oggi sia veramente una bellissima giornata per tutti noi. Spero che questo evento ci abbia ricordato che siamo arrivati qui con grande fatica ma anche grandi imprese, e mi auguro che ci dia la carica giusta per mantenere questa categoria.”

Parole di elogio a San Marino e al suo calcio femminile da parte di Albertini: “Quest’anno non abbiamo potuto invitare i mister a Coverciano e quindi sto cercando di portare io questo saluto e questo premio nelle dovute sedi di appartenenza.  Devo dire che San Marino, con gli investimenti sia sportivi sia economici fatti per il calcio femminile, ha meritato questo prestigioso riconoscimento da parte del Settore Tecnico. Quello che dico sempre, anche per esperienza personale, è che lo sport è meritocratico. Se uno riesce a raggiungere un obiettivo, prima di tutto è perché dietro ci sono grande lavoro, grande competenza e grande organizzazione da parte della società. Difficilmente vince qualcuno che non se lo merita. È più facile, invece, che uno che abbia le carte in regola per vincere ma non riesca a raggiungere l’obiettivo. La Serie A per San Marino è stata un bellissimo traguardo; è una sfida importante, sappiamo che è anche piena difficoltà, ma è attraverso il confronto che alla fine si cresce.”

Per un milanista D.O.C. come Alain Conte, ricevere un premio simile da Demetrio Albertini ha una valenza supplementare. E merita anche qualche dedica speciale. “Ricordo bene il grande Milan degli anni ’90 e 2000 e Demetrio Albertini era uno dei protagonisti di quella squadra. Visto che me l’ha consegnata lui, direi che questa Panchina d’argento rappresenta per me un premio doppio. Se devo fare una dedica, la faccio al mio staff, alle persone che lavorano con me e per me e chiaramente alle mie ragazze: se non fosse stato per loro, questo premio non sarebbe arrivato. E poi devo fare una dedica anche alle persone a cui ho sottratto del tempo: questa passione è impegnativa e spesso porta via tempo agli affetti, alla famiglia o ad altre passioni che si possono avere. Dedico questo premio perciò a chi mi ha sempre sostenuto e supportato in questi anni, specialmente alla mia famiglia.”

Ad aggiungere maggiore colore all’evento, lo scenario del San Marino Stadium, apprezzato anche dal Presidente Albertini: È davvero uno stadio bellissimo. Vedere un campo così bello e così tenuto bene è una gioia per me. Tante volte conosciamo le difficoltà di alcuni impianti sportivi e stadi in Italia. Lo sport è aggregazione e San Marino, con il suo stadio olimpico, ha creato un bel punto di centralità per i cittadini che praticano le attività sportive più svariate.”

Certo ripensare all’impresa passata è stato bello. Ma per ogni sportivo conta soprattutto il futuro, e mister Conte assicura che questo trofeo sarà per lui un promemoria di utili insegnamenti per il prosieguo del suo cammino: “Da oggi, riguardando questo trofeo, penserò a questo, che è poi anche ciò che dico sempre alle mie ragazze: con la dedizione, con l’impegno e con l’abnegazione i risultati possono arrivare nella vita, anche quando sono insperati e a volte incredibili. Noi abbiamo fatto due promozioni probabilmente inaspettate e oggi ci ritroviamo in una categoria di enorme importanza. Oggi noi continuiamo a lavorare e a sognare. Quello che terrò a mente riguardando la Panchina d’argento è che l’impegno, nella vita, alla fine ripaga sempre.“

Prima del congedo, la San Marino Academy, nella persona del DS Ivan Zannoni, ha voluto omaggiare il Presidente Albertini regalandogli una maglia della squadra personalizzata con il suo cognome e con il numero 4.

Credit Photo: ©SMAcademy/Pruccoli

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