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Ludovica Mantovani rieletta presidente della Divisione Calcio Femminile. Gravina: “Massimo supporto da parte della FIGC”

“Auguro buon lavoro al presidente Mantovani e a tutto il Consiglio Direttivo. Finora è stato fatto un ottimo lavoro, ma i prossimi anni saranno decisivi per lo sviluppo del calcio femminile. Dalla FIGC ci sarà sempre il massimo supporto”. Questo il commento del presidente federale Gabriele Gravina sulla rielezione di Ludovica Mantovani come presidente del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio Femminile. La figlia dello storico patron della Sampdoria, in carica dal 2 settembre 2019, è stata confermata oggi pomeriggio al termine dell’Assemblea che si è svolta in videoconferenza alla presenza dei rappresentanti dei club di Serie A e di B.

Il presidente è stata nominata dai membri del nuovo Consiglio Direttivo della Divisione: ai cinque rappresentanti eletti lo scorso 13 aprile in quota al Consiglio Federale (Ludovica Mantovani, Moris Gasparri, Stefano Braghin, Grazia Trentin e Marta Carissimi), si sono aggiunti oggi i quattro consiglieri scelti dalle società (Carlo Stigliano, Alessandro Terzi e Marco Zwingauer in rappresentanza della Serie A, Samuel Gasperoni per la Serie B).

“Ringrazio il Consiglio Federale per la fiducia, lo staff della Divisione per la sua grande dedizione, i consiglieri Ilaria Pasqui, Katia Serra e Alessandra Signorile che hanno fatto parte del primo Consiglio Direttivo, i componenti che sono stati riconfermati insieme ai nuovi membri che mi hanno votata oggi pomeriggio – ha dichiarato Ludovica Mantovani – E’ sempre un’emozione essere eletta, ancor più l’essere riconfermata in un ruolo di tale responsabilità. L’auspicio per il futuro è di continuare tutti assieme nel percorso di crescita del nostro movimento”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Demetrio Albertini al San Marino Stadium: consegna della Panchina d’argento a mister Conte

Con una salvezza ancora tutta da conquistare, saranno gli impegni dell’immediato futuro a dominare i pensieri di squadra e staff a partire da domani. Sabato 17 aprile, però, per un attimo si è tornati con la mente all’impresa della passata stagione. Impossibile che ciò non avvenisse, dato che nella tarda mattinata, subito dopo l’allenamento di rifinitura, il Presidente del Settore Tecnico della FIGC Demetrio Albertini si è presentato al San Marino Stadium – in compagnia anche del segretario del Settore Tecnico, Paolo Piani – per consegnare a mister Conte la Panchina d’argento come miglior allenatore della passata stagione in Serie B. Ancora fortemente – e visibilmente – emozionato, il mister ha posato con Albertini e poi, subito dopo la consegna del premio, ha parlato delle sue sensazioni a proposito di un riconoscimento che non sente come personale ma che è da condividere con il resto dello staff e con la squadra, senza i quali l’impresa della storica promozione in Serie A non sarebbe stata possibile. Ricevere un premio del genere non è solo merito dell’allenatore e dello staff tecnico, ma di tutta la squadra. – le parole a caldo del mister – Da quando abbiamo ricevuto la notizia abbiamo passato settimane uniche, indimenticabili, di grande emozione e soddisfazione. Vedere il presidente Albertini qui è gratificante e credo che oggi sia veramente una bellissima giornata per tutti noi. Spero che questo evento ci abbia ricordato che siamo arrivati qui con grande fatica ma anche grandi imprese, e mi auguro che ci dia la carica giusta per mantenere questa categoria.”

Parole di elogio a San Marino e al suo calcio femminile da parte di Albertini: “Quest’anno non abbiamo potuto invitare i mister a Coverciano e quindi sto cercando di portare io questo saluto e questo premio nelle dovute sedi di appartenenza.  Devo dire che San Marino, con gli investimenti sia sportivi sia economici fatti per il calcio femminile, ha meritato questo prestigioso riconoscimento da parte del Settore Tecnico. Quello che dico sempre, anche per esperienza personale, è che lo sport è meritocratico. Se uno riesce a raggiungere un obiettivo, prima di tutto è perché dietro ci sono grande lavoro, grande competenza e grande organizzazione da parte della società. Difficilmente vince qualcuno che non se lo merita. È più facile, invece, che uno che abbia le carte in regola per vincere ma non riesca a raggiungere l’obiettivo. La Serie A per San Marino è stata un bellissimo traguardo; è una sfida importante, sappiamo che è anche piena difficoltà, ma è attraverso il confronto che alla fine si cresce.”

Per un milanista D.O.C. come Alain Conte, ricevere un premio simile da Demetrio Albertini ha una valenza supplementare. E merita anche qualche dedica speciale. “Ricordo bene il grande Milan degli anni ’90 e 2000 e Demetrio Albertini era uno dei protagonisti di quella squadra. Visto che me l’ha consegnata lui, direi che questa Panchina d’argento rappresenta per me un premio doppio. Se devo fare una dedica, la faccio al mio staff, alle persone che lavorano con me e per me e chiaramente alle mie ragazze: se non fosse stato per loro, questo premio non sarebbe arrivato. E poi devo fare una dedica anche alle persone a cui ho sottratto del tempo: questa passione è impegnativa e spesso porta via tempo agli affetti, alla famiglia o ad altre passioni che si possono avere. Dedico questo premio perciò a chi mi ha sempre sostenuto e supportato in questi anni, specialmente alla mia famiglia.”

Ad aggiungere maggiore colore all’evento, lo scenario del San Marino Stadium, apprezzato anche dal Presidente Albertini: È davvero uno stadio bellissimo. Vedere un campo così bello e così tenuto bene è una gioia per me. Tante volte conosciamo le difficoltà di alcuni impianti sportivi e stadi in Italia. Lo sport è aggregazione e San Marino, con il suo stadio olimpico, ha creato un bel punto di centralità per i cittadini che praticano le attività sportive più svariate.”

Certo ripensare all’impresa passata è stato bello. Ma per ogni sportivo conta soprattutto il futuro, e mister Conte assicura che questo trofeo sarà per lui un promemoria di utili insegnamenti per il prosieguo del suo cammino: “Da oggi, riguardando questo trofeo, penserò a questo, che è poi anche ciò che dico sempre alle mie ragazze: con la dedizione, con l’impegno e con l’abnegazione i risultati possono arrivare nella vita, anche quando sono insperati e a volte incredibili. Noi abbiamo fatto due promozioni probabilmente inaspettate e oggi ci ritroviamo in una categoria di enorme importanza. Oggi noi continuiamo a lavorare e a sognare. Quello che terrò a mente riguardando la Panchina d’argento è che l’impegno, nella vita, alla fine ripaga sempre.“

Prima del congedo, la San Marino Academy, nella persona del DS Ivan Zannoni, ha voluto omaggiare il Presidente Albertini regalandogli una maglia della squadra personalizzata con il suo cognome e con il numero 4.

Credit Photo: ©SMAcademy/Pruccoli

La FIFA ospita i sorteggi dei Giochi Olimpici di Tokyo

La sede della FIFA a Zurigo ospiterà i sorteggi per i tornei olimpici di calcio il 21 aprile alle 10:00 CET. Saranno 12 le squadre femminili presenti a Tokyo.

I sorteggi saranno trasmessi in diretta sul canale YouTube della FIFA per consentire a tutti i partecipanti di seguire i procedimenti dai loro paesi d’origine. A condurre l’evento ci saranno Sarai Bareman, Chief Women’s Football Officer FIFA, e Jaime Yarza, FIFA Director of Tournaments.

Parlando in vista del sorteggio, Bareman ha dichiarato:I sorteggi per i tornei olimpici di calcio maschile e femminile forniranno una serie di sentimenti ed emozioni, mentre le 28 squadre qualificate scoprono il loro percorso verso la gloria e l’oro a Tokyo. Con l’avvicinarsi dei Giochi Olimpici, i giocatori, gli allenatori e staff e i loro preparativi faranno un passo avanti dopo i sorteggi, che rappresentano una pietra miliare speciale ed emozionante nella storia del calcio olimpico maschile e femminile“.

Mikako Kotani, direttore sportivo di Tokyo 2020, ha aggiunto: “Sono estremamente entusiasta che i sorteggi del torneo olimpico di calcio di Tokyo 2020 siano finalmente alle porte – una pietra miliare entusiasmante nei nostri preparativi per ospitare ancora una volta il calcio olimpico dopo Tokyo 1964, nonché per dare il benvenuto al calcio femminile alle Olimpiadi in Giappone per la prima volta.
Questi straordinari tornei risalteranno nei nostri ricordi e questa esperienza sarà diversa dalle passate edizioni. In qualità di Direttore sportivo di Tokyo 2020, sono così entusiasta di dare il benvenuto a questi tornei in Giappone e sono fermamente fiducioso che lasceranno ricordi eterni nei cuori di tifosi e atleti olimpici di tutto il mondo. Auguro buona fortuna a tutte le squadre coinvolte. Ci vediamo in Giappone, quest’estate!

Le finaliste femminili si batteranno per la medaglia d’oro nel nuovo iconico Stadio Olimpico della città, che sarà anche lo scenario delle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi. Sapporo, Miyagi, Kashima, Saitama e Yokohama contribuiranno alla passione olimpica ospitando le partite dal 21 luglio al 7 agosto 2021.

Procedure dei sorteggi
Le 12 squadre qualificate vengono assegnate a quattro fasce da tre squadre ciascuna, in base a FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking che sarà pubblicata il 16 aprile 2021.
Le due migliori squadre e la squadra ospitante viene assegnate alla fascia 1, le tre squadre successive alla fascia 2 e così via. La Gran Bretagna si è qualificata a causa della prestazione dell’Inghilterra alla FIFA Women’s World Cup France 2019.

  • Vincoli
    1 – Nella fascia 1, il Giappone sarà in palla rossa e sarà preassegnato alla posizione E1 come ospite.
    2 – Il principio generale della FIFA è quello di garantire che nessun gruppo contenga più di una squadra della stessa confederazione.
  • Ulteriori informazioni sui sorteggi, qui.

Credit Photo: https://www.fifa.com/

Olga Viggiano, Femminile Pistoiese: “È sbagliato associare una calciatrice all’omosessualità. Il caso Malika mi ha scioccato”

“Fare coming out nel calcio femminile è molto più facile, tuttavia sono convinta che ci siano anche calciatori omosessuali. Siccome però essi non si fanno avanti a differenza delle donne, l’omosessualità viene associata più nei confronti delle calciatrici. È molto più facile additare e accusare una calciatrice che intaccare un movimento come quello maschile”. È schietta e diretta Olga Viggiano, giocatrice della Pistoiese quando risponde alla domanda sul tema dell’omosessualità. “la stessa cosa avviene nei confronti dei ragazzi nell’ambito della danza. La figura del ballerino si associa spesso all’omosessualità. Essendo poi il calcio uno sport considerato maschile, una donna che lo pratica, a prescindere dal suo orientamento, viene mascolinizzata”. Classe 2001 e di proprietà della Fiorentina, la calciatrice è un fiume in piena nel corso del nostro lungo colloquio telefonico. Non solo di calcio, ma l’atleta si esprime su diversi temi in ambito socio-culturale rendendo quest’intervista molto particolare:

Come ti sei avvicinata al calcio?
È successo alla scuola elementare quando facevo le lezioni di ginnastica. Ogni settimana veniva un istruttore di una disciplina diversa e un giorno venne l’allenatore della Rondinella che all’epoca disputava le gare al Gino Bozzi (attuale stadio della Fiorentina Femminile ndr). Mi vide e mi disse che ero portata al gioco del calcio. Mi chiese se volevo partecipare ad uno dei loro campus estivi e andai con loro una settimana. Mi appassionai talmente tanto che obbligai i miei genitori a lasciami lì per tutta l’estate. A settembre mi sono iscritta alla società, giocando assieme ai ragazzi, e da allora non ho più smesso.

Come mai hai scelto la Pistoiese e come ti stai trovando?
La scelta è dipesa molto dal tecnico Mario Nicoli. Lui mi aveva già allenato nel 2014/2015 nelle Giovanissime della Florentia. Conoscevo anche altre ragazze ed era l’unica società che mi garantiva quella sicurezza necessaria per giocare. Con la Pistoiese ho trovato equilibrio tra calcio e studio. C’è un bellissimo gruppo che è la nostra forza. Peccato che alcune ragazze sono andate via per varie motivazioni. Venendo dalla Fiorentina il passaggio in Serie C è stato abbastanza traumatico. Cambiano aspetti, obiettivi e situazioni. Ci ho messo un po’ ad ambientarmi ma ora sto bene.

Nel calcio femminile ci sono ancora molte discriminazioni, ti è mai capitato di esserne vittima?
In famiglia ho avuto qualche diverbio con i miei genitori quando ho firmato con la Fiorentina. Dicevano che avrei dovuto riflettere di più visti i tanti impegni ma infine non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Quando ero a scuola media molte volte i miei compagni mi hanno presa in giro. Dicevano che il calcio femminile non avrebbe portato da nessuna parte e che non era uno sport. Era brutto doverli sentire ma sono sempre andata avanti per la mia strada. Alle superiori nessuno ha mai detto nulla al riguardo. C’è da dire che da quando sono entrata nel calcio femminile fino ad oggi alcune cose sono cambiate dal punto di vista culturale. Il mondiale in Francia è stato un grande exploit. Non è una novità che il nostro paese sia indietro sotto molti punti vista. Credo che qui ci sia una visione diversa delle donne e non è un problema che si limita solo al calcio. La mia speranza è che le generazioni che verranno dopo di me vivano un calcio diverso con molte meno discriminazioni e più possibilità di scelta. La strada però è ancora lunga.

Durante il periodo alla Fiorentina eri allenata da Claudio Ricci, come ti sei trovata con lui?
È il tecnico con cui mi sono trovata meglio nei miei undici anni di carriera. È un professionista sotto tutti gli aspetti. Dopo le sedute di allenamento si intratteneva ogni volta con una calciatrice diversa per aiutarle a perfezionarsi. Io, per esempio, non calciavo bene di sinistro e lui si è spesso dedicato a me assieme ad Alice Tanturli. Svolgevamo programmi specifici per migliorare le nostre lacune. Era molto puntiglioso anche nella preparazione delle partite dandoci consigli tattici e inviandoci video delle avversarie. Le sue sessioni erano coinvolgenti e diverse l’una dall’altra, cosa che ci permetteva di apprezzarle di più. Non ho nulla di negativo da dire su di lui. Per il breve tempo che sono stata sotto la sua gestione sono cresciuta tantissimo.

E come ti trovi con il tecnico Mario Nicoli?
Anche con lui mi trovo molto bene ma, come già detto, è un rapporto che va al di fuori del campo conoscendoci da diverso tempo. Fu lui a volermi fortemente alla Florentia, quindi il nostro rapporto nasce da lì. Ha dei pregi e dei difetti come tutti gli allenatori certo, ma mentirei se dicessi che mi troverei male con lui.

Qual è il ricordo più bello del tuo periodo alla Fiorentina?
Il goal dell’ex contro la Florentia allo scadere. In realtà tutto il periodo trascorso a Firenze lo vedo come il più bello della mia carriera. Eravamo un gruppo bellissimo, molto unito. Dispiace veramente tanto non essere riuscite a completare la stagione a causa del Covid.

Qual è il tuo desiderio più grande come calciatrice?
Non mi pongo obiettivi o desideri precisi: voglio scendere in campo ogni volta dando il massimo vedendo poi dove riuscirò ad arrivare. L’importante è che quando mi ritirerò possa guardarmi allo specchio e dire a me stessa: “hai dato tutto”. Spero di riuscirci.

Come affronti la quotidianità?
Ci alleniamo tre volte a settimana per un paio d’ore al giorno, e poi c’è ovviamente la domenica che è il match day. Cerco di portare in Serie C quello che ho appreso a Firenze, come fare stretching dopo gli allenamenti o una sessione solitaria nel post gara qualora non abbia giocato. Cose che solitamente non sono richieste in Serie C ma che faccio di mia spontanea volontà.

Chi è Olga Viggiano fuori dal campo?
Sono una persona che ha sempre cercato di portare avanti il calcio e lo studio. Ho fatto il liceo classico e sono attualmente iscritta a medicina all’università. Nonostante mi abbiano presa in Campania faccio lezioni a distanza e questo mi ha consentito di rimanere in Toscana. Fuori dal campo sono una studiosa ed è così da sempre. Non mi pento di niente, rifarei tutto dall’inizio; studiare è importantissimo. Nel calcio ho trovato le amicizie che coltivo tutt’ora. Mazzoni, Lulli, Demarchi, sono quelle sorelle che mi porto avanti da tanto tempo.

Cosa ne pensi dell’avvento del professionismo?
Lo ritengo importante su due livelli collegati tra loro. Dal punto di vista culturale può evidenziare come il calcio femminile possa darti tanto. Parlando in ambito lavorativo è ovvio che se le società non hanno dei rientri economici e un po’ di visibilità, non potranno dare alle calciatrici stipendi degni. Se ci si riuscisse si potrebbero attirare anche delle calciatrici straniere molto forti che consentirebbero una maggiore visibilità dell’intero movimento. Quando Cristiano Ronaldo è arrivato alla Juventus, il numero delle maglie vendute è aumentato notevolmente e l’apporto di visibilità che ha comportato è stata immensa. Il professionismo può essere però deleterio per la purezza di questo sport e spero che venga introdotto senza che essa venga intaccata.

Un commento sulla vicenda capitata a Malika?
La vicenda di Malika secondo me è agghiacciante ed evidenzia che si tratta di una questione prettamente di pregiudizi. Sono rimasta scioccata da quel video e l’ho rivisto più volte. Non mi capacito cosa possa passare nella testa di un genitore per fare una cosa del genere. Quelle parole, a mio avviso, sono delle vere e proprie coltellate.

Credit Photo: Andrea Lisa Papini

Carolina Morace, Lazio: “La squadra si sta esprimendo al massimo del suo potenziale”

Carolina Morace, allenatrice della Lazio Women, è intervenuta ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“La vittoria di domenica è stata importante, contro una squadra forte che meriterebbe un’altra classifica rispetto a quella attuale. L’Orobica ha studiato bene la partita, bloccandoci sulle fasce. Anche avendo trovato difficoltà però abbiamo creato molte occasioni e segnato tre gol, conquistando il successo con rabbia. La squadra ora si esprime al massimo del proprio potenziale, non dobbiamo mollare adesso.

Il Ravenna è potenzialmente a meno 3 da noi e la prossima giornata giocherà proprio contro di noi. Al Fersini giochiamo meglio perché il campo è più grande e ci aiuta ad esprimerci al meglio. Segniamo tanto ed incassiamo poco, sono poi felice per la doppietta di Pittaccio: è una calciatrice generosa che lotta su tutti i palloni e qualche volta perde qualcosa nella lucidità in zona gol”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Il Settore Tecnico incorona i migliori allenatori del calcio femminile: premiati Piovani e Alain Conte

Una giornata intensa, vissuta tra San Marino e Reggio Emilia, per continuare nel proprio ‘tour’ in giro per la penisola italiana, per consegnare agli allenatori vincitori i riconoscimenti conquistati per essere stati votati dai propri colleghi quali migliori allenatori della scorsa stagione nelle rispettive categorie. Nella giornata di sabato il presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini – dopo essere stato a Zingonia per premiare Gasperini e a Benevento per omaggiare Filippo Inzaghi – ha virato sull’Emilia Romagna e su San Marino, per celebrare i migliori allenatori del calcio femminile della scorsa stagione: nelle votazioni avvenute on-line nelle scorse settimane, infatti, i migliori tecnici della Serie A TIMVISION e della Serie B femminile sono risultati essere Gianpiero Piovani del Sassuolo e Alain Conte, tecnico che ha condotto la San Marino Academy alla promozione nel massimo campionato nazionale. Così Albertini si è recato personalmente, prima al San Marino Stadium, cornice dell’allenamento delle Titane, per consegnare la Panchina d’argento al tecnico Alain Conte, quindi allo stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia, prima di Sassuolo-Fiorentina (maschile), per consegnare la Panchina d’oro all’allenatore neroverde Gianpiero Piovani.

 “Quest’anno – ha ricordato il presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini – non abbiamo potuto invitare, come di consuetudine, gli allenatori a Coverciano per via dell’emergenza sanitaria e quindi sto andano io nelle varie sedi a portare questo riconoscimento.
Oggi celebriamo il calcio femminile e va sempre menzionato il grande lavoro della Federazione, che ha creduto nello sviluppo e nell’organizzazione del movimento in Italia.
Lo sport è meritocratico: se uno riesce a raggiungere un obiettivo, dietro ci sono lavoro, competenza e, non per ultima, una grande organizzazione da parte della società”.

“Sono bellissime le sensazioni che sto provando – ha commentato emozionato Gianpiero Piovani, al momento della consegna della Panchina d’oro nelle sue mani – perché ricevere questo premio da Albertini e allo Stadio Città del Tricolore è ancora più gratificante, per di più circondato da persone della società.
Voglio condividere questo riconoscimento con la stessa società, lo staff e le mie splendide ragazze, che mi hanno accompagnato in questo percorso”.

“La Panchina d’argento – ha sottolineato Alain Conte – è una grande gratificazione per il lavoro svolto da me e dai miei collaboratori.  Un premio del genere è merito di quello che abbiamo costruito in questi anni, come staff, squadra e società.
Questo riconoscimento è l’emblema che con il sacrificio e l’abnegazione i risultati possono arrivare anche quando sono inaspettati”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Il campionato si riapre: Bayern sconfitto dall’Hoffenheim, Wolfsburg a -2 dalla vetta

Il campionato di FLYERALARM Frauen-Bundesliga si riapre. La capolista Bayern München esce sconfitta dall’incontro con la terza in classifica Hoffenheim. A trarne vantaggio è sicuramente il Wolfsburg che arriva a -2 dalla vetta anche grazie alla vittoria col Friburgo.

La squadra di Monaco si porta subito in vantaggio segnato due reti nel primo quarto d’ora con Bühler (rigore) e Schüller. Ma è il secondo tempo a dare la svolta in soli dieci minuti. L’Hoffenheim trova la prima rete per accorciare le distanze al 63′ con Waßmuth. Passano 5 minuti e raddoppia Naschenweng che riporta la partita in parità. È poi la solita Billa a mettere a segno il sigillo della vittoria del TSG al 73′. Arriva così la prima sconfitta in campionato per la capolista Bayern.

Partita ostica per il Wolfsburg che trionfa 3-2 contro il Friburgo. Memeti porta in vantaggio le bianconere in soli 2′ minuti dall’inizio della partita. Le Wolves rispondono bene dopo pochi minuti con Pajor che trova il pareggio all’8′ e il raddoppio al 24′. Nel secondo tempo Huth segna la terza rete per il Wolfsburg. Il Friburgo prova ad accorciare al 75′ con Minge ma invano.

Vince il Werder Brema contro la favorita Leverkusen mettendo pressione di gioco subito all’inizio della partita. Vittoria di misura per il Potsdam che vince contro il fanalino di coda Duisburg con la rete di Cerci al 4′.

L’Essen si porta a casa 3 punti contro il Meppen recuperando bene nel secondo tempo. Infine, poker per il Francoforte contro il Sand con una tripletta di Freigang e il goal di Prasnikar.

Risultati
Bayern München – TGS Hoffenheim   2-3
SGS Essen – SV Meppen   3-1
Werder Bremen – Bayer 04 Leverkusen   2-1
Turbine Potsdam – MSV Duisburg   1-0
VfL Wolfsburg – SC Freiburg
Eintracht Frankfurt – SC Sand   4-0

Classifica
Bayern München 51
VfL Wolfsburg 49
TSG Hoffenheim 37
Turbine Postdam 32
Bayer 04 Leverkusen 29
Eintracht Frankfurt 24*
SGS Essen 24*
SC Freiburg 24
SV Werder Brema 16
SV Meppen 10
SC Sand 8
MSV Duisburg 4

*una partita in meno

Credit Photo: Pagina Facebook di TGS Hoffenheim Frauen

Contro la Lazio una grande Orobica cade a fine gara

Poteva essere la partita perfetta ma manca il goal alla Squadra di Coach Marini che per una ingenuità difensiva causa il rigore dell’1-0 della Lazio al 77′.

Fino a quel momento gara condotta magistralmente dalla compagine di casa che concede solo 2 conclusioni nitide alla Lazio (entrambe nel primo tempo: una ribattuta da Nardi e una che colpisce la traversa).

Al compenso crea i presupposti per passare in vantaggio in diverse occasioni, nel primo tempo, ma spreca le occasioni del vantaggio con De Vecchis e Magni (2 occasioni a testa) e Asta che finalizzano azioni molto ben congegnate.

Nel secondo tempo comincia forte con conclusioni di Zigic e De Vecchis a cui risponde Martin al 72′ con un tiro innocuo ma al 77′, la stessa Martin, segna il rigore frutto di un doppio errore difensivo di Magni in disimpegno e Hilaj in area, che causa la beffa di giornata.

Coach Marini prova a rimescolare le carte e riacciuffare almeno il pareggio ma l’ingresso di Mandelli e Antolini (entrambe protagoniste di due ottime occasioni sotto porta sventate dalla difesa laziale) sbilancia la squadra in avanti e fa subire le due reti di Pittaccio che pongono fine alle ostitilita.

Un vero peccato per le rossoblù che avrebbero potuto guadagnare tre punti più che meritati contro una Lazio cinica e sicuramente non in giornata.

Prossima gara con il Cittadella a Tombolo il 02 maggio.

Photo Credit: Facebook Orobica Calcio Bergamo

Gianluca Monti, Napoli Femminile: “Il calcio femminile? Racconta storie di donne e non solo”

Il Napoli Calcio Femminile si fa portavoce di un intero movimento, sempre più alla ricerca di una meritata e ampia visibilità. Gianluca Monti, responsabile della comunicazione della società partenopea, ne ha parlato in diretta alla trasmissione “Uno a Uno, palla al centro”, in onda tutti i mercoledì su Canale Uno.

Calcio Napoli femminile, un’organizzazione da Serie A.“Si tratta di un progetto che parte già quando la società era in Serie C e culmina ovviamente con la promozione dalla Serie B, seppur ottenuta dopo la sospensione del campionato per pandemia con il Napoli in testa alla classifica e con un discreto vantaggio sulle inseguitrici. Tutto nasce dalla volontà del presidente Carlino, quest’ultimo eletto da un Cda con un mandato a termine, e dai soci di una società ad azionariato diffuso qual è il Napoli femminile. Un po’ il modello ricorda quello dell’azionariato popolare del Barcellona. L’intenzione è riportare in alto il calcio femminile napoletano, dopo il quinto posto ottenuto in Serie A anni addietro, quando però il movimento era a livello amatoriale e non professionale.”

La svolta: 5 punti nelle ultime 3 giornate dopo i 4 nelle precedenti 14.“Qualcosa è cambiato, in particolare con l’avvento del nuovo mister. Devo ammettere che adesso ci troviamo anche in un periodo fortunato nel quale, rispetto al recente passato, si raccoglie ciò che si semina. La malasorte sembra aver abbandonato la squadra. Di sicuro il cambio del tecnico ha portato una ventata d’aria fresca e ci auguriamo si sia innescato quel circolo virtuoso che si chiuda con una salvezza meritata anche per i sacrifici che la società sta compiendo. Abbiamo a disposizione una rosa forte, ma qualche errore ad oggi è stato commesso: quando si perde o si vince, lo si fa sempre tutti insieme. Abbiamo cercato di porre rimedio, qualche nuova calciatrice è arrivata, il roster è completo e omogeneo, ma la classifica racconta la verità delle giornate giocate fin qui e proveremo a migliorarla.”

Un modello di sport e di vita. Il football femminile va oltre l’aspetto calcistico: oggi il movimento racconta anche gran belle storie di donne, di sacrifici ripagati, sogni avverati e ragazze che sono dei modelli di vita perché spesso studiano e lavorano oltre a giocare al calcio da professioniste, in attesa dello status ufficiale in arrivo per il 2022/23. Sarò sincero: ad oggi lo spettacolo del calcio femminile è per lo più fuori dal campo e immediatamente prima dei match, mentre in campo c’è ancora tanto da migliorare dal punto di vista tecnico. Ma passi in avanti in tal senso sono stati già fatti, se si pensa alle tante nuove tesserate ad esempio nella nostra società e alla loro predisposizione nel migliorarsi lavorando con diversi allenatori preparati e specializzati e non improvvisati come accadeva anni fa.”

Esiste un rapporto e una collaborazione col Napoli di De Laurentiis? Rapporti di buon vicinato. Un’eventuale partnership con il Napoli di De Laurentiis permetterebbe al Napoli femminile di acquisire ulteriore visibilità, anche se ce ne siamo ritagliata tantissima nel recente periodo. Tuttavia c’è ancora tanto da fare, tanto da raccontare di 26 ragazze, 26 meravigliose storie e meravigliosi esempi per tutte le ragazze che si avvicinano allo sport, non solo al calcio, che vogliono mangiare sano, che vogliono diventare atlete vere e seguire modelli positivi di emancipazione.”

La strada verso il professionismo. “Per ogni movimento che deve crescere, c’è sempre bisogno di testimonial. Le ragazze del Mondiale 2019 hanno dato una spinta importante e sarà così fino all’Europeo del 2022. Poi bisognerà camminare con le proprie gambe, dato l’ingresso nel professionismo. C’è bisogno di tante professionalità, a livello della comunicazione, manageriale e della segreteria, attorno a queste ragazze le quali sono ad oggi le figure più importanti del nostro mondo, lavorando così all’aumento della spettacolarità del prodotto. Fermo restando che il solo evento della partita non rappresenta l’intero movimento che deve crescere in toto. In sintesi d’ora in avanti dovrà essere il movimento a correre dietro la Nazionale.”

Photo Credit: ilnapolionline.com

Sassuolo-Juventus 0-3… prima sconfitta casalinga per le neroverdi

Le neroverdi vengono fermate dopo cinque vittorie consecutive dalla capolista Juventus: la gara si sblocca al 41′ quando l’arbitro concede un penalty alle bianconere per un fallo di Lenzini su Caruso, Cernoia realizza. Al 47′ La Juventus allunga le distanze, doppietta di Cernoia. Al 51′ occasione delle neroverdi: punizione battuta da Battelani, il pallone termina di poco al di sopra della traversa. Al 68′ traversa di Cernoia, al 73′ esordio della classe 2003 Nicole Da Canal, al 76′ arriva il 3-0 delle avversarie con una gran rete di Souza Alves. Le ragazze di mister Piovani non mollano fino alla fine e all’86’ Lenzini colpisce la traversa. Termina 3-0 per la capolista Juventus, il prossimo weekend verrà osservata un turno di sosta e si tornerà in campo il weekend del 2 Maggio in trasferta contro l’Hellas Verona.

Forza Sasol!

TABELLINO

SASSUOLO-JUVENTUS 0-3

Marcatrici: Cernoia 42′ su rigore e 47′ (J), 76’ Souza Alves (J),

SASSUOLO: Lemey, Mihashi, Pirone, Brignoli (83’ Pellinghelli), Orsi, Tomaselli (73’ Da Canal), Santoro (83’ Brundin), Battelani (65’ Bugeja), Cambiaghi (73’ Monterubbiano), Lenzini, Filangeri

A disposizione: Lauria, Brundin, Pondini, Monterubbiano, Da Canal, Ferrato, Giurgiu, Pellinghelli

Allenatore: Piovani

JUVENTUS: Giuliani, Hyyrynen( 86’ Berti), Gama, Cernoia, Rosucci (70’ Zamanian), Staskova, Boattin (60’ Skovsen), Pedersen (86’ Giordano), Hurtig (70’ Souza Alves), Caruso, Salvai

A disposizione: Bacic, Girelli, Zamanian, Souza Alves, Caiazzo, Sembrant, Giordano, Berti

Allenatore: Guarino

Arbitro: Acanfora di Castellamare (Cerilli e Pressato di Latina)

Note: ammoniti Pedersen, Santoro, Souza Alves, Piovani

Credit Photo: Sassuolo Calcio Femminile

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