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Wolfsburg fuori dalla UEFA Women’s Champions League: “Due realtà” afferma coach Stephan Lerch

Le Wolves erano fiduciose di ribaltare la sconfitta per 2-1 dei quarti di finale contro il Chelsea in UEFA Women’s Champions League. Purtroppo è arrivata la seconda sconfitta amara per 3-0 nella partita di ritorno svolta allo stadio Szusza Ferenc di Budapest.

Il Chelsea è solo il terzo club dopo l’Olympique Lione e il Paris Saint-Germain ad avere la meglio sui due volte campioni d’Europa nella competizione.

L’allenatore della VfL Stephan Lerch: “Oggi per me c’erano due realtà. Da un lato, guardando le due partite, abbiamo perso 5-1. D’altra parte abbiamo avuto dei bei periodi, sembrava la squadra migliore e anche oggi abbiamo avuto dei bei momenti in partita, come abbiamo fatto all’andata. Possiamo incolpare noi stessi per non aver segnato quando ne avevamo bisogno, ma la conclusione rimane che l’efficienza e la compostezza del Chelsea sono state le qualità che probabilmente hanno fatto la differenza alla fine. Oggi abbiamo commesso nuovamente errori individuali e siamo stati puniti senza pietà”.

VfL Wolfsburg: Kiedrzynek – Hendrich, Doorsoun, Janssen, Rauch – Engen (85 ‘Cordes), Popp – Huth, Blomqvist (75’ Svava), Rolfö (60 ‘van de Sanden) – Pajor (75’ Jakabfi)
FC Chelsea: Berger – Carter, Bright, Eriksson, Andersson – Leupolz (79 ‘Ji), Ingle (84’ Spence), Cuthbert (79 ‘Fleming) – Kirby, Harder, Kerr (62’ Reiten)

Reti: 0-1 Harder (27 ‘/ pen), 0-2 Kerr (32’), 0-3 Kirby (81 ‘)
Arbitro: Anastasia Pustovoitova (Russia)
Cartellini gialli: – / Kirby

Credit Photo: https://www.vfl-wolfsburg.de/

Torna il pubblico negli stadi spagnoli: tutto esaurito per Barça-Levante

Estadio Johann Cruyff, Barcellona
Estadio Johann Cruyff, Barcellona

Torna il pubblico negli stadi spagnoli. Ecco i primi stadi ad accogliere pubblico: El Vivero di Badajoz, campo casa del Santa Teresa, la Palmera di Tenerife, campo del Granadilla, il Lezama dove gioca l’Athletic a Bilbao. Anche in Andalusia, dopo avere ospitato la finale della Coppa della Reina, il Real Betis torna a ricevere il pubblico al Felipe del Valle.
I big club hanno da subito riaperto le porte: il campo dell’Atlético Madrid già da gennaio ha potuto ospitare gli spettatori, mentre il Barcellona ha aperto le sue porte per la sfida contro il Logroño e ha già terminato i biglietti per il big match contro il Levante in programma domenica. Si affrontano infatti la prima contro la seconda in classifica. Il Barça è favorita ma potrebbe pagare la stanchezza accumulata nella trasferta in Inghilterra di mercoledì.
Anche le colchoneras hanno avuto il pubblico contro Real Madrid e Valencia seppur in entrambe le occasioni non ha portato fortuna perché hanno ottenuto un solo punto in due partite.
Lo Stadio Johann Cruyff di Barcellona potrà ospitare quindi 1.000 spettatrici e spettatori nei prossimi impegni delle catalane. Gli ingressi saranno quindi limitati e con un protocollo di sicurezza molto stretto ma siamo molto lontani dalle libertà concesse in Italia in cui la pandemia non garantisce ancora di aprire teatri, musei, cinema né di partecipare alle partite di calcio come spettatori e spettatrici.

Calendario 25a giornata:

SABATO 3 APRILE 2021
h. 12.00
REAL SOCIEDAD – EIBAR
h. 12.30
RAYO VALLECANO – VALENCIA
h. 14.00
MADRID CFF – GRANADILLA

DOMENICA 4 APRILE 2021
h. 11.30
SPORTING HUELVA – SEVILLA
ATHLETIC CLUB – SANTA TERESA
h. 12.00
BARCELLONA – LEVANTE
h. 13.30
REAL BETIS – ESPANYOL
h. 14.00
LOGRONO – REAL MADRID

Classifica:
Barcellona*** 63
Levante 55
Real Madrid 50
Madrid CFF* 48
Real Sociedad 47
Granadilla* 44
Atlético Madrid 42
Sevilla fc 33
Valencia cf 26
Athletic Club* 25
Sporting Huelva 24
Eibar, Rayo Vallecano 23
Espanyol  21
Real Betis 20
Santa Teresa, Logroño 19
Deportivo La Coruña 17
* una partita in meno
*** tre partite in meno
in grassetto chi deve giocare questa giornata

Classifica marcatrici:
Esther Gonzalez (Levante) 21
Jennifer Hermoso (Barcellona) 16
Asisat Oshoala (Barcellona) 15
Ludmila (Atlético) 14
Kosovare Asllani (Real Madrid), Alexia Putellas (Barcellona) 12
Lucia Garcia (Athletic), Deyna Castellanos (Atlético)11
Ellen Jansen (Valencia), Kgatlana Thembi (Eibar), Lieke Martens (Barcellona), Marta Cardona (Real Madrid)  10
Sanni Franssi (Real Sociedad) 9
Mariona Caldentey (Barcellona) 7

Immagine: Pepe Morata, El Mundo Deportivo

Como Women, Michela Franco e il momento difficile: “Vogliamo continuare a lottare per il nostro obiettivo”

E’ un periodo buio per la Como Women che non sa più vincere nel campionato di serie B femminile. Un campionato che la squadra lariana aveva iniziato con progetti ambiziosi, a lungo lo ha condotto ed invece adesso la vede in grossa difficoltà. Anche il cambio di allenatore e l’avvento di mr Fabio Calcaterra non ha portato gli effetti sperati. Nonostante questo il gruppo e la società sono uniti e convinti di poter superare questa situazione come testimonia il post Instagram del difensore Michela Franco.

Questo periodo sembra non finire più nonostante tutto il duro lavoro.
Ma la matematica dice che è ancora tutto possibile e NOI vogliamo continuare a lottare per raggiungere il nostro obbiettivo.🎯🔥
A testa bassa in questa nuova settimana di allenamenti” 🏃‍♂️💪

#calciofemminile #seriebfemminile #comowomen #calciofemminileitaliano #womensfootball #mf27

Credit Photo:Pagina Instagram Michela Franco

Il calcio femminile a marzo tra la folle Serie B e il restart dell’Eccellenza. Partita la nostra rubrica “Campionesse nella Vita”

Il calcio femminile di marzo ha lasciato delle sorprese interessanti, anche sul nostro fronte.

Partiamo dalla Serie B che continua ad essere sempre folle ed emozionante, con ben nove squadre racchiuse in nove punti. Significa che qualsiasi formazione può arrivare in Serie A o finire in Serie C.
Analizzando il momento che stanno passando i club di vertice non possiamo fare un pensiero sul periodo positivo che stanno passando Cesena e Tavagnacco, forti di risultati che stanno portando entrambe ad essere al terzo posto, quello altalenante della capolista Pomigliano e della Lazio seconda tra vittorie, pareggi e sconfitte, quest’ultima voce riguardano le pantere, mentre il Como sta compiendo un grande “capolavoro”, ovvero quello di mancare la Serie A, nonostante le lariane hanno una rosa di alto livello.

In Serie C abbiamo assistito alla doppia caduta di Bologna nel Girone C, ma è ancora primo, poi le conferme alla vetta della Pro Sesto nel Girone A e del Cortefranca in quello B, mentre abbiamo un Girone D molto scoppiettante, visto che Res Women, Chieti e Palermo si alternano per la testa del raggruppamento.

Altra notizia importante di questo mese è la ripartenza dei campionati di Eccellenza Femminile, valutati dalla FIGC come manifestazione d’interesse, e ogni Regione avrà diritto ad una promozione alla categoria superiore. La cosa negativa è che le competizioni si giocheranno solamente in Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia e Veneto. Otto su venti. Un vero peccato.

Marzo poi per il nostro sito è stato importante, perché abbiamo lanciato “Campionesse nella Vita“, una nuova rubrica dedicata alle calciatrici che sono un punto di riferimento non solo sul campo da gioco, ma anche nella vita extra pallonara. Quindi chi fosse interessata a raccontare la propria storia può scriverci a info@calciofemminileitaliano.it come oggetto della mail “Campionesse nella Vita”,  e con grande piacere condivideremo con i nostri lettori la vostra storia.

Chiara D’Ambrosio, Fiammamonza: “Il mio futuro lo vedo qui, su un campo da calcio, magari in serie A, chissà in nazionale”

Mariano Ventrella per calcioinrosa.it ha intervistato la calciatrice Chiara D’Ambrosio, classe 2004, attaccante di prospettiva della SC Juvenilia Fiammamonza, società lombarda partecipante al campionato di Eccellenza.

Ciao Chiara, come ti sei avvicinata al mondo del calcio?

“Ho cominciato a giocare a calcio nei giardini della scuola primaria. Ricordo l’intervallo, il momento più atteso della giornata, ci si divideva principalmente in maschi e femmine. Lì, assieme ai maschi si giocava a calcio, due sassi per determinare la porta ed era subito gara. All’uscita da scuola, una volta arrivata a casa, avevo puntualmente l’incontro in cortile con mio fratello maggiore che pian piano cercava di insegnarmi nuove abilità. È grazie a lui se la mia passione pian piano è alimentata, sino alla scelta di una vera e propria squadra di calcio all’età di 7 anni. Ho cominciato all’oratorio del comune in cui vivo, militando in una squadra maschile. Il mio obiettivo è sempre stato quello di mettere la palla in rete e fungere un po’ da ‘protagonista’, per dimostrare il mio valore e far sentire la mia voce, o meglio, i miei piedi, ad una società che considerava il calcio uno sport prettamente maschile. Questa era la mia partita principale che desideravo disputare”.

Le tue esperienze

“Come anticipato nella risposta precedente, la mia primissima esperienza è avvenuta all’età di 7 anni in una squadra maschile nell’oratorio del mio paese, San Donato Milanese. Qui sono rimasta per un solo anno, scegliendo di aderire alla successiva creazione di una squadra femminile (in oratorio). La mia “svolta”, se così può essere definita, è avvenuta con la firma per la Riozzese, nella quale ho giocato per 3 abbondanti anni, (prima come esordiente, successivamente come allieva ed infine come giovanissima; un grazie particolare lo devo al mister Ivan Carminati, che più di tutti mi ha aiutata nella mia crescita calcistica) per poi immergermi in una nuova avventura con le juniores e la prima squadra del Fiammamonza”.

Una breve descrizione del tuo ruolo e delle tue caratteristiche tecniche

“Ho cominciato come attaccante centrale e credo che smetterò come tale. Non ho mai cambiato ruolo se non durante le partite in cui c’era massima necessità, spostandomi al tutto al più come seconda punta o come fascia, sinistra e destra. La mia piccola dimensione corporea di fronte a grandi difensori probabilmente ne risente, ma io con la mia determinazione e grinta non permetto ai miei avversari di portarmi via il pallone. Una delle mie caratteristiche fondamentali credo sia la corsa accompagnata dal dribbling”.

Il tuo giudizio sulla squadra ed ambiente del Fiammamonza

“Al Fiammamonza sono stata accolta bene. Mi sento a mio agio ed è una società valida che consiglio a tutte le ragazze. Le compagne, sono la mia seconda famiglia. Abbiano costruito un grande gruppo, soprattutto nell’ultimo periodo che da un anno a questa parte cerca di condividere i più bei momenti assieme. Tutto questo è stato permesso anche grazie all’unione con l’AC Crema (categoria juniores), che con l’aiuto del mister e l’organizzazione attorno, ha favorito una compattezza maggiore. È inoltre importante sottolineare il periodo nel quale purtroppo siamo coinvolti che oramai da qualche mese ci impedisce di vederci giornalmente sul campo. L’organizzazione è comunque ben progettata e gli allenamenti, per quanto differenti, continuano attraverso le piattaforme online”.

I tuoi idoli a livello calcistico

“Vi sono molteplici persone a cui mi ispiro attualmente nel mondo del calcio, chi più e chi meno grande. Nel settore femminile la giocatrice da cui prendo maggior spunto è Valentina Giacinti, attaccante del Milan. Assieme a lei ammiro anche una promettente calciatrice di nome Maria Vittoria Nano, giocatrice del Milan (prima squadra) nonché mia grandissima amica. Maria, oltre ad essere la persona con la quale sono cresciuta, calcisticamente (facendo i primi calci nella squadra maschile di cui ho parlato prima) e non, è la dimostrazione che nonostante la piccola età si possano raggiungere grandi traguardi. Per quanto riguarda il settore maschile il giocatore a cui più maggiormente mi ispiro è Theo Hernandez (di lui ammiro la corsa). Parlando invece di idoli veri e propri, un giocatore per me indiscutibile, è stato Pippo Inzaghi; di lui mi piace tutto, dalla sua preparazione, che parte da un’alimentazione sana senza alcuno sgarro, al campo dove ha messo assieme cuore e determinazione. Attraverso le sue qualità, mi ha trasmesso la voglia di lottare, la grinta, la passione, la fame prima di un goal… mi ha insegnato che la partita finisce solo quando l’arbitro fischia e che fino a quel momento non bisogna mollare un colpo. E per finire mi ha insegnato che fare sport con il corpo è una cosa, farla con il cuore è tutt’altro. Io mi imbatterò come lui su ogni pallone fino a quando smetterò di giocare”.

Prospettive future e sogni nel cassetto

“Fin da piccola ho avuto un solo sogno nel cassetto… Tutti mi chiedevano: ”cosa vuoi fare da grande?” ed io rispondevo loro: ”Voglio giocare in serie A ed essere convocata nella nazionale di calcio femminile.” Erano però le stesse persone a pormi la domanda che si aspettavano una risposta diversa. Credevano che una bambina dovesse sognare unicamente di diventare principessa e vivere nel castello, ma io a questo ho sempre preferito la mia maglia da gioco al vestito, i tacchetti ai tacchi, le partite alle discoteche. Attraverso questo sport ho imparato a non avere paura, ho imparato a non lamentarmi per un ginocchio sbucciato e ad alzarmi sempre dopo una brusca caduta. Sono cresciuta portando a casa la soddisfazione di una vittoria ma anche il pianto per una sconfitta. Tuttavia, la risposta che darei ancora oggi se mi dovessero chiedere: “cosa vuoi fare da grande?” sarebbe la medesima. Il mio futuro lo vedo qui, su un campo da calcio, magari in serie a, chissà in nazionale”

Photo Credit: calcioinrosa.it / Chiara D’Ambrosio

#SignalForHelp, il gesto per chiedere aiuto contro la violenza domestica

La Pandemia accentua le situazioni di tensioni domestiche e con esse le violenze: Cooperativa Eco e Napoli Femminile insieme per promuovere l’iniziativa nata in Canada.

In tempi di Covid le violenze entro le quattro mura si sono quadruplicate e spesso le donne non riescono a difendersi nemmeno denunciando la brutalità in corso. Il messaggio arriva dal Canada e, come un tam tam, si sta diffondendo anche in Italia ed è nata una sinergia tra la principale realtà sportiva di calcio femminile in Campania e la coop sociale che da sempre pone la sua attenzione sul mondo dei bambini e sulla condizione della donna oggi.

Il risultato è un video diffuso online. Grazie alla Canadian Women’s Foundation è nato infatti un segnale universale per comunicare che è in atto una violenza domestica. Si sta diffondendo nel mondo: si tratta di un gesto semplice per richiamare l’attenzione in una situazione di pericolo in casa. #SignalForHelp è l’hashtag che contrassegna il simbolo Internazionale per evidenziare la situazione di pericolo. Quando si vede una donna che alza la mano e con il pollice tocca il palmo e le quattro dita si chiudono, come se fosse un saluto, significa che è in pericolo.

La campagna è nata in Nordamerica. In quella occasione una ragazza, picchiata dal suo compagno, per mettere fine alle botte, ha usato lo stratagemma di una telefonata per ordinare la pizza, solo che invece che chiamare la pizzeria da asporto dietro l’angolo, ha chiamato la centrale operativa della polizia locale. Gli agenti capendo immediatamente il dramma che era in corso, hanno inviato in loco una pattuglia salvando probabilmente la vita alla giovane. “Se vedi qualcuno rivolgerti questo strano saluto, chiama subito il 1522” il claim della campagna.

Per il Napoli Femminile hanno preso parte alla campagna il terzino Elisabetta Oliviero e il centravanti Isotta Nocchi: “Oggi che i femminicidi sono aumentati in maniera esponenziale è fondamentale denunciare le violenze che avvengono quotidianamente ed è importante farlo in modo “moderno” – affermano le due calciatrici azzurre -. Attraverso i social il messaggio arriva in maniera immediata ed alcune situazioni scabrose potrebbero essere evitate”.

“Fra gli effetti della pandemia sulle donne – spiega la promotrice dell’iniziativa in Campania, Sofia Flauto, animatrice del video assieme a Marina Vacca – c’è l’escalation della violenza domestica. La pandemia peggiora la situazione perché accentua le tensioni familiari e quelle che esplodono a seguito della convivenza forzata”.

I dati disponibili a oggi, dice il dossier, già suggeriscono che dallo scoppio della pandemia da Covid-19 la violenza contro donne e ragazze, specialmente la violenza domestica, si sia intensificata in diversi paesi.  Nei primi dieci mesi dell’anno le chiamate al numero verde 1522, il centralino del Dipartimento Pari opportunità sono aumentate superando in 10 mesi i livelli degli anni precedenti. Il periodo peggiore è stato proprio il lockdown: tra marzo e maggio sono più che raddoppiate le richieste (+119%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Triplicate quelle via chat, così come le chiamate arrivate di notte o di mattina molto presto.

Signal for Help è stato lanciato in risposta al Covid ed è ora condiviso da diverse organizzazioni in tutto il mondo. E’ progettato come un movimento da fare con una mano, durante una videochiamata, per comunicare in silenzio che si ha bisogno di aiuto.

Photo Credit: Napoli Femminile

Chris Nikou, presidente di Football Australia: “Un torneo che unirà le nazioni”

La FIFA ha annunciato le città e gli stadi che ospiteranno la FIFA Women’s World Cup 2023™ che si svolgerà in Australia e Nuova Zelanda. Un processo durato 8 mesi che ha portato alla decisione quali strutture e località potessero accogliere al meglio atlete, staff e fan per il torneo.

Per scoprire stadi e città ospitanti della FIFA Women’s World Cup 2023, clicca qui.

Chris Nikou, presidente di Football Australia, ha dichiarato:
“La FIFA Women’s World Cup 2023™ sarà il più grande evento sportivo sul suolo australiano dai Giochi Olimpici di Sydney 2000, presentando l’Australia e la Nuova Zelanda a un pubblico globale di oltre un miliardo di persone. L’annuncio delle città ospitanti e dei luoghi delle partite per il torneo è una pietra miliare nella preparazione alla prossima FIFA Women’s World Cup™, un torneo che unirà le nazioni, ispirerà le generazioni e fornirà al nostro gioco diversificato e multiculturale il piattaforma perfetta per crescere nei prossimi anni”.

Kristina Erman e Pomigliano: si va verso la fine anticipata del rapporto

Kristina Erman e Pomigliano potrebbero dirsi addio.

Secondo quanto riportato da Il Calcio Femminile il club campano avrebbe infatti deciso per la fine anticipata del rapporto con il terzino ex Torres e Riviera di Romagna, con importanti esperienze internazionali al Twente e PSV, arrivata in terra pomiglianese come top player, ma che non ha brillato molto, soprattutto per le condizioni fisiche non ritenute idonee dalla società del Presidente Pipola che avrebbe scelto di risolvere il contratto e salutare la ragazza.

Photo Credit: ASD Calcio Pomigliano

L’Educazione finanziaria scende in campo con lo sport

Il corso gratuito “L’Educazione finanziaria scende in campo con lo sport” organizzato dal Comitato l’Educazione Finanziaria e dal CONI è pronto a partire. L’iniziativa, il cui avvio è programmato per il 29 aprile 2021, con il primo modulo online dedicato alla pianificazione finanziaria sarà destinato ad atleti, tecnici e dirigenti sportivi e sarà finalizzato a fornire conoscenze e strumenti utili alla gestione delle finanze personali ed al management della piccola impresa. Al riguardo, il CONI ha predisposto una guida nella quale sono contenute tutte le informazioni necessarie per iscriversi al corso, l’articolazione dello stesso nei suoi cinque percorsi e le modalità per la frequentazione a distanza delle lezioni. La guida è disponibile a questo indirizzo: https://bit.ly/3sjaxIC

Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti

Massimo Anselmi, Presidente Arezzo Calcio Femminile: “Rammaricato per la situazione. Temo ripercussioni sulle mie ragazze”

“Sono rimasto molto male e profondamente dispiaciuto. Non era mia volontà sollevare una scia di polemiche ma contiamo su ogni singola calciatrice che abbiamo in rosa. Il calcio femminile lo tratto alla pari delle altre aziende; ci sono comunque dei contratti. Privare le ragazze della volontà di giocare a calcio lo trovo ingiusto e irrispettoso, specialmente nel 2021”. E’ fortemente preoccupato Massimo Anselmi, patron dell’Arezzo Calcio Femminile. Nella giornata di ieri (01/04/2021 ndr) la società toscana ha emesso un comunicato in cui spiegava le motivazioni della mancata convocazione di due calciatrici nella sfida contro la Pistoiese. Il club amaranto ha parlato di discriminazione nei confronti delle proprie atlete: “il problema è che mancano le tutele. Le ragazze nutrono forte passione per questo sport ma sanno che purtroppo non garantisce loro la possibilità di vivere – prosegue il massimo dirigente al telefono con noi –. Il discorso da fare è molto più ampio”.

Il problema sono gli stipendi secondo lei?
E’ un problema di tutele. Noi come società cerchiamo di garantire loro tutto il possibile ma non possiamo spingerci oltre determinati limiti. Molte ragazze hanno un lavoro senza il quale non potrebbero vivere autonomamente. I contratti nella Serie C Femminile prevedono dei rimborsi spese che variano da 150 a 500 euro massimo. Abbiamo inserito dei bonus e dei premi aggiuntivi ma i numeri restano bassi. Anche a livello sanitario noi facciamo il doppio dei controlli per tenerle al sicuro. La domanda che mi faccio è: tutto questo nelle altre aziende succede?

Potrebbe essere questa l’occasione di mandare un messaggio alla Figc?
Io spero di sì. Sarebbe un’ottima cosa. Di sicuro la voce si è sparsa e questo mi preoccupa.

Come mai?
Temo ripercussioni esterne nei confronti delle mie calciatrici. Non penso che vengano licenziate, perché sarebbe un errore nell’errore, ma potrebbero essere poste in regime di “ferie obbligate” o potrebbero essere temporaneamente allontanate e lasciate senza stipendi. Ad esempio una delle ragazze mi ha giù comunicato che il suo datore di lavoro vuole parlare con lei privatamente.

Dalla vostra parte non si è schierato nessuno?
So che la questione ha raggiunto la politica locale ma non so dire se prenderanno iniziative o provvedimenti. A me dispiace perché con il titolare dell’azienda in questione ci eravamo confrontati lo scorso dicembre raggiungendo un accordo. Il fatto che il problema si ripropone ora mi lascia molto perplesso.

Le altre ragazze dell’Arezzo sono preoccupate?
Molte di loro lavorano per altre aziende, altre sono ancora studentesse. Certamente mi sono confrontato con loro prima di rilasciare la dichiarazione ufficiale. Eravamo concordi ma ora, con il vespaio che si sta sollevando, molte di loro iniziano a preoccuparsi e le capisco.

E lei come si sente?
Sono devastato… Tutto pensavo meno che agire contro i loro interessi. Il mio compito sin da quando ho assunto la presidenza del club è quello di proteggerlo e tutelarle contro tutto. Ora mi sento come se avessi agito in senso totalmente contrario e questo mi turba profondamente. 

Il Premier Mario Draghi ha detto che in Italia la parità di genere è un obiettivo da raggiungere nell’immediato futuro. Si potrebbe dire che lei ha seguito le sue parole? 
La ringrazio, è un bel parallelismo. Sicuramente nel nostro paese c’è ancora molto da lavorare e questo caso lo dimostra. Spero che in futuro non ci ritroveremo ancora a parlare di queste situazioni. E, ancora di più, mi auguro che questa vicenda non incidi sul morale della squadra che sta disputando un eccellente campionato essendo a due punti dalla vetta.

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