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Gaia Farina, Brescia Femminile: “Ho scelto questa squadra perché è una grande realtà del calcio femminile. Sogno? Giocare un Mondiale con la Nazionale”

Il Brescia ha vinto la sua prima gara del 2021, battendo per 2-0 il Chievo Verona e si resta nelle zone medie della classifica della Serie B. Le biancoblù sono cariche per il match di domenica contro la Lazio, ma ci sarebbe una che vorrebbe scendere in campo: stiamo parlando di Gaia Farina, centrocampista classe 2002 e fuori per un infortunio subito nella partita contro il Cittadella. La Redazione ha raggiunto Gaia con i nostri microfoni.

Gaia cos’è per te il centrocampo?
«Il centrocampo è la zona più importante del gioco del calcio, quando una gioca a centrocampo vuol dire gestire le azioni della squadra».

Perché hai deciso di intraprendere la storia con il calcio?
«L’ho intrapreso quado avevo cinque anni. Un pomeriggio i miei genitori mi hanno portato alla Scuola Calcio della Pavonese e da lì è iniziato tutto».

Come sono stati i tuoi primi passi con il pallone?
«Fin da subito ho capito che era la mia passione e che avrei fatto questo sport per molti anni».

Perché nel 2015 hai scelto Brescia?
«Il Brescia mi ha cercato quando ero molto piccolina. Ho giocato coi maschi fino a quando dovevo stare con loro e poi ho scelto Brescia perché è una grande realtà del calcio femminile. Per me è stata la prima scelta».

In poco tempo passi dalle giovanili a punto di riferimento della prima squadra biancoblù: ti aspettavi questa tua repentina scalata?
«Ho sempre sentito la fiducia della società, poi nel giro di un anno sono passata dalla Primavera alla prima squadra, ho sempre giocato e quell’anno è andata bene».

A gennaio di quest’anno, contro il Cittadella, hai subito un infortunio: a che punto è il tuo percorso di recupero?
«Mi sono fatta male il 17 gennaio, poi ho fatto riabilitazione al ginocchio, sono tornata e mi sono fatta male di nuovo. Sto aspettando i risultati delle risonanze».

Il Brescia domenica è tornato a vincere sconfiggendo il Chievo: può essere la svolta al campionato?
«Potrebbe essere la partita giusta per cambiare il nostro campionato. Siamo partite bene, poi siamo calate e col cambio di allenatore ha portato positività».

La squadra, durante il campionato, ha perso tanti punti per strada: non è che rischia di essere una stagione “di rammarico”?
«Il nostro obiettivo di inizio anno è la salvezza, ovviamente se non avessimo perso punti per straa potevamo ambire a qualcosa di più».

Domenica le tue compagne sfideranno la Lazio: come valuti questa partita?
«La Lazio è una squadra molto forte, se non la più attrezzata del nostro campionato. Proveremo a portarci a casa il risultato».

Com’è questa Serie B dopo 17 giornate?
«Secondo me è una Serie B equilibrata, con partite molto combattute e ogni risultato non è scontato».

Il calcio femminile italiano sta imboccando la via giusta?
«Rispetto a diversi anni fa, con l’avvento del Mondiale, credo che il calcio femminile italiano stia imboccando la via giusta».

La strada per il professionismo femminile è stata tracciata: quanto sarà fondamentale questo passaggio?
«Se la Nazionale vuole competere il resto del mondo e se volgiamo aumentare il livello del nostro calcio il professionismo sarà fondamentale».

Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una persona solare, positiva, e che mi piace stare in compagnia con altre persone».

Che sogni vorresti ancora realizzare?
«Mi piacerebbe giocare il Mondiale con la Nazionale e giocare in un top club estero».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Gaia Farina per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Claudia Palombi, Lazio: “Vorrei segnare tanti gol per portare questa squadra in Serie A”

La Lazio si sta preparando alla sfida di domenica contro il Brescia, con l’obiettivo di centrare tre punti necessari per restare in corsa alla promozione in Serie A. La formazione di Carolina Morace può contare su elementi importanti, tra cui Claudia Palombi, attaccante classe ‘97 e da tre anni con la maglia biancoceleste. La nostra Redazione ha raggiunto Claudia coi i nostri microfoni.

Claudia perché hai scelto il pallone?
«Ho scelto il pallone perché non potevo non scegliere altro. Sono cresciuta in una famiglia di calciatori, a partire da mio papà che mi ha tramesso questa passione, poi ho un fratello, Simone, che ha fatto la trafila con la Lazio e adesso gioca in B con il Pisa. Non potevo non giocare a calcio».

Cosa ti ha fatto innamorare del ruolo di attaccante?
«Io guardavo le partite con mio papà e vedevo sempre giocare Paolo Di Canio, che portava questa lazialità in campo. Mi sono innamorata subito di lui. Quindi ho iniziato a vedere il ruolo dell’attaccante e i movimenti che vanno dalla trequarti in su. Sono cresciuta vedendo anche le gesta di Miro Klose e di Ciro Immobile, ma anche quelli di mio fratello».

I tuoi primi passi col calcio sono legati alla Res Roma: che anni sono stati per te?
«Sono stati anni di crescita, di grande sacrificio e di grande lavoro. Partire dalla Serie C alla Serie A con questa squadra ed è stato qualcosa di unico. Con la Res ho vinto tre scudetti con la Primavera. Mi sono trovata bene con lo staff e con le compagne e con i tifosi che venivano a seguirci in ogni partita».

Nel 2018 passi alla Lazio: come mai hai fatto questa scelta?
«Venivo da sei mesi di inattività e ho deciso di mettermi in gioco in una squadra che ho sempre tifato: diciamo che è stata una scelta di cuore. Non ho esitato un attimo aa chiamata della Lazio, e realizzare il sogno di vestire una maglia che volevo da sempre indossare».

Secondo te la Lazio di quest’anno può andare in Serie A?
«Ci sono tutte le carte in regola, ci hanno creato una squadra apposta. Stiamo facendo fatica a vincere, però è un crescendo di livello strutturale e mentalità, quindi i risultati arriveranno da sé».

Che effetto fa vedere sulla panchina biancoceleste Carolina Morace?
«L’effetto è stato sin da subito emozionante, soprattutto io che sono un’attaccante è un onore per me che ci sia sulla nostra panchina. Cerco consigli e capire ogni errore. Il fatto di avere lei a fianco ti dà una carica infinita. Siamo orgogliose di avere coach Carolina nel nostro club».

Contro il Como è arrivato un pari in bianco: come lo giudichi il punto preso?
«Penso sia stato un punto ottenuto con sacrificio, perché volevamo vincere. Il Como è un’ottima squadra in tutti i reparti ed abbiamo avuto difficoltà su questo, soprattutto in trasferta che è più difficile rispetto a quelle in casa. Abbiamo avuto tre occasioni noi e altrettante loro, ma la palla non è mai entrata. Quindi il pareggio è stato un risultato giusto».

Domenica avete il Brescia, squadra che all’andata vi ha fermato all’ultimo secondo…
«Il Brescia è una grande realtà, e sono passate tante giocatrici. So che tipo di giocatrici ci sono, so che tipo di partita andremo a giocare. Però siamo le favorite, ma non ci possiamo permettere di perdere punti, e domenica andremo lì con la consapevolezza di prenderci questi tre punti».

Che Serie B hai notato dopo 17 giornate?
«Una Serie B competitiva, dove ci sono tante squadre che ti mettono in difficoltà, soprattutto quelle di bassa classifica. Ci sono tante formazioni organizzate anche a livello strutturale. Un campionato avvincente, che fa crescere il calcio femminile, perché è una vetrina importante per la Serie A. Giocare in Serie B è un privilegio e devi meritartelo».

Dove può arrivare il calcio femminile italiano?
«Spero il più in alto possibile. Credo sia stato fatto, e si farà ancora, un lavoro enorme per far crescere un movimento che ha avuto la sua vetrina con la prestazione della Nazionale ai Mondiali, ed è stata una novità per tutti, perché ci sono ancora pregiudizi sul calcio femminile: se si abbattono credo che tutti si potranno appassionare di noi».

Che opinione hai sul professionismo femminile?
«Ho molte aspettative su questo, perché credo sia giusto riconoscere quello che facciamo durante la settimana, che non è niente di meno di quello che fanno gli uomini. Le ragazze purtroppo al giorno d’oggi devono lavorare per giocare a calcio, perciò credo essere riconosciute come atlete professioniste. Nel 2023 la cosa sarà ufficiale e sarà il coronamento di tutti questi anni».

Com’è Claudia Palombi fuori dal campo?
«Claudia è una persona che s’impegna, che gestisce un ristorante di famiglia. È una persona altruista e solare, che cerca di fare il bene per gli altri».

Quali sono gli obiettivi che vorresti ancora raggiungere?
«Calcisticamente l’obiettivo che mi sono prefissata da tre anni a questa parte è vedere la Lazio in Serie A. La società su questo punto crede in noi. Per quanto mi riguarda vorrei segnare tanti gol e fare buone prestazioni per portare questa squadra nella massima serie».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la SS Lazio e Claudia Palombi per la disponibilità.

Photo Credit: SS Lazio

Coach Jens Scheuer sulla vittoria del Bayern in UWCL: “Abbiamo giocato un grande calcio”

Il Bayern Frauen ha trovato la vittoria nella gara di andata degli ottavi di finale di UEFA Women’s Champions League 2020/21. La squadra di coach Jens Scheuer ha vinto 6-1 con la squadra del Kazakistan del BIIK Kazygurt.

“Ovviamente sono molto soddisfatto del risultato. Prima della partita avevamo l’obiettivo di vincere la partita con tre gol, sarebbe stato molto positivo per me”, ha detto Scheuer dopo la partita. “Invece abbiamo segnato sei gol, hanno fatto un ottimo lavoro, le ragazze. Abbiamo giocato un grande calcio, soprattutto nel secondo tempo, e abbiamo gettato le basi per il ritorno.

A segno nella partita per il Bayern: Lineth Beerensteyn (10°), Lea Schüller (27°), Linda Dallmann (47°), Hanna Glas (62°), Karólína Lea Vilhjálmsdóttir (67°), Dallmann (90°).
A segno nella partita per il BIIK Kazygurt: Rachael Kundananji (81°).

Il nostro obiettivo è una vittoria sovrana, ha detto Dallmann, indicando la direzione per la trasferta in Kazakistan, a quasi 6.000 chilometri di distanza. Nonostante lo stress del viaggio e le cinque ore di differenza di fuso orario, il Bayern è la squadra che ha determinato la partita dall’inizio.

Credit Photo: https://fcbayern.com/

Valentina Giacinti, Milan: “Vincere un trofeo con questa maglia sarebbe un sogno”

In vista del big match di domenica contro la Juventus, il capitano del Milan Femminile Valentina Giacinti ha parlato ai microfoni di Milan TV. Queste le sue dichiarazioni:

Come arrivare a questo big match?
“Sicuramente la partita contro la Pink Bari è stato uno stimolo per affrontare al meglio la Juventus, non vogliamo cadere in cali di concentrazione. Con questa vittoria abbiamo preso ancora più consapevolezza”.

Che partita ti aspetti?
“Contro la Juventus sarà una partita tosta, mi aspetto una squadra pronta a lottare su tutti i palloni e trovare poi un risultato positivo per noi e per tutta la società”.

Sarà una prova dura:
“La voglia di vincere è tanta ma anche la voglia di fare bene e la voglia di fare una grande partita per dimostrare che non è un caso che siamo al secondo posto”.

Come ti trovi con le idee di mister Ganz?
“Mi trovo bene col 3-5-2, penso che sia uno dei moduli più belli, sono contenta di poter giocare così”.

Su Boquete:
“Vero è una professionista e una brava ragazza che fa bene al nostro gruppo. Ci ha portato tanta professionalità e ci sta insegnando tanto”.

Su Hasegawa:
“Hasegawa appena arrivata ho notato subito che era piccolina, poi l’ho vista in campo ed è impressionante. È una ragazza fortissima, con tanta grinta, e una tecnica elevata”.

Sulla sua stagione:
“Sono soddisfatta ma penso che potevo fare ancora di più, nelle prime partite non sono riuscita a fare qualche gol in più per la squadra ma l’importante era portare a casa i punti, quindi sono contenta lo stesso”.

Sognate lo scudetto?
“Sarebbe un sogno portare a casa un trofeo con questa maglia. Mi sento legata dal giorno che l’ho indossata e dal giorno che me la sono messa addosso mi sento milanista dentro, quando la indosso è una sensazione speciale”.

Sul resto del campionato:
“Ogni partita è fondamentale, a partire da quella con la Juventus, ma ogni partita sarà da combattere per cercare di portare a casa i tre punti. Questo campionato sta dimostrando che basta perdere una partita e sei fuori dai giochi”.

Sulla Nazionale:
“Quando vai in Nazionale la qualità è alta, gli allenamenti sono belli tosti. Le gare internazionali sono una bella crescita per tutte, sono molto contenta di farne parte e sono contenta di quello che ho fatto”.

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli

Roberta Costadura, Lecce Women: “Trovato il mio ruolo naturale”

Nel corso della seconda puntata di W Factor, andata in onda qualche sera fa, spazio ha avuto la laterale sinistra Roberta Costadura. La giovane classe 2003, con il numero 16 sulle spalle, ha parlato, nel format dedicato al Lecce Women, dell’ultimo periodo delle salentine. Le giallorosse, quarte nel girone D a meno quattro dalla testa della classifica, sono reduci dal pari contro il Chieti, terza dietro la coppia Res Roma-Palermo. Queste le parole rilasciate dalla calciatrice della squadra capitanata da Serena D’Amico e guidata dal tecnico Vera Indino.

La calciatrice ha da prima parlato dei suoi inizi nel mondo del calcio affermando: “La mia è una passione nata sin da quando ero bambina. In culla avevo un sacco di palloni e volevo giocare solo con quelli. Tutto nasce nel 2006, quando l’Italia vinse i Mondiali e io avevo 3 anni. Uscivo fuori con mio padre chiedendogli di guardare l’Italia. Quindi cominciavo a muovere i primi passi palla al piede. L’anno dopo mi sono iscritta in una scuola calcio maschile e ci ho giocato fino ai 13 anni, poi sono passata alla Lecce Women”.

La stessa Roberta Costadura è passata poi a parlare del suo primo periodo al fianco della prima squadra:  “Quando sono arrivata non ho potuto giocare da subito perché per regolamento potevo cominciare a 14 anni. Quindi nei primi sei mesi mi sono solo allenata con il gruppo. L’esordio non appena li ho compiuti ed è stato un esordio facile perché conoscevo già tutte le compagne. Ricordo che avvenne a Roma, contro il Latina”.

Sul suo ruolo poi chiarisce: “Ho cominciato da centrocampista centrale, poi col tempo ho trovato il mio ruolo naturale che è quello di terzino sinistro ed ormai ci gioco da anni. Spingo molto e faccio tanti assist e gol, lo scorso anno 8 reti. Mi aiuta il fatto che batto le punizioni. Cerco di aiutare soprattutto le nuove e consolare le amiche che già conosco”.

Dylan Holmes saluta l’Adelaide United e vola in Svezia: giocherà per le campionesse del BK Hachen

L’Adelaide ha venduto il capitano Holmes alle campionesse svedesi del BK Hachen (ex-Göteborg) a tre partite dalle finali di W-League.

Holmes giocherà nello scontro di sabato sera con l’Adelaide e il seguente con il Sydney FC prima di fare le valigie per inseguire il suo sogno europeo.

Perdere la centrocampista centrale, che è stata una presenza costante per i Reds dal 2018, sarà un grosso colpo per la formazione di Adrian Stenta.

“Probabilmente una delle decisioni più difficili che io abbia mai preso nella mia carriera”, ha detto Holmes a The World Game.

“Ma l’opportunità di giocare in Svezia e di mettermi davvero alla prova in un campionato europeo molto forte è qualcosa che non potevo rifiutare”
.

Oltre ad aiutare l’Hachen a difendere il titolo della Damallsvenskan, la Holmes avrà anche la possibilità di giocare per il club nella campagna di UEFA Women’s Champions League 2021-22, dove potrebbe affrontare colleghe australiane come Ellie Carpenter del Lione, Sam Kerr del Chelsea e Caitlin Foord dell’Arsenal.

Photo Credit: @dylan_holmes22 / @jordantrombetta

Res Women, Giulia Franco : “La casa è dove si trova il cuore”

Il ritorno a casa Res di Giulia Franco, portiere classe 2001, assistita del procuratore Luca Grippo

Ciao Giulia, quali i motivi del tuo passaggio alla Res Women ?
“Purtroppo nel corso del tempo, sono cambiate tante dinamiche e ci sono state incomprensioni che mi hanno portata a prendere una scelta diversa. Ma non rinnego niente, mi tengo e proteggo tutti i momenti belli. Adesso sono tornata a Roma e cercherò di fare bene”. 

Le prime impressioni sul nuovo ambiente
“Per me questo è un vero e proprio ritorno a casa, lo definisco così perché alla fine qui sono cresciuta a livello calcistico e anche come persona, con elementi fondamentali per me. Inoltre, ho ritrovato con molto piacere tantissime compagne e giocatrici di livello, alcune nuove, ma la cosa che ci accomuna sempre è l’amore per questa maglia. Tornando in questi luoghi ritrovo la stessa serenità e lo stesso amore nell’aria. Sono contenta, sto bene, e poi come si dice “Casa è dove si trova il cuore” e non c’è affermazione migliore che tenga”.

Obiettivi stagionali
“Sicuramente il mio obiettivo è quello di inserirmi bene, tenermi pronta psicologicamente e fisicamente e contribuire con le mie compagne a vincere”. 

Un saluto alla tua ex squadra del Napoli
“Ringrazio tutta la società, per tutte le opportunità e le soddisfazioni che ci siamo tolte nel corso di questi due anni, le mie compagne che nonostante la distanza sento ancora più vicine di prima. 

Napoli sarà per sempre casa mia, il mare, il sole, la bontà dei napoletani .. come diceva un grande della musica italiana e napoletana, Pino Daniele .. “ e si chest nun è ammore ma nuje che campamme a fa “ .. Grazie, sarete per sempre una parte di me e della mia vita”.

Credit Photo: Res Women – Janina Keith Kirk

Stubai/Matrei, Sara Serra: “Bello giocare in Austria anche se manca il clima da guerriglia italiano”

Alla scoperta di Sara Serra, calciatrice altoatesina in forza alla squadra austriaca del Spg fc Stubai/Matrei.

Ciao Sara, come è nata la tua passione per il calcio ?
“La mia passione per il calcio nasce sin da piccolina, all’età di 5 anni, allorquando vedevo giocare i miei amici maschi, incuriosita nell’ammirare questo sport che sin da subito mi ha colpito, rimanendomi nel cuore”.

Esperienze pregresse in carriera
“Ho iniziato a giocare nel Vipiteno con i maschietti per quattro anni, a seguire sono approdata nel femminile, poi a Bressanone, nuovamente a Vipiteno prima dell’esperienza in Austria, con la squadra della Spg fc Stubai/Matrei con la quale sto disputando la seconda stagione consecutiva”.

La scelta di giocare in Austria
“Nel mio paese, a Vipiteno, avevamo una squadra che nel tempo è stata smantellata, motivo per cui non ci rimaneva altra possibilità che giocare a Bressanone o emigrare all’estero; ho voluto scegliere l’Austria perché sentivo l’esigenza di provare una nuova esperienza, rincuorata dal fatto di ritrovare diverse mie amiche e compagne di squadra”.

La stagione sospesa
“La squadra è forte, unita e competitiva, abbiamo disputato il girone d’andata del campionato ma siamo ormai ferme da Novembre per via del Covid, non potendo tra l’altro, andare in Austria e nemmeno allenarci in presenza; ci limitiamo a mantenerci in forma con sessioni a distanza, augurandoci di tornare a giocare, quanto prima possibile, si ipotizza a fine Marzo, inizio di Aprile”.

La sfida più sentita
“La gara più attesa è quella con l’Innsbruck, la nostra rivale e diretta antagonista con quale c’è sempre un testa a testa nel nostro torneo, una specie di terza divisione”.

I ricordi più belli della tua carriera
“Disputare nel 2017 il torneo delle Regioni a Matera è stato davvero fantastico, rappresentare la propria regione per la prima volta in una competizione ufficiale, un’emozione unica ed irripetibile; rappresentavamo le ragazze di Bolzano in una squadra allestita in poco tempo, formata da atlete che si approcciavano al mondo del futsal senza alcun precedente, provenendo da esperienze di calcio ad undici; siamo uscite ai gironi ma ci siamo tolte la soddisfazione di battere la Liguria; il calcio a cinque è una disciplina differente rispetto alle gare di torneo ad undici ma la preferisco perché ti dà la possibilità di poter spingere sull’acceleratore e dare il massimo in pochi minuti per poi rifiatare e ripartire” .

Altri ricordi
“Rievoco con piacere gli anni scolastici con il torneo provinciale di calcio a cinque vinto dalla nostra squadre in finale con il Trentino; la partecipazione nel 2017 al campionato italiano di calcio a cinque, allorquando diventammo campionesse tricolori nonchè la disputa dei mondiali in Israele con il glorioso piazzamento al quarto posto”.

Prospettive per il futuro
“Resterò in ogni caso nella squadra austriaca fino a fine stagione, poi valuterò il da farsi; in Austria si sta bene, la qualità della vita è alta, l’organizzazione e le strutture sono di alto livello anche se mi manca l’agonismo e l’aggressività tipica del calcio italiano, considerato che oltre frontiera lo sport è vissuto in modo più tranquillo e pacato rispetto all’Italia dove ogni gara è vissuta come un’autentica guerra in campo”.

Credit Photo: calcioinrosa

#soloRA: Nicole Costa al “Battistero degli Ariani”

Nicole Costa è stata uno dei colpi principali della sessione di mercato invernale. Classe 2002, cresciuta nelle giovanili del Settimo Milanese, arriva dall’Inter, con la quale ha vinto lo scudetto primavera nella stagione 2018/2019. Nicole gioca come difensore centrale ma all’occorrenza può essere impiegata come mediano o mezz’ala, avendo già ricoperto questi ruoli durante la sua carriera. Oltre al calcio Nicole coltiva la passione per il disegno e la musica.

Il Battistero degli Ariani fu costruito presumibilmente per volontà di Teodorico (493-526) come battistero dell’antica cattedrale ariana, oggi chiesa dello Spirito Santo, che sorge nelle sue vicinanze. Quello che oggi vediamo è solo la parte centrale della costruzione antica, che appariva più ricca e articolata; originariamente infatti il battistero era circondato da un ambulacro anulare coperto da una volta, che si interrompeva solo sul lato orientale, in corrispondenza dell’absidiola più grande. Sono ancora visibili all’esterno, in corrispondenza delle absidi minori, gli arconi che servivano all’innesto delle volte.

Credit Photo: Ravenna Women F.C.

La prima squadra attende il Perugia, si ferma la primavera

La corsa verso la salvezza non conosce soste, con il Vicenza Calcio Femminile. Dopo la sofferta vittoria con il Pontedera, domenica7 marzo, alle 15, le Biancorosse ospiteranno a Tavernelle il Perugia.

Il Vicenza, che cercherà di portare a casa la terza vittoria consecutiva, trova il fanalino di coda della Serie B: il Perugia infatti occupa attualmente l’ultima posizione in campionato con 5 punti. La compagine umbra, nonostante il brutto piazzamento, ha saputo dimostrare qualcosa in questa stagione, battendo 3 a 0 il Como nel match di andata ed inchiodandolo sull’1 a 1 al ritorno, per cui le Biancorosse dovranno prestare attenzione e non abbassare la guardia.

La partita si giocherà a porte chiuse e verrà trasmessa in diretta sulla pagina facebook del Vicenza Calcio Femminile.

La Primavera, che avrebbe dovuto incontrare l’Inter, non scenderà in campo, a causa di alcune positività al Covid tra le milanesi.

RIASSUNTO DEL WEEKEND

DOMENICA 7 MARZO

⚽ 18^ Giornata Campionato Serie B

➡️ Vicenza – Perugia

🕞 15:00

🏟️ “Polisportivo Tavernelle” – Via Lago di Carezze – Altavilla Vicentina (VI)

Credit Photo: Vicenza Calcio Femminile

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