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Il Marocco ospiterà la Coppa d’Africa 2022

Con il progredire del calcio femminile in tutto il mondo, l’Africa non resta indietro. Con le sue nazionali sta esportando il calcio del continente per tutto il globo. Molto affascinante il loro tipo di gioco e la voglia di rivalsa che deriva da esso. Con le competizioni interne, si cerca sempre di interrompere per qualche mese quelle difficoltà che affliggono gran parte delle popolazioni africane. Nel 2022 sarà la Coppa d’Africa femminile ad illuminare lo scenario calcistico e sarà ospitata dal Marocco. 

Ad annunciarlo è il presidente della CAF ad interim (Federazione Calcistica Africana) Constant Omari ai microfoni di GOAL Africa. Festa grande dunque per il Paese nordafricano che per la prima volta ospiterà la competizione. In corsa per ospitare la Coppa d’Africa insieme al Marocco, erano presenti la Nigeria e la Guinea Equatoriale. Però il mancato sostegno del governo dei due Stati ha tirato fuori le due nazioni da quello che poteva essere uno spiraglio di spensieratezza 

Dunque le Atlas Lionesses tornano a disputare la massima competizione internazionale dopo ben 22 anni. Gli anni d’oro della nazionale le avevano viste protagoniste nel 1998 e nel 2000, ultima partecipazione alla Coppa d’Africa. L’ultima volta che il Marocco è apparso all’evento, ha subito tre sconfitte nella fase a gironi, subendo 13 gol riuscendo a segnare un solo gol in Sud Africa. Quell’edizione sarà poi vinta dalla Nigeria che alzerà il suo secondo titolo.  

Il trofeo, inizialmente in programma per il 2020, doveva trovare la sua sede nel Congo. Purtroppo per varie vicissitudini, nel luglio del 2019 la nazione centro africana ha dovuto dare forfait. Con la pandemia a peggiorare una situazione già precaria, la federazione ha riaperto il bando trovando nel Marocco il luogo perfetto.  

L’anno 2022 vedrà anche il debutto del nuovo format. Infatti parteciperanno 12 squadre alla fase finale del torneo, 4 in più rispetto agli scorsi anni. Si tratta della prima modifica dopo 11 edizioni della coppa. Coloro che si contenderanno il titolo usciranno dalle qualificazioni alle quali faranno capolino 36 squadre. 11 nazioni dovranno uscire dalla serie con il Marocco Paese ospitante a completare il quadro. 

L’Hellas ci prova fino all’ultimo minuto, ma il Milan passa di misura

Il Milan passa di misura al Sinergy Stadium, grazie al gol di Dowie al 23′, ma l’Hellas dimostra ancora una volta di potersela giocare con tutte.

Salta la fase di studio nei primi minuti, le squadre iniziano già a sondare, talvolta con un po’ di confusione, le possibilità in attacco: il Milancostruisce ed è agile a sfruttare una maggiore dinamicità a centrocampo, mentre l’Hellas prova in verticale a innescare Nichele o Bragonzi. Con il passare dei minuti crescono tatticamente le rossonere, con il Verona che fa fatica a giungere sulla trequarti offensiva ma che, d’altra parte, non concede grandi occasioni alle avversarie. Al 23′ un disimpegno errato della retroguardia dell’Hellas concede il possesso avanzato al Milan, che non perdona e innesca Dowie in area: il suo colpo di testa si infila all’angolino e vale lo 0-1. Il Verona non si scompone, la partita continua sulla falsa riga di quanto mostrato in precedenza, ma le gialloblù riescono a trovare alcune combinazioni precedentemente smarrite probabilmente a causa dei ritmi alti imposti dalle ospiti. La prima frazione si chiude con le gialloblù che rimangono alte in pressing e danno segnali confortanti in fase offensiva e senza ulteriori occasioni né per l’una né per l’altra squadra.

Nella ripresa l’Hellas parte molto bene, continuando a concedere il minimo indispensabile alle rossonere e agendo maggiormente sugli esterni. Proprio dalla catena di destra si creano due potenziali grandi occasioni con Nichele, vivace ad affondare ma imprecisa al momento del cross. Al 59′ si presenta al Verona un’enorme occasione per pareggiare, con Jelencic libera di correre a sinistra che serve in mezzo Bragonzi: l’attaccante dell’Hellas manca però l’impatto. Al 69′ è invece il Milan vicino al raddoppio: la neoentrata Grimshow si infila bene nella difesa gialloblù, ma non riesce a superare Durante, bravissima in uscita bassa. Al 79′ nuova occasione di marca rossonera, in una partita che non regala moltissime chance alle squadre: è ancora Durante a sventare un cross dalla traiettoria maldestra che si stampa sulla traversa e la successiva ribattuta. Il Verona, pur con un piccolo forcing finale, non riesce a creare molta densità in attacco nel finale: finisce così, 0-1, la gara.

HELLAS VERONA-MILAN 0-1
Marcatrice: 23′ pt Dowie

Hellas Verona: Durante; Ledri, Solow, Meneghini, Sardu, Bragonzi (dal 26′ st Susanna), Jelencic (dal 26′ st Oliva), Nichele, Motta, Santi, Ambrosi
A disp.: Gritti, Colombo, Mella, Willis, De Pellegrini, Zoppi, Gidoni
All.: Pachera

Milan: Korenciova; Fusetti, Bergamaschi (dal 40′ st Rizza), Giacinti, Dowie (dal 18′ st Grimshaw), Jane, Tucceri Cimini (dal 34′ st Mauri), Vitale, Agard, Boquete (dal 40′ st Salvatori Rinaldi), Simic (dal 18′ st Conc)
A disp.: Piazza, Rask, Spinelli, Tamborini
All.: Ganz

Arbitro: Valerio Maranesi (Sez. AIA di Ciampino)
Assistenti: Fabrizio Aniello Ricciardi (Sez. AIA Ancona), Antonio Marco Vitale (Sez. AIA Ancona)

NOTE. Ammonite: Santi, Giacinti, Oliva

Credit Photo: Federico Fenzi

Serie A Femminile – Sassuolo-Empoli 3-0

Non inizia nel migliore dei modi il 2021 dell’Empoli femminile, con le azzurre di mister Spugna superate 3-0 dal Sassuolo. Neroverdi avanti al 3’, con Dubcova che batte Cappelletti; prima dell’intervallo il raddoppio con Pirone. Le azzurre nella ripresa provano a riaprire la gara ma il gol lo trova, nel recupero, ancora il sassuolo con Monterubbiano per il definitivo 3-0.

IL TABELLINO

SASSUOLO: Lemey, Philtjens, Mihashi, Pirone (84’ Monterubbiano), Dubcova, Brignoli, Tomaselli (76’ Cambiaghi), Santoro, Battelani (54’ Bugeja), Lenzini, Filangeri. All. Piovani
A disposizione: De Bona, Brundin, Bugeja, Maffei, Sassi, Orsi, Micheli

EMPOLI: Cappelletti, Di Guglielmo, Prugna (74’ Caloia), Cinotti, De Rita (84’ Toniolo), Acuti (46’ Domping), Glionna, Giatras, Bellucci, Binazzi (62’Brscic). All. Spugna
A disposizione: Fedele, Knol, Morreale, Iannazzo, Miotto

RETI: 3’ Dubcova (S), 41’ Pirone (S), 94′ Pirone (S)
AMMONITI: Piovani, Acuti, Polli, Di Guglielmo

Credit Photo: Empoli Ladies

Dimitra Koti, Lecce Women: nuova punta per le giallorosse

In vista della ripartenza del campionato di terza serie femminile, di calcio ad undici, si scalda la campagna di rinforzamento per molti club della categoria. Anche l’ambizioso Lecce, capeggiato dall’amministratore unico Anna Adele Piliego, ha aggiunto ancora un tassello importante al suo organico. Il sodalizio guidato in panchina da Vera Indino e capitanato da Serena D’Amico,  infatti, ha annunciato una nuova calciatrice dopo la svedese Ida Bengtsson. Si tratta della punta Dimitra Koti  che è ufficialmente una nuova tesserata delle giallorosse. Questo l’annuncio del team salentino che ha reso noto l’innesto della calciatrice che vestirà la maglia numero 23.

L’ATTACCANTE ARRIVA DALLA GRECIA: DIMITRA KOTTI AL LECCE WOMEN
A completare l’organico del Lecce Women per la stagione sportiva 2020-2021 è arrivata dalla Grecia l’attaccante Dimitra Kotti, classe 1997, nell’ultima stagione protagonista in Bulgaria con la Lokomotive Stara Zagora. Alla neo giallorossa il benvenuto del Lecce Woman.
Credit Photo: Pagina Facebook Lecce Women

Il virus torna a Tavagnacco: rinviate le gare contro Lazio e Pomigliano

E’ la terza volta che il Covid-19 colpisce lo spogliatoio gialloblù: positiva una calciatrice.

Alt. Fermi di nuovo. Non dà pace il Covid-19 che per la terza volta in questa stagione ritorna nello spogliatoio del Tavagnacco. Una calciatrice è risultata positiva e le cinque giocatrici conviventi con lei si trovano in quarantena. Dieci giorni di isolamento, di conseguenza rinviata la gara con la Lazio, ma non solo. Non si giocherà nemmeno contro Pomigliano perché per loro resterà in vigore il divieto di spostarsi anche il weekend successivo. Per rivedere in campo le ragazze, bisognerà armarsi di pazienza e attendere (se tutto va bene) domenica 7 febbraio quando sarà in programma la trasferta toscana contro il Pontedera.

E’ un campionato complicato perché oltre agli avversari in campo, c’è un nemico invisibile che può far saltare il banco da un momento all’altro come in questo caso. A livello fisico è complicato disputare una stagione in queste condizioni. Queste variabili, queste alternanze (si gioca, non si gioca, riprendere, rifermarsi) hanno delle ripercussioni a livello fisico. Nel momento in cui le calciatrici trovano il ritmo-partita, lo riperdono perché si blocca tutto. Va anche aggiunto che tante ragazze non sarebbero scese in campo con la mente sgombra, libera da cattivi pensieri. Tutto rimandato a data da destinarsi. Nella solita incognita di questa quotidianità a cui ormai purtroppo dobbiamo farci l’abitudine.

Credit Photo: Upc Tavagnacco

Settima sinfonia per le rossonere

Inizia con la decima vittoria in 11 partite di campionato il 2021 in Serie A Femminile del Milan, che sbanca il Sinergy Stadium di Verona col quinto 1-0 stagionale. Per le ragazze di Maurizio Ganz è la settima vittoria consecutiva in campionato, firmata dal gol nel primo tempo di Natasha Dowie: un bel colpo di testa sul cross di un’ottima Tucceri Cimini. Tante le note positive per Mister Ganz, iniziando dal quarto clean sheet consecutivo in Serie A, un record per il suo Milan. Bene il centrocampo, risposte positive anche dal fronte offensivo. Tutti segnali confortarti, che saranno da confermare nel girone di ritorno al via la prossima settimana: si parte domenica, alle 14:30, con l’impegnativa trasferta sul campo della Florentia.

LA CRONACA
Prima in Serie A da titolare per Simic, che al 5′ firma la prima occasione con un destro al volo che finisce di poco a lato. Al 9′ è Bergamaschi a provarci: sugli sviluppi di un corner, il suo destro sfiora la traversa a portiere battuto. Dopo l’avvio a tinte rossonere e una fase di studio, è Tucceri Cimini a sfiorare il gol al 19′ con un tiro-cross che sibilia la porta difesa da Durante. Un minuto più tardi è capitan Giacinti ad impensierire la difesa di casa con una rovesciata di poco a lato. Il gol è nell’aria e al 22′ il Milan passa in vantaggio con Natasha Dowie, che deposita in rete con una torsione aerea il preciso cross di Tucceri Cimini. Ed è proprio la numero 27 rossonera ad andare vicina al gol del raddoppio: assist di Boquete, conclusione di sinistro verso l’angolino che trova la risposta del portiere gialloblù. Nella ripresa non cambia il copione della sfida, anche se l’Hellas tenta in un paio di occasioni di impensierire la retroguardia rossonera. La migliore chance arriva al 60′, quando una provvidenziale Fusetti impedisce a Bragonzi di concludere a bòtta sicura. Le ragazze di Ganz si riaffacciano in avanti a metà ripresa con la conclusione di Tucceri Cimini che finisce sopra la traversa. Nel finale ancora Milan in avanti con Giacinti che impegna Durante, sulla ribattuta la palla arriva alla neoentrata Mauri che però fallisce il colpo del ko. È questa l’ultima emozione della sfida, che la squadra di Mister Ganz porta a casa con pieno merito.

IL TABELLINO

HELLAS VERONA – MILAN 0-1

HELLAS VERONA (3-5-2): Durante; Meneghini, Ambrosi, Jelencic (27’ st Oliva); Ledri, Santi, Sardu, Solow, Motta; Bragonzi (27’ st Susanna), Nichele. A disp: Gritti, Colombo, Mella, Willis, De Pellegrini, Zoppi, Gidoni. All: Pachera.
MILAN (3-5-2): Korenčiová; Vitale, Fusetti, Agard; Bergamaschi (40’ st Salvatori Rinaldi), Simic (17’ st Čonč), Jane, Boquete (40’ st Rizza), Tucceri Cimini (33’ st Mauri); Dowie (17’ st Grimshaw), Giacinti. A disp: Piazza; Rask, Spinelli, Tamborini. All: Ganz.

Arbitro: Maranesi di Ciampino.
Gol: 22’ Dowie
Ammoniti: 10’ st Santi (V), 14’ st Giacinti (M), 43’ st Oliva (V)

Credit Photo: Federico Fenzi

10 cose da sapere su Elena Linari

Scopriamo qualcosa in più sul nuovo arrivo della nostra Squadra Femminile: ecco 10 curiosità su Elena Linari!

1. Elena Linari è nata il 15 aprile 1994 a Fiesole, in provincia di Firenze, città a cui sarà legata per l’inizio della sua carriera.

2. Scopre il calcio all’età di cinque anni nel 1999, e muove i primi passi con l’Atletica Castello, per poi trasferirsi alla S.C. Desolati nel 2004. Con questa squadra parteciperà anche al suo primo ritiro estivo.

3. A soli 14 anni, dopo essere passata all’A.C.F. Firenze nel 2007, viene promossa in Prima Squadra, scalando in pochi anni le categorie Esordienti e Giovanissime, giocando nel ruolo di difensore.

4. Gioca un totale di cinque stagioni a Firenze, per due anni in A2, prima di conquistare la promozione in Serie A nel maggio 2010. Colleziona 65 presenze e cinque reti, ma aiuta anche la Primavera, portando le viola a vincere il campionato della squadra cadetta nel giugno 2013.

5. Poi il passaggio al Brescia Calcio Femminile, con cui ottiene ottimi risultati fin da subito. In tre anni scende in campo 70 volte, aggiungendo tre reti. Nel 2013 gioca il maggior numero di partite, 29, e diventa Campionessa d’Italia. Nella stagione successiva altri successi, con l’accoppiata Coppa Italia e Supercoppa. È l’ultimo anno però il più soddisfacente, con il Brescia che vince il triplete Italiano.

6. Il ritorno a casa con la Firenze Women’s nel 2016, con cui conquista altre due Coppe Italia e vince il primo scudetto della Fiorentina, proprio davanti alla sua ex-squadra Brescia. È anche il suo miglior periodo realizzativo, con 13 reti in due stagioni.

7. Conclude l’esperienza in Italia e decide di testarsi all’estero, con il passaggio all’Atletico Madrid nel 2018, trovando subito un buon feeling con la Spagna. Vince il campionato nel suo primo anno, in cui colleziona 16 presenze e un gol.

8. Orgogliosa di giocare in nazionale, esordisce con le Azzurre nel 2013 dopo le prime convocazioni nel 2009 con l’Under 17.

9. Partecipa sia all’Europeo nel 2017 nei Paesi Bassi, sia ai Mondiali del 2019 in Francia, in cui le Azzurre arrivano fino ai quarti contro l’Olanda.

10. Ha due soprannomi: Talpina, affidatogli dalla compagna Cecilia Salvai perché miope, e Linus. “Questo mi è stato dato anni fa dal vice allenatore della nazionale di Cabrini. Non c’è un motivo particolare ma mi è piaciuto molto da subito. Tanto che ormai mi chiama così anche mia mamma!”

Credit Photo: AS Roma

Abby Dahlkemper è una nuova giocatrice del Manchester City

Rispetto alle concorrenti, i problemi in difesa sono innegabili. Non troppo per i goal subiti, ma per i frequenti svarioni che spesso hanno compromesso il risultato. Perciò il Manchester City ha deciso di mettere sotto contratto Abby Dahlkemper, difensore della nazionale statunitense ormai ex North Carolina Courage. Il difensore resterà con le Citizens fino al 2023 ed indosserà il numero 13. 

La classe 93 è la terza americana a firmare in questa stagione dopo Rose Lavelle Sam Mewis. Una carriera costellata di successi in patria: 4 i campionati nazionali vinti con 4 squadre diverse. Questa è la sua seconda esperienza fuori dagli Stati Uniti e la prima in Europa. È un pilastro della Nazionale di Andonovski che dal 2016 difficilmente se ne priva. Il palmarès con la selezione parla chiaro: un Mondiale, una Coppa di Federazione ed una SheBelieves Cup. Ovunque essa abbia giocato, ha vinto. Rispecchia in pieno l’ideale difensore sotto la bandiera a stelle e strisce. È una giocatrice rude con tanta cattiveria agonistica, ma che spesso si riserva qualche prodezza tecnica. Ottima per il gioco di coach Taylor, abituato ad impostare frequentemente dal basso. 

“Sono così entusiasta di unirmi al Manchester City”, afferma la giocatrice alla presentazione. “È un club di livello mondiale pieno di giocatrici incredibili e non vedo l’ora di iniziare”. Sembra che ad Abby Dahlkemper non piacciano le imprese facili, e la nuova esperienza al Manchester City non lo sarà sicuramente. Per l’ennesima volta dovrà confrontarsi con un campionato di livello piuttosto alto. “Con tutto il talento presente nella FWSL, so che ogni partita presenterà una nuova sfida e l’opportunità di crescere sia come giocatrice che come persona in Inghilterra sarà incredibile”.  

Un ruolo fondamentale nella trattativa l’hanno avuto “Sam [Mewis] e Rose [Lavelle]. Non hanno detto altro che cose brillanti sul club e sentirle parlare così bene delle strutture, dello staff e delle giocatrici, è stato un qualcosa di davvero allettante per me”. 

Atlético Madrid Campione della Supercoppa con una super Njoya Ajara

Atlético Madrid vittoria Supercoppa
Atlético Madrid vittoria Supercoppa

Era arrivata da pochi giorni ma Njoya Ajara riesce subito a fare la differenza con due reti su assist di Ludmila. L’Atlético chiude la finale in mezz’ora sulla fascia destra. Ludmila è scatenata e più veloce di tutte e corre su quella fascia. Cambia l’interprete del goal: nel primo è Deyna Castellanos, promessa dell’Atlético Madrid. Poi Njoya con due zampate dentro l’area fa la differenza e atterra un Levante in difficoltà in difesa. La forza dell’Atlético mostra che la vittoria contro il Barcellona non è stata casuale e che la sua forza è la difesa oltre alle tante soluzioni offensive arrivate nel calciomercato. Njoya era la capocannoniere del campionato norvegese, non proprio un torneo di seconda fascia e anche Diallo e Ajibade sono arrivate a rinforzare l’attacco colchonero.
Il Levante ci prova ma trova l’opposizione dell’ottimo portiere Helvig Lindahl e una difesa guidata dalla miglior giocatrice della Supercoppa Laia Aleixandri. Molto empatica la celebrazione con Virginia Torrecilla, giocatrice dell’Atlético Madrid e della Nazionale Spagnola, out per un grave problema di salute, scende dal palco e si unisce alle compagne che invocano il suo nome. É la magia del calcio femminile, con un Atlético che fa paura a tutte le squadre anche al fortissimo Barcellona e può dire la sua fino in fondo anche nella Women’s Champions League.
L’arrivo di Sánchez Vera ha compattato le fila delle colchoneras e il suo abbraccio con l’allenatrice del Levante Maria Pry, mostra come la rivalità dentro il campo non trovino strascichi fuori dal terreno di gioco nel calcio femminile. Almeria ha regalato grandi emozioni alle appassionate di calcio femminile, la Supercoppa femminile 2020 va all’Atlético Madrid che vince il trofeo dopo il Barcellona. E mentre si gioca la Primera Iberdrola, le colchoneras sanno che uno dei tre posti in Women’s Champions League deve essere il loro. Anche se le avversarie si chiamano Levante, Granadilla, Real Madrid, Real Sociedad…

Photocredit: RFEF

Alessandro Pistolesi, mister Napoli Femminile: “Proviamo a stupire”

Alessandro Pistolesi ha deciso di convocare tutte le calciatrici presenti in organico, escluse Jacynta – ancora “bloccata” in Inghilterra – e l’infortunata Deppy, per la sfida in casa della Roma. Una scelta, quella del tecnico del Napoli Femminile, dettata da diversi fattori: “Abbiamo lavorato duro da metà dicembre e cercato di fare squadra nel vero senso della parola, adesso ci attende il primo esame e mi piace che il gruppo ci arrivi compatto. Ho provato a far immaginare a queste ragazze cosa vorrebbe dire compiere l’impresa della salvezza, per la quale dovremo cercare di far punti ovunque e non solo negli scontri diretti”. In tal senso la sfida contro la Roma (si gioca al Tre Fontane – fischio di inizio alle 14.30) rappresenta un’occasione per provare a stupire: “Loro giocano un bel calcio, a tratti il migliore in assoluto; un gioco molto verticale. Noi abbiamo due vantaggi: nulla da perdere ed il fatto che mentre conosciamo i nostri avversari, loro ovviamente non possono conoscere nel dettaglio questo Napoli visto che è la prima gara della mia gestione”.

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