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ATTENTI AL LUPO! Carlo Tavecchio si candida per la poltrona Lombarda della Figc

A un anno di distanza dal disastroso spareggio contro la Svezia, che sancì l’esclusione dai Mondiali degli azzurri sulle tribune di San Siro nel 2018, l’ex presidente Carlo Tavecchio vuole candidarsi alle prossime elezioni per guidare la Regione Lombardia: la più importante della Lnd.

L’ex numero uno della Figc, protagonista di innumerevoli gaffes e del flop mondiale, alla guida del calcio italiano dal 2014 al 2017, potrebbe candidarsi alla massima poltrona del Comitato Regionale della Lnd. In vista delle elezioni di inizio quadriennio, in programma il prossimo gennaio, il 77enne ex sindaco di Pontelambro sembra infatti intenzionato a sfidare il presidente attualmente in carica Giuseppe Baretti (che si candiderà per il terzo mandato consecutivo).

La lunga carriera politica di Carlo iniziò da consigliere del Crl, prima dei 15 anni alla guida della Lnd nazionale (dal 1999 al 2014), per giungere poi al comando della Figc in un triennio molto difficile, coinciso con la peggior crisi della storia del calcio azzurro, costellato inoltre da molte gaffe e culminato con le sue dimissioni.

Ufficialmente Tavecchio non è ancora uscito allo scoperto (nonostante una conferenza stampa che lascia il segno), dopo un periodo ai margini, ma l’ex presidente nazionale sarebbe deciso a tornare al centro della scena.

Dunque dopo tre anni: chi “non muore si rivede?” L’eterno Carlo che vive di calcio, solo per gli alti livelli, è deciso a gestire il “caso Lombardia” negli alti vertici della Capitale.

la nostra regione, – dice – vive in uno stato di soggezione e sudditanza nei confronti di Roma – Il movimento calcistico dilettantistico muove un sacco di soldi ma è lasciato totalmente allo sbaraglio-, parole forti che faranno discutere mala candidatura è partita.

La scelta di Tavecchio è evidente: la Lombardia, che ha la maggioranza di contribuenti, vanta 176mila giocatori e 1450 società ; il fatto che il Reggente (Antonello Cattelan) possa mandare alle elezioni solo i Delegati Assembleari e non il Consiglio direttivo è gravissimo perché le società non hanno colpe e le dimissioni del Presidente in non sono arrivate certo da un loro volere.

Questo fatto sarebbe una lesione dei diritti democratici di chi ha una rappresentanza senza avere colpe e una decisione del genere andrebbe a creare una situazione molto grave per l’immagine del sistema.

Tavecchio ha criticato molto la scelta che ha portato alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri del comitato, provocando quindi la decadenza di tutto il direttivo, questo sarà l’inizio di dove tutto era iniziato: proprio dove era iniziata la sua scalata nel lontano 1987?

La strada è dunque tracciata, adesso occorrono 150 firme per la sua candidatura ( firme che non dovrebbero essere un problema per l’ ex. Presidente molto conosciuto nella Figc )

e sebbene il tempo stringe la squadra sembra già pronta. Nella prossima settimana verranno comunicati anche i nomi che garantiranno il ritorno di Tavecchio, pertanto Roma è avvisata: ATTENTI A CARLO !

 

Fischia l’inizio di una nuova sfida

La francese Stephanie Frappart entra nella storia del calcio : (per adesso in ambito maschile) ad essere la prima arbitro donna di una partita di Champions League.
La 37enne Direttrice di gara è stata designata per la partita tra Juve e Dinamo Kiev che è stata disputata all’ Allianz Stadium di Torino. La Frappart ha già stabilito altri ‘record’: prima donna ad arbitrare in campionato francese, ha diretto la finale di Super Coppa europea nel 2019 e lo scorso ottobre ha esordito in Europa League.
Ma è solo l’inizio poiché anche per il match di Europa League tra Gent e Slovan Liberec l’Uefa ha scelto un arbitro donna.
E’ l’ucraina Kateryna Monzul, coadiuvata ben da due assistenti donna, ovvero dalle connazionali Oleksandra Ardasheva e Maryna Striletska.
La Monzul aveva già debuttato nel mondo del calcio maschile arbitrando San Marino-Gibilterra di Nations League.
Sta forse cambiando l’aria nel mondo arbitrale del calcio ?
La Sezione Arbitri di Genova con il motto: “Fischia l’inizio di una nuova sfida” ha annunciato l’inizio (a Gennaio 2021) di un nuovo corso, completamente gratuito, per le ragazze che vorranno mettersi in gioco per una carriera in forte crescita. Nonostante i fischietti rosa, tesserate all’Aia, siano poco meno di 1.800 questo grande obbiettivo è certamente una realtà Nazionale.
Maria Marotta (arbitro italiano candidata a salire di livello): “Avremo un arbitro di sesso femminile in A, quando lo si meriterà” – annuncia – ma la strada è corta e presto le cose cambieranno , mentre Silvia Tea Spinelli (ex arbitro nella commissione designatrice) recita: “È questo il vero progresso, la normalità”; dunque i presupposti ci sono ed anche se soltanto agli inizi, noi, staremo a vedere!
In Inghilterra a scrivere la storia è stata Jawahir Roble, la somala di 26 anni, che arrivata in terra straniera scampando agli eccidi di massa: ad oggi è uno degli arbitri più apprezzati al mondo.
JJ, per gli amici, ha una storia che assomiglia a quella di un romanzo. Jawanir aveva soltanto 10 anni quando i suoi genitori riuscirono a scappare da un paese sconvolto da guerra civile e pulizie etniche e in modo molto avventuroso riuscirono ad arrivare fino a Londra. Nessuno di loro parlava inglese: ottennero tutti lo status di rifugiati politici. E fu l’inizio di una vita quasi normale. Il luogo dove arrivarono fu in un certo modo simbolico: Wembley, la culla del calcio, a poche centinaia di metri di distanza dallo stadio della nazionale dei Lions.
A tratti drammatico ma che mette in gioco speranza e forza, anche con tanti elementi di riflessione, per tutte le donne che come lei hanno superato disparità raziali.
Una donna che ormai ha conquistato a tutti gli effetti il suo status di cittadina britannica: ha il passaporto del Regno Unito anche se ha mantenuto la sua radice somala e la sua identità musulmana.
La storia della ragazzina Somala è un vero e un lungo viaggio di speranza e la nostra speranza è che nel mondo del fischietto rosa vi siano sempre più donne che si mettano in gioco come JJ.

Cristiana Girelli dopo il titolo d’inverno si carica per il Lione: “Martedì ci attende l’impresa”

Cristiana Girelli è pronta per affrontare il Lione, dopo aver conquistato il titolo di campionesse d’inverno la Juventus Women punta al passaggio del turno in Women’s Champions League.

«Sempre più NOI.
Chiudiamo e salutiamo questo 2020 di #serieA con una vittoria.
Ma non è ancora tempo di mettere in pausa la testa, perché martedì ci attende l’Impresa.


10/10
Proud of my team».
JUVENTUS Roma 4- 1 🔥🖤🤍
#finoallafine #forzajuve #keepworking #together #cg10
Credit Photo:Pagina Instagram Cristiana Girelli

Betty Bavagnoli, Roma: “Siamo entrate in campo troppo timorose”

Un inizio troppo timoroso e una buona reazione nella ripresa che non è bastata contro la Juventus per evitare una sconfitta molto severa nelle proporzioni.

 “È stata una partita in cui abbiamo concesso tanto nel primo tempo”, ha commentato Betty Bavagnoli al termine del match. “Ho avuto la sensazione che fossimo entrate in campo con un po’ troppo timore nei confronti della Juventus, una squadra che merita tutto il rispetto del mondo ma eravamo troppo contratte e all’inizio abbiamo subito”.

“Poi abbiamo cominciato a prendere le misure ma abbiamo incontrato una squadra che è molto forte sulle palle inattive e siamo state troppo ingenue nel concedere le seconde palle su due dei gol della Juventus nel primo tempo. Poi abbiamo accorciato le distanze e nel secondo tempo mi è piaciuta la reazione, siamo state più aggressive però non è bastato contro una squadra così forte”.

“Dobbiamo rivedere tante cose e gli errori fatti. È una partita che ha permesso di provare e di vivere questa squadra che incontreremo anche il 6 gennaio in Supercoppa e su cui dovremo trovare delle contromisure importanti”.

“Se avessimo interpretato la gara dal primo tempo non ci sarebbe stato questo risultato, se avessimo giocato con più coraggio saremmo riuscite a produrre di più. Su Due dei gol presi siamo  state disattente, l’ultimo gol non lo calcolo perché eravamo davvero affaticate”.

“Confido tanto nelle nostre ragazze e nel nostro volerci migliorare per trovare delle soluzioni diverse in vista degli altri impegni importanti”, ha concluso Bavagnoli. “Non possiamo permetterci di mollare, ci sarà la Coppa Italia, la Supercoppa e il girone di ritorno da fare molto meglio rispetto all’andata”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Saronecaneva Femminile: l’intervista alle calciatrici Sara Bottacin e Sonia Lucato

Nel campionato di Promozione veneto una squadra che si sta distinguendo è quella del Saronecaneva. Il club friulano capeggiato dal patron Stefano Carlet è guidato da Donato Luise e vede nella sua rosa da tre anni Sara Bottacin e Sonia Lucato. Abbiamo raggiunto per qualche battuta Sara, trequartista e capitano classe ’93 originaria di Ronchis, e Sonia, centrocampista classe 2000 di Sacile.

Ragazze come vi siete appassionate a questo sport?
Sara: “Ho iniziato a giocare a calcio perché in famiglia c’era questa grossa passione. La prima persona che mi ha detto di provarci è stata mia mamma, seguita da papà mio fratello. Ho iniziato da bambina all’età di 5anni con i maschietti del mio paese. A 14 anni ho fatto l’esordio in Serie B con il Rivignano, dove ho vinto in C la Coppa Regione. Dopo quella finale giocata a Tavagnacco il loro mister mi volle fortemente con loro. A Tavagnacco ho giocato 3 anni dove sono stata capitano della Primavera e fatto il mio esordio in Serie A. Nel 2013 sono passata a Chiasiellis dove giocavo sia con le giovanili nella prima squadra in Serie A, Dal Chiasiellis sono passata al Portogruaro per 4 anni, anche li 3 da capitano, prima di passare al Saronecaneva. Nella mia carriera ho anche la fortuna di aver partecipato a 3 Tornei delle Regioni, 2 anni con il Friuli e uno con il Veneto”.
Sonia:Fin da piccolina guardavo le partite di calcio con mio padre, un giorno nel campo vicino a casa mia c’era proprio una partita di ragazzini della mia età e mio padre mi ci ha portata. Mi hanno chiesto se volessi giocare e da li è iniziato tutto, avevo 5 anni e non ho più smesso di giocare. Devo tutto a mio papà. Come prima esperienza ho giocato a 6 anni con una squadra maschile, il Cavolano. Poi la chiamata alla Graphistudio Pordenone, ai tempi in Serie C, dove ho giocato per 4 anni, con l’ultimo passato nella Primavera. In seguito il passaggio all’Uniongaia di Gaiarine, in Serie D per 2 anni. L’ultima esperienza è quella del Saronecaneva, dove ho ricevuto molte soddisfazioni come essere convocata dalla Rappresentativa del Veneto Under 23 per una partita contro il Venezia ed essere nominata vice capitano della squadra. Inoltre dall’anno scorso ho avuto anche la possibilità di iniziare ad allenare i primi calci”.

Sara ora sei il capitano di questa squadra cosa provi con quella fascia al braccio?
“Non è la prima volta che indosso la fascia al braccio. Ogni volta che la indosso mi provoca sempre grandi emozioni, senso di responsabilità ma soprattutto sono orgogliosa di portarla al braccio perché significa essere un punto di riferimento per le mie compagne di squadra”.

Sonia che ricordi hai degli ultimi campionati?
“Per quanto riguarda i scorsi due campionati devo dire che siamo state molto brave ad affrontare le difficoltà riscontrate. Il primo anno è stata una buona annata in generale, siamo riuscite a vincere il primo girone, passando nel girone con le migliori squadre del campionato. La secondo stagione invece è stata più tosta, ci siamo trovate in quel momento in un campionato che non era alla nostra portata dati alcuni problemi all’interno della squadra. Quando il gruppo non è coeso non c’è molto da poter costruire. Ma siamo state brave a non mollare. Siamo state caparbie e oggi i risultati si vedono”.

Sara come è stato tornare ad allenarvi dopo tanto tempo in estate?
“Tornare a preparare il borsone, prendere la macchina e andar al campo per allenarmi è stato fantastico. I primi allenamenti ci sono serviti per conoscere il nuovo mister e riprendere un po’ il ritmo degli allenamenti. Lavoriamo e ci divertiamo durante le sessioni perché abbiamo degli obiettivi che ci siamo prefissati e vogliamo raggiungerli”.

Sonia con quale spirito stavate affrontando questo campionato?
“Quest’anno invece abbiamo creato una squadra veramente affiatata. E i risultati si vedono essendo prime nel nostro campionato. Era un risultato che cercavamo da tanto. Dobbiamo ringraziare anche il mister che ci sta facendo crescere tantissimo. Peccato che il Covid ci abbia bloccato una seconda volta.. la prima volta ci siamo allenate a casa organizzando delle videochiamate, oppure la famosa challenge con i rotoli della carta igienica. Solo che una volta ripreso a fine luglio abbiamo davvero lavorato tantissimo per ritornare e superare i ritmi partita”.

Sara come state continuando ad allenarvi?
Il nuovo stop ci ha un po’ tagliato le gambe, perché eravamo partite veramente bene con 2 vittorie in 2 partite con 10gol fatti. Nonostante non sia facile attraversare questo periodo ci continuiamo ad allenare da sole con il programma che il mister ci manda settimanalmente, per poter essere pronte alla ripresa sperando che avvenga il prima possibile”.

Sonia quali sono gli obiettivi in sintesi quali sono?
“Per noi questa stagione era importante per riscattarsi dalle due precedenti. Vogliamo fare una buona annata, l’obiettivo è vincere e per ora il punto è centrato. Siamo riuscite come ho già detto a creare un gruppo veramente unito, ci si aiuta l’una con l’altra. Tutte si sentono parte di questa squadra, anche le nuove arrivate”.

Sara come valuti la crescita del calcio femminile in Friuli?
Qui in Friuli è il primo anno dopo tanto che non abbiamo una squadra nella massima serie ed è grazie al Veneto se possiamo prender parte ai campionati minori dove stiamo militando. Spero però che le squadre maschili qui in regione come Pordenone e Udinese appoggino sempre di più il nostro movimento calcistico e che lo facciano emergere come merita”.

Sonia come valuti il campionato di Eccellenza e Promozione venete?
“Il campionato di Eccellenza e Promozione in Veneto sono dei buoni campionati anche se tante volte sottovalutati. Sono due campionati in cui si possono trovare ragazze di tutte le età, con più o meno esperienza. Soprattutto il campionato di Eccellenza è un campionato tosto perché si trovano squadre retrocesse dalla Serie C ovviamente. Sono gironi in cui le trasferte sono piuttosto distanti, giochiamo per esempio a Padova e  Verona. Quindi con determinati costi, ma ciò non ci intimorisce, siamo orgogliose di portare i nostri colori lontano”.

Quale reputate il momento più bello della vostra carriera?
Sara:Di ricordi che porterò nel cuore ne ho parecchi.. Dal mio primo gol in assoluto con i maschietti, alla prima volta che ho indossato la fascia di capitano e naturalmente il mio esordio in Serie A contro il Torino. Se devo sceglierne uno in particolare direi il mio primo derby di Serie A che dell’Under 19.. Giocavo con il Chiasiellis contro il Tavagnacco, mia ex squadra di cui ero capitano.. Ricordo benissimo quel giorno, da quando son arrivata al campo. Al momento che ci siamo schierati a centrocampo e una ragazzina dei giovanissimi del Tavagnacco è corsa verso di me a consegnarmi la mia vecchia fascia. Un’emozione indescrivibile”.
Sonia:Il ricordo più bello che ho è un gol fatto quando giocavo all’Uniongiaia. Era una partita di Coppa contro il Portogruaro femminile, e ricordo che quella domenica io avevo anche la comunione di una mia cuginetta. Quindi pranzai con tutti i parenti per questo giorno di festa e poi mio padre ed io lasciammo la cerimonia per andare alla partita. Ricordo che era anche l’ultima partita dell’anno e avevo deciso che se avessi segnato l’avrei dedicato a mio papà. All’ottantesimo minuto, una mia compagna mi passò la palla, e dalla trequarti di campo tirai nell’angolino della porta avversaria e segnai, così corsi da mio padre ad abbracciarlo. Sebbene avessimo perso la partita, quel gol per me rimarrà sempre il ricordo più bello”.

 

Addio all’Utah Royal. Il club cambia proprietà e passa a Kansas City

Un notizia sorprendente quella che vede la squadra di NWSL Utah Royals FC protagonista di un cambio di proprietà e soprattutto un trasferimento fisico per il 2021 che vedrà la squadra ora localizzata a Kansas City.

“Amiamo la comunità calcistica dello Utah e siamo stati onorati di lavorare con queste atlete professioniste di fama mondiale”, hanno affermato gli ormai ex proprietari Dell Loy e Julie Hansen. “Ci mancheranno davvero i nostri atleti che sono diventati nostri amici. Diamo il nostro pieno sostegno ai nuovi proprietari che possono continuare la nostra visione di avere una squadra femminile uguale a quella maschile in termini di tempo, strutture e risorse e che possono aiutare a guidare la squadra in una nuova era di crescita e successo”.

Utah Royals FC ha iniziato a giocare nel 2018 quando l’ex FC Kansas City ha ceduto il titolo e Utah Soccer LLC ha acquistato i diritti della squadra, trasferendola a Sandy, Utah. In soli tre anni lo Utah Royals FC ha stabilito un solido seguito sia nello stato dello Utah che nella comunità calcistica in generale in tutto il mondo.

La squadra ha avuto numerose stelle nel corso degli anni nella rosa calciatrici della Nazionale Femminile USA: Kelley O’Hara, Christen Press, Amy Rodriguez e Becky Sauerbrunn. Altrettanti internazionali: Vero Boquete (Spagna), Katie Bowen (Nuova Zelanda), Rachel Corsie (Scozia) e Desiree Scott (Canada).

I nuovi proprietari della squadra a Kansas City sono la coppia Angie e Chris Long, detentori di grandi successi nel settore finanziario, principalmente con la compagnia Palmer Square Capital Management.

“Chris e io non potremmo essere più entusiasti di accogliere una squadra di nuovo a Kansas City, soprattutto perché il campionato è stato trasformato da una leadership innovativa e da una crescita esplosiva. Ci impegniamo a farlo bene, per il nostro team e per la nostra città”, ha affermato Angie Long. “Non vediamo l’ora che le giocatrici e la nazione vedano quello che sappiamo da tempo: c’è qualcosa di speciale nel vivere a Kansas City e qualcosa di ancora più speciale nel giocare qui”.

Il piano sarà poi quello di riportare il club allo stadio Rio Tinto nello Utah nel 2023.

Credit Photo: https://www.rsl.com/

Serie A femminile, Florentia San Gimignano-Inter 1-0

Nonostante una buona prestazione collettiva, l’Inter cade sul campo della Florentia 1-0.

Inizio di primo tempo molto combattuto su un campo difficile, reso pesante dalla pioggia nelle ore precedenti al match. L’Inter ci prova al 16′ con un potente tiro dalla distanza di Beatrice Merlo, ma la conclusione termina alta. A trovare il vantaggio sono le padrone di casa al 23′ con un tiro da fuori area di Pugnali, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 35′ Caroline Møller con una bella azione personale serve in area Tarenzi, che non centra lo specchio della porta. Allo scadere della prima frazione di gioco, una buona azione corale lancia in porta Stefania Tarenzi, ma Tampieri salva il risultato.

All’inizio del secondo tempo le nerazzurre si portano ripetutamente sottoporta, senza però trovare la rete. Al 15′ Simonetti apre il gioco per Tarenzi che può crossare in area, ma Caroline Møller non ci arriva di un soffio. Alla mezz’ora è ancora Tarenzi ad avere tra i piedi una palla importante, ma il tiro termina alto. Al 42′ Anna Catelli ci prova dalla distanza, ma la palla esce di poco. Nonostante i numerosi tentativi delle nerazzurre per ribaltare la partita, il match termina 1-0 per le padrone di casa.

FLORENTIA SAN GIMIGNANO-INTER 1-0

Marcatrici: 23′ Pugnali

FLORENTIA SAN GIMIGNANO: 64 Tampieri, 3 Boglioni, 6 Ceci, 9 Martinovic (32’st Anghileri 18), 11 Kuenrath (32’st Imprezzabile 91), 15 Pugnali (11’st Bardin 16), 17 Nilsson, 20 Cantore, 21 Re, 22 Rodella, 32 Dongus.
A disposizione: 10 Dahlberg, 12 Lonni, 14 Bursi, 23 Pisani, 28 Bolognini, 99 Accornero.
Allenatore: Stefano Carobbi

INTER: 21 Marchitelli; 13 Merlo, 23 Auvinen, 14 Kathellen, 6 Bartonova; 20 Simonetti, 22 Catelli, 18 Pandini; 7 Marinelli, 16 Møller (33’st Pavan 24), 27 Tarenzi.
A disposizione: 1 Aprile, 12 Gilardi, 2 Quazzico, 8 Brustia, 9 Baresi, 17 Debever, 30 Vergani, 93 Rincón.
Allenatore: Attilio Sorbi

Arbitro: Davide Di Marco (sez. Ciampino)

Recupero: 1′, 2′

Ammonite: 8′ Kathellen, 25′ Kuenrath

Credit Photo: Florentia San Gimignano

The Best FIFA Football Awards™ 2020: i finalisti

I tre finalisti per ogni categoria del The Best FIFA Football Awards™ 2020, l’evento di premiazione del calcio mondiale, sono stati scelti ed annunciati:

The Best FIFA Women’s Player
Lucy Bronze (Inghilterra / Olympique Lyonnais / Manchester City WFC)
Pernille Harder (Danimarca / VfL Wolfsburg / Chelsea FC Women)
Wendie Renard (Francia / Olympique Lyonnais)

The Best FIFA Women’s Goalkeeper
Sarah Bouhaddi (Francia / Olympique Lyonnais)
Christiane Endler (Cile / Paris Saint-Germain)
Alyssa Naeher (USA / Chicago Red Stars)

The Best FIFA Women’s Coach
Emma Hayes (Inghilterra / Chelsea FC femminile)
Jean-Luc Vasseur (Francia / Olympique Lyonnais)
Sarina Wiegman (Olanda / Nazionale olandese)

The Best FIFA Men’s Player
Cristiano Ronaldo (Portogallo / Juventus FC)
Robert Lewandowski (Polonia / FC Bayern München)
Lionel Messi (Argentina / FC Barcelona)

The Best FIFA Men’s Goalkeeper
Alisson Becker (Brasile / Liverpool FC)
Manuel Neuer (Germania / FC Bayern München)
Jan Oblak (Slovenia / Atlético de Madrid)

The Best FIFA Men’s Coach
Marcelo Bielsa (Argentina / Leeds United FC)
Hans-Dieter Flick (Germania / FC Bayern München)
Jürgen Klopp (Germania / Liverpool FC)

FIFA Puskás Award
Giorgian De Arrascaeta (URU) – Ceará SC v. CR Flamengo [Brasileirão – Brasile] (25 agosto 2019)
Son Heung-min (KOR) – Tottenham Hotspur FC v. Burnley FC [Premier League – Inghilterra] (7 dicembre 2019)
Luis Suárez (URU) – FC Barcelona v. RCD Mallorca [LaLiga] – Spagna] (7 dicembre 2019)

Tutti i vincitori, compresi quelli del FIFA Fan Award e del FIFA Fair Play Award, saranno incoronati il ​​17 dicembre 2020 in uno spettacolo televisivo trasmesso in diretta, a partire dalle 19:00 CET.

Credit Photo: imago images

Rita Guarino, coach Juventus Women: “Siamo un’ottima rosa e con giocatrici che sanno mettersi a disposizione della squadra”

I COMMENTI POST-GARA
«Era fondamentale partire forte, anche se non era scontato perché le scorie della Champions si fanno sentirel’analisi di coach Guarino-. Con la giusta mentalità e la giusta compattezza anche nelle idee e con la lucidità giusta siamo riusciti a essere protagoniste di un ottimo primo tempo e abbiamo portato il risultato in fondo. Siamo un’ottima rosa e con giocatrici che sanno mettersi a disposizione della squadra non puoi che essere soddisfatta. Ora recuperiamo le energie, scenderemo in campo a Lione per dare il massimo e fornire una pretazione che quando giochi contro squadre del genere deve andare oltre i tuoi limiti».

«Oggi nel primo tempo abbiamo disputato una grande partitail commento di Cristiana Girelli -. Volevamo indirizzarla subito, avendo speso un po’ di energie in Champions, ma oggi la squadra ha offerto una grande prova, anche di carattere. Sono contenta, siamo campionesse d’inverno e ce lo teniamo ben stretto. Vogliamo ricominciare così anche nel 2021. Lione? Doveroso provarci, eravamo a un passo dal fare qualcosa di straordinario all’andata. Sappiamo che non sarà facile, ma faremo tutto»

«Sarebbe stato un errore troppo grave sottovalutare una squadra come la Roma, che sa metterti in difficoltà – così Cecilia Salvai -. Siamo state brave, anche se non era né facile né scontato. Conosciamo i nostri obiettivi. Lione? Niente è già scritto, andremo lì per giocarcela come abbiamo fatto all’Allianz Stadium».

Credit Photo: Andrea Amato 

Opta Facts Serie A Femminile 2020/21: Empoli – Fiorentina

o La Fiorentina ha sempre vinto nei tre precedenti in Serie A contro l’Empoli, e i due più recenti successi sono arrivati proprio in trasferta

o Nelle ultime sei giornate di campionato l’Empoli non ha mai ripetuto per due volte di fila lo stesso risultato (3V, 1N, 2P, vittoria contro il Verona nell’ultimo turno).

o La Fiorentina è uscita sconfitta in quattro delle ultime sei giornate di campionato (1V, 1N), tanti ko quanti nelle precedenti 38 partite di Serie A.

o 13 punti nelle prime nove giornate: record negativo per la Fiorentina nelle prime nove giornate di Serie A (eguagliata la partenza del 2017/18, campionato poi chiuso al terzo posto); le viola non avevano mai registrato quattro sconfitte nelle prime nove partite disputate.

o Con quella subita da Spinelli contro il Milan, la Fiorentina ha incassato cinque reti nella prima mezz’ora di gioco di questa Serie A: peggio ha fatto in questa fascia temporale solo il Bari con sette finora.

o L’Empoli non ha mai vinto un derby toscano in Serie A: tra Fiorentina e Florentia ben quattro sconfitte e un pareggio (due soli gol segnati in totale dalle azzurre).

o Empoli e Fiorentina hanno segnato entrambe 10 reti da palla inattiva in questa Serie A: solo la Juventus (14) ha fatto meglio da fermo.

o Cecilia Prugna ha messo a segno l’unica rete dell’Empoli contro la Fiorentina in Serie A (maggio 2018): la giocatrice pisana è a quota cinque centri in questo campionato e con una rete stabilirebbe il suo primato personale in un singolo torneo di Serie A.

o Entrambe le due reti in Serie A del difensore viola Janelle Cordia sono arrivate in derby toscani: un gol contro la Florentia nel settembre 2019 e uno contro l’Empoli nel dicembre 2019.

o Tatiana Bonetti ha trovato il gol in entrambe le ultime due trasferte contro l’Empoli in Serie A: la numero 10 viola ha messo a referto solo due gol in questo campionato, quattro in meno di quanti segnati nelle prime giornate dello scorso torneo.

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