Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 4098

Qualificazioni agli Europei, Italia ko: la Danimarca si impone nello scontro diretto per il primato

Una battuta d’arresto che complica, ma non pregiudica, il cammino delle Azzurre verso l’Inghilterra, dove a luglio 2022 si disputeranno i prossimi campionati europei femminili. Al Castellani di Empoli l’Italia si arrende per 3-1 a una Danimarca apparsa superiore alle ragazze di Milena Bertolini per un’ora di gioco e adesso servirà un’impresa calcistica per ottenere il primo posto nel girone che assicura il pass per i prossimi Europei: battere Israele nel recupero e vincere in Danimarca il primo dicembre, a Viborg, ribaltando la differenza reti negli scontri diretti.

In Inghilterra andranno però anche le migliori tre seconde dei nove gironi totali e gli ultimi tre posti verranno assegnati con gli spareggi tra le restanti seconde classificate dei vari raggruppamenti, ed è per questo che le ultime due sfide del girone mantengono inalterata la loro importanza.

“L’inizio di partita – ha commentato la Ct Milena Bertolini a fine gara – è stato troppo titubante da parte nostra: abbiamo sbagliato l’atteggiamento, con troppo timore reverenziale. Paradossalmente ci siamo svegliate dopo il secondo gol subito e da lì abbiamo mostrato le nostre qualità. Gli errori individuali? Possono capitare, ma ho comunque osservato delle buone cose in vista delle prossime gare di qualificazione”.

La partita. L’Italia sembra partire bene nelle primissime battute di gioco, spinta dalla verve di Bonansea, anche se il suo timido tentativo dalla distanza dopo nemmeno un minuto di gioco è facile preda di Abel.

Già al 5’ però la partita cambia registro. La temutissima Harder – a segno già 8 volte su 8 sfide in queste qualificazioni – con un tentativo di colpo sotto chiama agli straordinari Giuliani in uscita ed è sugli sviluppi del conseguente angolo che la Danimarca trova il vantaggio: il portiere della Juventus non si intende con Cristiana Girelli, posizionata a protezione del primo palo, e si lascia sorprendere dalla battuta insidiosa di Sorensen, che trova lo 0-1 direttamente dalla bandierina del corner.

L’Italia accusa il colpo e fatica a costruire la propria manovra. Al 14’ ancora Harder grazia la retroguardia azzurra alzando troppo la mira da ottima posizione, mentre tre minuti dopo l’attaccante del Chelsea è perfetta nel pennellare un cross che Nadim concretizza con un plastico e spettacolare, quanto efficace, colpo di testa in tuffo: 0-2.

La Ct Bertolini prova a modificare la rotta di una gara estremamente complicata invertendo gli esterni Cernoia e Bonansea, ma è sempre la Danimarca a rendersi pericolosa in contropiede, ripartendo in velocità appena ne ha l’opportunità. Sul finire del primo tempo l’Italia riesce ad aumentare la pressione della propria manovra, rendendosi pericolosa con Bonansea (40’) e soprattutto Giacinti (43’), ma Abel si fa trovare pronta sul tentativo dell’attaccante del Milan.

A inizio ripresa Bertolini prova a inserire Galli al posto di Rosucci per dare nuova sostanza al centrocampo, ma la doccia fredda si concretizza dopo nemmeno un giro di lancette dal rientro in campo: un nuovo corner e ancora Nadim è brava ad anticipare Giuliani di testa per lo 0-3 immediato a inizio secondo tempo.

Al’ 15’ Giacinti è brava a scattare sul filo del fuorigioco e a farsi trovare pronta sul filtrante di Bonansea: la punta rossonera non fallisce a tu per tu con l’estremo difensore danese, riaprendo il confronto (1-3) e infliggendo alle vicecampionesse d’Europa la prima rete subita in otto sfide disputate in queste qualificazioni agli Europei.

Le Azzurre ci credono, aumentano la spinta e con l’inserimento in campo di Tucceri Cimini al posto di Girelli si presentano in attacco col tandem offensivo Giacinti-Bonansea. Nonostante la maggiore pressione, però, la Danimarca protegge con attenzione la propria porta e non rischia grossi pericoli, portando fino al triplice fischio il doppio vantaggio.

Tra poco più di un mese (a Vilborg, il primo dicembre) si replica, in una sfida che sarà comunque decisiva per le Azzurre per l’accesso alla fase finale degli Europei in Inghilterra.

Italia-Danimarca 1-3

ITALIA: Giuliani; Bartoli, Linari, Salvai, Boattin; Cernoia (44’ st Mascarello), Giugliano, Rosucci (1’ st Galli), Bonansea; Giacinti (40’ st Tarenzi), Girelli (19’ st Tucceri Cimini). A disp.: Schroffenegger, Durante, Tortelli, Di Guglielmo, Caloia, Sabatino, Fusetti, Caruso. Ct: Bertolini

DANIMARCA: Abel; Sevecke, Boye Sorensen, Veje; Sorensen (45’ st Thogersen), Troelsgaard (48’ st Christiansen), Junge Pedersen, Svava (45’ st Pedersen); Larsen S. (26’ st Snerle), Harder, Nadim (26’ st Bruun). A disp.: Christensen, Larsen K., Moller Holdt, Madsen, Andersen, Thomsen, Moller. Ct: Sondergaard

ARBITRO: Foster (GAL). Assistenti: Griffiths (GAL) e Williams (GAL). IV Ufficiale: Welch

RETI: 5’ pt Sorensen, 17’ pt e 1’ st Nadim, 15’ st Giacinti

NOTE – Ammonite: Bartoli, Giacinti, Boye Sorensen e Christiansen

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Simona Lo Gerfo, Monreale: “Vinta con tenacia una gara difficile come quella di Pescara”

Ancora un successo in Serie C per il Monreale, formazione siciliana inserita nel girone D. La squadra palermitana, guidata dal tecnico Andrea Rizzolo, domenica scorsa ha ottenuto bottino pieno sul campo del Pescara. A decidere, ad inizio ripresa, la sfida terminata per 0-1, valevole per la terza giornata di campionato, è stata  Alessia Incontrera, a segno su punizione  battuta da posizione defilata (visibile cliccando qui).
Vani gli attacchi, arrivati sino all’ultimo minuto, delle padroni di casa, bloccate dall’estremo difensore biancoblù Marika Figuccia.  
Queste le dichiarazioni, rilasciate a margine della gara, da Simona Lo Gerfo, dirigente delle siciliane salite a quota 6 punti in classifica: “Sapevamo che avremmo ha affrontato una grande squadra come il Pescara ma noi non ci siamo fatte trovare impreparate. Abbiamo affrontato la gara con tenacia e grande spirito di squadra, visto che volevamo fortemente questi tre punti e ce li siamo portati a casa”.

Australia, riuscirà Gustavsson a fornire un’eredità duratura insieme al successo in Coppa del Mondo?

La nazionale australiana femminile ha ottenuto numerosi successi sul campo, ma spesso non è riuscita a capitalizzarli appieno a lungo termine. Con la nomina di Tony Gustavsson come capo-allenatore delle Matildas la squadra prenderà la svolta decisiva?

La nomina quadriennale dello svedese Tony Gustavsson ha riscontrato elogi diffusi sia dai fan che dagli esperti. L’amministratore delegato della FFA James Johnson ha rivelato che la federazione ha lavorato duramente negli ultimi tre mesi e dopo aver consultato il mercato globale, si è sentita certa che “tra i candidati che stavamo selezionando, abbiamo scelto la persona giusta in Tony”.

Il 47enne è meglio conosciuto per il suo successo con la squadra nazionale femminile degli Stati Uniti come assistente di Jill Ellis, avendo collezionato due Coppe del Mondo lungo la strada, e per aver trascorso un precedente periodo con Pia Sundhage, allenatrice della nazionale americana dal 2008 al 2012, al fianco della quale ha conquistato una medaglia d’oro olimpica.

Il suo arrivo ha inaugurato una nuova era promettente per il franchise sportivo più amato del paese e, con esso, è arrivato un crescente senso di ottimismo verso un calendario pieno di importanti tornei.

Nella sua intervista di apertura con The World Game, Gustavsson si è descritto come “appassionato”, ha espresso il desiderio di portare le Matildas al “livello successivo” e ha dichiarato che non avrebbe assunto il ruolo se non avesse creduto che l’Australia potesse vincere il mondiale.

Ha parlato apertamente e con un entusiasmo contagioso che è servito come la boccata d’aria fresca che tutti gli australiani desideravano da quando la pandemia ha gettato il calcio, e lo sport in generale, nel caos.

Ma, secondo Gustavsson, non si tratta solo di vincere: “Si tratta di creare un’eredità insieme a una nazione… e da quando mi è stato chiesto di farne parte sono davvero entusiasta e riconoscente”.

Creare una “eredità” nel calcio australiano è un’ambizione che è stata spesso discussa ma che non è mai riuscita a manifestarsi su vasta scala.

Parlando alla radio SEN dopo che Australia e Nuova Zelanda si sono assicurate i diritti di hosting della Coppa del Mondo, l’ex allenatore dei Socceroos (la nazionale maschile australiana) Ange Postecoglou ha parlato opportunamente dell’occasione.

“È significativo per il calcio, significativo per l’Australia, sarà un torneo incredibile. Le Matildas stanno andando alla grande e si spera che possano lasciare il segno”, ha detto.

“So che sarà un torneo fantastico perché l’Australia ospita sempre tornei fantastici, ma spero che possa essere significativo per il calcio a lungo termine – e questo è soprattutto nelle mani dei governi che devono investire in strutture e infrastrutture”.

Per decenni, le Matildas sono infatti state costrette a ‘raschiare’ e ‘scroccare’  campi, strutture e spogliatoi degli uomini solo per poter rappresentare il loro paese.

L’ex Matildas Joey Peters ha ricordato in un’intervista come avesse spesso dovuto pagare lei stessa le trasferte ai tornei e ricordava di aver indossato le vecchie divise Socceroos per le partite competitive.

Ma da quando un gruppo di calciatrici della nazionale ha preso la decisione coraggiosa e senza precedenti di scioperare nel 2015 per le loro condizioni salariali, le Matildas hanno fatto molta strada, e gran parte di essa si è concretizzata grazie delle loro impressionanti imprese sul campo.

Photo Credit: Football Federation Australia

Alessia Tuttino, centrocampista Tavagnacco: “Essere in testa non era scontato. Serie B interessante”

Il Tavagnacco è in testa al campionato di Serie B insieme al Pomigliano che però ha una partita in meno, suggellando un percorso iniziato con qualche difficoltà. La squadra è molto giovane, ma supportata da elementi esperti, tra cui Alessia Tuttino vero e proprio punto di riferimento del centrocampo gialloblù, che a 37 anni ha deciso di tornare a indossare la maglia della società friulana. A lei abbiamo rivolto alcune domande.

Alessia come è nata la tua passione per il calcio?
«Credo sia stata una cosa naturale. Quando ero all’asilo ho iniziato a giocare a calcio coi maschietti».

Qual è stato il giocatore o giocatrice di riferimento?
«Quando ho cominciato il calcio femminile non era molto seguito, quindi ho visto quello maschile, quindi mi sono ispirata ai giocatrici della Juventus, squadra di cui sono tifosa».

La tua carriera è legata ad un’altra esperienza con la maglia gialloblù, quella del Verona.
«A Verona sono arrivata a 18 anni e li ho vissuto gli anni migliori, perché ho vinto tutto con quella maglia. Il ricordo più bello è stata la semifinale di Champions League».

Nel 2011 la tua prima parte col Tavagnacco.
«È stata bella ed entusiasmante, perché avevo al fianco giocatrici come Camporese, Brumana e Masia, poi perché c’era un bel progetto in atto, vincendo per due volte la Coppa Italia e sfiorando alcune volte lo scudetto».

Due anni fa hai lasciato il calcio a 11: qual è stato il motivo?
«L’idea è quella di avere una famiglia e un bambino: a giugno 2018 ho finito di giocare a calcio e a luglio mi sono sposata. Poi l’anno dopo ho avuto Tommaso».

Quest’anno sei ritornata nuovamente al Tavagnacco: cosa ti ha portato a ritornare “a casa”?
«Mi mancava l’adrenalina da campo. Dopo aver avuto Tommaso ho deciso di giocare nuovamente e riavere un po’ di tempo per me stessa. Il direttore sportivo Tosolini mi ha chiamato dicendo di provare a fare un allenamento e da lì sono nuovamente ripartita».

Dopo sei giornate siete in vetta della Serie B: ti aspettavi questo risultato?
«Speravo di centrare questo risultato, perché avendo tante giovani e giocatrici di esperienza come me e Martinelli non era così scontato, tuttavia si sta creando quel mix giusto e i risultati ci stanno dando ragione».

Domenica sei tornata a segnare contro il Vicenza: che sensazioni hai avuto?
«Non mi sono resa contro perché non ero abituata a questa situazione. Sono rimasta sorpresa, perché non sono mai stata una giocatrice abituata a fare gol, me è stata una bella sensazione».

Come giudichi questa Serie B?
«La giudico interessante, perché non ci sono risultati scontati. Il discorso promozione e retrocessione è apertissimo».

Secondo te la Nazionale Italiana diventerà un top team del calcio femminile mondiale?
«Lo spero per tutti i sacrifici che noi ragazze della nostra era. Mi auguro che sia uno sport praticato in maniera professionale e professionistica».

Che cosa manca al calcio femminile italiano per diventare importante?
«Manca il fatto che le istituzioni credono in questo sport. Le uniche a crederci siamo noi, ora si sta interessando qualche società professionistica, ma credo che debba esserci interesse anche da parte delle istituzioni politiche».

Come sei fuori dal campo?
«Sono una mamma lavoratrice che ha meno tempo per svaghi e cose personali, ma allo stesso tempo che ha avuto grandi soddisfazioni, perché a livello famigliare essere sposati e avere un figlio è il massimo per me».

Sei felice dei tuoi risultati raggiunti?
«Sono felice e contenta dei risultati raggiunti, l’unico rammarico è stato quello di non partecipare al Mondiale: sarebbe stata la ciliegina sulla torta».

Tu che sei mamma, lo sport e la maternità possono andare a braccetto?
«Dovrebbero andare a braccetto, perché fare sport aiuta sia a diventare mamma che a esserlo dopo, e soprattutto si può organizzare il tempo in maniera migliore».

Ti piacerebbe restare nel mondo del calcio?
«Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, magari provando a fare l’allenatrice che entrare nel mondo dirigenziale».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’UPC Tavagnacco e Alessia Tuttino per la disponibilità.

Photo Credit: UPC Tavagnacco

La Ternana sfiora l’impresa con la Res Women, ma alla fine esce sconfitta

La Ternana viene sconfitta dalla Res Women per 3-2, nonostante le Ferelle abbiamo fatto una rimonta impeccabile ma incompleta.

Le  giallorosse passano in vantaggio al 18′ con Nagni, mentre al 24′ Graziosi firma il 2-0 ospite. Le rossoverdi di Migliorini si riorganizzano e alla mezz’ora Conti riapre la partita. Al minuto 71 Proietti riporta l’incontro in parità, ma quando il primo punto ternana sembra fatto a cinque minuti dalla fine una punizione di Cunsolo gela per la terza volta in questa stagiona la Ternana che rimane in fondo al girone D di Serie C.

TERNANA: Sensini, Fiorella, Acini (66’ Piacenti), Sfinjari (45′ Baldassarra), Tancini (91’ Virgili), Bartolocci, Conti, Quirini, Acquafredda, Proietti, Antonini. A disp: Catalano, Fonk, Epifano. All: Migliorini.
RES WOMEN: Caporro, Lommi (80’ Valentini), Checchi, Manca (68’ Cosentino), Nagni, Fracassi, Chiappa, Cunsolo, Graziosi, Rossi (68’ Nicosia). A disp: Camilli, Lifschitz, Lanna. All: Amore.
ARBITRO: Decimo di Napoli
MARCATRICI: 18’ Nagni (RW), 24’ Graziosi (RW), 30’ Conti (TER), 71’ Proietti (TER), 86’ Cunsolo (RW).
AMMONITA: Conti (TER).

Photo Credit: Janina Keith-Kirk

Filecchio Women, la serie C non fa paura: punteggio pieno dopo tre giornate e un movimento in crescita

Era il primo vero e proprio banco di prova e la Filecchio Women l’ha superato a pieni voti. Chiudendo la partita 3 a 2 con la doppietta di Irene Pieroni e il gol di Benedetta Fenili, la neopromossa in serie C del calcio femminile batte in trasferta lo Jesina, una squadra già navigata in categoria. Merito della grande qualità delle giocatrici, già dimostrata con il 9-0 a Spoleto e il 2-0 al Cella.

“Ci è sembrato di rivivere le vittorie del campionato scorso –  spiega Vincenzo Passini, addetto alla comunicazione della Filecchio Women – Ma lo Spoleto e il Cella sono due neopromosse come noi, perciò la prima vera sfida è stata la partita fuori casa di questa domenica contro lo Jesina: una squadra già da vari anni in serie C, sempre piazzata in medio-alta classifica con un’intelaiatura consumata nella categoria, mentre noi siamo al debutto. Vincere contro di loro è una dimostrazione ulteriore delle nostre potenzialità, e della nostra forza complessiva”.

“Siamo un gruppo molto competitivo – prosegue – come preannunciava già il campionato di Promozione e quello di Eccellenza, dominato con 7 punti di vantaggio sulla seconda squadra. A cinque giornate dalla fine, poi, è arrivata la pandemia: ma avremmo vinto con un distacco di 10 punti, grazie al carattere e alla preparazione atletica di ragazze che giocano con serietà e sportività. Fattori, questi ultimi, spesso assenti nel settore maschile, rispetto a cui alle nostre giocatrici non manca assolutamente niente”.

Ci sono pregiudizi difficili da superare, e uno di questi riguarda infatti il calcio: che da sempre, in Italia, è lo sport dei ‘maschi’. Come altri ambiti, infatti, anche il mondo dell’attività sportiva vive di luoghi comuni, che possono ostacolare bambini e bambine nel comprendere i propri gusti, le proprie passioni e seguire i propri stimoli. “Ma per il calcio femminile – prosegue Passini –  la situazione è molto migliorata rispetto al passato. Nonostante non ci sia ancora una totale apertura verso il binomio donne-calcio, noi non ci possiamo lamentare: il Filecchio Calcio ha tantissime iscrizioni, specchio di una mentalità in trasformazione”.

Società calcistica nata col maschile, da due anni il Filecchio Calcio si è tinto unicamente di rosa: “Una scelta che sta dando grandissime soddisfazioni, a partire dal settore giovanile con le bambine dei primi calci. A seguire l’under 9 e l’under 15, che fa il campionato regionale: un’avventura di rilievo contro squadre come l’Empoli, il Livorno e il Carrara e che impegnerà tante risorse. Ma la squadra ha grinta da vendere ha come forza in più la Passaglia, una vera e propria guida per le bimbe come ex titolarissima della prima squadra neopromossa in serie C”.

Circondata da uno staff di primo livello, la Filecchio Women unisce la grinta di giovani giocatrici all’esperienza di ragazze già di categoria. Come Benedetta Tognarelli e Elena Manganiello di Castelnuovo, Giulia Nellini di Borgo a Mozzano, Valentina Bengasi di Lucca e Jessica Di Lupo, di Pisa: tutte e cinque provenienti dallo Spezia di serie C e appetibilissime anche da altre importanti squadre. Così come gli altri innesti, cercati e inseguiti dall’allenatore Francesco Passini: Elisa Caucci, fino all’anno scorso nell’Empoli di serie A e Bianca Bigalli, 19 anni appena compiuti, ex portiere titolare della primavera Empoli. Ex giocatrice della Bfc Bologna femminile di serie C è invece Laura Gargan, mentre direttamente dagli Stati Uniti dove giocava un calcio a cinque, Arianna Cirillo di Venturina.

“Non abbiamo voluto rinunciare all’esperienza – spiega ancora Passini – che tuttavia è solo una componente della forza complessiva della Filecchio Women. Una squadra che ha gamba e sa tenere il gioco, merito della preparazione atletica di Javier Lima che ha lavorato nelle nazionali peruviana e canadese femminili e degli allenatori Passini, Pieroni e Carrara. Sono giocatrici tenaci e soprattutto ognuna di loro possiede grandi qualità. Tutte caratteristiche già dimostrate l’anno scorso in campionato, e confermate dall’andamento del girone di categoria: con tre vittorie su tre, la soddisfazione è tanta”.

Divisa in quattro gironi, la serie C del calcio femminile si gioca su tutto il territorio nazionale: “Come nell’ultima trasferta a Jesi, saremo spesso lontani da casa e vorremmo che quando si parla della Filecchio Women si identificasse una realtà un po’ più grande. Sarebbe un orgoglio e una soddisfazione enorme sentire di rappresentare in Italia tutta la zona della valle del Serchio e della Garfagnana, e l’intera provincia di Lucca – conclude Passini – Noi andremo avanti con un obiettivo preciso: fare un bel campionato e lottare per una posizione di medio-alta di classifica, la ricompensa migliore per tutta la società e per le ragazze in primis”.

Il Trento Calcio Femminile porta a casa il 1° derby regionale: ora la classifica si fa interessante

Il primo derby regionale di campionato va al Trento Calcio Femminile che espugna il campo di Bressanone per 1-0.

Vittoria e punti importanti quelli portati a casa dalla trasferta altoatesina: ora la classifica si fa interessante, il Trento aggancia lo stesso Brixen e, seppur ancora corta dopo sole 3 giornate, promette una stagione davvero avvincente.

Il match, rispondendo a pieno alle aspettative, è stato equilibrato. Giocato con attenzione da entrambe le formazioni, attente inizialmente forse più a non subire e a cercare il bel gioco.

Sono le padrone di casa nei primi minuti a tenere ben saldo il pallino del gioco, con un maggior possesso palla che però non porta frutti se non qualche velleitario tentativo con tiri da fuori area ed una occasione più netta ben sventata da Valzolgher.

È poi nel momento forse migliore del Brixen che il Trento trova l’episodio che sblocca la partita: un errore in disimpegno in difesa favorisce Poli, abile a sfruttare l’occasione e portare la sua squadra sull’1-0.

Il Brixen subisce moralmente il colpo e il Trento gestisce al meglio il resto del primo tempo, creando gioco ed occasioni, senza riuscire però a mettere a segno il colpo che chiude la partita.

Nel secondo tempo le padrone di casa cercano di spingere per cercare il pareggio, ma ancora una volta la difesa trentina si dimostra solida e le preoccupazioni per l’estremo difensore gialloblù sono poche. Valzolgher è brava in qualche occasione ha chiudere con sicurezza su passaggi filtranti e fermare sul nascere le azioni avversarie.

È invece il Trento, con Alessandra Tonelli, ad avere a 5 minuti dalla fine l’opportunità più clamorosa anche in questo secondo tempo.

La partita finisce 1-0: una vittoria che al Trento porta i 3 punti ma anche morale e consapevolezza.

Servivano conferme e sono arrivate, con una vittoria più sofferta rispetto a quella della settimana scorsa, ma fortemente cercata con una partita attenta: una squadra che cresce di partita in partita, con un gruppo che sta dimostrando di essere all’altezza e di poter contare su più elementi in grado di essere determinanti.

BRIXEN: Graus, Barbacovi (84′ Kammerer), Dorfmann, Kiem, Oberhuber, Santin, Kerschdorfer (61’ Maloku), Abler, Reiner, Bielak, Stockner (45′ Treibenreif).

TRENTO: Valzolgher, Bertamini, Chierchia, Ruaben, Tonelli L., Varrone (81’ Battaglioli), Fuganti (89’ Maurina), Tononi (61’ Chemotti), Rosa (73’ Pasqualini), Tonelli A., Poli (83’ Daprà).

Photo Credit: Trento Calcio Femminile

L’Arezzo fa 13 sul campo del Ducato Spoleto

Le ragazze di mister Luca Bonci continuano la loro striscia positiva vincendo anche sul campo del Ducato Spoleto con un risultato nettissimo. Le amaranto sono state padrone del gioco per tutti e 90′, macinando azioni su azioni e andando a rete ben 13 volte.

Il match prende subito la giusta direzione quando al 3′ Ceccarelli sblocca il risultato con un tiro-cross che non tocca nessuno e si infila direttamente in porta. Passano pochi minuti e al 10′ raddoppio amaranto di Gnisci che è servita in area da Ceccarelli, dopo una respinta sulla linea della difesa avversaria non sbaglia la seconda volta. Al 27′ ancora Ceccarelli che parte dietro la retroguardia dello Spoleto, dribbla il portiere e segna il 3-0.

L’Arezzo non rischia praticamente nulla e al 35′ arriva il quarto gol con Tuteri che insacca in scivolata con il portiere in uscita, dopo un’azione in solitaria di Paganini. Appena pochi secondi e capitan Verdi realizza il 5-0 dopo un cambio di gioco magnifico di Ceccarelli. Prima dello scadere del primo tempo arrivano ancora le reti di Gnisci e Paganini.

Le squadre vanno al riposo sul 7-0 in favore delle amaranto. La ripresa inizia subito bene e Gnisci segna l’8-0 dopo un bel passaggio in verticale di Ceccarelli. La stessa numero 10, trova la tripletta al 52′ dopo un’azione spettacolare di Paganini sulla linea di fondo, per Ceccarelli non resta che spingere la palla in rete. Dopo sette minuti arriva anche la seconda gioia di giornata per Paganini, segna il decimo gol per l’Arezzo con il pallone che si insacca in rete dopo aver colpito la traversa.

Nel frattempo mister Bonci ha messo forze fresche in campo e al 70′ proprio la nuova entrata Fanciulli a tu per tu con il portiere non sbaglia. Una partita di ordinaria amministrazione per Trezza che è rimasta inoperosa per tutto il match. Nel frattempo le compagne hanno continuato a giocare e all’80’ Esperti approfitta di un pò di confusione nell’area avversaria e segna la rete numero 12. Chiude definitivamente la partita Tuteri all’89’ con un tiro chirurgico che si infila nell’angolino più lontano del portiere, che non può nulla.

L’Arezzo resta primo a punteggio pieno con Filecchio e Bologna. Prossimo impegno domenica 8 novembre in casa contro il Riccione.

Spoleto: Sodano, Russo, Marcucci, Ottaviano, Petrolo, Rustani, Giometti, Franchini, Morlupo, Fortunati, Dominici.
A disposizione: Olmi, Gori, Lupi, Leonardi.
Allenatore: Luisa Cirimbilli

ACF Arezzo: Trezza, Mencucci, Esperti, Costantino, Paganini, Orlandi, Ceccarelli, Verdi, Gnisci, Tuteri, Teci.
A disposizione: Valgimigli, Baracchi, Cosi, Fanciulli, Zelli, Casini, Ferretti.
Allenatore: Luca Bonci

Credit Photo: ACF Arezzo

Triestina, finalmente una gioia: contro l’Unterland Damen un pareggio in rimonta

Primo punto nel girone B di Serie C per la Triestina, che pareggia in rimonta 3-3 contro l’Unterland Damen.
Le ospiti passano al 28′ con Nischler, poi al 37′ Targa firma il raddoppio biancoblù. Michela Zanetti accorcia le distanze al 64′, ma dopo un minuto Vanessa Erlicher segna il terzo gol dell’Unterland. Le rossoalabardate reagiscono subito: Silvia Blarzino al 67′ riduce nuovamente lo score, e al 75′ Zanetti fa doppietta realizzando la rete del definitivo pareggio.
Le triestine sono al penultimo posto del raggruppamento, ma ora c’è una nuova sfida-salvezza: domenica prossima la Triestina andrà in casa del fanalino di coda Spal.
Photo Credit: Instagram US Triestina 1918 Calcio Femminile 

Un gol di Giulia Di Camillo regala la terza vittoria consecutiva al Chieti Femminile e il primo posto in classifica a punteggio pieno

Sofferta vittoria per il Chieti Calcio Femminile al “F.lli Ciavatta” di Miglianico: battuto 1-0 il Crotone grazie ad un gol di Giulia Di Camillo all’inizio del secondo tempo. Le neroverdi viaggiano a punteggio pieno e sono prime in classifica con il Palermo a 9 punti dopo tre partite di Campionato.

Si sapeva che contro le calabresi non sarebbe stata facile: è stata una partita dura per la squadra di Mister Lello Di Camillo che ha faticato non poco per avere la meglio sulle avversarie pur gestendo costantemente il gioco durante i novanta minuti. Il Crotone ha infatti messo in mostra una buona difesa puntando poi su ripartenze veloci per cercare di proporsi in fase d’attacco. È stata una vera e propria battaglia alla fine della quale il Chieti ha conquistato un successo che fa bene al morale e alla classifica che sorride decisamente alle neroverdi.

Mister Di Camillo ripropone la formazione che ha battuto la Res Roma alla prima giornata con il ritorno del capitano Giada Di Camillo dopo la squalifica per una giornata.

La cronaca si apre subito nel segno del Chieti deciso a far valere il fattore campo. Al  1′ è Stivaletta a fuggire sulla fascia e mettere al centro un interessante pallone che però viene arpionato da Zangari (a fine partita sarà la migliore in campo delle sue). Al  5′ è Neofytou ad impegnare severamente Zangari brava a distendersi in tuffo sull’insidiosa conclusione della neroverde, il pallone però torna in campo e finisce sui piedi di Stivaletta che mette in rete: l’arbitro annulla per sospetto fuorigioco dell’attaccante. Sette minuti più tardi è di nuovo Stivaletta a colpire in pieno l’incrocio dei pali con un gran tiro da buona posizione. Sempre lei al 13′ chiama alla parata in tuffo Zangari. Al 25′ Neofytou riesce a liberarsi bene e a crossare al centro, ma è di nuovo Zangari a smanacciare e l’azione sfuma. Al 28′ Giulia Di Camillo ci prova dalla lunga distanza, Zangari stavolta non è impeccabile, ma riesce comunque a salvarsi in due tempi.  Il duello fra le due si ripete al 34′ quando Giulia Di Camillo cerca la porta su punizione da lontano, ma l’estremo difensore ospite le nega il gol deviando la sfera in angolo. Al 37′ se ne va sulla fascia Benedetti, ancora una volta fra le migliori in campo, si avventa sul pallone Dibenedetto che si gira, ma trova l’opposizione di un difensore. Sul finale del primo tempo il Crotone ha due grandissime occasioni per passare addirittura in vantaggio. Nella prima al 43′ Romeo sfugge alla difesa teatina, fa fuori Falcocchia in disperata uscita, tira e, a porta ormai sguarnita, trova l’opposizione di Cutillo brava a deviare il pallone salvando così il Chieti.

Nella seconda ancora Romeo se ne va in dubbia posizione di fuorigioco, ma è bravissima Ferrazza a chiuderla sbrogliando una situazione che si era fatta indubbiamente difficile. Si va dunque negli spogliatoi a reti inviolate. La ripresa si apre con la rete che decide il match al 1′: Vukcevic disegna una traiettoria perfetta da calcio d’angolo per la testa di Giulia Di Camillo che stavolta non lascia scampo a Zangari. Al 12′ è Cutillo a cercare la porta, ma il suo tiro è centrale e viene  bloccato con sicurezza da Zangari. Al quarto d’ora Giulia Di Camillo batte una punizione da metà campo e trova la testa di Stivaletta  che colpisce benissimo, ma il pallone finisce di un soffio a lato dando l’illusione del gol. Al 18′ Stivaletta pesca Dibenedetto che tira verso la porta, ma il diagonale finisce per diventare un passaggio per la stessa Stivaletta che impegna severamente Zangari pronta a mettere in angolo. Sul corner è ancora un’indiavolata Stivaletta a sfiorare di poco l’incrocio dei pali. Al 20′ Vukcevic mette un pallone in area, Dibenedetto si gira bene, ma è di nuovo un difensore a deviare il pallone e allontanarlo. A questo punto Mister Lello Di Camillo opta per mandare forze fresche in campo sostituendo proprio Dibenedetto con D’Intino e qualche minuto dopo Neofytou con Di Lodovico. L’ultima occasione capita al 41′ sui piedi di Stivaletta dopo un punizione di Giulia Di Camillo ed un tocco di Vukcevic, ma Zangari blocca a terra.

Finisce 1-0 per il Chieti Calcio Femminile che festeggia la quinta vittoria su cinque partite ufficiali fra Coppa e Campionato.

TABELLINO DELLA GARA:

CHIETI CALCIO FEMMINILE – FC CROTONE 1-0

Chieti Calcio Femminile: Falcocchia, Di Camillo Giada, Ferrazza, Benedetti, Vukcevic, Cutillo, Dibenedetto (27′ st D’Intino), Di Camillo Giulia, Stivaletta, Gangemi, Neofytou (35′ st Di Lodovico). A disp.: Seravalli, De Vincentiis, Colavolpe, Carnevale, Venditti. All: Lello Di Camillo

FC Crotone: Zangari, Cardone (25′ st Criseo), Cardamone, Rania, Stranieri, Torano, Sesti, Calautti (40′ st Papaleo), Vona (7′ st Vetere), Romeo, Moscatello. A disp: Marchio, Vrenna Giada, Vrenna Giorgia, D’Ardano. All: Ortolini Francesco

Arbitro: Petraglione di Termoli

Assistenti:  Cocciolone di L’Aquila e Giuliani di Pescara

Marcatrice: 1′ st Di Camillo Giulia

Ammonite: Benedetti e Di Camillo Giulia (Ch);  Cardone e Sesti (Cr)

Credit Photo: Chieti Calcio Femminile

DA NON PERDERE...